[Evento live Gruppo 2] Riforestazione, per Lucifergirl, Angy, Kickmass e Tuttorouge

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view post Posted on 1/1/2017, 18:50     +1   -1
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GDRon// La moria delle piante è terminata :O Era dovuta al fatto che il fantasma era apparso tremendamente vicino alle piante. Vi dico la quota esatta appena ho un attimo per fare i conti, ma per velocizzare vi lascio subito il post (doccia ed edito u.u)

Edit: +11, siamo a 23! //GDRon

Nora-san? Gli piaceva come suonava. Gli si addiceva, ora più che mai. Ora che aveva deciso di lasciarsi Konoha alle spalle, ora che aveva realizzato che non sarebbe mai riuscito a tornare nel suo corpo rimanendo lì fuori ad aspettare. Aspettare cosa poi? Nella sua inconscia autocommiserazione, non aveva mosso un passo avanti in tutto quel tempo.
E la realizzazione di quanto tempo fosse effettivamente passato lo investì quando la piccola Mahiru lo informò dell'effettivo scorrere del tempo. Inverno. Ne era passato di tempo. Probabilmente il suo corpo era già stato sepolto oramai, o distrutto. O forse no? Non aveva modo di sapere cosa avrebbero gli avrebbero potuto fare quelli che lo ritenevano oramai un traditore.
La piccola ragazzina gli chiese di far smettere di litigare i suoi due amici.


Shinya?

Si fece sfuggire il fantasma in un sussurro, prima di ricevere la stessa bizzarra richiesta dalla donna dai capelli rossi. Si voltò e fissò lentamente i due. Quello sopra stava picchiando quello sotto, con una cadenza d'una regolarità disarmante, ed ancora più stranamente, quello sotto assecondava i colpi, seguendo i movimenti dell'altro senza battere ciglio. Iniziò a sprofondare nel terreno, ma si bloccò, l'ultima porzione di volto ancora fuori, quando gli arrivò la domanda di Fujie. Ci pensò su un poco, immobile, quindi rispose.

Lo ricordo. Ma Nora va bene.

Detto questò sparì.

Kiiro venne investito da un brivido gelido, ancora più vivido visto il suo rinsavimento parziale. Era una sensazione familiare, come l'ultima volta, ma non avvertiva quella nauseante sensazione di come di qualcuno che cercasse di violarlo. Anzi, il tutto gli passò attraverso. Forse ne fu stupito. E forse anche Raion rimase incredulo quando i due occhi del fantasma si levarono da quelli di Kiiro, uno dei quali iniziava a prendere un colorito bluastro. La forma semitrasparente del fantasma era ora frapposta fra i due, ma inizialmente non sembrò sortire grande effetto. Tuttavia, il gelo che lo accompagnava avrebbe presto soffocato la collera del Kamata: dare pugni con quel freddo era estremamente più faticoso, senza contare che l'intenso freddo penetrava attraverso la pelle ed i minuscoli tagli sulle sue mani sortendo un effetto anestetico. Se avesse continuato ancora, presto non avrebbe più sentito le mani, le sue forze sarebbero scemate ed i suoi movimenti sarebbero rallentati. Neppure il biondo se la stava passando bene. Forse i due sarebbero finiti come la piantina che Fujie aveva bruciato.
Non sembrava che il fantasma fosse cosciente di tutto ciò. La sua intenzione era di osservarli. Si concesse più tempo di quanto molti avrebbero preso, certo, ma il tempo per lui non aveva oramai molto significato.
Sarebbe potuto entrare nella loro mente per cercare risposte, ma decise di no. Si ricordò che in vita gli avevano insegnato a chiedere prima di prendere, dimenticando di come si era comportato la volta precedente.
Una nuova domanda di Fujie qualche momento dopo, ancora indaffarata, lo distrasse. Sembrava che il fantasma avesse problemi di attenzione.


A Konoha gli impostori non si tollerano. Ripetè lentamente, come un mantra.

Si alzò dal terreno, da sopra Kiiro, con un movimento fluido, sgusciando via da in mezzo ai due e tornando in posizione eretta, il suo sguardo perso nei suoi ricordi.

E' a causa di una menzogna se ora sono così. Iniziò. Fui vittima di chi cercai di smascherare. Aggiunse dopo un breve silenzio. Ne susseguì un altro ancora. Una tecnica segreta mi separò dal mio corpo. Si voltò verso Raion, o forse fu solo una loro impressione. Ed io fui ritenuto il responsabile. Il fantasma concluse con un: Quindi fui bandito.

I discorsi non erano certo il suo forte.

GDRoff// Il fantasma non è tipo da monologhi xD Consiglio di provare con domande più dirette e che richiedano risposte brevi, altrimenti avrete sempre un discorso relativamente sconnesso :V //GDRon

Edited by .Matt' - 2/1/2017, 23:22
 
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view post Posted on 1/1/2017, 22:29     +1   -1
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♫ Peace ♫

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*A suo modo il fantasma acconsentì alla richiesta delle due e poco dopo infatti lo videro fluttuare in direzione del biondino i cui occhi divennero spiritati e poco dopo di rimando Raion sembrò calmarsi. Impegnata com'era Fujie non capì bene cosa stesse accadendo ma l'attenuarsi del trambusto le fu sufficiente per rendersi conto che qualsiasi cosa avesse fatto aveva funzionato.. per il momento almeno. Ma tornando a lui e alle domande personali, fu piuttosto vago e per certi versi titubante nel riportare alla memoria i ricordi del passato. Lo videro farsi pensieroso e poi quando disse di ricordare il suo nome nella voce la nostalgia fu piuttosto evidente, cosa che andò a contraddire la sua scelta postuma: forse era stato lontano dal mondo terreno per troppo tempo e fu per questo che risultò privo della volontà di riappropriarsi di quel nome e indirettamente della sua vita. A quel punto la kunoichi della Sabbia però non potè far altro che chiedersi dov'era finita la sua voglia di vivere, dov'era quella scintilla che aveva intravisto nei suoi occhi? La cercò e non riuscire a intravederla fu demotivante, pur negandolo a sè stessa infatti era ormai coinvolta fino al collo in quella storia e desiderava fare chiarezza.*

" Nora?.. "

Chiese retorica e con un pizzico di disgusto. Di rimando subito dopo chiuse gli occhi per qualche frazione di secondo e scosse la testa in segno di disapprovazione. Presto tornò a chinarsi e abbracciato il tronco di un altro arbusto il peso sulle spalle si fece sempre più pesante così come nel suo cuore selvaggio; non poteva fare a meno di trovare quella scelta fastidiosa in quanto sinonimo di resa eppure cosa poteva farci, in fondo era una sua scelta e non poteva mettersi a discutere se aveva deciso di farsi chiamare Randagio. Tornando così rigidamente sui suoi passi Fujie prese a scavare l'ennesima buca ma nel mentre continuò a rimuginare sulla questione, quel nome gli si addiceva - non c'era dubbio - ma quella semplice definizione metteva la sua vita in una prospettiva negativa, affascinante ma anche molto triste. Centimetro dopo centimetro intanto la buca diventava sempre più profonda - l'unico badile era imploso sotto la forza dei suoi colpi ma continuò a mani nude - e distratta com'era dalla situazione a momenti arrivò a starci dentro per intero. Con la fronte aggrottata si asciugò il sudore sulla fronte e iniziando a mal sopportare il berretto se ne liberò. Tirandosi su ascoltò le ultime parole del fantasma ma allo stesso modo continuò a non capire un accidenti e la sua espressione si distorse sempre più andando ad evidenziare il suo disappunto e la sua confusione.*

"Ma vallo a capire tu questo.."

"Ho sempre detestato chi mente.."

*Facendo quel commento per un attimo lo sguardo indagatore della jonin sembrò oltrepassare l'ospite fluttuante per tuffarsi in quello di Kiiro. Non sapeva cosa era accaduto davvero tra lui e Raion ma l'atteggiamento sfuggente del primo era servito solo farsi inquadrare da lei come una persona insicura, inconsistente come quell'anima randagia apparentemente priva d'identità.*

"Credo sia impossibile che in tutto il villaggio non ti sia rimasto nessuno, insomma, dovrà pur esserci qualcuno disposto a credere alla tua versione dei fatti no?"

*Comodamente seduto Yasei abbaiò una sola volta in risposta alle affermazioni della compagna dando l'impressione di condividerle.*

"Non ho idea di quanto tempo sia passato dal tuo "distacco" ma sono dell'idea che se un'ingiustizia è stata fatta non è mai troppo tardi per rimediare. Con chi possiamo parlare per aiutarti? "

"Ammesso che sia possibile, se stai vagabondando da secoli dubito che il tuo corpo sia in ottime condizioni.. Nora-san."

*Puntando alla visione ottimistica pose la sua domanda con l'obiettivo di far luce sull'accaduto e se alla fine della fiera non sarebbero riusciti a farlo rivivere, quantomeno potevano dire di essere riusciti a onorare la sua memoria. Rimase così seduta sul bordo della buca appena scavata, i piedi a penzolare nel vuoto e il busto spinto all'indietro: le tinte rosee di quel cielo presto avrebbero lasciato spazio alle tenebre e chissà se avrebbero intravisto qualche stella.*

 
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view post Posted on 2/1/2017, 11:44     +1   -1
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Un brivido percorse tutto il mio corpo, facendo sobbalzare la mia mente, tornando quasi in uno stato mentale normale. Il bagliore che si palesò tra me e Raion era familiare, ma non volevo crederci: di nuovo il fantasma?! E io che mi ero convinto fosse stato frutto di uno scherzo da parte di quei tre compagni del Kamata. Non riuscivo quasi più a muovermi ma, nonostante il freddo, stanziavo in uno stato quasi paradisiaco. Beh, non potevo muovermi liberamente, ma anche il dolore sembrava diventare quasi una carezza. Mi sentivo come se mi fossi steso sul divano dopo una lunga giornata fatta solo di caccia ed allenamenti.

-Chi si fa' i fatti suoi vive cento anni.. Insomma Raion, dovresti imparare dalle esperienze di questa Anima..-

"..Come dovresti sapere, esistono cose più grandi di te su questo mondo.."


Pensai, senza aggiungere altro al discorso per non buttare benzina sul fuoco. Il carattere del Kamata fece riaffiorare nella mia mente gli anni che trascorsi in Accademia, con quel burlone di Eiji. Non era passato tantissimo, più o meno un anno, ma comunque mi sembravano giorni lontani, giorni che non mi appartenevano più. Eiji passava tutto il tempo a prendersi gioco di me, ma più reagivo con i pugni e più me ne dava. Quando lo capii smisi di alzare le mani, finché anche lui si stancò di toccarmi. Si, si innervosiva nel vedermi disinteressato alle sue minacce. E così stava accadendo la stessa cosa con Raion.

Sobbalzai. Era per caso impazzito?

Mi ritrovai un suo Kunai alla gola. Farfugliava contro il fantasma frasi quasi sconnesse, sul lasciarmi stare, sul perché era finito così. Poi, non so cosa sia andato storto, ma i tagli microscopici non erano così.. Microscopici. Avevo paura, si, ma sapevo gli altri non gli avrebbero permesso di farmi del male. Ma se avesse deciso di andare oltre non sarei rimasto con le mani in mano. Il Randagio nascondeva tante sorprese, era spaventoso, ma pur sempre un essere superiore a noi semplici umani.


Edited by Kickmass - 2/1/2017, 14:59
 
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view post Posted on 2/1/2017, 11:58     +1   -1
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”Sì, Shinya. Il mio Kashin.” Rispose Mahiru a quel lieve sussurro dello Spettro. “Sai, il coniglio nero, alto due volte me, che c’era l’altra volta.” Mimò ogni singola parola con dei gesti, per rendere meglio l’idea. Allungò le mani come se stesse modellando degli orecchi sulla sua testa e poi allungò le braccia verso l’alto per precisare quanto fosse possente il Kashin - ovviamente era troppo bassa per essere precisa, ma l’importante era che si capisse. Per qualche ragione il fantasma sembrava incuriosito dal suo Vassallo…o forse semplicemente non si ricordava come si chiamasse, chissà! L’importante era che non se la fosse presa per il nomignolo che gli aveva affibbiato. Non conoscendo il suo nome, quella era l’unica parola che le fosse venuta in mente per definire quello spirito. Un’anima errante, un randagio. Quindi Nora. Era da quando era piccola che le avevano insegnavano che i nomi erano importanti. Un nome dava potere, definiva ed imbrigliava…nel suo caso, era anche capace di dare la vita ad un Vassallo. Insomma non si potevano dare a caso! E, in quel momento, quel soprannome che aveva dato al fantasma le sembrava il più adatto a lui.
Non sapeva se fosse per quello o per reale interesse nell’aiutare quel loro gruppetto scapestrato, tuttavia Nora sembrò interessarsi alla sua richiesta, che coincise con quella di Fujie, arrivata qualche secondo dopo. Lo vide voltare leggermente il proprio corpo traslucido verso la rissa che si stava svolgendo, come se stesse valutando l’idea di intervenire o meno.
Raion e Kiiro sembravano gli attori di uno di quegli spettacoli teatrali ben orchestrati: i loro movimenti erano cadenzati, l’uno nel colpire, l’altro nel ricevere…e Mahiru proprio non capiva perché diavolo quel biondino non cercasse, quanto meno, d’assestare un calcio nelle parti basse dell’altro: Raion era così concentrato nell’urlargli contro e colpirlo, che pareva non essersi minimamente accorto di tutti i tagli che aveva sul corpo. No, Mahiru, non va bene. Non farti coinvolgere, per tutti i Kami!

Fu più o meno in quel momento che Fujie che, diligentemente continuava a piantare gli alberelli come da suo compito, fece una domanda allo Spettro. La più logica, la più giusta. Gli chiese il suo nome, sempre che lo ricordasse. L’attenzione della piccola Shura tornò sul corpo semitrasparente del fantasma. Stava sprofondando nel terreno, come se avesse deciso di muoversi attraverso di esso per raggiungere i due ragazzi senza farsi notare, ma si bloccò quando le parole della Rossa lo raggiunsero. Parve pensarci, come se valutasse l’opportunità, ma alla fine disse che Nora andava bene, nonostante ricordasse il proprio vero nome. “No, no aspetta!” Si affrettò quindi Mahiru. “Se ricordi il tuo nome, dovresti usare quello. I nomi sono importanti!” Per quanto continuasse a pensare che Nora, Randagio, gli si addicesse un sacco in quel momento, la ragazzina non riuscì a nascondere né lo stupore, né tanto meno l’urgenza di comunicare quella cosa. Non era giusto privarsi del proprio nome, sarebbe stato come negare qualsiasi cosa si fosse stati in precedenza. Sembrava quasi che lo Spettro avesse colto quell’occasione per dare un taglio alla sua esistenza fino a quel momento. E per quanto fosse effettivamente corretto dire che non fosse più ciò che era prima di diventare un semplice spirito errante, da un certo punto di vista non era completamente vero.
Tuttavia non ci fu tempo per replicare ulteriormente. Nora si tuffò nel terreno scomparendo alla vista della Genin, per poi riapparire, qualche istante dopo, tra i due ragazzini che si stavano azzuffando, riuscendo miracolosamente a bloccarli. Se ne stette un po’ lì come ad osservarli, come se vedesse altro oltre ai volti di Kiiro e Raion, per un tempo interminabile. Abbastanza perché Mahiru si accorgesse di quello che stava combinando Fujie. Proprio come lo Spettro, pareva che anche la Jonin avesse la mente da un’altra parte, perché, mentre preparava gli alloggi per le piantine, aveva scavato una fossa che avrebbe permesso ad ella stessa di starci dentro. Di questo passo la chiameranno di nuovo per sistemare.
Mahiru si avvicinò dunque alla donna, poggiandole una mano sulla spalla nel tentativo di riportare la sua attenzione su cosa stava facendo. “Fujie-sama? Fujie-sama!” Chiamò. “Hai intenzione di nasconderci un cadavere in quella fossa?”

Non fece caso all’allontanarsi dello spettro dai due giovani che si stavano azzuffando fino a qualche attimo prima. Si era accucciata affianco alla Rossa per aiutarla in quello che pareva un lavoro piuttosto noioso e ripetitivo, abbastanza da dare modo alla Jonin di perdersi in chissà che pensieri. Questo, almeno fino a quando Nora non iniziò a parlare.
Con un discorso un po’ sconnesso che le ricordò molto il suo modo di esprimersi utilizzato la volta precedente, il fantasma sembrò tentare di far comprendere ai due che quel loro modo di comportarsi non avrebbe condotto a nulla di buono. Attraverso quella che era stata la sua esperienza, attraverso ciò che lo aveva reso quello che era in quel preciso istante, Nora parve voler dare un avvertimento. Un avvertimento che i ragazzi compreso appieno, almeno Kiiro che rigirò quelle stesse parole a Raion. O magari vuole semplicemente fare due chiacchiere con noi.
Ciò che era sicuro, era che la sua fosse una storia triste. In quelle frasi mozzate sembrava nascondersi un’immensa tristezza, e come avrebbe potuto essere altrimenti? Se ciò che diceva era la verità, Nora era stato ingannato, tradito ed infine bandito pur non essendo il reale colpevole. Il suo stesso clan, quegli Yamanaka che aveva nominato la volta precedente, lo avevano ritenuto responsabile dell’accaduto e, quindi, esiliato. Ma possibile che tra tutti i membri di quella famiglia non ce ne fosse nemmeno uno che credesse a lui? Insomma, non meritava il beneficio del dubbio? “Ha ragione.” Si accodò quindi alla donna che aveva espresso i suoi stessi dubbi. “Non c’è nessun amico che possa spezzare una lancia in tuo favore?” Gli occhi della ragazzina si crucciarono prima che aggiungesse “O magari un testimone. Capisco l’essere pavidi, ma se ci fosse anche solo una persona che ha visto qualcosa, quella dovrebbe avere il dovere di fare sentire la propria voce.” Ci credeva davvero. Perché se esisteva solo un filo di ragnatela a cui aggrapparsi per uscire dall’inferno, era giusto provarci. E se questo filo era in mano ad altri, quell’individuo non avrebbe dovuto tirarsi indietro: dalle sue parole poteva dipendere la vita di qualcun altro! Era anche vero, però, quello che Fujie aveva lasciato intendere tra le righe. Loro non avevano idea di quanto tempo fosse trascorso dal fatto e, il fantasma, pareva avere una concezione di tempo molto dilatata rispetto a quella delle normali persone. Per lui le ore erano minuti, i mesi giorni…Da un certo punto di vista era un po’ come Mahiru. Nora non avvertiva lo scorrere del tempo, mentre la ragazzina era ferma allo stesso punto pur vedendo gli anni passare. Un’eterna bambina e un fantasma per cui il tempo era diventato solamente qualcosa di superfluo. Forse non sarebbe nemmeno stato in grado di dire loro quando fosse accaduto ciò che lo aveva ridotto così. Ma per quanto un clan potesse cercare di insabbiare le proprie rogne, la notizia di qualcuno che viene dato per traditore era un avvenimento non da poco. Rimbombava come un eco in ogni angolo del Villaggio, assieme alle circostanze che avevano portato a quella decisione. Di loro, solo Raion avrebbe potuto saperne qualcosa, forse, ma valeva la pena tentare. “Ascolta ma…che cosa stavi cercando di smascherare? E chi di preciso?” Si fece avanti, voltando un attimo il viso mentre aiutava la Rossa a piantare gli alberelli e il sole stava ormai cominciando il suo arco discendente. “Te lo ricordi?”



Edited by Lucifergirl88 - 2/1/2017, 13:50
 
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Raion: Parlato
Pensato




I pugni continuavano con ritmo costante ma più Kiiro assecondava i pugni più Raion si innervosiva.
Perché questo citrullo non oppone resistenza! Maledetti non violenti del cazzo! Ti voglio vedere supplicare di smetterla!! Voglio vedere la tua faccia ridotta ad un colabrodo!

Non si accorgeva dei tagli sulle mani. Qualcosa di particolare di Kiiro faceva si che i pugni di Raion diventassero tagliuzzati come se avessero attraversato dei rovi. Il sangue colava, ma Raion era troppo accecato dalla rabbia.

All’improvviso, ancora quella sensazione di freddo e gelo interno. Le forze iniziavano a mancargli, ma la volontà continuava a tirare pugni. Vi era una sorta di effetto anestetico sia sulle forze del Kamata, si sui propri tagli sui pugni.
Questa dannata sensazione… il fantasma… ancora… eccolo tra me e Kiiro… Che se ne vada! Non ho bisogno di lui.. Voglio vedere Kirro supplicarmi…
Ma le forze mancavano.. scemavano…
Porca puttana non riesco a continuare come vorrei.. che diavolo sta facendo… e… Kami santissimi.. perchè ho questi tagli???
I pugni si arrestarono sul viso di Kiiro e solo allora Raion si portò i pugni agli occhi a verificare quei tagli.
Non era sconcertato per le ferite, non poteva fregargliene di meno di perdere sangue. Stoico fino alla fine com’era. Anzi era contento.
Pensa un po’ questo Kiiro… deve essere capace di altre diavolerie con le sue abilità… questo sicuramente non è opera del caso o di qualche tecnica idiota da paesano. Deve conoscere delle tecnica ninja e deve avere delle abilità che nasconde per bene. Ecco perchè non ha voluto parlare con me. Nasconde abilità. Forse qualcosa che non vuole si sappia...

Ma il pensiero venne interrotto quando Kiiro iniziò a dimenarsi sotto le sue gambe. Raion serrò la morsa delle gambe con tutte le forze che gli restavano e ascoltò le parole dell’impostore.
Che questo fantasma dica il vero? Secondo me diceva il vero a proposito di Kiiro. E ora… Se la sua storia è vera… Mi sta lanciando un segnale implicito… Kiiro per quanto sia idiota forse non ha tutti i torti. Se proseguo forse vado incontro allo stesso destino di questa anima in pena… Ma come faccio a sapere se dice il vero?? Devo… Devo sapere… Devo sapere a cosa vado incontro se continuo di questo passo.

Smise di guardare i suoi pugni e tirando fuori il kunai dalla tasca andò a mettere la mancina a bloccare il torace del ragazzo e con destra, impugnato il kunai, lo puntò alla giugulare di Kiiro.

Raion: Bene fantasma da quattro soldi… Se quello che dici è vero… Io starei per compiere il tuo stesso errore… Proseguire nello smascherare qualcuno che secondo me nasconde la sua identità. Ora… Se vuoi che un tuo compaesano faccia la tua stessa fine… Se vuoi che io abbia la tua stessa sorte… Mi lascerai finirlo… e prendere con la forza la sua identità. Se invece non vuoi avermi sulla coscienza devi darmi una buona ragione per fermarmi. SPARA! Di che cazzo è successo a te! O avrai anche Raion sulla tua coscienza!

Vi fu silenzio… Il fantasma era probabilmente perso nei pensieri…
Raion si infurió ancor di più, odiava che la gente lo facesse aspettare.

Raion: Parla razza di spettro idiota!!
Spinse leggermente la punta nella pelle di Kiiro, ma non aveva ancora abbastanza forze per dare il colpo di grazia.
Raion: Questa è la tua occasione per redimerti! Dammi una ragione per non farlo! Fermami e il tuo spirito avrà pace!

Quello che mi esce dalla bocca non ha senso… Ma non posso continuare a picchiare Kiiro. Quella tecnica che taglia è troppo pericolosa secondo me.. E questo fantasma è capace di cose che non mi aspettavo...

 
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view post Posted on 3/1/2017, 17:01     +1   -1
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GDRoff// Solo 5 questo giro! Quota 28! //GDRon

Il fantasma era rimasto... colpito da ciò che aveva detto Mahiru. Il suo nome era davvero importante? Yomikaze non gli era mai sembrato un bel nome. Ricordò che alcuni cercavano di non rivolgergli la parola; il suo nome era considerato... sfortunato. E tuttavia era ora estremamente calzante, forse anche più di Nora. Lo avrebbero preso seriamente se avesse detto loro quale era il suo vero nome? Si riscosse dai suoi pensieri, oramai lontano dai due litiganti e dalle piantine. Chissà per quanto era rimasto imbambolato; non che da fuori si notasse nulla di diverso nel suo atteggiamento, anzi. Quei suoi flashback erano in parte resposabili del suo comportamento sconnesso.
Mahiru e Fujie decisero di chiedere allo spettro se non gli fosse rimasto nessuno entro le mura del villaggio. Forse temevano che fossero tutti morti di vecchiaia, confuse dalla debole percezione temporale del fantasma, ma così non era, anzi.


Da quello che mi avete fatto intendere... Apostrofò. Dovrebbero essere passati alcuni mesi. Si aspettava di vedere il volto di almeno uno dei presenti colmo di stupore. Spesso i fantasmi davano l'impressione di esistere da centinaia di anni, ma non lui. Il giorno in cui diventai... questo... fu poco tempo prima del nostro primo incontro.

E tuttavia era coscente che il suo "poco tempo prima" potesse significare anche mesi. Il tempo vola quando non si ha nulla da tenere a mente. Yomikaze visse i primi giorni della sua trasformazione completamente chiuso in sè stesso in autocommiserazione. I successivi lì passò affogato nel risentimento, quelli ancora dopo nella disperazione. Poi iniziò ad osservare ed osservare ed osservare. Ricordava di avere completato almeno un paio di giri attorno a Konoha prima di realizzare che nella barriera che la avvolgeva e proteggeva non vi era alcuna falla. E come sarebbe potuto essere diversamente? Il suo stesso clan si occupava della sua manutenzione. Ricordò il guizzo di fierezza che brillò per un attimo in mezzo alla burrasca delle sue emozioni. Ma fu subito soffocato.

Ecco, era rimasto nuovamente immobile. L'interrogatorio continuò imperterrito. Le domande di Mahiru erano come freccie ben affilate, ciascuna rievocava dolorosi ricordi, ma il rantolo di Raion lo colpì ancora di più. Chi stava cercando di smascherare? Cosa era successo il giorno in cui aveva perso il corpo? Il fantasma abbassò la testa in riflessione. Ricordava il volto della persona, ricordava il motivo, ma una cosa ironicamente gli sfuggiva.

Tempo addietro, volevo sviluppare una tecnica che rendesse l'anima immortale. Disse, non senza una buona dose di risentimento. Gli anziani riconobbero che una tecnica del genere sarebbe stata troppo pericolosa, così interruppi la mia ricerca. La luce dei suoi occhi si fece meno abbagliante, quasi come se li stesse cercando di chiudere. Un... fratello Yamanaka riesumò il mio lavoro. La sua forma si fece consistente, più vivida. Voleva completarla. O almeno così lui pensava. Quando lo scoprii, cercai di distruggere tutte le carte, ma... I suoi lineamenti si erano fatti più intensi, più definiti, quasi più... umani, i due bagliori intermittenti. La usò su di me.

Yomikaze era tornato improvvisamente normale non appena aveva rialzato la testa. Era ovvio che la tecnica che il suo "fratello Yamanaka" non era la stessa che lui stesso voleva sviluppare. Era più infida, probabilmente a scopi militari. E probabilmente, non era stata completata al tempo in cui il fantasma ne subì gli effetti. Chi vorrebbe mai creare una tecnica che renda l'avversario uno spettro immortale? Peccato che la povera anima non ricordasse il nome del ninja che gli aveva fatto quello.

Rivolse lo sguardo verso Raion.
Fui accusato di aver completato i miei studi. Si iniziò ad avvicinare lentamente, il ragazzo non sembrava completamente convinto. Poi fuggii. Non ci fu tempo di contattare nessuno. Quindi... Si fermò. rimasi solo.

Lo spettro fece un fluido movimento in avanti, che presto divenne uno scatto. La sua forma confusa pareva una spira di fumo che investì Raion in pieno volto, prima di ricomporsi al di là dei due ragazzi ancora uniti. In quel breve istante in cui Raion fu inebriato dalla gelida folata, i suoi occhi si aprirono a qualcosa di inaspettato. Le memorie di quel giorno, così come lo spettro le aveva appena rivissute, gli si riversarono dentro. Fu colmato dell'ambizione di Yomikaze quando iniziò i suoi studi, dell'amaro risentimento di quando dovette accettare che ciò che stava cercando di fare non valeva i rischi che il clan avrebbe corso, la sua rabbia quando scoprì del tradimento, la sua confusione quando il corpo gli fu strappato con prepotenza e si sentì la terra mancare sotto i piedi, ed infine la sua stroncante tristezza e depressione quando fu oramai fuori dal villaggio. L'abbandono lo cullò in quegli ultimi istanti, poi, più nulla.

GDRoff// Spero che questa introspezione del fantasma vi sia piaciuta. Cercavo di evitare una cosa troppo pesante visto che siamo in evento, ma eh :V
Also, ancora non sapete il suo nome ;D //GDRon
 
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view post Posted on 4/1/2017, 10:35     +1   -1
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La situazione tra i due che si azzuffavano precipitò rapidamente ed in modo piuttosto insolito - anche se “rapidamente” non era proprio il termine adatto visto che, qualsiasi cosa avesse fatto Nora, stava costringendo Kiiro e Raion a muoversi lentamente come dei bradipi. In ogni caso, il Pallidino riuscì a puntare un kunai al collo dell’altro e, a quel punto, l’obiettivo delle sue parole non fu più il biondino, ma il fantasma. In qualche modo sembrava aver recepito il messaggio che era stato lanciato tanto che si unì alle domande di Mahiru, anche se in maniera piuttosto brusca. Quanto meno, c’era da dire che, quei suoi modi, non davano modo allo Spettro di rifiutare. La spiegazione di ciò che era accaduto qualche tempo prima del loro primo incontro, sarebbe avvenuta o qualcun altro avrebbe subito un destino simile al suo. Da quando lo aveva visto, quella fu l’unica azione di Raion ad attirare davvero l’attenzione della piccola Shura, che, per un attimo, alzò gli occhi dalle piantine confusa sul da farsi. Non sapeva se prendere sul serio le parole del Pallidino ed intervenire, perché evitasse di tagliare la gola all’altro, o se fidarsi del Fantasma e di quella sottospecie di ricatto che era stato perpetuato. Alla fine preferì lasciar correre. Decise di continuare a guardare almeno finchè Nora non avesse risposto negativamente o positivamente a quella situazione. A quel punto sarebbe intervenuta, al limite…d’altronde i movimenti di quei due erano diventati così lenti che non avrebbe dovuto avere problemi a raggiungerli prima del peggio. O almeno spero…
Ci fu un lungo attimo di silenzio prima che il fantasma si decidesse ad aprire bocca - che non aveva, ma passatemi il termine. Parve pensarci a lungo, i suoi occhi luminosi erano puntati nel vuoto e la sua immagine evanescente ferma a qualche metro dai due ragazzi. Solo dopo un tempo interminabile, lo spirito fece nuovamente udire la sua voce, e, ciò che disse, catturò completamente l’interesse della Shura che lasciò a terra zappetta e alberelli, per voltarsi completamente verso Nora che, a quanto pareva, doveva essere stato un ninja di talento prima di diventare così. Infatti, le sue disgrazie erano iniziate quando aveva deciso di sviluppare una tecnica che rendesse l’anima immortale, ma gli anziani del suo clan, quegli Yamaqualcosa, gli imposero di interromperla per l’elevata pericolosità che avrebbe comportato. Lui obbedì, ma qualcun altro riesumò i suoi studi per portarli a compimento. Scoperto il misfatto, Nora provò a fermarlo, ma quella stessa tecnica venne rivolta contro di lui, riducendolo quello che era.

Vederlo ed ascoltarlo parlare di quell’esperienza, fu qualcosa di veramente curioso. A parte il chiaro risentimento insito nelle sue stesse parole, fu come se ricordare quei fatti lo stesse riconducendo ad essere il suo sé stesso di un tempo. Come se si stesse riappropriando della sua identità. La luce dei suoi occhi si fece meno abbagliante, la sua forma più consistente e reale, i suoi lineamenti più definiti, meno volatili. Comprensione Reciproca. Ne avevo sentito parlare, ma, non avendo mai visto uno spirito, non vi avevo mai assistito. Rivivendo il passato, Nora-san aveva iniziato a riacquistare il suo aspetto umano, ma non appena ha recuperato coscienza della sua attuale situazione, ha ripresto le sembianze di spirito. Curioso…Forse, con un piccolo sforzo di immaginazione, piò tornare quello che era? O magari anche qualcos’altro?
Tra l’altro, un’altra cosa aveva colpito Mahiru del discorso. Nora si era riferito al colpevole di quell’atto come ad un suo “fratello Yamanaka”. Non aveva detto alcun nome, nonostante glielo avessero chiesto. Questo poteva significare che non voleva che loro lo sapessero o, più probabilmente, che non se lo ricordava…anche se era strano visto che, in fin dei conti, non era passato troppo tempo da quando era accaduto. E poi…se gli appunti di Nora non erano completi, c’era un’alta probabilità che la tecnica creata non fosse quella inizialmente immaginata dal suo vero ideatore. Poteva essere ben peggiore e quel tipo aveva ancora tra le mani tutte le carte. Forse al tempo in cui l’aveva usata su Nora era ancora incompleta, ma adesso? E che voleva farci? Perché se ne era appropriato? Semplice ambizione o magari…per scopi ben più oscuri?

La conclusione della storia aveva un che di ovvio. Nora venne accusato di aver completato i suoi studi, quindi fuggì senza avere il tempo di contattare nessuno e rimase solo. Mahiru non volle nemmeno immaginare come fosse stato ritrovarsi improvvisamente in un corpo che non era il proprio, totalmente isolato da tutto ed impossibilitato a farsi vedere dai più. A questo punto era improbabile che Nora sapesse che cosa fosse accaduto al suo corpo. Se era rimasto tagliato fuori dal Villaggio non poteva saperne nulla. “E’ sbagliato.” Sussurrò a bassa voce, ma con un tono talmente pieno di rabbia da risultare tagliente. Quel qualcuno si era appropriato di ricerche che non gli appartenevano e che il clan già aveva proibito precedentemente. Aveva usato quella tecnica, anche se in fase embrionale, su un proprio consanguineo, causandone la separazione del corpo. E questi era stato bandito al posto suo!
Nora aveva cercato di fare ciò che era giusto e ci aveva rimesso tutto, mentre quel tizio era ancora a piede libero nel Villaggio. “Che hai intenzione di fare adesso?” Chiese, non appena lo Spettro si ricompose, dopo aver superato Raion “Quel tipo ha ancora in mano le tue ricerche…Ti va bene così? Ti va bene che stupri i tuoi studi e li usi per i propri scopi?” Scosse la testa. “Da qualsiasi parte la si guardi, questa storia non promette nulla di buono: se ha fatto questa cosa a te, che eri un suo consanguineo, potrebbe farla ad altri! Anzi lo farà sicuramente, se vuole testare quella tecnica. Non pensi vada fermato?” Ma c’era un problema, se ne rendeva conto da sé. Se quel criminale aveva tenuto per sé quel segreto, dato che Nora sembrava non ricordare come si chiamasse, come avrebbero potuto venirne a capo? “Non ricordi il suo nome? O il suo aspetto?” Se ne uscì dopo un po’. “Al limite…non puoi proprio dirci come ti chiami tu? Magari da quello potremmo risalire a chi ti ha fatto questo, in qualche modo.”

 
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*I nomi sono importanti, mai parole furono più veritiere e Fujie fu lieta di sentirle uscire dalle labbra di Mahiru. Piovvero così di punto in bianco durante quella piccola pausa portando il suo sguardo perso tra le nuvole a posarsi su di lei e andando a rafforzare la sua convinzione che quella ragazza avesse qualcosa di speciale; non sapeva bene a cosa fosse dovuta questa sensazione ma la piccola Mahiru era una delle poche persone con cui riusciva a sentirsi a suo agio - cosa di per sè già molto rara, specie se si teneva conto della sua giovane età - e poi, aldilà delle sue abilità, era anche un tipo divertente. La jonin credeva infatti di condividere con lei l'utilizzo di quella sottile ironia che non tutti erano capaci di capire o apprezzare e anzi, era un atteggiamento che il più delle volte alla rossa aveva causato solo che problemi. La realtà era tuttavia molto diversa, il suo modo di parlare non era definibile come ironico, il più delle volte sfociava nell'irriverente o peggio. Comunque sia ancora divertita per la battuta della Shura solo il battibecco dei due genin riuscì a spegnere il suo sorriso. Le cose iniziarono a farsi piuttosto serie e se non fosse stato che non gliene fregava assolutamente nulla di entrambi forse sarebbe anche intervenuta: in pratica il pensiero non la sfiorò nemmeno, non erano affari che la riguardavano ma dovette ricredersi quando colse qualche riferimento allo spirito.*

"Non ha tutti i torti ma non so se è riuscito a convincere il mingherlino"

*Il fantasma stava cercando di placare l'animo dei due ma era chiaro che non potesse manipolarli e decidere per loro, la sua storia tuttavia servì da spunto e quando poco dopo di apprestò a raccontare tutto il gruppo potè farsi un'idea più completa. In primis Fujie si stupì nell'apprendere che non era passata che una manciata di mesi, si aspettava come minimo che fossero passati degli anni.*

"Simpatico questo fratello Yamanaka.." e rispondendo a Mahiru poi aggiunse duramente "..è più che sbagliato, gli ha rovinato la reputazione oltre che la vita."

*In quel momento si sentì molto vicina allo spirito, era stato fatto anche a lei qualcosa di simile e quando il ricordo di Gunjin Inuzuka riaffiorò nella sua mente fu difficile scacciarlo e di rimando anche il lupo avvertì la sua tensione che alzando il capo da accovacciato che era si mise seduto. Ogni clan ha la sua pecora nera e questo per quanto comprensibile era difficile da accettare, specie se a pagarne le conseguenze erano terzi che nulla avevano a che fare con i loro progetti e deviazioni.*

"Sei innocente, deve pur esserci qualcosa che possiamo fare per far riaprire le indagini."

*Seccata dall'assurdità della situazione e dall'infame che aveva tramato alle spalle del loro nuovo amico la kunoichi sentì nascere in lei il bisogno di sfogarsi - e poi la morsa del gelo iniziava a farsi sentire di nuovo - pausa finita dunque, rialzandosi indossò il berretto e di buona lena prese a richiudere quella buca eccessivamente profonda: doveva farlo prima che arrivassero le autorità allarmate dal falso incendio o dei controlli sulla sua missione di riforestazione.*

 
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Raion: Parlato
Pensato




”…..Rimasi solo…."
E poi un gelo lo attanagliò fino quasi a perdere i sensi.
I cinque sensi forse ebbero un momento di debolezza.. Ma il sesto senso no…
O meglio… questo fu quello che Raion interpretò.
Fu come se i propri occhi iniziarono a vedere con un senso diverso dalla vista. Un senso che Raion interpretò come ultraterreno.
Rivide ma soprattutto, sentì nelle sue membra e nel cuore le stesse sensazioni che Yomikaze ebbe per i suoi studi. La rabbia del tradimento. La confusione della trappola.
Quando quel sesto senso lo abbandonò, Raion si sentì riempito dei sentimenti del fantasma e nonostante il Kamata non fosse mai stato una gran anima compassionevole per il prossimo, almeno arrivò a capire quello che il fantasma avevo dentro di se. O meglio… quello che ha passato.

Guardò un ultima volta Kiiro negli occhi provando per lui tutto l’odio e la rabbia possibile, esattamente come il fantasma. Strinse nelle dita l’impugnatura del kunai dando quel rumore di nodi stretti che a Kiiro fu sicuramente chiaro ai suoi orecchi.
Ritirò l’avambraccio per prendere la carica e infine….
Swissh……
Il kunai cadde di nuovo in direzione di Kiiro, ma andò a conficcarsi nel terreno accanto all’orecchio destro del bugiardo.
Poi si rialzò e quando in piedi guardò ancora Kiiro e sputò sul terreno ai piedi del ragazzo.
Raion: Non meriti nemmeno la mia attenzione lurido verme...

Fece una pausa e poi portò a guardare il fantasma.

Raion: Ora so… Ora so chi sei Yomikaze… Hai voluto condividere non solo i tuoi ricordi ma i tuoi sentimenti. E te ne sarò eternamente grato. Molto di quello che hai provato l’ho avuto direttamente sulla mia pelle. E spesso queste sensazioni sono state al di fuori delle nostre scelte.

E’ a causa di feccia come questo impostore che tu… Yomikaze… sei intrappolato in quella forma… E’ a causa di bugiardi come lui… che si infiltrano e che raggirano persone, che danno loro fiducia… E’ a causa di persone come lui che gli onesti vengono inculati…


si voltò ancora a Kiiro.
L’unica maniera per evitare che la cosa mi si ritorca contro come per Yomikaze è quella di non fare mosse azzardate. Senza sapere se sta dicendo il vero o il falso non posso permettermi di ammazzarlo. La cosa migliore è quella di far presente la cosa ai superiori. E vedere di lasciar a loro la cosa. Questo bugiardo sembra avere caratteristiche particolari e in qualche modo è legato con i furetti. Il che vuol dire che Fuyuki ne è legato in qualche maniera. Continuare con Kiiro significa rischiare di incappare in Fuyuki e questo non è bene. A quel punto solo Shinigami potrà salvarmi e dubito che mai verrà. Se non voglio finire come Yomikaze per mano di Fuyuki, è meglio lasciar tempo al tempo.

Kiiro… o come diavolo ti chiami.. di te non mi fido e resterai una potenziale trappola per Konoha e chi ti si avvicina. Menti in continuazione sulla tua identità.
Non hai ne onore ne orgoglio.
Alzati e non farti piu vedere da queste parti o la prossima volta che ti incontro non avrai il tempo di respirare.


Rimase in piedi senza muovere un altro muscolo.
Solo gli occhi si chiusero un istante per proferire con se stesso nell’antro del suo subconscio.
Devo calmarmi… Shinigami mi ha addestrato a non cadere trappola delle circostanze e dei caratteri delle altre persone... Ricorda… Sii vento… Leggero e costante…. Abbandona la montagna… Come con Makoto… Non devo lasciarmi trasportare…

 
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view post Posted on 8/1/2017, 01:01     +1   -1
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Rimasi lì, fermo, a soccombere. Dopotutto i ruoli da potet interpretare erano due, di chi attacca e chi le prende, ed ovviamente terzi, come al solito, avevano scelto per me. Non avevo scelta sui miei movimenti, sul come usare il mio potere, persino le azioni mi erano negate. Paura? Non credo, quel Ninja di Konoha non poteva farmi nulla senza prove tangibili e se avessi reagito sarei passato dalla parte del torto. Il mio piano era subire, prenderle e attutire i colpi finché la mia epidermide e il mio cervello avessero retto. Quando il Kunai si conficcò nel terreno, graffiandomi leggermente l'orecchio, Raion la smise di blaterare. Lui credeva di sapere molto su di me, crecava di ingigantire le cose e girarle a suo vantaggio, ma ricordava del nostro incontro qualche tempo prima? Io avevo percepito in lui qualcosa e sapevo come estrapolare la sua vera Natura, in qualunque momento. Semmai ne avesse avuta una. Mi alzai, per alzarmi per poi togliermi di dosso la polvere del terreno. Bagnai un pezzo della mia mantella con l'acqua di una pozzanghera presente a qualche metro più in là per pulirmi il viso - non era il massimo dell'igiene ma il sangue che colava non mi piaceva affatto - per poi tornare indietro ed afferrare il Kunai. Sembrava non lo volesse più stando lì in piedi con gli occhi chiusi.

-Grazie per il Kunai! Sai, il fatto è che non siamo dentro Konoha.. Il tuo Coprifronte non vale nulla qui..-

Cominciai, guardando poi il fantasma. Le sue parole giravano ancora nella mia mente e, collegandole allo sguardo che mi aveva lanciato poco prima - invisibile ma percettibile-, pensai mi stesse paragonando a quel vile. No, io non ero così, non avevo mai tradito nessuno. Kirigakure no sato non era neppure paragonabile ad un Villaggio e lasciarlo era stata la scelta migliore, ma legando con Fuyuki non potevo rimanere nelle terre del Fuoco soprattutto con stupidi come Raion che cercavano di farmi tornare alla vecchia identità. Per cosa poi? Consegnarmi all'Acqua mettendo così in pericolo un suo concittadino? Beh, aveva già cercato di far del male ad Hakurei, ma una cosa è un battibecco civile, un'altra è una minaccia internazionale.

"Sai che non sono così, vero? Puoi leggermi nel pensiero, lo so questo, quindi puoi smentire questo stolto vero?!"

CITAZIONE
GDROFF// Il Coprifronte può anche valere nel perimetro ma per Kiiro non è così //GDRON
 
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view post Posted on 9/1/2017, 13:20     +1   -1
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GDRoff// Probabilmente il coprifronte conferisce una certa autorità in tutto il paese del Fuoco :V Also, alberi +3 (31 in totale), questo giro Yomikaze ha attirato l'attenzione xD //GDRon

Raion era ancora in preda alle visioni che il fantasma gli aveva causato quando Mahiru e Fujie ripresero il discorso. L'empatia che il fantasma aveva suscitato in loro le aveva spronate a cercare di aiutarlo. Per la prima volta, Yomikaze si sentì... strano. L'idea che qualcuno avesse a cuore la sua sorte non gli era passata per la mente in tutto quel tempo, ed ora gli pareva così aliena, eppure inebriante.
Le due ragazze chiesero di sapere almeno il suo nome e se ci fosse un modo in cui potevano aiutarlo, ma lo spettro rimase in silenzio. Si voltò brevemente verso il ragazzo moro giusto in tempo perchè questi si riprendesse dallo stato di trance in cui era piombato e parlasse. Sapeva il nome del fantasma, e quest'ultimo confidava che lo utilizzasse. E così fece. Terminati i ringraziamenti di Raion, tornò a volgersi verso le due, come a dire "Ecco il mio nome".


Prima che potesse accennare a rispondere a Mahiru e Fujie, Kiiro, giustamente offeso per le accuse rivolte a lui da Raion ed indirettamente dal fantasma stesso, gli chiese di difenderlo. Forse spinto dal fatto che le due ragazze si fossero schierate dalla sua parte nella sua triste storia, lo fece agire similmente. Il meno grave conflitto tra i due ragazzi ai suoi occhi pareva una semplice incomprensione, eppura doveva avere una qualche radice più profonda. Era stato anche lui ninja di Konoha, ma non ricordava di aver mai provato un tale odio verso gli altri coprifronti. Sicuramente l'origine del conflitto era altrove.

Non posso leggere nel pensiero. Non esattamente. Disse. La sua abilità era infatti molto più ristretta ora che non era in grado di incanalare il proprio chakra se non quando si trovava nella mente di qualcun altro. Il massimo che poteva fare era una semplice domanda a cui potesse corrispondere una semplice risposta. Tuttavia, in quel fievole momento di simbiosi, poteva percepire una infinità di sensazioni. Lui, che normalmente era privato di stimoli dal mondo esterno, veniva sovraccaricato in quegli sfuggenti istanti, una sensazione di folle euforia, una cacofonia di intuizioni, che in un lampo pervadevano il suo essere. E tra tutte, lo spettro richiamò alla mente in quel momento.

Questo ragazzo ha un animo buono. Disse a Raion. Questo tuttavia, non giustifica il suo comportamento. Aggiunse, più severo, rivolto a Kiiro. Nonostante provasse a schierarsi, la confusione causata da quelle due volontà contrapposte era ancora grande.

Decise di distogliersi dalla faccenda rispondendo alle domande che erano rimaste in sospeso.

Cosa ho intenzione di fare adesso...? Iniziò in un sussurro. Voglio rientrare a Konoha. Disse, nuovamente deciso. L'incontro con quei ragazzi aveva riacceso in lui una fievole speranza. Tuttavia... so di non poter entrare senza un corpo. La sua forma prese consistenza per un breve istante. Alla sede... usavamo delle bambole di legno per... alcune tecniche. Accennò. Come ogni ninja era restio a parlare dei segreti del proprio Clan. Le fabbricavamo con una tecnica... presa in prestito da Sunagakure. Disse, portando il suo sguardo verso Fujie.

Nei giorni in cui era rimasto al di fuori delle mura di Konoha a vagabondare, Yomikaze aveva iniziato a sviluppare una sorta di abilità di possessione. Era in grado di entrare e prendere il controllo di una svariata serie di oggetti inanimati e muoverli proprio come avrebbe fatto un poltergeist, ma se il suo obiettivo era di entrare a Konoha, avrebbe avuto bisogno di un oggetto di forma simile a quella umana, che potesse passare inosservato. Un'armatura sarebbe stata ugualmente funzionale, ma in quel momento non gli venne in mente. Le bambole di cui parlava erano famose per un particolare sigillo che consentiva di intrappolarvi un'anima che non fosse in grado di utilizzare il capovolgimento spirituale, un tipo di trappola molto avanzato che funzionava egregiamente su chiunque al di fuori del clan Yamanaka. Yomikaze era sicuro che grazie alla sua nuova forma sarebbe stato in grado di manipolare un oggetto del genere ed usarlo come "corpo temporaneo". Infondo, riusciva a piegare i rami degli alberi, seppure vincolato dalla rigidità del materiale, ed aveva scoperto di poter possedere persino qualcosa di etereo come una fiamma; manipolare le lingue di fuoco gli era risultato semplicissimo pochi momenti prima.
In quel momento, il Sole accenava a posarsi, gettando un'ombra inquietante sul profilo del Villaggio della Foglia. A momenti sarebbe arrivato il ninja preannunciato dalla lettera della missione.


Una volta che avrò un corpo... Concluse, volgendo il suo sguardo verso Konoha. ... mi metterò io stesso sulle tracce di... La sua forma tremolante prese un'ultima volta la consistenza di una nuvola, i suoi occhi meno brillanti. di... Ma fu solo un attimo. Yomikaze sembrò lasciarsi scappare un sospiro. ... le sue tracce.

GDRoff// Adesso mi immagino Fujie che corre con in spalla un fantoccio in cui sta il fantasma, Mahiru al loro fianco xD Chissà, forse in futuro potremmo fare una missione in cui si risolve definitivamente la faccenda ;D (Sempre che la trama interessi e sia fattibile in on u.u)

Ultimo giro per piantare alberi! //GDRon
 
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view post Posted on 9/1/2017, 19:06     +1   -1
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Se tra Fujie e Mahiru stava diventando evidente una certa sintonia, pareva proprio che Raion e Kiiro non riuscissero a capirsi - o non volessero, chissà. Per qualche ragione sembrava che tra di loro ci fosse un muro, le parole di uno non arrivavano all’altro e quella faida continuava a protrarsi imperterrita a suon di altisonanti dichiarazioni e frecciatine. Mahiru non sapeva bene che cosa fosse accaduto tra quei due, ma era chiaro che qualcosa sotto ci fosse. Già dalla volta precedente si guardavano storto e da quel giorno le cose parevano solo essere peggiorate. Era ormai chiaro che il Pallidino accusasse di menzogna Kiiro, certo, e dovevano essere state bugie belle grosse visto come aveva reagito poco prima con lei, quando aveva fatto accenno al biondino come ad un suo “amico”. Però sapete…la Shura era una di quelle persone che cercava sempre cosa c’era dietro al comportamento delle persone. Se Kiiro aveva mentito doveva esserci una motivazione: che fosse giusta o sbagliata erano un altro paio di maniche, com’era un altro paio di maniche il fatto che mentire non portava quasi mai a qualcosa di buono, specialmente se ci si faceva scoprire! Perché, ehi, loro erano Shinobi. Mentire era all’ordine del giorno - più o meno - per gente come loro, ma bisognava farlo a dovere, altrimenti… Altrimenti capita come a Kiiro.
Comunque, pareva che finalmente quel litigio stesse andando incontro ad una tregua. Il fantasma era riuscito in qualche modo a calmare l’animo furente di Raion che, alla fine, si ritrovò sulla stessa lunghezza d’onda di Fujie e Mahiru sulla situazione dello spettro, anzi di Yomikaze. Sì perché quello doveva essere il suo nome. Uscì dalle labbra del Pallidino con una certa naturalezza - come facesse lui a conoscerlo, sarebbe rimasto un mistero per la Lilla, forse era accaduto qualcosa di particolare nel momento in cui il corpo spirituale dello Yamanaka era entrato in contatto con Raion, chi poteva dirlo? - ma l’occhiata lucente del fantasma fece intuire a Mahiru che, una delle sue domande, aveva ricevuto risposta in quel preciso momento. “Yomikaze allora. E’ un bel nome!” Vento dello Yomi era un nome davvero molto poetico. In realtà, di vento, nello Yomi non poteva essercene, un Regno Sotterraneo non godeva certo delle carezze della brezza…proprio per questo Yomikaze era un bel nome. Sembrava quasi un ossimoro e dava l’idea di speranza per quel luogo profondo ed oscuro in cui si ritirò la Dea Izanami dopo la sua morte. Yomikaze Yamanaka... Era un po’ uno scioglilingua, ma il nome da solo sapeva il fatto suo. Almeno così la vedeva Mahiru.

Fu più o meno in quel momento che il fantasma si mise a rispondere alle varie domande che gli erano state poste, iniziando dalla richiesta di Kiiro. Il biondino aveva, per l’appunto, pregato Yomikaze di smentire le parole di Raion e lo spettro cercò di farlo coi suoi mezzi, non risparmiando, comunque, una bella bacchettata al biondo. Solo a quel punto accantonò la faccenda per tornare sulla propria situazione. Inizialmente, sembrò un po’ titubante nel rispondere a Mahiru, ma prese ben presto più sicurezza, quella stessa sicurezza che sembrava averlo abbandonato. Aveva un piano in mente - o almeno così dava a vedere – ma attuarlo sembrava tutt’altro che semplice. Ammise di voler rientrare a Konoha, ma che per farlo gli sarebbe servito un corpo. E quale sarebbe il problema? L’altra volta era in Ciuffetto, no?
Doveva esserci qualche problema, però, con il nascondersi nelle persone, perché Yomikaze fece accenno piuttosto a delle bambole di legno utilizzate dal Clan Yamanaka con una tecnica importata da Suna. “Sai di che cosa sta parlando?” Chiese quindi la ragazzina, rivolta all’unica che avrebbe potuto darle una risposta riguardo qualcosa del Villaggio della Sabbia. Di suo Mahiru conosceva solamente il clan di Hacchan…che poi conoscere era una parola grossa, non aveva nemmeno idea di che nome avesse quella famiglia di Suna! Però, almeno sapeva che i componenti avevano delle braccia extra, sputavano seta e la sapevano modellare magistralmente. E no, non sembrava ricondurre a qualcosa che centrasse con delle bambole.

Comunque la conclusione del piano era ovvia. Una volta ottenuto il corpo, Yomikaze progettava di entrare a Konoha e di occuparsi del responsabile della sua attuale condizione. Quel qualcuno di cui era evidente non ricordasse il nome, ma di cui probabilmente ricordava l’aspetto, altrimenti trovarlo sarebbe stato un tantino infattibile. Però restava, tuttalpiù, un programma un po’ blando: dove avrebbe preso la bambola? Sarebbe andato tutto liscio? E i membri del suo clan non l’avrebbero percepito? Se non ricordava male, la volta precedente aveva detto che loro avvertivano la sua presenza, solo in quella forma. Forse, entrando in un corpo il problema sarebbe stato glissato. O magari no. Da sola non si sarebbe mai arrivata, così per tagliare la testa al toro, rigirò quel dubbio a Yomikaze stesso. Sempre che lui avesse modo di risponderle…D’altronde se anche aveva già provato altre volte a impossessarsi di qualcosa, non era detto che avesse avuto modo di constatare l’effettiva possibilità di restare celato ai sensi dei ninja dei sul stesso clan. “Ma quindi se prendi possesso di qualcosa o qualcuno, gli Yamanaka non ti scopriranno?”

 
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*Inaspettatamente fu Mingherlino a fare il nome dello spirito, in risposta a quella che le era parsa una sorta di "possessione" o quantomeno un passaggio di coscienza dall'uno all'altro, lo sentì chiamare Yomikaze. Nel tentativo di quietare la lite lo spirito dello Yamanaka doveva aver mostrato a Raion il suo passato o almeno così capì Fujie dalle parole del genin di Konoha; terminato il suo sfogo lo vide poi concedere al biondino la possibilità di andarsene ma non senza minacciarlo in caso le loro strade si fossero incrociate ancora e fu dopo quell'episodio che le risposte iniziarono ad arrivare a fiotti. Yomikaze spiegò al gruppo che non era in grado di leggere nel pensiero ma questo lasciando intendere che era in grado di comprendere il cuore delle persone quando le attraversava: nonostante tutto l'accaduto infatti catalogò Kiiro come una bella persona, un ragazzo dall'animo gentile.*

"Difficile non credergli ma del resto non è a me che ha mentito e probabilmente così a caldo Raion faticherà ad accettarla come una verità assoluta."

*Ma tornando al vero dramma, Yomikaze spiegò di avere un piano per tornare a Konoha, il desiderio era ancora vivo in lui e non ci avrebbe rinunciato facilmente, l'unico problema era la mancanza di un tramite per la sua anima: gli serviva un corpo, o meglio, un contenitore. Lo sentì nominare un particolare tipo di bambola legato alle tradizioni della Sabbia e di rimando il pensiero della rossa volò al clan dei marionettisti ma non capì perchè era preferibile utilizzare un corpo inanimato anzichè quello di una qualsiasi persona, magari non ninja. Fu sul punto di aprir bocca per chiedere spiegazioni ma la Shura la fermò chiedendo di quelle bambole.*

"M-.. credo si riferisca al Clan dei Marionettisti, ne affrontai uno tempo fa durante uno di quei tornei sai. Sono shinobi che utilizzano questi strani fantocci di legno per mandarli a combattere al loro posto, li manovrano dalla distanza come burattini ma non ho davvero idea di come facciano. Suna e Konoha sono alleate, non mi stupisce che ci sia stato un simile scambio. "

*Capì solo una volta terminato che le sue parole sarebbero suonate molto da maestrina attempata, non era stata presuntuosa nell'esposizione ma il tutto suonò davvero come una lezione accademica: era forse un segno quello, era davvero diventata un'insegnare come voleva Himura?*

"'Jei ho la febbre secondo te?"

*Il lupo le si avvicinò mentre aveva ancora una pianta caricata in spalla, la annusò e infine alzandosi su due zampe passò a leccarle la faccia in uno scambio di effusioni che dall'esterno furono di difficile interpretazione; a una prima occhiata potè sembrare che Yasei stufo di starsene da solo e avendo voglia di riavere la compagna solo per se avesse deciso di fermare temporaneamente il suo lavoro. Alla fine della fiera comunque quei pensieri la distrassero e quasi rubandole le parole di bocca fu Mahiru a porre la domanda per Yomikaze.*

"Se è l'unico modo ce ne procureremo una.." Terminato di piantare l'ultimo arbusto battè le mani per liberare i guanti da residui di terriccio ma non era tutto, spinta da un moto di altruismo aggiunse dell'altro ".. se necessario te la porterò personalmente da Suna.". Così come il sole stava finendo il suo tempo, così il fantasma e Fujie lo intuì dallo sfarfallio dello spirito. Conscia di avere poco tempo di apprestò a lasciargli una speranza, un qualcosa di concreto: "Te lo prometto."

 
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Le mie ferite pian piano si rimarginavano ma indossando la mantella pochi potevano vedere. Solo l'occhio ed il naso rimasero gonfi, segno che il mio corpo era ancora troppo acerbo per attutire certi colpi. Dopotutto ero un tredicenne, Genin, mica un superuomo capace di buttarsi su pali di ferro senza pensarci ed uscirne indenni. Ascoltai nervoso quello che aveva da dire il fanstasma. Non ce l'avevo con lui, ma mi toccava il comportamento di Raion. Ma almeno ci avevo guadagnato un Kunai gratuito, cosa molto preziosa dato che dove vivevo le armi potevo usarle solo uscendo a caccia o in esplorazione, e me le consegnavano contate. Cominciai a farlo roteare con l'indice destro, ascoltando Yomikaze. Era interessante, una opera di ingiustizia, ma perché non cercare di farlo presente ad Akane Uchiha, ovvero l'Hokage? Lei non doveva mantenere l'equilibrio al Villaggio? Fuyuki si fidava di lei, era una spia di Akatsuki per Konohagakure no sato, quindi anche la mia fiducia si riponeva nella donna. Il mio cammino era iniziato con il voler contattarla per non mettere nei guai i miei fratelli Hyuga, non avevo più chiesto se altri erano venuti a conoscenza del mio esistere sotto le loro ali, ma non volevo trasformare il mio bisogno di casa in un probabile tradimento. Anche il fantasma aveva bisogno di tornare nella sua dimora, ma per un obiettivo ancora più grande. Per una volta misi da parte il mio egoismo e mi avvicinai al fantasma, passando di fianco al Kamata. Cominciò a farsi debole mentre le due ragazze cercavano di trovare una soluzione. Fantocci? Marionettisti? Suna?

-Ma perché usare un oggetto quando puoi sfruttare uno di noi?-

La risposta era sottintesa, o avrei dovuto capirla da solo, ma a quanto pare non poteva. Nel frattempo anche Mahiru e la Leggenda di Suna fecero domande, promettendo il loro aiuto. Il tempo per l'anima sembrava essere finita quando cominciò a scomparire, non riuscendo a dire il nome dello Yamanaka tradotore. Rimasi lì, ad un passo da lui, cercando di fermarlo, ma di sucuro non avrei fatto in tempo. Questa storia dava dell'incredibile ma il sapere che il suo stato fosse causato da una Tecnica non è che mi tranquillizzò molto. E se quel tipo avesse deciso di attaccare lo stesso Villaggio prendendone il controllo? E se Il Salvatore, Fuyuki Hyuga, fosse caduto sotto quella Tecnica che fine avrebbero fatto i Mustelidi? Che fine avrei fatto io? Togliendomi di torno quella mosca la situazione si palesò più preoccupante del previsto. Ma se avessi raccontato di un fantasma nessuno mi avrebbe creduto. Dovevo cercare un modo per lanciare l'allarme senza essere preso per pazzo. Ma come?
 
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Raion: Parlato
Pensato




Il sangue andò ancora una volta alla testa al giovane Kamata. I pugni gli si strinsero, i denti chiusero la mascella in una morsa durissima. Ma perche??
Che testa di cazzo di un bugiardo... dice di essere dei paraggi.. di un villaggio fuori Konoha... o almeno questa era la sua prima versione detta a Makoto e Hakurei.. e ora dice che il mio coprifronte non vale niente qui nella terra del fuoco... quanto vorrei vedere la sua testa gonfiarsi e scoppiare... vedere le sue orbite saltare come in un fuoco d'artificio... ti prendi gioco di me... e non sei neanche bravo a mentire razza di coglione... ma ora ho un altra prova a sostegno che non sei nemmeno del paese del fuoco... ma dobbiamo calmarci... mentire ha una ragione.. perchè ha mentito? Perchè? Cosa nascondi? Chi sei?

Rilasciò i nervi. Kiiro avrebbe potuto notare solo un leggero ingrottamento di sopracciglia e strette di pugni, ma niente più. Il Kamata questa volta si battè contro il suo stesso IO interiore per non balzargli addosso e ammazzarlo.

Cercò piuttosto di comcentrarsi sulle parole dl fantasma.

Chiuse gli occhi. Volle chiudersi in se stesso e ripespare quelle sensazione e quei ricordi che il fantasma aveva condiviso.
Non che gli importasse molto del fantasma, ma era convinto che occupare la sua mente era il modo migliore per ignorare quella feccia umana di Kiiro che si ritrovava davanti.

Mh... capisco i tuoi piani Yomikaze... ti capisco... e riesco anche a percepire ancora le tue sensazioni...

Finito di parlare, le due ragazze iniziarono a interrogarsi sul da farsi per aiutare il fantasma.

Raion rimase in silenzio e ancora con gli occhi chiusi.
Pensava..

Forse posso profittare da questa situazione....

Kiiro parlò e Raion restando ad occhi chiusi disse:
Raion: Giusto… proviamo con te….

Poi però aprì gli occhi e disse.
Raion: Lascia perdere.. non ne avresti le palle… scapperesti come tuo solito… da vile… da viscido bugiardo quale sei… Yomikaze… mi offro… Potrei offrire il mio corpo ma a certe condizioni… E vi è una semplice condizione… che tu segua il mio piano… Ma te lo mostro solo me ti attraverserai ancora… vedrai i miei pensieri e quello che ho pianificato… immagino che per te non debba essere un problema…vieni!

Alzò il braccio destro e con la mano gli fece chiaramente segno di approfittarne e di attraversarlo ancora.

Se Yomikaze avesse mai accettato quella proposta e si fosse proiettato all’interno di Raion avrebbe avuto questi pensieri scambiati con Raion:
Ho due opzioni.
Opzione numero uno: ti darò una figura animata che potrai muovere a tuo piacere ma dovrò seguirti per garantire che la figura non collassi.
Opzione numero due: tu ti impossessi di me. Entrerai a Konoha con le miei sembianze. Fai quello che devi fare… e poi mi lascerai alla porta dell’unica persona che mi fido…

Tu in compenso, farai qualcosa per me..
Condividerai le immagini del passato di Kiiro… ci saluteremo oggi.. lo seguirai… quando meno se lo aspetta ti impossesserai… o lo trapasserai… insomma come ti pare… prenderai immagini a sufficienza dai suoi ricordi per spiegarmi due cose.
Primo: perchè mi ha mentito. Cosa nasconde.
Secondo: in che modo è legato a Fuyuki.. Tu sai bene chi sia Fuyuki.. Non ha bisogno di introduzioni..

Questo è quanto… A te la decisione...




Gdr-OFF
Matt- come ti dicevo questo tuo risvolto con Yomikaze può darmi non pochi spunti per il futuro.
Kick, non avertene a male. Raion è fatto così.
Il fantasma potrà anche dare a Raion poche immagini. Pochi frammenti, senza dare molti indizi in piü a quello che Raion sa già. Dipende da Kickmass e Melo, se acconsentono o meno a questo “passaggio di notizie”.
Ma questo non è quello a cui punto. Ripeto: NON E’ IMPORTANTE! (anche se sarebbe carino intrecciare Raion con Kiiro e Fuyuki.)
Quello a cui invece sarei piü interessato è quello di dare un pretesto per far cacciare Raion dal villaggio.
Come alcuni di voi sanno, ho in mente di far portare Raion al di fuori di Konoha. Con le buone o con le cattive. Questo “risvolto” potrebbe essere interessante in questo senso:
Opzione 1- Raion segue con la sua figura animata il fantasma che libero e tranquillo va alla ricerca del suo obiettivo. Da li si vendicherà, o gli ruberà un rotolo di una tecnica, o un altra cosa losca… non so… Raion assisterà a tutto si accorgerà di essersi messo nei guai. E sarà il pretesto per fuggire da Konoha.
Opzione 2- Raion viene impossessato. Idem come sopra… Ucciderà o farà altro. E concluderà il tutto lasciando Raion alla porta della falegnameria di Makoto. Chiaramente Raion non saprà nulla dell’accaduto. Makoto intuirà che Raion ha fatto una “mascalzonata” (o dai vestiti sporchi di sangue o dall’evidente furto o prova della mascalzonata). E poi Raion scapperà lasciando Makoto con l’evidente dubbio di cosa Raion sia diventato.

Questo è quanto ponderato in questi giorni.
Chiedo scusa del ritardo, ma volevo approfittare il piu possibile per rifletterci sopra.
Questa è una proposta. Sta a Yomikaze, Matt, decidere. Raion propone 😉

In caso bisognerà eventualmente far confermare ai narratori, etc etc.
Ma mi sembrava un bella idea.

Per quanto riguarda Kiiro e Fuyuki. Beh quello resta sempre una proposta a parte. Raion si fiderà a priori sperando di ricevere in cambio qualcosa dal fantasma… Se poi il fantasma è stronzo e non condividerà niente… beh quello Raion non può saperlo… ;)
 
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36 replies since 23/12/2016, 18:29   683 views
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