L'Oblio - Il girone della Furia, Fase IV per ~Angy.

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view post Posted on 24/1/2014, 15:40
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Un mondo dove teschi, ossa, scudi spezzati, lame incassate in bianche ossa, vermi e putride piaghe insieme a cadaveri creavano un affresco di terrore. Il cielo era rosso, la terra era fanghiglia putrescente dove, tra ossa, intestini, letame e vermi, si perdeva fino ed oltre l'orizzonte.
Banchetti pantagruelici per corvi e il loro gracchiare infestava l'aria e un fiume rosso sangue tagliava a metà questo mondo: fiume di sangue bollente che ben simboleggiava il sangue che era in quel mondo e in quel fiume, come piccole macchie, affioravano cadaveri o si lottava ma non per la vita ma solo per il gusto di toglierla. L'odore ne impregnava l'aria insieme alla puzza di decomposizione, di carne bruciata e di merda. Lance erano all'orizzonte conficcate in quella melma e sembravano una nera foresta di lame o dita che cercavano di arrampicarsi per fuggire. Vi erano brutalità di ogni sorta e grida e rantoli si univano al gracchiar feroce dei corvi: uomini su assi di legno, impalati vivi, il sangue che sgorgava scendendo lento fino a quel terreno che, come se ne fosse avido, subito lo risucchiava. Visi deturpati dalla sofferenza o dalla violenza e non vi era nulla di umano in questo "mondo". La violenza, la furia, l'omicidio, la brama di sangue, la guerra e il cozzar di lame: non vi era nulla di eroico, non vi era nulla di giusto, non vi era nulla. Non vi era onore, gloria o morte per i propri ideali: un mondo dove gli Shura dominavano e dove la violenza era il significante il significato.
Lei era lì: lei e il suo fido compagno e il cielo si fece ancor più rosso, il fiume ribollir e il gracchiar di corvi più tenue. Perchè da lontano qualcosa si stava avvicinando su nere ali di un vento gelido che spazzava via tutto e che tranciava la pelle e congelava l'anima; come se dita infernali ghermivano la loro anima per strappargliela fuori dal corpo. persino il calore del loro sangue era scomparso e il cozzar di lame si fece più fragoroso e un fulmine, nero come quel mondo, squarciò il cielo e un ascia comparve nel punto in cui si abbatté il fulmine.
Un ascia enorme con chiazze di sangue rappreso sul filo e sull'elsa; una risata accompagnò l'eco del tuono e la terra tremò: si aprì sotto di loro mostrando cadaveri su cadaveri, vermi che banchettavano su bianche ossa e piaghe e pustole virulente su cadaveri che avevano ancora attaccati sui loro corpo in decomposizione muscoli, pelle e nervi.
Vi era l'odore della morte e quella risata terminò spegnendosi in un orizzonte tetro e marcio. Una voce, come cozzar di lame, grida e rantoli, arrivò alle loro orecchie: senza un origine ma come se provenisse da quell'intero mondo di violenza, furia e sangue.


BENVENUTA...BENVENUTA DAVVERO! FINALMENTE SEI QUI...



FINALMENTE
FINALMENTE
FINALMENTE


FINALMENTE!

 
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view post Posted on 28/1/2014, 22:06
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GdROff//Continua da Qua//GdROn

~ Sensitivo ~
3° Turno Attivo
[Stm: -9*1,5 = 225,5]



*Quando dal buio tutto quel vuoto si estese in un mondo concreto Fujie credette di essere sprofondata all'inferno, forse il suo Dio Rosso l'aveva punita per tutte le vite che aveva spezzato, per quelle che non aveva salvato e quelle che non aveva tolto. che fosse quella la punizione per lei si, ma perchè trascinare anche il suo compagno, fratello, amico. Quel fedele che anche ora si portava al suo fianco pronto a combattere una nuova battaglia. Tutto quel sangue riversato nel letto di un fiume iracondo, il macabro scempio esposto in ogni dove, il puzzo e la devastazione a perdita d'occhio, ogni cosa portava entrambi a pensare di essere stati condannati per i loro errori e mancanze eppure osservando quel tuono attraversare il cielo scarlatto non fece incrinare la loro fede. Decidere cosa era giusto o sbagliato non stava a loro, accettavano quella punizione ed erano pronti ad affrontare quella presenza che si avvicinava a gran velocità verso la loro posizione. Disorientati tra teschi e picche Fujie e Yasei cercarono di mantenere il sangue freddo ma più questi si avvicinava e più la sensazione che nelle loro vene non scorresse più il fuoco e la volontà abituali li mise in guardia, scambiandosi un'occhiata inquieta si misero d'accordo: avrebbero fatto sul serio fin dal principio, in quel frangente non c'era tempo per giocare a chi ce l'ha più duro.*

"Stavamo per rimetterci le penne l'ultima volta, ricordi la lezione?

.. L'Ombra va Temuta se non sei parte di Essa ..
"

14nl7pv

*Quel guerriero armato d'ascia suscitava in entrambi una voglia di rivalsa senza precedenti proprio perchè la sua figura riportava alla mente ricordi di una sconfitta bruciante ai loro danni. In una situazione omologa infatti i due si erano ritrovati a combattere contro un'orda di progenie, certo allora vi si erano imbattuti volontariamente spinti dalla loro naturale curiosità ma dopo vari tentativi di disperdere i nemici e attirarli in trappola avevano dovuto fare i conti con il loro generale: occhi di ghiaccio e corpo ricoperto d'acciaio quell'enorme guerriero li surclassò in forza e in velocità finendo per colpire Fujie in pochi scambi con la sua immensa ascia bipenne. Sul petto, lungo l'addome fino allo sterno una spessa cicatrice era ciò che restava di quell'incontro, non aveva avuto l'opportunità di scoprire nulla, le sue curiosità non erano state soddisfatte, aveva quasi accettato la morte per sé e all'arrivo dei soccorsi apprese quell'unica lezione che mai avrebbe dimenticato.
A oggi quelle parole riportate alla mente dagli antichi testi del suo villaggio adottivo erano l'unico appiglio. Il loro credo, le coincidenze, i fatti. I loro occhi dorati osservarono puntigliosi quel fulmine scagliarsi impetuoso al suolo e con l'ascia conficcata nel mezzo fu impossibile non fare caso alle fatiscenze che portò a galla quello squarcio. Impressionati da cotanto impeto tennero per sè l'inquietudine, concentrati com'erano non diedero a vedere l'incertezza che li faceva tremare e consci di non poter sottovalutare una seconda volta l'Ascia animarono il loro chakra. Fujie impugnando le Senkuchi fu ricoperta in breve da un manto scarlatto che scaturendo dalle armi ribollendo si estese dalla testa ai piedi fino a formare due punte sul capo e una coda fluttuante sul retro. China in avanti nel passo del lupo mostrò denti acuminati e artigli ben saldi a terra mentre Yasei avvicinandosi parve come assorbirne le proprietà energetiche e nel giro di pochi istanti il pelo fulvo mutò in lingue di fuoco che scorrendo sempre più dal muso alle zampe e dalla schiena alla punta della coda, a tratti schiariva, luminoso il meta lupo sembrò fatto di pura luce.
Con i sensi all'erta, la forza, la resistenza e la velocità dalla loro parte Fujie e Yasei erano pronti a dare il meglio. Da dove avrebbero iniziato? Ma dall'ascia ovviamente. Nella loro mente il pensiero giunse ruggente e il volere dell'altro in risposta caldo e pienamente concorde. *


"Iniziamo con il seppellire quell'affare."

Avanzando al terminare di quella risata macabra i due si scambiarono di posizione repentinamente risultando invisibili a occhio nudo, la terra aveva smesso di tremare e quella voce tremenda dava loro il benvenuto nel suo mondo. Girarono intorno al loro obiettivo, cauti, ogni volta più vicino, ogni volta più letali. La polvere dietro a fare da scia era l'unico segno del loro passaggio, le zampe poggiavano a terra un istante prima di ripartire e scattare, dovevano essere sicuri che non fosse una trappola prima di attaccare. distruggerla al primo tentativo sarebbe stato un vero colpaccio ma dubitavano che l'uomo che la impugnava fosse così dannatamente stupido.
Si trovarono poi in posizioni diametralmente opposte e fu il momento di agire, incrociando il passo lo scatto di entrambi si congiunse sull'ascia: coordinati colpirono entrambi dal loro lato con la massima potenza e precisione sullo stesso centro del piatto dell'arma e nello stesso istante. Che fosse esplosa o fosse sprofondata al centro della terra non importava, quell'affare - come lo chiamavano loro - doveva sparire.



<attivazione> - Sensitivo - [Stm: -4 / leggi testo] [Liv 3:32/40]
"Chi possiede questa abilità è in grado di percepire la presenza e, in caso, i chakra, di coloro presenti in una certa area d'azione. Quest'abilità è in parte passiva, infatti è sufficiente possederla per percepire le presenze vaghe e indistinte nella propria area d'azione. Si riuscirà a distinguere il numero delle presenze e la loro direzione, ma non la distanza da sé e in generale la posizione precisa. Per ottenere una visione chiara di ciò che si ha intorno, sarà necessario concentrarsi per qualche tempo. A questo punto l'abilità risulta attiva; in questo stato è possibile conoscere la posizione precisa di tutte le creature dotate di chakra nel proprio range d'azione e inoltre, sarà possibile associare i chakra a quelli delle persone che si conoscono o che comunque si ha già avuto modo di esaminare. Tuttavia il mantenimento di questa modalità è piuttosto dispendioso in termini di fatica (l'attivazione costerà 4 stm per ogni turno prima dell'attivazione effettiva, a quel punto il costo verrà moltiplicato turno dopo turno per 1,5). Nella modalità attiva è possibile individuare istantaneamente tutte le persone nascoste (indipendentemente dal livello di nascondersi o di Sensitivo), tuttavia sarà impossibile individuare persone che riescono a celare in qualche modo (tecniche, attivazioni, direttive del master...) il proprio chakra e risulterà impossibile anche distinguere una genjutsu dalla realtà una volta che si è sotto il suo effetto."
CITAZIONE
Liv 3: 3 turni necessari all'attivazione; 800 metri di range; attivo per massimo 7 turni

<attivazione> - 共生:狼の五感 - Kyōsei: Ōkami no Imi - Simbiosi: Sensi del Lupo - [?] [?] "Nel momento in cui entra in questa modalità Fujie dichiara implicitamente interesse per il suo avversario o per la situazione in cui è coinvolta. Il suo corpo di curva in avanti mentre tratti animaleschi prendono il sopravvento sul corpo: artigli, zanne, fiuto, udito, vista. Tutto si accentua e la muscolatura si rafforza permettendole di rinascere in forma una forma molto più vicina a quella animale, più forte, più agile e più letale. La sua particolare affinità con Yurei, suo fedele compagno dalla nascita, si fa sentire maggiormente quando Fujie assume questo aspetto, percependo l'interesse per lo scontro combatte al suo fianco fornendole sostegno."

<attivazione> - 共生:保持 - Kyōsei: Hoji - Simbiosi: Preservare - [?] [?] "L'istinto di cacciatore insegna come pensa una preda e talvolta queste lezioni possono essere usate e riflesse. Quando braccato il lupo si manifesta creando attorno a Fujie un manto cremisi fatto di puro chakra che la avvolge allungandosi a formare la sagoma di un lupo; la forma animale risulta meno spigolosa ma più possente, denso chakra ribollente forma uno strato difensivo che protegge l'utilizzatrice da attacchi di ogni natura e che ne potenzia le offensive.

<attivazione> - 共生:渇きの血 - Kyōsei: Kawaki no Chi - Simbiosi: Sete di Sangue - [?] [?] "Quando la fame chiama si abbandona la ragione ma quando è la Sete a infiammare la mente e il corpo, si finisce per non desiderare altro. Un'unico pensiero domina la mente ed è volto a soddisfare quel bisogno, ogni energia è spesa per il raggiungimento dello scopo ed allora che il chakra di Yasei prende forma avvolgendo il suo corpo in spire infuocate: un mantello di chakra incandescente lo avvolge e lo percorre di continuo, un potere in carica continua che rende il corpo immaterile e impeccabile, come la Luce del loro Dio."

<taijutsu ravvicinata> - 共生:不屈の - Kyōsei: Fukutsu - Simbiosi: Indomabile - [?] [?] "Con l'obiettivo chiaro in mente e la preda a portata il resto vien da sè. Fujie e Yasei nascondendosi l'uno nell'ombra dell'altro confondono l'avversario spostandosi sul campo di battaglia a velocità elevate e se un momento prima sembravano due entità separate l'attimo dopo ecco arrivare due attacchi ai fianchi. Incrociando più e più volte le loro traiettorie i due compagni si coordinano alla perfezione puntando alle articolazioni, ai nervi più sensibili con il solo scopo di rallentare, ferire e sfiancare il nemico. Una danza di dolore eseguita nell'ombra che da vita alla paura nei cuori di chi la fronteggia."

** nome di attivazioni e personali in costruzione, messe tanto per.. **

 
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view post Posted on 29/1/2014, 15:55
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Sorrise a quell'attacco; sorrise anche quando venne colpito; sorrise nel dolore; sorrise mentre il sangue colava dal suo labbro e gli faceva conoscere nuove varianti del dolore. Piacevole dolore; piacevole il sangue; piacevole tutto anche pensare a come squartarla; a come aprire il suo cranio succhiando delicatamente la materia grigia oppure a come aprirgli lo sterno per strappargli direttamente un polmone dal petto. Oppure a come infilargli una mano tra le cosce sventrando il suo utero risalendo fino agli intestini, allo stomaco infilando tutto il braccio per poi aprirla a metà. Si era piacevole pensare a tutto questo mentre era steso a terra... a ridere!


L'uomo deve essere addestrato alla guerra. La donna al riposo del guerriero. Tutto il resto è stupidità.


Sorridette a queste parole di scherno. Si alzò, mastodontico, fiero apparentemente, senza graffi e senza aver accusato il colpo. Sputò per terra un misto di saliva e sangue e sorrise ancor più beffardo.


Non sembri tanto diversa da me: combatti con furia e senza preoccuparti di nulla. Sei una guerriera eppure combatti perchè costretta. Così non hai salvato nessuno...anzi... Sorrise ancora e indicò, con la punta dell'Ascia, il suo petto.

Ti ha fatto male?! Vuoi che pareggi la cicatrice facendotela dall'altra parte?!

Attaccò ma era velocissimo e assolutamente furioso: lanciò in un breve attimo la sua Ascia verso Yasei mentre lui si spinse contro di lei: un pugno nello stomaco, una spazzata con la gamba destra a centoottanta gradi e l'Asci ritornò nelle sue mani.
Un fendente dall'alto al basso con quell'ascia enorme che, in quegli attimi, grondava sangue. Cercava proprio di metterla in ginocchio con quel colpo che avrebbe spaccato in due una montagna e i suoi occhi erano furiosi e la bava colava dalla sua bocca.


Perchè combatti?! Cosa vuoi in realtà? Non vuoi farmi male? Non vuoi distruggermi?! Non vuoi uccidermi?! Il suo viso fu vicino al suo: un lamento di morte sembrava, un rantolo e un sorriso sprezzante.

E ALLORA FALLO!



Tenta di pararti dai suoi attacchi. nessun calcolo solo role: immaginati la scena e vedi se riesci a pararli o trova un modo per scamparli. Per ogni dubbio sai dove trovarmi.
 
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view post Posted on 30/1/2014, 23:29
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~ Sensitivo ~
4° Turno Attivo
[Stm: -13,5*1,5 = 205,25]

*Quando gli artigli ferirono l'eccitazione salì alle stelle. Frenando nel fango le loro zampe lasciarono lunghi solchi nel terreno portando alla luce nuove e antiche ossa. Mentre brividi di adrenalina continuavano a scorrere nelle loro vene il loro avversario era precipitato a diversi metri di distanza ma dalle sue risa fu chiaro che la battaglia era solo che iniziata. Li schernì rialzandosi, sputò sangue ma era praticamente illeso, era pronto a ripartire alla carica e così fece. I due non si aspettavano una reazione tanto rapida e in particolare Yasei che si vide per primo l'ascia sibilare accanto, fendendo l'aria sfrecciò in sua direzione e nonstante avesse ottimi riflessi il grosso lupo non riuscì ad evitare del tutto il colpo. Fu tentato in realtà di bloccare l'arma afferrandola tra le fauci per l'impugnatura ma anche intervenendo dal basso la manovra era troppo rischiosa, un margine di errore minimo e quell'affare gli avrebbe tagliato via la testa. Scartando quindi di lato all'ultimo, l'ascia assaggiò il suo sangue aprendo una lunga ferita al fianco destro e roteando ancora a gran velocità seguì il suo effetto boomerang riprendendo il suo viaggio verso il padrone. Non si aspettava che le cose prendessero una simile piega e vedendo già il guerriero in corpo a corpo con la compagna Yasei si maledisse per non aver provato a deviare la traiettoria del colpo. Per quanto possibile ignorò il dolore, le fiamme sacre che lo avvolgevano rendevano il suo corpo caldo al punto tale da inibire i sensi e così allarmato scattò per inseguire l'arma.*

zna7bb

Sei in errore amic-oh!!"

*Nel tempo in cui Fujie sentì le ultime battute dell'energumeno e seguì con lo sguardo il lancio dell'ascia, ecco che un pugno dallo spessore sproporzionato impattò dritto alla bocca del suo stomaco e a nulla valse il mantello incandescente alzato in sua protezione. Quel colpo le spezzò il fiato e con ancora gli occhi fuori dalle orbite accusò il secondo colpo, una spazzata alle gambe che le fece perdere del tutto l'equilibrio ma cosa ben peggiore che seguì al dolore alle tibie fu udire il fischio familiare di lame. Un flash nella sua mente l'avvertì del pericolo imminente, una premonizione che partì dal cuore a bruciare la vecchia cicatrice sul petto, fu il suo fiuto e quello del lupo che prossimo a raggiungerli ringhiando e ansimando stava mirando al braccio teso dell'uomo. Riaquisito un minimo di lucidità la donna rigirò le Senkuchi tra le mani e prima che fosse troppo tardi attaccò di sinistro, un pugno allo sterno che in realtà data la conformazione delle sue armi doveva servire ad impedire la flessione e la spinta del braccio verso di lei.*

"Io combatto per conoscenza personale, per scoprire nuovi mondi e superare ogni volta i miei limiti. Tu combatti per abitudine e se anche ogni abitudine rende la mano più ingegnosa.. rende meno agile l'ingegno."

*Parato il colpo con quella mossa Fujie cercò di rialzarsi sotto la pressione di quell'ammasso di muscoli e testosterone e per quanto la situazione fosse tragica non riusciva a smettere di sghignazzare. Le sfide erano tutta al sua vita, l'avventura, l'emozione dell'improvvisare e il puro istinto animale: tutto concentrato in una donna così apparentemente fragile.*

"Lascia perdere il braccio, distrailo poi al riparo. Guerriero o meno, questo gli farà male. Altro che riposo, le donne della tue parti sapevano fare questo?"

*Non essendo riuscito ad impedire la presa sull'arma Yasei si era fiondato sul braccio nel tentativo di trattenerlo ma in equilibrio sulle zampe posteriori riuscì a far presa solo per poco e senza grandi risultati così, seguendo i consigli, si spinse via con le zampe anteriori. Balzato all'indietro continuò con il piano e aggressivo come mai prima rischiò tutto attaccando alla testa: si aggrappò alla corazza sulla schiena tentando un morso feroce al volto a strappare via un orecchio e la guancia. Fujie nei pochi istanti utili riuscì a rialzare l'altro ginocchio da terra sferrando un calcio dritto.. li. Non l'avrebbe ucciso certo e avrebbe solo che moltiplicato la sua ira ma era proprio questo che voleva, doveva essere talmente accecato dalla rabbia da non accorgersi di chi aveva difronte.*



<attivazione> - Sensitivo - [Stm: -4 / leggi testo] [Liv 3:32/40]
"Chi possiede questa abilità è in grado di percepire la presenza e, in caso, i chakra, di coloro presenti in una certa area d'azione. Quest'abilità è in parte passiva, infatti è sufficiente possederla per percepire le presenze vaghe e indistinte nella propria area d'azione. Si riuscirà a distinguere il numero delle presenze e la loro direzione, ma non la distanza da sé e in generale la posizione precisa. Per ottenere una visione chiara di ciò che si ha intorno, sarà necessario concentrarsi per qualche tempo. A questo punto l'abilità risulta attiva; in questo stato è possibile conoscere la posizione precisa di tutte le creature dotate di chakra nel proprio range d'azione e inoltre, sarà possibile associare i chakra a quelli delle persone che si conoscono o che comunque si ha già avuto modo di esaminare. Tuttavia il mantenimento di questa modalità è piuttosto dispendioso in termini di fatica (l'attivazione costerà 4 stm per ogni turno prima dell'attivazione effettiva, a quel punto il costo verrà moltiplicato turno dopo turno per 1,5). Nella modalità attiva è possibile individuare istantaneamente tutte le persone nascoste (indipendentemente dal livello di nascondersi o di Sensitivo), tuttavia sarà impossibile individuare persone che riescono a celare in qualche modo (tecniche, attivazioni, direttive del master...) il proprio chakra e risulterà impossibile anche distinguere una genjutsu dalla realtà una volta che si è sotto il suo effetto."
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<attivazione> - 共生:狼の五感 - Kyōsei: Ōkami no Imi - Simbiosi: Sensi del Lupo - [?] [?] "Nel momento in cui entra in questa modalità Fujie dichiara implicitamente interesse per il suo avversario o per la situazione in cui è coinvolta. Il suo corpo di curva in avanti mentre tratti animaleschi prendono il sopravvento sul corpo: artigli, zanne, fiuto, udito, vista. Tutto si accentua e la muscolatura si rafforza permettendole di rinascere in forma una forma molto più vicina a quella animale, più forte, più agile e più letale. La sua particolare affinità con Yurei, suo fedele compagno dalla nascita, si fa sentire maggiormente quando Fujie assume questo aspetto, percependo l'interesse per lo scontro combatte al suo fianco fornendole sostegno."

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<attivazione> - 共生:渇きの血 - Kyōsei: Kawaki no Chi - Simbiosi: Sete di Sangue - [?] [?] "Quando la fame chiama si abbandona la ragione ma quando è la Sete a infiammare la mente e il corpo, si finisce per non desiderare altro. Un'unico pensiero domina la mente ed è volto a soddisfare quel bisogno, ogni energia è spesa per il raggiungimento dello scopo ed allora che il chakra di Yasei prende forma avvolgendo il suo corpo in spire infuocate: un mantello di chakra incandescente lo avvolge e lo percorre di continuo, un potere in carica continua che rende il corpo immaterile e impeccabile, come la Luce del loro Dio."

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view post Posted on 31/1/2014, 15:03
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Rideva sempre. Ma perchè? In ogni caso vide l'attacco, sentì le zanne, sentì il sangue eppure non fece nulla: solo restò lì...solo e immobile e il sangue venne assorbito, avidamente, da quella terra mai sazia. E rideva mentre le zanne penetravano nelle carni; rideva nel dolore, rideva di lei. Rideva e prese la testa del lupo e iniziò a stringerla in quella mano possente, dura e callosa: sembrava fatta di pietra e fece provare a Yasei un pò della sua stessa medicina: iniziò a fare pressione e, sguaiatamente, rideva e rimbombò in quei luoghi senza nulla se non il terrore, il sangue e la guerra.
E la sua risata venne accolta da mille altre: mille ombre che ridevano...Shura che si divertivano a quello spettacolo grottesco dove non vi era nulla se non la più bassa forma di sopravvivenza: neanche un animale era così.


Tutto qui?! Che noia... continuò a stringere il cranio della bestia mentre si rialzava e la guardava con occhi sadici.

Un calcio nelle palle?! Non sia fare di meglio? Combatti così male...

Passò la lingua turpe su labbra che avevano accennato un sorriso...ma più che un sorriso era uno squarcio su quel volto infame.

Combatti proprio come una deficiente... che noia!

L'Ascia si alzò: brillò a quella luna rossa, le chiazze rossastre sul suo filo e il colpò andò a cadere su di lei. Un colpo sul collo, sulla giugulare, l'altro a fendere lo stomaco e gli intestini e un chakra nero, oscuro sbalzò via il povero Yasei. Era maledettamente forte e senza freni ed ora attaccava ancora più forte, con ancora più forza con un offensiva che era furiosa .

Quando si combatte si è sempre assassini. Si è sempre degli Shura...vuoi veramente dire che combatti per cercare qualcosa? E per cercarlo uccidi...ammazzi...devasti e poco te ne frega del resto! Per superare i tuoi limiti tronchi la vita altrui....

Saltò in aria: l'Ascia si fece enorme, quel chakra oscuro l'avvolse completamente.

Anche io combatto per i miei limiti allora! Io e te non siamo diversi!

Un ruggito di chakra emanò l'Ascia, la sua rma; uno sfregio nella realtà; un colpo potente fatto solo per uccidere.

Getsuga Tenshō!

 
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view post Posted on 2/2/2014, 18:44
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*Accanendosi con ferocia Yasei assaporò il spore del sangue di chi li aveva rinchiusi in quello strano mondo, stringeva, senza sosta le zanne penetravano nella carne masticando quasi all'altezza degli zigomi eppure non vi fu nessun cenno di sofferenza. Folle il gigante continuava a ridere quasi come se godesse del dolore e quando perplesso stette per lasciare la presa l'animale si vide afferrare il cranio con una mano. A nulla valse il suo tentativo di divincolarsi, ancora cavalcioni sulle sue spalle non riuscì a sciovolare via da quella morsa e anzi più tentava la fuga più la pressione sotto quella mano dura e callosa aumentava; nel giro di poco il dolore lancinante gli fece perdere sensibilità alle orecchie, le sentiva venir piegate e torte all'inverosimile ma rappresentavano solo una piccola percentuale del danno che stava subendo, a ricevere maggior carico fu infatti il cranio stesso e in particolare all'altezza delle tempie. La vista pian piano si offuscò abbinando così una precoce perdita d'equilibrio e quando anche il colpo portato a segnò della compagna non ebbe l'effetto sperato il canide iniziò a disperare. Guaendo fu costretto a lasciare la presa e desiderava solo che tutta quella sofferenza terminasse all'istante, per quanto possibile si trattenne ma il suo dolore non restò inespresso. Allontanatasi dopo aver sferrato la ginocchiata alle parti basse Fujie vide quel demonio rialzarsi indenne e continuare a ridere e ad insultare in modi volgari. Una follia aggressiva che in breve sfogò in attacchi a piena potenza, mirò al collo e poi ancora di taglio a mezzo busto e l'unica reazione che vide in lei fu una chiusura a difesa. Tenendo le braccia incrociate davanti a sè fece cozzare le Senkuchi contro l'enorme ascia e se anche tutte le sfide affrontate fino ad allora non avevano mai nemmeno scalfito o strisciato il materiale di cui erano fatte, stavolta non fu così. L'occhio attento notò una crepa profonda aprirsi sull'arma impugnata con la destra e quando le braccia cedettero all'impatto del secondo colpo capì che non poteva più sforzare da quel lato.*


2uel5wg

*Eseguita da manuale la carica a due braccia la sbalzò via letterlamente, piegandosi ad ammortizzare fece il possibile per resistere e spostandosi all'ultimo riuscì a deviare il colpo: il filo dell'ascia risalendo dal basso cozzò stridendo lungo tutta l'estensione delle Senkuchi ma terminato lo spazio utile fu impossibile non farsi colpire. Un taglio netto le si aprì partendo dalla guancia alla fronte e il sangue prese a sgorgare ancor prima che se ne accorgessero i presenti. *

"Bastardo come cazzo hai osato lasciare uno sfregio, queste sono la nostra storia, ciò che più dal profondo ci lega alla vita e al nostro passato.. CHIUDI QUELLA FOGNA!"

"N O N O S A R E !!!"

*Come in un circolo vizioso la strategia applicata le si stava ritorcendo contro, più faceva infuriare il suo avversario e più lei stessa perdeva il controllo. Quella crepa fu l'ultima goccia che riuscì a sopportare.

Demoni ridevano, demoni godevano.
Demoni bramavano e il demone si risvegliò.

Il mantello di chakra ribollì con intensità sempre crescente e più si ingrandiva la bolla di calore che avvolgeva la jonin e sempre maggiore si manifestava la potenza dell'aura che esplodeva tutt'attorno. La polvere veniva spazzata via, la terra tremava e quell'ultimo fendente dall'alto nel momento dell'impatto fu oscurato dai fumi e dalla condensa che saliva. L'esito incerto di quell'attacco fu osservato con grande attenzione dagli Shura che dal loro posto, tra resti orripilanti e le esalazioni putrescenti, si mossero adocchiando e ipotizzando la disfatta dell'intrusa.
Yasei scomparso dal campo di battaglia era percepibile solo a livello spirituale e la sua presenza proveniva dalla concentrazione di chakra che stava affrontando il padrone di quell'inferno.*


".. Nulla si Crea, Nulla si Distrugge, tutto si Trasforma.. "

*Il chakra oscuro che avvolgeva l'ascia e le braccia del guerriero era ancora presente e lo stesso quello fiammante e denso della controparte. Il fumo e la polvere stavano diradandosi e fu impressionante scoprire cosa celavano: una situazione di stallo, l'Ascia conficcata all'altezza di spalle più possenti e artigli più affilati che affondavano al collo dell'altro. Una creatura mostruosa frutto dell'unione di mente e corpo di Fujie e Yasei tramite l'energia delle Senkuchi si ergeva in tutta la sua maestosità. Alta quanto l'uomo e più, la bestia si ergeva su uno scheletro umanoide ma la testa e gli arti erano quelli di un demone, un lupo mannaro assetato di sangue. La muscolatura possente ricordava solo vagamente i tratti delle due parti che lo componevano: pallide ombre dell'euipaggiamento e dell'abbigliamento della donna, lunghe estensioni all'altezza dei gomiti e il pelo rossiccio a definirne il corpo, per il resto era puro chakra cremisi che denso e scuro continuava a vorticare fuori controllo.
Non era la prima volta che i due di Suna si univano in un unico essere e non era piacevole come si pensa, si stava piuttosto stretti li dentro e all'inizio coordinarsi era piuttosto difficile. Quando scoprirono questa loro capacità ad andarci di mezzo fu un intero villaggio a sud del Paese del Vento, erano nel pieno dello scontro con i capitani della fazione avversaria e al risveglio era la devastazione; vite, strade e abitazioni distrutte, non un animale o pianta era sopravvissuta alla furia dell'Ōkami.
C'era rabbia, violenza e desiderio di distruzione ma in tutta quell'escandescenza tuttavia c'era una misura dettata dalla mente che avevano imparato a dosare nel tempo. Un soffio di lucidità che restava in bilico tra la furia cieca e l'autocontrollo. *


"Li senti.. gli Shura ridono di te. Sei stato un idiota a paragonarci, significa che non conosci nemmeno te stesso.

.. Che ne dici se adesso troncassi la tua esistenza?
"

*Incurante della profonda lacerazione alla spalla la bestia parlò con voce profonda e rauca poi andò a compiacere l'Ascia riportando le sue stesse parole. Si era fatta colpire di proposito e questo solo per poter colpire con certezza l'avversario e sottometterlo; di li a poco distaccandosi il demone avrebbe iniziato la Sua carica furiosa, aspettò giusto il tempo di vedere la ferita sulla fronte richiudersi e l'altra sulla spalla iniziare a rigenerarsi, poi avrebbero danzato con la morte.
L'Ōkami voleva uscire da li assaporare nuovamente il calore del sole sulla sua pelle e per ottenere ciò che desiderava avrebbe distrutto ogni cosa. Brusco sfilò gli artigli dal collo dell'Ascia e mentre rivoli di sangue gli bagnarono il petto sgorgando dai cinque fori colpì dapprima il mento con una gomitata ascendente e poi mantenendo leggera la rotazione del busto ne sferrò una seconda in pieno volto. Distendendo poi le braccia, parallele esplosero all'unisono quando i palmi aperti impattarono contro l'addome dell'avversario, l'avrebbe dovuto sbalzare via per diverse decine di metri e poi ripartire a rincorrerlo. Chino in avanti prese a correre senza badare al dolore alla spalla mentre le zampe ad ogni passo lasciavano tracce di sangue; privo di ogni eleganza esibita in precedenza la creatura superò il corpo in volo: sbraitando come una belva si fermò alzando le braccia al cielo e unendole a martello sopra la testa intercettò l'avversario scagliandolo a terra.*

<attivazione> - 共生:狼の五感 - Kyosei: Ōkami no Imi - Simbiosi: Sensi del Lupo - [?] [?] "Nel momento in cui entra in questa modalità Fujie dichiara implicitamente interesse per il suo avversario o per la situazione in cui è coinvolta. Il suo corpo di curva in avanti mentre tratti animaleschi prendono il sopravvento sul corpo: artigli, zanne, fiuto, udito, vista. Tutto si accentua e la muscolatura si rafforza permettendole di rinascere in forma una forma molto più vicina a quella animale, più forte, più agile e più letale. La sua particolare affinità con Yurei, suo fedele compagno dalla nascita, si fa sentire maggiormente quando Fujie assume questo aspetto, percependo l'interesse per lo scontro combatte al suo fianco fornendole sostegno."

<attivazione> - 共生:保持 - Kyosei: Hoji - Simbiosi: Preservare - [?] [?] "L'istinto di cacciatore insegna come pensa una preda e talvolta queste lezioni possono essere usate e riflesse. Quando braccato il lupo si manifesta creando attorno a Fujie un manto cremisi fatto di puro chakra che la avvolge allungandosi a formare la sagoma di un lupo; la forma animale risulta meno spigolosa ma più possente, denso chakra ribollente forma uno strato difensivo che protegge l'utilizzatrice da attacchi di ogni natura e che ne potenzia le offensive.

<attivazione> - 共生:渇きの血 - Kyosei: Kawaki no Chi - Simbiosi: Sete di Sangue - [?] [?] "Quando la fame chiama si abbandona la ragione ma quando è la Sete a infiammare la mente e il corpo, si finisce per non desiderare altro. Un'unico pensiero domina la mente ed è volto a soddisfare quel bisogno, ogni energia è spesa per il raggiungimento dello scopo ed allora che il chakra di Yasei prende forma avvolgendo il suo corpo in spire infuocate: un mantello di chakra incandescente lo avvolge e lo percorre di continuo, un potere in carica continua che rende il corpo immateriale e impeccabile, come la Luce del loro Dio."

<personale> - 狼:なし の尾獣尾 - Ōkami: "Nashibi" - Demone Lupo: "Demone Senza Coda" ".."

** nome di attivazioni personali in costruzione, messe tanto per.. **



GdROn//se non imposti dei limiti mi riesce difficile non essere autoconclusiva, se ci sono problemi dimmi x.x//GdROff
 
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view post Posted on 3/2/2014, 22:41
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Furia! Così era Fujie ma come poteva solo pensare che la sua Furia fosse il suo pane?! Come poteva pensare che in quel mondo dove gli Shura ridevano, dove il sangue formava fiumi, dove le ossa facevano da altare e dove le lame erano la vita e la morte in un tutt'uno, lui fosse il signore di tutto questo? Forse ci poteva pure arrivare...o forse era tutto un piano. In ogni caso rideva ancora...nel fango e con le ossa a pezzi eppure...tossì sangue e saliva. Il respiro accelerato; un rivolo di sangue colare dal lato sinistro della bocca; le ossa spezzate a fuoriuscire eppure quel sorriso era come un taglio di spada. Malefico...Il suo sorriso era uno snudare di canini al veleno. Gli occhi due pozze di sangue fisse su di lei, dentro lei.

Non hai potere per farlo... Disse granitico e lapidario e le parole rimbombavano in quel mondo di sangue; mentre gli Shura - ombre degli uomini che erano - vorticavano intorno a lei. Dal fiume di sangue ribollirono mani e teste che fuoriuscivano solo ed esclusivamente per lei.

La verità mia cara...


...la verità è molto più rossa.



Non interruppe mai il contatto di sguardi con Fujie, o quello che era ora. Si poteva notare come nessuna emozione si affacciasse nelle iridi dell'Ascia, disseminate di punti dorati. Iridi con dentro il gelo dei ghiacciai, appartenenti a quel genere di persone il cui sorriso era cosa assai rara. Perchè quel sorriso che era come uno squarcio su quel volto non era un sorriso...ma un mostrar di denti e canini aguzzi come solo una belva poteva fare.

Perché come l'Ascia sapeva, una conoscenza ottenuta dopo innumerevoli battaglie e nemici che formavano montagne, i nemici di oggi sono gli escrementi che galleggiano sulla superficie di quell'immensa latrina chiamata mondo.


Tu mi piaci...ma in un senso più da cacciatore... Un chakra oscuro. Era troppo denso, troppo impetuoso, troppo forte: era come una corrente impetuosa, era come un maremoto che la stava avvolgendo da capo a piedi non facendole più capire cosa stava accadendo: era un mare tempestoso dove le anime di coloro che l'ascia aveva ucciso venivano sgozzate, stuprate,mangiate dagli shura che ora vorticavano intorno al suo corpo.
La Furia che proveniva dal corpo di Fujie era come una piccola luce per gli Shura, per le loro ombre, che la circondarono e la immobilizzarono.
Sentì quasi il loro fiato puzzolente, le mani su quel corpo da bestia e gli artigli che vi affondavano. E quel chakra era un mare in tempesta: la tempesta della battaglia, della Furia che tutto distrugge; che tutto deforma.
La guerra poteva essere onorevole ma in fondo la guerra era una contraddizione; in fondo i guerrieri si arrogavano il diritto di togliere la vita come se fossero Dei per cause, alle volte, sciocche e senza fondamento.


Vedi...te l'avevo detto che tu non sei molto diversa da me! Anche tu sei un mostro... Una risata agghiacciante a cui ne facevano eco mille altri: fredde, agghiaccianti come lame di pugnale che penetrava tra le costole e il freddo pervadeva l'intero corpo.
Quella stessa sensazione ora Fujie aveva e anche Yasei che si ritrovarono a combattere con quel chakra mostruoso mentre lui si rialzava: nefasto, lento, con occhi come pozzi infiniti di terrore e buio; un sorriso sardonico e occhi scintillanti come pietre preziose del mondo dei morti.
La Luna fece capolino in quel cielo plumbeo, dove non vi erano stelle; una luna che era come una falce...una luna rossa come il sangue di Fujie.
L'ascia colpì violentemente aprendo uno squarcio profondo nel suo petto: la trasformazione era spezzata ma non il dolore e la ferita che si apriva e sangue colava abbondantemente su quella terra nefasta.
E quel chakra fu come un onda d'urto che spazzò lei e Yasei lontano: un cratere era comparso sotto i piedi dell'ascia, simbolo di quanto il suo potere fosse enorme e di quanto quel chakra fosse dannatamente potente e oscuro. Turbinava intorno a lui e ronzò l'Ascia: la sua arma ronzava e vibrava e sembrava il lamento della morte mentre i suoi passi, lenti, cadenzati, ferali, definitivi, si avvicinarono a lei per finirla.


Ora hai capito dov'è la vera potenza?! Finora hai combattuto solo scarti...e la tua furia è stata il mio cibo...grazie per questa scorpacciata...ma ora è tempo di morire!

L'ascia nella sua mano brillò letale; brillò di luce sinistra e i raggi di quella luna rossa andarono a sfiorare il filo e vi era come una distorsione. Come una spaccatura; come se potesse squarciare il tempo e lo spazio. ogni suo movimento apriva lievi squarci in quella dimensione e quel chakra era concentrato su quel filo malevolo, smussato atto per uccidere e far soffrire.

Strano che mi consideri un mostro...proprio te che staresti molto bene in questo posto. un re e una regina....se solo ti arrendessi. Sei una selvaggia vero?! Ti consideri un lupo? Un animale?! Ma qui saresti una Regina e il mondo il tuo trono...ma in questo mondo sei solo un mostro...scacciata, braccata... nessuno sentirà la mancanza di un mostro! Una pausa mentre avanzava ancora.

Sei una donna o un lupo?! Una guerriera o una sciocca? Marchiata da un Dio...e se quel Dio non esistesse? Se tutta la tua vita fosse una menzogna? Se quello in cui credi fosse la menzogna e la realtà ben diversa?!

E se te fossi la tenebra invece che la luce?! Mai pensato a tutto ciò?! Voi siete i veri...

Un esplosione di chakra; occhi che erano sadici e malevoli al cui interno baluginavano piccole fiamme violacee. Il mondo si fece oscuro...

MOSTRI!



Le Senkuchi si spezzarono; Yasei fu trascinato in un gorgo oscuro, separato dalla sua luce, da Fujie...e di lei? lei affogò in quel fiume rosso sangue: sentì le gambe tirate verso il basso; sentì le mani - freddee ghiacciate di quelle ombre - sulla sua pelle e il sangue era caldo e ustionava le sue carni. veniva trascinata sempre più a fondo e in esso poteva rivedere tutta la sua vita...ma stravolta dalla Furia!

"..perchè.. mi avete lasciata vivere così a lungo, non era meglio eliminarmi fin da subito?" Sghignazzò l'ascia facendo una voce da poppante.

Quanto si vede che non conosci le alte sfere della società, conosci il mondo ma non sai ancora come gira. Hanno visto in te del potenziale, dovevi essere tenuta d'occhio, affiancata, guidata ..e Uccisa qual'ora saresti diventata una minaccia per il clan." Una voce più bassa.


E già piccola stolta...sei da sempre un mostro. Anzi da sempre sei solo una prigioniera usata per gli scopi degli altri: una macchina, un animale da usare... Perchè ti ostini ancora a vivere così...dai sfogo al tuo istinto...dai sfogo al tuo vero Io...non resistermi...

Dove iniziava la menzogna e dove finiva la verità? Tutto si mischiava, tutto era rovesciato: la Furia di Fujie aveva alimentato il potere dell'Ascia. Fin dall'inizio di quella guerra l'aveva osservata, aveva letto il suo cuore e ora rigirava la sua vita in mille e passa immagini.
Dov'era la verità e la follia? Fujie annegava sempre di più in quel fiume che ora era diventato un oceano ed era sola con tutti i suoi dubbi e la sua vita stravolta...e quella voce che continuava imperterrita a bombardarle il cuore, la mente e l'anima.


NON RESISTERMI!

 
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view post Posted on 11/2/2014, 23:12
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*Fiero nella sua aura fiammante l'Ōkami rimase concentrato a fissare il fondo della voragine sotto i suoi piedi e immobile rimase in attesa che quel verme resuscitasse ancora una volta dalle ceneri e dal sangue. L'alito rovente e lo schioccar di nocche a sottolineare l'impazienza composero l'ultima immagine ben solida di quella figura in quanto di li a poco l'Ascia sarebbe tornata a replicare a suo modo. Neanche il tempo di gustarsi la vista di quel bastardo sputare sangue ed ecco infatti che delle voci raggiunsero la sua testa; risate maligne, urla strazianti e le anime dei dannati sotto forma di spiriti danzanti ora gli vorticavano attorno. Erano li per lui, per loro. Rialzandosi dal baratro il guerriero instancabile ribadì le sue ragioni e un'energia se possibile ancora più nera e ostile prese a circondare la bestia: chiuso in un vortice di pensieri, di accuse, di rimpianti e di dolore l'Ōkami faticò a comprendere che si trattava di lamenti e maledizioni rappresentate dalle vittime dell'Ascia. Indietreggiando goffamente tentò di scacciarli ma artigliò il vuoto, piroettò quasi in fuga ma l'ombra delle vite che furono non si scollavano di dosso continuando a trasmettergli con intensità crescente i loro turbamenti. Ben presto così la creatura non riuscì più a muoversi e stringendo i denti fu costretta a subire passivamente quella furia e la gelida morsa del gelo. Tentò di liberarsi ma più opponeva resistenza e più gli artigli dei dannati perforavano in profondità la carne e furono le gambe a cedere per prime. Un ginocchio a terra, poi l'altro e la vista offuscata dal dolore. Il Lupo non aveva più preghiere da recitare, non aveva più la forza di reagire: ogni tentativo era stato vano e tutta la sua collera era servita solo ad alimentare l'ira dell'avversario*

"AAAARRRGgh!"

*L'Ascia colpì al petto e nella mente della bestia fu riportato a galla un ricordo, una rimembranza che trasformò quell'impatto in una sorta di deja vu, il ripetersi di un trauma e il dolore della sconfitta passata che si univa al presente. Come era potuto accadere, aveva il controllo!

La trasformazione annullata, le due parti separate da un baratro oscuro e quell'esplosione d'energia. Accasciata al suolo Fujie poteva udire il passo metallico di quell'incubo avvicinarsi e poco altro, era stata sconfitta su quello che era il suo campo. Le sue attitudini, il temperamento e l'istinto, nulla era servito allo scopo e chissà quanti guai ancora avrebbero passato gli uomini sotto il suo comando.*


"Perlomeno lo abbiamo tenuto a bada per un po'.. spero sia servito a qualcosa.."

*Per quanto tempo avevano combattuto in quella distesa oscena di piaghe e lame? In un attimo quel barbaro era riuscito a distruggere ogni cosa e Fujie persa la sua forza, il suo compagno, le sue armi e la sua fede non riuscì a trovare nessun appiglio al di fuori della speranza di aver fatto qualcosa per l'alleanza. Stava venendo trascinata infondo a quel fiume e mai sconfitta prima d'ora aveva avuto un sapore tanto amaro, non amava fare la vittima ma senza accorgersene da solita cacciatrice era finita ad essere la preda; fragile e impotente il cui unico scopo era quello di saziare la controparte.
Calando sempre più in quel fiume cremisi la kunoichi che era in lei non potè che chiedersi tuttavia dove aveva sbagliato, la donna si domandava a chi sarebbe mancata la sua presenza e la bestia.. beh quella parte di lei continuava a bruciare, si rodeva il fegato, si contorceva e in silenzio subiva quelle parole.
In qualche modo l'Araldo di Watashi era venuto a conoscenza del suo passato, l'aveva osservata ed era evidente che non si trattava di un caso se si erano trovati faccia a faccia in quella guerra. Cosa voleva da lei? Assecondarlo nella resa avrebbe portato a una morte indolore forse o alla liberazione magari? Non facevano per lei certi ragionamenti e le domande rimasero senza risposta alcuna.

D'un tratto poi quando l'ossigeno mancò dai polmoni e verso l'alto tra le piccole increspature dell'acqua non era più visibile nemmeno la luna, Fujie si accorse che non riusciva più a "sentire" il suo compagno e facendo mente locale si accorse che la stranezza era iniziata dalla rottura delle Senkuchi. *


"Guidami.. dov'è.. ho bisogno di lui.. facci ritrovare nella morte maledizione! Non ti ho mai chiesto nulla, ho sempre creduto in te ed è così che ricambi eh! Fottiti bastardo, tu il tuo Fuoco e la tua Luce! Ho combattuto ho seguito le dottrine ed ecco il risultato.. IL NIENTE!
La Grande Notte è giunta e non ci sarà più nessuno a combattere per te, nessun eroe risorgerà per eligersi a tuo campione, le Tenebre livide inghiottiranno ogni cosa: perchè la Notte è Buia e piena di Terrori.
"

*Cinica come non mai Fujie per la prima volta mise in dubbio la sua fede, non era tanto l'ammettere d'essere un mostro a farle male, sapeva di essere diversa, nata e cresciuta in modi poco consoni ai più, ma la sua religione e il culto del suo Dio Rosso era tutto. Essere diversi non significava essere sbagliati e questo lo sapeva fin troppo bene e per quanta aggressività avesse sfogato liberamente nella sua vita non aveva mai ucciso senza un motivo ben preciso: da quando 'Jin si era rivelato per il meschino manipolatore che era non aveva più accettato missioni senza essere a conoscenza di ogni singolo dettaglio e per quanto non le fossero chiari i meccanismi che giravano attorno alle gerarchie si era rifiutata spesso di portare a termine alcuni ordini. Non era un caso infatti se lei e il suo team FuY-Sho-Rei erano una parte a sé stante all'interno di Suna. La gente chiedeva, se l'idea interessava, si eseguiva e si ritirava il compenso. La loro fama si era estesa a dismisura infastidendo i vertici ma era certa che al villaggio avrebbero patito la loro mancanza: non facevano tante domande e come ogni buona organizzazione la loro sfiorava il limite tra bene e male, tra giusto e sbagliato. E lei era parte della Luce o delle Tenebre? Quando confusa capì che non c'era poi molta differenza tra le due parti accennò un sorriso che però mai nessuno avrebbe colto in quelle acque torbide; ognuno agiva per delle motivazioni proprie e sensate da quel preciso punto di vista, il dunque era al punto di partenza, l'unico appiglio e lei evidentemente si era svegliata con il piede sinistro, quello giusto.

L'Ascia aveva colpito nel segno e raggiunto il cuore e l'anima della jonin ridusse in frantumi sogni e speranze per il futuro ma il passato no, quello non poteva cambiarlo, non rimpiangeva nulla di quanto fatto.*


"Prendimi avanti, finisci ciò che hai iniziato e prega che davvero le mie suppliche non giungano a destinazione da questa flatulenza di mondo in cui sei rinchiuso, qualcuno prenderà il mio posto, in un'altra era forse e verrà a prenderti a calci in culo."

*Le ultime bolle d'aria che abbandonavano le sue labbra e il silenzio fu totale. Rise follemente deturpando il volto e in quell'espressione gli occhi spalancati avevano smesso di cercare. Con forza veniva tirata sempre più in profondità mentre la pelle bruciava a tutto spiano continuando a sfamare le ombre.*

 
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view post Posted on 24/2/2014, 20:08
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Ti sento.
Ti sento arrivare come uno sciame di topi di fogna preda della paura e di un insulso, futile attaccamento a alla tua vita lurida e senza senso. Una sensazione potente mi inebria. Odio purissimo, sete di sangue.
Vieni; vieni nell’ombra insieme a me.
Forse rimpiangerai la tua vita...la maledirai...
Vieni pure, la tenebra sarà il sudario che avvolgerà il tuo cadavere come un abbraccio.
Vieni ad assaggiare il filo della mia Ascia.



Nell'oblio lei scendeva. Il tempo e lo spazio si contraevano e cambiavano forma: una torre si era palesata di fronte a lei in quel nulla. La voce risuonava e la torre svettava davanti a lei: la paura era un sensazione strana:una tensione nervosa che la sfiorava pericolosamente. Una torre vetusta e antica; un edificio imponente la cui costruzione risaliva a epoche lontane - oppure a qualche sogno. I rampicanti ne avevano divorato le mura, rendendola sbilenca ma non per questo meno massiccia.
Non si vedevano finestre, ma l’occhio non bastava ad abbracciare l’intera costruzione. La pesante porta cigolò, come se una forza la spinse dall'interno, che cigolò sull’unico cardine su cui si reggeva.


Siamo alle battute finali: ti trovi avvolta nell’oscurità più totale e sarai pervasa da una pressante sensazione di ansia ( terrore quasi).
All’improvviso sentirai un urlo disumano che potrai interpretare come preferisci, ma che nel concreto si riassume nella prima parte del mio post (minaccia di morte), e che corrisponde ad una genjutsu di immane potenza che ti devasta la mente e contrae la realtà. Il tuo compagno è vicino a te ma anche lui - così come te - non riesce a vederti nè a sentirti, percepirti ecc ecc. Nel momento che si apre la porta, vedi la torre e percepisci questa minaccia di morte, ti ritrovi in una stanza cieca con un’unica porta che dà su una scala a chiocciola pericolante: in alto si intravede una flebile luce.
Però percepisci, anche nonostante la genjutsu, la presenza dell’Ascia. La scala a chiocciola scende, anche,ovviamente: nell’oscurità più nera. Se non capisci o vuoi più dettagli sai dove trovarmi.
A te la fase conclusiva e la scelta di dove andare.
 
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view post Posted on 28/2/2014, 01:13
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    Ti sento.

*L'abbraccio gelido di quelle acque annullò le percezioni di Fujie, come sospesa non sentiva nè vedeva nulla. Sospesa era proprio il termine adatto, nessuno dei cinque sensi erano vigili in lei, fu come fluttuare per lungo tempo e mentre colava a picco solo il suo inconscio sembrava apprendere dei minimi cambiamenti. Il dolore per le ferite riportare era svanito progressivamente fino a lasciarle addosso solo una strana pesantezza in corpo.*

Ti sento arrivare..

*Di nuovo, mentre a tentoni cercava di orientarsi, dal buio qualcuno chiamava, in qualunque dimensione o illusione fosse finita non era sola e nelle condizioni in cui era anche il solo pensiero di ingaggiare la battaglia era troppo ditante da lei. Il respiro pesante tramutò in leggero affanno e quando il petto le si gonfiò ritmicamente in preda al terrore prese a muoversi alla cieca forse peggiorando la situazione.*

    Vieni; vieni nell’ombra insieme a me.

*Udito l'invito un brivido gelido le gelo il sangue nelle vene e poi dal buio più totale apparve un'antica torre in rovina. Era stata come invitata ad entrare e pur bloccata nella sua paura Fujie vide le proprie gambe muoversi e camminare verso l'enorme portone spalancato. Non capiva, era quello il passaggio alla morte o era un sogno lucido? Aveva studiato tanto ma a cosa erano servite tutte quelle conoscenze e tutte le esperienze vissute se non sapeva distinguere la realtà dalla finzione?*

Forse rimpiangerai la tua vita... la maledirai...

*E la maledisse, lo aveva fatto quando aveva capito che la sua forza e i suoi ideali non erano stati abbastanza, quando la sua volontà era stata schiacciata e annullata dall'Ascia. Era in una stanza vuota ora, vuota come il suo cuore tremante. Il suo passo puntava inconsciamente all'unica porta d'uscita e non pareva considerare altre ipotesi.*

    Vieni pure, la tenebra sarà il sudario che avvolgerà il tuo cadavere come un abbraccio.

*Oltrepassato l'uscio ciò che si parò davanti ai suoi occhi dorati era paragonabile ad un limbo, in alto v''era una luce splendente e in basso l'abisso più nero. Una scala a chiocciola conduceva dall'una e dall'altra parte e questa volta i suoi arti inferiori esitarono come in preda all'indecisione. A quanto pareva anche da morti o in quella fase di passaggio non v'era fermezza, magarri non c'era un passaggio obbligato. E lei cosa avrebbe fatto, cosa avrebbe dovuto fare, verso dove proseguire? si sentiva un come un fantasma, aveva delle questioni irrisolte.*

Vieni ad assaggiare il filo della mia Ascia.

*Ancora un brivido a percorrerle la schiena, sudò freddo e senza più voltarsi indietro prese a scendere e ascendere, sempre più nelle profondità di quell'immensa torre. L'eco dei suoi passi insieme al ricordo di quelle ultime parole nefaste erano l'unico faro per la sua cerca. Scalino dopo scalino nulla più aveva importanza se non la meta sconosciuta, nemmeno l'esistenza di qualsiasi divinità non aveva più alcuna importanza per lei e per il suo mondo. Chiunque l'avrebbe accolta andava bene, l'importante era solo scendere e nascondersi; tentando di aumentare la velocità di discesa insistette nel volersi allontane sempre più da quella presenza che avvolgeva il tutto. L'Ascia era li, sentiva l'araldo e non il suo compagno.*

    Il suo compagno.

*Si era completamente dimenticata di lui eppure lo aveva chiamato in punto di morte, aveva supplicato di sentirlo un'ultima volta e aveva maledetto il Dio Rosso per il suo silenzio. Era ormai arrivata alla fine di quella corsa, l'eco dei suoi passi sulle scale risultava meno dispersivo e più profondo e la luce dall'alto quasi non riusciva a filtrare là sotto. Le sue dita sul corrimano toccarono la fine del tragitto ma quando stette per mettere piede sul punto di arrivo avvertì una forza trattenerla. Si sentì sospesa ancora una volta. Allucinazione o meno era certa di aver avvertito qualcuno afferrarle le braghe e tirare, uno strattone forte come solo Yasei sapeva fare. A quel punto si voltò indietro, verso il cammino fatto e smettendo di tremare tornò a cercare la luce: era solo un piccolo punto luminoso là in alto, ma c'era. Una speranza, una volontà per ricominciare a vivere e a sperara invece di scappare.*

 
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view post Posted on 3/3/2014, 17:12
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Che l'Ascia oramai si stesse divertendo era chiaro: avrebbe distrutto ogni sua speranza, ogni suo sogno, ogni suo desiderio annegandolo in una mare di tenebra ed odio. Un mare dove solo la furia sarebbe corsa passata su di esso come una nave che taglia il ghiaccio. Alla fine solo questo sarebbe rimasto...alla fine e la sua vita si sarebbe contratta e implosa in un istante e di lei, nulla di quello che era, sarebbe stato più in questo mondo.
L'Ascia voleva vincere e riflessi maligni furono sul filo demoniaco che, come fuoco liquido, risplendeva nefasto in quella luce pulsante di speranza. Una speranza che sarebbe stata tagliata in due come lei...ma l'urlo riecheggiò e non fu quello di Fujie.
Occhi sbarrati, mano come un artiglio a tenersi il petto, sudore freddo e l'arma che cadde risuonando in quel mondo tetro che cadeva a pezzi come uno specchio rotto.
Non si capacitava di quello che stava succedendo e i suoi occhi erano sbarrati: l'urlo e le parole gli restarono in gola e barcollò cadendo sulle ginocchia. Un tonfo di vittoria e sconfitta e capì allora il perchè di quello che stava succedendo: mentre la sua essenza andava da watashi lui si sentì usato e la sua Furia riecheggiò un ultima volta. Proruppe in un grido assurdo. Prese l'Ascia di getto, si lanciò su di lei menando un fendente dall'alto solo con forza, disperazione e rabbia ma non fece in tempo.
Il suo corpo divenne cenere la sua anima, la sua energia inglobati da Watashi e lei riaprì gli occhi nel suo mondo. Salva? Si salva ma Watashi si era mostrato e si doveva combattere l'ultima battaglia.


//Un post merdoso me ne scuso. Ma l'evento è terminato e non c'era nient'altro da dire: ritorni al tuo mondo ferita e malconcia e ti accorgi che watashi è sceso in campo.
Detto questo sai che fare ^^//
 
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10 replies since 24/1/2014, 15:40   292 views
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