Classe #23 - L'eterna giovinezza, per Dante Adams

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.BlackJin
view post Posted on 8/6/2016, 14:57     +1   -1




JOReOHN

Era un uomo puntuale, Yori. Aveva servito la nuvola fin da ragazzo, era stato uomo ed aveva visto la guerra. Non era mai stato in ritardo in nessuna occasione. Forse la sua non fu la più brillanti delle carriere ninja, poiché in seguito ad un infortunio finì ad insegnare in accademia andando solo raramente in missione, ma adesso, nel tramonto della sua vita, sentiva di avere ancora tanto da donare e che l'accademia non sarebbe stata abbastanza. Lontano dal campo di battaglia si sentiva come una tigre in gabbia. Quel giorno, alcuni dei suoi studenti avrebbero sostenuto l'esame Genin. Vedere sorgere una nuova generazione di guerrieri gli metteva sempre addosso una certa tristezza... Se solo ne avesse avuto le forze, sarebbe stato ancora in prima linea a far tremare il terreno sotto i piedi dei nemici di Kumo. Se ne stava seduto alla cattedra con lo sguardo perso nel nulla, rimembrando glorie passate. Era ancora solo, per i corridoi non si sentiva altro che il fischio del vento. Fuori dalla finestra, la neve era compatta. Non si sarebbe sciolta nemmeno quel giorno. Diede un'ultima occhiata ai compiti pronti sul tavolo per essere distribuiti, poi si rilassò sullo schienale. Mancava poco.
GdrOff//

Benvenuto nella tua quest. Poche regole e semplici:
  • Non essere mai autoconclusivo, ovvero non muovere i personaggi che saranno presenti nella giocata senza una mia specifica indicazione, non dire come vanno a finire i tuoi attacchi e cose simili;
  • Scrivi in un italiano corretto, per quanto mi riguarda la forma viene prima della sostanza, quindi cerca di stare attento agli errori di battitura o di distrazione e sopratutto non utilizzare linguaggio sms;
  • Sii realistico e cerca di immedesimarti nel tuo pg, non fargli compiere imprese eroiche e cose simili: è solo uno studente, giocalo come tale e presto sarai forte abbastanza;
  • Non modificare mai e per nessuna ragione un post senza prima chiedermelo.

Proseguiremo in questo modo: devi fare un post di presentazione il quale deve concludersi col tuo pg che arriva in accademia ed aspetta di iniziare il compito. La classe è molto fredda e come hai letto il sensei è già arrivato ed è seduto davanti alla scrivania.
Divertiti :chidori:

 
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Dante Adams
view post Posted on 13/6/2016, 13:06     +1   -1




Hei vecchiaccio ! Ora posso fare o no il ninja!

Rimbombava quest'ultima frase nella testa del giovane Jin la notte prima del suo esame in accademia.
Aveva fatto come aveva detto suo nonno, sudore e sacrificio per poi tornare da lui a testa alta ed essere degno della qualifica di Shinobi.
La mattina seguente sarebbe stata forse la più importante degli ultimi anni. Anni fatti di fatiche e allenamenti, ma anche di amicizie e legami instaurati con gli altri ragazzi.
Ma oggi era il giorno che contava di più, oggi veniva demarcata la sottile e impercettibile linea che segnava il passaggio dalla sua fanciullezza al vero mondo. Il mondo che aveva sempre sognato, quello per cui era nato e per cui erano morti i suoi genitori: il mondo dei Ninja.

Con l'eccitazione e l'euforia nel cuore Jin si alzò all'alba aprendo uno dei tanti tomi sui quali era stato costretto a studiare. E già perchè lo studio era sempre stato il suo punto debole. Ricordava bene le frasi dei nonni materni quando ne combinava una delle sue.
Jin Yotsuki ! Non c'è niente da fare sei peggio di tuo padre! Se sbatti la testa contro la montagna sarà lei a farsi male!

Col sorriso provocatore che lo distingueva quindi posò il grande libro e uscì fuori con la katana di legno che si era comprato qualche settimana prima. E via cosi! Tra salti, capriole , affondi e stoccate che passo quelle due orette prima del fatidico momento.
E poi si diresse in accademia, forse per l'ultima volta. Era una giornata fredda e la neve già cadeva fitta in tutto il villaggio, ma l'aria era buona e pulita.
Jin indossava un mantello imbottito da viaggio che gli aveva regalato la nonna e sotto i suoi classici vestiti in tinte bianco, nere e grigie con lo stemma del clan Yotsuki sulla schiena.
Appesa alla cintura in vita aveva quel pezzo di stoffa ricamata con un teschio, lascito di suo padre Naizen.
Arrivò in dieci minuti al grande edificio che era l'accademia di Kumo e varcò il portone principale. Il cuore gli martellava in petto e sul suo volto cominciava a disegnarsi quel sorriso beffardo che mascherava la tensione. Varcò la porta della sua aula, sperando di non essere l'ultimo ma dentro trovò Yori Sensei in cattedra ad attendere lui e i suoi compagni per l'esame finale. Un'ondata gelida lo travolse, stranamente la classe era più fredda dei corridoi interni. Le gambe si bloccarono un istante e quando Jin incrociò lo sguardo del suo sensei riprese quel coraggio che lo aveva sempre contraddistinto, tiro su col naso e a voce alta disse:

Buongiorno Sensei!!

Sbattè all'unisono i tacchi e congiunse le gambe in segno di rispetto, poi si piegò in avanti esibendo un profondo inchino e si rialzò di scatto con gli occhi socchiusi e una grande risata stampata in volto. Voleva bene al suo Sensei e aveva un grande rispetto per lui.

Sono pronto Sensei!

Dissei infine avviandosi verso uno dei bacnhi vuoti davanti a lui. Posò per terra lo zaino a tracolla ma tenne il mantello per il freddo. Solo in quell'istante si rese conto che era il primo arrivato.
 
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.BlackJin
view post Posted on 13/6/2016, 15:16     +1   -1




Il sorriso di quel giovanotto gli mise una certa allegria, Jin era un ragazzino semplice, dotato di una forza d’animo che l’avrebbe aiutato a superare numerose insidie sulla strada che aveva scelto. Quella dello shinobi non era una via per tutti, il corpo diviene uno strumento al servizio del villaggio e la mente dovrà fare i conti con una pressione che altri non sopporterebbero. Il nin-do ti offre capacità eccezionali, attraverso le quali conquistare ricchezza, fama e potenza ma quelle stesse capacità rischiano di trascinarti nell’oblio, di toglierti ogni cosa.

Gli sorrise di rimando, lasciando che si sedesse dove preferiva. Temeva per lui che non fosse ancora pronto per l’esame scritto, poiché non aveva mai dimostrato una particolare inclinazione verso le nozioni teoriche, tuttavia era particolarmente portato per l’approccio pratico, che è poi quello che sarebbe servito una volta fuori. Se avesse potuto, l’avrebbe di certo aiutato in qualche modo.

Attesero ancora una decina di minuti e pian piano l’aula si riempì. L’esordio in classe dei compagni di Jin non fu proprio energico come lo era stato il suo, i più avevano ancora in faccia stampati i segni del sonno, qualcuno si trascinava verso il banco e si abbandonava sulla sedia a peso morto. Keiko si andò a sedere al fianco dello Yotsuki. Anche lui indossava un mantello pesante per difendersi dal freddo, ma a parte questo non aveva praticamente nulla in comune col suo compagno. Keiko era un ragazzino magro e piccolo, poco incline ai rapporti sociali e sempre sulle sue. I capelli biondi, la carnagione chiara e gli occhi azzurri lo rendevano una pecora nera in mezzo ai suoi compaesani, tutti caratterizzati da una carnagione più scura della sua ed un carattere assai più bellicoso. Non era il tipo da disprezzare qualcuno, ma nemmeno da manifestare grosse simpatie, per questo non era particolarmente amico di nessuno.


Keiko: “Ehi Jin

Lo liquidò rapidamente, prima di affondare con la faccia tra le braccia incrociate sul banco.
Yori si alzò, tenendo in mano i quattro differenti tipi di test divisi da delle graffette. I suoi muscoli erano ancora forti e la sua fisicità invidiabile per essere un uomo della sua età, tuttavia la mascherava sotto lunghe vesti decorate, caratteristiche della propria religione.


Yori: “Questo test servirà a valutare le vostre conoscenze teoriche, fondamentali perché possiate affrontare l’esame pratico e le prove che il mondo vi sottoporrà quando sarete ninja. Fate del vostro meglio.

Detto questo cominciò a distribuire i fogli camminando tra i banchi. Una volta arrivato all’altezza di Jin, si soffermò un attimo. Stranamente, i compiti che furono dati al ragazzo Yotsuki ed al suo compagno di banco avevano la stessa traccia. Un errore? Una prova? O forse un aiuto?

Gdr Off//

Bene bene. In questo post mi aspetto che tu descriva l'arrivo dei tuoi compagni, i quali hanno frequentato l'accademia con te per 4 anni, quindi li conosci tutti più o meno bene. Puoi interagire con chi vuoi e muovere e inventarti compagni di classe come li preferisci. Gli unici che non puoi muovere sono il sensei, Yori, ed il tuo compagno di banco, Keiko; se vuoi interagire con loro mandami un mp dicendomi cosa gli chiedi o cosa gli dici ed io ti darò indicazioni.

Dopodiché, dovrai ruolare lo svolgimento del test e la consegna, ma attento: non devi scrivere qui le risposte al test.

Ti manderò il test scritto per Mp, e tu mi risponderai sempre per mp con il test svolto entro una settimana.

Buon lavoro ;)

 
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Dante Adams
view post Posted on 16/6/2016, 11:12     +1   -1




Il sensei salutò Jin. Yori era stato il suo maestro per 4 lunghi anni e il giovane Yotsuki aveva sviluppato un affetto particolare. Vuoi per l'età, vuoi per l'enorme pazienza del sensei, Jin era legato al suo maestro. Forse dentro di se in questi anni aveva alimentato quell'affetto che si può ricevere da un padre mai avuto.
E sapere che oggi sarebbe stato forse l'ultimo giorno di accademia un po gli lasciava il magone.
Ma i pensieri tristi e gli addii sarebbero venuti dopo, perchè quella mattina era molto importante dimostrare di sapere e di saper fare.
La classe si popolò di studenti nell'arco di una decina di minuti. Prima arrivò Keiko, un ragazzino cupo e introverso che se ne stava sempre sulle sue. L'esatto opposto di Jin e forse proprio per questo complementare a lui.
Poi arrivò Akido.
Akido aveva i capelli rossicci e la carnagione scura propria della gente di Kumo. Akido era un rompiscatole, fanfarone, buffone e arrogante. Ma era anche il migliore amico di Jin e la persona più generosa che si potesse incontrare. Quante ne avevano passate insieme i due. Dal primo giorno di accademia si erano subito trovati bene e avevano sviluppato un amicizia quasi fraterna.
Bastò uno sguardo tra i due e un mezzo sorriso per capirsi all'istante, per augurarsi buona fortuna e per dirsi ci vediamo fuori da veri shinobi. Si perchè sensei Yori li aveva separati tempo fa relegandoli ai due lati opposti della classe.
Via via arrivarono gli altri ragazzi e la classe si riempì.
A quel punto il Sensei si alzò e diede il via alla prova consegnando i test preliminari teorici.

Uff.. calma..devo scrivere solo quello che so senza esagerare..aaaa quanto odio le cose scritte!

L'ansia cominciò a salire. Jin avrebbe preferito affrontare un'orda di ninja che trovarsi davanti quel foglio. Quando il sensei diede il via girò di colpo il compito e analizzoò con occhi fibrillanti le varie domande sperando di ricordarsi tutto.
Provò a fare una panoramica delle cose da scrivere e una sintesi veloce di ogni domanda per vedere se dimenticava qualcosa.
Tutti i ragazzi procedevano in un silenzio agghiacciante, ma Jin sapeva bene che l'ansia pervadeva ognuno di loro.
Il tempo sembrò scorrere lentamente per la prima mezz'ora, poi quando furono allo scadere la frenesia aumentò a dismisura e ognuno provava a ricercare nella propria mente le informazioni che mancavano. Jin si era mangiato le unghie della mano destra e aveva fatto quasi a pezzi la matita, ma allo scadere gli sembrò che il suo lavoro fosse decente.
Posò il mozzicone rimasto sul banco, prese il foglio con due mani e sospirò ad occhi chiusi.
Immediatamente dopo passo Sensei Yori a raccogliere gli elaborati.
Jin incrociò le dita.
 
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.BlackJin
view post Posted on 17/6/2016, 23:23     +1   -1




Quando l'ultimo granello di sabbia dentro la grossa clessidra sopra l'ampia cattedra fu finalmente disceso, Yori seppe che era il momento di interrompere l'esame. Il dado era tratto, e lui sperò proprio che nessuno dovesse essere escluso già a quello step. La grossa mano si abbatté solenne sopra la cattedra e la sua voce ancora tonante esclamò:

Yori: "Il tempo è scaduto, alzate le penne se non volete che vi annulli il compito"

Nel tempo il vecchio ninja aveva saputo farsi rispettare, l'esperienza sul campo ed una certa versatilità nel trattare con le persone gli avevano permesso di imboccare fin da subito la strada giusta nella sua carriera di insegnante. Era uno di quelli che riuscivano a mantenere il silenzio in classe senza doversi sgolare, estremamente severo ma anche intimamente comprensivo. Non era il tipo che mortificava gli alunni per le loro mancanze, piuttosto cercava di sensibilizzarli all'importanza di una formazione efficace.

Si alzò in piedi e senza fatica si avviò a passo svelto in mezzo ai banchi, attraversando la classe verticalmente e prelevando i compiti contemporaneamente alla sua destra ed alla sua sinistra. Quando ebbe finito andò a sedersi dietro la cattedra, da dove era partito. Inforcò gli occhialetti e prima di indossarli si rivolse alla classe.

Yori: "Tornerete entro un'ora, allora avrò finito di correggerli e voi avrete i vostri risultati. Potete andare, o potete restare qui."

Detto questo si immerse nella correzione e lasciò i giovani ai loro affari.

Keiko dal canto suo era piuttosto tranquillo, non era il compito teorico a preoccuparlo perché su quello era ampiamente preparato, piuttosto era la pratica a spaventarlo un tantino. In mezzo a tutti quegli Yotsuki si sentiva come una capretta in un braco di lupi. Lui non proveniva da una famiglia particolarmente famosa per la propria discendenza di ninja, a dire il vero i suoi genitori erano dei mercanti e non vedevano nemmeno troppo di buon occhio il fatto che lui volesse diventare un ninja. Aveva notato nel sensei una nota di ansia nella voce, una sorta di tensione lieve e ben celata. Era bravo ad osservare le persone e questa era stata la sua impressione. Per qualche ragione la cosa lo rendeva poco tranquillo e quindi decise di condividere i suoi dubbi col compagno di banco. Si inclinò un poco in sua direzione e sottovoce esordì:


Keiko: "Di un po' Jin, non ti sembra un po' strano il vecchio?"

Stava mettendo le sue cose nello zaino a tracolla grigio adesso, sopra era ricamato il simbolo del villaggio della nuvola.

Keiko: "Vieni furori con me o preferisci stare qui?"

GdrOff/

Ho deciso che ti darò il voto dello scritto nel prossimo post, quando Yori annuncerà gli esiti dei test. Stai rilassato e goditi questi momenti di puro role, puoi cogliere la palla al balzo per arricchire un po' il background del pg: Keiko stranamente si sta aprendo ad una chiacchiera, non è il tipo e la cosa ti lascia un po' stranito. Fammi vedere come reagisce il tuo pg ad una situazione che non si aspettava.

 
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Dante Adams
view post Posted on 19/6/2016, 14:06     +1   -1




La clessidra sancì la fine del primo test e immediatamente dopo ci fu la comunicazione del sensei. Yori si alzò dal banco e prelevò velocemente i vari scritti. Quello di Jin fu uno dei primi in ordine di posto, e quando il sensei passò, prese il compito e se ne andò, gli venne un colpo al cuore ripensando ad un paio di domande sulle quali era indeciso.

Aaaah!!

Nervosamente si poggiò con i gomiti sul banco grattandosi nervosamente i capelli con entrambe le mani.

Ma perchè non può essere solo una questione pratica dannazione!! Lo sapevo che non studio mai abbastanza!

I pensieri gli vorticavano prepotentemente in testa quandò lo raggiunse la voce di Keiko, suo vicino di banco.

Keiko: "Di un po' Jin, non ti sembra un po' strano il vecchio?"

Quella domanda di Keiko fu sorprendente e sconvolgente allo stesso momento. La sopresa venne dal fatto che quel ragazzino accanto a lui per quattro lunghi anni forse aveva fatto amicizia solo con le sedie dell'aula. Era un tipo molto introverso e forse anche diffidente, ma non si poteva nascondere che avesse una vera inclinazione per lo studio.
E fu proprio questa seconda informazione a lasciare spiazzato Jin.
Il giovane Yotsuki lo guardò dal basso verso l'alto e con uno sguardo perplesso, la quale attribuiva alla sua faccia sicuramente un espressione da stupido tonto.
Jin abbassò lentamente le mani mentre gli occhi si spostavano da Keiko al loro Sensei.

Il sensei aveva uno sguardo strano? Forse si era già accorto che i loro compiti facevano schifo? E se Keiko fosse stato così preoccupato per lo scritto allora lui non sarebbe mai passato nella vita.
Si girò di scatto verso la cattedra vuota del sensei, le braccia conserte e la mano destra che si torturava le labbra.
Il tutto mentre Keiko aspettava una risposta.

Pensava, pensava. Sua nonna sarebbe rimasta senza parole nel vederlo così incupito.
Ma due secondi dopo anche ai nonni sarebbe ritornato il sorriso, perchè un braccio si allungò e diede una forte pacca sulla spalla destra di Keiko.
Un grande sorriso si dipinse sul volto di Jin.

Ehi fratello! Stai tranquillo, se non lo passi tu non lo passa nessuno qua dentro! Ahahah

La risata di Jin si confuse nel brusio che montava piano piano in classe dopo che il Sensei si era seduto di nuovo in cattedra.
Jin era un tipo ottimista, difficilmente qualcosa poteva buttarlo giu.

Yori infine comunicò a tutti i ragazzi che ci sarebbe voluta un'altra ora prima di sapere i risultati e che potevano aspettare fuori o restare lì.
Keiko lo invitò ad uscire e Jin non se lo fece ripetere due volte, imbracciando lo zaino e facendo segno ad Akido di seguirlo.
Poi cinse per il collo Keiko, che rimase sensibilmente interdetto e lo trascinò fuori con lui attendendo i responsi.
 
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.BlackJin
view post Posted on 22/6/2016, 12:33     +1   -1




Era stato stupido da parte sua lasciarsi andare con quel buono a nulla. Doveva immaginare che non l'avrebbe preso sul serio e si sarebbe distratto come suo solito. Si maledisse per aver preso quella decisione, ma non volle rimuginarci troppo sopra: quel che è fatto, è fatto. Comunque aveva cambiato idea, non voleva più parlare a Jin di nulla: non voleva dirgli che quella mattina il vecchio sembrava con le testa tra le nuvole, non voleva dirgli che l'aveva visto avere una discussione con un tizio la sera prima e sembravano entrambi piuttosto accaldati. Ripensando a quell'episodio ricordò che Yori sensei era sul punto di esplodere quando l'aveva notato, in piedi, che li guardava attraverso un vicoletto tra due palazzi quadrati. Non l'aveva salutato e se ne era andato facendo segno all'altro di seguirlo. La persona con lui non l'aveva riconosciuta, e non portava nessun coprifronte; ne dedusse che non poteva essere un ninja. Chi allora?

Non appena furono fuori dalla classe si divincolò dalla presa del compagno e prima che il suo amichetto, ancora più odioso, li raggiungesse lo liquidò, dileguandosi poi tra i gelidi corridoi.


Keiko: "Come non detto, mi sono ricordato di avere delle cose da fare"


*


Era passata un'ora esatta quando il vecchio si affacciò dalla porta dell'aula cominciando a richiamare gli allievi. Il passaparola fu rapido e presto tutti tornarono nei loro banchi, aspettando che Yori si pronunciasse sugli esiti dei loro esami. Non era un tipo largo di manica, e questo metteva sempre un po' in soggezione i ragazzi più insicuri.

Yori: "Purtroppo non tutti sono stati promossi. Qualcuno dovrà ripete il test la prossima settimana.

Ed eccolo ad elencare i nomi, non si sbilanciava nel tono e non enunciava i voti. Su venti persone, soltanto in quattro fin'ora erano stati promossi, il primo dei quali fu Keiko Seisuke, il rossiccio tornato in aula per primo, poi se ne aggiunsero altri due, tra cui Akido, ed alla fine:

Yori: "Jin Yotsuki."

Diede il tempo a tutti di digerire la notizia, squadrandoli e memorizzando le loro reazioni. Poi lasciò sulla cattedra i compiti impilati, davanti a se.

Yori: "Chi vuole potrà ritirare il proprio test qui, per comprenderne gli errori. Per quanto riguarda tutti i promossi: ci vedremo fuori, nel campo di addestramento entro quindici minuti.

Quando giunsero finalmente ai campi, il freddo ed il boato del vento quel giorno annunciavano una giornata difficile per i giovani aspiranti Genin. In quelle condizioni anche il semplice camminare sembrava dare più problemi di quanto una persona qualunque potesse affrontare, figurarsi combattere o arrampicarsi. I campi erano una serie di otto picchi altissimi che si stagliavano sopra il villaggio come lance puntate verso il cielo. Erano collegati tra loro da dei ponti di legno e corda sospesi nel vuoto, il semplice attraversarli sarebbe stata una prova di coraggio non da molti.

Yori era davanti al ponte che collegava il primo campo al secondo, ed infondo a quello stesso si poteva distinguere una sua copia, o forse l'originale. Aspettava immobile che i suoi studenti si predisponessero dinanzi a lui, quando un fulmine lontano nel cielo inondò le nuvole che quel giorno lo coprivano di una sinistra luce bluastra, alla quale seguì il tuono tremendo che fece tremare la terra. Un leggero sorriso si dipinse sul volto normalmente inespressivo del vecchio sensei.


GdrOff/

Come avrai capito sei stato promosso xD Il tuo voto è 7, gli errori che hai fatto non sono gravissimi ed avremo modo di correggerli nel corso del tuo esame.
Ruola la tua uscita nei campi fuori dall'accademia. Siete in sette ad aver superato l'esame. I campi da allenamento sono otto alti picchi e Yori vi attende sul ciglio del primo di questi, davani ad un ponticello instabile. Ruola l'arrivo ed eventualmente cosa dici ai tuoi compagni. Per qualsiasi dubbio o domanda puoi contattarmi quando vuoi ;)

 
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Dante Adams
view post Posted on 26/6/2016, 11:57     +1   -1




Yori: Jin Yotsuki!

Un'ondata emotiva di incredulità e stupore lo travolse partendo dallo stomaco e inondando il petto e il viso.
Jin si strinse nelle spalle stringendo forte i pugni e chinando il capo come fosse in preda ad un doloroso mal di pancia.

Ce l'aveva fatta, o almeno il primo step era superato. Quello che lui riteneva il più difficile e che in cuor suo nell'arco dei quattro anni di accademia aveva sempre temuto di non superare.
Invece era lì, nel gruppetto dei promossi dove ovviamente figurava Keiko e anche Akido.
Proprio Keiko poco prima lo aveva bruscamente allontanato dicendo che aveva altro a cui pensare e a quel gesto Jin era rimasto interdetto.

''Forse ho detto qualcosa che non va..'' aveva pensato tra se e se, poi aveva guardato Akido per cercare nel suo sguardo una spiegazione ma il suo amico aveva fatto spallucce allargando le braccia come per dire ''non lo so amico, non riesco a capire'' .

Jin avrebbe voluto strillare al cielo e non trattenersi liberando la gioia in uno dei suoi enormi sorrisi, ma si trattenne a fatica pensando a tutti gli altri che non ce l'avevano fatta.
Incrociò lo sguardo di Nanao, una ragazzina biondina, timida che aveva gli occhi lucidi e si chiese se non fosse stato il caso di avvicinarsi e provare a tirarla su.
Fece un passo allungando la mano destra ma si bloccò immediatamente, pensando agli effetti che aveva provocato prima a Keiko il suo avvicinamento.


Ora veniva la parte pratica.
Il sensei li aspettava ai campi di allenamento conosciuti tra gli studenti come gli otto picchi di Kumo. Si erano allenati tante volte lì su e sapevano tutti che la pressione dell'aria e la rarefazione dell'ossigeno rappresentavano dei veri ostacoli anche ai semplici movimenti.
A questo si aggiunsero le condizioni atmosferiche e il freddo che sapevano di tempesta imminente.
Ma lui era uno Yotsuki. Aveva il fulmine nel sangue. E se c'era una cosa che non poteva spaventarlo erano proprio i fulmini.
La salita fu più faticosa del previsto. Jin era uno dei primi e ogni tanto buttava uno sguardo indietro a Keiko che sembrava in difficoltà. D'altronde non c'erano dubbi sul fatto che Keiko passasse l'esame teorico mentre forse avrebbe incontrato qualche problema nel pratico.

In cima al primo degli otto picchi c'era il sensei che li attendeva e in fondo al secondo picco , unito al primo tramite un ponticello traballante c'era un altro sensei Yori. Probabilmente una copia.

Un tuono colpì Kumo.
E lassù sembrò come penetrare nelle ossa.
Gli studenti aspettavano. Il sensei sorrideva.
 
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.BlackJin
view post Posted on 28/6/2016, 08:59     +1   -1




Yori: "Benvenuti, giovani aspiranti Genin. Questo è il momento in cui mi dimostrerete il vostro valore. Non vi darò alcun consiglio ed alcuna spiegazione se non questo: non fermatevi fin quando non avrete ben stretto il coprifronte tra le mani."

Fu volutamente criptico. Non avrebbe dato loro troppe spiegazioni, in missione non ne avranno quando dovranno affrontare il pericolo e l'inaspettato. Si fece da parte, indicando al piccolo gruppo di ragazzi la via per l'altro picco. Chi con decisione e rapidità, chi un po' titubante si apprestarono ad attraversare quel ponte che avevano attraversato un milione di volte. Avevano fatto solo qualche passo quando il sensei dall'altra parte congiunse le mani in un sigillo. Keiko e gli altri si chiesero cosa stesse facendo e si arrestarono. Non sembrava succedere nulla ma, d'un tratto, alle loro spalle la voce del sensei si fece forte come fosse proprio li con loro.

Yori: "Vi conviene sbrigarvi, il ponte non vi vuole sopra di lui."

Chi si voltò fu terrorizzato da quello che vide: il loro unico sostegno, instabile sopra al nulla, cominciò a scricchiolare e pian piano a crollare. Le tavole di legno che erano legate tra loro con della corda spessa sfuggivano ai propri vincoli per scivolare inquietanti verso il nulla, per sfracellarsi al suolo migliaia di metri più in basso. I più pronti di spirito non attesero oltre e cominciarono a correre come pazzi verso l'altra estremità, in salvo. Keiko invece rimase fermo, una goccia di sudore gli scendeva dalla tempia e lui sembrava impegnato nello sfrozo di concentrarsi, combattendo contro la paura. Qualcuno dei loro compagni che stava più indietro era già precipitato nel vuoto ed ancora si udivano le loro ulra strazianti.

GdrOff/

Eccoci qui, fammi vedere come reagisce il tuo pg. Se usi tecniche fai i calcoli, se hai dubbi o domande contattami ;)

 
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Dante Adams
view post Posted on 2/7/2016, 09:37     +1   -1




Come era facilmete intuibile la prova consisteva nel superare indenni il ponte di legno ed arrivare all'altra estremità incolumi.
Eh già incolumi. Era proprio quello il problema.
Jin attese il segnale di inizio comunicato dal sensei. Qualunque shinobi appartenente ad un altro villaggio avrebbe avuto difficoltà importanti a respirare bene a quell' altitudine, ma il problema non sussiteva tra i i ninja di Kumo, anche quelli meno resistenti, in quanto abituati fin dalla tenere età in accademia ad allenarsi e resistere.
L'aria era densa a fredda.
Jin inspirò profondamente dal naso tenendo le labbra socchiuse mentre espirava.
Chiuse e riaprì gli occhi. Rilassò i muscoli scuotendo bicipiti e quadricipiti come in preda a spasmi motori. Poi li contrasse di colpo, abbassò il baricentro del proprio corpo e spostò la gamba sinistra in avanti mentre fletteva la schiena pronto allo scatto.

Ma il sensei li invitò dapprima a camminare sui ponteggi, fatto ancora più sospetto proprio perchè tutti gli studenti chi più chi meno riuscivano tranquillamente ad attraversare quei ponti senza cadere nel panico fin da quando avevano 5 anni.
Jin era tra i primi che si avviarono. Non si rilassò.
D'altronde cosa mai sarebbe potuto succedere camminando su un ponte traballante a centinaia di metri di altezza durante un'esame pratico per genin?
Ovvio. Cadere.

E così fu. Yori congiunse le mani in un sigillo che non lasciava spazio ad interpretazioni e una dopo l'altra le tavolette sulle quali Jin e compagni camminavano, caddero una dopo l'altro aprendo la vista alla morte spettacolare che li attendeva di sotto.
Jin se lo aspettava quindi l'adrenalina nel suo corpo raggiunse il giusto dosaggio e concetrando la forza nelle gambe scatto ferocemente verso l'altro promontorio.
Era in netto vantaggio quando un pensiero fulminante lo colse. Si girò di scatto quasi inconsapevolmente. O forse già lo sapeva.
Lo sguardo cadde immediatamente su Keiko di colpo fermo immobile. Altri venti secondi e sarebbe stato parte integrante del panorama sottostante.

Non seppe mai perchè lo stava facendo e non se lo chiese nemmeno. Di Jin si voltò e volò all'indietro scansando la marmaglia che lo investiva. Pregò di farcela e allungò la mano verso il braccio di Keiko.

Cosa fai qui idiota!! Nghhh!!

Con uno sforzo enorme cercò di spostarlo e lanciarlo verso l'altra estremità sperando che lo scossone avesse sbloccato le gambe del giovane in uno scatto decisivo.
Le tavole cadevano incessantemente e mentre si avvicinava anche la sua ora, Jin strinse forte la mascherina di stoffa che portava alla cintola, di suo padre.
Raccolse tutto il chakra che riusciva a concentrare nelle caviglie e nei piedi e tentò uno scatto fulminante che lo avrebbe portato in tempo dall'altra parte del dirupo.

CODICE
Vel 40 + Chk 50 = 90
Stamina 72 - 2,5 (50/20 Chakra utilizzato)= 69,5
 
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.BlackJin
view post Posted on 6/7/2016, 06:09     +1   -1




L'aspirante ninja della nuvola aveva corso con tutte le sue forze per raggiungere la salvezza dall'altra parte del ponte, ma non aveva guardato che con gli occhi, ed a dire il vero nemmeno tanto attentamente. Le tegole che scivolavano sotto i suoi passi si slacciavano da sole dai loro supporti, com'era possibile una cosa del genere? Ed i compagni che non ce la facevano? Si sarebbero sfracellati al suolo, metri e metri più in basso, davanti alla gente del villaggio che a quell'ora svolgeva regolarmente le proprie commissioni? E poi Keiko... Era stato onorevole da parte sua tentare di aiutarlo, ma non ne aveva alcun bisogno: Keiko aveva osservato con la mente.

Ogni volta che a Jin pareva di fare l'ultimo passo verso la salvezza, il bordo si allontanava di qualche altro centimetro e lui stava sempre lì, sull'orlo del precipizio in balia del vuoto che minacciava di inghiottirlo, alcuni dei suoi compagni erano scomparsi, come non fossero mai stati lì, il sensei invece stava ancora immobile con le mani giunte a formare un sigillo, come fosse lui ad allungare di volta in volta il ponte. Ma come era possibile? Che razza di abilità era quella?

Ecco che giungeva la sua ora, non gli rimaneva che qualche istante ancora, poi sarebbe caduto nel vuoto e la sua prova sarebbe fallita. Si sentì toccare la spalla, ma dietro di lui non c'era nessuno. Un'energia calda lo pervase, poi gli parve di sentire una voce conosciuta, non riuscì a capire bene... Era solo una eco distante ma gli parve...


???: "K...a... KAI!"

Gdr Off/

Ok, ha reagito un po' come avremmo fatto tutti ma adesso devi analizzare bene cosa sta succedendo, cerca di aguzzare l'ingegno. Il calore che percepisci ti darà un bonus al chakra di 50. Avanti, non è difficile :guru:
Per qualsiasi dubbio, contattami in privato.

 
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Dante Adams
view post Posted on 9/7/2016, 12:52     +1   -1




Correva. Ma non arrivava mai.
Il bordo che significava salvezza si allontanava sempre più mentre il ponte si dissolveva velocemente lasciando tra lui e la terra sottostante metri e metri di vuoto.
Gli sembrò di vivere quegli ultimi attimi a rallentatore. I denti stretti e la contrazione dei muscoli facciali gli fecero chiudere gli occhi per un secondo mentre tentava l'ultimo sforzo prima di andare giù.

Dannazione...è finita..

Chissà se Keiko e gli altri ce l'avevano fatta. Ormai sentiva solo voci strazianti piombare giù negli abissi e aveva perso di vista i compagni davanti.
A dire il vero cominciava ad offuscarsi tutto davanti a lui. Le montagne che si stagliavano di fronte si deformavano alla sua vista come preda di una brutta illusione.

Ma...Cosa...!!!

Fu in quell'attimo che lo colpì un'intuizione tanto geniale quanto rara per uno della sua risma. La forza che ci aveva messo per arrivare dall'altra parte doveva bastare, e inoltre che fine aveva fatto Keiko che era pochi metri davanti a lui?
La testa gli girava vorticosamente mentre assimilava in una frazione di secondo queste informazioni quando un tepore lo avvolse pervadendo dapprima la spalla, poi tutto il corpo.
Si calmò, e ricordò le nozioni base imparate in accademia. Se quella era un'illusione ogni sforzo fisico era inutile.
C'era una sola tecnica che poteva salvarlo, mentre quel calore che sentiva dentro di se l'avrebbe aiutato.
Sapeva che qualcuno stava immetendo chakra dentro di lui, quindi congiunse le mani in un sigillo e provò a rilasciare la genjutsu.

Kai..
< Genjutsu > - Kai! - Tecnica della Liberazione - [Res*1,1] [Chk: 30] [Eff: +40] “Il ninja ferma il proprio flusso di chakra per un istante, quindi lo rilascia tutto in una volta con una potenza esplosiva per eliminare il chakra avversario all'interno del proprio corpo, come un fiume in piena che trascina via con sé tutto quanto. Questa è l'unica tecnica per difendersi dalle Genjutsu avversarie; eccezioni vengono fatte solo per tecniche personali o effetti di genjutsu dove è specificato un calcolo limitato a Res+Chk. Il calcolo della Liberazione è: [Res base*1,1 +Chk Residuo +Eff +Assorbimento + Specializzazione eventuale]; se si decide di subire passivamente la Genjutsu senza utilizzare la Liberazione o una difesa semplice con Res + Chk, si consumerà ugualmente l'azione difensiva in quanto il corpo e la mente saranno soggiogate dall'illusione avversaria.”


Si concentrò profondamente fermando il flusso del chakra che scorreva nel suo corpo. E rilasciò con violenza sperando di liberarsi da quella trappola.


CODICE
31 Res x 1.1=34
Bonus tecnica = 40
Chakra 50 + Chakra amico 50 = 100 - 30 (costo tecnica) = 70

<b>Eff</b>: Res 34 + Bonus tecnica 40 + Chakra 70 = 144

Stamina: 69.5 - 2.5 = 67
 
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.BlackJin
view post Posted on 18/7/2016, 12:37     +1   -1




La realtà sembrò scivolare via come colore ad olio su una tela bagnata dalla pioggia. La realtà, ad un livello inferiore, sembrava più luminosa adesso che ci faceva caso. Il ponte era perfettamente intatto, intorno a lui poteva vedere alcuni dei suoi compagni in piedi, provati ma svegli; Keiko, che era tra quelli, gli teneva una mano sulla spalla e non pareva molto scosso, tuttavia poteva intuirsi dalla sua espressione che era ben concentrato, consapevole che quello era solo l'inizio. Dal canto suo Jin, con un po' di aiuto, era riuscito a percepire la trappola ma la Genjutsu lo aveva intrappolato piuttosto a lungo prima che se ne rendesse conto ed ormai il terrore della caduta gli stringeva il cuore in una morsa gelida.

Infondo comunque non gli era andata così male, alle sue spalle infatti poteva vedere alcuni di quelli che non ce l'avevano fatta: in tre giacevano al suolo. Le loro fronti erano imperlate di sudore, alcuni avevano il viso rigato da lacrime altri semplicemente erano impalliditi ma tutti avevano qualcosa in comune: non emettevano il minimo suono ed i loro occhi erano spalancati, persi nel nulla.

La copia del sensei davanti a loro era sparita ma adesso ve ne erano due alle loro spalle. Entrambi si preoccupavano degli aspiranti Genin che aveano fallito l'esame mentre l'originale si diresse in direzione dei "sopravvissuti".


Yori: "Non perdiamo altro tempo"

E li sorpassò, invitandoli tacitamente a seguirlo. Il secondo picco era insolitamente desolato, ma proprio al centro di quello c'era una piccola fontana a forma di coppa, alta circa un metro, in marmo bianco e tutta decorata da ghirigori barocchi da cui sgorgava dell'acqua limpida. Chiunque tra i presenti avrebbe giurato non averla mai vista prima, quando in passato era capitato di andare ad allenarsi lì.
Yori era serio e immobile davanti ai suoi studenti, con le mani giunte dietro la schiena e la lunga barba agitata dal vento come un vessillo glorioso. Si grattò il mento, guardandosi intorno, poi smistò i ragazzi ai quattro angoli del campo chiamandoli per nome ed indicandogli dove andare con la mano. A Keiko toccò un alberello spoglio a Nord-Ovest, Jin venne piazzato in prossimità di un grosso masso a forma di guscio di tartaruga nell'angolo a Nord-Est, Akido - che era riuscito a superare la prova della Genjutsu senza sforzo - fu mandato a Sud-Ovest e l'altro venne lasciato in prossimità del ponte. Quando tutti ebbero raggiunto le loro posizioni Yori se ne andò vicino alla fontana e con tono solenne annunciò:


Yori: "Questa è la fonte dell'eterna giovinezza. Chi bevrà da questa fonte sarà un ninja eccelso e riceverà il coprifronte della nuvola. Avete un'ora."

Keiko rimase stranito da quell'affermazione, e probabilmente anche gli altri suoi compagni la trovarono un po' insensata in quanto, per arrivare alla fonte, il più lento di loro ci avrebbe messo poco meno di due secondi. Proprio quando fu in procinto di partire la terra sotto i suoi piedi tremò e vide innalzarsi, a partire dal centro del campo ove era sita la fontana, un immenso dedalo intricato di altissime mura di pietra che presto circondarono ed isolarono lui e tutti gli altri contendenti. Nel villaggio della nuvola un ninja deve dimostrare il suo valore e compiere gesta eroiche e apparentemente impossibile per essere rispettato. Adesso, da un secondo all'altro, l'ora messa a disposizione dal sensei pareva davvero troppo poco per riuscire a trovare la strada in quel labirinto di pietra



GdrOff/
Ok, innanzitutto scusami per l'attesa ma come ti ho detto sono stati giorni di fuoco e non sono riuscito a postare da nessuna parte. Detto questo riprendiamo più forti di prima. Più o meno, perché hai subito in parte la Genjutsu del sensei che era questa, ma fortemente depotenziata:
CITAZIONE
<genjutsu> - Tecnica della Caduta Infinita - [Chk: 150] [Eff: x] "Quest'illusione mira a destabilizzare l’equilibrio psichico e fisico del proprio avversario andandolo a colpire con una delle paure più diffuse tra gli esseri umani: l’acrofobia, altrimenti detta paura del vuoto o vertigini.
Il soggetto colpito da questa genjutsu, si vedrà improvvisamente cadere nel vuoto. Una caduta senza fine, nel nulla infinito con il continuo e pressante terrore di giungere prima o poi ad un fondo e di schiantarvisi contro. In realtà il ninja riuscirà a camminare su un "pavimento" invisibile e muoversi più o meno normalmente durante la caduta vedendo per altro l'avversario precipitare con lui.
Gli effetti dell'illusione si ripercuoteranno nel mondo reale, scatenando nel soggetto il terrore della caduta. Causa status Panico su Danno Certo/3."

Hai quindi subito 20 PF da Panico. Nel prossimo post, in uno specchietto alla fine, dovrai indicare il tuo status e di turno in turno la diminuzione dei punti ferita come specificato in regolamento.

Per quanto riguarda il momento attuale, sei in un labirinto, alle tue spalle c'è il vuoto quindi non puoi che avanzare. Le pareti sono alte una cinquantina di metri, Ti invito a contattarmi in privato per stabilire da che parte vai, così evitiamo di fare post inutili ed abbreviamo i tempi. Davanti a te, adesso, hai un incrocio a T, quindi puoi andare solo a destra o sinistra.
 
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view post Posted on 28/9/2016, 00:25     +1   -1
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Peccato: proprio quando stavate andando al sodo!

CITAZIONE
Coinvolgimento Personale: -
Tempistiche: -

Trama e Impostazione: 8.5
Scrittura: 9
Ambientazione e Caratterizzazione NPC: 9

Voto Medio: 8.8, paga 150 ryo (n.b.: la paga corrisponde a quella di un 8 secco per una quest studente completa. Dato che non lo è, ho "decurtato" quello 0,8 per compensare la cosa). In pagella va comunque una x.
 
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13 replies since 8/6/2016, 14:57   237 views
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