[Sotto gli Spalti] Fuoco e Fumo, Ruolata libera per Angy(2° pg) e .Hide(NPC)

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view post Posted on 2/12/2014, 18:54
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Mhh... mhhhh..

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*Un sentiero bianco lo univa al vespaio al piano superiore, tracciando il percorso che sarebbe stato obbligato a riprendere. Passo dopo passo lasciava la cenere bollente per aleggiare ostinato, tendendo inesorabilmente al soffitto rumoroso. Kitsuen non vi badò; poteva fare quello che voleva, una volta lasciati i suoi polmoni. La strada se la sarebbe comunque ricordata fin troppo bene.
Nemmeno erano arrivati che già iniziavano i problemi, questo pensava. Una scocciatura in aumento, con il severo rischio di impennarsi.*


"Ehhh... che palle..."

*Quella era Kiri, e a Kiri si muore Momochi o non Momochi. Il fatto che Himura fosse già tanto teso era un segno nefasto; un pericolo serio per la vita di Ako e Yoichi, e sarebbe scattato come una molla.
Continuò ad attraversare il corridoio in penombra, mani in tasca e sguardo in avanti, ma non vide granché. La folla era abbastanza rumorosa da annullare il suono degli stivali sulla pietra, e in pochi erano rimasti al livello inferiore. Passò davanti ad un paio di shinobi, scambiando i loro sguardi con un sorriso e un cenno, e nessun altro.
Vide finalmente apparire una porta, dopo tanta parete, che non conducesse alle gradinate. Se la prese comoda, approcciando l'ingresso ed appoggiandosi alla parete subito fuori. Separò la cenere in eccesso con Tagliasigari, quindi accese nuovamente la foglia.
Il gusto rinnovato gli consentì di entrare, ma non c'era nessuno ad attenderlo.
Una sala vuota; null'altro che quattro mura, due luci, un secchio e uno zaino dimenticato da qualcuno. Sfortuna volle che fosse stato lasciato su una sedia.*


"Mph... potevi nasconderti meglio..."

*Si lamentò mentre avanzava. Avrebbe preferito cercare più a lungo.*
 
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view post Posted on 7/12/2014, 22:22
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GdROff// Continua da [Ricevimento] Shikyu //GdROn

*Scoprire di soffrire il mal di mare non era stato un motivo sufficiente a farle fare marcia indietro e laddove aveva trovato un rimedio per la nausea grazie ad una buona concentrazione e alcuni miscugli di erbe, per il disagio che seguì non seppe immaginare quanto tempo avrebbe resistito. Il clima che si respirava a Kiri era davvero opprimente, era come se ogni elemento che la circondava emettesse negatività, a pelle, una sensazione angosciante intrisa in quella fitta nebbia. Entrando nello Shikyu per fortuna l'atmosfera migliorò gradualmente grazie alle luci artificiali, le tinte variopinte della folla e il calore che emettevano; l'insieme movimentato donava al tutto un aspetto più allegro per quanto non riuscì a farle dimenticare di quelle lamiere che componevano l'intera struttura, era una fottuta trappola. Cosa successe anni addietro sotto il dominio dei Momochi era storia e le macabre vicende sembrano volersi ripetere, come in un circolo vizioso e quella era forse l'unica nota di suo interesse: assistere a qualcosa di memorabile e perchè no, fare la sua parte. *

"Cerchiamoci un posto tranquillo vieni.. mh?"

*Yasei però aveva ben altro in programma e allontanandosi verso il corridoio che passava sotto gli spalti seguì costantemente il suo fiuto, coda sventolante e muso incollato a terra. Scrollando le spalle la rossa lasciò fare, non capiva come potesse avere appetito ma del resto non aveva sofferto i diversi viaggi in barca come lei e anzi, si era concesso delle grandi dormite tra gli spostamenti dalle varie isole.
Scansando gli ingorghi di folla alla fine riuscì a trovare un posto tra due sostegni metallici posizionati in alto, decisamente non erano dei posti a sedere numerati, ma da li si aveva un'ottima visuale verso la sfera d'acqua che avrebbe proiettato le immagini del Torneo. Si era proprio ampio e tranquillo, faceva al caso loro ma forse era il caso di trovare una sedia e trasportarla fin lassù.

Girovagando senza meta apparente il lupo mantenne un passo galoppante fino quando non comparve un uomo solitario lungo il corridoio; per una strana coincidenza si trovò a seguirlo in quanto oltre la puzza di fumo v'era qualcos'altro ad attirarlo e che convergeva in quella direzione. L'odore che lo aveva spinto a quella ricerca lo condusse fino a quella porta, nel momento dell'apertura silenziosamente superò l'uomo-grigio. Senza fare troppi complimenti si issò sulle zampe inferiori per raggiungere lo zaino sulla sedia, continuando a farsi guidare dal suo fiuto continuò ad annusare la stozza, un buon profumo di carne. Doveva essere suo, non importava la quantità e in men che non si dica Yasei finì per sbavarci sopra nel tentativo di aprirlo.*


"Fossi in te non lo interroperei."

*Che Nan cercasse una sedia era un conto, che volesse perdere una mano nel tentativo era un altro. Quando la jonin della Sabbia fece capolino alle sue spalle potè vederla appoggiata allo stipite con le braccia conserte e intenta ad osservare la scena; sembrava divertita ma non era chiaro se per il furto del suo compagno o se per altro. Facendo parte dello stesso villaggio i due shinobi si conoscevano di fama, di vista, ma non avevano mai avuto il piacere o il dispiacere di incontrarsi. Di primo acchito fu palese per Fujie notare una somiglianza con il Kazekage, l'alone di fumo impregnato ne suoi abiti era anche più forte e per il suo naso fine una simile vicinanza non era cosa assai gradita
Intanto Yasei completamente preso dalla sua ricerca parve arrendersi sempre più alla tentazione irresistibile di distruggere lo zaino, un'idea davvero allettante dal momento in cui le sue grosse zampe non gli permettevano di far scorrere la lampo. Se la compagna o non l'avrebbe aiutato quella era l'unica soluzione possibile e poco importava a chi fosse appartenuto, se un oggetto viene abbandonato chiaramente non è ritenuto importante.*


"Non che siano affari miei ma.."

*Superando la freddezza iniziale la donna cercò di entrare in contatto con il jonin, aveva sentito delle storie su di lui ed era una di quelle in grado di accendere il suo interesse. Anche per lui Suna non era che una terra adottiva - non sapeva cosa lo aveva convinto a restare - e inconsciamente quel tentativo di avvicinamento le sarebbe potuto tornare utile per comprendere la sua stessa situazione. Solo dopo aver ripreso a parlare però si rese conto di non sapere proprio nulla di lui.*

".. cercavi un posto tranquillo aspettando la fine dell'evento o stai evitando qualcuno?"

 
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view post Posted on 11/12/2014, 00:38
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*Aveva mosso a malapena un passo, e lo scalpiccio lo raggiunse degno di un cavallo. Un guizzo rossastro oltre l'alone grigio, e l'immagine di una belva che azzanna la preda. Nan non se ne ebbe a male, anzi, non se ne ebbe affatto... semplicemente osservò la creatura fare quello che doveva fare, e il primo pensiero andò al piacevole contrattempo che ne sarebbe scaturito.
Una voce alle sue spalle, limpida, sfacciata, venata di superbia. Sorrise senza voltarsi, e trasse una breve boccata... adesso era certo che fosse lei.*


"Oh... non mi metterei mai tra cacciatore e cacciato..."

*Alzò le mani in segno di resa, voltandosi lentamente fino ad affrontare la ragazza. Era bella come altre volte l'aveva vista, di un fascino selvaggio ed esotico, raro persino per occhi come quelli di Kitsuen. Non erano soltanto i capelli, gli occhi e le forme... c'era qualcosa in lei, un'energia fatta di fuoco e adrenalina, sangue e sudore, unghie e muscoli.
Nan aveva sentito storie, letto fascicoli, seguito tracce, ma niente era paragonabile all'osservare coi propri occhi. Fujie era un fenomeno, fin qui nessuno in disaccordo. Chi per complimento chi per spregio tutti la definivano diversa, e diversa era davvero. Il fumo la avvolse, sottile e diradato da essere invisibile, raccontando al Fumatore l'essenza di un chakra spaventoso... una tempesta imprigionata negli occhi ambrati, ferini.
Che coincidenza che si incontrassero proprio lì, dopo che tante volte l'aveva osservata di sfuggita... era il momento perfetto, era il perfetto passatempo.*


"Ahh... un'ottima domanda... e hai indovinato ogni alternativa. Sono sempre alla ricerca di un posto tranquillo in attesa che passi la tempesta... e sto sempre cercando di evitare qualcuno...
Tranne la compagnia gradita, ovviamente..."


*Afferrò il mozzicone tra l'indice ed il medio, spostandolo da una parte all'altra della bocca mentre la mano libera si destreggiava con il portasigari. Un gesto avvezzo, ed in un lampo le dita ne trovarono uno. Volteggiò come un coltello nella mano dell'assassino, quindi rimase proteso verso la ragazza.*

"Fumi? Garantisco io sulla qualità..."

*Stando alle storie, la kunoichi ne aveva viste di ogni tipo e aveva viaggiato praticamente quanto lui... senza contare che era mezza cane, lupo o demone a seconda di chi raccontava.
Quando era stata l'ultima volta che aveva offerto così rapidamente ad uno sconosciuto? Quando aveva provato sincero interesse? Nan faticò a rimettere insieme le sensazioni, e perse presto la voglia.*


"Sono qui per conto del nostro Kazekage, Fujie-dono... e quindi, per rispondere nello specifico... si, sto cercando in tutti i modi di ritardare il mio ritorno.
Tu devi essere appena arrivata, altrimenti sarebbe stato impossibile non notarti."


*Un complimento? Il mercante stava venendo fuori in maniera esagerata, ma non avrebbe guastato vedere fino a che punto poteva svendersi in quel siparietto. Ogni secondo era una benedizione, lontano dalla Sala Kage, ed una conversazione col Nashibi non la si ottiene tutti i giorni.
Recitazione o meno, ne avrebbe tratto il suo svago.*
 
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view post Posted on 4/1/2015, 23:10
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*Quando le furono mostrate le mani alzate la donna non capì al volo il senso di quel gesto ma presto catalogò quella reazione come simpatica finendo per farsi strappare un sorriso. Tra tanti, aver incrociato in quei corridoi proprio uno shinobi di Suna le sembrò improvvisamente un colpo di fortuna e le cose stranamente migliorarono quando si vide offrire un sigaro; erano in pochi ad essere gentili con lei, per lo più la gente preferiva starle alla larga per poi sparlare alle sue spalle.
Si trovò così a pensare che poteva risultare scortese rifiutare il dono e una volta accettato lo sollevò in cenno di ringraziamento per poi avvicinarsi al trofeo sotto assedio. Dando le spalle a Kitsuen la donna si abbassò a raccogliere lo zaino e senza far aspettare oltre il suo compagno fece scorrere la zip della cerniera per estrarne il contenuto: all'interno v'era carne essiccata, non aveva un buon odore ma inspiegabilmente si trovò ad avere l'acquolina in bocca. Aperta in breve la confezione, il lupo scodinzolante si trovò a dover fare una terribile scelta. In una mano Fujie teneva il sigaro e nell'altra una manciata di carne: il muso puntò dritto alla carne, si leccò rumorosamente i baffi e dedicando appena uno sbuffo e una leccata all'altra mano, si tuffò di nuovo sulla prima addentando delicatamente i bocconcini.*


"Oh.. deve essere uno spasso, non pensavo fossi uno dei tirapiedi di Himura, ti facevo.. non so, più "vecchia scuola"."

*L'esclamazione iniziale e il rallentamento seguito nel discorso rese palese la delusione e nonostante si fosse accorta degli apprezzamenti ricevuti poco prima, la rossa non si fece problemi a sottolineare l'età che l'uomo si portava malamente sulle spalle.
Non era tanto la chioma platino a dargli un aspetto vissuto - certo veniva da chiedersi se fossero davvero biondo cenere o se l'abbaglio nascondeva un candore di fondo - ma più di tutto erano il fisico asciutto e la pelle secca che nell'insieme rimarcavano i lineamenti della sua età.
Si rialzò quindi e rigirando il sigaro sbavato tra indice e pollice provò ad annusarlo mentre si riagganciava al discorso iniziale. Tutto sommato anche se Nan si trovava li per conto del Kage non sembrava avere una gran voglia di fargli compagnia.*


"Immagino che più passi il tempo e più si fatichi a trovare giovani shinobi che hanno voglia di stare ad ascoltare il BlaBlaBla dei grandi capi, sbaglio? "

*Portando il sigaro tra le labbra imitò con entrambe le mani il chiacchiericcio che tanto disprezzava e sfumata la smorfia infine passò a concentrare una minuscola quantità di chakra nella mano sinistra. D'improvviso poi il pollice scattò verso l'alto a mo' di accendino e in un istante l'unghia iniziò a fiammeggiare insieme a parte del dito. Scaldata appena da quel calore avvicinò la fiammella all'estremità del sigaro umido di bava e aspirando tentò di accenderlo: ciò che ottenne fu solo un risucchio d'aria al sapore di tabacco e al secondo tentativo riuscendo nell'intento, solo diversi colpi di tosse. Curiosità soddisfatta e certezza comprovata, il fumo faceva pietà.
Scacciando via quell'affare provò a masticarne l'estremità ma dovette sputarlo e addolcire la bocca con dei pezzi di carne essiccata. Per l'urgenza di cambiare sapore li dovette strappare letteralmente di bocca a Yasei perchè erano gli ultimi rimasti.*


"Couff couff! Grazie ma non fa per me.. "

"Che schifo, peggio che masticare erbe medicinali, come fanno a non collassare i suoi polmoni? Per non parlare dell'odore, quella roba altera qualsiasi cosa, dovessero rifilarcelo saremmo spacciati, davvero."

*Restituendo il cadavere sfogliato di quel sigaro al legittimo proprietario, Fujie pensò ingenuamente che potesse essere recuperato in qualche modo. Avrebbe aspettato quindi che il compagno finisse di ripulire le briciole prima di avviarsi e raggiungere il posto isolato che aveva trovato e da cui potevano assistere in tranquillità al torneo.*

"Comunque anche tu hai fatto centro, siamo arrivati da poco e prima che 'Jei fiutasse questa roba eravamo in cerca di un posto tranquillo da cui assistere all'evento. Se mai ti andasse di cambiare aria e raggiungerci ci troverai sugli spalti, cerca in alto tra i sostegni metallici, c'è un'ottima visuale."

*Un invito sincero, una compagnia gradita.*

GdROn// Perdona l'immondo ritardo xD //GdROff

 
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view post Posted on 12/1/2015, 00:05
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"Faccio quello che posso... ho avuto il mio tempo per essere giovane e libero... e non è andata granché bene. Giovani si è solo una volta, e non è mai stato facile convincerne uno a stare a sentire... figurarsi a prendere ordini.
Tu non fai eccezione, a quanto ho sentito."


*Fece una smorfia, magari davvero un sorriso, stavolta, prima di sbuffare fumo dal naso. Il calore gli ricordò perché stava intrattenendo quella conversazione.
Portò la mano al mozzicone, ma prima che le dita l'ebbero raggiunto le allontanò in un gesto di scusa.*


"Senza offesa, ovviamente. Anzi, ho sempre invidiato le storie sulla tua insubordinazione... non ci possono essere buoni tirapiedi senza una controparte indisciplinata, a quanto pare... Himura mi ha scelto proprio per questo.
Dovrei esserti grato; una tacca in più nella scalata ad una posizione stabile nelle istituzioni di Suna... anche se convincere il Kazekage ad avere fiducia in me si rivelerà un'impresa impossibile, temo. Un uomo... poco flessibile, la nostra Ombra."


*Non tentò di aiutarla quando incenerì la punta del sigaro con una fiamma chakrata, né quando aspirò ricavandone il niente, oltre ad uno sbuffo tossito via. Perlomeno aveva aspirato dalla parte giusta... meglio di quanto si poteva dire di lui. Quanto tempo era passato da quella volta, sull'altopiano?
La ragazza finì per restituirgli il dono, mordicchiato e bruciacchiato che fosse, ma Nan non se ne ebbe a male. Anzi non se ne ebbe affatto. Semplicemente mosse una mano dietro il pastrano, raggiungendo Tagliasigari ed aprendo le lame dell'elsa con un clic della guardia.*


"Oh... anche io lo pensavo al primo tiro. Ma nessun problema, troverà il modo di essere utile."

*Le briciole e l'involucro scivolarono dentro senza intoppi, e il meccanismo si richiuse con un "clic" secco.
Tempo che l'arma riprendesse il suo posto, che già era il momento di salutarsi. Nan alzò due dita in saluto, il sigaro tra di esse.*


"Conto di uscirne vivo abbastanza presto, Fujie-dono. Ci rivedremo in ogni caso."

*Uscita, non restava che prendere la sedia ed avviarsi. L'umore tornò grigio, esattamente come la scia che si lasciò dietro.
In alto, il pubblico non era lo stesso di prima. Le prove erano iniziate.*
 
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4 replies since 2/12/2014, 18:54   165 views
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