[Spalti] Scarred by Sins, Role Libera Bonus Torneo per Memphos e Sventrue

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view post Posted on 20/3/2015, 20:57
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*Da quando quel giovane ragazzo era scomparso per espletare le sue funzioni fisiologiche, Sasaki era rimasto solo agli spalti. Le prove si susseguivano, il giovane non era ancora tornato. Si domandava se, visto l'andazzo con cui il giovane parlava, non avesse deciso di esplorare le fogne di Kiri passando direttamente per il gabinetto. Ne sarebbe stato capace*

(il torneo Chunin non mi sembra nulla di che alla fine. Certo, immagino che se fossi un partecipante la cosa sarebbe diversa. Ma ora come ora, non mi pare nulla di che. hanno fatto qualche scemenza qua e la, non so per valutare cosa, e ora vengono portati via su un'isola. Va beh, contenti loro. Cosa dovrebbe testare esattamente sta cosa? La forza? Il gioco di squadra? Questo torneo dovrebbe servire ai cinque Kage per studiarsi reciprocamente? Che schifo la politica.

E io non ho ancora scoperto UN EMERITO CAZZO su nulla di Kiri. E quel bastardo di Fuyuki si aspetta ancora le mie informazioni. Sembrava avere premura, mi domando perché.

Non ho davvero idea di che cosa fare. A parte lo scontro con Mitsuaki e quel Kaguya, come cazzo si chiamava? Arashi? Sì, che praticamente voleva suicidarsi, HA!, a parte questo, non ho nulla su quello che mi ha chiesto.

Merda...)


*Con questi pensieri, Sasaki notò che attorno a lui era permeata l'aura di distanza e isolamento creata da quello strano ragazzo dallo sguardo folle. Poco male, non che gli importasse. Quel vuoto venne però parzialmente colmato da una new entry, una ragazzina molto giovane di età, che portava con sé delle armi chiaramente non adatte a lei*

(Hum. Quella è per caso una delle Sette? Non mi risulta dalle informazioni che so. Quindi o questa sta portando la spada di qualcun altro a lei caro, oppure l'ha presa a qualcuno. Troppo grande per lei, non credo abbia le forze di maneggiarla troppo a lungo)

*La osservò di sottecchi, vedendola mangiare e annoiarsi tanto quanto lui. Con il mento appoggiato alle mani, chiuse a pugno l'una nell'altra. Ogni tanto si stiracchiava, piegandosi senza esporre la sua sovrumana capacità di disarticolazione. In effetti, data la sua flessuosità, non aveva davvero bisogno di quel gesto. Ma riteneva che stare immobile troppo tempo avrebbe potuto creare qualche sospetto. Forse un pensiero sciocco.

La giovane aveva versato per terra il suo cibo. Come avesse fatto era una bella domanda. Considerando il tempo che aveva passato da solo, Sasaki aveva anche conosciuto il digiuno. Quello spreco di cibo era sicuramente accidentale, ma un istintivo moto di irritazione lo colse. Ma era ok, non era affar suo.

Quando ad un certo punto la ragazzina si alzò, poteva notare in ogni singolo passo e movenza che si trovava a suo disagio tra le persone. A parte l'affermazione degli speaker che sembrava averla fatta impazzire, si poteva notare che in quella giovane qualcosa non girava bene in testa*


(Non credo possa essere disordine post traumatico della guerra. Doveva essere troppo giovane allora, anche volendo. Mi domando cosa le sia accaduto, per avere reazioni così psicotiche.

Curioso davvero questo sistema ninja. Ma c'è uno shinobi che non sia pazzo? Mitsuaki ha dimostrato un coraggio da leoni a continuare a combattere squarciato com'era, ma ha pure rischiato la morte. E Arashi, che cazzo ha fatto? Voleva farsi avvolgere volontariamente dalle mie spire.

Per non parlare di Fuyuki. O di Keiichi. Mi chiedo se non sia tutto un errore questo sistema mondiale, l'eccesso di potenza porta la mente a collassare, temo)


*Con passi troppo meccanici, la ragazza si avviò nella sua direzione. Ad un certo punto la Katana, chiaramente non abituata a portarla, sbatté contro il ginocchio. Una cosa da nulla, ma almeno chiese scusa*

(Questo sì che è inaspettato. Mi aspettavo qualche insulto o qualche bestemmia visto il soggetto)

<u>"Fa nulla. Di chi è questa katana? Chiaramente, è troppo grande per te e non la sai maneggiare. Non la sai nemmeno portare a dire il vero, è troppo evidente."<u>

*Una domanda secca, rivolta con tono cordiale ma neutrale. Sperava che non avrebbe scatenato chi sa quale reazione folle nella ragazza*
 
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Sventrue
view post Posted on 21/3/2015, 15:03




I'm going straight ahead : whit this scar
Un po' aveva osato sperarci. In semplice, "fa nulla"
Ma non fu così fortunata. Quel ragazzo, non solo le aveva parlato, cosa che la metteva a disagio, ma aveva addirittura capito, che l'acciaio al suo fianco non era il suo.
Per un attimo non seppe cosa rispondere. Poi, si ricordò di essere in mezzo ad altri shinobi, si rammentò di essere un ninja di Kiri. Non aveva senso, nascondere la verità. Quell'uomo, quel giovane uomo, aveva avuto la decenza di parlare, senza tramezzi, senza retorica, schietto. Come amava fare lei, le poche volte che parlava. Odiava i giri di parole. Quelli li faceva suo padre, quando voleva intortare un cliente.
Schiette, oneste e crude. Questa erano le conversazioni che piacevano a Kurome. Decise quindi, di ripagare cotanta gentilezza.
Questa? L'ho presa dal cadavere di un uomo che ho ucciso. E' un ottimo acciaio, lui ha rotto la mia Shamshir, io mi sono presa la sua.
Parlò della sua lama, con del risentimento, dispiacere, forse tristezza? Indicò con il pollice la Katana sulla schiena, sull'impugnatura, si poteva leggerne il nome. Shamshir

 
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view post Posted on 21/3/2015, 18:43
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*La risposta della ragazza non scandalizzò Sasaki. Perchè avrebbe dovuto? In un paese come quello, era anche accettabile succedessero cose del genere*

"Capisco. Sembra un buon metallo così a vista, ma andrebbe riforgiata per la nuova proprietaria. Magari il metallo in eccesso potrebbe essere usato per riparare la tua katana originale. Se questo è riuscito a spezzare la tua katana, usare il suo stesso distruttore potrebbe rinforzarla notevolmente. E così avresti anche due spade invece che una. Poi dipende da come suoli combattere te, certo"

*Aveva notato nello sguardo della ragazza una sorta di turbamento quando Sasaki le aveva rivolto la parola. Forse avrebbe preferito un qualcosa di più sbrigativo che tutto quel discorso. Non ci aveva neppure fatto caso a lei in principio, ma lo incuriosiva vedere quella bambina da sola armata di una spada non sua. Gli ricordava, in maniera distorta, il suo passato*
 
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Sventrue
view post Posted on 21/3/2015, 20:25





Due spade anzichè una?
Non c'aveva mai pensato. Usare due spade alla volta potrebbe risultare alquanto scomodo, dovrebbe imparare tutto da capo.Non gli andava molto a genio l'idea però. Un utilizzatore di due Katane alla volta attira molto l'attenzione. Suscita ammirazione, eleganza. Tutte cose che lei non voleva essere.
In realtà sono qua perchè tutti i fabbri in città sono chiusi. Avevo intenzione di farne una unica. Adattare il mio stile. Shamshir si è rotta. Non credo sia giusto forzarla a tornare fra noi. Però potrebbe continuare a vivere nella sua erede.
Prese Shamshir dalla sua schiena, ancora nel fodero. Guardandola sorrise sommessamente.
No...non posso che lei torni fra noi. Sarebbe un' imitazione di ciò che era. Il ricordo che ho di lei non deve essere immutato.
Parlava di quella spada come se fosse una persona. In fondo era una sua amica. L'aveva accompagnata, le aveva dato sicurezza e conforto, in questi tristi e tenebrosi anni.
Si erano prese cura a vicenda.

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view post Posted on 21/3/2015, 21:03
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"Capisco"

*Dunque aveva un'attenzione particolare per le sue armi. Sasaki aveva una filosofia di vita differente sulla questione*

"Capisco. Credi che la tua arma, ora che si è spezzata, non sia più la stessa di prima. Ma dovresti sapere che non è il materiale dell'arma a renderla tale, ma è come viene utilizzata a da chi"

*Dicendo ciò, si sfilò dal collo le sue catene. Chi sa se erano state notate in precedenza*

"Questa è Shinryu, il mio Drago di Ferro. L'ho forgiato con le mie mani, e anello dopo anello, preoccupandomi di renderla il più letale possibile.

Ora, io posso aver dato un nome a quest'arma, ma alla fine rimane solo un pezzo di ferro. Tieni"


*porse le catene alla ragazza*

"Sono molto pesanti, e non credo tu abbia la più pallida idea di cosa farcene, giusto? Ma guarda cosa succede se sono io a toccarle"

*prese parte delle spire di Shinryu. Una leggera quantità di chakra scorse nelle catene, visibile solo a possessori di doujutsu. Sasaki si alzò in piedi e camminò in direzione opposta a quella da cui era venuta la ragazza. La catena inizio ad allungarsi, come se una qualche ninjutsu speciale avesse moltiplicato gli anelli della catena. Sasaki continuò ad avanzare tra gli spalti, incurante dell'eventuale spettacolo che poteva dare. Quando la catena fu allungata per oltre 15 metri in più del normale, tornò indietro. Una leggera flessione nel suo flusso del chakra portò la catena a surriscaldarsi, ma lo fece dolcemente, emanando un placido tepore. Alcune scariche elettriche percorsero la catena e un mantello di chakra andò ad avvolgerle, rivelando ai presenti il perché Sasaki chiamasse la sua arma Drago di Ferro.

Poi mollò la catena e tutto tacque e tornò come prima*


"Capisci? In mano tua Shinryu non vale un cazzo, non serve a niente. Tu non la possiedi, lei non possiede te. Non siete in sintonia. Se ora io perdessi quest'arma, me ne rifarei semplicemente una nuova. Perché Shinryu è qualcosa che trascende i limiti corporei della materia, mi spiego?

Shinryu è la trasposizione corporea della mia essenza, del mio stile di vita e di lotta. Quindi, se anche dovessi riforgiare la tua spada, la sua essenza non cambierebbe al cambiare il materiale, ma al cambiare proprietario. Shamshir è solo un pezzo di ferro battuto se ad usarla non sei tu."


*Terminò il suo discorso e tornò a sedersi*

"Eventualmente, se cambi idea, io sono disponibile. Guadagnare qualche soldo non fa mai schifo, anche se credo dovrei chiedere in prestito una fucina. Quella non ce l'ho ancora, sono da poco qui a Kiri"
 
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Sventrue
view post Posted on 21/3/2015, 22:56




Vuoi tu: insegnarmi?
Il giovane, diede un piccolo spettacolo, sfilandosi dal collo le sue catene, le porse a Kurome, come se fosse scontato che lei dovesse prenderle. Così fece, si era mosso con autorevolezza, pareva sapere il fatto suo, al braccio aveva un coprifronte di Kiri. Non poteva rischiare di disobbedire ad un suo superiore.
Pesano
Anticipando quello che avrebbe da li a poco detto il fabbro, quella catena era pesante. Camminò quindi, attraverso gli spalti, attirando molto l'attenzione su di se e sulla sua interlocutrice.
Kurome si sentiva a disagio, da una parte, era incantata, nel vedere come quell'arma rispondeva al tocco del padrone, dall'altra odiava il fatto che gli sguardi erano su di lei.
Poco alla volta la catena si scaldò emanando tepore, erano lunghe, una decina di metri, eppure avvolta al collo del ragazzo, quell'arma non sembrava tanto speciale. Ora scariche elettriche ne avevano attraversato la struttura.
Lasciandola andare essa si ritirò e raffreddò. Lo shinobi tornò quindi a sedersi, con la catena al collo.
Shamshir è molto più di questo. Non potrei mai sopportare di perderla. Di perdere la mia arma. Ridarle la vita non sarebbe giusto.
Ne voglio una nuova, con la quale ricostruire il rapporto che avevo con Shamshir. Sarà come se fosse sua figlia, Shamshir darà il metallo, io darò il chakra.
Lei è un fabbro, anche se senza fucina. Mi insegni. Lei non crede nelle armi, lei crede nella sua mano.
Voglio forgiare la mia arma. Voglio farlo io, così che le nostre esistenze siano legate, le une alle altre.

Le mani si torsero in torno all'impugnatura dell'arma.
La prego mi aiuti a forgiare Yatsufusa
Fece un inchino profondo.
Probabilmente, questo attirò ancora più attenzione, come se quella che avevano addosso, non fosse abbastanza.
La pagherò.

 
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view post Posted on 21/3/2015, 23:08
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Oh Kami, se non credessi nelle armi non porterei questa cosa al collo"

(...non credo abbia capito nulla di quello che le ho detto. Ma va bene, non mi importa di trasmettere il mio Bushido. Anzi, il mio Nindo, sono un ninja adesso)

"Va bene, ma non ora. Non ci sono fucine aperte come hai detto, e comunque la forgiatura di un'arma richiede interi giorni di lavoro per renderla perfetta.

Se hai trovato pesanti le mie catene, mi sa che è ancora presto per farti forgiare una spada intera. Ora che apprendi i principi della forgiatura, ce ne vorrà di tempo. Comincerai con qualcosa di più semplice, qualche pugnale o perfino qualche spiedo. Sembrano cose semplici da forgiare, ma vedrai come possano risultare problematiche all'inizio molte cose: dalla calibrazione del fuoco della forgia, al processo di raffreddamento, al battere il ferro quand'è caldo, come si suol dire, il processo di tempra e tutto il resto.

Quando avrai imparato questo, dovresti essere pronta per la forgiatura. Ma prima di parlare di questo, raccontami un po' come combatti. Anzi, mostramelo direttamente.Attaccami."


*Si alzò in piedi*

"magari non qui. Usciamo un attimo, tanto non sembra succedere un cazzo di nulla in questo torneo."

*Si diresse fuori, andando all'ingresso degli spalti, un'area che era ora deserta, dato che ormai nessuno sembrava arrivare più*

"A seconda del tuo stile di lotta, il processo di forgiatura sarà diverso"

*Avvolse le sue spire intorno a braccia e gambe*

"Io sono Sasaki Keigo, originario del Paese del Ferro, ronin rinnegato di Shirokabe, accolto da Kiri col grado di Chunin, non so perché. Con chi ho l'onore di incrociare il metallo, ragazza?"
 
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Sventrue
view post Posted on 22/3/2015, 00:59





Ma ha detto che se la perdesse se ne farebbe un'altra. Questo non è credere nelle armi!
Le cose diventarono strane in fretta.
Era chiaro, che tutti e due, avessero una visione del mondo singolare. A dir poco singolare.
A quanto pare forgiare una lama richiedeva tempo, capacità. Esperienza. Kurome aveva tempo. Tutta una vita, che non sapeva come riempire. Con il tempo e l'esperienza aumentano anche le capacità. Quindi non fu così destabilizzante l'idea di dover partire dalle basi, non aveva paura di fare della gavetta.
Si maestro.
"Mostrami come combatti. Attaccami"
Per quelli intorno a loro la scena era sempre più interessante. Probabilmente, le seguenti parole di Sasaki Keigo, ne erano la spiegazione.
Con uno sguardo alla sferavisione Kurome, vide un onda su una spiaggia deserta. Pareva che non mostrasse altro.
Seguì il fabbro, fuori dagli spalti, nel corridoio centrale, zona deserta, un ragazzino, poco più piccolo di lei, fece per seguirli.
Kurome lo squadrò da testa a piedi. Poi lo fissò dritto negli occhi.
Camminando all'indietro il giovane tornò a sedere.
Io sono Kurome. Sicario su commissione. Sono diventata ninja per ordine di mio padre.
Aveva già appoggiato, la spada rossa, al muro, portò poi una mano sulla schiena. Sarebbe stato il primo incontro, il primo combattimento senza Shemshir da anni.
Appoggiò anch'essa al muro.
Poi si rese conto che non aveva molto con cui combattere. Solo i suoi Kunai, quelli consegnati dall'accademia.
L'onore è mio Keigo-sensei.
Estrasse un kunai, lo fece roteare sulle dita, fra le mani. Prendeva confidenza con esso.
Non doveva affrontare qualche studente con troppe speranze davanti a se, ma uno shinobi di Kiri, un Chunin. Non c'era spazio per errori. Provò ad impugnarlo a due mani, ma non funzionava, era troppo piccolo, ne prese un secondo, due Kunai, sempre meglio di uno. Ma non erano un'arma vera. Erano comunque solo dei coltelli da lancio. In combattimento corpo a corpo, quello che Kurome prediligeva, erano praticamente inutili, non poteva nemmeno deformarli. Fece ricorso ad uno degli attacchi che le insegnarono all'accademia.
Senza ulteriori indugi, con un paio di balzi fu a portata d'attacco, qui, con una rapida rotazione del torso per sfruttare a pieno la potenza dei suoi piccoli, ma tenaci muscoli, Kurome portò il suo colpo più forte ad altezza bicipite di Sasaki, aveva unito le due braccia per tentare di dare più potenza al colpo, come ad usare i due Kunai come uno solo.


Atk:158
Attivazione:Guizzo di forza (Stm-1)
Frz:72+5=77
<taijutsu Ravvicinata> - Stile della Mattanza: Unico Fendente – (Stm: 4)(Frz: +70 +Bonus Arma)

Atk:77(Frz)+70(Tecnica)+8(2 Kunai)+3(Bonus lama fischiante)=158

Stm:72-5=67



Edited by Sventrue - 22/3/2015, 13:58
 
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view post Posted on 22/3/2015, 12:11
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Da quel che interpreto io, tu mi attacchi con due kunai avvicinando le braccia, ma non impugnando i due kunai in un pugno unico formato da entrambe le mani. posterò di conseguenza, dunque


*Kurome di nome, dal cognome sconosciuto per ora. Ninja di Kiri per volere del padre, sicario su commissione.

A quell'età.

Kami, che posto malato Kiri e tutti i villaggi attorno ad esso*


(La follia regna sovrana da queste parti. Io mi lamento del trattamento ricevuto, ma qui i bambini vengono mandati a fare i sicari sin da piccoli. Assurdo)

*Non c'era tensione nei loro movimenti, dopotutto, perchè avrebbe dovuto essercene? Era solo uno scambio amichevole di colpi e, per quanto Kurome dicesse di essere un sicario su commissione, Sasaki dubitava altamente che la sua bravura potesse essere comparata A Mitsuaki Kanada o Arashi Kaguya. Il primo era pur sempre uno Shinobi Katana, il secondo era un chunin. Molto eccentrico, ma comunque un Chunin.

Kurome compì alcuni movimenti per portarsi a distanza di attacco. Un colpo sferrato si bicipiti del ragazzo, un bersaglio ottimo da colpire per rallentare il nemico, ma un azzardo di fronte ad un avversario fresco e in posizione di combattimento. Sasaki si limitò ad indietreggiare, schivando l'attacco senza troppa difficoltà*


Vel Base: 240,
basta e avanza, a dire il vero i calcoli sono lol essendo una role libera, ma sì, esercizio di duello!


"Capisco, sei molto impaziente e tendi subito a distruggere il tuo avversario, il che non è un male, ma credo tu faccia un errore tattico Kurome: non so contro chi tu abbia combattuto fino ad ora, ma non credere che un attacco del genere, così evidente nelle intenzioni, sia difficilmente evitabile da un ninja fresco e riposato. Mirare ai muscoli del nemico per indebolirlo è una tattica che funziona solo se sei riuscito a spezzare la sua guardia o a metterlo in difficoltà con una rapida successione di attacchi."

*nel dire ciò, scattò lateralmente prendendo le braccia di Kurome e facendole compiere un giro di 180 gradi, lanciandola nella direzione da cui era venuta*

"Non è sbagliato, ripeto, è solo una mancato calcolo di chi hai di fronte. Sono stato in guerra io, sono più alto e fisicamente più imponente di te. La tattica migliore sarebbe stato attaccarmi alle gambe, non alle braccia"

*sciolse una delle sue spire e la fece schizzare verso Kurome, senza applicarci troppa forza, giusto per testare le capacità de nemico*

Attacco con Armi a Lunga distanza grazie al mio talento personale: Atk 80
 
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Sventrue
view post Posted on 22/3/2015, 15:33





Non sono nulla
Sasaki senza fatica, senza impegno, ruotò su se stesso, scaraventando Kurome dove era venuta.
Non ne rimase troppo sorpresa, sapeva di non essere all'altezza, non era un combattimento ad armi pari. Quello che la colpì era l'analisi tattica, non la supremazia fisica.
Contro nessuno . In genere aspettavo nell'ombra, pronta a colpire al momento più opportuno. Le poche volte, che ho combattuto, è stato contro avversari, senza alcun tipo di addestramento. Non una vera sfida.

Farò tesoro dei suoi insegnamenti.
Con naturalezza, compostezza, eleganza e fluidità dei movimenti, il fabbro, attaccò la kunoichi, era chiaro si fosse contenuto, voleva testare le capacità dell'avversario, non staccargli la testa.



Slt:150

Atk 80-72(Vel+chk)=8
Ass 8-31/10=5
Slt:155-5=150
Stm:67-31/20=65.5

Provò a ruotare velocemente il braccio mentre le spire si stringevano sull'arto, per assecondarne il movimento e minimizzarne l'efficacia, rimase comunque leggermente escoriata.
Sarò anche debole, ma non per questo ho paura.
Dicendolo, con il braccio ancora in verticale,diede un lieve strattone alla catena,poi, lo portò in orizzontale.


 
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view post Posted on 22/3/2015, 16:10
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*L'attacco non era forte, anzi, più debole di così forse non avrebbe nemmeno mosso la catena. Eppure Kurome si fece comunque ferire, si capiva dalla maniera in cui aveva respinto l'attacco*

"Mai insinuato tu avessi paura. E non confondere la debolezza con la mancanza di esperienza, affrontare qualcuno più esperto di te e perdere non ti rende debole, mostra solo il divario di conoscenze"

*Ritirò la catena, che portò con se un po' di sangue*

"La spada che hai preso all'uomo che hai ucciso. prova ad usare quella"
 
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Sventrue
view post Posted on 22/3/2015, 19:07





Guardò la Katana, appoggiata al muro. La prese in mano soppesandola ancora una volta.
Dovette impugnarla a due mani per reggerla con fermezza, diede qualche colpo all'aria.
Non era così male infondo.
Si mise in posizione d'attacco, fece confluire il chakra nella lama e come le avevano insegnato in accademia, il tutto per cambiarne la forma. Con un balzo in avanti, da grande distanza, Kurome diede impeto al suo attacco. Durante la spinta, deformò la lama allungandola, cercando di rendere il suo attacco più efficace.
Tentò 4 affondi, uno dietro l'altro, poi tirò la lama a se e si mise di nuovo in guardia.


ILT6xBYux5s



Atk:120
Atk 72+40+3+5=120
<bukijutsu di supporto> -(Deformazione) Lunghezza- (Chk: 40)
Katana: La Katana allungata ottiene un bonus alla Frz di +40.
Guizzo di Forza -1 stm +5 frz
Stm:65.5-(40/20-1)*4=53.5



 
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view post Posted on 22/3/2015, 19:34
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*Ed ecco che impugnò l'altra katana, quella a cui non era abituata a combattere. La impugnò e fece passare del chakra nella lama.

Iniziò ad allungarsi. Con un veloce gioco di piedi, Kurome tentò quattro affondi. Sembrava una tattica molto elementare, ma un affondo era molto più prevedibile, seppur più letale, di un fendente. Sasaki giocò con i suoi sensi, allontanandosi quel che bastava affinché l'affondo lo schivasse di qualche millimetro. Un attacco che sembrava anche più debole del precedente, forse dovuto alla poca manovrabilità con una katana insolita per lei*


vel 240. Addirittura secondo il reg non spreco neppure azioni, avendo una vel che è il doppio de tuo attacco. Minchia potenza!

"Troppa foga negli attacchi e ti sbilanci troppo negli affondi. Dimmi, cosa faresti in un caso come questo?"

*Esponendosi ad un pericolo non indifferente, Sasaki afferrò con uno scatto la lama di Kurome, stringendola con forza. Sulla parte del filo, per evitare che una stretta troppo severa potesse lacerargli la pelle, aveva agganciato parte della sua catena, che grazie ai suoi uncini, faceva morsa sulla lama*

"A meno che tu non riesca, tirando, a far scivolare la lama, non mi taglierò. In un caso come questo, come ti hanno insegnato a reagire, all'Accademia?"

*la sua non era una provocazione, ma semplice curiosità. Doveva sapere come venivano addestrati i ninja di Kiri, per riportare a Fuyuki le informazioni necessarie*
 
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Sventrue
view post Posted on 22/3/2015, 21:44




Gne gne gne, si sei forte, stai sconfiggendo una bambina.
how u feel now!?


Non riuscirei mai a tirare la lama.
E' troppo forte per me.

Il divario era eccezionale, non era solo esperienza, era forza di base.
In effetti non aveva mai eseguito nessun allenamento Kurome. Diciamocelo, se non fosse stato per il padre, la vita della Kunoichi sarebbe stata piuttosto bella.
Uccidere persone, che non sanno nemmeno, da che parte impugnare un coltello, non era poi una grande sfida. E' vero, rispetto ai suoi compagni di accademia, era molto più brava, ma questo non perchè più forte di loro, semplicemente per la mancanza di scrupoli, non aveva paura di far male. Cosa che non tutti possono dire, il più grande impedimento per molti è proprio quello. Avere paura. Paura di morire, paura di fare del male, paura di deludere qualcuno, paura di perdere qualcuno.
La paura ti rende debole. Lei non ne aveva.
Ma contro qualcuno di veramente forte? Non aveva possibilità. E lui era solo un Chunin. A che livello erano i grandi capi al piano di sopra? Non osava immaginarlo.
Non sono sicura. E' chiaro, che se qualcuno afferrasse l'arma dell'avversario, è come una dichiarazione. Io sono più forte, non puoi farmi nulla.
Ed è vero, in questo caso.
L'unica cosa che mi viene in mente sarebbe di deformare di nuovo la spada, rendendola più larga questa volta anzichè lunga. In questa maniera, non potrebbe più tenerla fra le mani. A meno che lei non possa allungare le dita.
Ma non servirebbe a nulla. Sono troppo debole per reggere una lama più larga, il baricentro si abbasserebbe, dovrei applicare molta più forza per muoverla.



Atk:113
Atk 72+2(kunai da lancio)+31+5+3=113
Guizzo di Forza -1 stm +5 frz
Stm:53.5-(31/20-1)*3=46


Lanciò tre kunai in rapida successione con la mano destra, con la sinistra intanto aspettava il momento opportuno per tirare la katana a se.
Un attacco a distanza potrebbe distrarre l'avversario,forse in questa maniera dovrei riuscire a recuperare il controllo della Katana.


 
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view post Posted on 22/3/2015, 22:01
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*Nonostante la distanza, Sasaki schivò i tre kunai con eccellente flessuosità, senza però rivelare a Kurome la sua sovrumana elasticità*

"Bene, questo sarebbe già un modo. Ma lascia che ti mostri una cosa. Tieni salde le mani, stringi con più forza che puoi"

*ovviamente, non aveva mollato la spada neppure per un secondo*

"C'è un grande dilemma che viene raccontato a Shirokabe per addestrare i Samurai: cosa succede se una forza irresistibile dovesse incontrare un masso inamovibile?

Une delle risposte corrette al quesito è: si arrendono. Se il tuo avversario è troppo forte fisicamente, cercare di liberare la lama non serve a nulla. Nel tempo in cui hai lanciato i kunai, avrei potuto trafiggerti con questa stessa spada. Dato che la leva del mio braccio e più forte della tua, avrei potuto tranquillamente girare il braccio e trafiggerti.

Ora, se il masso è inamovibile, si apre un ulteriore quesito. Il terreno sotto di esso lo è?

Se la forza inamovibile agisse quindi sul terreno dove il masso è saldamente ancorato e dal quale non sembra staccarsi, cosa accadrebbe?"


*Lentamente, Sasaki iniziò a roteare la spada. Velocemente, cambiò braccio per continuare la torsione e girare i polsi di Kurome, mettendola delicatamente sotto leva*

"Se il mio pugno chiuso attorno alla tua lama è il masso, le articolazioni del mio braccio sono il suo terreno. A meno che il tuo avversario non possegga una prodigiosa elasticità, le sue articolazioni non possono reggere a troppa pressione. Se quindi il tuo avversario è più forte, semplicemente spezza la sua forza. Questi sono i principi dell'arte della cedevolezza, il Ju Jutsu, che viene insegnato ai Samurai di Shirokabe. Dalle nostre parti è raro che qualcuno sappia controllare il chakra, ma di certo non siamo addestrati ad usare tutte le tecniche del mondo ninja, quindi il nostro corpo deve diventare la nostra arma migliore"

*Rilasciò delicatamente la leva articolare*

(mi domando se sia boria la mia, mettermi a insegnare ad una ragazzina le arti marziali. Mah)
 
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