[Evento live gruppo 3] La Gang di Babbo Natale, per Deskbot, -Egeria-, yolomasterlol, Memphos

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view post Posted on 23/12/2016, 12:46     +1   -1
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La Gang di Babbo Natale



"Quest'anno nasce una nuova Leggenda nel cuore di Kirigakure no sato. Dall'animo gentile e l'aspetto buffo gira per le strade del Villaggio a consegnare gioia e felicità a tutte le persone, tramite il suo carro trainato da Cavalli magici ed accompagnato dai suoi piccoli aiutanti, chiamati "Elfi". Quindi cosa aspettate gente, la sera del freddo polare accorrete numerosi, scaldati dalla gioia di questa festa chiamata Natale!"



E cosi, dopo sette giorni, le strade di Kiri si ritrovarono imbiancate dalla neve e piene di luci sfarzose, addobbi colorati e tanti bambini gioiosi. Al centro del Villaggio un albero maestoso, un pino per la precisione, regnava incontrastato sorvolando i tetti delle case, deciso quasi a raggiungere la sommità del Palazzo del Kage. Alla base del tronco una piccola e semplice casetta in legno era stata costruita, dove resideva un uomo alto, panciuto e dalla crespa barba bianca. Indossava un vestito insolito, bianco e rosso, illuminato da una corona luccicante d'oro. Ma in quel momento l'uomo non stanziava nella sua abitazione: insieme ai suoi aiutanti (una decina circa) dalle vesti verdi ed il cappello a punta marciava con il suo carro donando a tutti, bambini e non, caramelle e dolciumi. Tutti sembravano felici, tutti non riuescivano a mantenere la reputazione di Kiri come "Villaggio freddo". Forse ci voleva un po' di gioia, scaccare la spina dalle solite giornate di lavoro. le campanelle legate ai "cavalli provvisti di corna" rinsuonavano dolcemente, accompagnando la degustazione dei dolcetti. La Nebbia di Kiri sembrava quasi non reggere le luci splendenti di tale festa, infatti si poteva notare quasi tutto senza sforzare altri sensi. Quasi tutto. Improvvisamente l'uomo vestito di rosso esclamò, cominciando a salutare tutti. Era molto alto, circa due metri, un vero gigante. Gli Elfi prepararono persino uno spettacolo pirotecnico: i razzi dalla slitta partirono verso il cielo e, una volta arrivati a destinazione, mostrarono una scrittache augurava buone feste a tutti.

Babbo Natale: Oh oh oh! Buon Natale!

E, così, la mezzanotte arrivò. Tutti brindavano, tutti gioivano, nessuno doveva provare odio, nessuno doveva stare solo nella propria casa. Tutti dovevano mangiare i dolci, tutti dovevano sentire il dolce suono delle sensibili campanelle, tutti dovevano festeggiare ammirando i fuochi d'artificio. Babbo Natale sorrideva e nei suoi occhi si rifletteva la gioia di quella notte.
 
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view post Posted on 23/12/2016, 13:34     +1   -1
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T
ornare da quelle parti di certo non era una buona idea. Sotto nessun punto di vista avvicinarsi così tanto a Kiri era una buona idea, ma purtroppo le tracce del metallo marino venduto quando ancora faceva parte degli Orsi d'Acciaio lo portavano lì, nelle gelide lande del Paese dell'Acqua. In genere non erano gelide, ma in quel particolare momento dell'anno, l'aria era davvero fredda, fredda al punto che perfino per uno come lui, cresciuto tra le montagne del Ferro, dava fastidio. Era un freddo più umido di quello riscontrato tra i monti di Shirokabe, la Città Bianca capitale del grande Paese del Cielo, e penetrava di più nelle ossa rispetto anche alle gelide correnti ascensionali del Paese del Cielo, unico mezzo “ordinario” per accedere alle isole fluttuanti dove il grande tempio-dio Buraindo ospitava e osservava i pellegrini che giungevano in sua adorazione.

Era una situazione abbastanza di merda, insomma. Ma al momento, se la stava spassando.

Perché sì, in quel preciso istante, alloggiava in una delle tante locande da viandante vicino alla capitale stessa, il Villaggio Segreto della Nebbia, nel quale era senza dubbio ricercato. L'adrenalina scorreva potente nelle sue vene, mentre osservava il distante villaggio che era straordinariamente luminoso, quasi esplodesse di luce propria. Ma furono fugaci attimi quelli che dedicò all'abbagliante visione, dato che era occupato a fare di meglio.

Ricordate? Si stava parlando di adrenalina. E l'adrenalina comporta alcune cose: può provocare paura, ma può provocare anche altro. Nella fattispecie, euforia. Anche traslata in eccitazione. Ora, questa eccitazione si poteva combattere in diversi modi: si poteva sfogare il tutto con una bella scazzottata in qualche cosca clandestina, dove avrebbe spaccato la faccia a qualcuno, magari cercando di non farsela spaccare a sua volta. Ma perché farsi male, quando ci si poteva fare altro?

E mentre quindi sorseggiava dalla bottiglia un pesante liquore a base di ciliegie (almeno così deduceva dal gusto, dato che la sua lingua era così impastata che non ne era sicuro), una leggiadra donzella era impegnata a fare altro. L'aveva già incontrata, sotto diversi strati di bende, molti mesi prima, quando era mozzo presso i marinai forgiatori del nord, e temeva che potesse riconoscerlo dalla voce. Per questo aveva deciso di stare in silenzio e falsare perfino i pochi suoni che giungevano dalla sua gola pur di non farsi riconoscere. Quel che la gentil donna doveva fare, lo sapeva già. E lui, comunque, si esprimeva a gesti.

Sperava davvero ne valesse la pena essere andato fin là. Ma il metallo che lui stesso aveva estratto dalle profondità marine andava recuperato a tutti i cosi.



 
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view post Posted on 23/12/2016, 16:07     +1   -1
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Narrato
Parlato
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La notte è fredda. Il vento gelido e incessante fende i lineamenti degli abitanti di Kiri come una lama ben affilata seppur, nonostante il clima tutt'altro che generoso, la serata odierna pare ben diversa, un'atmosfera calorosa che ne scandisce il principio.
Il neo genin è sito all'esterno della propria abitazione, leggermente defilato sulla destra rispetto alla porta d'ingresso in legno marrone chiaro, reso scuro dalle continue precipitazioni. Natiche del ragazzo che poggiano sull'erba fredda e coperta da un sottile strato d'acqua mentre la schiena è ingobbita, il collo ben teso permette al capo di protendersi in avanti, sguardo scuro orientato verso la lama della propria Katana, da poco comprata, la cui impugnatura rimane aderente alla spalla sinistra del ragazzo: la lama poggia la punta sul terreno, posizionata a formare un angolo acuto con il termine affilato volto al terreno e il manico poggiato sulla spalla del ninja. Il bordo non affilato arricchito dell'intarsio di un drago delle acque che dal forte sale protendendo le proprie mascelle spalancate in prossimità del debole appuntito, sintomo di una certa lavorazione sull'arma da parte dell'artigiano. Sinistra che passa uno straccio asciutto sul filo, a volerla lucidare con calma, cura.
Lineamenti del volto del ragazzo che in quell'atto rimangono rilassati, ad eccezione delle labbra che tendono i propri bordi appena verso l'alto, un velato sorriso sintomo di una certa soddisfazione che non accenna a scomparire neppure quando le punte ribelli degli scuri capelli ricadono verso la fronte, lasciandolo alquanto incurante.
Indossa un paio di pantaloni marroncini lunghi, il busto coperto da una maglietta a maniche lunghe aderente e scura sormontata da un giubbotto a mezze maniche color grigio scuro, sul braccio destro il coprifronte di Kiri, ad identificarlo come ninja, rimane ben visibile.

....

Un sospiro dunque, a scandire lo spalancarsi della bocca e l'espirazione successiva, gli occhi si socchiudono mentre rimane alquanto incurante sulle prime del vociare all'interno della città, data la posizione della propria abitazione nei pressi del margine Ovest del villaggio.

...cosa..

Quel pensiero, che giunge poco dopo lo scoppiare dei primi fuochi, inevitabilmente, con il loro fragore, a farlo sobbalzare quasi. La schiena che si raddrizza all'improvviso mentre gli occhi rimangono spalancati, capo ad orientarsi verso il cielo scuro, scuotendosi appena mentre poco dopo, forse incuriosito, cercherebbe di alzarsi in piedi.
Narici che vanno poco dopo a cercare di dilatarsi, di inspirare a pieni polmoni l'aria della sera, gli occhi si socchiudono mentre semplicemente cercherebbe di far leva sul proprio naso per carpire a distanza qualche informazione riguardo gli avvenimenti nel centro cittadino, data la distanza cercando fondamentalmente di comprendere se vi sia in città qualche odore particolarmente inusuale



<abilità/attivazione> - Sensi Migliorati (Olfatto) - [Stm: -2] [Liv 6: 1/10]
"I ninja sviluppano i loro sensi per localizzare pericoli e nemici i agguato, ma ogni individuo possiede un senso che è naturalmente superiore agli altri. Può essere qualcosa di semplice come la vista, oppure più particolare, come il tatto o l'udito. Ogni senso ha le sue caratteristiche che comprendono sia svantaggi che vantaggi, ma ognuno è stato dato un solo dono da Madre Natura o dal duro allenamento.

Olfatto: l'odorato del ninja è fine come quello di un segugio e gli permette le seguire le tracce di chi vuole a patto di conoscerne prima l'odore. Le tracce che egli è in grado di percepire possono essere vecchie di tanti giorni quanto più alto è il livello dell'abilità (di oggi con Lv.6, vecchie di un giorno con Lv.5, due giorni con Lv.4 e così via);

Liv 6: 100 m di raggio
Liv 5: 200 m di raggio
Liv 4: 300 m di raggio
Liv 3: 400 m di raggio
Liv 2: 500 m di raggio
Liv 1: 600 m di raggio
Liv 0: 800 m di raggio

NB: L'abilità Sensi Migliorati può scovare i nemici "Nascosti" o individuare le "Trappole" piazzate ma deve essere attivata per ogni trappola e ninja nascosto, se ad esempio l'avversario piazza due trappole e si nasconde; si userà tre volte.

STM: 78-2= 76
 
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view post Posted on 24/12/2016, 15:49     +1   -1

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Rompimento atroce di gonadi

Così Benkei aveva definito in modo non troppo lusinghiero tutto il trambusto che aveva sentito fuori dalla finestra nelle ultime ore. Di certo nell'ultimo periodo non era particolarmente gioioso, difficile esserlo dopo tutto quello che gli era capitato ma decise lo stesso di uscire, non ne poteva più di stare fermo a casa.

Uffa con tutte queste luci non si riesce nemmeno ad apprezzare la nebbia. Non sembra nemmeno kiri.

Camminò per una mezz'ora senza meta fino a quando non trovò attaccato ad una staccionata uno strano volantino.

Natale? Se non altro è una bella idea per far divertire i bambini, e anche per... beh per bere alcolici suppongo.

Decise quindi di andare verso quel fantomatico albero e di aspettare lì la mezzanotte, sperava che un clima così allegro potesse cancellare i ricordi di kanashima. Fu bello per lui vedere tutte quelle facce sorridenti, nella fattispecie fu bello vedere vedere tutti quei bambini ridere e giocare.

Già i bambini...

Come poter parlare di bambini senza tornare con la mente su quell'isola maledetta? Uccidere un bambino lacera l'anima anche al più spietato degli anbu e pensare che lui aveva appena 12 anni e non aveva nemmeno finito l'addestramento. Troppo sangue era scorso in quei giorni e nemmeno la candida neve arrivava abbastanza in fondo da ripulire l'animo. Eppure non riuscì ad andarsene era come ipnotizzato da tutta quella gioia.

Vediamo almeno chi è questo Babbo Natale, poi tornerò a casa. Chissà magari riesco anche a recuperare un regalo.
 
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view post Posted on 24/12/2016, 17:54     +1   -1
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Che giornata di m... - no, che certe parole meglio non pensarle. Se no prima o poi le dici, e mamma rompe. Cavoli se rompe!
Nuvolette candide si sollevano dalle labbra dischiuse della kunoichi mentre passa dall'ambiente iper-riscaldato dell'ospedale all'atmosfera gelida e umida del resto del Villaggio: è maledettamente tardi, tutta colpa della caposala che ha fatto male i turni e l'ha incastrata a farne due di fila.
Piegata in due nella tasca dell'impermeabile c'è la busta di carta sigillata, che per sicurezza tiene spiaccicata con una mano contro la stoffa: dovesse perderla sarebbe un guaio, anche peggio del dire "m...." davanti alla mamma. Sono delle analisi, roba ordinata in fretta e furia al medico di famiglia la settimana scorsa, per chissà quale motivo che si sono rifiutati di spiegarle, sia lei che il papà - e la seconda cosa la trova a dir poco sorprendente. L'altra cosa che trova sorprendente è che siano andati dritti dal dottore, invece che incaricare lei di portare i campioni direttamente al centro analisi: si sa come funziona là dentro, il personale ha una corsia preferenziale, avrebbero avuto il referto in mano in due giorni.

E invece no.

Trattiamo Urako come una tredicenne del cavolo, che tanto non dice niente.
Chissà a cosa è servito l'addestramento della Sakamoto, le pugnalate e tutti i turni in ospedale se poi i primi a non darti credito sono proprio i tuoi genitori. TUTTI E DUE POI!
Che gli prende a papà?!
Una volta era lui quello che si ostinava a sostenerla e a credere nelle sue scelte. Adesso... adesso invece fronte comune col nemico. Si è dovuta accontentare di vaghe rassicurazioni sul fatto che la mamma non fosse in pericolo di vita e cose del genere, ed ha ingoiato il rospo; sta di fatto che pretenderà una spiegazione per tutto quel trambusto, specie dopo che le hanno chiesto di fare da postina e portare il plico a casa MA SENZA APRIRLO.

Perché?
Perché no punto.

E quindi si torna a casa più stanche che mai, lanciando occhiate un po' perplesse a tutto quel caos che si è scatenato in centro. Poco ci manca che non estragga gli spiedi, quando il primo fiore di fuoco esplode in cielo!
Ma che gli prende a tutti quanti?!
Quell'albero gigantesco, i fuochi d'artificio, quegli strani cavalli cornuti e quelle creaturine più basse anche di lei (no grazie, non ha voglia di dolcetti), a che servono? E cosa sarebbe questo Natale di cui cianciano tutti?
Bah, sarà una delle stranezze importate da Konoha. Certo che ne passa di roba strana, per il ponte Naruto.

 
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view post Posted on 26/12/2016, 12:53     +1   -1
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Il suono di trombe e tamburi cominciò a farsi largo tra il casino provocato dalla grossa folla che si era venuta a creare tutta intorno il carro. Babbo Natale continuava a lanciare dolciumi sulle persone e queste, quasi come demoni assetati di anime, afferravano il cibo ed in quattro e quattr'otto lo buttavano giù, volendone ancora. Non erano solo i bambini che partecipavano alla festa ma anche adulti, anziani, e persino guardie, poliziotti e Ninja in servizio. Improvvisamente, però, la folla cominciò ad assottigliarsi sempre di più: nessuno parlava, nessuno gridava, apparentemente sembrava non esserci nulla di strano, tranne per delle persone che correvano verso i vicoli più appartati o dietro i cespugli del Villaggio. In poco tempo nacque un casino silenzioso ma palpabile che andava contro quello esplicito per la Festa. L'odore che cominciò a percepire Kazuku non era per nulla gradevole..

Per Egeria
Il pianto ed il lamento di un bambino comparve lungo la sua strada, frapponendosi tra la Kunoichi ed il suo obiettivo. Non erano capricci, sicuramente, ma lamenti di dolore. Nella penombra una testa di cocco nera, raggomitolata su sé stessa, che si contorceva. Poteva avere tra i cinque e i sette anni e doveva essere scappato dalla madre dato che piangeva chiandola. Improvvisamente cadde a terra ed un odorino sgradevole cominciò a farsi largo in quel posto. Il bimbo tremava: sarebbe stato il caso di portarlo al pronto soccorso?

Per Yolomasterlol
Il suo olfatto inizialmente sembrava solo percepire il nauseabondo odore di centinaia di chili di zucchero mescolata ad uno più opaco, sull'amarognolo, ma nulla di più. Poi, però, una flagranza pungente, disgustosa, si insinuò di prepotenza nelle sue narici: se non avesse avuto uno stomaco forte si sarebbe sentito sicuramente male. Ma, dopo qualche minuto, l'odore diventò nuovamente dolce, paradisiaco, attirando il ragazzo altrove.

Per Deskbot
Un Elfo si presentò al cospetto del Ninja di Kiri, cercando di farlo ridere e divertire. Il suo cappello, con sulla punta una campanella, rinsuonava di gioia e divertimento. Era quasi ipnotizzante im suo balletto: infatti, cogliendo l'occasione, il nanetto vestito di verde spiccò un salto ed infilò un oggetto cremoso nella sua bocca, che subito si sciolse finendo nello stomaco. Era cioccolato, davvero raro e prezioso in quel Paese. Dopodiché l'Elfo cominciò a correre via. Ma qualcosa nel ragazzo si risvegliò: LA VOGLIA DI DOLCE.

Per Memphos
Il Nukenin rischiava molto avvicinandosi al territorio della Nebbia, ma l'obiettivo lo portava lì. Doveva trovare quel materiale. Mentre era impegnato in altro poté udire una stramba discussione provenire da due tizi molto bassi ad un tavolo nella sala principale.

Elfo: Hanno quasi finito. Tieniti pronto!

Elfo: Ahah COLPO GROSSO DAL NASO ROSSO!

Elfo: Zitto o ci sentiranno..

Elfo: NO ZITTO TU!


Il più rumoroso si beccò subito una bastonata sul capo e subito i due se ne uscirono dal locale (senza neanche pagare), bestemmiando. Il più misterioso dei due esclamò mentre chiudeva la porta.

Elfo: Quando il Capo tornerà con Kiri nel sacco, se non la smetti, non riceverai NULLA!

CITAZIONE
GDROFF// Scusate il ritardo, sfortunatamente è stato Natale anche per me.
-Egeria, decidi se aiutare o meno il bambino.
-Yolo, ti ritroverai dal pg di Egeria. Stranamente qualcosa nella cacca del bambino ti attira. Potete anche interagire per decidere cosa fare.
-Desk, vuoi altri cioccolatini. Non puoi resistere. INSEGUI L'ELFOOO
-Mem, decidi se dare peso alle parole degli gnomi o meno. Se scegli la prima strada scrivi quale approccio usi.

Ultima cosa: non so se nel conteggio dei caratteri devono rientrate o meno gli spazi. Preferisco che non li contiate, ovviamente se vi mancano quei 100/150 caratteri per vari motivi fa' nulla.

Buon game //GDRON


Edited by Kickmass - 26/12/2016, 13:19
 
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view post Posted on 26/12/2016, 14:06     +1   -1
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Q
ualcuno si aspetterà di certo una descrizione più o meno accurata di quanto successe. Ma non fornirò tutti i dettagli del caso, dato che non sono questi i lidi adatti per argomenti, come dire....piccanti.

Diciamo solo che una volta terminata l'opera, Sasaki si stava rilassando, mentre ancora leggeva le carte di alcune transazioni avvenute in quella zona mesi prima. I mercanti a cui avevano venduto il metallo marino erano stati accorti nel tenere un registro di tutti i loro commerci, segnalando come “Metallo Misterioso dai riflessi smeraldini” il metallo che lui e la sua ciurma, con tutti i rischi del mestiere, avevano estratto dagli abissi del mare.

Come aveva avuto quelle carte? Ma che domande. Le aveva rubate. Alcune le aveva comprate. Non poteva di certo attirare l'attenzione, quindi non poteva di certo andare in giro a minacciare la gente.

Ed era mentre stava osservando tutti i vari scambi avvenuti, osservando come il prezzo salisse di transazione in transazione, e di come si era ingegnati gli astuti mercanti a cambiare sempre il nome alla merce pur di spacciarla come novità che le sue orecchie captarono una discussione molto accesa tra due individui di buffa taglia presenti nella sala principale.

Erano individui dalla buffa altezza, la buffa corporatura e la buffa voce, squillante e fastidiosa. Fu quello che dissero ad aizzare le orecchie di Sasaki. Perché si parlava di Kiri, poco distante da lì. E sembravano parlarne in maniera per nulla favorevole.

Non che la cosa davvero gli interessasse, ma c'erano diversi fattori da considerare. Qualsiasi casino stessero preparando a Kiri, lui poteva finirci in mezzo lo stesso, volente o nolente. E di certo a poco sarebbero valse le sue scuse. Non gli restava quindi che un'unica scelta: molto particolare, molto altruistica per certi versi.

Sistemare lui la faccenda.

E fu mentre si faceva strada tra la folla seduta ai tavoli che uscì dalla locanda, il corpo riscaldato dall'alcol e dalle amorevoli attenzioni ricevute prima.

E fu mentre i due tentavano una rocambolesca uscita di scena che Sasaki si scagliò loro addosso con tutta la violenza che solo un vero berserker era capace di scatenare.



 
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view post Posted on 26/12/2016, 20:34     +1   -1
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Quell'odore da principio nauseante che pian piano par farsi apprezzare, divenire tanto invitante da portare il ninja a distendere nell'immediato i lineamenti del volto, spalancare gli occhi, la bocca che rimane semi aperta mentre poco dopo prende a muoversi.
Katana che viene dunque infoderata, sulla schiena, lasciando che il manico rimanga a spuntare dalla spalla destra, lama posizionata in diagonale e debole puntato verso sinistra.

...

Uni sbuffare dalle narici, dilatate, il passo che accelera mentre ora incurante cerca di raggiungere il centro la mascella che pian piano torna a stringersi, la fronte che si aggrotta

...perchè lo sto facendo?

Una domanda che si palesa nella sua testa mentre avanza, inarcando le sopracciglia, per un vago istante, nel percepire come quello stesso odore, invitante, dapprima apparisse tanto nauseante.
Infine ecco che giunge in centro, in prossimità dell'infante. La schiena si raddrizza all'improvviso, come pietrificato, riuscendo a gettare una semplice occhiata nei dintorni, vedendo come i ninja stessi, adulti non solo ragazzi, vadano dietro all'uomo tanto gentile e cortese. Attenzione al dettaglio che tuttavia non rimane che un accenno giacchè poco dopo l'odore che si diffonde dal bambino par divenire una priorità

lo voglio, deve essere mio

Il primo pensiero, che lo porta a compier un altro paio di passi in avanti mentre giungerebbe dalla destra di Urako, cercando di rimanere per il momento fermo a circa sei metri dalla kunoichi

potrebbe essermi anche utile...

Dopotutto, se anche la sua priorità non è l'uomo che riesce a trascinarsi un villaggio come Kiri in una festa colossale senza dubbio risulta ancora un fatto tutt'altro che normale. Occhi che dunque si socchiudono mentre poco dopo cercherebbe di avvicinarsi ancora, rimanendo a circa un metro da Urako, infine piegando il capo in avanti, flettendo la schiena, cercando sulle prime di poggiare il palmo della destra, ruvida, callosa al tatto, sul capo del bambino

non ti preoccupare, ora andrà tutto bene

Cerca di dire, sulle prime rivolgendo quelle semplici, roche, parole direttamente alla figura del ragazzino, assottigliando le iridi, salvo poco dopo tornare con le proprie attenzioni su Urako, spalancando nuovamente le screpolate labbra, prendendo un ampio respiro, una certa fretta, come volesse essere sbrigativo, potrebbe essere colto nella voce del ragazzo dalla kunoichi. Coprifronte di Kiri ben in vista sul braccio destro di Kazuku, ad identificarlo come Shinobi delle Nebbie

Ora c'è troppo caos in giro, porto il ragazzino all'ospedale, sperando che il suo pianto non sia dovuto a qualche grave ferita...se riesci a rintracciare qualche suo parente indirizzalo là...

Cercherebbe dunque, senza troppi complimenti, di piegare le braccia a formare due semiarchi, cercando di cingere la figura del ragazzino in contemporanea con una flessione delle leve inferiori, tentando di prenderlo in braccio salvo poco dopo tentare di risollevarsi con uno sbuffo distendendo le gambe e la schiena

Non è particolare che di tutti i ninja del villaggio solo in pochi badino ai bambini persi in una calca di una festa agli esordi?

Una domanda che in realtà non mira ad avere una riposta, ma a raggiungere un doppio scopo: il primo, allontanarsi con il bambino e vedere ciò che tanto lo attira, prenderlo, senza che la kunoichi faccia tante storie per fermarlo, la seconda, dare uno spunto di riflessione su una problematica che, sino a poco prima, sentiva come assolutamente impellente e necessaria.
Tenterebbe dunque di allontanarsi verso l'ospedale, con passo sulle prime che rimarrebbe concitato tentando di non destare eccessivi sospetti sulle reali e primarie intenzioni agli occhi di Urako.
 
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view post Posted on 27/12/2016, 00:08     +1   -1
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OFF || Kick dimmi se ho esagerato con le robe da Sherlock Holmes, semmai edito. Mi sono comunque basata su quello che hai scritto, spero vada tutto bene || ON

Come se non ci fosse abbastanza chiasso, ecco arrivare anche la banda: tamburi e trombe a campana spiegata per le vie del villaggio, una cacofonia di marcette e grida e chiacchiere e risate e BUON NATALE che riverbera da un muro all'altro, mentre gente di tutti i tipi si accalca attorno al tizio obeso in rosso per avere le sue caramelle. A lei sembra come di nuotare controcorrente, mentre cerca di schivare uomini, donne, bambini, Anbu e normali shinobi per raggiungere la strada di casa. Stringe i denti e socchiude gli occhi per lo sforzo di farsi strada, chiedendosi che accidenti ha fatto di male per beccare tutti quei disastri in un giorno solo, finché all'improvviso fare tutta quella fatica diventa del tutto superfluo.

È una specie di marea contraria: tanti ne vanno verso la slitta, tanti ne corrono in senso opposto. Si saranno accorti che è tardi, ed è ora di andare a dormire? Oppure visto l'andazzo, hanno organizzato un partitone a nascondino? Non ha tempo per quelle stupidaggini, accidenti... e poi, che razza di incivili! Un tempo Kiri era nota per gli spargimenti di sangue, non per gli spargimenti di m... appunto, di quella cosa lì che non deve pensare o finisce per nominarla. Avete una casa? Beh andate là a fare i bisogni! Se solo avesse un po' più di tempo darebbe una bella lezione a quei vandali, ma la commissione per la mamma è urgente, e si è fatto davvero tardi.

Fatto sta che mentre sta per prendere un vicolo per tagliare un po' di strada, nota un fagotto semovente a terra: no, non si sbaglia, è proprio un bambinetto. È troppo piccolo per frequentare l'Accademia, probabilmente va ancora alle scuole d'istruzione primaria: chiama la mamma, piange... ed all'improvviso si accascia sul selciato freddo e umido.
Urako si blocca, il cuore che perde un colpo: accidenti alla Nebbia, stasera non ne va dritta una! La mamma aspetterà, quando le racconterà tutto capirà il motivo del ritardo assurdo; si avvicina a lui, e mano a mano che lo fa un odore inconfondibile penetra nelle sue narici.
Non c'è dubbio: quello è un attacco di dissenteria in piena regola.
“Ehi, qual è il tuo nome? Hai perso tua madre? Senti, sono un dottore... se mi dici cos'hai posso farti stare meglio, fidati” - cerca di tranquillizzarlo, lanciando occhiate in tralice al nuovo attore appena entrato in scena.

Ha una katana legata dietro la schiena e sembra essere un suo coetaneo; il debole luccichio del coprifronte fuga ogni dubbio sulla sua identità e le sue intenzioni, ma il modo in cui si muove è decisamente inquietante: proteso in avanti, come un animale in caccia. Cerca a sua volta di tranquillizzare il marmocchio con una voce poco rassicurante, e poi se ne esce con qualcosa tipo “ta-daan! È arrivata la cavalleria! Ora ci penso io, tu cerca la mamma, saluti e baci”.
Deve trattenersi dallo scoccargli un'occhiata tra il seccato e l'esasperato.
Per chi accidenti l'ha presa?!
Intanto l'ha visto prima lei il marmocchio; secondo, lei è un medico ed è molto più competente in campo di qualsiasi shinobi a caso; terzo, si poteva occupare del caso da sola, non ha bisogno di vedersi soffiare incarichi da gente a caso - solo perché magari la vede come una ragazzina mingherlina e pensa di poter fare meglio di lei, perché ha qualche muscolo in più. O è quello, o è una matricola in cerca di un posto al sole, sta di fatto che tutto quello che riesce a cavarsi di bocca è un “d'accordo. Fa' in fretta, e segnalalo alla Polizia dopo la consegna al personale sanitario”, rispondendo al secondo quesito con un'alzata di spalle. Non è compito suo cercare la madre: con quella bolgia infernale non la troverebbe di certo, è molto più sensato piuttosto segnalarlo alle forze dell'ordine ed aspettare che sia lei a cercarlo.

Ah, rabbia! È certa di aver fatto la cosa giusta evitando di battibeccare col collega, ma quanto le brucia quell'atteggiamento del cavolo!
Il tizio sparisce in un batter d'occhio alla volta dell'ospedale, lasciandola sola con l'odore di latrina che aleggia per le vie. Beh, se non altro ha perso solo tre minuti, invece che tutto il tempo necessario a tornare in ospedale: non le resta che ripartire di gran carriera per casa, e lo fa anche, peccato che più va avanti e più nota casi identici a quelli del ragazzino disseminati per le strade.

Decisamente qualcosa non torna.
Fosse solo il bamboccio a star male, potrebbe essere un caso o un malanno isolato. Ma che decine di persone se ne stiano accovacciate contro i muri a liberarsi l'intestino, quello è un po' troppo per essere una banale coincidenza! Che diamine sta succedendo?! Un'epidemia fulminante di virus intestinale?
Concentrando il chakra sulle piante dei piedi risale lungo il muro della casa alla sua destra, raggiunge il tetto e saltando da un edificio all'altro perlustra la scena dall'alto, senza tuttavia trovare una singola nota positiva in quello scenario disastroso: una cosa di quelle proporzioni deve essere immediatamente denunciata alle autorità sanitarie, o l'ospedale non si sarebbe preparato in tempo a ricevere tutti quei pazienti. Salta da un tetto all'altro costeggiando l'epicentro della festa, con tutto l'assembramento di persone attorno al grassone che lancia caramelle – e la fuga controcorrente di quelli che fuggono a scagazzare in luoghi appartati.

Aspetta. Un. Secondo.

Folla che mangia dolcetti, fuggi fuggi generale per problemi intestinali.
Urako si blocca lì lì per saltare sul prossimo tetto, gli occhi scuri che seguono il volo delle carte variopinte prima che vengano intercettate dalle mani degli astanti.
Cosa diamine c'è in quelle caramelle?!
Perché potrebbe sbagliarsi di grosso, potrebbe prendere un granchio, ma quella sembra tutto tranne una mera coincidenza.
Un istante dopo ha già elaborato la sua prossima missione: procurarsi dei campioni e correre a portarli al centro analisi. Hah! Glie lo avrebbe fatto vedere lei a quel tipo, come agisce un vero ninja!



OFF || Ho lasciato al master la facoltà di decidere se la raccolta dei campioni andrà a buon fine: lei non cercherà di infilarsi nella calca e prendere caramelle al volo, quanto piuttosto di sgattaiolare tra le gambe della gente e recuperare i dolcetti da terra, purché abbiano l'incarto ancora integro e non siano stati calpestati. Se ci riesce filerà dritta verso l'ospedale || ON
 
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view post Posted on 27/12/2016, 15:01     +1   -1

The deskbot-cambodian force

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In ogni caso Benkei era felice di essere uscito, le strade sembravano cariche di gioia e sia Babbo Natale che gli elfi a quanto pare avevano fatto breccia nei cuori dei kiriani, specie in quelli dei più piccoli. I bambini erano euforici, come non esserlo visto la presenza di tutto ciò che amano: dolcetti giochi e balli! Persino gli adulti avevano trovato i loro modi per divertirsi a Natale. E i musoni come Benkei? Questi venivano raggiunti dagli elfi, i quali facevano di tutto per trasformare il loro broncio in un sorriso. L'elfo che si occupò di Benkei era particolarmente tenace, si lanciò in diversi canti e balli per far divertire l'ultimo nato in casa Han. Certo che questi aiutanti sapevano il fatto loro, riuscirono a far ridere persino Benkei! Tutto bello insomma fino a quando l'aiutante di Babbo Natale non ebbe la felice idea di inserire un cioccolatino nella bocca del ragazzo...senza chiedere il permesso

Brutto disgraziato

Queste furono le prime parole che gli vennero in mente, d'altronde quel mezz'uomo aveva infilato le sue luride mani nella sua bocca . La rabbia del dodicenne però scomparve in fretta, probabilmente addolcita dal superbo sapore di quello che sembrava cioccolato.

Ma è...buonissimo!

Come contraddirlo, quel dolcetto che soave accarezzava il palato era straordinario, era molto dolce ma senza risultatare stucchevole, assai cremoso ma allo stesso tempo compatto, era semplicemente perfetto.

Ehi tu! Torna indietro dai!

Benkei ormai si era scordato di tutti quei pensieri negativi che fino ad un momento prima lo attanagliavano, per lui adesso contava una solo cosa, ottenere altro cioccolato!
 
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view post Posted on 28/12/2016, 10:45     +1   -1
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Improvvisamente la musica si fermò, lasciando l'intero Villaggio in una condizione pietosa: si sentivano solo i lamenti di dolore, i pianti dei bambini ed il rumore provocato da quel.. movimento corporeo naturale, compresa la flagranza non proprio gradevole. Precisiamo: Kiri di per sé non aveva un odore piacevole, misto tra sulfureo e muffa, ma in quel momento stanziava in una condizione cento vole peggio - poveri turisti.

Per Egeria
La ragazza trovò un campione, perfettamente integro. Non rimaneva altro da fare che correre all'Ospedale per far esaminare quella caramella. Ma l'operazione salva-il-Natale non sarebbe stata così facile: alle spalle, mentre correva (per le strade, sui tetti, dove preferisci - puoi anche camminare, è lo stesso) un Elfo le saltò al collo e , caricando tutto il peso sulle spalle della Kunoichi, la fece cadere a terra. Anche lui rotolò via, accompagnato dal suono fastidioso delle campanelle sul cappello, dando così ad Urako la possibilità di rialzarsi, se non fosse stato per altri due Elfi che le afferrarono le gambe. Cominciarono a picchiarla (non sono molto pesanti. La ragazza non sentì nulla) e persino a farle il solletico; sapevano le intenzioni della ragazza, nessuno dopo aver assaggiato quei dolciumi poteva resistere dal mangiarne altri. Un rumore di vetri rotti, una tromba. I tre tizi lasciarono perdere la ragazza, libera di raggiungere la sua meta. Una volta arriva, però, tutte le luci si sarebbero spente.. Le luci natalizie, ovvio.

Per Yolomasterlol
Il bambino, grazie ad una convulsione, tirò una ginocchiata allo stomaco di Kazuku così da fargli perdere la concentrazione. Il suo olfatto abbandonò la modalità "segugio", inondando così il suo spirito di.. letame fresco. Forse accadde qualcosa dopo, forse rigettò o si sentì male, ma la cosa importante era la sua scelta: portare o meno il bambino alla polizia. Se avesse scelto la strada del buon-Ninja-salva-bambini si sarebbe diretto alla stazione più vicina, non trovando nessuno. In caso contrario, qualunque scelta avesse fatto, alla fine avrebbe visto tutti gli addobbi, compreso il Grande Albero Natalizio, spegnersi.

Per Deskbot
L'Elfo continuava a correre, inseguito dal Ninja assuefatto. Arrivati in un punto e stanco di correre l'essere tirò un calcio allo stomaco di Benkei, facendogli rigettare il resto del cioccolatino non ancora digerito. Il Nanetto sparì subito dopo e, una volta rialzatosi, il ragazzo tornò sé stesso. Si trovava vicino una stazione della polizia (se Kazuku avesse scelto di portare il bambino alla polizia ci sarebbe stato anche lui) e, da una casa sulla destra, provenivano strani rumori. Improvvisamente un uomo grasso vestito di rosso, seguito da quei malefici Elfi, scattò fuori da una finestra, colpendo con il manico di una grossa ascia da boscaiolo la testa di Benkei. Non lo colpì con l'intenzione di ucciderlo, ma solo di rallentarlo. Infatti corse subito verso il Grande Albero di Natale con sulle spalle un grosso sacco tintinnante, chiudendosi nella piccola casetta di legno. Dopodiché il buio.

Per Memphos
L'Elfo più furbo schivò giusto in tempo l'attacco lasciando il suo amico in balia della potenza di Sasaki. Il poverino, dopo aver ricevuto tutti quei pugni, finisce per schiantarsi contro un albero. Risultati? Costole rotte, sangue in uscita da ogni orfizio e occhi fuori dalle orbite. L'altro, invece, era scomparso alla vista del Nukenin: forse sotto qualche tavolo, o in un'altra stanza, la cosa certa era che non aveva lasciato la taverna. Se avesse usato le sue abilità Sensibili avrebbe notato dell'energia vitale provenire da sotto i suoi piedi, per poi spostarsi velocemente verso il Villaggio. In caso contrario qualunque ricerca sarebbe stata inutile, tutti in quel posto non sapevano dove fosse finito e se fossero stati infastiditi troppo avrebbero attaccato. In entrambi i casi Sasaki avrebbe visto il grande bagliore provenire da Kirigakure no sato spegnersi in un colpo.

CITAZIONE
GDROFF//

Yolo e Desk: le vostre strade si incontreranno se il primo decide di portare alla polizia il bambino. Seguite Babbo Natale se volete, se volete cercate di aprire la porta ma sarà sbarrata: usare la FORZAAAH.

Egeria: se vuoi puoi cambiare anche strada oppure, mentre ti dirigi all'Ospedale, vedere Babbo Natale correre via dagli altri due Ninja e decidere di aiutarli- piena libertà di scelta ^^

Memphos: libertà anche a te, se vuoi cerca il tipo o meno. Solo alcune dritte in caso tu decida di chiedere ai tipi nella taverna: dopo qualche domanda si stuferanno e ti attaccheranno perché ti scambieranno per un "poliziottoguastafeste". Tu mettili K.O., sono nemici di difficoltà base, nulla di pericoloso per il tuo pg. Puoi anche decidere di rompere il pavimento dopo aver scovato qualcuno sotto i tuoi piedi, ma troverai solo terreno. L'unico posto che porta sotto la superficie è una botola dietro il bancone, azionabile tramite un bottone vicino lo scaffale con i liquori. Puoi anche rompere il pavimento e trovare la botola senza azionare nulla, mi basta sapere il perché il tuo pg fa' alcuni gesti. Se no al prossimo post ;) //GDRON
 
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view post Posted on 28/12/2016, 16:10     +1   -1
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L
a furia di pugni che il piccoletto incassò risultò perfino essere fatale. Ma andiamo con ordine.

Quando Sasaki si avventò sui due come una tigre infuriata, il più furbo dei due scansò a malapena il colpo. Questo fece sì che tutta la violenza del Rosso si abbattesse solo su uno dei due. Il suo corpo era gracile, piccolo, per nulla allenato a subire colpi o resistere ad impatti violenti. E lui non ci andava nemmeno leggero: i suoi pugni, avvolti dai guanti di combattimento del grande Enma, si abbattevano come magli sulle povere ossa dello stolto malcapitato. E quando il pugno finale lo sbalzò via, una maschera di ossa e sangue si schiantarono sulla barriera più vicina, lasciando uno spettacolo per nulla ospitale.

Sasaki si guardò intorno, analizzando la scena. L'altro era sparito, ma i suoi sensi gli dicevano che fosse semplicemente sotto di lui, si muoveva agilmente. La sua prima idea fu di spaccare il pavimento, ma non avrebbe cavato un buon ragno dal buco in quella maniera. Interrogare i presenti, inoltre, non era il caso, dopo quello che aveva fatto, rischiava di passare come un'attaccabrighe o come una sorta di poliziotto. Il fatto che nessuno stesse facendo niente era già segno di quanto quel posto fosse malfamato, e di certo non aveva voglia di mettere la faccia in quello che stava facendo.

Si limitò quindi a frugare un po', fino a che non trovò una botola. La aprì, pronto a vedere cosa ci fosse la sotto e dove lo portasse. Le luci di Kiri erano abbaglianti....inquietanti a dir poco.



 
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view post Posted on 28/12/2016, 21:00     +1   -1
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Improvvisamente uno spasmo, ed il bimbo che conserva in grembo finisce per tirargli una ginocchiata in pancia.

uuuummmpf

Uno sbuffo, pesante, di aria rilasciata inaspettatamente, la schiena si piega in avanti, gli occhi si sgranano mentre mentre il passo per un istante si ferma, le ginocchia a flettersi.

....

Rimane immobile, per un momento, salvo poco dopo, riacquistato controllo di se, verificare come l'odore paradisiaco sia completamente svanito, lasciando spazio ad un puzzo di letame tanto fetido da costringerlo a spalancare le labbra, pronunciando un'aspro e secco suono di conato istintivo, le punte dei capelli a rovesciarsi in avanti, mentre gli occhi si socchiudono, i lineamenti visibilmente tesi che tuttavia poco dopo si aprono in un largo sorriso: quella sensazione, tanto strana e irresistibile, è svanita, permettendogli di riacquisire il controllo di se.

grazie

Roco, macchiato dall'apatia, mentre poco dopo cercherebbe di distendere ambo gli arti inferiori, tornando a raddrizzare la schiena, il collo teso in avanti mentre, per cercare di contrastare il malodore, prenderebbe ampi respiri dalla bocca.
Chakra che verrebbe concentrato sulle piante dei piedi, nei muscoli, onde cercare di essere il più rapido possibile in quel movimento, tentando di sfruttare la concentrazione nei piedi per salire sui muri dei palazzi, tentando di non farsi ostacolare dalle folle e dai passanti, in quella semplice missione per il ragazzino.

<passiva> - Camminare sulle Superfici Verticali e sull'Acqua - "Il ninja concentra il chakra sulla pianta dei piedi per rimanere saldo sui muri anche a testa in giù, in questo modo è in grado di correre in tutte le direzioni; allo stesso modo emanando e distribuendo al meglio il chakra sulla pianta dei piedi questi sarà in grado di galleggiare sull'acqua, e correre su qualsiasi superficie liquida senza sprofondare. Il consumo di Stamina per questa capacità è nullo a meno che non si affronti una scalata o una traversata sull'acqua per delle ore; in tal caso starà al Master decidere che malus assegnare per simulare l'affaticamento."


<abilità/attivazione> - Rapidità - [Stm: -7] [Liv 6 : 1/10]

SPOILER (clicca per visualizzare)
"Il ninja che sviluppa questa abilità è straordinariamente agile e bravo nella corsa, di conseguenza avrà dei bonus nelle varie situazioni in cui la velocità potrebbe tornare utile ai propri scopi, siano questi fuggire dal campo di battaglia o inseguire un nemico.
Fuga - Il ninja che fugge dal campo di battaglia, può seminare più facilmente i propri inseguitori, moltiplicando la propria Vel base nell’azione di fuga [Vedere regole Fuga-Inseguimento]. Nel caso si utilizzi questa modalità, l’abilità avrà un bonus pari ai punti abilità su di essa.
Inseguimento - Il ninja che insegue il suo avversario, può raggiungerlo più facilmente moltiplicando la propria Vel base nell’azione d’inseguimento [Vedere regole Fuga-Inseguimento]."
Liv 6: Vel*1,1

Stm: 76-7= 69


Giunto innanzi alla stazione di polizia semplicemente cercherebbe di darsi un minimo di tono, nuovamente, rilassando i muscoli del corpo salvo poco dopo tentare di consegnare il bambino al primo agente nell'edificio o, se non lo trovasse, lasciarlo nella stazione con una raccomandazione

Non so cosa stia succedendo, ma qua sei al sicuro, resta qui e dopo troveremo tua madre ok?

Secco, cercando di esser ben più rassicurante di poco prima, tentando di donare al bambino un semplice buffetto sulla guancia destra prima di tornare all'esterno del luogo

Tutto questo non mi piace per nulla...quel ciccione c'è dentro sino al collo

Un pensiero che si traduce in un aggrottarsi della fronte, le screpolate labbra che premono l'una sull'altra seppur poco dopo s'irrigidisca, nel vedere come il grasso babbo natale vada a colpire Benkei, riuscendo ad osservare in quello scenario come, infine, l'aggressore vada a rifugiarsi entro un'abitazione poco distante

eccoti qua

Sorride, non sembra dispiaciuto, la destra che si flette, mano che cerca di afferrare il manico scuro della propria katana, di sfoderarla, tentando sulle prime di volger l'arma perpendicolare al terreno, debole puntato verso il suolo, avanti a se, e manico a puntare verso il cielo scuro. Schiena che si distende mentre le gambe si piegano visibilmente

Tu, shinobi

Il tono deciso, determinato, col quale si rivolgerebbe a Benkei, lo sguardo scuro e profondo puntato sulla sua figura

Io lo stano, se fugge tu prendilo, vivo possibilmente

Aggiunge, non fa mai male dopotutto dare certe specifiche ad un noto villaggio sanguinario.
Ecco che dunque cercherebbe di rafforzare la presa sulla katana anche con la sinistra, flettendo visibilmente il braccio destro, gomito che rimarrebbe indietreggiato rispetto ai fianchi, lama che verrebbe alzata a puntare il debole verso il cielo, avambraccio interno sinistro quasi aderente alla pancia del ragazzo mentre poco dopo gli occhi del ragazzo prenderebbero a socchiudersi, tentando di richiamare il proprio chakra, di farlo fluire nei propri muscoli mentre gli occhi andrebbero completamente a chiudersi

....

Un sorriso, largo, mentre poco dopo, spalancando gli occhi, prenderebbe a correre verso la porta sbarrata dal proprio avversario, le gambe, flettendosi e distendendosi ad intervalli regolari, detterebbero delle ampie falcate mentre, a circa un metro dal bersaglio, balzerebbe in avanti, tentando in quel salto di levare il manico della katana sopra la propria testa, lama che verrebbe rivolta all'indietro, entrambe le braccia piegate, che infine andrebbero a distendersi nel ridiscendere al suolo, in contemporanea con uno spostarsi repentino del busto in avanti, tentando di accompagnare un colpo che vorrebbe esser forte e brutale con il proprio peso corporeo, le iridi spalancate, la mascella serrata, quasi fosse euforico. Il colpo sarebbe mirato alla porta, con il semplice obiettivo di squarciarla con un fendente discendente dall'alto verso il basso leggermente in diagonale da sinistra verso destra.

<taijutsu Ravvicinata> - Stile della Mattanza: Unico Fendente – (Stm: 4)(Frz: +70 +Bonus Arma) “A differenza del elegante Stile della Luna, quello della Mattanza coincide con la brutale uccisione del nemico. Nessuna eleganza, nessuna sinuosità, nessun complesso movimento che possa incarnare l’ideale di bellezza, ma semplicemente odio verso il proprio avversario e violenza. Le tecniche dello Stile della Mattanza sono solitamente caratterizzate da un solo, possente colpo, che non viene nemmeno indirizzato verso una specifica zona del corpo del avversario, ma semplicemente verso la parte più facilmente raggiungibile. L’Unico Fendente prevede un rapido balzo, preceduto da pochi passi, verso il nemico, per poi tentare di colpirlo con tutta la forza possibile. L’unico obiettivo è quello di tranciare la sua carne e di provocarne un’orrenda morte.”

STM: 69-4= 65

Frz 44+10(Arma)+70(tecnica)+[44/10+1](Spec)= 129


L'obiettivo è quello, dopo aver lasciato il bambino in un posto sicuro, di far gioco di squadra col povero Benkei per stanare l'aggressore, avvalendosi del genin con lui per facilitarsi il recupero del prigioniero, l'attacco sferrato giungerebbe dopo qualche istante, per dare a Benkei il tempo per posizionarsi.
 
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view post Posted on 29/12/2016, 00:49     +1   -1
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Il brulicare della folla in arrivo e in fuga, visto dall'alto, è qualcosa che la impensierisce non poco: sa bene cosa vuol dire andare ad infilarsi in mezzo a un gruppo di persone prese dall'euforia, per una piccola come lei... urti, spintoni, persino il rischio di essere calpestata non è indifferente. Eppure ecco che prende un bel respiro e la rincorsa, infilandosi dritta dritta nell'anello esterno dell'assembramento di persone.
Procede piegata in due, contemporaneamente cercando di tenere d'occhio i movimenti delle persone attorno e il luccicare degli incarti colorati a terra: ogni secondo vengono gettate manate di dolcetti in aria, dolcetti che non raggiungono sempre le tasche dei presenti. Vuoi gli urti, vuoi gli spintoni, spesso uno o due ne scivolano a terra dimenticati – ed è lì che Yakamoto Urako si precipita a raccoglierli.
Non le ci vuole neanche tanto, anche se le è sembrata un'eternità: ha rischiato un paio di volte di finire sotto gli stivali di un tizio grosso e sudato, ma ne è valsa la pena! Si caccia tutto in tasca ed arretra rapidamente, lasciando che uno dei civili colpiti dalla dissenteria apra la strada per lei mentre corre verso una latrina improvvisata. Peccato che la sua manovra non sia rimasta inosservata.

Se ne accorge quando il peso le finisce sul collo, sbilanciandola in avanti e costringendola ad un atterraggio incredibilmente goffo su polsi e gomiti: un verso gutturale ed irritato le sfugge dalla gola, sovrastato da un tintinnare irritante – qualunque cosa sia, è capitombolata a terra. Vorrebbe alzarsi ma qualcosa le impaccia le gambe: resta esterrefatta nel constatare che si tratta di quelle strane, piccole creature deformi, che addirittura le stanno mettendo le manine addosso. Pugni, pizzicotti, solletico, le provano tutte, ma non è che siano poi così efficaci: dopo il primo attimo di smarrimento le fan saltare la mosca al naso, e a quel punto inizia a scalciare e a dimenarsi per poter riguadagnare l'uso degli arti inferiori.

Non sarà mai certa del motivo della ritirata di quei mostriciattoli: un certo fracasso nelle vicinanze precede di pochissimo la loro fuga, ma tutto sommato fermarsi a indagare è superfluo. Lei la sua missione ce l'ha già. Così torna ad inerpicarsi sul muro, guardandosi nervosamente attorno per evitare altre sorprese: pare che sia da sola, allora meglio non perdere altro tempo.
Dall'alto dei tetti sembra tutto più lontano e piccolo, più facile da controllare e da gestire: riesce a vedere quei nanerottolo sciamare per le vie, la folla correre in direzioni contrastanti, l'uomo obeso in rosso lottare con due ragazzi della sua età ma niente, stavolta non si fermerà. Se quei dolcetti scatenassero un'epidemia, portarli al centro analisi potrebbe essere l'unica speranza per i malati... tornerà indietro a dare man forte una volta consegnati a chi di dovere.
Ha appena messo i piedi sul primo gradino d'ingresso del pronto soccorso, che si fa buio all'improvviso e Kiri ripiomba nella nebbia, nel buio e nel grigiore consueti: Urako esita e si guarda le spalle... cosa succede adesso?!

OFF || spero di non aver frainteso nulla || ON

 
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view post Posted on 1/1/2017, 16:10     +1   -1

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Benkei era come rinchiuso in un sogno, non riusciva in nessun modo a rendersi conto del maleficio che lo teneva prigioniero o a pensare lucidamente. Per lui esistevano solo due cose: il cioccolato e l'elfo che poteva condurlo al tanto agognato dolce. Come ogni sogno però anche questo ebbe fine, l'elfo si stancò di correre e colpendo il povero studente lo fece vomitare facendolo tornare libero. Benkei però non ebbe nemmeno un attimo per poter riflettere sull' accaduto, infatti la prima cosa che avvertì una volta tornato lucido fu il duro manico di un'ascia sul suo capo. Nonostante lo stordimento vide il tanto famigerato Babbo Natale che stava scappando verso la sua casetta ai piedi dell'albero ormai spento.

Ne ho piene le tasche di voi disgraziati, vieni qua!

E così la calma di Benkei fu nuovamente sostituita dalla sua furia, correva senza sosta verso il suo nemico senza però poterlo raggiungere poiché gravemente destabilizzato dal colpo.

Tu, shinobi

Questa voce lo riportò alla realtà

Io lo stano, se fugge tu prendilo, vivo possibilmente

Dire questo ad un dodicenne sarebbe stato strano in qualsiasi altra parte del mondo, ma a kiri è bene sottolineare per non avere brutte sorprese.

Subito signore.

Poteva sembrare strano ma per Benkei quello era un ordine a tutti gli effetti, un genin era in ogni caso un suo superiore e per come era stato istruito la parola di un superiore è legge

Può contare su di me signore.

Prese il kunai ancora sporco di sangue e si mise in guardia pronto ad intervenire, non avrebbe esitato, sarebbe stato pronto, il tempo delle autocommiserazioni era finito e se ce ne fosse stato bisogno sarebbe stato pronto a rendere cremisi la nebbia
 
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30 replies since 23/12/2016, 12:46   472 views
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