| Oh, ma aspettate, mi sovviene in mente altro. Roba vecchia, rispetto a quanto vi sto raccontando sulla pazze e su come ho imparato ha sputare lava. Si tratta di un incontro che feci prima ancora di diventare Genin, dopo che fui bocciata al primo esame e prima che facessi quello buono. Per l'esattezza, era una settimana prima di quello buono! Era sera, non troppo tardi, quando il sole inizia a farsi ancor più scuro sopra la nebbia, ma non così scudo da impedirti di vedere oltre il tuo naso. Non mi facevo troppi problemi ad uscire fuori per Kiri, nonostante passassi gran parte delle giornate libere all'interno del quartiere del mio clan, dovevo per forza di cose andare in centro per frequentare l'accademia, oltre che per fare determinate commissioni.
Kiri, il villaggio delle Lame, non era così tremendo come la gente voleva farlo sembrare. L'anarchia del farsi legge da soli era in realtà ben controllata da un sistema di rispetto e di caste generarchiche ben definite, dove tutti uccidevano per un motivo ben preciso e non per il puro gusto di farlo, anche perché venir puniti è un lampo. Io ero figlia di un uomo assai rispettato e, inoltre, facevo parte di un clan di gente non esattamente pacifista, quindi se qualcuno mi avesse toccata, di certo non sarebbe passato inosservato.
Perché ero uscita quel giorno non ricordo precisamente, forse per incontrare qualche compagna di corso, giusto per fare due chiacchiere in qualche parco o cose del genere, ma di sicuro so che avevo una voglia matta di ramen, di quello buono, non di quello che cucina Zia che, diciamocelo, non era di certo una brava cuoca, nonostante non ci abbia ancora avvelenati. Perciò, dopo aver fatto quello che dovevo fare, mi addentrai all'interno di una delle tante tavernette nella zona commerciale di Kiri, quel bel posto dove la nebbia al posto del sangue aveva il buon sapore di cucinato. Entrai e mi diedi un occhio in giro, mentre garbatamente, prendevo posto al bancone.
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