| Sempre in movimento, sempre in evoluzione, così come il deserto stesso che la ospita. Una semplice tenda, ampia, ma monotona e uguale a tutte le altre dell'accampamento all'esterno, caratterizzate unicamente da un piccolo amuleto d'oro riportante il simbolo degli Shakuton che penzola all'ingresso, essenziali e veloci da montare e smontare. Al suo interno, oltre che ai tre giacigli sistemati lungo le tre pareti, diversi bauli, solidi e sbiaditi dal tempo e dalla sabbia, e, nel centro, un piccolo focolare sempre accesso, ma che raramente viene usato per preparare del cibo. L'area dedicata a Shinji, quella opposta all'ingresso, è sicuramente la più spoglia delle tre, con una semplice amaca fungere da letto, un'unico forziere, appartenuto ai genitori, a raccogliere tutti i suoi averi e uno specchio rotondo e dall'aspetto antico appeso giusto nel mezzo del suo spazio. A confinare con la sua "stanza" e a riempire i due angoli della tenda vi sono due ampie librerie, traboccanti di pergamene, rotoli e strani strumenti rituali o cimeli del clan. Attorno al focolare, disposti senza un preciso ordine, vi sono diversi larghi piatti di rame, colmi di cera, candele per lo più consumate e bastoncini d'incenso. All'esterno della tenda, ormai vecchiotto e pigro, vi è sempre di guardia il fedele Kyouki, lo spelacchiato dromedario che da quando Shinji ha memoria porta in giro la sua casa. L'accampamento non rimane mai più di tre mesi nello stesso punto e segue, seppur a debita distanza, lo spostarsi della residenza del clan Shakuton, quasi a voler vegliare su di essa. Shinji passa unicamente le sue notti nella tenda, preferendo, durante il giorno, quella che è la sua vera e propria casa, il deserto.
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Konoha
