*L'idea di Kaito sembrava la più corretta, forse aveva capito come uscire da quella orribile situazione? Ciò lo rendeva orgoglioso, fin troppo. La semplice convinzione di aver risolto un rebus da chunin lo faceva esaltare troppo e la sua espressione in volto non faceva altro che dimostrare la tesi. Nonostante cercasse di mantenere lo sguardo serio, le sue labbra non riuscivano a trattenere il ghigno, poco male nessuno se ne sarebbe accorto. Nel frattempo però un rumore sordo colse la sua attenzione, e gli occhi non poterono far a meno di notare che il soffitto di quell'enorme stanza iniziava ad abbassarsi, chiudendo l'unica porta che poteva portarli all'esterno, come se qualcuno volesse bloccarli lì per sempre.*
-Non vorrei mettervi ansia addosso, ma dobbiamo fare velocemente altrimenti siamo spacciati-
*Era pur sempre un esame genin, chi stava manovrando i fili di quella trappola sicuramente non avrebbe mai permesso a qualcuno di rimanere lì intrappolati per sempre, era una semplice prova da superare e questo riusciva a mantenerlo calmo, nel bene o nel male sarebbro comunque usciti vivi da lì, ma il suo obiettivo era quello di uscire con il coprifronte del villaggio.
Il primo dei cinque cominciò a fare i primi passi, cercando di raggiungere il suo armadietto per celare una volta per tutte cosa nascondesse. Ad ogni passo però, ognuno di loro soffriva, quel maledetto filo si faceva sempre più spazio nelle carni, tagliuzzandole e penetrandole, impregnandosi del sangue fresco dei giovani.
Una voce però interruppe quelle sofferenze per un solo secondo.*
-Che succe-
*Kaito non fece nemmeno in tempo a concludere la frase che un rumore lo interruppe. Un rumore strano seguito da un urlo. Alla sua sinistra potè benissimo osservare una sorta di esplosione di sangue, macchiando tutta la stanza. Cosa diavolo era successo? La mente del giovane cominciò a fargli bruttissimi scherzi. Il filo si era stretto fin troppo recidendo la gola di uno dei ragazzi per poi tagliare di netto tutta la testa. La testa rotolò per terra giungendo vicina ai ragazzi che si trovavano dal lato opposto della colonna, anche loro ormai erano a conoscenza di ciò che era successo. Quel che ne restava del corpo, cadde a terra inerme, in un tonfo che echeggiò nell'intera stanza. Gli occhi dei quattro giovani stavano vedevdo qualcosa che nessuno mai si sarebbe aspettato.*
(Cosa diavolo ho combinato? è colpa mia? è tutta colpa mia)
*Nessuno riusciva ancora a crederci, forse era una tecnica illusoria, ma i tentatiti della ragazza di spezzare l'incantesimo risultarono tutti vani. Non stavano sognando, era la pura realtà. Gli occhi di Kaito rimasero spalancati per alcuni minuti, senza battere le ciglia. Era sconvolto, la sua prepotenza aveva combinato quel macello, e non poteva far a meno di pensare ciò che aveva combinato. Un altro rumore si fece forte nella stanza, un altro tonfo, che qualchun altro era rimasto vittima? Fortunatamente no. La ragazza si era accasciata al suolo priva di sensi. Nuovamente il silenzio cadde nella stanza, i secondi passavano e nessuno si decideva a fare qualcosa, tutti erano rimasti scioccati.*
(Cosa sta succedendo qui? Non può essere tutto reale, deve esserci per forza qualcosa sotto, si ma... se non fosse così, se fosse morto sul serio? Chi lo comunicherà ai suoi genitori?)
*Arompere nuovamente il silenzio fu nuovamente il soffitto che riprese a scendere velocemente, il tempo stringeva e i ragazzi dovevano darsi una mossa. Il primo a parlare fu il ragazzo subito dopo Kaito, Yuji. Le parole di quel ragazzo fecero rimettere in moto il cervello di Kaito, allontanarono i brutti pensieri e cominciò a riflettere nuovamente sul da farsi,*
-Ha ragione... andiamo avanti, prima usciamo di quì e prima saremo salvi da tutto questo... uno di noi ormai è andato, ma non possiamo restare fermi ad attendere la sua stessa fine... d'altro canto ora abbiamo più filo a disposiione.-
*Nonostante tutto il macello che era successo Kaito era ritornato ad essere il ragazzo determinato quale era, voleva aottenere a tutti i costi la sua ricompensa, ma soprattutto non poteva affrontare nuovamente una prova di quel tipo, comunque sia la vita del ninja non è mica tanto più facile, ci sono sempre dei morti.
Come se non bastasse a rovinare i piani dei ragazzi ci si mise anche la sfortuna. Aperto il primo armadietto la sorpresa fu grande nel non trovare nulla, ma forse c'era da aspettarselo, uno solo di loro poteva contenere qualcosa di interessante. Toccava quindi a Shuncho, ma ahimè non era più con loro, e quindi toccava nuovamente a Koin, solo che la distanza era aumentata, seppure di poco, ma sicuramente avrebbero avvertito ancor più dolore... Ovviamente la fortuna non fu dalla loro parte, anche il secondo armadietto era vuoto.*
-Tocca a te-
*Disse rivolgendosi verso la ragazza, ma anche lei era out. Era ancora immobile, aveva perso i sensi e non dava segni di vita, probabilmente sarebbe restata in quelle condizioni per ancora molto tempo, ma non potevano perdere nemmeno un secondo, di lì a poco l'unica via di uscita si sarebbe chiusa.*
-Vado io al suo posto...-
*Kaito cominciò a muovere i primi passi agevolmente, ma a circa due metri dall'armadietto i fili cominciarono a stendersi sempre più, fin quando a pochi passi dall'armadietto il filo cominciò a tagliuzzare ovunque, stracciando poco a poco la pelle. Fortunatamente allungando le bracciaa riuscì ad arrivare e ad aprire l'armadietto, ma anche questa volta la dea bendata aveva voltato loro le spalle.*
-Resistete ancora un po'...-
*Senza nemmeno tornare indietro Kaito decise di passare direttamente al suo armadietto, cercando di fare il prima possibile, ma nella speranza di trovare qualcosa di utile. Questa volta la camminata verso quella cassetta era leggermente meno arduo, la distanza era minore rispetto alla colonna e il passo divenne più veloce.
A pochi centimetri però qualcosa di strano accadde. Improvvisamente tutti i fili attorcigliati attorno al ragazzo cominciarono a prendere quasi vita e iniziarono a tendersi sempre più velocemente, fino a stringerlo totalmente in una morsa brutale. Come se non bastasse, quello attorno alla gola iniziò ad avvolgerlo, formandosi quasi un cappio, una scena già vista quella, la testa dell'altro ragazzo era ancora a terra... Che fosse giunta anche la sua ora?*
-Cosa diavolo gli succede a questo filo?-
*Non poteva finire così, stava per morire? Non aveva ancora coronato il sogno dei suoi genitori e le speranze di raggiungere il suo obiettivo cominciavano ad affievolirsi, così come la sua fiamma vitale. Si stava spegnendo poco a poco. Intanto il filo continuava a stringersi, iniziando a recidere la gola e nemmeno fare dei passi indietro lo aveva aiutato. Non poteva arrendersi, non doveva, le speranze di tutti erano appese ad un filo, lo stesso filo che ora lo stava uccidendo.*
(Ormai è finita... tra poco sarò con voi... Mamma... Padre... Addio Kiri...)