Da un'altra prospettiva., Libera per ¬BloodyRose. e Fran_calore

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 8/7/2016, 22:18     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
8,590
Location:
Steins;Gate ~

Status:


Spostarsi dal proprio villaggio per questioni urgenti non era come essere convocati in una missione lontano da casa, per quanto simile potesse essere. Sapere di dover svolgere una missione come kunoichi al servizio del paese era diverso dal dover assistere un malato, soprattutto perché col secondo non ci si poteva permettere di sbagliare o di ragionare per lunghi periodi di tempo. Quando venne a sapere che le forze alleate avevano bisogno di un buon medico che li coadiuvasse nel ricercare la causa di un importante caso di quarantena, non si sarebbe mai immaginata di essere chiamata in causa; dopotutto, nonostante i suoi ottimi risultati nella carriera medica, era ancora una neofita. Oltretutto non era mai stata nelle lande desertiche del Paese del Vento prima di allora - cosa che un po' la metteva in soggezione, considerato che avrebbe dovuto viaggiare da sola.
Nonostante tutte le perplessità che attanagliavano la sua mente giovane, e l'immotivata paura di un possibile fallimento a stringerle il cuore in una morsa, Setsuna superò quell'ostacolo personale suggerito dall'insicurezza e, sulle ali del vento, s'avviò alla volta del Sunagakure. Non avrebbe deluso così facilmente Hachi-sensei: avrebbe dato fondo a tutte le sue abilità e conoscenze in campo medico e avrebbe fatto il possibile per scoprire quale male affliggeva quel paziente, fornendo ai medici del continente alleato tutti i possibili mezzi per poterlo debellare.

Durante le indagini all'ospedale del villaggio nascosto nel deserto, la Hyuga diede fondo a tutto il suo sangue freddo e a quella spiccata indole intuitiva che l'aveva sempre contraddistinta fra tanti medici in quel della Foglia. Dopo aver ascoltato tutte le teorie e aver visitato di persona il paziente sotto quarantena - indossando le dovute protezioni per evitare un possibile contagio - la giovane medico ebbe modo d'individuare un'anomalia nel sistema circolatorio del paziente; molti punti di fuga erano stati corrosi dall'interno e il flusso di chakra in circolo pareva essere drasticamente diminuito, portando il paziente in uno stato comatoso. Aguzzando la vista, vide qualcosa di strano.. un filamento non usuale nel flusso, simile a un verme. A quella macabra scoperta associò subito misfatto e colpevole, comunicando la presenza del parassita all'interno del sistema circolatorio del malcapitato - contratto probabilmente molto tempo prima d'allora, considerato lo stato pessimo del flusso di chakra dell'uomo.
Si sentì subito più leggera quando al paziente venne estirpato quel subdolo vermicello, e soddisfatta quando i medici e i parenti del malato la ringraziarono per il prezioso apporto. Per una persona col cuore nobile come il suo non c'era nulla di meglio che sentire di aver fatto qualcosa di buono per qualcuno, al di la del compenso monetario che in molti avrebbero apprezzato di più.


(E anche questa è risolta, tempo di tornare a casa adesso.. questo caldo mi ucciderà..)

Dovette pensare sulla via del ritorno, mentre il sole cominciava a calare alle sue spalle. Come c'era da aspettarsi, quelle poche raffiche di vento che spiravano lungo i sentieri che l'avrebbero condotta fuori dal villaggio non facevano che trasportare afa e piccoli granelli di sabbia, rallentando il suo incedere e asciugandole la gola.
Quei lunghi capelli che ondeggiavano seguendo il moto del vento erano un tocco di colore in mezzo al neutro delle costruzioni beige, nonostante in parte fossero coperti da un foulard candido che andava a chiudersi davanti alle vie respiratorie - unico filtro a sua disposizione per quell'aria piena di polvere. Per un momento abbassò quel morbido lembo di stoffa e bevve qualche sorso dalla borraccia che si era portata appresso, ma questa pareva contenere solo poche gocce d'acqua, non sufficienti per il viaggio di ritorno. Decise dunque di fermarsi lungo il sentiero per riempire il contenitore in una fontana.


(Forza che fra poco sono a casa. Una volta fuori dal villaggio, lontana da occhi indiscreti, chiederò a Higyo-sama di darmi l'ennesimo passaggio.. anche se preferirei non doverlo chiamare affatto per queste sciocchezze. Quanto vorrei avere le ali..)

 
Web  Top
Fran_calore
view post Posted on 10/7/2016, 00:27     +1   -1




La giornata era iniziata come tutte le altre per Fuyuko: i primi raggi del mattino l'avevano svegliata nel vicolo in cui viveva da oramai diversi anni accanto a quelli che amava definire dei "coinquilini" nonostante non fossero altro che i senzatetto che andavano e venivano di annoi in anno, sopravvivendo spesso poco più di due mesi per quelle strade, ma lei era diversa, viveva da molto lì, non aveva avuto un tetto sopra la testa da quando aveva sedici anni, sempre in viaggio, sempre al freddo, al caldo raramente sotto la pioggia e una volta addirittura sotto la grandine, ma non si era mai decisa a lasciare quelle strade; non sapeva se fosse perché cominciava a soffrire di una certa claustrofobia anche quando si intrufolava nei negozi al chiuso per rubacchiare o perché stava sviluppando un qualche legame con coloro che vivevano per quelle strade talvolta per giorni, in certi casi per mesi o, come nel suo caso, per anni. Nonostante odiasse profondamente apparire debole aveva mostrato per quelle strade il proprio tallone d'Achille: erano le persone che le abitavano, mai e poi mai avrebbe potuto sopportare di scoprire che fosse stato fatto del male a coloro con cui condivideva il vicolo e ad uno di loro in particolare, Eikichi, aveva cinquant'anni ed era quello che più si era avvicinato ad una famiglia nella sua vita da quando era arrivata a Suna, fottutamente bravo ad alleggerire le borse delle vecchiette che andavano al mercato e con una cultura sconfinata sulle cose più inutili dell'universo, dalle costellazioni ai venti aveva insegnato tutto alla ragazza, che più che una cultura voleva riempire quelle notti piene di assordante silenzio con le parole. Sì, voleva davvero bene ad Eikichi, l'unica persona per la quale provasse qualcosa di quel tipo, l'unica alla quale un giorno l'avrebbe potuto anche dire senza sentirsi una completa idiota.
Si perse nel vortice di questi pensieri passando quasi un paio d'ore a rigirarsi sul suo cartone, nonostante tutto Fuyuko teneva particolarmente all'igiene e, a dimostrazione di ciò, il suo cartone era più pulito di molti letti e cambiava le bende che le avvolgevano il seno ogni giorno se possibile. Si voltò sul fianco venendo stordita dall'alito carico di alcol dell'uomo che come al solito si era addormentato sul lurido pavimento la notte prima, la ragazza si tirò in piedi afferrò il braccio di Eikichi e lo tirò di peso sopra al cartone per poi coprirlo con il proprio mantello, russava sonoramente mentre la giovane lo guardava sorridente, la giornata si presentava come parecchio calda ed avrebbe potuto fare a meno del suo mantello almeno per quel giorno, si strinse le bende che si erano leggermente allentate nella notte, prese la sua sacca ed usci "a caccia".


Vediamo cosa cazzo ha da darmi in pasto Suna oggi

Si era svegliata con la voglia di spaccare il mondo, voleva fare un grosso colpo quel giorno, qualcosa che potesse darle i brividi, di cui potesse vantarsi per ore con i suoi compagni, aveva voglia di vedere le loro facce stravolte in una espressione stupita, elogiarla e complimentarsi, quello le sarebbe davvero piaciuto, essere elogiata: essere un fottuto idolo di quei barboni.
La ragazza setacciò le solite zone in lungo e in largo trovando giusto qualcosa da sgranocchiare per colazione prima e per pranzo poi, il tempo passava ma il suo colpo grosso non voleva saperne di uscire allo scoperto, sembrava una giornata stregata, uno di quei cazzo di giorni in cui i pesci non abboccano nemmeno ad uno stramaledetto amo di caviale e più passava il tempo più la giovane si demoralizzava e si faceva una ragione del fatto che gli elogi non sarebbero arrivati nemmeno in quel giorno, in fondo avrebbe dovuto aspettare solo un altro giorno, forse l'indomani sarebbe stato migliore per la caccia.
Fu allora che vide l'ospedale e si bloccò sui suoi piedi, le sue narici avvertivano distintamente il puzzo delle bende che indossava e, se non avesse trovato qualcuno da ripulire, poteva almeno sperare di trovare delle bende nuove così entrò nell'ospedale e, in pochi istanti fu di nuovo fuori con delle bende che si era premurata di lavare a fondo prima di indossare per togliere quel fastidioso odore asettico che non sopportava; nel momento in cui stava uscendo dall'ospedale però aveva notato qualcosa che aveva catturato la sua attenzione, una ragazzina gli aveva tagliato la strada mentre usciva e aveva tutta l'aria di essere una straniera: non aveva mai visto capelli del genere nel villaggio della sabbia né occhi tanto chiari, era l'occasione perfetta per ripulirla, nessuno era in grado di prendere denaro dagli stranieri come lei che una volta era riuscita addirittura a rubare l'anello di fidanzamento dal dito di un uomo proprio sotto i suoi occhi. Non aveva mai capito la scaltra Fuyuko perché fosse così facile (e divertente) derubare gli stranieri ma aveva ipotizzato una volta che fosse dovuto al fatto che non conoscendo la realtà di Suna i "turisti" (come chiamava tutti gli stranieri) fossero portati a pensare sempre bene di tutto e tutti quando in verità in quel villaggio la ragazza aveva imparato di poter contare solo su sé stessa.
Oramai aveva adocchiato il suo bersaglio, una pesante borsa di monete che tintinnava ad ogni passo della bella ragazzina, sembrava pesante, "i bersagli pesanti non sono mai i migliori" gli ripeteva sempre Eikichi "perché è più facile accorgersi della loro mancanza", e forse anche per questo aveva puntato proprio quel sacchetto, voleva dimostrare qualcosa, voleva dimostrare di essere la migliore sulla piazza.
Seguì la giovane fino alla fontana che era nei pressi delle porte del villaggio, si sarebbe senz'altro fermata prima di partire, lei stessa non riusciva a sopportare quelle temperature nonostante ci vivesse da sempre, non poteva immaginare una turista affrontare il deserto da sola e senza acqua. Il piano andò proprio come aveva programmato, la ragazza si fermò a riempire la propria borraccia e la ladra le si avvicinò, slegò con cura il sacchetto usando le proprie dita veloci e lo tirò quel tanto che bastava per sfilarlo dalla vita della straniera. Non appena ebbe il peso del sacchetto tra le proprie mani ipotizzò quanto potessero essere.


Duecentocinquanta ryo più o meno...

Bambinescamente Fuyuko passò davanti a colei che aveva subito il furto facendo oscillare il sacchetto in bella vista, quasi come se volesse vantarsi delle sue abilità, quasi come se il solo fatto di esserci riuscita le bastasse, come il più delle volte, ma non era così, sentiva il brivido dei furti non bastarle più, non aveva mai sentito il bisogno di tenere una singola moneta della refurtiva eppure vedeva la gente spaccarsi la schiena per stipendi da fame, mensilità che a volte corrispondevano per lei ad una giornata di lavoro, e tutto questo la faceva arrabbiare. Sì, forse sapeva che fare con quei soldi...ora sì.
 
Top
view post Posted on 16/7/2016, 17:45     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
8,590
Location:
Steins;Gate ~

Status:


Quell'assurda calura accumulata durante il giorno non risparmiava nemmeno la penombra degli edifici che costeggiavano le arterie del villaggio. Non le piaceva molto quel caldo asfissiante; preferiva la frescura del sottobosco e lo scrosciare furioso delle acque della cascata. In quel villaggio desertico sentiva d'essere ostacolata persino nel semplice atto della normale respirazione, come se quell'arsura cocente abbassasse drasticamente la qualità dell'aria circostante e le impedisse di ossigenare a dovere i polmoni.
Adocchiare quella fontana fu come un miraggio dopo la desolazione provata nel solcare a piedi le interminabili dune del mare desertico. Avrebbe voluto affrettare il passo, ma non voleva attirare su di sé sguardi divertiti; mantenne dunque un'andatura costante e, giunta ai piedi del dispensatore d'acqua potabile, abbassò il lembo del foulard che le copriva il volto sino al naso e bevve, portando la destra concava sino alle labbra. Non era molto fresca, ma comunque bastava a dare quel minimo di refrigerio. Per potersi riavere dal forte calore, con le mani bagnate prese a picchiettare fronte, collo e nuca; appena terminò quell'operazione, stappò la borraccia oramai vuota, la capovolse per pulirla dalle ultime gocce rimaste ancorate al contenitore e quindi la posizionò sotto l'acqua corrente per riempirla nuovamente sino all'orlo.
Fu durante quell'operazione, dopo aver allontanato un po' lo stordimento dovuto alla bassa pressione, che s'accorse di qualcosa; fu una sensazione, quella d'essere sotto osservazione.. confermata poi quasi immediatamente dal venir meno del peso della sacca di monete appesa in vita. Chiuse di scatto il tappo della borraccia - oramai quasi del tutto piena - e si volse con tutto il corpo in direzione del ladro che, come a voler sbeffeggiare la sua preda ignara, si fermò pochi passi più avanti in una posa spavalda, con la sinistra ancorata al fianco e la destra a sventolare in aria il bottino.
Dovette guardare quel ragazzino in cagnesco, poiché mal sopportava tipetti come quello lì; non erano i soldi ad interessarle, ne aveva abbastanza e un compenso in meno non le avrebbe distrutto la vita.. ma aborriva atti così scorretti. Chissà a quanti altri aveva sottratto qualcosa, magari di più importante valore - sia monetario che affettivo, nel peggiore dei casi. Trasse un profondo sospiro, cercando di riguadagnare la calma venuta a mancare nel realizzare il furto; quando fu abbastanza tranquilla da sostenere una conversazione senza andare in escandescenze, fece un qualcosa di altrettanto derisorio nei confronti del ragazzino dalla corta zazzera castana: applaudì al suo gesto.


Complimenti, sei riuscito a fregarmi. Adesso che ti sei realizzato, ritorna quel sacchetto alla sua legittima proprietaria.

Non appena pronunciò quelle ultime parole, avvenne qualcosa che sconvolse persino la giovane dai capelli cobalto - che nonostante tutto mantenne un certo decoro e non trasmise la sua sensazione di stupore: un rapace di piccole dimensioni, dal piumaggio prevalentemente scuro e macchiato di cremisi sui lati del becco acuminato color avorio, sulla seconda fila di piume ancorate alle ali e sulla parte terminale della coda, scese in picchiata e artigliò il sacchetto, guadagnando poi nuovamente quota per raggiungere la straniera dagli occhi bianchi.

(Hideki? Cosa ci fa lui qui? Mi stava forse seguendo..?)

Domande che avrebbero dovuto attendere, poiché il sacchetto venne lasciato a mezz'aria dal rapace e Setsuna l'afferrò con un movimento rapido della destra. Un'occhiata venne lanciata al rapace, che volava in alto sopra le loro teste; dunque l'attenzione fu nuovamente spostata sul giovane ladro con la mano leggermente insanguinata a causa della picchiata dell'essere alato.

Dammi una sola buona ragione per non denunciarti del furto alle autorità. E non ti consiglio nemmeno di tentare di scappare; per quanto veloce o furbo saprei perfettamente come raggiungerti.

Un monito, un suggerimento. Voleva dare a quel ragazzo l'opportunità di redimersi, anche se sospettava non avrebbe preso bene quelle parole. Tenne comunque alta la guardia.

(Un tipo abituato a rubare saprà anche come difendersi; meglio non dare nulla per scontato..)

 
Web  Top
Fran_calore
view post Posted on 22/7/2016, 20:07     +1   -1




Non appena le fu sfilato di mano il bottino, Fuyuko non poté fare a meno di sorridere e applaudire l'incredibile abilità di colei che aveva derubato rimarcando prima di tutto le prime parole della sua frase.

Davvero brava tesoro, anzi bravissima, non avrei mai immaginato di vedere un pennuto così dannatamente ben addestrato, ti ci devono essere voluti anni di fatica ma sai: ognuno ha le proprie cazzo di preferenze e se ti piace sprecare il tuo tempo in queste cose non sono io a doverti biasimare.

Pronunciò queste parole con fare divertito, quasi sbeffeggiante, cercava di mostrarsi quasi in una posizione di vantaggio, come se avesse avuto tutto sotto controllo quando sapeva benissimo di essere in una situazione quantomeno critica in quanto riusciva a leggere dagli occhi di quella straniera di aver fatto male i propri calcoli, che quella che aveva davanti era una kunoichi anche pericolosa, l'unico modo che aveva per liberarsi di quella fastidiosa presenza era portarla dove non avrebbe potuto opporsi, tirarsela appresso per poi coglierla di sorpresa, recuperare i soldi e perché no, andarsene a cenare; si leccò le labbra, anche il solo pensiero di affogare i propri denti nei dolci spaghetti di riso la faceva salivare, deglutì e disse nuovamente in modo spavaldo e divertito.

Suvvia, scommetto che non sai nemmeno dove sia il fottuto palazzo del kage!

Ridacchiò in maniera irritante, era convinta delle proprie possibilità nel convincere quella ragazza a fidarsi di lei, stuzzicandola un pochino, nessuno aveva la calma sufficiente a rimanere impassibile davanti a certe provocazioni, ne era fermamente convinta, soprattutto nel caso in cui fossero stati convinti di essere in una posizione di superiorità tanto grande, doveva solo lanciare l'esca e tirare leggermente il filo, la sua interlocutrice si sarebbe fiondata sull'esca cadendo deliberatamente in trappola. Si scambiano sguardi l'una con l'altra che andavano dal divertito al provocatorio, quasi come se entrambe stessero dando corda all'altra per capire dove volesse arrivare.

Non piangere eh, ti posso indicare io dov'è.

L'altra ragazza espresse la propria mancanza di fiducia proprio come Fuyuko si aspettava, per cedere senza una piccola spintarella in una trappola di quel tipo bisognava essere dei cazzo di dementi e quella che aveva davanti non lo sembrava affatto, difficilmente sarebbe riuscita a sfuggirle in un altro modo la giovane genin, doveva stenderla quando meno se l'aspettava.

Ora ho capito come hai ammaestrato quel fottuto pennuto!

Le disse mostrandole un sorriso a trentadue denti quasi a sbeffeggiarla

Ti da retta perché anche tu sei un volatile, ma di quelli che non volano e razzolano nelle cazzo di fattorie! Sbaglio?

Forse ci era andata giù un po' pesante, non era detto che avrebbe reagito nel modo giusto ad una provocazione di quel tipo, ma la ladra ci contava, forte della sicurezza che aveva maturato nell'inquadrare la bella giovane che subito si arrese alle provocazioni di Fuyuko, forse per stupidità, forse perché talmente sicura dei propri mezzi da non poter credere possibile l'eventualità di cadere in una trappola qualsiasi. Fu così che si fece seguire portando la turista in uno dei quartieri più poveri che conosceva, quella strada portava al palazzo dei kage ma occorreva fare un giro abbastanza lungo...l'aveva sempre ritenuta una cosa ridicola, che proprio una delle strade che portava al centro burocratico e giudiziario di Suna passasse per il fulcro principale di povertà e criminalità dell'intero villaggio, le venne istintivamente da sorridere e fece cenno alla sua accompagnatrice di riporre il borsello dove non poteva essere visto poiché era impudente lasciarlo in bella vista.
Più camminavano e più l'idea non sembrava più così buona a Fuyuko, una volta stesa non l'avrebbe potuta lasciare lì, in mezzo alla strada, una bella ragazza come lei sarebbe rimasta intonsa solo durante il tempo che avrebbe impiegato per toccare il suolo, e questa era la più ottimista delle previsioni; si sarebbe quindi dovuta caricare a spalla quella ragazza con gli occhi puntati di tutti i maniaci della zona su quei due cosi che le pendevano del petto con il rischio che non solo si svegliasse nel frattempo ma che qualcuno provasse a fermarla. Forse non era così brava ad escogitare piani come credeva...
 
Top
view post Posted on 24/7/2016, 17:50     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
8,590
Location:
Steins;Gate ~

Status:


Quell'impertinente ragazzino dall'atteggiamento spocchioso e quantomai infantile cominciava seriamente a darle sui nervi: non soltanto era in torto marcio per aver perpetrato un'azione tanto meschina come quella del sottrarre indebitamente quel che era stato generato dalla fatica altrui, ma con le spalle palesemente al muro - poiché era chiaro che avesse compreso di esserlo - continuava a seguire una linea di comportamento degenerativa nei confronti della sua stessa, precaria, condizione. Sicuramente quell'ignaro ragazzo in cerca di grossi guai avrebbe dovuto prima o poi rendere grazie alla sua buona stella nell'aver incrociato sul cammino una persona tanto paziente.
Quelle sbeffeggianti frecciatine furono silenziosamente incassate dalla fanciulla dai lunghi capelli cobalto, nonostante mal sopportasse persone come quella che aveva di fronte; dovette ricorrere a tutto il suo buon senso per mantenere quell'apparente calma superficiale, usurpata da un bieco sguardo di sufficienza. Colui che aveva di fronte pareva perfettamente incarnare quegli stupidissimi bulli di quartiere che erano soliti sfogare la loro frustrazione sulla sua sorellina cieca, ai tempi della loro fanciullezza: allora era troppo piccola e quell'impulsiva indole di giustizia non sapeva affatto controllarla, cosa questa che la costrinse su di un letto d'ospedale per mesi a causa della superiorità numerica di quei mentecatti e del loro petto gonfio d'orgoglio per la supremazia sui più deboli.
Non fu affatto semplice seppellire con un pesante sospiro il più che naturale istinto di insegnargli le buone maniere a suon di pugni nelle gengive, alla luce dei collerici ricordi che quella figura tanto sicura richiamava nella sua mente.


(Mantieni la calma, Setsuna.. devi portarlo alle autorità, dopo di che ci penseranno loro a cambiargli i connotati e tu potrai tranquillamente tornare a casa. Non scadere nel suo gioco, perché aspetta solo una tua reazione e questo sazio non glielo devi assolutamente dare.)

Non penserai davvero che io sia così credulona da fidarmi di chi mi ha appena derubato, spero. Non pensavo che un furfante così sicuro delle proprie capacità da sventolare il bottino appena ottenuto davanti agli occhi della preda, invece di scappare a gambe levate, potesse essere così doppiamente stupido da credere di potersi guadagnare con tanta facilità la collaborazione altrui.

Sufficienza e un pizzico di sfida; per quanto odiasse trovarsi in quella situazione, Setsuna non poteva fare a meno di rispondere a tono a quelle continue provocazioni. Arricchì quel commento con una risata di fondo e uno sguardo praticamente indecifrabile che penetrò l'interlocutore da parte a parte. Non si capiva se stava sinceramente divertendosi ai tentativi di svincolo del ragazzo, o se dietro al divertimento vi fosse pure un certo disprezzo - indubbio, se solo quel giovane ladro avesse conosciuto realmente l'indole della sua preda straniera.
Com'era prevedibile, egli rispose a tono e continuò con quell'allineamento superficiale e canzonatorio. Certo che aveva coraggio da vendere.. o molto probabilmente un'enorme stupidità; a quel punto aveva già perso le speranze di poter ragionare con quel ladruncolo da quattro soldi per fargli comprendere la gravità di quel gesto e la conseguente risultante delle sue spudorate azioni, quindi al buon intento subentrò una strana voglia: quella della rivincita personale. Dopotutto, persone come quelle non meritavano così tanto riguardo.


Ti consiglio di cominciare a muovere i primi passi, invece di fare lo spiritoso. Non vorrei doverti mostrare concretamente quanto pericoloso può essere un "rapace che razzola nelle fattorie".

Il pennuto in volo sopra le loro teste stridette a quell'affermazione, come a voler ammonire Setsuna per avergliela data vinta in quella maniera; la ragazza però non era una sprovveduta e aveva fiutato la trappola insita in quella proposta, tanto che il suo intento era proprio quello di far credere al ragazzo di essere caduta nel tranello per consentirgli di umiliarsi da solo per apprendere qualcosa. Un metodo un po' rude, ma non aveva altra scelta; con molta probabilità non avrebbe comunque compreso nulla, però quantomeno avrebbe avuto modo di ragionare una volta incontrare le autorità.

(Non preoccuparti Hideki, so perfettamente che sta cercando di ribaltare la situazione per potersi svincolare e magari fregarmi nuovamente la sacca con i soldi; non abbasserò la guardia e non commetterò il suo stesso errore di sottovalutare chi ho davanti. Voglio solo vedere fin dove arriva la sua convinzione.. se le cose si metteranno male, me ne accorgerò.)

S'incamminarono dunque, con il rapace al seguito sempre vigile sopra le loro teste. Effettivamente Hideki sembrava essere davvero ammaestrato dalla ragazza, talmente era evidente che li stesse seguendo per poter intervenire in caso di pericolo.
Durante il tragitto, Setsuna stava dietro al ragazzo senza emettere fiato; la strada era sin troppo lunga e povera per essere una delle strade principali - solitamente più trafficate, soprattutto a quell'ora della sera dove le bancarelle cominciavano a scarseggiare di mercanzia e i mercanti s'impegnavano a sistemare il tutto per sgomberare il campo - e questo la convinse d'aver avuto ragione di credere a una trappola fin troppo scontata. Senza ch'egli potesse vederla, silenziosamente attivò la propria innata per potersi controllare attorno: mentre i capillari sulle tempie si gonfiavano, donandogli quel tipico sguardo minaccioso in netto contrasto col suo volto d'angelo, la sua vista aumentava a dismisura e non solo poté notare che quel ragazzo tanto tranquillo avanti a sé era una ragazzina, ma anche che qualcuno le stava osservando e seguendo.


(Lo sapevo, mi ha portato qui per farsi aiutare e sfruttare la superiorità numerica!)

Confermò mentalmente, mentre voltava il busto per dare un pugno ben assestato in volto a uno dei malviventi che aveva allungato la mano; il fiero Hideki invertì il senso della virata e si abbatté su di un altro per aiutare la sua protetta. Ce n'erano molti, ma non era certo intenzione della Hyuga far loro del male. L'intento era infatti quello di metterli tutti in fuga e occuparsi poi della ladruncola, che non l'avrebbe passata molto liscia dopo quello che aveva architettato per farle del male. Ne stese alcuni, ne allontanò altri con dei palmi di chakra di moderata potenza.. altri ancora nemmeno le si avvicinarono per paura; sul suo volto l'espressione truce d'una guerriera in lotta.
Quando arrivò la mossa della sua accompagnatrice, Setsuna non si fece cogliere impreparata e, come c'era da aspettarsi, bloccò facilmente il suo braccio alla ricerca del bottino prevedendone l'arrivo.


Con te faremo i conti dopo!

Rispose, prima di buttarla a terra con una presa e occuparsi nuovamente degli assalitori per metterli tutti in fuga; doveva proprio essere la giornata sbagliata per i furfanti del deserto, contando che avevano trovato sulla loro via una kunoichi abbastanza esperta da poterli respingere con molta facilità.
Anche la giovane ladruncola fu presto presa di mira, ribaltando i suoi pensieri sul fatto che facesse parte della banda che l'aveva assalita; ella dimostrò capacità sorprendenti, appartenenti sicuramente a quelle di una kunoichi addestrata.. ma era acerba e forse troppo sicura di sé per poter anche solo competere con una guerriera navigata come Setsuna. Mentr'ella si prendeva cura di un nemico, un altro la sorprese alle spalle ma grazie all'intervento tempestivo della fanciulla straniera, la giovane fu salva e gli ultimi malviventi furono messi in fuga.
Sicuramente sarebbe stato il caso di trarre un sospiro di sollievo e passare sopra alla brutta esperienza, ma contro ogni previsione di Fuyuko, la straniera dagli occhi bianchi le si avventò e strinse le sue vesti nei pugni per strattonarla; era furiosa, e il suo sguardo impreziosito dal byakugan non prometteva nulla di buono: aveva decisamente sbagliato i suoi calcoli.


Stupida! Cosa diavolo ti passa per la testa?! Fossi stata qualcun altro ti avrebbero fatto a pezzi o peggio! E il tutto per fare la gradassa! Un sacchetto di soldi vale davvero la tua incolumità e quella altrui?!

Quelle parole erano colme di collera per quanto successo, ma anche di paura.. non soltanto per se stessa - nonostante sapesse bene come difendersi da semplici malintenzionati - ma anche e soprattutto per la ragazzina che aveva di fronte; avrebbero potuto fare la qualsiasi con loro, e se davvero lei non avesse avuto un minimo di riguardo per la vita di una qualsiasi persona, per quanto vigliacca, avrebbe passato seriamente dei brutti guai.
Si, avrebbe dovuto ringraziare la sua buona stella quel giorno.

 
Web  Top
Fran_calore
view post Posted on 10/8/2016, 01:40     +1   -1




Non appena la giovane Fuyuko vide avvicinarsi dei loschi figuri pensò che finalmente potesse essere arrivato il suo momento, quel fottuto momento che aspettava da parecchio tempo, quello che le avrebbe consentito di distrarre la sua accompagnatrice per arraffare il tanto agognato malloppo, certo non sarebbe stato semplice, i sensi di quella ragazzina erano estremamente sviluppati, forse più di quanto avrebbe potuto immaginare, questa sua idea fu in breve confermata dalla rapidità con cui si accorse della loro presenza, il tutto lasciò la genin sunese quasi senza fiato: lei era estremamente abituata ad avere a che fare con malviventi di ogni genere e riusciva a sentire il loro acre odore a chilometri di distanza ma quella ragazza si era accorta che li stavano seguendo forse addirittura prima di lei, che cosa nascondeva? Quale arcano potere poteva soppiantare la cruda esperienza di vita che aveva sofferto la ragazza? Non aveva il tempo per darsi delle risposte ed in quel momento nemmeno lo voleva, tutto quello che bramava era avvertire nuovamente le monete appesantirle la mano, allora e solo allora sarebbe stata felice. Quando Setsuna si voltò per fronteggiare quei delinquenti la ragazza pensò che era il momento giusto per agire e rapidamente mosse il proprio braccio ad afferrare il sacchetto di monete in bella vista.
Quello che successe dopo la lasciò letteralmente senza fiato: dopo averne colpiti tre ed allontanati altri due usando il proprio chakra ebbe addirittura il tempo di bloccarle il braccio, la sua presa era salda, forte, decisa, quasi le faceva male; una smorfia di dolore si dipingeva sul suo volto quando la Hyuga la scaraventò a terra togliendole quasi il fiato e facendole scappare una mezza risata acciaccata.


Cazzo, quanto è forte! E' fottutamente impressionante!

Ebbe appena il tempo di rendersi conto che cosa stava succedendo prima di rischiare di venir colpita dal piede di uno dei malintenzionati, pensò all'inizio che si trattasse di un malinteso, ma arrivò il secondo tentativo, poi il terzo, poi il quarto e la ragazza dovette rotolare su sé stessa quasi altrettante volte prima di tirarsi su con le mani colpendolo nel frattempo proprio nella bocca dello stomaco con il piede destro scagliandolo poi a terra con il sinistro. Era di nuovo in piedi pronta ad affrontarne quanti avrebbero voluto, nessuno la sfidava passandola liscia, era quelal la dura legge della strada, mostra loro che non sei in grado di reagire e continueranno, spezzagli le ossa e coloro che saranno ancora vivi ti rispetteranno. Pugno, a terra uno, calcio, a terra il secondo, poi gomitata, a terra il terzo, ginocchiata a terra il quarto, posò gli occhi sul quinto, rideva, fece uno strano movimento con la lingua, qualsiasi cosa doveva significare lui pensava senz'altro che fosse provocante, nella peggior accezione possibile...era già a terra e Fuyuko era sopra di lui, pugno, guancia, pugno, guancia, pugno, guancia, pugno, pugno, guancia, il suo volto tumefatto sanguinava paurosamente quando uno dei suoi colleghi la afferrò con forza prendendola alla sprovvista mentre un altro correva verso di lei con un coltello fottutamente sporco. Avrebbe dunque dovuto smascherarsi? Avrebbe dovuto utilizzare quella stessa abilità che da vanto era diventata ben presto segreta per lei nelle luride strade malfamate di Suna? La risposta le arrivò da dietro, sentì la presa cedere e colpì con un calcio ben assestato sul mento il tipo armato che le correva addosso, voltatasi si rese conto che ad averla aiutata non era stata nient'altro che colei che aveva tentato di rapinare.
Coloro che riuscivano ancora a reggersi in piedi non persero tempo prima di fuggire dalle due ragazze, ce l'avevano fatta, forse anche troppo vedendo che quasi dieci di loro non si alzavano.
Fuyuko si voltò verso la ragazza mandandole un mezzo sorriso, era già tanto per una come lei, sorridere ad una turista? Impensabile fino a qualche giorno fa. Con sua grande sorpresa quell'atto di magnanimità non fu ricambiato anzi, la kunoichi la afferrò saldamente per le bende che aveva attorno al petto strattonandola e rivolgendole parole dure, che difficilmente l'avrebbero però toccata. Quella ragazza meritava davvero la verità oltre a frasi di scherno? Non ne era sicura ma nel dubbio glie le rivolse comunque.


Finalmente ce l'abbiamo fatta a scoprire il sesso di chi ha cercato di rapinarti eh? Ero curiosa di capire quanto ci avresti messo! E comunque...frega cazzi dei soldi, avessi avuto con te uno straccio rosa shocking avrei rubato quello, quello che rende divertente un furto è la difficoltà, non la refurtiva...altrimenti avrei potuto ripulire ogni casa di questo povero fottutissimo quartiere e avrei fatto...forse il doppio dei soldi che hai con te.

Si schiarì la gola convinta oramai di poter terminare quella frase in modo anche meno scherzoso, la sua parte l'aveva fatta, non c'era motivo di schernirla ancora e ancora o tutto quello sarebbe venuto a noia a lei stessa.

Tu non capisci, io ho scelto te! E non intendo tornarmene dagli altri senza quel sacchetto, altrimenti dove è il divertimento? Dove gli elogi? Dove la fiducia? Sei una brava ragazza e si vede da lontano, ma oramai è una questione personale, una cosa tra me e te, quei soldi staranno meglio nelle mani di chi non ha nulla rispetto a le tue se permetti...io...io non me ne faccio niente, due mesi o no di lavoro che siano eppure, nonostante tutte queste macchinazioni, non posso comunque lasciare andare questo sacchetto. Per te sarà la "mistica paga per una missione urgente per il grande Hokage di Konoha" ma per me è il riconoscimento...

Si morse la lingua per averlo detto, forse si stava aprendo troppo, ma nonostante tutto quella ragazza le aveva salvato la vita, riconoscimento o no, se quella sera sarebbe tornata a "casa" lo avrebbe dovuto principalmente a lei. Si sciolse in quel momento un nodo dentro Fuyuko e anche le ultime parole fluirono liberamente.

...qualcosa per cui ricevere...affetto...Cazzo

Gli occhi le si fecero leggermente lucidi, chiuse le palpebre nello sciocco tentativo di non farsi scoprire.
 
Top
view post Posted on 1/9/2016, 22:55     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
8,590
Location:
Steins;Gate ~

Status:


Ancora parole sprezzanti, derisorie.. parole pronunciate da un'incosciente ragazzina che probabilmente nemmeno s'era resa conto del reale pericolo che aveva corso. Setsuna continuava imperterrita ad osservarla con una certa severità e un pizzico di rassegnazione, come se le affermazioni della piccola ladra le avessero fatto perdere ogni speranza di farle comprendere i suoi errori. Forse era troppo visionaria nel pensare che anche le persone più abiette - quelle convinte di far qualcosa di giusto, o piuttosto qualcosa di puramente naturale - potessero apprendere come fare un esame di coscienza e comprendere le conseguenze delle proprie azioni.

(Non c'è proprio speranza.. è meglio che la consegni alle autorità e..)

Non ebbe tempo materiale per completare quel pensiero, repentinamente bloccato a causa del mutamento nel tono di voce della più piccola - adesso più concitato nell'esprimersi e quasi supplicante, parve alla Hyuga; oltretutto, i concetti che aveva espresso la ragazza dall'aspetto mascolino fecero finalmente comprendere alla più grande tanti aspetti taciuti del suo reale carattere. Ascoltandola con rinnovato interesse, sul volto della silenziosa interlocutrice dagli occhi bianchi scomparve la collera; a prendervi posto fu un accenno di pietà.
Le dita delle mani affusolate, intrecciate saldamente attorno alle vesti della ladruncola, sciolsero la loro presa; le lacrime che rigavano il volto della più giovane caddero sino a raggiungerle, impregnando la pelle diafana della sconosciuta del suo dolore.. dolore di qualcuno che, sino a pochi istanti prima, aveva cercato di danneggiarla. Le ritrasse senza asciugarle, stringendo infine quella macchiata dell'invisibile sofferenza liquida in un pugno; un gesto amaro, comprensivo.


(Adesso capisco cosa si nasconde dietro quella maschera di menefreghismo e spavalderia; ti sei creata uno scudo contro la malvagità, una corazza impenetrabile per non permettere a nessuno di scalfire il tuo cuore fragile. Non sei quella che vuoi essere, quella che ti ostini a mostrare: quello non è il tuo mondo, non sei tu.
Perché hai permesso a me di vederlo? Per impietosirmi..? O per chiedermi implicitamente di aiutarti?
)

Domande che, se espresse a voce alta, sarebbero risultate legittime persino per la fanciulla in lacrime; dopotutto non si conoscevano per nulla e la Hyuga doveva necessariamente aspettarsi di tutto per non essere colta in fallo dalla possibile furbaggine altrui.. ma nonostante tutto, la nobiltà insita nel suo animo puro e il sesto senso suggerivano al suo cuore troppo tenero di avere fede in quelle confessioni.

Hai ragione..

Riuscì appena a biascicare, faticando a sciogliere il nodo che le si era formato in gola; per sua fortuna, in quel preciso istante, dal fondo del vicolo malfamato fece capolino una coppia di ANBU - costringendola a bloccare quello che aveva intenzione di esprimere alla sua problematica interlocutrice e permettendole, anche solo per un piccolo istante, di riaversi e riprendere il controllo.

Cosa sta succedendo qui? Siete state voi a ridurre così quegli uomini?!

Chiese immediatamente uno dei due soldati mascherati, mentre il collega avanzava appena il necessario per bloccar loro la via di fuga. Avevano fatto un bel trambusto, considerato che avevano allertato la pattuglia di ronda.. o forse era opera di Hideki?

Sono stata io, signore. Questo giovane stava scortandomi verso la piazza principale per poter ritrovare più facilmente la via di casa e siamo stati assaliti alle spalle.
Nessuno di loro è ferito in maniera grave, posso assicurarvelo.


Rispose prontamente la bella dai lunghi capelli cobalto, lanciando appena un'occhiata alla giovane ladruncola al suo fianco col chiaro intento di invitarla a confermare quella versione dei fatti - soltanto per metà veritiera. Di sicuro la sunense avrebbe notato la cura avuta dalla straniera nel non rivelare la sua identità di donna, così come avesse preferito non denunciare il tentato furto ora che ne aveva occasione.

E' come dice; sono solo storditi e con qualche lieve contusione.

Confermò il collega dell'ANBU che aveva preso parola, avvicinatosi nel mentre a controllare uno dei malviventi riverso a terra privo di sensi per confermare o smentire le parole dell'affascinante straniera. L'altro annuì, dunque si rivolse nuovamente alle due ragazze vittime dell'aggressione.

Ci pensiamo noi qui. Se non c'è altro, potete andare.

A quell'affermazione, la Hyuga si limitò ad annuire rispettosamente; dunque prese la ladruncola per un braccio e la trascinò via da quel sentiero costellato di uomini doloranti. Quel suo tocco, a differenza del precedente, era gentile e vellutato - seppur fermo. Non appena furono abbastanza lontane, Setsuna mollò la presa e le si rivolse ancora una volta.

Dovrei darti una bella lezione per insegnarti le buone maniere, ma non credo che sia questo quello che ci vuole..

Sospirò; sembrava una madre che, nonostante provasse rabbia ed esasperazione per una marachella di troppo del figlio, avesse compreso il motivo del comportamento scorretto del pargolo e avesse appena preso la decisione di rimboccarsi le maniche per aiutare a migliorare la situazione. Con naturalezza, prese il sacchetto tintinnante riposto accuratamente fra le pieghe delle sue vesti e lo consegnò nelle mani della ladra; un gesto umile e inaspettato.

Tieni, c'è chi ne ha più bisogno di me.. ma ti consiglio di non elemosinare l'affetto e il rispetto; più li inseguirai con foga più fuggiranno da te, portandoti su una strada lastricata di dolore e risentimento.

Un consiglio che sentì di dover consegnare alla giovane insieme al suo aiuto concreto per le persone più bisognose: avrebbe potuto verificare la veridicità di quelle parole con un esame di coscienza oppure a lungo andare, scoprendo sulla propria pelle che l'affetto e il rispetto che gli altri le avrebbero dato sarebbe poi - nella maggior parte dei casi - stato falsato per servirsi di lei e delle sue indubbie abilità.
Sorrise dolcemente quella straniera; un qualcosa di veramente sincero che, con molta probabilità, la più piccola non aveva mai ricevuto in vita sua. Dunque si volse verso la strada maestra e s'avviò verso casa, dandole le spalle.


Ah! Non coprirti più in quella maniera: l'uomo non sempre è più forte della donna, e oltretutto non devi mai vergognarti di te stessa.

S'arrestò per un istante, voltandosi per dirle quelle parole che erano state confermate poco prima dalla stessa Hyuga proprio davanti agli occhi increduli della ragazza ladra. Le fece l'occhiolino.

Buona fortuna, e manda i miei saluti alle persone a cui sarà destinato il tuo bottino. Se vorrai, vienimi a trovare un giorno a Konoha: ti mostrerò il mio mondo, dato che tu mi hai mostrato il tuo.



|| Perdonami per la lunga assenza e per non averti consultato per questo post (sono fuori casa e ho trovato l'ispirazione giusta per applicarmi subito, quindi ho preferito non rimandare). Come avrai sicuramente notato, ho voluto mandare in dirittura d'arrivo questa bella libera: possiamo fare l'ultima coppia di post - uno tu, uno io di chiusura definitiva - e aggiornarci nuovamente qualora tu abbia bisogno di un addestramento (sei ufficialmente in prova come mio allievo).
Grazie per la fiducia e per questa role: mi sono divertita a scoprire il lato tenero di Fuyuko - anche se avrei voluto tanto strangolarla quando sfotteva! XD
Spero di aiutarti a migliorarla attraverso la mia Setsuna, secondo i tuoi gusti. ^^ ||
 
Web  Top
Fran_calore
view post Posted on 3/10/2016, 19:33     +1   -1




Fuyuko guardò la straniera mentre si allontanava, accompagnava ogni suo passo con un movimento del proprio sguardo mentre si rendeva conto di essere passata in così breve tempo per diversi finali di quella stessa vicenda: era passata dalla superbia alla sconfitta alla vittoria su tutta la linea come testimoniava il sacchetto pieno di sonante moneta che ora teneva ben saldo nella propria mano.
Per un secondo le scappò una risata fanciullesca.


solamente storditi? Fuyuko mia ti stai rammollendo!

come gesto di ringraziamento verso la turista alzò il proprio pollice, in modo che la ragazza se avesse avuto modo di vederlo avrebbe capito, nonostante la genin di Suna non fece nulla per attirarne l'attenzione. Se si fosse aspettata di più quella turista avrebbe sbagliato: per una come Fuyuko per la quale paura e sospetto erano signori supremi essersi scoperta tanto non riservava un trattamento speciale, anzi poteva essere un motivo in più per evitare di fraternizzare troppo.
Si diresse quindi nel suo vicolo, dove i presenti avrebbero sentito nient'altro che la verità di come la giovane Fuyuko aveva scippato agilmente e agevolmente quel denaro ad un'ignara turista di Konoha. Quello di cui si stava rendendo conto era però che forse era stata derubata a sua volta dal medico, si sentiva come se le fosse stato sottratto qualcosa di pesante, un furto che la faceva sentire più leggera e, anche se non lo sapeva, non si sarebbe mai più sentita come prima
 
Top
view post Posted on 18/10/2016, 18:21     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
8,590
Location:
Steins;Gate ~

Status:


Con grazia volse le spalle al borgo protetto dal deserto per abbracciare nuovamente la strada del ritorno, sorridendo appena di rimando al silenzioso movimento dell'impensabile interlocutrice - azione che non poteva sfuggire all'attenta coda del suo occhio sinistro. La giovane furfante aveva ottenuto con disarmante facilità quello che bramava sin dall'inizio del loro rocambolesco incontro, eppure tutto questo non sembrava scuotere l'animo della Hyuga: sentiva d'aver fatto la cosa più giusta consegnandole quel sacchetto, e tanto le bastava per placare qualsiasi umano istinto di rivendicazione sul bene sudato.

Non avresti dovuto dargliela vinta in questa maniera: si monterà la testa e continuerà a fare quello che faceva.

Parole che furono preannunciate e accompagnate da un inconfondibile battito d'ali; il rapace dal piumaggio scuro come la notte macchiato di cremisi, che dal momento del tentato furto l'aveva soccorsa, aveva deciso d'abbassare la quota e di affiancarsi alla fanciulla dai lunghi capelli cobalto, aggrappandosi alla sua spalla destra.

Probabilmente, ma non credo che durerà a lungo.

Rispose alle argomentazioni del compagno alato, che con fierezza tipica della sua razza manteneva sguardo fisso sulla strada percorsa e non osava volgere totale attenzione alla compagna umana. Sembrava stesse parlando con la sua coscienza.

Come fai a dirlo? Dai retta, quella teppistella tornerà a derubare qualcuno.. e magari comincerà pure ad uccidere per farlo. E' una possibilità che non puoi escludere, e per questo avresti dovuto darle una lezione e impedirglielo. Sei stata debole.

A quell'ultima affermazione, la Hyuga sorrise amaramente.

Hai ragione, è una possibilità.. ma ce ne sono altre, e sono fiduciosa che quella ragazzina sceglierà la strada più giusta: una seconda possibilità non si nega a nessuno, se esiste una qualche sincerità nell'impulso di voler cambiare le carte in tavola per il meglio. Quella "teppistella" mi ha mostrato proprio questo e nonostante non possa essere sicura al 100% della sua sincerità, ho deciso di darle fiducia.. e credimi se ti dico che fare questo non è certo un agire da deboli.

Quello che aveva riposto nella sconosciuta era la sua fiducia, la sua speranza di poter cambiare le cose in meglio per lei e per il mondo. Se questa avesse mentito o tradito questo pesante fardello, l'unica che ne avrebbe sofferto sarebbe stata proprio la Hyuga che aveva creduto in lei.. poiché il dolore derivato dal tradimento di un'aspettativa è direttamente proporzionale all'atteggiamento di fiducia e speranza che si ripone nella stessa.

..secondo me sprechi il tuo tempo, Setsuna-san. Un detto umano dice che "il lupo perde il pelo, ma non il vizio", e dopo quello che ho visto del vostro mondo sono assolutamente convinto che sia così.

Se non ti fidi della ragazza, fidati di me. Se dovesse succedere qualcosa di spiacevole a causa di questa mia decisione, sarò io stessa a porre rimedio a ciò che non ho fatto oggi.

Come vuoi, anche se quel giorno non vorrò vedere il tuo volto in lacrime..

Sussurrò le ultime parole. Ci vuole coraggio a fidarsi e a scegliere la misura in cui farlo, poiché nel preciso istante in cui la riponi accetti anche il possibile dolore che ne deriva.



|| Si conclude qui questa libera, anche se ho impiegato tutto questo tempo per mettere il post di chiusura - impegni, problemi. Sei già stato inserito fra i miei allievi nell'apposito topic, quindi quando avrai bisogno basta che mi contatti. E' stato un piacere! ^^ ||
 
Web  Top
8 replies since 8/7/2016, 22:18   260 views
  Share