Paese che vai, mondo che trovi, Role libera per Angy (1° pg) e Rainbow Man (Mizukage NPC)

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view post Posted on 4/7/2017, 21:09
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Gdr Off// Continua dal [Summit dei Cinque Kage] // Gdr On

Catturando l'attenzione delle sue iridi smeraldine il Sandaime con un cenno gli fece intuire che l'avrebbe disturbato. Arrivata a un passo da lui si ritrovò a constatare che non era nemmeno poi tanto alto per essere un fiero uomo della Nebbia, più muscoloso certo, con qualche cicatrice mascolina in vista ma nulla di più: Hogo aveva conquistato il suo posto in un momento di grave crisi, similmente a come era successo a Iwa eppure non le trasmetteva la stessa carica, non era un uomo carismatico ne le aveva trasmesso mai alcunchè. Un giudizio il suo basato tuttavia sulle poche occasioni con cui aveva avuto a che farci, direttamente o meno - come quella volta che mandò la sua ambasciatrice a parlare per lei - diciamo che in nessuna occasione aveva lasciato il segno e chissà, forse quel giorno era finalmente giunto.


"Hogo-dono.."

Salutò, per poi dedicare uno sguardo al suo piccolo grande accompagnatore armato della rinomata Kubikiri.

"..non mi aspettavo di trovarvi a questa riunione, non avendo risposto alla mia lettera vi facevo impegnato a gestire questi strani eventi. "

Un modo come un altro per ricordargli della faccenda in sospeso.

"Lieta comunque di sapervi coinvolto e disposto a collaborare, vi state dimostrando un Kage attento ai bisogni della sua gente, il che, senza offesa.. è raro nella vostra amministrazione. "

Nel fargli un complimento osò essere tagliente ma senza strafare, non era certo sua intenzione inimicarsi la Nebbia. Dialogando con lui Akane voleva solo carpire informazioni o quantomeno cercare di intuire quali fossero le sue reali intenzioni verso quanto stava accadendo e ovviamente, verso Konoha. Di suo era convinta che non avrebbe fatto nulla di troppo stupido o azzardato, soprattutto non in un momento tanto delicato ma se fidarsi era bene, non fidarsi era meglio.

 
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Rainbow Man
view post Posted on 8/7/2017, 10:32




La giornata non era ancora finita: concluso il summit, Akane si avvicinò ad Hogo per parlare di qualcosa già scritto nella storia di quel giorno. Sapeva che il suo silenzio avrebbe suscitato curiosità nella mente dell'Hokage, ma i giorni precendenti furono davvero molto impegnati per il Mizukage: tra giovani aspiranti Shinobi Katana, orfani rapiti negli orfanotrofi del Paese e un sasso con una convocazione ad un summit, Akane e il suo caro Keiichi erano passati in secondo piano. Tuttavia non erano stati dimenticati, Hogo sapeva che l'Hokage non sarebbe stata collaborativa e i rapporti tra i due Paesi stavano per cambiare proprio quel giorno in cui avevano giurato di aiutarsi nella lotta delle bestie codate.

"Hokage-sama, la nostra amministrazione non è stata semplice anche per colpa di alcuni individui non originari di Kiri, che hanno voluto fare del villaggio una cavia per esperimenti. Comunque la situazione è cambiata da tempo e, se non ho potuto rispondere alla sua lettera, è perché c'è stato molto da fare. Ad essere sincero ero anche piuttosto deluso dalla vostra risposta e ho considerato questo summit anche un'occasione per parlare faccia a faccia dato che non mi considero un bravo come lei nella scrittura."

Il riferimento a Keiichi era chiaro: Hogo aveva deciso di rispondere a tono alle provocazioni nascoste di Akane. L'Hokage aveva in parte ragione, ma non poteva sopportare che uno straniero potesse gettare merda su Kiri.

"Pensavo di essere stato chiaro con il mio messaggio, quindi ho preferito parlare faccia a faccia per mettere le cose in chiaro. Ho davvero apprezzato il fatto che i nostri villaggi collaboreranno alla ricerca di queste bestie dalla forza ancora oscura, ma Konoha ha qualcosa che il mio popolo teme. Ovviamente parlo di Keiichi e mi stupisce che voi conosciate una versione della storia diversa dalla mia; ancora più strane è che l'Hokage conosca meglio di me cosa è successo nelle terre della Nebbia. Per questo motivo ho il dovere di considerare Keiichi una minaccia per Kiri fino a quando la sua testa non sarà distante dal suo corpo e coloro che si intrometteranno nella questione, dovesse essere uno shinobi o un villaggio intero, non può che essere considerato una altrettanto pericoloso. Spero che lei riesca vivamente a comprendere le mie preoccupazioni come un buon Kage elimina il problema prima che si manifesti e magari potremmo collaborare davvero fianco a fianco nella lotta alle bestie codate."

Parlava lentamente, con molte pause e in modo calmo; tuttavia non distoglieva gli occhi di dosso all'Hokage, fregandosene della potenza che aveva di fronte. La soluzione doveva essere raggiunta.
 
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view post Posted on 11/7/2017, 21:29
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Curioso come le suonassero menzognere quelle parole, era certa che se non avesse fatto lei quel passo Hogo non si sarebbe mai fatto avanti nè per chiarire, nè per nessun altra ragione diversa dal pugnalarla alle spalle, perchè si, in quello erano abili ma quello non era il caso di rigirare il coltello nella piaga. Sostenendo il suo sguardo ascoltò cosa ebbe da dirgli ed ebbe modo di constatare che nulla era cambiato, la sua lettera [X] non era servita a nulla, Kiri avrebbe continuato a temere Keiichi e a desiderarne la morte.

"Non so se in tutti questi anni vi siete mai adoperati nel cercarlo ma trovo sia davvero poco elegante da parte vostra fingere di voler stringere un legame con la Foglia per giungere a un secondo fine. "

Dal momento che non aveva tempo da perdere e che l'attendevano problemi ben più grandi rispetto ai capricci e alle paure infondate di Kiri, andò dritta al punto.

"Già che siamo faccia a faccia, parli chiaramente Hogo-dono e soppesi bene le parole che usa. Dal momento che ritenete davvero Keiichi una minaccia per Kiri e me, insieme a tutta Konoha, un ostacolo sul vostro cammino per arrivare a lui.. devo ritenere questa ostilità come una dichiarazione di guerra?"

Comprendeva le preoccupazioni del suo pari ma al suo posto non avrebbe mai tentato un approccio simile e non riusciva davvero a credere si aspettasse la sua collaborazione: applicava una politica piuttosto aggressiva e rischiosa ben lungi dall'essere diplomatico o collaborativo.

"Come le ho già spiegato, Keiichi non ha alcuna intenzione di mettervi i bastoni tra le ruote ma mi rendo conto che qualsiasi cosa possa dire non servirà a convincervi. L'unica cosa che posso fare è organizzare un incontro con lui e, qualora lo vogliate, sono certa che lui non si tirerà indietro."

Cercò in quel modo di andargli incontro, di offrire un'alternativa. Keiichi avrebbe accettato senza remore ma non seppe dire se fosse un bene o meno, imprevedibile com'era un contatto con Kiri si preannunciava una mossa azzardata eppure l'unica a sua disposizione.
Diversamente Hogo avrebbe potuto tranquillamente metterle i bastoni tra le ruote nel momento del bisogno e con le bestie codate in circolazione le prospettive erano tutt'altro che rosee.

 
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Rainbow Man
view post Posted on 18/7/2017, 09:52




Sembrava quasi che Akane fosse preoccupata di una eventuale guerra con Kiri; ormai le forze nel Villaggio della Nebbia stavano crescendo sotto l'amministrazione di un solo leader al comando che con costanza risanava ciò che era stato distrutto. Ma l'incognita più grande erano quelle besti in giro per il continente, che rendevano il futuro incerto persino per un villaggio tanto forte come quello della foglia. Hogo non era certo stupido, non avrebbe dichiarato guerra se non fosse avuto delle probabilità di vittoria, tuttavia non si sarebbe fatto mettere i piedi in testa dallo straniero: lo doveva alla sua gente.

"La guerra non è ciò che voglio, mi interessa solo Keiichi. Ma se lei non è disposta ad aiutarmi, potete anche rinunciare ad ogni collaborazione e patto commerciale con Konoha. Che cosa crede possa pensare la gente di Keiichi alla Foglia? Come pensa che io possa dir loro di fiancheggiare ad un villaggio che lo protegge per la lotta alle bestie?"

Hogo sapeva che avrebbe potuto sfruttare quella situazione di incertezza a suo vantaggio e l'unica speranza di vittoria contro degli shinobi dotati di una potenza immane era quella di utilizzare a sua volta un arma tanto forte ma ancora imprevedibile. Avrebbe studiato quelle bestie per trarne un vantaggio in combattimento e poi avrebbe ucciso Keiichi lui stesso, ovunque si fosse nascosto.

"Un incontro? Se quello straniero metterà mai piede a Kiri,
giuro che non lo vedrà più tornare, Hokage-sama. Non è una conversazione quella che voglio e non è uno scontro tra due villaggi il mio intento. Torni pure al suo palazzo e ne parli con Keiichi: sono sicuro troverete da soli la soluzione migliore."


Se Akane non avrebbe avuto altro da aggiungere o chiedere, il Mizukage avrebbe salutato la donna con un accenno di inchino e sarebbe partito per il suo viaggio di ritorno. Ad attenderlo c'era un popolo da avvisare, un comunicato da scrivere, delle bestie da domare.
 
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view post Posted on 18/7/2017, 19:55
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Fu chiaro allora che la via della diplomazia, l'arte del compromesso, non era pane per tutti. Non aveva grandi aspettative di collaborazione da parte del Kiriano e nel suo argomentare il Mizukage infatti le confermò semplicemente che non era intenzionato a iniziare una guerra e che la mancata consegna di Keiichi le sarebbe costata un freno alle rotte commerciali e qualsiasi supporto in vista della cattura dei bijuu. Le prime erano già inesistenti, le seconde improbabili: non aveva perso nulla.

"Lungi da me il giudicare Mizukage-dono ma a Kiri avete davvero uno strano modo per stringere legami. Non ho creduto alle vostre parole dal primo momento, a voi non è mai interessato avvicinarvi al mio popolo, la vostra cordialità è morta li dove è nata nel chiedere la testa di Keiichi."

Con quelle parole schiette e taglienti Akane scoprì l'ironia nascosta dietro la sua affermazione in apertura del dialogo. Un Kage che da priorità al fantasma di un nemico passato anzichè collaborare su una minaccia globale non era nemmeno degno di tale titolo e rango.

"La nebbia che vi circonda non è mai stata più fitta Mizukage-dono e i mari sconfinati che vi circondano, non sono mai stati così misteriosi.
Vi auguro buona fortuna, ne avrete bisogno.
"

La soluzione l'avrebbe trovata presto - su questo non poteva dargli torto - avrebbe continuato a sospettare come sempre dei ninja della Nebbia e a non fidarsi delle loro parole.

Vedendolo allontanarsi insieme al suo giovane guardiano Akane non potè mancare di osservare ancora quella spada maledetta e le fattezze del suo proprietario, cosa che la portò inevitabilmente a ripensare a Yūzora, il genin di Kiri a cui i rospi avevano concesso il patto di sangue. Si trovò a chiedersi cosa pensava lui di Hogo e del modo in cui si era posto in quel frangente ma con molte probabilità ,quelle domande non avrebbero mai trovato risposta e il ragazzo non sarebbe mai venuto a conoscenza della cosa. Dal loro primo incontro al termine del Torneo non si erano più visti - questo nonostante Hikari chiedesse spesso di lui o di poter fare un viaggio oltremare per rincontrarsi - e ripensandoci, concretizzò allora che tra i ninja fedeli di Kiri che aveva conosciuto Yu era l'unico ad ispirargli fiducia.


(Non so che politica attuerà Hogo in merito ai bijuu ma se posso aiutare quel ragazzo lo farò, magari tramite 'Tatsu e 'Kichi)


GdrOff// per me continuerà in [Studio dell'Hokage] //GdrON

 
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