Doppia Tempesta sulle cime di Kumo, ruolata libera per Garth36 - Beherit e chiunque voglia partecipare

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Garth36
view post Posted on 18/2/2015, 23:39     +1   -1




CITAZIONE
Pensato - Narrato - Parlato

*Due mesi prima l'inizio dell'esame Genin per Kesshin*

Era tardo pomeriggio, e il sole calante stava illuminando le creste rocciose delle montagne che abbracciavano la zona del mercato di Kumo. Là, divise da conformazioni rocciose e da quegli anelli che facevano da supporto alle strutture del paese nascosto tra le nuvole, c'erano le varie bancarelle con i loro articoli posizionati in bella mostra. Proprio accanto ad una struttura di legno e stoffa c'era il nostro Kesshin Arashi, grande promessa del clan possessore del kekkei genkai del Ranton: l'arte della tempesta.

L'allenamento procede bene, ma dovrò perfezionare la moltiplicazione del corpo entro la fine della settimana, altrimenti il sensei le suonerà come ha fatto con quel ragazzino. Del resto mancano solo poche settimane all'esame per diventare Genin, non posso permettermi di perdere tempo.

In effetti il giovane era sempre stato uno studente piuttosto dotato: l'incidente che aveva causato da piccolo l'aveva spronato a dare il massimo per diventare uno shinobi vero. Non era stato facile passare i primi tempi dopo l'accaduto, il danno era stato fatto, e le ferite nell'animo non erano facili da far rimarginare. Ogni singolo sguardo lo facevano sprofondare sempre più in quella che lui chiamava "palude della vergogna". Ancora oggi, quando qualche ninja lo riconosceva, quella sensazione si faceva largo nel suo cuore, e non era sicuramente piacevole.

Poi dovrò perfezionare l'utilizzo della localizzazione del chakra, e rinforzare il mio taijutsu. Ultimamente Kajito si sta rivelando più preciso di me nelle arti marziali, non posso lasciarmi superare con tanta semplicità.

I gialli occhi del giovane brillavano come sfere infuocate mentre camminava lungo la strada principale. Si era posto degli obiettivi per quella serata, e li avrebbe portati a compimento. Ma da dove poteva cominciare? Con le mani in tasca e lo sguardo basso continuava ad avanzare, finchè un bambinetto proiettato a velocità sorprendenti non gli finì addosso facendogli quasi perdere l'equilibrio e giustificandosi con un -Yo dude sorry --- sono di fretta, yo-. Gente, c'era un buon numero di persone, quindi poteva benissimo esercitarsi con le sue abilità di sensitivo... sì, sembrava un buon inizio.

Kesshin alzò le braccia e le stese diritte davanti a se per stiracchiarsi, poi cominciò a guardarsi intorno alla ricerca di qualche panchina libera, o comunque di qualche spiazzo di roccia abbastanza largo da potergli permettere di sedersi. Ovviamente non doveva allontanarsi troppo dalla via principale, altrimenti non avrebbe potuto captare le auree dei civili che passeggiavano o che svolgevano le loro mansioni.

L'ultima volta erano 17 metri circa, vediamo se riuscirò a superare me stesso... magari guadagnando qualche decina di centimetri, o, sperando, anche qualcosina in più. Ecco, quel posto dovrebbe andare.

Adocchiò una specie di disco di roccia circolare conficcato nella parete della montagna sollevato ad un metro e mezzo da terra, doveva servire da banco o da sostegno per merci o altro, ma visto che non c'erano casse nelle vicinanze poteva approfittarne. Il diametro era di circa 3 metri, quindi non avrebbe avuto problemi nel sedersi comodamente. Camminando lentamente si avvicinò a quella postazione e si mise a tastare con la mano per provare la resistenza dell'appoggio, poi si sedette a gambe incrociate, posizionandosi al centro di quella specie di semi circonferenza. Chiudendo gli occhi e unendo le mani per formare un sigillo attivò la sua tecnica, rimanendo poi concentrato in quella posizione.

CITAZIONE
<attivazione/passiva> -Sensitivo- (Stm: -4 (leggi testo)) [Liv 6 : 0/10]

"Chi possiede questa abilità è in grado di percepire la presenza e, in caso, i chakra, di coloro presenti in una certa area d'azione. Quest'abilità è in parte passiva, infatti è sufficiente possederla per percepire le presenze vaghe e indistinte nella propria area d'azione. Si riuscirà a distinguere il numero delle presenze e la loro direzione, ma non la distanza da sé e in generale la posizione precisa. Per ottenere una visione chiara di ciò che si ha intorno, sarà necessario concentrarsi per qualche tempo. A questo punto l'abilità risulta attiva; in questo stato è possibile conoscere la posizione precisa di tutte le creature dotate di chakra nel proprio range d'azione e inoltre, sarà possibile associare i chakra a quelli delle persone che si conoscono o che comunque si ha già avuto modo di esaminare. Tuttavia il mantenimento di questa modalità è piuttosto dispendioso in termini di fatica (l'attivazione costerà 4 stm per ogni turno prima dell'attivazione effettiva, a quel punto il costo verrà moltiplicato turno dopo turno per 1,5). Nella modalità attiva è possibile individuare istantaneamente tutte le persone nascoste (indipendentemente dal livello di nascondersi o di Sensitivo), tuttavia sarà impossibile individuare persone che riescono a celare in qualche modo (tecniche, attivazioni, direttive del master...) il proprio chakra e risulterà impossibile anche distinguere una genjutsu dalla realtà una volta che si è sotto il suo effetto.
Liv 6 : 4 turni necessari all'attivazione; 20 metri di range; attivo per massimo 4 turni

Poteva sentire chiaramente il chakra di alcune delle persone che passavano davanti a lui. Sì, quelli erano sicuramente almeno 18 metri.
 
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Beherit
view post Posted on 19/2/2015, 12:11     +1   -1




CITAZIONE
Narrato Pensato Parlato

La giornata stava lentamente volgendo al termine, a Kumo. La rossastra luce del crepuscolo illuminava tenue il Villaggio, mentre le montagne che lo delimitavano contribuivano all'estendersi di svariate ombre che segnavano, come una meridiana, l'inesorabile scorrere del tempo, l'avvicinarsi costante della sera. Arashi Yotsuki, da potersi considerare "rampollo" del rinomato e rispettato Clan, si ritrovava, come suo solito, impegnato in una specie di fuga da casa, temporanea come tutte le altre, alla ricerca di respiro e libertà, indispensabili dopo l'estenuante allenamento a cui l'aveva posto il padre. Correva per le strade della città, si arrampicava su qualche basso edificio per godersi la vista dall'alto, per poi ritornare nei viali e tra la gente. I suoi passi, infine, lo guidarono alla zona del mercato di Kumo, che quasi presentava un aspetto suggestivo illuminata dal sole del tramonto.

Sono felice di concedermi questi momenti di tranquillità dopo ogni allenamento, l'avvicinarsi dell'esame Genin sta rendendo mio padre sempre più severo ed intransigente. Dubito esista un genitore più pragmatico di lui, votato al solo prepararmi per il mio futuro...

Si concedeva questi pensieri in una sorta di moto d'ingenuità infantile, mentre continuava a camminare lungo quella strada, perdendosi nell'osservare i dintorni e le persone. Una in particolare catturava la sua attenzione, che sfrecciava a tutta velocità e che riusciva ad evitare per un soffio, seguendolo poi con lo sguardo per qualche istante.

Che tipo, chissà perché tanta fretta...

Chiudeva quel ciclo di pensieri con una naturale e disinteressata scrollata di spalle, continuando lungo la sua strada senza troppi pensieri per la testa, adesso, volendosi soltanto godere ciò che il suo Villaggio aveva da offrire. Tuttavia, lungo quel suo camminare, iniziò ad avvertire in sé una sorta di strana sensazione, come se qualcuno forse lo stesse osservando. Volendo rapidamente esaminare i dintorni, decise di sfruttare una sua capacità.

CITAZIONE
<attivazione> -Riflessi Pronti- (Stm: -1) [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 0/10]
“Il ninja riesce ad ottenere per un attimo una visione chiara e dettagliata di ciò che gli sta per succedere intorno, così da essere pronto a difendersi al meglio.
Liv 6 : Dif/Res +5

Sfruttava la sua abilità ed esaminava l'ambiente nei dintorni il più rapidamente ed attentamente possibile, individuando non molto distante da lui un ragazzo all'incirca della sua stessa età, seduto a gambe incrociate su un disco di roccia, concentrato, come fosse intento a fare qualcosa. Che fosse dovuta a lui quella sensazione che avvertiva? Curioso ed indagatore come sempre, tornava a muovere i suoi passi avvicinandosi allo sconosciuto, preoccupandosi di non fare troppo rumore nel mentre. Arrivato più o meno ad un metro da lui, tirava fuori uno dei migliori sorrisi del suo repertorio ed iniziava a parlare.

Ciao! Scusa se chiedo, però sarei curioso di sapere cosa fai seduto lì, tutto concentrato...

Giocava la carta dell'ingenuità, della curiosità priva di malizia, facendo leva sull'essere coetanei e su un'eventuale affinità.

Forse devi affrontare anche tu l'esame Genin che si terrà tra due mesi? Vedendo che abbiamo più o meno la stessa età, ho tirato giù le mie conclusioni, spero di non aver detto qualcosa di sbagliato.

Ed ancora, con ingenuità, poneva quella domanda, presentando sempre quel sorriso amichevole, naturale, spontaneo, mentre lo sguardo, indagatore, scrutava e memorizzava i tratti di quello che, a breve, non sarebbe più stato uno sconosciuto.
 
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Garth36
view post Posted on 19/2/2015, 22:59     +1   -1




CITAZIONE
Pensato - Narrato - Parlato

L'esercitazione di Kesshin procedeva piuttosto bene, riusciva a percepire facilmente il chakra di ogni singolo passante. Addirittura riusciva a distinguere tutte le persone che aveva analizzato in precedenza. Non erano molte certo, ma il giovane finiva sempre per allenare le sue abilità di sensitivo in quei luoghi, e lì la gente tendeva a darsi gli stessi orari per svolgere le proprie faccende... Ne consegue che qualcuno fosse già caduto sotto l'attenzione vigile del suo "radar".

La cosa migliore di quel suo allenamento era la sensazione che individuare il chakra di qualcuno gli dava. Le sue doti di localizzazione erano sempre attive durante la veglia, anche se quello che sentiva erano solo presenze indistinte; ma quella specie di sentore distante, per un qualche motivo a lui sconosciuto, gli metteva ansia... come se quelle stesse presenze indefinite lo stessero braccando oppure osservando. Attivando la sua tecnica ne individuava l'esatta posizione e tutto si normalizzava.

Questo e' sicuramente il mastro armaiolo... Che stia andando a prendere qualche materiale? O la moglie lo sta sfruttando come facchino come al suo solito? Povero uomo... E questo, cosa vorrà?

Kesshin captò una presenza che cominciò a muoversi nella sua direzione. Forse era un negoziante che voleva posare le sue merci su quella piattaforma circolare, forse era uno straniero che voleva informazioni, non lo sapeva, quindi aprì gli occhi. Il giovane si trovò davanti un ragazzino che ad occhio e croce doveva avere la sua età. Possedeva una massa di capelli biondi ed un paio di occhi violacei, colore particolare per la gente di quel posto. Il suo sguardo sembrava penetrare l'anima del giovane Arashi, ma la sensazione che ne derivava era piuttosto rassicurante, non sembrava uno shinobi malvagio.
Quel giovanotto dal sorriso smagliante prese a fare domande riguardanti l'allenamento di Kesshin e la possibilità che egli avrebbe partecipato all'esame per diventare Genin due mesi più tardi.

Oh, e' solamente uno studente dell'accademia... che seccatura, farò meglio a liquidarlo in fretta e a riprendere l'allenamento.

Il futuro ninja della tempesta sciolse il sigillo che le sue mani stavano mantenendo, scese dal suo appoggio e si mise in piedi davanti al suo coetaneo.

Ebbene si, le tue supposizioni sono correte, anch'io parteciperò all'esame Genin. E anzi, ti dirò di più, ero concentrato proprio perchè mi stavo allenando in vista di... bhè, questo grande evento. Quindi ti chiederei di....

Aspetta un attimo, forse questo tizio potrebbe tornarmi utile, del resto devo anche essere sicuro di trattare gli altri step dell'allenamento. Uhm, si...

di... chiederti se volevi aiutarmi con la prossima fase del mio allenamento, si. Io sono Kesshin Arashi, piacere di conoscerti.

Le labbra di Kesshin si piegarono in quello che sembrava essere un lieve sorriso, evento più unico che raro. Non lo conosceva, ma quel suo collega, caduto dal cielo proprio durante il suo allenamento, non poteva arrivare in momento più azzeccato.

Ti ho già visto in accademia, devi essere uno studente di un'altra classe no? Fino ad ora stavo utilizzando la mia tecnica di localizzazione per poterla migliorare, ma posso considerarmi soddisfatto. Ora dovrei continuare con la tecnica di moltiplicazione del corpo e infine dovrei provare delle nuove tecniche basate sul taijutsu, un compagno potrebbe farmi comodo.

In situazioni normali non avrebbe mai rivelato una sua capacità ad un estraneo che, in futuro, avrebbe potuto rivelarsi suo nemico; ma Kesshin non era altro che un ragazzino di 12 anni, e gli sembrava naturale condividere le proprie peculiarità (e quindi vantarsi delle stesse) con altri suoi possibili rivali.

Anche tu potresti essere interessato nel farlo, quindi ti propongo di creare due cloni e di sfidarci in una gara di corsa mantenendo la jutsu attiva. Poi vedremo il da farsi, che ne pensi?

Piegò la testa e rimase li a fissare il suo interlocutore a braccia incrociate.
 
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Beherit
view post Posted on 20/2/2015, 19:16     +1   -1




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Narrato Pensato Parlato

Aveva catturato l'attenzione di quel giovane intento ad allenarsi, portandolo ad alzarsi e guadagnandosi le risposte alle sue domande. Sempre quello sguardo indagatore, quel costante esaminare le sue parole, le sue azioni. Annuiva al suo parlare, continuando a sorridere, restando in sospeso quando si fermava, come se stesse pensando. L'attesa durò qualche istante, prima che tornasse a parlare. Si sorprendeva per quella richiesta, ma con un sorriso amichevole l'accettava, memorizzando poi quel nome e presentandosi a sua volta.

Piacere, io sono Arashi Yotsuki.

Quindi tornava in silenzio per ascoltare ciò che gli stava dicendo, con le sue richieste e la sua idea per la seconda fase dell'allenamento, illustrandone anche le motivazioni.

Beh, come organizzazione dell'allenamento non sembra male. E potrebbe tornarmi decisamente utile, per quanto mio padre mi costringa ad allenarmi, un confronto con un altro studente avrà sicuramente i suoi vantaggi.

Quindi lo lasciava terminare il proprio discorso, lasciando che solo un mezzo sorriso incurvasse le proprie labbra, in modo tale che un'espressione seria seguisse quelle parole, così che Kesshin intendesse la serietà con cui lo stava ascoltando. Al termine del suo parlare ed a quella proposta, lo sguardo di Arashi seguì i movimenti di Kesshin ed esaminò la sua espressione, prima di concedersi la sua risposta.

Per me non ci sono problemi, mi sembra una buona idea. Sia la gara, sia un eventuale allenamento su tecniche di Taijutsu. Quindi, beh, hai trovato il tuo compagno, almeno per oggi!

Sorrideva al termine di quelle parole e tendeva la mano destra verso di lui, come a suggellare quella sorta di patto d'addestramento.

Bene, ora bisogna soltanto trovare una linea di partenza.

Si guardava intorno per qualche attimo, individuando un punto preciso che potesse funzionare egregiamente come linea di partenza. Vi si avvicinava, sicuro Kesshin l'avesse seguito, almeno con lo sguardo, indicando una linea sulla strada, forse causata dal trascinare di qualche cassa da parte di qualche mercante.

Direi che questo punto sia perfetto come linea di partenza, che ne pensi? Se va bene, possiamo posizionarci entrambi prima di attivare la tecnica e dare il via alla gara.

Proponeva ed osservava l'altro, rimanendo in attesa di una risposta. Intanto, pensava ai vari luoghi raggiungibili, in corsa e passando sui tetti, da quella linea di partenza, così come anche ogni eventuale scorciatoia. Aveva corso per le strade di quel Villaggio quasi ogni giorno, non avrebbe perso quell'amichevole gara contro Kesshin.
 
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Garth36
view post Posted on 22/2/2015, 11:04     +1   -1




CITAZIONE
Pensato - Narrato - Parlato

Quindi questo biondo si chiama Arashi Yotsuki. Il suo nome e' tempesta, e proviene dal clan più famoso e antico clan di Kumo, sarà davvero piacevole batterlo in questa corsa: il novanta percento degli Yotsuki sono esaltati pieni di Boria, che si credono i padroni del villaggio per via della loro origine. Proverò lui che io, Kesshin Arashi, incarno sicuramente meglio la potenza della VERA tempesta.

Kesshin si sgranchì sia arti superiori che inferiori, poi raggiunse il fianco del suo nuovo compagno di allenamento che nel mentre aveva trovato quella che sarebbe stata la loro linea di partenza.

Si, sembra che potremmo iniziare da qua già. Ti spiego le regole in breve: utilizzeremo la tecnica di moltiplicazione e creeremo due copie, poi dovremo correre tutti e 6 per raggiungere un punto che presto stabiliremo. Le copie devono rimanere attive per tutto il tragitto, se anche uno solo dei cloni dovesse essere annullato per qualsivoglia motivo il concorrente avrà la peggio, il primo a vincere sarà colui che porterà tutti e 3 i propri se stesso al traguardo. Non sono permesse scorrettezze quali imboscate o attacchi nei confronti degli altri, nemmeno la tecnica della trasformazione e' ammessa, questa sarà solo una prova di resistenza, controllo di chakra ed ovviamente velocità. Tutto chiaro?

Il giovane studente si guardò intorno per farsi un'idea precisa delle strade che dal quel punto si sviluppavano in tutta Kumo. Mentalmente visualizzò una specie di mappa della zona. Dovevano trovare un percorso non troppo semplice da percorrere ma al tempo stesso non potevano permettersi di combinare troppi disastri e disagi agli abitanti del posto. Se avessero dovuto attirare troppo l'attenzione qualche shinobi della guardia del villaggio sarebbe sicuramente lì giunto per punirli o qualcosa del genere... Senza contare i rischi alla reputazione già vacillante del giovane Kesshin.

Ok penso di essermi fatto un'idea del percorso che potremmo fare. Per iniziare prenderemo quel vicolo lì, sulla destra, lo percorreremo fino in fondo e scavalcheremo il muro alto 6 piani che troveremo alla fine della strada, da lì dovremo raggiungere il retro della bottega dell'armaiolo, che troverai circa a 300 metri, poi andremo direttamente verso l'anello a est della zona del mercato fino alla base del piccolo tempietto dei Kami in disuso. Dovremo poi scendere al piano inferiore e percorrere tutta la strada laterale che ci troveremo davanti, quella con i due pozzi sul lato, per intenderci, e finiremo la corsa salendo nuovamente all'anello del mercato e alla zona delle bancarelle. Potremo scegliere da quel punto una delle varie strade per raggiungere nuovamente il punto di partenza, dove ci troviamo ora. Che ne pensi? Ti sta bene?

Kesshin lo interrogò con aria seria, sicuramente uno del clan Yotsuki avrebbe potuto percorrere le vie del paese ad occhi bendati, ma lui non era da meno. La conformazione e la struttura stessa di kumo la rendevano una specie di parco giochi per tutti i bambini del paese, tutti quei dislivelli ed i percorsi sospesi erano letteralmente il miglior passatempo per la prole delle nuvole, senza contare che allenavano i pargoli a muoversi come veri shinobi fin da piccoli.

Se non hai domande, affermazioni, obiezioni o quant'altro possiamo pure prepararci, diamo il via alle danze!

Kesshin compose i sigilli necessari ed attivò la tecnica, creando due perfette copie illusorie di se stesso:

CITAZIONE
<tecnica> - Moltiplicazione del Corpo - [Chk:10 x copia][(Efc+(20 x copia)] [Max 2 copie a turno]
"Il ninja crea copie illusorie di sè al fine di confondere l'avversario. [Il calcolo da fare per trovare l'efficacia delle copie è: (Int+Chk residuo+Bonus Tecnica). Se l'illusione riesce la vittima avrà un malus a Frz e Def pari a 5+(Residuo/10)"

Fatto questo, i vari studenti del Ranton si posizionarono uno di fianco all'altro in attesa del compare.
 
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Beherit
view post Posted on 22/2/2015, 14:18     +1   -1




CITAZIONE
Narrato Pensato Parlato

Con lo sguardo rimase ad osservare Kesshin, intento a sgranchirsi braccia e gambe, preparandosi per la corsa che avrebbero dovuto affrontare. Sempre gli occhi lo seguirono nell'affiancarsi ad Arashi, mentre l'espressione del giovane divenne seria nell'ascoltarlo parlare. Prestava la massima attenzione alle regole ed alla natura di quell'amichevole sfida, analizzava già i percorsi da seguire, disegnando nella propria mente un tragitto ideale, ripassando tutti i segreti che conosceva di quelle strade. L'attenzione tornò quindi sul temporaneo compagno di quello che poteva definirsi un gioco tra ragazzi, osservandolo con attenzione mentre era immerso nei propri pensieri, forse per mettere insieme una destinazione ed il tragitto ideale da percorrere per raggiungerlo.

Sembra decisamente molto sicuro di sé. Ma se c'è una cosa in cui non posso né voglio perdere, è proprio una gara di velocità e resistenza. Potrei correre per queste strade e queste mura per un giorno intero, senza accusare la stanchezza. Ne va del mio orgoglio di futuro ninja e, soprattutto, di uomo!

Una luce fiera illuminò il suo sguardo, la competitività stava avendo la meglio di lui. Così rimase in attesa di Kesshin, che ora tornava a parlare per indicargli la strada da fare ed il luogo da raggiungere, concludendo quindi che la gara avrebbe avuto termine una volta ritornati al punto di partenza. Così, mentre ascoltava le varie indicazioni, ripassava nella propria mente l'intero percorso. Ricordava perfettamente le strade, la loro conformazione, i palazzi presenti nei dintorni ed anche il traffico medio che vi si potesse trovare. Tutto prendeva forma nella propria mente, come una mappa dettagliata del Villaggio, con tutte le scorciatoie che conosceva e che potevano aiutarlo a raggiungere la propria destinazione nel minor tempo possibile.

Un solo dubbio: Le conoscenze private del Villaggio e delle strade, potranno essere sfruttate? O il percorso sarà uno ed uno soltanto?

Posto questo dubbio, la giovane Tempesta attendeva una risposta iniziando già a prepararsi per eseguire la tecnica. Componeva i sigilli necessari e l'attivava.

<tecnica> - Moltiplicazione del Corpo - [Chk:10 x copia][(Efc+(20 x copia)] [Max 2 copie a turno] "Il ninja crea copie illusorie di sè al fine di confondere l'avversario. [Il calcolo da fare per trovare l'efficacia delle copie è: (Int+Chk residuo+Bonus Tecnica). Se l'illusione riesce la vittima avrà un malus a Frz e Def pari a 5+(Residuo/10)"


Creava quindi due copie perfette di sé, proprio come aveva già fatto Kesshin, disponendole sulla linea di partenza in maniera ordinata. Ora, attendeva soltanto quella risposta e si doveva decidere il segnale di avvio. Con lo sguardo osservò per qualche istante i dintorni, cercando di individuare qualcosa che potesse adempire allo scopo. Sulla destra, un mercante stava sistemando alcuni scatoloni. Ne rimanevano tre da spostare, il numero perfetto e, probabilmente, anche un segnale d'inizio simile allo sparo di un arbitro.

Come segnale di partenza, ti va bene quel mercante che sta sistemando quegli scatoloni? Quando il terzo scatolone sarà stato messo a terra, cosa che farà quasi sicuramente con un bel tonfo, noi partiremo. Ovviamente, se hai individuato qualcosa di più congeniale, nessun problema!

Ed aggiungeva quelle parole con un sorriso gentile rivolto al proprio avversario, lasciando quindi a lui l'ultima parola prima dell'inizio della gara.
 
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Garth36
view post Posted on 22/2/2015, 16:50     +1   -1




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Pensato - Narrato - Parlato

Arashi Yotsuki si apprestò a sistemarsi davanti alla linea di partenza, però non era ancora il momento di partire, infatti il biondino domandò allo sfidante se potevano essere utilizzate vie secondarie per raggiungere il traguardo più velocemente.
Tutti e tre i Kesshin si voltarono, sui loro volti comparve un sorrisetto spavaldo e quello più a sinistra (nonchè l'originale) parlò:

Bhè vedi, sarebbe un allenamento per testare e migliorare le nostre capacità fisiche e spirituali, maaa.. si, si può fare. Però con delle restrizioni, ovvero sarà necessario raggiungere delle specifiche location che chiameremo "checkpoint". Saranno delle tappe che dovremo visitare ed attraversare per forza, quello che farai tra le varie postazioni sarà affar tuo, ed, ovviamente, anche affar mio.

Il sole intanto continuava ad abbassarsi inesorabilmente, era ancora relativamente presto e la notte non si sarebbe vista ancora per un bel pò, ma la luce brillante dell'ambiente stava prendendo alcune sfumature più scure e tendenti all'arancione.
Un tenue raggio colpì gli occhì di Kesshin, che brillarono riflettendo un bagliore affascinante. Questi piegò leggermente il capo per avere nuovamente una visuale chiara e pulita.

I vari checkpoint saranno i luoghi più importanti che ho menzionato poco fa, ovvero: il vicolo, il muro che chiude, la parte posteriore della bottega dell'armaiolo, l'anello inferiore, il tempio, il pozzo più lontano da quella posizione lungo la strada laterale, la bottega di quel fruttivendolo laggiù in fondo e, per finire, questa linea, ovvero il traguardo.

Col piede Kesshin calcò sul terreno polveroso dove vi era impressa la linea di partenza (e fine), con un rapido movimento formò un solco leggermente più profondo e poi si rimise in posizione.

Ecco, così saremo sicuri di non perdere di vista il nostro obiettivo finale.

Il giovane Yotsuki utilizzò a sua volta la tecnica di moltiplicazione del corpo e si mise in posizione. Suggerì di utilizzare un mercante che stava sistemando delle scatole come segnale di partenza, a lui andava bene, quindi annuì.

Pronto a mangiare la polvere? Non pensare di essere l'unico ad avere queste "conoscenze private del villaggio", sono nato qua a Kumo e mi alleno tra questi monti ogni giorno, non mi farò battere facilmente.

Il clima di tensione che si era creato negli ultimi istanti presto si ruppe, infatti al -TONK- che la terza scatola fece impattando sul terreno, Kesshin (e le sue copie) partì correndo via veloce verso il primo dei famosi checkpoint.

Concentrazione per controllare il chakra, velocità per volare come il vento, resistenza per non fermarsi mai, andiamo!
 
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Beherit
view post Posted on 27/2/2015, 19:43     +1   -1




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Narrato Pensato Parlato

Attendeva ancora qualche istante mentre Kesshin si apprestava a rispondere alla sua domanda, dissipare il suo dubbio. Ne ascoltava quindi la risposta e le parole, comprese le indicazioni e limitazioni, annuendo semplicemente in segno di assenso. Si risistemava sulla linea di partenza, quindi, tenendo d'occhio il mercante le cui scatole aveva proposto come segnale d'inizio. Gli istanti si susseguivano inesorabili, l'attenzione posta nei dintorni ed, in particolare, in quel mercante sembrarono quasi dilatare all'inverosimile ogni singolo secondo, rendendolo pari a minuti interi, minuti che apparivano interminabili.

Sfrutta pure al massimo le tue conoscenze, non ho la minima intenzione di perdere. Uscirò vincitore da questa gara, fosse l'ultima cosa che faccio.

La competitività aveva ormai avuto la meglio di lui, portandolo ad essere così determinato da risultare quasi minaccioso nel suo sguardo. Sgombrava quindi la mente da ogni altro inutile pensiero, concentrandosi solo ed esclusivamente sulla sfida, sul percorso, sulle strade, sulle scorciatoie, sul Villaggio. L'ultima scatola fu quindi scaricata a terra dal mercante, un rumore sordo risuonò nell'aria, sancendo l'avvio alla gara, facendo scattare entrambi i ragazzi in direzione del vicolo, prima tappa di quella prova, correndo tutti e due, con copie al seguito, fianco a fianco, rapidi. Un occhio spontaneamente veniva dedicato al proprio avversario, l'altro andava alla folla presente in quell'istante nell'area del mercato, lasciando quindi che le copie si concentrassero solo su quello che vi era sulla loro strada. Si premurava di controllare al meglio il proprio chakra ad ogni singolo passo, sfruttando la potenza delle gambe e le lunghe fughe dagli addestramenti, nonché gli addestramenti stessi, per aumentare progressivamente e costantemente la propria velocità, puntando soprattutto su quella, forte vanto della giovane Tempesta. L'attenzione veniva quindi sottratta a Kesshin, una volta giunti in prossimità del vicolo, esaminandolo attentamente. Non poteva creare ostacoli, non poteva andare ad influenzare la corsa del proprio avversario, ma ciò non gli vietava di sfruttare le proprie capacità e l'agire dei mercanti a suo favore. Imboccava quindi il vicolo, le due copie subito dietro di lui, disposti in un'ordinata fila, correndo ad una velocità in costante accelerazione, nei limiti delle proprie capacità, restando quindi a debita distanza l'uno dall'altro, con l'originale a guidarla. Sfrecciavano tra i vari mercanti come fulmini, lasciandoli sorpresi, sbilanciandone alcuni e facendone cadere altri, evitando gli scatoloni che improvvisamente comparivano sul loro percorso, evitando di farsi ostacolare dalle comuni mansioni in cui le persone di quell'area erano impegnate, completamente ignare della sfida che correva tra quei due ragazzi della Nuvola. Ma nel correre, schivare, saltare, evitare, aveva quasi dimenticato il suo avversario, perdendolo di vista, risultando disattento in quel frangente, cosa che quasi non poteva perdonarsi. Ad ogni passo il muro alto sei piani si faceva sempre più vicino, non poteva concedersi quel genere di distrazioni. Così, prestando comunque massima attenzione ai dintorni, la sua attenzione guidava lo sguardo, ad ogni buona occasione, nella ricerca di Kesshin, volendolo individuare e potendo quindi iniziare a trarre le proprie conclusioni ed articolare eventuali strategie per sfruttare sempre al meglio le proprie conoscenze. Ormai era ovvio, aveva intenzione di trionfare.
 
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Garth36
view post Posted on 27/2/2015, 23:34     +1   -1




CITAZIONE
Pensato - Narrato - Parlato

Alla partenza entrambi i ragazzi erano seriamente motivati a vincere: negli altri villaggi una corsa simile poteva essere vista come una sfida futile, o comunque utile puramente a testare le proprie capacità, ma a Kumo... niente che coinvolgesse due sfidanti (soprattutto se giovani e pieni di voglia di fare) poteva essere considerato come "poco importante". La più stupida delle scommesse poteva far nascere screzi tra i più affiatati dei clan, amicizie durate una vita rischiavano ogni giorno di essere spezzate, e tutto questo solo per l'ego smisurato degli abitanti di quel paese.

Fortunatamente (o sfortunatamente, chi lo sa?) Kesshin aveva ereditato sì la determinazione tipica dei suoi compaesani, ma possedeva un temperamento molto meno "bollente" del cittadino di Kumo medio.

Addirittura "fosse l'ultima cosa che faccio" eh? Tipo competitivo questo Yotsuki, non che potessi aspettarmi altro da un membro di quel Clan. Sarebbero i ninja della famosa armatura Raiton eh? Dopo potrei chiedergli qualcosa a riguardo, ma ora devo rimanere focalizzato sulle copie.

La gara era cominciata, e tutte e sei le figure erano partite scattando tra la gente.

A quell'ora la strada non possiamo dire fosse piena, ma Kesshin doveva comunque procedere con attenzione; un minimo errore gli poteva costare l'intera corsa. Non solo scontrarsi contro qualcosa o qualcuno l'avrebbe rallentato ed intralciato, ma avrebbe potuto facilmente perdere la concentrazione ed annullare la tecnica che aveva utilizzato poco prima. Quindi, come procedere per ottenere il massimo rendimento dalle sue capacità di ninja? Il giovane studente del Ranton optò per lanciarsi sul fianco della strada e correre orizzontalmente sul muro che li sovrastava. Ciò risultava piuttosto pratico, in quanto gli ostacoli erano sicuramente minori ( e le bancarelle che incontrava potevano essere facilmente superate dall'alto), ma il controllo del chakra cominciava a mettere a dura prova le abilità dello studente.
Contemporaneamente le due copie, che si mantenevano piuttosto distanziate per evitare di intralciarsi, sfrecciavano una verso il centro del percorso e l'altra sul fianco opposto a quello dell'originale.

Passante: -Ma, ma che stanno facendo?-
Mercante: -... occhio a dove mettete i piedi mocciosi, altrimenti!-
Mercante 2: -We biondino, vedi dove metti i piedi!-
Altro tizio a caso: -Dannati giovani! Ai miei tempi...-


Evidentemente avere per la strada del mercato sei giovanotti che correvano a folli velocità non doveva essere qualcosa di gradito agli abitanti del posto, ma quegli schiamazzi avvertivano Kesshin che l'altro Arashi gli stava tenendo testa. In effetti non poteva semplicemente "controllare da se" guardandosi intorno, era fin troppo occupato a mantenere la concentrazione sugli ostacoli davanti a lui, sui propri piedi ricoperti di chakra ed ovviamente sulle copie.
Passo dopo passo poteva sentire il respiro farsi più pesante, e l'aria fresca che solitamente gli solleticava le guance cominciava a penetrargli i polmoni in profondità.

L'inizio e' sempre problematico, ma presto comincerò ad abituarmi al ritmo, via per il primo checkpoint!

Presto detto, il primo obiettivo era stato raggiunto: le tre copie si riavvicinarono con un balzo felino e si trovarono di fronte quello che poteva sembrare un lungo corridoio coperto dal cielo azzurro e diviso da due distinti e continui muri di roccia. Confrontandolo con la strada appena attraversata era sicuramente più stretto ed angusto, ma gli oggetti intralcianti e "la gente" erano completamente assenti.

Quello che dovrò fare ora sarà semplicemente correre in linea retta fino al muro che chiuderà la strada, niente scorciatoie ne passaggi particolari, e' qui che dovrò prendere il vantaggio! Quello Yotsuki potrà forse conoscere meglio la zona, ma non mi batterà sulla mera corsa!

Così Kesshin riprese la formazione adottata poco prima e si catapultò sul muro laterale del vicolo, facendo posizionare le sue moltiplicazioni come in precedenza; poi, chiudendo gli occhi per un istante infinitesimale, si concentrò per infondere più chakra nelle gambe ed ottenere così un incremento di velocità momentaneo.

CITAZIONE
<attivazione> - Rapidità - (Stm: -2) [Liv 6 : 0/10]
“Il ninja che sviluppa questa abilità è straordinariamente agile e bravo nella corsa, di conseguenza avrà dei bonus nelle varie situazioni in cui la velocità potrebbe tornare utile ai propri scopi, siano questi fuggire dal campo di battaglia, inseguire un nemico o semplicemente eludere/potenziare un attacco.
Fuga - Il ninja che fugge dal campo di battaglia, può seminare più facilmente i propri inseguitori, raddoppiando la propria Vel base nell’azione di fuga. Nel caso si utilizzi questa modalità, l’abilità avrà un bonus pari ai punti abilità su di essa.
Inseguimento - Il ninja che insegue il suo avversario, può raggiungerlo più facilmente raddoppiando la propria Vel base nell’azione d’inseguimento. Nel caso si utilizzi questa modalità, l’abilità avrà un bonus pari ai punti abilità su di essa.
Destrezza [Massimo 10 volte ad incontro] - Il ninja riesce a velocizzare i propri movimenti per correre più velocemente, incrementando la potenza di alcuni attacchi e l'elusione di:
Liv 6 : Vel +5

Il controllo dell'attivazione non era di certo perfetto, ed un pò di chakra veniva visibilmente disperso dalle piante dei piedi, ma il risultato ottenuto poteva considerarsi sufficiente.
Passò qualche istante e finalmente l'aspirante shinobi raggiunse quello che doveva essere il secondo checkpoint: il muro. Raggiunta la sua base, Kesshin concentrò la sua forza per effettuare un salto che lo portò a tre quarti dell'altezza di quella barriera, ne raggiunse la cima correndo semplicemente e finalmente ridistribuì il chakra in maniera omogenea finendo di stressare ulteriormente i suoi poveri piedi (ed ovviamente la sua mente).
Il giovane Arashi cominciava a sentirsi stanco e leggermente indebolito, ma almeno il fiato aveva cominciato ad abituarsi al ritmo che stava mantenendo... Però c'era ancora tanta strada da fare.
Le copie finirono per affiancarlo ed insieme si tuffarono vero il prossimo obiettivo: la bottega dell'armaiolo.
 
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view post Posted on 2/3/2015, 14:24     +1   -1
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Giornata tranquilla a Kumo. Una giornata come tante altre per quelli di Kumo non per chi sedeva sul trono dei Raikage. Un giorno non era mai uguale ad un altro, tutti i giorni erano diversi ma non il peso delle responsabilità e di quello che gravava su tutta Kumo.
Ma Giichi sapeva bene quanto potesse essere utile anche gli attimi di pace, di svago: lasciare la mente lontana, il corpo a rilassarsi e prendersi del tempo solo per noi stessi. E poi amava passeggiare per le strade di Kumo, vedere cosa provava la gente, tastare con mano le loro preoccupazioni e le loro gioie capendoli e aiutandoli. Kumo era tutto per lui e non contava null’altro…e come due facce della stessa medaglia camminava accanto a lui lo spadaccino dal cuore di vetro. Shinta Himura camminava con noncuranza assaporando un dolcetto gustoso, prestando poca o nessuna attenzione a quello che accadeva.
I suoi occhi sapevano andare più in profondità e leggere e osservare cose invisibili. Un morto che camminava tra i vivi osservandoli e difendendoli come un ombra.
Luce e tenebra erano Giichi e Shinta anche caratterialmente ma vederli passeggiare insieme era inusuale.
Molto diversi caratterialmente, molto simili in battaglia, ma con un fuoco che bruciava su intensità diverse perché diverse erano state le aspettative, le responsabilità, l’esperienze maturate nel corso dei loro anni.
Comunque il Raikage e lo spadaccino passeggiavano per le strade di Kumo apparentemente senza una meta, facendosi guidare solo dall’istinto.

Giornata calma quest’oggi…non trovi Himura?

Per me ogni giornata si può fare movimentata. In ogni caso me la godo…’stò dolcetto non è male…

Addentò il dolce gustandoselo ad ogni morso. Kumo era adagiata tranquilla sulle montagne e niente turbava la sua quiete. Il sole accarezzava i suoi tetti, la gente mormorava, camminava tra le sue strade attenta alle proprie faccende come se nulla fosse.
Uno giorno come tanti, un giorno di quiete in un oziosa giornata di sole piacevole che spandeva un dolce tepore.


Il raikage passeggiava e domandava, si interessava a tutto e a tutti. Aveva ricostruito Kumo, forse più grandiosa di prima, e la trattava come una figli. Ogni abitante era importante, ognuno di loro ai suoi occhi era identico.
Nessuna distinzione tra shinobi o gente comune, così come non ve n’era ai suoi occhi tra i vari ranghi dei shinobi. Non gli importavano queste facezie - stronzate come amava definirle – perché il rango in guerra non contava nulla e la vera forza non risiedeva nel copri fronte.

Dovremmo parlare Himura. Ho da metterti…

Se li vide spuntare addosso dal nulla. Ombre nate da chissà quale buco infernale e il raikage andò a terra.
Ruzzolò e cadde malamente mentre Shinta rise di gusto. Assolutamente strafottente, assolutamente senza contenersi e li diede una mano a rimettersi in ordine.

Sei diventato vecchio. Ti bastano due marmocchi a vai subito a terra.

Rise ancora. Shinta Himura e Giichi Ishiyaki si guardarono per poi soffermarsi su quei due.

Brutta situazione? Mentre uno si rialzava l’altro continuava a gustarsi il suo dolcetto come se niente fosse accaduto sorridendo, malizioso, all’indirizzo del suo kage.

Vi farò kage subito! Chi butta giù il vecchio kage ne prende il posto vero Giichi?

Non farmi perdere la mia, poca pazienza Himura. Vorrei sapere perché stavate correndo come matti nel mio villaggio

Gli occhi neri come ossidiana scalfirono in profondità i due come se da un momento all’altro li volesse distruggere entrambi.
Come a cancellarli dalla faccia della terra o appenderli su delle picche per le budella e lasciarli penzolare al vento come monito per i corvi.
Brutta situazione?

 
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Garth36
view post Posted on 6/3/2015, 21:10     +1   -1




CITAZIONE
Pensato - Narrato - Parlato

La corsa stava continuando, ed il muro era appena stato scavalcato dal nostro prode Kesshin. Nessun intoppo, nessun rallentamento, il giovane studente era soddisfatto della sua performance: era riuscito a mantenere la tecnica della moltiplicazione senza perdere troppo la concentrazione e compromettere quindi velocità e riflessi. Certo l'aggiunta del controllo del chakra per poter rimanere fissato ai muri non era una cosa a cui era abituato, ma del resto era a quello che serviva l'allenamento, no?

Sospiri e secche inalazioni ed espulsioni d'aria provenivano dalla bocca del dodicenne. Gocce di sudore cominciarono a rigare la sua fronte. Alzando repentinamente braccio e polso, con un rapido gesto si asciugò, poi scrollandosi la testa continuò a guardare dritto davanti a se, tra quelle strade desolate e polverose.

Dannazione, sto bruciando più in fretta del previsto. Il controllo del chakra mi e' riuscito parecchio bene, ma continuando a questo ritmo collasserò ben prima di finire il giro... Tanto vale limitarsi alla corsa normale e tenere il meglio per la fine, avrò sicuramente tempo di recuperare nei prossimi minuti.

La decisione, dunque, era presa: il giovane smise di direzionare parte del suo chakra alle piante dei piedi e continuò a correre sfruttando solamente la sua forza muscolare. Questo voleva dire occupare più spazio stradale e correre più rischi per quanto concerneva lo sbattere contro qualcuno e/o qualcosa, ma del resto non aveva altra scelta. Le copie invece continuavano a viaggiare al loro solito, a qualche metro di distanza sempre sotto l'occhio vigile del loro creatore.

Kesshin tentò di aguzzare la vista e finalmente addocchiò l'inconfondibile insegna con sù disegnata un'incudine battuta da un martello.

E' lei, non c'è alcun dubbio... ora sempre dritti fino al prossimo checkpoint. Pare pure che sia in vantaggio... credo... bhè, molto bene in ogni caso

In realtà tutto lo stress accumulato lungo l'ultimo tratto di strettoia aveva inibito leggermente le sue abilità sensoriali, quindi non poteva dire con esattezza se lo Yotsuki stava tenendo il passo oppure no, girare lo sguardo per cercare in tutte le direzioni poteva costargli caro... E se però il tipo stava architettando qualcosa alle sue spalle? Magari conosceva una strada più corta, o era semplicemente indietro. Una cosa era certa, sicuramente non l'aveva ancora superato per vie convenzionali, non era umanamente possibile correre così in fretta senza essere visti.

Potrei assicurarmi che sia alle mie spalle... davanti a me non c'è nulla, nessun passante ne negoziante, le copie stanno andando benone. Ok, facciamolo in fretta.

Il futuro shinobi della tempesta volle quindi controllare i dintorni e staccò gli occhi dalla strada per un istante, guardò sul lato destro: nulla. Riportò le pupille davanti a se per assicurarsi che nulla fosse cambiato e poi ripetè l'operazione a sinistra. Infine, con un veloce movimento del collo torse il capoe... una terribile sensazione. Una specie di senso leggerezza lo inondò, come se un peso che fino a quel momento stava gravando sulla sua mente fosse improvvisamente sparito.

La mia copia... Dannazione no...

Uno dei suoi cloni aveva schivato per un soffio due passanti e finì per sbattere sul muro, scomparendo in una bianca nuvola di denso fumo.
Il ninja per poco non perse l'equilibrio per lo stupore, per non rischiare di ruzzolare via come un imbranato si fermò immediatamente, lasciando una lunga scia di polvere dietro di sè. Finì quindi la sua corsa lì, accucciato in mezzo alla strada mercantile di Kumo col pugno stretto sulla roccia su cui poco prima stava danneggiando.
Digrignando i denti se ne stette lì, fermo per qualche istante, immobile ad assaporare l'amaro sapore di quella che sembrava essere una sconfitta... poi due voci si levarono da una zona indefinita dietro di lui. La prima era squillante e divertita, la seconda più tonante e seccata.
Kesshin si voltò mostrando sul suo volto massima serietà, poi alla vista di quel vecchio mastodontico i suoi gialli occhi si spalancarono tutti d'un colpo.
Lo riconosceva, era proprio il Raikage in persona, accompagnato da un altro tizio che sicuramente sfigurava di fianco ad un tale ammasso di maestosità e baffezza. La cosa particolare era che il capo shinobi di Kumo si stava rialzando avvolto dalla nuvola di fumo provocata dalla copia.

Quindi non solo sembra che abbia perso la corsa, ma ho pure fatto inciampare Giichi Ishiyaki... ah, che giornata, e dire che era partita così bene.

Pronto ad affrontare le conseguenze delle proprie azioni, Kesshin avanzò rapidamente verso quelle due autorità ninja, non aveva intenzione di perdere troppo tempo: l'importante era mettere in chiaro le cose, e poi andare ognuno per la propria strada. Con aria seria e al contempo composta fece un lieve inchino, piegando busto e testa e parlò:

Mi scusi per il disagio causato, Yondaime Raikage. Il mio nome e' Kesshin Arashi, studente del clan della tempesta e futuro shinobi; mi trovavo nel bel mezzo di allenamento con un mio compagno e sembra che il mio sciocco e inesperto giudizio le abbiano causato problemi, oltre che la mia sconfitta nella gara di corsa... Ad ogni modo, tutto apposto? Sicuramente un grande guerriero come lei sarà rimasto illeso per una simile sciocchezza, ma non si è mai troppo sicuri dico io.

Kesshin non era intimorito, alla fine anche il Raikage era un ninja come un altro, ma l'aver fatto una figura del genere di proprio di fronte a lui non gli andava davvero giù.

Edited by Garth36 - 6/3/2015, 21:50
 
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Beherit
view post Posted on 12/3/2015, 15:46     +1   -1




CITAZIONE
Narrato Pensato Parlato

La corsa continuava sfrenata per le strade del Villaggio, lo Yotsuki era partito in maniera impeccabile e riusciva ad evitare egregiamente ogni passante ed ostacolo, creandosi il proprio percorso per quelle vie, tra quelle persone, disegnando una mappa nella propria mente, una mappa personale ed unica nel suo genere, che voleva portarlo alla vittoria, al suo obiettivo nel minor tempo possibile. Lo sguardo, ovviamente, fisso su ciò che aveva di fronte, approfittava come sempre di quei brevi istanti liberi per osservare il proprio avversario, riscoprendosi sorpreso nel vederlo accelerare senza preavviso, correndo su quella parete, passandogli appena poco più avanti. Sicuramente stava dando il massimo, ma quello sforzo eccessivo gli avrebbe portato sì un vantaggio, ma anche un non indifferente prezzo da pagare. La stanchezza sarebbe giunta prima per Kesshin, o così si aspettava Arashi, continuando quindi a correre e fissando nuovamente lo sguardo sul muro che si avvicinava sempre di più. Ora stava soltanto aspettando l'occasione per avvicinarsi il più possibile all'altro corridore, trovando quell'occasione ricercata in un gesto quotidiano di un mercante impegnato a riordinare le proprie cose, a sistemare scatoloni e preparare la bancarella per iniziare il proprio lavoro. Correva verso quell'uomo con le copie subito dietro di lui, ordinatamente in fila indiana, eseguendo tutti e tre gli stessi identici movimenti con una naturalezza incredibile, così come un'abilità degna di uno Yotsuki. Il piede sinistro veniva appoggiato sul sostegno più basso, una sorta di piccola scatola resistente abbastanza da sostenere il rapido passaggio dei tre. Il destro, rapido, andava ad uno scatolone più grande e posto più in alto, su una sorta di ripiano, portando quindi nuovamente il sinistro in avanti, ad approfittare dell'appoggio fornito dalla testa del mercante che, sotto l'effetto della spinta dei tre giovani ragazzi, si ritrovava a cadere di faccia, imprecando nella caduta. Infine, il piede destro sfruttava i sostegni in legno della bancarella come ultimo appoggio, dando quindi ad Arashi lo slancio necessario a salire sul tetto del basso edificio al fianco della strada. Correva quindi su di esso, avvicinandosi sempre più a quel muro che ora raggiungeva ed iniziava a scalare con un balzo, proprio come il suo avversario prima di lui, atterrando a pochi centimetri di distanza da quest'ultimo, riprendendo quindi la propria corsa subito dopo aver terminato la scalata. Ora l'obiettivo era la Bottega dell'Armaiolo, non ancora in vista ma che ben presto sarebbe rientrata nel suo campo visivo. Intanto, lo sguardo si concedeva, come di norma, di tanto in tanto, un'occhiata al proprio avversario, esaminandone i comportamenti per tentare d'intuire le sue condizioni. Un netto rallentamento lasciava quindi capire il suo voler preservare le forze, cosa che andava anche a vantaggio di Arashi che, sfruttando la sola velocità data dal proprio fisico, poteva sicuramente puntare a raggiungerlo e superarlo. Tuttavia, preferiva ancora tenersi a breve distanza da lui, appena alle sue spalle, così da poterlo osservare e sfruttare, magari, un'eventuale scorciatoia senza essere individuato. La corsa continuava quindi senza sosta, ora lo sguardo dello Yotsuki si faceva curioso nel notare come Kesshin si stesse guardando intorno, approfittando delle poche persone e dei pochi ostacoli che, intanto, Arashi schivava con tranquillità, senza dover diminuire la velocità a cui stava andando. Quando poi i loro sguardi s'incrociarono, quelli violacei del ragazzo notarono qualcosa di fronte allo sfidante, qualcosa di enorme e pericolosamente vicino. Decisamente.
Non riuscì ad avvertirlo, riuscì soltanto a fermarsi di colpo, riuscendo a malapena a non ruzzolare per la strada, perdendo quindi cognizione dei dintorni e vedendo una sua copia, proprio come quella di Kesshin poc'anzi, svanire in una nuvola di fumo dopo essere inciampata durante l'improvvisa frenata. A quanto pareva, la gara si era appena conclusa con un pareggio, ma quella era l'ultima delle sue preoccupazioni. Davanti a sé, impietoso e maestoso, si stagliava ora la figura del Raikage in persona, appena rialzatosi dall'impatto con Kesshin, impegnato in una gara proprio con lui. Vedeva quindi il ragazzo dagli occhi dorati avvicinarsi a quella persona, evidentemente intenzionato a scusarsi. Andava quindi ad affiancarlo, rivolgendo i propri occhi dapprima all'amico/rivale, poi all'uomo che aveva davanti. Lasciava quindi che fosse l'altro a parlare per primo, o meglio, lo lasciava finire, dato che aveva già iniziato, prima di prendere lui la parola.


Io sono Arashi Yotsuki, è un onore incontrarla Yondaime Raikage, nonostante le circostanze siano...particolari. Anch'io vorrei presentarle le mie scuse per l'inconveniente appena avvenuto, purtroppo eravamo impegnati in una gara di corsa, utile anche come allenamento, in vista dell'esame per diventare Genin, ma le nostre disattenzioni sembra abbiano portato ad esiti sfavorevoli.

Rivolgeva quelle parole al Raikage, tornando quindi, per un istante, a Kesshin.

In ogni caso, credo possa considerarsi un pareggio. Anche io ho perso una delle mie copie durante la frenata, anche se poco dopo la scomparsa della tua. Ma decideremo l'esito in seguito, credo.

Quasi sussurrava al compagno, tornando quindi in silenzio ad osservare Giichi Ishiyaki, in attesa della sua risposta alle scuse dei due.
 
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view post Posted on 18/3/2015, 20:13     +1   -1
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Himura sorrideva all’indirizzo dei due, appoggiato di spalle ad un muro non smetteva di gustarsi il suo dolcetto sorridendo. In fondo non era un male sapere che Kumo, a poco a poco, stava tornando ad una normalità passata.
Il ricordo di Watashi sarebbe stato per sempre impresso nelle menti di ognuno di loro, ma il tempo è un ottima medicina e presto o tardi avrebbe fatto il suo corso e risanato orribili ferite.
Il futuro erano proprio quei ragazzi e sapere che ve n’erano ancora che potevano essere solamente semplici ragazzi lo lasciava più sereno per l’immediato futuro.
Ma Shinta Himura aveva un tempo prestabilito su questa terra e vedeva cose che ad altri non erano concesse, discorso differente per il Raikage. Imponente si era alzato scrutando, come a scalfirli, a levarli la pelle di dosso di quei due aspiranti shinobi.
Per un attimo interminabile il raikage non parò, né si mosse: come una statua di antica fattura, stava lì in silenzio. Inarcò un soppraciglio.

Dovreste avere più ritegno… ragazzini.

Ora non sgridarli. Non hanno fatto nulla, e il villaggio è ancora in piedi. Non faranno più danni di quelli che già non abbiamo avuto.

E poi fa piacere sapere che le nuove leve hanno tali energie.


Energie o no, bisogna sempre sapere cosa si fa. Non ho ricostruito questo villaggio pietra su pietra per poi farmelo buttare giù da due incoscienti.

Il kage aggrottò le folte sopracciglia bianche. Gli occhi di ossidiana ebbero come un brillio e a Himura non piacque quello che vide. Qualcosa stava passando per la testa del raikage. Se fosse stata oppure no piacevole, era ancora tutto da vedere.

Per cui…voi vi stavate allenando…bravi…bravi…e cosa v’insegnano all’accademia?
A correre ed evitare le vecchiette? Oppure siete voi scarsi?


Giichi…

Stai la tuo posto ronin!

Tuonò la voce potente come il fulmine sacro a Kumo. Una montagna si stava ergendo di fronte a tutti loro.
La gente stava bisbigliano qualcosa ma bastò un solo sguardo di Giichi Ishiyaki per far scendere un silenzio tetro come una cappa pesante.
Sorrise, sotto i lunghi baffi bianchi, il raikage di Kumo.

Visto che avete voglia di correre… correrete. Oppure abbandonate la carriera di shinobi.

Sono ragazzini. Non sono soldati… ancora. Stai esagerando e quello sguardo non mi piace.

Se amano correre ora lo faranno per qualcosa di serio.

Sorrise al loro indirizzo e fu come una katana sguainata.

Così siete ancora studenti…studenti che amano essere shinobi, che non vedono l’ora di esserlo.
Inebriante vero il copri fronte? Allenarsi, solo per averlo e poi andarne fieri, orgogliosi, col petto in fuori a bearsi di sé stessi e dire che la vita è bella e Kumo un paradiso.


L’ultima frase la catturò il vento e la portò chissà dove.

Cosa siete disposti a fare per il copri fronte? Cosa volete avere da esso? Volete essere shinobi? E ambire alla mia carica… vero?

Occhi come spilli. Spilli che si infilzavano nella loro anima come in un gioco atroce.

E se vi dicessi che IO non permetterò che voi lo diventiate?

Greve il silenzio ora scese su di loro. Il Raikage si mosse come per andarsene mentre lo spadaccino dal cuore di cristallo aveva perso la sua sfacciataggine e teneva uno sguardo serio, braccia conserte; una postura più marziale di poc'anzi come se anche lui fosse stato catturato dalla parole di ferro del Raikage.
Socchiuse gli occhi…

 
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Garth36
view post Posted on 18/3/2015, 22:44     +1   -1




CITAZIONE
Pensato - Narrato - Parlato

Ma quale particolare scena si stava dipingendo tra le solitamente tranquille strade del mercato di Kumo: nientemeno che l'ammasso di muscoli più importante della città, due giovanotti dall'aria quasi smarrita ed uno spadaccino sorridente.

Arashi Yotsuki aveva fatto la stessa fine di Kesshin, perdendo una copia e quindi la gara... che in realtà si concluse in un pareggio, quindi dire che entrambi l'avevano persa non è del tutto corretto, come non lo è ovviamente assumere che l'avessero vinta. Ad ogni modo i due giovani erano inermi davanti al Raikage, intenti a scusarsi ed a cercare di far sembrare la cosa perfettamente innocua. In effetti erano due ragazzini che si stavano impegnando per crescere, ed un uomo forte come quello, che aveva passato chissà quali brutali esperienze in battaglia, figurarsi se poteva dar peso ad un evento del genere.

Nonostante sia finito pure lui per perdere la copia... ah, non mi considero di certo vittorioso. Un pareggio è meno di quello che posso ottenere volendolo, la prossima volta andrà meglio. Comunque il Raikage... mi spiace averlo disturbato ma almeno avremo l'occasione di scambiare due parole! Una leggenda.

Così l'anziano kage cominciò la ramanzina che non sembrava esser lontana da quella che Kesshin si aspettava di sentire. Essere più rispettosi, stare più attenti, occhio a non buttare giù niente. Tipico discorso, nulla di originale. Il tizio che li stava in qualche maniera difendendo se la rideva sotto i baffi, doveva trovare la situazione divertente, e ne aveva tutte le motivazioni.

Poi improvvisamente... Giichi aggrottò la fronte e gli occhi diventarono cupi cupi. Con aria dura ed alzando la voce paragonò i due genin a degli "scarsi". Il suo tono cambiò improvvisamente e le parole da lui emesse rimbombavano come tuoni in una giornata di tempesta.

Quelle frasi erano dure, pesanti, dense di accuse nei confronti di due reclute ninja che non erano ancora state svezzate. Dette da un'autorità di quel calibro poi... potevano suonare spaventose, invero. E bhè, tutto ciò poteva buttare giù il morale di un qualunque studente, ma Kesshin non avrebbe lasciato parlare quel vecchio con tanta disinvoltura. A prescindere dalla carica, nessun cittadino di Kumo poteva permettersi di denigrare le sue capacità senza un motivo valido, ma soprattutto quell'uomo era famoso per i suoi valori e la fervente fede nella meritocrazia, ed in quel momento stava abusando della sua posizione per mettere in cattiva luce due giovani pieni di energie. Passi il discorso pesante, di base Kesshin cercava di non cacciarsi nei guai e preferiva mantenere un basso profilo, ma il non rispettare quello per cui il Raikage stesso era famoso... bhè, questo non gli sarebbe mai andato giù.

Così il dodicenne cambiò espressione ed incurvò le sopracciglia, l'apparenza era visibilmente quella di un ragazzino innervosito.

Bhè, a dirla tutta avevo sentito che il Raikage era una persona meritevole di rispetto, giusta e che guardasse ai meriti altrui piuttosto che all'apparenza; e che soprattutto credesse nel futuro del villaggio rappresentato dal villaggio. Comunque non se ne vada, perchè non ho paura di rispondere alle sue provocazioni. Per prima cosa all'accademia ci insegnano la disciplian, IL RISPETTO ed ovviamente le basi delle tecniche ninja. Le basi, non siamo nemmeno genin quindi sì, come ci sta definendo siamo scarsi. Scarsi per definizione. E se dovremo correre, correremo, non sono intimorito. E il coprifronte sì, è un simbolo importante ma non ci rende migliori di quanto già non siamo... le ultime parole poi, paiono un insulto. non ci alleniamo solo per questo simbolo, ma crescere, diventare migliori, e nel mio caso per ricercare il mio io e capire chi sono. E poi suvvia, perchè mai dovremmo cercare di diventare Raikage. Le strade della vita sono molte, o almeno questo è quello che penso... io voglio semplicemente capire, andare avanti e scoprire cosa mi riserva il futuro. Questa è la mia via ninja.

E dopo aver concluso quel discorso così pieno di significato ma al tempo stesso così pericoloso, Kesshin se ne stette lì, immobile e fiero.
 
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view post Posted on 23/3/2015, 22:57     +1   -1
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// Dunque, c'è un'irregolarità qui.
Il PG Shinta Himura mi risulta attualmente impegnato in una role libera con Akane Uchiha, a Konoha. Questo gli impedisce la sua presenza in questa role, il che costituisce un bel problema logistico..contando che si può aprire solo UNA ruolata libera per PG. Oltretutto la sua partecipazione a questa ruolata non è stata accennata da nessuna parte, il che mi fa storcere il naso.

Adesso, non voglio rovinare il gioco a Garth36 e Beherit per questa "svista", quindi la role può anche continuare.. ma Shinta subirà una multa di 250 ryo, che m'appresto personalmente a scalargli dal conto. Spero non si ripetano nuovamente queste faccende, perché non mi piace fare la cattiva.

Buon proseguimento. //
 
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