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| Curioso come le suonassero menzognere quelle parole, era certa che se non avesse fatto lei quel passo Hogo non si sarebbe mai fatto avanti nè per chiarire, nè per nessun altra ragione diversa dal pugnalarla alle spalle, perchè si, in quello erano abili ma quello non era il caso di rigirare il coltello nella piaga. Sostenendo il suo sguardo ascoltò cosa ebbe da dirgli ed ebbe modo di constatare che nulla era cambiato, la sua lettera [X] non era servita a nulla, Kiri avrebbe continuato a temere Keiichi e a desiderarne la morte.
"Non so se in tutti questi anni vi siete mai adoperati nel cercarlo ma trovo sia davvero poco elegante da parte vostra fingere di voler stringere un legame con la Foglia per giungere a un secondo fine. "
Dal momento che non aveva tempo da perdere e che l'attendevano problemi ben più grandi rispetto ai capricci e alle paure infondate di Kiri, andò dritta al punto.
"Già che siamo faccia a faccia, parli chiaramente Hogo-dono e soppesi bene le parole che usa. Dal momento che ritenete davvero Keiichi una minaccia per Kiri e me, insieme a tutta Konoha, un ostacolo sul vostro cammino per arrivare a lui.. devo ritenere questa ostilità come una dichiarazione di guerra?"
Comprendeva le preoccupazioni del suo pari ma al suo posto non avrebbe mai tentato un approccio simile e non riusciva davvero a credere si aspettasse la sua collaborazione: applicava una politica piuttosto aggressiva e rischiosa ben lungi dall'essere diplomatico o collaborativo.
"Come le ho già spiegato, Keiichi non ha alcuna intenzione di mettervi i bastoni tra le ruote ma mi rendo conto che qualsiasi cosa possa dire non servirà a convincervi. L'unica cosa che posso fare è organizzare un incontro con lui e, qualora lo vogliate, sono certa che lui non si tirerà indietro."
Cercò in quel modo di andargli incontro, di offrire un'alternativa. Keiichi avrebbe accettato senza remore ma non seppe dire se fosse un bene o meno, imprevedibile com'era un contatto con Kiri si preannunciava una mossa azzardata eppure l'unica a sua disposizione. Diversamente Hogo avrebbe potuto tranquillamente metterle i bastoni tra le ruote nel momento del bisogno e con le bestie codate in circolazione le prospettive erano tutt'altro che rosee.
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