| Non appena la giovane Fuyuko vide avvicinarsi dei loschi figuri pensò che finalmente potesse essere arrivato il suo momento, quel fottuto momento che aspettava da parecchio tempo, quello che le avrebbe consentito di distrarre la sua accompagnatrice per arraffare il tanto agognato malloppo, certo non sarebbe stato semplice, i sensi di quella ragazzina erano estremamente sviluppati, forse più di quanto avrebbe potuto immaginare, questa sua idea fu in breve confermata dalla rapidità con cui si accorse della loro presenza, il tutto lasciò la genin sunese quasi senza fiato: lei era estremamente abituata ad avere a che fare con malviventi di ogni genere e riusciva a sentire il loro acre odore a chilometri di distanza ma quella ragazza si era accorta che li stavano seguendo forse addirittura prima di lei, che cosa nascondeva? Quale arcano potere poteva soppiantare la cruda esperienza di vita che aveva sofferto la ragazza? Non aveva il tempo per darsi delle risposte ed in quel momento nemmeno lo voleva, tutto quello che bramava era avvertire nuovamente le monete appesantirle la mano, allora e solo allora sarebbe stata felice. Quando Setsuna si voltò per fronteggiare quei delinquenti la ragazza pensò che era il momento giusto per agire e rapidamente mosse il proprio braccio ad afferrare il sacchetto di monete in bella vista. Quello che successe dopo la lasciò letteralmente senza fiato: dopo averne colpiti tre ed allontanati altri due usando il proprio chakra ebbe addirittura il tempo di bloccarle il braccio, la sua presa era salda, forte, decisa, quasi le faceva male; una smorfia di dolore si dipingeva sul suo volto quando la Hyuga la scaraventò a terra togliendole quasi il fiato e facendole scappare una mezza risata acciaccata.
Cazzo, quanto è forte! E' fottutamente impressionante!
Ebbe appena il tempo di rendersi conto che cosa stava succedendo prima di rischiare di venir colpita dal piede di uno dei malintenzionati, pensò all'inizio che si trattasse di un malinteso, ma arrivò il secondo tentativo, poi il terzo, poi il quarto e la ragazza dovette rotolare su sé stessa quasi altrettante volte prima di tirarsi su con le mani colpendolo nel frattempo proprio nella bocca dello stomaco con il piede destro scagliandolo poi a terra con il sinistro. Era di nuovo in piedi pronta ad affrontarne quanti avrebbero voluto, nessuno la sfidava passandola liscia, era quelal la dura legge della strada, mostra loro che non sei in grado di reagire e continueranno, spezzagli le ossa e coloro che saranno ancora vivi ti rispetteranno. Pugno, a terra uno, calcio, a terra il secondo, poi gomitata, a terra il terzo, ginocchiata a terra il quarto, posò gli occhi sul quinto, rideva, fece uno strano movimento con la lingua, qualsiasi cosa doveva significare lui pensava senz'altro che fosse provocante, nella peggior accezione possibile...era già a terra e Fuyuko era sopra di lui, pugno, guancia, pugno, guancia, pugno, guancia, pugno, pugno, guancia, il suo volto tumefatto sanguinava paurosamente quando uno dei suoi colleghi la afferrò con forza prendendola alla sprovvista mentre un altro correva verso di lei con un coltello fottutamente sporco. Avrebbe dunque dovuto smascherarsi? Avrebbe dovuto utilizzare quella stessa abilità che da vanto era diventata ben presto segreta per lei nelle luride strade malfamate di Suna? La risposta le arrivò da dietro, sentì la presa cedere e colpì con un calcio ben assestato sul mento il tipo armato che le correva addosso, voltatasi si rese conto che ad averla aiutata non era stata nient'altro che colei che aveva tentato di rapinare. Coloro che riuscivano ancora a reggersi in piedi non persero tempo prima di fuggire dalle due ragazze, ce l'avevano fatta, forse anche troppo vedendo che quasi dieci di loro non si alzavano. Fuyuko si voltò verso la ragazza mandandole un mezzo sorriso, era già tanto per una come lei, sorridere ad una turista? Impensabile fino a qualche giorno fa. Con sua grande sorpresa quell'atto di magnanimità non fu ricambiato anzi, la kunoichi la afferrò saldamente per le bende che aveva attorno al petto strattonandola e rivolgendole parole dure, che difficilmente l'avrebbero però toccata. Quella ragazza meritava davvero la verità oltre a frasi di scherno? Non ne era sicura ma nel dubbio glie le rivolse comunque.
Finalmente ce l'abbiamo fatta a scoprire il sesso di chi ha cercato di rapinarti eh? Ero curiosa di capire quanto ci avresti messo! E comunque...frega cazzi dei soldi, avessi avuto con te uno straccio rosa shocking avrei rubato quello, quello che rende divertente un furto è la difficoltà, non la refurtiva...altrimenti avrei potuto ripulire ogni casa di questo povero fottutissimo quartiere e avrei fatto...forse il doppio dei soldi che hai con te.
Si schiarì la gola convinta oramai di poter terminare quella frase in modo anche meno scherzoso, la sua parte l'aveva fatta, non c'era motivo di schernirla ancora e ancora o tutto quello sarebbe venuto a noia a lei stessa.
Tu non capisci, io ho scelto te! E non intendo tornarmene dagli altri senza quel sacchetto, altrimenti dove è il divertimento? Dove gli elogi? Dove la fiducia? Sei una brava ragazza e si vede da lontano, ma oramai è una questione personale, una cosa tra me e te, quei soldi staranno meglio nelle mani di chi non ha nulla rispetto a le tue se permetti...io...io non me ne faccio niente, due mesi o no di lavoro che siano eppure, nonostante tutte queste macchinazioni, non posso comunque lasciare andare questo sacchetto. Per te sarà la "mistica paga per una missione urgente per il grande Hokage di Konoha" ma per me è il riconoscimento...
Si morse la lingua per averlo detto, forse si stava aprendo troppo, ma nonostante tutto quella ragazza le aveva salvato la vita, riconoscimento o no, se quella sera sarebbe tornata a "casa" lo avrebbe dovuto principalmente a lei. Si sciolse in quel momento un nodo dentro Fuyuko e anche le ultime parole fluirono liberamente.
...qualcosa per cui ricevere...affetto...Cazzo
Gli occhi le si fecero leggermente lucidi, chiuse le palpebre nello sciocco tentativo di non farsi scoprire.
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