Cercare la musica

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Max_depa
view post Posted on 18/9/2013, 00:40     +1   -1




La notte aleggiava sul villaggio della Nuvola dove escludendo taverne in cui la vita notturna la faceva da padrone, ovunque regnava il silenzio. Era una di quelle notti senza stelle, con un cielo scuro e pallido che non dava alcuna ispirazione agli uomini che sotto esso preferivano abbandonarsi alle braccia di morfeo piuttosto che scrivere poesie o dipingere. Poco lontano da quel villaggio si poteva scorgere nell’ombra un focolare danzare al ritmo della brezza, e davanti ad esso una figura illuminata, seduta su una pietra antistante ad una piccola tenda. Si trattava di Raito, che non conoscendo bene le usanze del posto riguardo ai ninja esterni aveva preferito passare la notte accampato fuori: ne avrebbe approfittato per sfogliare ulteriormente quel quaderno donatogli dal maestro, quello stesso quaderno che dandogli tante nuove informazioni l'aveva portato a viaggiare fino a li.

(Su questo quaderno sono annotate un sacco di informazioni su culti e divinità.. forse Jikan aspirava a diventare un essere celeste)

Continuò a sfogliare le pagine ignorando per ora quelle informazioni: ciò che gli interessava conoscere meglio era un’abilità di cui aveva letto fra le prime pagine, che rappresentava anche il motivo del viaggio di Raito fino a quelle lande. Una pagina del quaderno infatti diceva: “In un tempio del paese delle nuvole, è possibile imparare a controllare le ombre del Flauto” per poi proseguire qualche pagina dopo con “Le ombre danzano al vibrare della musica che hai dentro”. Sfortunatamente per Raito però nelle pagine successive non vi era più alcun cenno a quella tecnica, perciò confidando nella presenza di qualche altro indizio continuava a sfogliarlo.
Nel frattempo le ore continuavano a passare, e Raito assorto nella lettura continuava a fissare le pagine in una sorta di stato di trance. Un vagabondo passò da quelle parti e vedendolo concentrato nella lettura pensò di poterlo derubare: gli si avvicinò e quando fu ad un passo dal toccargli la spalla
“EUREKAAA!”urlò Raito facendo sobbalzare e scappare l’uomo.

“Per poter scoprire il segreto delle ombre devi diventare un ninja di kumo, e per farlo devi chiedere il permesso al reggente in carica… tutto chiaro Raito?”

Il ragazzo lesse ad alta voce quella frase, avrebbe voluto che gli occhi si inumidissero al pensiero di Jikan, ma ormai ci stava facendo l’abitudine alla sua assenza, e a furia di reggere il peso della morte sulle spalle stava iniziando a diventare più forte. Così come era seduto lasciò cadere le spalle indietro e cadde in un sonno profondo senza quasi accorgersene. Il beccare di un fringuello sul suo naso lo svegliò dopo quelli che a lui erano sembrati degli attimi ma che in realtà avevano portato il sole a sorgere nel cielo.

Non disse una parola infastidito dal modo in cui si era svegliato, e richiudendo la tenda si diresse verso il villaggio. In una decina di minuti si ritrovò all’ingresso, dove tentò di chiedere informazioni, ma la gente si mostrava riluttante a parlare ad un ragazzino senza coprifronte e con una vistosa cicatrice ancora fresca sul braccio: “sei un teppista" sembravano dire con lo sguardo. Tentò di non farci caso e continuò a chiedere informazioni: nessuno sembrava dargli credito.“Ad un ragazzino come te non permetteranno mai di vederlo”, “Ma cosa vuoi da lui? Non siamo in cerca di grane” o “Perché non chiedi aiuto al reggente del tuo villaggio?” erano le frasi più gettonate, ed a quel punto Raito infastidito come non mai alzò le braccia al cielo e con una scintilla elettrica negli occhi gridò con tutta la forza che aveva:
“Si può sapere come posso mettermi in contatto col Reggente di Kumo??”
 
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Excalibur's Rover
view post Posted on 18/9/2013, 16:35     +1   -1




Giichi era pensieroso quella sera. Se ne stava in piedi presso le mura del villaggio a osservare il paesaggio. Erano passate poche ore da quando aveva mandato Kousuke in missione e ora era teso al punto tale da volersi occupare personalmente della sorveglianza del perimetro. D’un tratto sentì un ragazzetto che sbraitava lì vicino: sembrava che volesse parlare con lui. Non avvertiva intento omicida nell’aria ma d’altronde doveva prendere delle precauzioni. Qualche Progenie si era già infiltrata al villaggio e lui non poteva davvero rischiare di mettersi in pericolo. Con Shiroko fuori dai giochi, presumibilmente per sempre, l’unico punto di riferimento del villaggio era proprio lui: Giichi Ishiyaki.

(In ogni caso ho una squadra di Anbu che gironzola qui intorno… Dovrebbe essere sicuro approcciarmi con lui…)

Scese a livello della strada e salutò il giovane.

Salve ragazzino! Ho sentito che mi stai cercando. Cosa ti porta qui a Kumo?

(Certo, una Progenie probabilmente cercherebbe di apparire più presentabile. Vediamo cosa mi dice….)

Il vecchio si accarezzò i baffi in attesa della risposta del ragazzo. Questi aveva intuito il tono circospetto ma forse ignorava che la realizzazione dei suoi desideri dipendeva da quello che avrebbe detto nel seguente minuto.
 
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Max_depa
view post Posted on 19/9/2013, 00:54     +1   -1




Raito non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato così facile farsi ricevere dal reggente di Kumo in persona: Giichi, quello era il suo nome, si era infatti presentato al suo cospetto, richiamato dagli strilli stizziti del giovane. Tutta la gente che fino a quel momento lo aveva snobbato si girò stupita nell’assistere a quella scena, e tutti, nessuno escluso si sentirono rinfrancati dalla presenza fra loro del leader.

(E così è questo l’aspetto di un uomo di potere… anche lui come Jikan ha lo sguardo dell’uomo che ne ha passate tante…)

Tentò di darsi un tono, si spostò i capelli dagli occhi e fece uno strano rumore gutturale nel tentativo di schiarirsi la gola. Si levò entrambe le mani dalle tasche, non voleva sembrare un bambino che era passato li per caso a bighellonare ed assunse un’espressione cupa.

“Buongiorno sua eccellenza!”

Non sapeva come rivolgersi ad una persona altograduata come quella, non gli era mai capitato di incontrarne una. Si fermò un secondo per osservare la reazione dell’uomo che però continuava a fissarlo come se nulla fosse accaduto: allorché Raito prese più coraggio.

“So che è una persona impegnata, quindi non farò nulla per levarla dai suoi obblighi e arriverò dritto al punto. Sono un flautista dalla nascita, ma solo recentemente ho scoperto che la cosa potrebbe avere potenzialità sul campo di battaglia e sono disposto a tutto per seguire questa via.”

Alzò il braccio e lo pose fra se e quell’uomo, poi strinse il pugno per mostrarlo fiero a chiunque stesse guardando.

“Non ho mai avuto una bandiera, né un posto da difendere… ma sono disposto ad accollarmi questo peso addosso e diventare un ninja di questo paese: vi prego permettetemi di seguire la mia strada!”

Accennò un inchino e piegando il busto in avanti chiuse gli occhi rimettendosi alla decisione di Giichi.
 
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Excalibur's Rover
view post Posted on 19/9/2013, 07:25     +1   -1




//un consiglio...almeno il link della scheda mettilo in firma. Se non sei capace chiedi a qualcuno(anche a me). Per il master è molto comodo.//

Sembrava sincero, questo ragazzino uscito dal nulla.

(Prova amore per qualcosa e ha scoperto che questo qualcosa è applicabile in battaglia. Piuttosto lineare come pensiero.)

Si accarezzò i baffi mentre socchiudeva gli occhi e stringeva gli occhi fissando il giovane.

(Eppure se fosse una Progenie forzerebbe l'ingresso proprio con un argomento simile. facciamo la prova del 9...)

Ascoltami bene, straniero. Tu mi chiedi, con ben poco rispetto per le formalità, tra l'altro, di entrare a Kumo. Qui siamo tutti Fratelli, capito. Qui ci consideriamo tutti con lo stesso sangue! Per di più siamo in guerra. Presto ti ritroverai a combattere per salvare il culo a dei perfetti sconosciuti.

Anche il Raikage non la mandava certo a dire.

Avrai le palle di farlo? Avrai le palle di sacrificarti per questa stessa gente che fino a cinque minuti fa ti guardava con occhio storto dato che vieni da fuori.

(E vediamo come mi risponde a questo...Un mostro semplicemente non può trovare una risposta a questa domanda...)

Soprattutto vorrei sapere perchè accidenti vuoi trasformare qualcosa di bello e completo come la musica in un'arma. O, come hai detto te, in qualcosa di utile sul campo di battaglia. Cosa ti porta a calcare un tale infido terreno?

//Bam!!!//
 
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Max_depa
view post Posted on 19/9/2013, 23:10     +1   -1




// Si scusa mi ero dimenticato di farlo//

Raito abbassò lo sguardo al suolo e pensò seriamente alle parole di quell’uomo che sembrava aver centrato il punto della questione. Il ragazzo pensò a ciò che durante la sua vita aveva avuto e ciò che aveva perso: accollarsi il peso della salvezza degli altri non era una sciocchezza.

“Veda io, non sono mai riuscito a proteggere nessuno”

Continuò a fissare quell’uomo che non sembrò soddisfatto di quelle parole, ma tentò di correggersi immediatamente.

“No non ha capito.. il senso è che conosco il dolore del sopravvivere alle altre persone: esso è insieme maledizione e benedizione. Ma è questo a rendermi forte, io lo posso sopportare e sono sicuro di potermi accollare il peso della vita degli altri, per tentare almeno questa volta di non fallire”

Col braccio destro andò verso la spalla sinistra, e una volta li, la sua mano strinse il bicipite con vigore. Giichi non poteva sapere che sotto quella manica c’era una cicatrice importante per il ragazzo.

“E per quanto riguarda gli altri sono consapevole del fatto che la fiducia non sia facile donarla. Ma spero semplicemente nel fatto che le mie azioni possano valere più di qualsiasi frase detta fra noi adesso, che potrebbe benissimo esser stata inventata per fare colpo”

Si fermò per prendere fiato, ma mai interruppe il contatto visivo; dopodiché riprese.

“Per quanto riguarda la musica beh.. credo di esser stato frainteso. La stimo troppo per ridurla solo ad un’arma da utilizzare sul campo di battaglia: voglio farne una fida compagna perché beh, fra tutte le arti essa è forse quella che meglio accompagna la riflessione e l’introspezione personale. Chiamami idealista ma di questo sono fermamente convinto…. Come però sono anche convinto che con il sentimento non si vince la guerra”

Guardò fisso quell’uomo, che sull’argomento doveva saperne molte più di lui e cercò un segno di approvazione a quelle parole.

“Quindi beh… se penso che posso trarre dei vantaggi concreti da quella che è già di per se una mia passione, allora vengo colto da uno dei quei rari momenti di lucidità che mi suggeriscono che essa è la sola via percorribile”

Divenne silenzioso definitivamente, in attesa di una risposta.
 
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Excalibur's Rover
view post Posted on 20/9/2013, 06:48     +1   -1




Wow,wow, wow. Quante parole! E tutte molto difficili! Si vede proprio che non sei di Kumo ma vieni da fuori. Un vero paesano non avrebbe mai fatto un discorso così effemminato...

Il vecchio sorrideva, segno che stava scherzando.

Comunque avrai tutto il tempo di scoprire come parla uno che porta questo coprifronte.

Picchiettò col dito sul simbolo di Kumo. In quel frangente arrivò un altro Giichi, verosimilmente un Kage Bunshin, che consegnò qualcosa all'originale e poi svanì in una nuvoletta di fumo.

Decisamente non sei una Progenie di quel dio blasfemo. E' impossibile sentire certi discorsi in bocca a un mostro, per quanto sia infido. Tra le altre cose potremmo essere attaccati da un momento all'altro se un certo chunin deficente tradisce le mie aspettative quindi abbiamo bisogno di tutte le energie possibili. Insomma, benvenuto e buona fortuna, guerriero. Se ti affretti verso il mio palazzo...

Indicò una grande costruzione sulla montagna, mentre consegnava al ragazzo un coprifronte della nuvola.

...troverai un ufficio in cui ti assegneranno un alloggio. Buonanotte.

//Have a nice day!//
 
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Max_depa
view post Posted on 20/9/2013, 14:32     +1   -1




Il ragazzo stringeva fra le mani un dono di Giichi: si trattava di un coprifronte della nuvola. Con le mani tremolanti se lo portò in fronte e se lo legò forse in maniera troppo stretta, costringendogli i capelli ad appiattirsi sugli occhi. Diede un forte soffio coi polmoni per spostarli da li e per poter guardare nuovamente quel vecchio intento a toccarsi i baffi.

“S-signore io non so cosa dire… le garantisco che non tradirò la sua fiducia! Grazie di tutto veramente!”

Portò la mano in avanti per stringere quella dell’uomo, dopodiché si girò nella direzione indicatagli dallo stesso Giichi e corse verso quell’ufficio.

//Grazie di tutto!//
 
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