| La ragazza di Kiri si alzò, inginocchiandosi proprio davanti all'Uchiha, da quella posizione era facile per il ragazzo osservare l'ottimo davanzale di cui la ragazza poteva far sfoggio, le iridi nere si spostarono in automatico, alternando lo sguardo del giovane da quelle al volto della Yuki, deglutì faticosamente cercando di controllarsi e ascoltare le sue parole, purtroppo l'impresa era più che ardua di quel che pensasse, riuscì a riprendersi solo quanto iniziò a parlare dei "difetti" della gente di konoha, etichettandoli come bonaccioni, mezzeseghe e infine fighetti patetici, affermazioni forti, cui kazuto non riuscì a evitare di assottigliare il suo sguardo in disappunto.
E' assodato, questa ragazza non sa di cosa parla, vedremo se dopo quest'oggi non cambierà idea.. Pensò tra se e se, in quel momento un oggetto non identificato lo colpì in piena nuca, con la mancina palpava la parte dolorante, la borraccia era caduta a pochi centimetri dalla gamba del ragazzo, la afferrò curioso in volto, inarcando un sopracciglio piuttosto confuso da quella strana "gentilezza", se così poteva chiamarsi.No, grazie comunque.. Il tè aumenta la mia sete, avevo portato quella borraccia d'acqua, ma ormai potrei bruciarmi la lingua.. Mormorò indicando l'oggetto alla sua destra Adesso ti mostrerò una cosa.. Con le mani sfilò le bende bianche sulla parte superiore del braccio, poi toccò alle protezioni in ferro, infine quei lunghi guanti che servivano a nascondere quei segni, sulle mani e su gran parte delle braccia erano presenti varie macchie viola, lividi dovuti all'addestramento eseguito con Kumiko, la chunnin della casata cadetta Hyuga, si inumidì le labbra prima di parlare.Questi sono lividi che mi sono procurato mentre mi allenavo, per mio padre non ero abbastanza forte e all'altezza del mio clan, così ha deciso di tentare con qualcosa di più.. mm.. "duro", non gli faccio però alcuna colpa, in parte era anche causa mia.. e adesso.. la mano destra sfilò un kunai riposto in un piccolo contenitore sulla gamba, ammiccò un sorrisetto alla ragazza e si preparò a farlo, il kunai passò con forza nella tenera e morbide carne della mancina, sangue rosso sgorgava copioso dalla ferita, non lo si sentiva gemere, urlare dal dolore immane che doveva provare, lo si sentiva semplicemente stringere i denti mentre cercava di nascondere ciò che sentiva, le mostrò la mano mentre il manto erboso si tingeva di rosso, avvicinando il proprio volto a quello della Yuki, erano solo a pochi centimetri di distanzaAllora? Cosa mi dici? siamo così fighetti e paurosi come pensavi? le labbra si allargarono in un sorriso prima di aggiungere.. Beh.. è una giornata davvero calda, in più non mi sembra di essere eccessivamente scoperto, o di avere qualcosa da nascondere Mentre diceva quelle parole diede uno sguardo fugace ai seni di lei, tornando con altrettanta velocità a fissarla negli occhi Ma non credo tu abbia bisogno che io ti dica altro.. Voglio fidarmi di te, lascerò che sia tu a togliere il kunai dalla mano, Yumi..
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