[Evento Live, Gruppo 3] La vendetta dei maiali ninja

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view post Posted on 24/7/2016, 20:00     +1   -1
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“Come sarebbe a dire, se senza carne va bene lo stesso?”
Poco ci manca che lo shinobi batta il pugno sul tavolo per l'insoddisfazione. Le stoviglie tintinnano e diverse teste si voltano verso l'avventore scontento - “Sono stufo! Da quanto va avanti questa storia?! Faccio un mestiere duro, ho bisogno di carne per tenermi in piedi!”
Il viso del cameriere ha toccato diverse sfumature di colore, una più intensa dell'altra, ed ha un'espressione mortificata: “Sono spiacente, signore... è vero, va avanti da un po', ma non dipende da noi. Da qualche tempo l'ingrosso fornisce meno merce del solito, dicono che arrivano pochi capi e...”
“Lascia stare, lascia stare” lo interrompe il ninja, agitando una mano in aria “e portami quello che hai”. La rassegnazione sul suo viso è mista a qualcos'altro, qualcosa che preannuncia che quella storia non finirà lì.

Difatti sarebbe presto proseguita ad opera di quattro giovani genin del Villaggio: Hakurei, Makoto, Raion e Aiden, che si sarebbero trovati l'indomani il solito ninja munito di lettera del Kage davanti alla porta. Scopo della missione? Scoprire la causa della penuria di carne suina nel Villaggio e, se possibile, risolvere il dato problema... in caso contrario avrebbero dovuto fare rapporto dalla potente Uchiha e lasciare spazio ad agenti di grado più elevato. Allegata alla missiva avrebbero trovato una piccola mappa recante l'itinerario solitamente battuto dalle mandrie dirette al macello di Konoha: un lungo e sinuoso rigagnolo d'inchiostro cremisi che si snoda nelle verdi foreste del Paese del Fuoco a partire dai confini a nordovest col Paese delle Terme, e che attraversa numerosi piccoli insediamenti lungo il suo tragitto.
Il ritrovo è stato fissato alle porte del Villaggio, entro un'ora a partire dalla ricezione della missiva -per consentire ai ragazzi di radunare l'attrezzatura necessaria ad una permanenza prolungata fuori dalle mura di konoha.

***
[Due giorni prima]




“È di un giovanotto robusto come te che avremmo bisogno” afferma il mandriano, sbattendo il boccale pieno a metà di pessima birra sul tavolo della taverna per dare enfasi alle sue parole: gli occhi dell'uomo si posano molto spesso sui possenti muscoli del rosso, e non sembra aver bisogno di altro per sapere che il giovane sarà l'uomo giusto per l'incarico che vuole affidargli; “Se non diamo un taglio a questa storia finiamo nella merda fino alle orecchie. Abbiamo perso fin troppi capi e la Foglia non muove un cazzo di dito per aiutarci. Di pagare per assoldare i loro shinobi del cavolo mi rifiuto: è una questione di principio! Regalare soldi a gente che ci guadagna soltanto, se porto la merce a destinazione?! Chi cazzo si credono di essere?! sbotta imbestialito, sputando ai piedi del tavolino “Quando dovranno mangiare polpette di seitan a pranzo, cena e colazione forse... FORSE... si daranno una mossa, nel frattempo voglio risolvere a modo mio. Senza quegli idioti tra i coglioni, che se ne vanno a zonzo a dimenare le dita e sputare fuoco. Ci stai?” gli propone allungando una mano attraverso il tavolino. La risolutezza sul suo viso è mista a qualcos'altro, qualcosa che lascia intendere la sua opinione sul seitan -e poco prima che l'irreparabile accada, l'intuizione del fatto che il suo arto superiore destro non sarebbe uscito indenne dal suggellamento di quel patto.

Poco fuori della locanda il motivo di tanto trambusto: rosei, grassocci e come dire... allegri? I maiali razzolano e grufolano nel recinto approntato per il bestiame, si rotolano per terra e si contendono qualsiasi bacca o ghianda che viene loro lanciata dai bimbi del posto -con alti strilli e grugniti pieni di enfasi. Finora nessun problema nella transumanza: è quando si entra nella foresta che iniziano i guai. In genere i capi spariscono di notte, a volte vengono rapiti persino i cani che fanno loro la guardia... e sono cani belli grossi! Dei bastardi di razza indefinibile, bestie con più zecche che pelo ma esperti del mestiere, che tuttavia non riescono a impedire le perdite di bestiame. Poco importa che si tratti di banditi, semplici ladri o di lupi affamati, stavolta avrebbero trovato pane per i loro denti.

Off //
Lo so, sono un'ora in anticipo: mi sono accorta di non poter stare in casa alle 22. Gli orari dei prossimi post non subiranno variazioni per questo.
Se vi aspettavate una trama seria, beh... lasciate perdere XD

Konoha: avrete bisogno di 5 ore di marcia prima di localizzare la mandria nel bosco. Si troverà esattamente a metà strada tra il Paese delle Terme e il Villaggio. I maiali chiaramente si sono mossi più lentamente, hanno impiegato 2 giorni per coprire la medesima distanza dalla direzione opposta.

Sasaki: le notti precedenti all'incontro con gli shinobi di konoha sono spariti 20 capi complessivamente, molti meno del solito. Il mandriano-capo è soddisfatto per il risultato ma preme su Sasaki perché acciuffi i responsabili, sentendo nell'aria l'odore della soluzione ai suoi problemi.

Potete anche decidere di entrare in contatto tra di voi (gruppo di Konoha + Sasaki) prima che la squadra ninja trovi il branco -magari il rosso ha deciso di perlustrare i dintorni e si imbatte nei genin per caso. Siete liberi, potete decidere di dividervi (a maggior ragione se vi aiuta a interagire con Sasaki), non vi ammazzate a vicenda e fermatevi quando la squadra entra in contatto visivo con i maiali, che poi subentro io.

Come già preannunciato, avete la possibilità di fare role libero in questi 2 giorni MA solo dopo aver ultimato il primo giro di post: questo per dare la possibilità di giocare adeguatamente anche a chi non è una scheggia. Non fa niente se Caio fa un unico post dove NON arriva a vedere la mandria, recupererà il giro successivo. Cercate di ultimare il giro entro lunedì sera, o darvi libertà non ha senso; in particolare i post liberi di Mem dipenderanno dai konohani, a meno che non abbia già idea di come sviluppare i due giorni di viaggio in solitaria (sì, il flashback è ammesso).
I post in più potranno anche non rispettare il limite dei caratteri, ma non fatemi trovare 3 righe di testo o vi faccio mangiare una gamba dai porcelli é_é
Martedì sera torno a scrivere come da programma. Non esagerate e non fatemi trovare 59 post da leggere o dei wallpost osceni please, potete sempre accordarvi in -off per accorpare più azioni brevi... come si fa di solito.

E niente, credo di aver detto tutto. Per qualsiasi domanda/dettaglio contattatemi pure via MP o whatsapp.
Scommetto che Sasaki non vedeva l'ora di aggiungere “porcaro” tra le voci del suo CV europeo <3
// on
 
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view post Posted on 24/7/2016, 22:59     +1   -1
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"Alla scoperta dei Maiali Perduti"... Non è possibile... siamo seri?
Questi furono i primi pensieri del giovane Kamata non appena lesse la missiva dell'Hokage.
Di certo non poteva lamentarsi in un periodo di magra come quello, dato che gli serviva di certo qualche piccola entrata per sfamarsi, ma non era per nulla contento di fare ancora un altra ricerca di animali. Vivere sotto un ponte era dura per Raion ma cercare dei maiali o cosa sia la causa di questa mancanza di maiali era troppo dura da accettare. Da un ragazzo che aveva avuto tutta la sua vita in una enorme casa nobiliare passare alla vita sotto i ponti e infine alla ricerca dei maiali perduti era veramente un salto dalla padella alla brace.
Di vivere sotto i ponti me la sono cercata... Ma di cercare cosa fa scappare i maiali no... Cosa crede l'Hokage? Saranno giusto tre quattro lupacchiotti affamati! E noi dovremmo sgobbare per dei lupacchiotti? Siamo seri Raion... Qui alla foglia non troverai mai quella forza che ti serve.. Quella spinta in più per superare Makoto... E poi dai... Prima ti fanno cercare dei coccodrilli poi dei maiali?? Raion!! Tusei il disegnatore Kamata più rinomato di tutta Konoha, ridotto come un barbone a cercare dei maiali!
Lo spirito altezzoso e orgoglioso del Kamata non tramontava nemmeno in quelle condizioni da clochard!

Lesse per bene la missiva e si preparò verso il luogo d'incontro. La, avrebbe trovato apparentemente altri compagni di cui ignorava le identità.
Spero vivamente che non sia quel macrocefalo del Senju... Non sono di certo all'altezza in questo periodo per tenergli testa con quei suoi ragionamenti complicati. Sono affamato, puzzolente e dolorante dappertutto per colpa di quella specie di giaciglio ricavato da scatoloni. Non posso dirgli la verità se lo incrocio. Dovrò mentirgli e dire che sto facendo un intenso allenamento per sconfiggerlo e che non posso prendere doccia ne mangiare da tanto che è impegnativo... si ecco giusto!

Ma speriamo di non incontrarlo così non mi tocca mentire a quello stuzzicadente.


Lasciato il suo "rifugio" sotto uno dei ponti di Konoha, Raion si mise in cammino per raggiungere le porte del villaggio. Con se aveva la sua divisa nera da disegnatore, i suoi arnesi per l'arte, guanti da disegnatore con indici e pollici scoperti, il coprifronte in bela vista sulla propria capa e naturalmente un olezzo da barbone non lavato da una settimana.
Il vagabondo-barbone Raion era tutto tranne che il nobile Kamata che qualche settimana fa girava altezzoso per le vie di Konoha. Restava sempre il solito altezzoso e irruento Kamata, certo, quello nessuno poteva torglielo dal suo animo, ma un minimo di parvenza nobiliare era fuita. Ora puzzava ed era denutrito.

Arrivato sul posto si accorse essere il primo fra tutti.

Decise di fare l'unica cosa che poteva fare: disegnare.

Estrasse uno dei suoi meravigliosi taccuini e iniziò a disegnare.

Sì, ma cosa?




gdr-off

Salve a tutti! prendo iniziativa e parto col primo post degli eventi live!
Auguro a tutti buon divertimento! E cerchiamo di intrecciare per bee le nostre storie! Ho voglia di nuovi pg da far conoscere a Raion!

PS. E' sufficiente questa lunghezza Egeria? o troppo poco?
 
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Makoto
view post Posted on 25/7/2016, 11:08     +1   -1





Dopo la prima missione con Raion, Makoto doveva concentrarsi adesso sul lavoro in falegnameria e aiutare il nonno Aritomo con le faccende. Kinji ancora non si era fatto vivo e il Senju lo aspettava con molta agitazione, impaziente di scoprire cosa avesse in serbo per il suo addestramento.
Tuttavia adesso gli toccava lavorare e non come shinobi; aveva già indossato dei vestiti vecchi per prevenire alla sporcizia e al sudore della giornata, quando fu richiamato dalla madre.


Ami: "Makoto, uno shinobi alla porta ha lasciato una lettera per te. L'ho messa sul mobile all'ingresso."

Non se lo fece ripetere due volte: poteva scampare nuovamente alla giornata di lavoro in falegnameria. Corse subito verso l'ingresso e aprì frettolosamente la lettera con il sigillo dell'autorità di Konoha. Doveva recarsi alle porte del villaggio per partire in spedizione con altri genin e il loro compito era scoprire a cosa fosse dovuta la mancaza di carne suina a Konoha.

Makoto: (Prima gli alligatori e adesso i maiali. Ormai mi credono un esperto di questo genere di missioni. Ma comunque sempre meglio di andare in falegnameria. Inoltre qui c'è scritto che usciremo dal villaggio, non vedo l'ora!)

Si recò in camera per cambiarsi d'abito ed equipaggiarsi e uscì di casa passando davanti alla madre.

Makoto: "Devo andare in missione! Glielo dici tu al nonno che non posso andare in falegnameria? Vado, ciaooo!"

Non attese neanche la risposta della madre e uscì di casa.

Ami: "Ciao, stai attento! E adesso chi lo sente papà..."

Fece il solito tragitto che collegava la residenza del clan Senju al villaggio pensando a quali potessero essere i suoi nuovi compagni. Magari avrebbe rivisto Teichi o forse ancora una volta Raion: probabilmente li consideravano ottimi per il gioco di squadra e per trattare gli animali.
Arrivato alle porte del villaggio non poteva credere ai suoi occhi: Raion Kamata ancora una volta. Non gli aveva rivolto lo sguardo e probabilmente non l'aveva notato perché preso dal disegnare sul suo tacquino. Gli si avvicinò silenziosamente.


Makoto: "Stai disegnando me che te le suono in combattimento? Che sorpresa vederti qui! Anche tu per i maiali? Ormai ci credono degli esperti, dovremmo aprire una fattoria insieme. Come te la passi?"

Si portò la mano dietro la testa facendosi una grossa risata. Poi improvvisamente si portò le mani in faccia per coprirsi il naso.

Makoto: "Per tutti i Kami, hai un odore terribile! Non ti sei ancora lavato da quando siamo scesi nelle fogne qualche giorno fa?"

 
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view post Posted on 25/7/2016, 15:27     +1   -1
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D
avvero?

Sasaki: ”Sì, ok. Andiamo.”

La sua mano strinse quella dell'uomo con quanta più forza possibile, ma senza metterci cattiveria. Era giusto un modo per far sentire al suo....”cliente” che non era proprio un lavoro gradito.

Oddio, non che fosse davvero un problema. Cioè, dal punto di vista morale aveva fatto di peggio. Nulla di grave, nessun atto criminale o di violenza, ma diciamo che rubare alla gente o scortare ricchi signori con puttane d'alto borgo non era paragonabile a fare da porcaro. Una situazione molto insolita quella, sia per il luogo, sia per il modo.

(io non ci volevo neppure venire qua...)

La sua presenza nei pressi del Fuoco? Beh, ordini di Enma. Dopo la distruzione dell'eremo dei Primati, servivano risorse per ricostruire il tutto. Servivano materiali e attrezzi. Sasaki si era prodigato a più non posso per trovare lavori in lungo e in largo per racimolare soldi. Perfino troppo, visto quante cose aveva dovuto fare seppur mantenendo gli allenamenti quotidiani coi Primati. A questo, si era unito il profondo disagio della sua presenza all'eremo, che per quanto sembrava stesse migliorando quotidianamente, era ancora abbastanza palpabile da parte di molte scimmie, soprattutto delle più anziane. A questo punto non era nemmeno più il collegamento con Keiichi il problema, pareva, a detta di alcuni “uccelletti”, che fosse il suo carattere esuberante e la scelta di aver tenuto i prigionieri di guerra come manovali e possibili monaci dell'eremo il problema. Alcune scimmie volevano un'opzione più severa, e avrebbero gradito che quegli uomini venissero consegnati alle autorità del Paese del Cielo. Agli uomini dovevano pensarci gli uomini, dicevano.

Già, così come a Yoori ci pensarono le scimmie. Ma vabbé, che dire. Era tutto molto comprensibile.

In effetti, si era chiesto molte volte del perché della sua nomina...ma si sta divagando. Dicevamo, era lì per ordine di Enma. Doveva fare una cosa molto particolare: prendersi una vacanza.

Esatto.

Gli era stato ordinato di non fare un bel tubo per almeno una settimana. E gli era stato detto di andare proprio lì, nel Paese del Fuoco. “Capirai il perché”, si era limitato a dire il grosso primate bianco. 'Sti cazzi, bella roba. Non che non avesse potuto rifiutarsi semplicemente, ma la paga che veniva offerta per un lavoro così semplice era troppo allettante.

Fu così che trascorse i successivi due giorni a vegliare sulla mandria di maiali. E nonostante la sua guardia, almeno dieci maiali a notte sparivano. Il mandriano era molto contento, perché il numero era notevolmente calato, am incitava Sasaki a fare di meglio. Qualcosa gli suggeriva che avrebbe voluto usare termini più bruschi, ma forse la statura del ragazzo e le pesanti catene che avvolgevano il suo corpo davano l'idea del “Non rompere il cazzo o te lo taglio”.

La cosa gli dava davvero fastidio però. Come cazzo avevano fatto quelle bestie a sparire?. La prima notte l'aveva passata con i sensi all'erta, osservando in luno e in largo. La seconda aveva anche attivato la sua capacità extrasensoriale, eppure nulla. Non solo non aveva visto nessuno avvicinarsi, ma non aveva neppure sentito i maiali sparire. Semplicemente, quando si faceva la conta, saltava fuori che dei capi mancavano. Puff. Vaporizzati.

(Se io trovo quel cretino che ruba questi maiali, porco mondo gli tiro un pugno che gli spacco la testa. Ma lo troverò quel deficiente prima o dopo...)

La sua pazienza iniziava ad essere messa a dura prova. Insomma, già era abbastanza ingrato come compito, e lo stava pure fallendo?!? Non c'era nulla di peggio per il suo orgoglio....





GDR OFF Colte citazioni nel post GDR ON
 
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Skyfall90
view post Posted on 25/7/2016, 18:47     +1   -1




parlato pensato



Un sordo battito di nocche rimbalzò tra le mura di casa tanto forte da svegliare di soprassalto Aiden.
Il giovane stava dormendo dopo una pesantissima nottata passata tra i corridoi dell'ospedale dove prestava servizio ormai da qualche tempo.
Barcollando scese le scale ed ad attenderlo sulla soglia della porta un ninja di Konoha con una candida lettera bianca in mano.
Dopo uno scambio di saluti e di cortesie il Genin si ritrovò scalzo a scrutare la busta recante il simbolo della foglia...Una convocazione, o meglio una missione lo attendeva da lì a poco, una sola ora per raccimolare l'occorrente e trovarsi col resto della squadra alle porte del villaggio.
Con trepidazione e con un po di tensione rientrò in camera e cominciò a riempire la borsa da viaggio, il disordine del ragazzo rese questa semplice azione veramente molto ardua,trovare le varie armi e i vari utensili o vestiti sparsi tra la camera e la lavanderia richiese più tempo del previsto.

"Certo che non è una delle missioni più allettanti quella che mi attende però sempre meglio che poltrire su una sedia, poi qualche soldo in più fa sempre comodo...Chissà che fine hanno fatto quegli animali..."

Incuriosito dal mistero finì di vestirsi e inforcati gli stivali e stretta la fibia della Katana l'avventura poteva avere inizio.
Quando il ninja fu pronto si lasciò dietro le spalle la piccola casa e si diresse al luogo dell' incontro pieno di speranze e voglia d'avventura, anche se quello che lo attendeva non era una delle missioni più gloriose.
Il grande portone della foglia divideva le ultime case dalla foresta più fitta, il mondo civile e tranquillo dalla natura forte e selvaggia...
Due ragazzi, di cui uno intento a disegnare, erano in attesa..

"Chissà se fanno parte del team a cui sono stato assegnato,meglio presentarsi e togliersi ogni dubbio..."

Con tono amichevole e con un gran sorriso sulle labbra il giovane si avvicinò ai due coetanei e provò a rompere il ghiaccio:

"Ciao! Sono Aiden Uchiha, piacere!...Scusate la domanda ma stamattina sono stato convocato per una missione... una ricerca di alcuni maiali scomparsi....Siete qui anche voi per questo?"

 
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view post Posted on 25/7/2016, 23:49     +1   -1
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"Signor Mizayashi."
Inaspettatamente, se lo ritrovò alla porta: i lunghi capelli neri a ricadergli sulle spalle, cornice del suo viso severo, folti come la cicatrici che lo abitavano. Dismettendo la sua sorpresa, lo invitò ad entrare, salvo poi veder rifiutata la sua offerta con un educato, altero cenno della mano.
"E' parecchio che non si ci vede, ragazzino."
"Si, saranno quasi due anni ormai. Dal giorno dell'esame, ora che ci penso."
Lo squadrò attentamente, come stesse vagliando un animale da soma. Non aveva perso questa sua caratteristica - che, non poteva dissimularlo, specie in quei giorni, lo disturbò ai limiti dell'indispettimento.
"Ti sei fatto più robusto: non che non lo fossi già allora, ma cominci ad avere il fisico di un uomo. Ti stai allenando ancora con Izumo?"
"Penso sia il fisico di chiunque sia impegnato in lavori di fatica; si, sono ancora suo allievo."
Merda, pensò, perchè tutte quelle domande? E, soprattutto, cosa cazzo ci faceva sull'uscio di casa sua?
"Eh, Izumo è un bonaccione, ma ci sa fare con gli allenamenti."
Qualche istante di pausa in cui frugò con noncuranza tra le tasche della giubba. In breve, gli porse una lettera del Hokage: "Tieni questa è per te: non un lavoro adatto ad un vecchio come me consegnare missive, ma casa tua veniva di passaggio, non mi costava nulla."
Intento a leggere il contenuto della missiva, sentiva Mizayashi proseguire: "Comunque non credere che gli allenamenti di tutti i tuoi colleghi diano gli stessi frutti: li vedo alcuni, e - vuoi per sovrappeso, vuoi per mancanza di tono muscolare - sembrano tutto fuorchè shinobi."
"Si vede che moriranno più facilmente di me" gli rispose, senza distogliere il volto dalla missiva.
Attimi di silenzio in cui la finì di leggere, dopo di che alzò il capo verso Mizayashi, scorgendo sul suo volto segnato da mille battaglie un'espressione enigmatica.
"Credi che dare la caccia a un po' di maiali ti potrebbe portare a rischiare la vita?"
"Se sono particolarmente affamati sì, potrebbe: sono onnivori dopotutto, giusto?"
Una smorfia simile a un sorriso emerse dal suo volto, come quando lo aveva portato sul ciglio del dirupo durante l'esame: "Questo tuo sarcasmo... a quanto vedo quello non è cambiato."
"Si, una delle tante cose in cui sono sempre lo stesso."
Vide Mizayashi volgere il capo all'insù, come volesse scrutarlo da una posizione maggiormente di vantaggio, gli occhi ridotti quasi a due fessure: "Tra queste non c'è il tuo sguardo."
La sua attenzione mutò; lo scrutò più pensieroso, non capendo esattamente cosa avesse voluto dire: "Il mio sguardo?" gli chiese, alzando il sopracciglio destro.
"Si, il tuo sguardo. Non so che cosa tu abbia vissuto in questi due anni, ma qualcosa in te è cambiato. Hai uno sguardo - diverso."
Frattanto Hakurei lo fissava con un'espressione al limite tra l'assorto e il canzonatorio, non capendo bene dove volesse andare a parare.
"Sembra uno sguardo di chi è - carico di determinazione."
Incrociarono gli occhi intensamente, in un silenzio che Hakurei decise presto di rompere: "Non so cosa vorreste dire, ma lo prendo per un complimento." concluse portandogli un sorriso. "C'è altro?"
Mizayashi scosse la testa, non smettendo di fissarlo: "E' tutto. Mi chiedo però a cosa sia rivolto. E, soprattutto, se sia sufficiente a renderti utile al villaggio."
"Bhe, a breve lo sapremo." gli rispose con un mezzo sorriso di frettoloso congedo, in procinto di immergersi per le strade di Konoha: "Con permesso, Mizayashi."
I due erano di spalle, Hakurei diretto a passo cadenzato verso il cancello della villetta, quando un sibilo chiamò la sua mano: un rapido gesto, e con un brusco trillo metallico il suo kunai urtò quello del Nara, i loro sguardi ora feroci intenti a contemplare quanto accaduto.
Immobili, plastici dopo quello sforzo improvviso, lo sguardo di Mizayashi rimutò improvvisamente in quel ghigno che rappresentava il suo sorriso: "Due anni fa saresti stato colto alla sprovvista, senza alcun dubbio."
Riposando il kunai nella sua giacca - gli occhi di Hakurei ancora vigili, se non torvi al suo indirizzo, il kunai ancora sguainato - continuò: "Sei diventato una molla in perenne tensione, un arco composito facile da tendere. Ripensando al bimbetto dubbioso e dagli occhi languidi e incerti che eri, me ne rallegro: non so cosa ti abbia portato a questo cambiamento, ma di certo ti sarà utile lungo la tua Missione."
Ancora segnato dal recente avvenimento, il genin riposò lentamente il kunai, tornando ad assumere una postura rilassata: "Lei invece a quanto pare è sempre lo stesso: la diverte giocare pesante.
Saluti.
" un lieve cenno del capo, e si congedò.
Varcando la soglia del cancelletto, Mizayashi frattanto continuava a scrutarlo, quella sua strana smorfia ancora viva sul suo volto: "Mi chiedo se la tua Missione - " gli venne da pensare: " - sia realmente quella per cui Izumo e Konoha stessa ti ha addestrato."

"Speravo che non lo avrei più rivisto. Stronzo di un fanatico."
Un branco di maiali spariti. C'era da sperare che non si sarebbero comportati come Neko, il gatto della signora Iguchi, durante la sua prima missione. Difficile da immaginare, dal momento che i maiali sono stupide bestie da macello. Certo però che, dovette pensare, che proprio in virtù di ciò quella serie di sparizioni era difficile supporre che provenisse da un'iniziativa delle bestie stesse, da una loro consapevole opposizione al destino che le aspetta tra le mura del villaggio.
Assorto in quelle riflessioni, si ritrovò nei pressi del luogo designato: poteva scorgere due ragazzi i lontananza, intenti a parlare tra loro - man mano che li avvicinava, non poteva considerarli fisicamente più diversi, sotto ogni punto di vista.
"Forse sono altri shinobi designati a questa missione" gli venne da pensare: "Nel qual caso, speriamo siano apposto e competenti."
Non appena fu prossimo ai due, li vide raggiunti da un terzo ragazzo, le cui parole dissolsero ogni suo dubbio.
Procedette verso di loro, udendo in lontananza i tre presentarsi, e quando questi ebbero terminato si ritrovò ormai a pochi metri da loro: "Sembra sia arrivato nel posto giusto." disse loro con un lieve sorriso.
"Hakurei, piacere" concluse, presentandosi ai tre con un cenno del capo.
 
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view post Posted on 26/7/2016, 07:55     +1   -1
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Il primo ad arrivare al luogo, subito dopo il nostro disegnatore pazzo, fu..... Rullo di tamburi... Il suo acerrimo amico e rivale Makoto.

Il suono della sua voce arrivò alle sue orecchie e di colpo la matita con cui disegnava venne stretta in una morsa vigorosa dalle dita scoperte. Sul suo volto un sorriso maligno comparse e senza voltarsi disse:
No caro mio bel falegname, sto disegnando la tua sconfitta sotto i miei colpi di pennello... Ma questa è una storia che non è ancora pronta

Chiuse di botto il suo taccuino e lo infilo nella tasca dei pantaloni laterali. Si alzò e si mise di fronte a Makoto con quel suo solito sorriso di sfida.

Certo che va bene! Non potrebbe andare meglio! Si.. Il mio puzzo... No razza di stuzzicadenti! Mi sono lavato da dopo la missione! Chi credi che sia? Sono un nobile della famiglia Kamata! Con chi credi di parlare!

Alzò il mento e il viso quasi ad elevarsi sopra Makoto per darsi un tono nobiliare. Ma mentiva... Quel periodo era un vero turbine di eventi negativi. Ma non poteva di certo rivelare quel suo momento a Makoto.

Il mio puzzo ha una ragione che in effetti ti concerne caro il mio fabbricatore di casse da morto. A proposito.. Hai preso le misure per la tua di casse?? Buahahha.. Bon... Cazzate a parte... Sto seguendo un allenamento particolare ventiquattro ore su ventiquattro che non mi da il tempo nemmeno di lavarmi. L'ho interrotto solo per fare una missione perché sapevo che c'eri!
Balla assurda. In realtà nessun componente della squadra sapeva dei partecipanti fino al momento stesso dell'incontro. Ma come al solito.. Raion doveva alzarsi sul piedistallo se no non era contento.
Piuttosto tu! Seghi sempre? Ahah che mi racconti? È da un secolo che non ci imbattiamo! Cosa mi racconti di nuovo? Cambiato mestiere o sei sempre la a fare le bamboleggi di legno per i poppanti?

Intanto un altro figuro si avvicinò.
Mh un altro.. Si prefigge una missione piuttosto lunga se siamo in tre. Forse i lupi da acchiappare sono più di qualche d'uno

Raion fece un passo in avanti spostando Makoto col suo braccio. Alzò il mento e chiuse gli occhi come un nobile d'altri tempi.
Io sono Raion. Raion Kamata. Il più grande artista di strada e di Konoha. Il mio inchiostro è conosciuto in tutto il villaggio e la mia arte amata da tutti qua.
Solita presentazione altezzosa che metteva ancora più in risalto quella antitesi: un nobile decaduto che puzzava di sotto-ponte.

Aiden Uchiha. Benvenuto. Questo al mio fianco è il mio fido compagno d’armi Makoto. Detto lo Makoto Stecchino. ahahah

Intanto arrivò un altro ragazzo che si presentò.

ah… no… ancora un altra volta devo fare tutta la solfa…. Su Makoto… renditi utile. Presentami!
Ma chi si credeva di essere Raion? Più era caduto in disgrazia più si credeva in diritto di dare ordini. Sarebbe stato diventato ben presto lo zimbello di tutti se non si fosse calmato. Ma era la presenza di Makoto che lo faceva reagire così. Quando Makoto si trovava nei paraggi, Raion si gonfiava come un pavone (o forse… meglio dire come un tacchino…)



Gdr-off
Abbiate pazienza per questo irriverente Kamata… Ma è fatto cosi 😉!
 
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Makoto
view post Posted on 26/7/2016, 11:04     +1   -1





Sempre pronto a controbattere lo spilungone Raion che posò inchiostro e fogli e si giustificò per la sua puzza. A quanto pare si stava allenando duramente, a differenza di Makoto che non aveva abbastanza tempo e doveva mettere al primo posto i problemi familiari. A quanto pare presto Raion poteva superarlo e non rimanere sempre secondo; questo non preoccupava eccessivamente il Senju perché sapeva che presto avrebbe appreso da Kinji Uchiha e non poteva esserci niente di meglio di un addestratore serio e a modo come lui. Non sapeva se ci fosse un Kamata dello stesso livello con il quale Raion si potesse allenare, ma di certo l'addestramento era un grande privilegio e tutto sommato il lavoro in falegnameria aveva fruttato qualcosa anche per la sua carriera di shinobi.
Non ebbe il tempo di rispondere alle provocazioni di Raion dato l'arrivo di un terzo shinobi alle sue spalle. Sulla sua maglia spiccava evidente il ventaglio del clan Uchiha, ma stavolta Makoto non sbuffò impaziente: di quel clan ce n'erano troppi e davvero scarsi, ma da quando aveva incontrato Kinji la sua opinione stava cambiando. Raion partì a tutta velocità presentandosi al nuovo arrivato cercando di risultare amichevole. Sembrava avesse voglia di fare nuove amicizie e di non restare da solo con Makoto. Il Senju ci rimase un po' male, ma seguì la conversazione tra i due. Si chiamava Aiden Uchiha ed era anch'egli un compagno di missione.
Raion non finì neanche di presentare il Senju che sopraggiunse un quarto componente. Un ragazzo alto, alto dagli occhi verdi e di bell'aspetto si presentò sotto il nome di Hakurei. Makoto passò subito ad un atteggiamento serio nei confronti dei nuovi arrivati.


Makoto: "Mi scuso per il mio compagno Raion e la sua esuberanza. Io sono Makoto Senju, però direi di continuare le conversazioni durante il cammino e di metterci subito il marcia. Il Paese delle Terme è piuttosto lontano; se partiamo adesso arriveremo nel pomeriggio. Conosco bene il percorso e non sarà difficile perché si tratta pure sempre del nostro Habitat, ovvero di foreste; tuttavia spero vi siate portati qualcosa da mangiare, altrimenti salterete il pranzo. Non so siamo tutti, ma i ritardatari non mi piacciono."

Sempre con fare serio si mise in marcia senza preoccuparsi delle risposte degli altri. Finalmente si usciva dalle porte del villaggio.

 
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view post Posted on 26/7/2016, 18:12     +1   -1
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Tanfo. Fu la prima cosa che lo colpì dopo essersi presentato, e non un tanfo qualsiasi, ma quello proprio degli aloni mefitici, del naturale olezzo di chi non fosse avvezzo alla pulizia. Ebbe un lieve cenno di insofferenza, la mano portata distrattamente nei pressi del naso, come a strofinarlo, mentre osservava i suoi tre compagni: era uno di loro la fonte di quel miasma? Se sì, chi cazzo era quella merda umana da buttare in un fiume appena possibile?
"Ah… no… ancora un altra volta devo fare tutta la solfa…" sentì declamare al più alto, e al contempo più esile, dei tre: "Su Makoto… renditi utile. Presentami!"
Lo squadrò ieratico, con le sopracciglia impercettibilmente aggrottate e le labbra ridotte a due fessure: il tono con cui si presentò, artificiosamente altezzoso, di chi vuole ostentare una superiorità priva di fondazioni solide, gli ricordò Jurobei. Senza la sua coinvolgente simpatia, a dire il vero.
"E' incredibile quanto gli uomini siano abili nel pavoneggiarsi" gli venne da pensare: "Ironico scherzo che si usi il termine "pavoneggiarsi" per indicare qualcuno che fa sfoggio di sè, dato che non ho mai visto un pavone autocelebrarsi con la stessa perizia degli uomini: sarebbe molto più onesto usare al suo posto un termine come "uomeggiarsi". Ma aspetta, forse lo sto giudicando, troppo in fretta: forse i due si conoscono da tempo e questo è solo un loro modo di scherzare e punzecchiarsi."
"Mi scuso per il mio compagno Raion e la sua esuberanza" sentì rispondere allo shinobi a lui più prossimo, sciogliendo i suoi dubbi sulla natura del loro rapporto: "Io sono Makoto Senju."
"I due si conoscono evidentemente da tempo. Da quanto non so, ma di certo abbastanza per essere entrati in confidenza. Che buffo..." gli venne da pensare mentre Makoto disquisiva sul percorso che li attendeva: "... ricorda un po' il mio rapporto con Jurobei, sebbene questo Raion mi appaia leggermente più molesto - ma, diavolo! è solo un'impressione: spero di sbagliarmi. E poi la questione più importante al momento è un'altra: cazzo! da dove viene questo tanfo insopportabile?"
"Direi che è una scelta saggia" rispose a Makoto, strofinandosi ulteriormente il naso con forzata noncuranza, avviandosi lungo la strada indicatagli da quest'ultimo.
 
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Skyfall90
view post Posted on 26/7/2016, 19:22     +1   -1




I ragazzi si presentarono, subito si potè notare che i due avevano un certo feeling maturato col tempo ,sicuramente si conoscevano prima dell'inizio della missione.
Pochi istanti dopo ecco giungere un' altro Genin e le presentazioni dovettero riprendere dal principio.
Ben quattro ninja erano giunti al punto di ritrovo, strana cosa per una missione di scarsa rilevanza...
Tutti i compagni di team del giovane Uchiha sembravano amichevoli, onesti ma allo stesso tempo trasmettevano uno strano senso di sicurezza che non guastava dopo i recenti avvenimenti capitatigli.
Quando Makoto indicò il grande portone di legno il gruppetto di shinobi partì verso la meta indicata su una piccola mappa recapitata insiema alla lettere di convocazione.
La luce del sole filtrava tra le foglie degli alberi illuminandoli sporadicamente, il calore della giornata e la fresca brezza rendevano la marcia molto piacevole.

tsukubasan-novembre01

Ad ogni passo compiuto la voglia di risolvere il mistero dei suini cresceva e questo rendeva Aiden molto motivato,voleva raggiungere al più presto il luogo prefissato e cominciare la vera e propria ricerca.

"Sono sicuro,sicuro che non siano scomparsi a causa di un lupo...Che ci sia dietro qualcosa di più losco?Si si non ci sono dubbi,me lo sento fino in fondo allo stomaco...Succederà qualcosa di inaspettato"

Pensò tra se e se mentre superava un piccolo ruscello d'acqua.

"Spero di essere utile comunque vada ,non mi piace essere un peso..."
 
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view post Posted on 27/7/2016, 01:10     +1   -1
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Allora ragazzi, per prima cosa mi scuso per il ritardo e per la pessima qualità del post che sto per scrivere: come prima osservazione devo dire che è impossibile pensare di attenersi al 100% agli orari fissati, troppi imprevisti quando sei a casa tua (beata la vita dello studente fuori sede). Ah, Makoto mi ha fatto notare che il Paese delle Terme è a NordEST rispetto a Konoha... chiedo venia, ha ragione lui.

Secondo: grazie per aver terminato il primo giro nei tempi^^ per domani sera, se avete problemi a postare tutti a causa del mio ritardo vi do senza problemi qualche ora extra... basta che non mi fate fare le 4 sveglia ad aspettarvi. Al limite inverto il giorno di pausa e mi sforzo di postare dopo il seminario, sarò stanca marcia ma mai come adesso.

Ultima cosa: se avete osservazioni/feedback sull'organizzazione dateli via topic anche subito, mi serve per correggere il tiro e proporre modifiche nell'organizzazione. Resto a vostra disposizione per qualsiasi cosa.


Non è una marcia particolarmente faticosa quella che si prospetta alla squadra di giovani shinobi, né il loro obbiettivo è qualcosa di difficile da individuare: rumorosi e decisamente puzzolenti, i suini si spostano pestando gli unghioni sulla terra battuta, con grugniti sonori e schiocchi di rami spezzati. I ragazzi avrebbero potuto avvertire il soave odore prima di ogni altra cosa, prima ancora che le grida inarticolate e i fischi dei mandriani raggiungessero le loro orecchie tese. Non è facile fare in modo che gli animali non escano dal sentiero, magari attirati dall'odore di succose radici o dai colori dei frutti di bosco maturi sui rovi: i custodi dei porci hanno i volti duri e tirati per la fatica, gli sguardi torvi che saettano da un animale all'altro ed individuano i movimenti non contemplati dalla loro tabella di marcia. Seguono sonore e decise indicazioni, impartite per lo più a colpi di bastone sulla groppa delle bestie troppo curiose.

Un paio di cani irsuti prece la mandria, ma i loro tartufi scuri non percepiscono la presenza degli shinobi se non poco prima del loro incontro: le orecchie dritte, subito si frappongono tra i capi e gli sconosciuti abbaiando sonoramente. I maiali, che possono essere tante cose ma non sono tanto scemi, si fermano quasi subito sbuffando piano: le zanne fanno male quando affondano nella cotenna. Non ci vuole molto prima che Dai si faccia strada tra grugni umidi e code arricciate, raggiunga il fianco del robusto giovanotto che ha assoldato e prenda a squadrare torvo i suoi agognati soccorritori. “E allora?!” li apostrofa infine con un brusco scossone del mento verso l'alto “vi levate dai piedi o no? O i vostri valorosi capitani giù a Konoha si sono accorti che è finita la pappa?”. Sì, definirli 'agognati' è un eufemismo, per non dire che volendo li farebbe calpestare vivi dai porcelli. “Ho già chi mi da una mano qui, e vale come un centinaio di voi” -stavolta è Sasaki il destinatario delle sue parole, parole accompagnate da un paio di ruvide pacche sulla schiena: il capo-mandriano sembra più che sicuro del proprio acquisto, e non sembra intenzionato a cedere di un millimetro davanti alla mano porta dalla Foglia “quindi se non sapete come rendervi utili sparite da dove siete venuti. IN MARCIA!” ulula in conclusione con un ampio gesto del braccio, e in un coro di fischi e latrati la pesante carovana si rimette in moto.

Poco più di 2000 caratteri... pazienza. Posso solo dire che una formula simile è adattissima per superare gli imprevisti.
Siete più che liberi nelle vostre azioni, niente in contrario se decidete di mandare a quel paese Dai o la missione (nel secondo caso, cavoli vostri per il compenso XD); ruolate fino all'arrivo della notte e lasciatemi il seguito. Non ci saranno incidenti o sparizioni di animali, giusto un paio di soste per abbeverare il bestiame al fiume. Se volete interrogare i mandriani per chiarirvi le idee inviatemi le domande (incluso Sasaki, che vorrà capire cosa gli sta sfuggendo). In ogni caso butterò qualche indizio qui e là nel prossimo post.
 
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view post Posted on 27/7/2016, 07:20     +1   -1
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Disegnatore di UCCELLI

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Parlato
Pensato




Makoto fece il solito Makoto! Si scusò per Raion e per il suo carattere e cominciò subito a dare ordini. "Andiamo di là", " facciamo di qua" etc.
Ormai Raion c'era avvezzo alla "capitaneria" del Senju, e non che gli dispiacesse, dato che doveva pensare meno (e al Kamata pensare non piaceva), ma quando Makoto si rizzava a capitano , l'orgoglio del disegnatore fomentava.

E ma che palle Makoto!! Sempre a dare ordini! Sempre a dire che fare no non mi muovo! Ragazzi non prendete troppo alla lettera il Senju!
Chiuse gli occhi, si mise le braccia conserte e fece la posa di quello che non voleva muoversi.
Ma il gruppo neanche fece caso all'atteggiamento di Raion.
Ok dai possiamo andare! Per di là!
Riaprendo gli occhi fece segno verso l'uscita. Ma gli altri erano già partiti lasciando il Kamata solo come un cretino a farneticare da solo.
Cominciam bene... Subito a prendere Makoto alla lettera e a seguirlo come capitano... Dico io... Solo perché è un Senju non vuol dire che deve avere le stelline del capo! Uff...
Affrettò il passo e li raggiunse accodandosi, facendo finta di non essere mai restato indietro, per evitare figuracce.

Durante il cammino gli i sensi fecero di tutto per cercare poste di maiali, ma Raion non era di certo un inseguitore e lasciò fare più agli altri.
Era più curioso di sapere dei suoi compagni.

Beh insomma ragazzi... Non vorrei fare il rompi.. Ma non sarebbe bene conoscerci meglio? Che qualità abbiamo eccetera? Immagino che andremo incontro a qualche branco di lupetti, ma anche se forse innocui bisognerà organizzarci. Tu Aiden! Giusto? Sei un Uchiha no? C'hai mica la vista stropocosmica o non so cosa? E te Hakirei, no? Te non mi dici niente sul tuo conto? Io dal canto mio faccio dei gran bei disegni... Non so se mi spiego?
Strizzando gli occhi a tutti.
Raion non era particolarmente amichevole in genere, anzi! Il suo atteggiamento spocchioso lo tagliava fuori dal gruppo sempre (e ne avevamo una dimostrazione giusto prima). Ma voleva conoscere le qualità dei suoi colleghi. La sua ricerca e il suo studio sulle tecniche e sui clan era appena partita. Doveva sapere il più possibile su tutte le più forti fonti di chakra e di potere per un giorno apprenderle e sconfiggere il suo rivale. Ma doveva per prima cosa abbattere il suo carattere scontroso.
Sono sicuro che questi ragazzi possono darmi delle buone informazioni per il mio studio. Cerchiamo di fare i simpatici o almeno proviamoci. Siamo già partiti col solito piede sbagliato, in quarta, facendoci riconoscere per il nostro carattere da mentecatti.. Ora vediamo di non aggravare la cosa!

Mentre cercava di conversare il gruppo trovò finalmente delle tracce di maiali ed infine il bestiame capitanato da dei mandriani non proprio "alla mano".
Calma Raion... Fa un respiro profondo... Se apri bocca fai come al solito un casino... Calma....
Un respiro profondo e poi...
RAZZA DI CONTADINOTTO DA QUATTRO SOLDI! AHOOOOO!!! Accetta l'aiuto e non aprir bocca! Non è possibile! Konoha viene in aiuto e a dare una mano e voi vi girate dall'altro lato! Ma c'avete i sorci nel cervello o cosa?? Restiamo qui e facciamo il nostro lavoro! CHE LO VOGLIATE O NO!
Intanto su uno dei lati del gregge vide un figuro che non aveva bastone per picchiare i maiali e non aveva l'aria del "porcaio". Sasaki.
Ragazzi quel tipo la in fondo sembra uno diverso... Vado a controllare. Cercate di parlare con questi mandriani, perché se apro io bocca faccio fallire la missione....
Fece giusto il giro della mandria per raggiungere Sasaki che dal canto suo non avrebbe avuto difficoltà ad accorgersi del Kamata in avvicinamento. Per una volta però il puzzo di Raion era camuffato dalla puzza della mandria!
Buongiorno... Raion Kamata da Konoha. Siamo venuti a fare qualche ricerchina sulle sparizioni. Immagino che lei non sia uno di questi mandriani o sbaglio? Anche lei è qui per cercare i ladri di maiali?
Fece una pausa aspettando la risposta e poi proseguì
Ha mica colto qualcosa?



Gdr-off
Ho dato del lei a Sasaki. Memphos. Non so quanti anni ha il tuo pg. Spero non ti dispiaccia se ho dato del "lei"
 
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Skyfall90
view post Posted on 27/7/2016, 12:14     +1   -1




"Stropocosmica...?"

Il giovane venne preso alla sprovvista dalla domanda di Raion...
Vista stropocosmica...
Era la prima volta che sentiva chiamare il potere del suo clan in quel modo, forse gli Uchiha più anziani e radicati si sarebbero infuriati ma non lui che dopo aver ripetuto in modo ironico la parola cominciò a sghignazzare.
L' ora di conoscersi e di raccontare di se era giunto e questo spaventava ogni volta il Genin che in rapporti umani non era tra i più ferrati,preferiva la solitudine e la tranquillità di solito.
Chiudendo per qualche istante gli occhi e riordinando le idee cominciò a parlare specificando scherzosamente, per prima cosa, il potere che possedeva.

"Sharigan, Raion si chiama Sharingan hahah!"

Fece un profondo respiro per immagazzinare tutta l'aria disponibile per proferire su di se poi iniziò il monologo:

"Come sapete mi chiamo Aiden...Non sono Genin da molto e all'attivo non ho un gran numero di missioni nel mio curriculum...In contemporanea al percorso di ninja sto seguendo quello di medico, ovviamente sono alle prime armi anche in quel campo però sto studiando per crescere e chissà magari un giorno salvare qualche vita, ci tengo molto dopo la "sconfitta" riportata al primo giorno di lavoro...Mi hanno detto che bisogna essere consci che non sempre si vince ma è una cosa che non accetto...Sarò all'antica ma odio perdere anche nel campo medico come nella vita.
Comunque resta il fatto che le infermiere e le dottoresse di Konoha sono dei bijou agli occhi quindi non mi lamento dello spettacolo che mi si mostra ogni giorno."


Disse con un sorriso compiaciuto

"Di me non c'è tanto da dire di più ora è il turno del prossimo!"


Finalmente il branco di maiali venne raggiunto,il puzzo e il fetore degli animali irritava le narici del ninja, il gruppo si diresse verso il mandriano ma con gran sorpresa non ricevette un gran benvenuto, anzi venne loro intimato di andarsene.
Raion sembrava molto seccato dall'atteggiamento ostile ricevuto così decise di andare a cercare informazioni da una figura poco distante che "pedinava" i suini.
Che fare?Come comportarsi?
Gli ordini arrivati non permettevano sicuramente di abbandonare la missione senza aver ricavato almeno qualche informazione utile così il ragazzo provò ad addolcire il carattere burbero del l'uomo ostile.

"Scusate il nostro amico,non voleva mancarvi di rispetto....Ci perdiamo tutti se no cooperiamo, noi siamo solo le ultime ruote del carro..Eseguiamo solo degli ordini imposti dall'alto che ci piaccia o no.
Perfavore accetti il nostro aiuto, dopotutto dei cervelli e delle braccia in più fanno comodo a tutti no?"
 
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Makoto
view post Posted on 27/7/2016, 14:56     +1   -1





Ignorò le parole del solito Raion, mentre ascoltò volentieri la presentazione di Aiden.

Makoto: "Alle prime armi o meno, un medico come te in squadra ci farà molto comodo."

Sotto la guida di Makoto, il gruppo arrivò facilmente l'allevamento di maiali. Makoto si voltò soddisfatto verso i compagni e in particolare a Raion.

Makoto: "Questi puzzano più di te, Raion! Comunque sarebbe meglio raccogliere informazioni e capire bene cosa sta succedendo. Dei maiali non scompaiono del nulla, qualcuno potrebbe conoscere qualche indizio utile. Cerchiamo di fare un resoconto entro questa sera."

Ed ecco che entrava in scena il primo guastafeste che nei panni del mandriano tentò di sminuire la presenza dei giovani shinobi della foglia elogiando un uomo dai capelli rossi giunto in quel porcile prima di loro. Makoto lanciò un'occhiataccia all'allevatore e non aspettava altro che Raion andasse in escandescenza. Per fortuna si allontanò prima di combinare qualche guaio e si sposto in direzione dell'uomo dai capelli rossi per interagire. Le parole di Aiden furono pacifiche e amichevoli, intente a calmare la situazione. Anche Makoto si sentì offeso dal mandriano e a fatica tratteneva questa volta il suo nervosismo.

Makoto: "Moderi le parole, dovrebbe apprezzare l'aiuto di Konoha dato che si trova nel Paese del Fuoco. Inoltre se lei inizia ad offendere il nostro operato, nulla ci vieta ad offendere il suo. Mi sembra che non siate riusciti a risolvere da soli questa situazione, quindi avete bisogno di tutto l'aiuto possibile."

Lanciò un ultima occhiataccia all'allevatore e si allontanò alla ricerca di informazioni. Vicino i maiali sulla destra vi era un altro mandriano dall'aria più tranquilla e dal corpo minuto. Portava un cappello di paglia e dei pantaloni completamente ricoperti di fango. Makoto gli si avvicinò con fare calmo.

Makoto: "Mi scusi, buon uomo. Posso rivolgerle qualche domanda?"

L'uomo si volto e sorrise al giovane shinobi con il coprifronte di Konoha.

Mandriano: "Oh ma certo! Se posso rendermi utile per ritrovare i maiali scomparsi, rispondo volentieri."

Makoto: "Quando sarebbero scomparsi questi maiali? Avete ritrovato qualche indizio particolare come orme diverse dal solito?"

Mandriano: "Nel buio della notte senza lasciare la minima traccia. Sono letteralmente svaniti!"

Makoto fu sorpreso. Come potevano dei maiali grossi e rumorosi scomparire nel nulla? Poteva l'assenza di tracce essere già un indizio? Ringraziò l'uomo per la disponibilità e si congedò da quest'ultimo. Ricercò qualche membro della sua squadra e notò Hakurei poco distante da lui. Gli si avvicinò raccontandogli dell'assenza di tracce.

Makoto: "Dicono che sono svaniti nel nulla senza lasciare tracce. Che sia l'assenza stessa un indizio? Potrebbero centrarci degli shinobi; in fondo all'Accademia ci hanno sempre insegnato ad operare senza lasciare tracce."

 
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view post Posted on 27/7/2016, 16:40     +1   -1
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L'
irruenza di quei ragazzini era sia comprensibile sia fastidiosa. Era vero, le provocazioni erano partite in primis dal mandriano capo, che esasperato per le sparizioni dei suoi capi, aveva richiesto l'aiuto di Konoha. Un aiuto che era tardato ad arrivare, facendo perdere a lui decine e decine di capi. Forse per la gente del Fuoco e della Foglia, significava semplicemente perdere qualche bella salsiccia e striscia di pancetta. Ma per quest'uomo, significava perdere non solo soldi, ma anche tempo e vita. Vita, sì, dopotutto di quei maiali se ne prendeva cura lui, gli dava da mangiare e si assicurava che stessero bene, fino al fatidico giorno in cui avrebbero ricompensato le cure del mandriano offrendo la loro carne e tutto il loro corpo. Brutale da dire, ma la pura verità. Non seppe quindi che dire esattamente quando i ninja reagirono in quel modo alle sue proteste, ma avevano pure loro ragione: non c'entravano nulla con tutta quella storia, se Konoha aveva rallentato nella burocrazia, se la richiesta era giunta tardi o qualsiasi altro motivo, loro non c'entravano nulla. Da ambo le parti, poteva osservare un minio di ragione. Forse avrebbe dovuto dire qualcosa? Avrebbe dovuto schierarsi o cercare di calmare gli animi?

Ma perché'

Che cosa gliene importava davvero a lui di questa situazione? Era il classico battibecco nato dalla frustrazione e l'impazienza di due due parti che non sembravano molto desiderosi di comprendersi l'un l'altro.

Però, magari due paroline di potevano spendere.

Sasaki: ”Calmate i bollenti spiriti, signori, non è successo nulla. Vero, siete stati provocati per primi, il torto l'ha iniziato lui, ma non sapendo tutta la storia, non avete idea di quanto tempo è che aspetti un aiuto da parte di Konoha. Con questo lavoro lui deve viverci, perdere bestiame significa perdere sostentamento...voi avete voglia della sua carne, lui ha voglia di sapere cosa sta succedendo, e magari siamo tutti un po' nervosi, huh? Dai, non facciamo cazzate....”

Il suo tono era un misto tra la velata minaccia e il tono sospirante di un adulto che rimprovera il battibeccare di due pargoletti: stufo.

Quando vide l'efebico signorino dalla lingua lunga avvicinarglisi, il suo comportamento abbastanza formale e rispettoso gli fece pensare che o quella di prima era la classica irruenza giovanile o il suo aspetto doveva incutere una certa riverenza nello shinobi. Alto circa 25cm in più di lui, aveva forse una decina d'anni in più, oltre alla corporatura decisamente agli antipodi.

Sasaki: ”Tanto piacere...sì, sono stato assoldato per fare la guardia a queste bestie, ma devo dire che sta succedendo qualcosa di molto particolare. Non ho trovato tracce, non ho percepito presenze avvicinarsi, non ho sentito strani flussi di chakra, udito nulla, visto nulla, niente di niente. Pare che da quando ci sono io il numero di capi scomparsi a notte sia diminuito, ma il fatto che siano comunque riusciti ad eludere la mia guardia mi fa incazzare...qualche occhio in più non fa schifo per niente, anzi...niente occhi bianchi, huh? Uno di voi è un Uchiha almeno? Farebbero comodo un paio di occhi speciali per capire che cazzo sta succedendo”

Si premurò di non rivelare proprio il suo nome. Coi suoi modi di fare, sperava che magari non glielo avrebbero manco chiesto.






GDR OFF Allora, l'aspetto del mio pg non è aggiornato in scheda, prima o poi dovrei farlo. Di fatto, cenni particolari: occhi castano-ambra, capelli rosso scrui, 195 cm, bracia sproporzionate rispetto al corpo, esageratamente grosse (Fabbro, ambidestro), porta vestiti neri cosparsi di catene lungo tutti gli arti GDR ON
 
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