Hikaku - Winter is coming, Role libera tra .Melo, Karen91 e Wrigel

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view post Posted on 4/7/2016, 20:02     +1   -1
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Seguitemi. Quasi si meravigliò l'eremita nel sentire pronunciare quelle parole dalla bocca di chi, fino a quel momento, aveva solo sputato sentenze di fiele. S'impose di mantenere la solita maschera di freddezza però, mentre con passi lenti camminava dietro il leader di Akatsuki, che stava conducendo lui e la sua amata all'interno delle viscere del covo. In quei pochi minuti rifletté su diverse possibilità; sapeva di non potersi permettere il lusso di abbassare la guardia, non con quelle presenze ad aleggiare intorno a loro. Quando però si decise ad attivare la propria doujutsu per accertarsi dei loro spostamenti, notò con sorpresa come questi fossero scomparsi. Inarcò un sopracciglio, sorpreso. Non avrebbe saputo dire di cosa si fosse trattato, se di veri uomini o di un tranello, ma di una cosa era certo: quel bastardo aveva parecchie risorse a cui attingere.
Giunsero infine in un androne, arredato con cianfrusaglie inutili, se non una cartina delle terre ninja appesa sulla parete. Su di essa si puntarono gli occhi perlacei dello Hyuga, mentre con voce profonda Hyou spiegava i piani dell'organizzazione. Kumo, questo era l'obiettivo di Alba.. la Pantera sembrava essere in possesso di informazioni preziose sulla Nuvola, così come sui giochi di potere che si erano svolti per la successione al ruolo di Raikage. Quando poi parlò di spie all'interno del villaggio stesso, lo sguardo del jonin si fece ancora più serio. Se quel bastardo diceva il vero, avrebbe fatto bene ad avvertire quanto prima Akane di ciò che aveva appena udito. La minaccia di Akatsuki andava sventata e quei dettagli potevano rivelarsi fondamentali per mettere le basi per una simile operazione. Come se ciò non bastasse, lo Yotsuki continuò il proprio monologo, spiegando in che modo intendeva apportare un doppio attacco non solo al villaggio natio, ma anche alla Foglia, approfittando delle notizie che Fuyuki gli aveva riferito.
"Questa situazione mi piace sempre meno.. bisogna intervenire prontamente, qui non si scherza per niente." pensò tra sé, mentre mentalmente simulava il tono di voce migliore con cui rispondere. Quanto aveva udito lo aveva lasciato con decine di domande, ma nessuna si prestava ad essere placata da chi aveva di fronte.. per l'ennesima volta doveva sforzarsi di indossare una maschera di sicurezza, la solita con la quale affrontava a testa alta la maggior parte delle situazioni.

- Nulla da ridire, Pantera. Sono certo che la notizia di un possibile attacco a Kumo farà gola ad Akane, tuttavia conosco il suo modo di agire e so che non priverà mai la Foglia dei suoi uomini migliori. Ciò però non rappresenta un problema.. conosco Konoha come le mie tasche ed arrivare a quel bambino non sarà affatto un problema. Avrei potuto farcela anche da solo, ma in due sicuramente potremo svolgere il lavoro più velocemente. - commentò fiscale, osservando il suo interlocutore con una smorfia compiaciuta a corrugargli il volto.

A quel punto fece una pausa, durante la quale tirò fuori dal proprio borsello una sigaretta e un accendino. La accese e con calma tirò, godendosi quel breve momento di distacco da ciò che lo circondava. Un attimo fugace ed effimero come il fumo che avvolse il suo viso, scomparendo poco dopo. Soltanto allora si fece avanti un passo alla volta, lentamente, finché la distanza fra lui e Ryu non si fu quasi azzerata. Finalmente faccia a faccia con quel verme, lo Hyuga alzò leggermente il capo per incontrare i suoi occhi. Il suo fisico era possente, ma in fin dei conti rimaneva pur sempre un uomo.. e come tale, poteva essere ucciso. A questo e ai modi in cui poterci riuscire pensò, prima di porgere la mano destra al suo interlocutore.

- Spero che entrambi possiamo raggiungere il nostro obiettivo.

"E il mio non sarà raggiunto finché questa mia mano non sarà sporca del tuo sangue."
Pensieri, congetture, menzogne. I due amanti e la Pantera avevano svolto una partita difficile, durante la quale ognuno di loro aveva fatto il possibile per ottenere ciò a cui ambiva. Adesso non vi era più nulla che Fuyuki poteva ottenere, non senza destare grossi sospetti perlomeno. Sapeva a sufficienza sul conto di Hyou e abbastanza su quello dell'organizzazione: non avrebbe potuto dire quale fosse il vero covo o il numero esatto di membri, ma poco importava; le spie di cui Alba disponeva dovevano essere diverse e al momento erano loro a rappresentare il vero pericolo. Una volta conclusi i convenevoli, i due Hyuga si sarebbero presto dileguati come ombre sottili e affilate.

Tuttavia, tutti loro sapevano che la questione non poteva certo concludersi in quel modo. Si sarebbero rivisti, molto presto, ma per il momento l'eremita dei mustelidi avrebbe dovuto pensare ad altre cose. Prima fra tutte, la fanciulla che fino a quel momento aveva viaggiato e lottato al suo fianco, ma che sembrava custodire gelosamente un segreto che forse avrebbe potuto cambiare le sorti di quella vicenda.

Continua Qui

 
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view post Posted on 7/7/2016, 19:41     +1   -1
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Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


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La voce della Pantera riecheggiò nella stanza possente come un verdetto; Ryu Yotsuki aveva preso la sua decisione. Con un’espressione piuttosto stupita la Hyuga cercò inizialmente la complicità del suo uomo, poi con la stessa tranquillità della loro guida cominciò a seguirla tra i corridoi del covo. Non era ancora pratica di tutte le stanze, ma perlomeno sapeva in che direzione stessero andando. I loro passi era l’unico suono eclatante percepibile nell’ambiente, mentre il silenzio verbale piombava minaccioso tra il gruppo. Vederli tutti e tre vicini, così calmi era qualcosa di veramente innaturale, considerando la tensione di qualche momento prima. L’ansia iniziò a farsi palpabile secondo dopo secondo nella kunoichi ma per una volta da quando aveva rincontrato l’eremita delle salamandre voleva fidarsi... proprio per questo motivo evitò consapevolmente d’attivare il suo doujutsu lasciandosi trascinare dagli eventi. Improvvisamente il biondo si fermò e quasi dovette arrestare il suo passo prima di finirgli addosso. Si stava preoccupando troppo per la questione, così tanto da non riuscire a prestare troppa attenzione ai suoi movimenti. Più fissava il nukenin dietro le spalle e più si rendeva conto di dover reprimere i suoi sentimenti per lui. Hyou non c’era più, Furikami non c’era più e tutte le parole spese sull’organizzazione erano morte con K. Avrebbe potuto mandare avanti da sola ciò in cui ancora credeva? Rovesciare il potere... ma come poteva un singolo individuo? Attaccare villaggi a casaccio non avrebbe risolto proprio nulla, anzi sarebbero stati visti soltanto come degli invasori coloro che avrebbero imposto il loro pensiero. Stava ancora ponderando su obiettivi utopici quando arrivarono a destinazione. Il leader li aveva condotti in una strana stanza piena di scartoffie, abbandonata a se stessa e con una concentrata puzza di muffa. Il suo proposito a quanto pareva non era di rinchiuderli lì dentro quanto di trovare una cartina, la più vecchia e logora che la fanciulla avesse mai visto ma fortunatamente ancora utile. Forse era giunto il loro momento, forse avrebbero scoperto qualcosa di più appetitoso per il loro scopo. I dubbi della ragazza vennero appianati immediatamente dal capo delle Nuvole Rosse, che vittorioso dell’informazione ottenuta dall’ex ANBU di Konoha, non esitò a parlare dei suoi vili piani su Kumo. Chiaki si sentiva così fuori dal mondo, possibile che non sapesse nulla di quella guerra civile? Il potere nella capitale del Paese del Fulmine era in subbuglio ma non c’era tanto da meravigliarsi, molti ambivano a simili opportunità mettendo avanti se stessi piuttosto che il popolo. Quale occasione più ghiotta per un organizzazione criminale quale l’Akatsuki per creare ulteriore caos?

- Ma se tu sei il leader di Akatsuki... non c’è il rischio che adesso che sei venuto allo scoperto dopo anni di silenzi abbia messo in guardia maggiormente i Paesi favorendo ulteriori alleanze? L’attenzione non si potrebbe indirizzare morbosamente sull’intero gruppo? Da quello che dici ciò che abbiamo di più prezioso sono proprio queste spie... le reputi persone fidate o potrebbero facilmente voltarci le spalle? - domandò riflettendo ad alta voce sulla prima parte della spiegazione.

Era lieta che finalmente il biondo avesse smesso di trattarli come degli sconosciuti, rendendo la discussione più complice e riflessiva. Insieme avrebbero potuto buttare giù una bella strategia se solo i loro ideali coincidessero e se quel giusto ragazzo che aveva conosciuto non avesse voltato le spalle a ciò che era. Tradire qualcuno che ancora ci si sentiva legati era difficile per l’evocatrice che ogni tanto si perdeva nel vuoto avvilita. Sicuramente la divisione in due filoni sarebbe stata un’ottima strategia per iniziare. Il trio da una parte avrebbe concluso ciò che era stato iniziato dalla Pantera, dall’altra qualcuno loscamente avrebbe messo le basi per conquistare definitivamente il villaggio sospeso tra le nuvole. Eppure allieva e sensei sarebbero rimasti uniti e quasi si meravigliò di quella scelta la diciassettenne. Una mossa strategica sarebbe stata proprio dividerli per vedere meglio a chi appartenesse la loro fedeltà ma forse l’imponente ninja era troppo sicuro di se per guardare un simile dettaglio. Fu lieta di quella decisione, anche se si sentiva ancora insoddisfatta per non aver ricevuto ulteriori informazioni sul nuovo covo. Fuyuki tagliò corto con i convenevoli quindi alla Hyuga non restò che seguire le orme del suo maestro; se a lui bastavano quei particolari allora anche lei avrebbe resistito alla tentazione di fare altre mille domande al loro interlocutore. Il patto venne sancito con una stretta di mano dalla quale la bella dalla chioma blu si astené. Lei era come se non ci fosse stata in quella stanza, una presenza imparziale e scomoda allo stesso tempo. Annuì comprendendo il gravoso compito che presto avrebbe movimentato nuovamente le loro vite. Prima che il ventiduenne comunicasse quanto raccolto in quell’esperienza ad Akane, Chiaki avrebbe dovuto avvertire assolutamente Ashi; una volta ricongiunta con la sorella acquisita l’avrebbe messa in allerta sul futuro che probabilmente l’attendeva. Forse sarebbe stata l’ultima volta che le due si sarebbero viste oppure con il loro incontro sarebbe sbocciata una nuova collaborazione in onore della loro amicizia e del luogo che l’aveva fatta nascere. I due amanti s’avviarono per la loro strada, e con un ultimo sguardo la kunoichi si rivolse al padrone della loro vecchia casa.

- Stammi bene Hyou - concluse riaffiancandosi al partner.

Mi dispiace che le cose siano dovute andare così [x]

 
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view post Posted on 19/7/2016, 17:26     +1   -1
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Mani insaguinate che si stringevano in un accordo che era più un battere di martello su viti che chiudevano bare.
Ryu non si fidava e avrebbe cercato il modo per sgozzare lo Hyuga. O tutti e due…anche perché come gli aveva insegnato Shinjitsu, si colpisce al cuore il nemico, nell’anima e poi lo si distrugge.
Ma avrebbe avuto tale coraggio? Oppure non era più tempo per l’onore? O aveva superato quel confine nel momento in cui aveva attaccato Konoha?
Vide i sue allontanarsi e i suoi occhi trafissero le loro schiene. Il tempo correva, il momento che le forze dell’akatsuki e dei kage si sarebbero fronteggiate stava galoppando verso di loro, senza remore, investendo tutti e tutto. E pensò ad Ashi.
Lo Hyuga era un traditore? In ogni caso, se lo fosse o meno, Ashi era in pericolo. O un pericolo?
Perché la bella Uchiha dagli occhi verdi come le foreste di Konoha sarebbe stata l’ago che poteva far pendere l’esito di questa guerra. Nike avrebbe sorriso all’aka o ai Kage? E tutto dipendeva da lei stessa.
Eppure…si voltò e sparì nelle tenebre. La copia divenne fumo, così come le sette ombre.



[…]

UaWGAhR

E ora?

Assiso su di un trono immerso nel buio Hyou rifletteva sugli ultimo avvenimenti. La nera figura al suo fianco con al dito il fu anello di Jagura.

Io gli avrei uccisi entrambi. Un dubbio è più che sufficiente per mandare a puttane la nostra organizzazione, il nostro piano. Il nostro dominio…e tutto perché non vuoi uccidere Ashi e quell’altra troietta.
Sgozzala…tanto non potrà proteggerla per sempre e sai anche che ha i tuoi stessi punti deboli.


Parole che erano veleno che non trovavano terreno su cui attecchire. Una pianta malevola che si arrampicava, strisciava tra negri cunicoli di tenebra, cercando di soffocare quella poca dignità ed onore rimasto alla pantera.

Bisogna avere più di una contromossa in questa Guerra. Dare quelle informazioni era necessario per controllarli. E per poter riceverne altre che non sapevamo.
Pensi davvero che potranno muoversi senza che nessuno dei nostri gli stia alle costole? Pensi davvero che io vada con loro a catturare il figlio dell’Hokage? Pensi davvero che Fuyuki Hyuga sia un membro di Aka?


Si alzò.
I nemici di oggi sono gli escrementi che galleggiano sulla superficie di quell'immensa latrina chiamata mondo. Quanto agli alleati di domani..

..solo altri escrementi.
In attesa di risalire dal fondo.


Gli occhi furono malefici al suono di quelle parole. Occhi famelici che avevano un solo obbiettivo: impiccare con le sue stesse budella Fuyuki Hyuga di fronte all’intero eremo dei mustelidi.
L’altro lo guardò sorpreso.

Per cui…lo ucciderai comunque. Ora c…

Io comando. Io decido. Te obbedisci…o farai compagnia ai vermi…

Non gli fece finire i suoi pensieri. Svettò su di lui come una torre. La mano strinse la sua gola: l’aria mancò ai polmoni mentre lo sollevò dal suolo e le gambe iniziarono a ballare come impazzite, le mani a cercare di rompere quella morsa d’acciaio. Gli occhi di Ryu incontrarono i suoi. E furono come un vulcano che esplodeva per incenerirlo.

Spero che sia tutto chiaro.

Un sibilo quelle parole. Un tonfo. Le mani a massaggiare la gola, i polmoni che bruciavano e al tempo stesso trovavano l’aria che tanto gli era mancata. La tosse scosse le membra dell’uomo.
L’aura assassina di Ryu si fece così forte e violenta che brividi incontrollati percorsero la schiena dell’uomo facendolo sentire come un cucciolo. Una preda.
Non si voltò a guardarlo, non gli diede più importanza e sparì tra i cunicoli del covo immerso nei suoi pensieri.
Se Fuyuki fosse un traditore con le informazioni che aveva sarebbe andato di nuovo a Konoha, avrebbe tentato di mettersi in contatto con qualcuno, con Akane o con qualcuno a lei vicino. Le mosse dei due sarebbero state seguite, analizzate ogni loro movimento. Il passo falso dello Hyuga sarebbe arrivato presto.
Perché aveva una missione da compiere per Aka e al tempo stesso potevano osservare se i loro piani fossero trapelati al di fuori di quelle nere caverne. Cunicoli che si dipanavano dappertutto come neri tentacoli che avrebbero stretto d’assedio il mondo degli shinobi.
Se fossero uscite queste informazioni da quelle spire malevole allora lo Hyuga avrebbe avuto un tipo d’accoglienza diversa al loro prossimo incontro.
Per il momento era utile. Ma non indispensabile.

E poi vi era Ashi…doveva prestare orecchio a Tensai e agli altri e ucciderla? Il suo nome presto o tardi sarebbe stato sulla bocca di tutti. Ryu Yotsuki…il suo passato sarebbe venuto a galla, i suoi passi seguiti. Dal suo passato fino al presente. In mezzo…in mezzo ci sarebbe stata lei.
E Fuyuki non era tipo da lasciarsi sfuggire l’unico punto debole che la pantera aveva. Ma soprattutto, ora più che mai, la fuga misteriosa della bella Uchiha avrebbe sortito altri effetti. Parole, mezze verità, dubbi e supposizioni ma Akane Uchiha non avrebbe lasciato nulla d’intentato.
Avrebbe seguito anche la pista che portava ad Ashi. E se l’avessero catturata? Non era importante quello che sapeva…in fondo non sapeva nulla, nemmeno se avesse detto dov’era l’eremo – in fondo pure Chiaki lo sapeva - anche se…l’avrebbero potuta sfruttare per entrare.
Sorrise amaro: così avrebbero capito cos’era il sutra del fuoco. Capace che Ashi sarebbe stata ammazzata ancora prima di poterli fare entrare.
Non lo poteva permettere. Reshef e il suo popolo dovevano essere avvertiti. E questo poteva girare a vantaggio loro…una trappola nella trappola. Han avrebbe sicuramente avuto parole più sagge delle sue; insieme potevano portare un colpo letale e non visto ai loro nemici. Ma il problema di Ashi rimaneva: conoscendo le lucertole non avrebbero avuto pietà ne remore ad utilizzarla per uno scopo truce e malevolo.
Doveva proteggere Ashi. E capì che se c’era qualcuno o qualcosa che poteva batterlo questo si trovava nelle mani di Ashi Uchiha.

 
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