Fiducia e Sfiducia, Sessione Autogestita #2, Shion Akiyama

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view post Posted on 12/1/2017, 18:37     +1   -1
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K U M O W A V E

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Si guarda attorno un attimo spaesata, sfregandosi l'avambraccio sinistro energicamente: c-che ci fa lei qui? Ne vale poi la pena?

Non c'è nulla che stranisca nel vedere la piccola Genin "qui", vestita di indumenti pratici e con il coprifonte a stringerle i lunghi capelli a mo' di codino, con la targa luminosa recante il singolo di Kumo scintillante sotto i raggi del sole.

In fondo, se "qui" è il campo di allenamento di Kumo, perché mai dovrebbe essere il posto sbagliato per una Kunoichi come lei?

Sta un paio di minuti ferma ad interrogarsi proprio su questo mentre qualche altro Shinobi passa di lì - e lei resta come sempre indietro e come sempre timorosa, con il fallimento della prima missione visibile sulle sue mani.

Le porta d'istinto dietro la schiena - cogliere quell'impercettibile dettaglio però vorrebbe dire puntare gli occhi proprio lì, sulle dita candide i cui mignoli sono ora guariti: la nuova legislazione del paese la conoscono tutti e lei non può essere che preoccupata e spaventata di venir notata e additata - di avere terribilmente fallito, lo sa da sé e sentirselo rinfacciare sarebbe così...duro.

Ci pensa ora ma ci pensava anche il giorno prima, e quello prima ancora, quando stordita, demoralizzata, tremolante e inzaccherata tornava a casa dallo studio della Raikage, e nella mente aveva la chiara idea di dover lasciare tutto: se un ninja lotta per difendere il proprio villaggio, che fallimento può esserne uno che va a danneggiarlo?

Di quell'ancora più marcato pallore, dello sguardo vacuo, dell'aria demoralizzata - per non parlare delle falangi mancanti - la sua famiglia non poteva non accorgersene. E di fatto, nonostante avesse provato - senza grandi risultati c'è da dire - a ostentare di essere serena, non aveva convinto ne la sua nuova sorellina, la bambina dalle iridi violacee che infine avevano portato con loro - Yuri, giglio, è stata chiamata - e tantomeno la maggiore Tsubaki e il padre Yutaka quando sono di ritorno dall'ospedale: avevo provveduto poi la prima a medicare le dita che Shion, non estranea alla medicina e alle conoscenze mediche on generale, aveva nel frattempo disinfettato e bendato, facendo uso di quel chakra verde dai poteri curativi.

Dopo aver spiegato tutto un giorno intero l'aveva passato così, a rimuginare, a riflettere: prima che anche potesse dirle le sue intenzioni, quelle di tornare alle quattro mura di casa, lontana dal pericolo per sé e per altri, dallo sconosciuto che terrorizza una ragazzina di sé troppo timida, fragile e timorosa, Ran l'aveva convinta ad andare ad allenarsi - perché le idee che a Shion frullavano nella testa la minore le aveva probabilmente intuite.

L'ha ascoltata, adesso è qui - ma cosa potrebbe cambiare? E perché ha accettato?

Quelle stesse idee restano: se Kumo dipende anche da lei, come il Fulmine Purificatore aveva detto, lei allora ha troppa paura per essere una colonna portante. Di fallire, sbagliare ancora, disobbedire agli ordini, essere cacciata e vivere da Nukenin...

Due giorni fa scrollò la testa, e lo fa anche adesso: ora sta farneticando per davvero - n-non può andare tutto così storto...giusto?

Ma la sua breve esperienza in fondo è stata colma di alti e bassi: nonostante questo, se ripensa alle prime esperienze, i primi incarichi portati a compimento, l'incontro di Yuri e dei compagni, può dire che è stato così male?

...

No

E finalmente un sorriso compare sul visetto al ricordo di ciò: in cuor suo lo sa, sono queste le ragioni per cui ha accettato il consiglio della sorella, per cui ha deciso di darsi l'ennesima possibilità.

E ora che si è per un attimo "rasserenata", non più presa dall'inquietitudine che l'ha fatta stare immobile come un ciocco di legno a torturarsi l'avambraccio - rosso per il continuo sfregamento - un Kunai sfreccia nell'aria sfiorandola di striscio.

Lo spostamento d'aria l'aveva già avvisata dell'arrivo di qualcosa: la giovane fa un balzo, trattiene a stento un verso spaventato e si volta verso il punto da cui l'arma è spuntata.

C-cosa h-ho fatto?

L'ipotesi che le sia stato scagliato contro di proposito le tocca scartarla subito dopo, quando un ragazzetto di bassa statura e con i capelli rossi si dirige verso di lei urlandole di tutte le scuse possibili ed immaginabili.

"Scusa tanto!", "Colpa mia!", "Ahaha, questi stupidi Kunai", "Tutto bene, vero?" e parole accavallate varie prendono a mitragliarla, pronunciate da una voce così squillante da stordirla. E di fatto, chi dei presenti non si è girato a guardare la scena con tutto quel trambusto?

Il giovane le afferra le mani per scuotergliele e Shion indietreggia ancora - non sa chi sia ma non vuole che le veda.

"Ehi, tutto okay? Non rispondevi, mi sono preoccupato!" le dice mentre gli occhi smeraldini si fanno ancora più grandi, donandogli un'aria di ingenuità.

E poi, come se nulla fosse accaduto e prima che l'Akiyama gli possa rispondere, ritorna a bersagliare di parole "Piacere, sono Shinta Akiba, Genin di Kumogakure no Sato!" le dice fieramente.

"E tu? Studentessa? Non ti ho mai vista da queste parti."

Aggrotta le sopracciglia - adesso è il suo turno per parlare: "M-mi chiamo Shion Akiyama. A dire il vero mi sono diplomata p-poco tempo fa."

Non si aspetta di ricordi di lei: all'accademia era poco più di una macchietta la minuta sedicenne, senza lode ne infamia negli studi, con la lunga chioma candida e il passo incerto come piccoli segni distintivi.

Neanche a dirlo però la reazione del ragazzo è di nuovo inaspettata: le rivolge uno sguardo di sorpresa, poi le gira attorno.

C-cosa sta facendo?

Un tipetto particolare, non c'è dubbio alcuno.

"Eccolo il tuo coprifronte!" dice una volta passatole dietro la schiena.

"Perché lo tieni nascosto là? Dovresti mostrarlo con orgoglio, sei una Kunoichi della Nuvola!"

"Oh, beh...p-penso di sì"

Si limita ad aggiungere.

Le sue parole dovrebbero
farla abbattere ed intristire, ripensare ancora alle malsane considerazioni sulla propria utilità, eppure il rosso ha un atteggiamento tanto smaliziato e genuinamente buono - può quasi...percepirlo? - che si limita a regalargli un debole sorriso che lo fa ravvivare ancora di più.

"Sei anche tu qui per allenarti, eh? Ma sì, perché dovresti andare al campo di allenamento se no?"

Di nuovo uno sguardo un po' stranito quando lui pare realizzare qualcosa.

Sta per parlare di nuovo, se lo sente...sarà un po' energico, ma ora non ci potrebbe essere così migliore della sua compagnia

Si sente un po' più euforica anche lei, forse


"Ti andrebbe un combattimento? Sarà forte!"

Forte?

Se c'è qualcosa che la distingue da una buona fetta degli Shinobi nativi di Kumo quella è la caratteristica "esaltazione" - beh, la sua quasi totale assenza: quel ragazzo, Shinta, invece pare esserne decisamente provvisto.

E quindi, nonostante non sia avvezza agli scontri e avrebbe voluto dedicarsi al perfezionamento del controllo del chakra o l'esercizio di ninjutsu, accetterà...come dirgli di no?

"V-va bene" si limita a dirgli mentre l'Akiba, tutto eccitato all'idea di combattere, va già a posizionarsi - l'area in cui si trovano, anche grazie all'orario mattutino, è a loro completa disposizione.

Shion prende una difensiva incerta, poi rimane immobile a guardare "l'avversario": è pronto? V-vuole andare prima lui o dovrei...

E, in un attimo, non c'è più.

Il tempo che si possa domandare dove sia finito che se lo ritrova dietro, a dirigerle un pugno ben assestato verso la schiena: si volta e tenta di schivarlo, ma il colpo è tanto rapido che non ce la fa a schivarlo, o almeno non del tutto - e non è poi tanto veloce lei.

F-fa proprio sul serio!

E di fattole arriva di nuovo addosso, avanzando un calcio.

Più reattiva di prima, stavolta lo blocca con le braccia, incassando il colpo e, come poco prima, finendo spinta indietro dal doloroso impatto.

La vicinanza però può esserle vantaggiosa: in effetti, ciò che non può prevedere è la sua abilità innata, che può sfruttare per far confluire cariche su di lui.

Quasi inutile dire di come Shinta, rapido quanto prima, eviti il "contatto magnetico" eludendo il pugno: cosa può fare? Provare ad usare le ninjutsu?

E riesce a coglierlo impreparato proprio quando pare essere intenzionato ad avanzare un altro colpo, facendo uso di quella folata di vento che è probabilmente una delle tecniche più efficaci che ha.

Lo scambio di colpi continua per un altro paio di intensi minuti - dei quali la ragazza riesce a sopraffare il rosso poco e niente.

Ne è piuttosto sicura, se fossero andati avanti così si sarebbe trovata schiena al muro.

"Perché si è fermato?" non le resta che chiedersi quando, tutto d'un tratto smette di attaccare: una volta accertatasi che non se lo troverà addosso da un momento all'altro, abbandona la difensiva anche lei.

"Non lo stai facendo bene" si limita a dire.

Per tutta risposta l'Akiyama lascia cadere le braccia lungo il corpo e lo guarda confusa.

"C-che cosa?"

"Non giochi di strategia! Bisogna trovare punti forti e deboli degli avversari, impossibilitarlo ai primi o metterlo in difficoltà con i secondi, o entrambe le cose. Tu, per esempio, non sei molto veloce, vero?"

Shion piega la testa lateralmente, scrutandolo meglio: come dire...non si aspettava un piccolo stratega dell'energico ragazzo che le ha lanciato per sbaglio contro un Kunai solo una mezz'ora fa - e...non ha torto.

Abbassa gli occhi al terreno, stringendosi le mani l'una nell'altra.

"I-in effetti"

Ma Shinta non le risponde e quando rialza lo sguardo su di lui lo trova tutto intento ad osservarle le dita. Squittisce come se una semplice occhiata possa intimidirla - e lo fa, in effetti.

"Come te lo sei fatta?"

La Kunoichi deglutisce, spiegando in modo secco e conciso: "Ho partecipato ad una missione di rango C con dei compagni e...quello che abbiamo fatto è stato visto come insubordinazione. La nuova legge della Raikage."

Dal momento che non le è subito data risposta, la frustrazione che ha messo prima da parte aumenta ancora di più: "se fosse stata una missione più complessa si sarebbe potuta mettere a rischio la stabilità di Kumo, per un atto di insubordinazione neanche volontario! Non so neanche se poter venir definita Shinobi di questo villaggio c-considerando i rischi in cui potrei metterlo."

Si siede a terra a gambe incrociate, la schiena appoggiata al tronco di un albero e il capo chinato; non poco sorpresa però è quando anche il giovane le si siede accanto.

"Ma certo che sì! Chiunque voglia il bene di Kumo è un grande alleato. Non mi pare proprio tu sia contro la nuvola, sbaglio?"

"Certo che non lo sono...è il posto in cui sono nata e penso che lottare per la nuvola e i suoi abitanti sia di quanto più grande possa fare. È una buona ragione per poter essere uno Shinobi, quella di essere una sicurezza per la nostra casa, sia quella in piccolo che in grande; però sono sempre tentata dal lasciare, forse semplicemente non è quello che sono portata a fare. N-non ho sicurezza neanche per me stessa..." sputa fuori il pensiero amaro più a sé stessa che a Shinta, che continua ad ascoltarla lì di fianco. Poi ripensa alle parole di prima del ragazzo, e non resiste a fargli una domanda prima che possa risponderle: "Tu perché sei tanto orgoglioso di essere un ninja?"

"Perché, come hai detto, siamo una sicurezza per il posto che amiamo! Più forti diventeremo e più grande sarà il contributo che potremo dare ad ognuno, e meglio potremo difendere e combattere per Kumogakure!" sorride, alzando ancora il pugno al cielo
"Sono fiero di essere un ninja! E anche io ho fallito, sicuro, ma vedrai, c'è sempre modo di risollevarsi!" riprende in fretta la propria parlantina il Genin, incrociando le gambe pensieroso e sfregandosi una mano sul mento.

"Uhm...hai mai cercato un nindo, o una strada di pensiero da seguire? Qualcosa da coltivare che ti leghi al mondo degli Shinobi sarà di aiuto. Ora, che ne pensi, ti va di riprovare?" e fa un cenno con la testa coperta dalla zazzera rossa verso lo spazio ancora esteso che hanno a disposizione.

Un nindo?

Se c'è qualcosa che ha sempre voluto perseguire, per indirizzo famigliare quanto ormai per passione personale, è la strada del medico.


Da uno sguardo alle proprie mani, mani ferite che, grazie al chakra che possono adesso adoperare, potrebbero chiuderne e sanarne tante, tante altre...

Certo


Si volta verso l'Akiba dagli occhi smeraldini e, in un gesto piuttosto estraneo ai soliti di una giovane tanto quieta e riservata, abbraccia quel ragazzo che conosce da poco.

Non potrà venir meno a quello che è un suo modo di essere ma tentare di ottenere più fiducia? Può provarci, ormai dovrebbe per davvero

Gli sorride, poi annuisce, rimettendosi in piedi.

"Ricorda: punti forti e deboli!"

Si mette in posizione più in fretta: in cosa se la cava?

"Taijutsu
Ed è veloce, molto veloce"


Questo conclude dopo aver ripensato velocemente ai passaggi dello scontro precedente: Shinta si avvicina per colpirla - ma stavolta Shion sa che dovrà mirare anche ad usare ciò in cui è più avvezza.

È così che con una ninjutsu difensiva del proprio elemento spazza lontano lo Shinobi. Compone velocemente dei sigilli e subito fa abbattere su di lui una Genjutsu: la tecnica dell'alto esilio è proprio quello che fa al caso suo - rendendo impraticabile le tecniche ravvicinate, usare le arti marziali diventerà pressappoco impossibile.

Una volta che è certa non abbia sciolto la tecnica illusoria, metà del gioco è fatto: Shinta ripiega sulle Bukijutsu - le armi le evita con la sostituzione e, forte anche della confusione causata dall'illusione, trova modo di nascondersi.

Adesso?

Adesso i senban shuriken possono essere di grande enorme aiuto, e sono quelli che, dopo un po' usa, dirigendone in grande quantità verso il ragazzo - uno solo lo prende di striscio in quel suo rapido schivare, ma è quanto basta perché le cariche magnetiche gli si depositino addosso, rendendogli più duri anche i movimenti.

Dopo un continuare di tira e molla in cui la più grande può constatare che il Genin è davvero, davvero in gamba, la Ninjutsu di vento della ragazza, la stessa usata in precedenza, è quanto di necessario perché si possa decretare la fine anche di quel combattimento.

"Molto meglio! Visto? Se non è questo uno Shinobi di Kumo!"

Gli tende la mano per aiutarlo ad alzarsi ora che è di nuovo seduto sul terreno, poi gli mima ancora un ringraziamento con le labbra.

"Ti va di fare un giro prima di riprendere? E, se vuoi, possiamo fermarci anche a pranzo. Offro io."
 
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view post Posted on 12/1/2017, 21:58     +1   -1
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♫ Peace ♫

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Ben fatto e interessante aver visto uno studente che da qualche dritta a un genin demoralizzato^^
    +200 P.ti Exp
 
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