Report - Revival

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view post Posted on 25/3/2013, 14:15
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Lentamente le forze stavano calando sempre più. Si corpo di Kuro si abbassava passo dopo passo, perdendo sempre più quota. Quel nuovo potere sviluppato era eccezionale, ma quando era privo di forze, si rivelava più dispendioso che mai. Lentamente imparava a comunicare direttamente col suo chakra, inserendone in quella sua dote un quantitativo sempre minore, proprio per regolare il flusso di forze che lentamente scendeva.

Ora i suoi piedi accarezzavano nuovamente i piccoli fili d'erba che v'erano sul terreno, non era ancora abituato alle alte quote, su questo non c'era dubbio. La sua meta era il Campo Base, avrebbe fatto un resoconto veloce della missione appena compiuta, poi sarebbe corso a casa a riposare, non ce la faceva davvero più, era troppo tempo che non riposava, troppo tempo perso senza la sua amica, unico suo pensiero in quel momento.


(Ho fatto una promessa ed intendo mantenerla, sto arrivando tranquilla.)

Entrò con disinvoltura nel Campo Base, il braccio ancora sanguinante, i piedi ancora staccati dal pavimento. Non pensava ad altro se non a terminare quell'inferno ed andare via di li. Spalancò la porta con la mano destra, quella "buona", con un tonfo cozzò contro il muro attirando l'attenzione dei presenti. Uno dei ninja all'interno sembrava intenzionato a soccorrere il ragazzo, ma Kuro prontamente fece lui ceno di restare dov'era. Non entrò oltre, parlò solamente.

- Kuro, missione 1C Watashi. Porto il resoconto della missione di salvataggio. Matsagakure è salvo, solo qualche vitima fatta dalla progenie, ma quelle bestie sono state sterminate. Chiedo congedo per cure e riposo.

La faccia sorpresa di uno dei presenti fece capire a Kuro che il lavoro svolto era stato impeccabile, quindi si voltò di spalle per raggiungere la porta, ma una voce fece per fermarlo. Era calda, pacata e forse anche familiare.

- Ottimo lavoro, shinobi. Hai lasciato il tuo villaggio per intraprendere un cammino in solitario, ma vi abbiamo visto combattere e agire. Se fossi ancora sotto un Villaggio, avresti il titolo di Chunin sulla testa.

Kuro non si girò per vedere chi fosse a parlare, non gli interessava poi molto. Abbandonò il campo base, sapeva che ci sarebbe ritornato ma non ne futuro più vicino. Uscì dalla porta Ovest, quella che l'aveva condotto li, si avvicinò ad un albero, ed in preda alla stanchezza più grande, usò le sue energie per giungere sul ramo più alto e corposo di un grande albero. Li si lasciò letteralmente cadere, per poi sospirare a addormentarsi.
 
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view post Posted on 2/4/2013, 14:27
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*Il giovane Kage si addentrò tra le luci del campo. Rimase avvolto nel lungo pastrano nero, silenzioso, discreto, perfino guardingo. C'erano ninja provenienti da ogni villaggio, ed un gran movimento. Feriti, messaggeri, profughi, tutti si affrettavano da una tenda all'altra, e pochi si concedevano il lusso del riposo.
Ma Hide non aveva occhi né orecchie per il caos del Campo. Si allontanò a passi rapidi dal centro, la mente ancora occupata da Yama.*


(Ha fatto rilasciare Oogata... questo significa che controllava completamente la sua mente? Oppure ha comunicato con lui perché si rilasciasse? Qualsiasi cosa abbia fatto... devo stare attento persino ai miei compagni... e se me l'avesse aizzato contro?)

*Si fermò e scosse il capo con veemenza. Di nuovo correva troppo; Yama era certo esperto nelle arti Uchiha, ma non c'era alcuna prova che fosse contro di lui, e il pensiero lo stava facendo diventare paranoico... aprì di nuovo il rotolo, e lesse la frase spezzata alla luce di una torcia... riluceva rossa, limpida, nonostante fosse sangue asciutto.
Lo richiuse.*


(Auron... non so cosa pensare...)

*Gli shinobi del Suono avevano fatto campo in una zona adiacente alla sezione di Kiri; non più di dieci, undici tende a mimetica bianca e viola. Un gran fuoco ardeva al centro dello spiazzo che creavano, uno dei tanti fuochi del Campo Base... oltre a scaldare e a cucinare, Hide immaginò servissero a tenere la Progenie quanto più distante possibile.
Un gruppo di shinobi vi sostava attorno, silenzioso, non più di una serie di ombre al calore della fiamma. Il Cantore fece per avvicinarsi, forte del convincimento che, visto il suo obiettivo, una scorta avrebbe fatto al caso... ma più si avvicinava al fuoco, più ripensava a quello che Yama aveva fatto ad Oogata.
Si fermò a metà strada, passando gli occhi sulle ombre di Oto.*


(Se Yama è davvero mio nemico... egli è anche la mia unica guida. Ha agito su Oogata, e nulla vieta che possa operare anche nelle menti di ANBU del Suono... dovesse davvero decidere di ritorcerli contro di me...
Non posso rischiare questo... devo andare da solo, nonostante tutto...)


*Uno dei ninja parve alzarsi; forse aveva notato qualcuno avvicinarsi... ma non vi fu tempo di distinguere la notte dall'ombra: Hide era già sparito sui suoi passi.
Non gli restava che tornare da Yama ed attendere il sorgere del sole per ripartire... camminò lungo la palizzata esterna del Campo, incontrando poche anime e nessun dialogo. Passò oltre.
Sopra di lui un cielo completamente nero; le nuvole di Watashi, di notte, parevano espandersi sino ad oscurare la volta in un manto uniforme. Nessuna luna, né stelle. Lo sguardo del giovane Kage tornò a terra, ma non vi giunse... qualcosa lo intrappolò a metà strada; i rami di un grosso cedro, il dondolio sinistro delle foglie, degli stivali e un fodero.
Qualcuno dormiva in cima all'albero.*
 
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view post Posted on 2/4/2013, 14:45
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La stanchezza era riuscita a sconfiggere Kuro, tanto da costringerlo a dormire in un luogo non del tutto sicuro, sul ramo più grande del primo albero capitato davanti il suo cammino. Le difese si erano abbassate, il tempo trascorreva veloce, fugace, facendo perdere completamente l'orientamento al giovane ragazzo che iniziava a riprendere conoscenza, lentamente. Iniziò ad aprire gli occhi, ancora attaccati dalle lacrime che il troppo dormire porta con se, la vista da offuscata iniziava a farsi più nitida, con la mano sinistra passava le nocche sugli occhi arricciati, con la destra stringeva come al solito l'elsa della sua fedele lama. Lo scenario in cielo era cambiato: un manto blu scuro, tendente al nero si ergeva sulla sua testa, non v'era più il sole che, giocando con la luce e i colori delle foglie, l'aveva cullato verso il sonno profondo in cui era caduto. Non aveva ancora voglia di alzarsi, aveva faticato molto e si meritava quel riposo, ma qualcosa distolse la sua attenzione.
Il silenzio che si udiva implacabile fu rotto da alcuni passi, lenti, regolati, calmi, che cessarono nelle vicinanze dell'albero dove lui sostava da ormai delle ore. Spostò lo sguardo trovandosi di fronte un uomo dagli arruffati capelli bianchi, una sciarpa rossa a coprirgli il collo, occhi neri e profondi come le sue vesti.


(Mi sta fissando, se fosse un nemico mi avrebbe ammazzato nel sonno, probabilmente. Ma perchè è qui? Cosa vuole da me..?)

Con calma spostò l'equilibrio del corpo sulla destra,facendo leva con le braccia si alzò da quella posizione, mettendosi seduto, per poi librarsi in volo verso terra, per posizionarsi, sempre con i piedi staccati leggiadramente dall'erba, davanti il ragazzo, distante circa due metri. Lo osservava con la solita freddezza di sempre, ma questa volta una domanda era sottintesa nei suoi occhi. Le sua labbra cucite non si mossero affatto, la mano sempre fissa sull'elsa.

(..Sei qui per combattere?)
 
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view post Posted on 4/4/2013, 00:15
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*La figura si riscosse: doveva averlo notato nonostante il passo silenzioso... che fosse sveglio? Che lo aspettasse, perfino?
Non avrebbe saputo dire. Di certo, quando se lo vide atterrare davanti, il giovane Kage non poté che ritenersi studiato... la controparte arboricola lo scrutava aspettandosi l'assalto da un momento all'altro. Andavano così male le cose al Campo Base?*


"Perdonami... non volevo disturbarti..."

*Non c'era ragione di provocare sfide. Hide era stanco; trovare Yama e riposarsi erano le uniche cose cui mirava, in quel momento. Avanzò, calmo così com'era arrivato sul luogo, gli occhi distolti da quelli taglienti del giovane a pochi passi da lui... lo superò.
In un momento, poi, qualcosa gli balenò in mente.*


("Sarà senz'altro in qualche posto a forgiare spade...")

"Scusami di nuovo... non ho potuto fare a meno di notare la katana che porti al fianco... per caso conosci un uomo di nome Akimoto Hitsuru? È un mastro spadaio, qui al campo..."

*Glielo domandò. Non pareva ci fossero molte anime disposte a scambiare un'informazione, e men che meno quella che aveva appena incontrato... ma non cambiava nulla. Parola più, parola meno...*
 
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view post Posted on 4/4/2013, 00:34
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Con fare piuttosto calmo e pacato il ragazzo dai bianchi e folti capelli avanzò le sue scuse, per poi passargli accanto, facendo comprendere al giovane ninja libero di non avere intenzioni ostili. I suoi piedi si muovevano lenti, non producevano alcun rumore a contatto con il terreno, ma dopo qualche metro si fermò bruscamente.

(Si è fermato, vorrà forse attaccarmi? Ma cosa sta succedendo?)

Ora Kuro si aspettava di tutto e fortunatamente per lui, ancora molto stanco e logoro, con il braccio ancora in parte ferito, quel che la snella figura fece altro non fu che parlare. Aveva notato Shinso, legata a al suo fianco, e chiedeva informazioni riguardo un uomo di nome Akimoto Hitsuru. Lesta fu la risposta di Kuro: non conosceva quell'uomo, non ne aveva mai neanche sentito il nome prima d'ora.

- Nessun disturbo per prima, era ora che mi alzassi.

Le parole fredde del giovane si andavano scaldando lettera dopo lettera, era quasi contento del fatto che quel ragazzo non presentasse nessun pericolo. Forse poteva anche fidarsi di lui.

- No, mi dispiace. Non ho mai sentito quel nome. Quest'arma l'ho forgiata io stesso.

Non aveva ancora recuperato tutte le sue forze, ma nonostante questo concentrò parte del suo chakra, ed i suoi piedi si staccarono da terra. Ora librava a circa cinque centimetri dall'erba ed iniziò a muoversi verso lo shinobi che si trovava difronte a lui. Era rilassato, calmo, non più all'erta. Aveva abbassato le difese, parlò.

- Io sono Kuro.
 
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view post Posted on 4/4/2013, 23:00
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*Non l'aveva mai sentito... poco male. Il campo era vasto, si, ma quanti vecchi amici spadai ci potevano essere... Hide immaginò che, senz'altro, Akimoto dovesse avere la stessa età di Yama, e che, per il solo fatto di avere ancora bottega, dovesse essere famoso... quindi marciò oltre.*

"Ti ringrazio... io sono Shizue. Addio."

*Nessun nome; dimostrarsi amichevoli era il preludio del sospetto, per chi parlava con un mukenin senza saperlo. Il Kokage non aveva tempo da perdere, né mani da stringere.
Eppure dovette rallentare il passo. Avanti a lui, dall'ombra, un vento gelido. Sulla pelle la stessa sensazione di fatica provata durante la marcia nel sotterraneo. Il ripetersi di un'immagine già vista; un fruscio attraverso di lui, oltre lui, alle sue spalle.
Si voltò di scatto, e veder Kuro levitare lo scosse di per sé.*


(Ma che diavolo...)

*Non aveva mai visto qualcuno volare a quel modo. Non aveva composto nessuna tecnica, nessun sigillo... e semplicemente si era sollevato da terra?
Eppure, singolare che fosse, non fu il volo di Kuro a far serrare lo sguardo al Cantore.
Il buio completo nascondeva l'ombra e riflessi; nulla si vedeva, nulla emergeva... fu questo a spaventare il giovane Kage. Qualcosa si mosse alle spalle di Kuro, scivolò sotto di lui, visibile proprio per via del breve volo... un'oscurità strisciante, più cupa della notte, silente, assassina. Hide realizzò quel che stava per accadere, ma nemmeno il tempo di muoversi che il mostro fece la sua mossa.
Afferrò la figura dello spadaccino, arrancò sul suo corpo, scivolò fino in bocca. E svanì.*


- Bocciolo (Stm: -5 Corolla)
"Un'arma complessa, insolita per lo stile rapsodico del Clan. Si compone infatti di due parti; la prima, la Gemma, è formata da omero, ulna e pugno chiuso estratti assieme, a mo' di mazza, ed infligge danni da urto con un bonus a Frz di +17/+31/+50. La seconda, la Corolla, è l'insieme di omero, ulna e radio, gli ultimi privi del polso e quindi aperti a formare una doppia lama. Anch'essa aumenta la Frz di +17/+31/+50.
Corolla e Gemma sono estratti in due turni separati, ed occupano una mano ciascuno. Tuttavia lo spettacolo è appena iniziato.
Nel corso del secondo turno, il Kaguya può già lanciarsi nel Kaika no Mai, e far fiorire un Bocciolo tra Gemma e Corolla. Unendo le due parti, la nuova arma ottenuta è un'asta a due mani che conferisce un bonus a Frz/Res/Def di +33/+55/+90, e infligge sia ferite da Urto che da Taglio."

(Stm: 212-5=207)(Frz/Def/Res/Vel -10)



"Dannazione..."

*L'aveva ucciso così, davanti ai suoi occhi?
Kuro rimase immobile, ancora in aria.*
 
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view post Posted on 8/4/2013, 19:29
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Proprio mentre Kuro stava levitando, cercando di capire chi quell'uomo dai bianchi capelli fosse, un lieve rumore si infittì dietro di lui. Non ebbe il tempo di voltarsi e vedere cosa stesse accadendo, ma nell'attimo successivo, per una brevissima frazione di secondo, percepì un forte pericolo osservando l'espressioni di Hideyoshi, che aggrottava la fronte, quasi spaventato. Poi qualcosa l'afferrò per il piede destro, iniziò ad arrancare lungo il suo corpo ancora in volo, aggrappandosi centimetro dopo centimetro ai suoi vestiti che lentamente andavano in brandelli. All'altezza del collo due piccole mani lo strinsero con vigore, per poi lanciare il suo, sebben piccolo, intero corpo all'interno della sua bocca..per poi sparire del tutto.

Attimi di silenzio, prima di un leggero sbuffo. Kuro scosse il capo, lievemente tremante. I suoi occhi erano diventati neri, un tutt'uno tra pupilla e sclera. Alzò lo sguardo, un lieve ghignò e tutto cambiò in un lampo. Senza esitare, senza pensare. Ogni nindo era andato via, ogni piccolo frammento del suo essere calmo e pacato ora era pervaso dall'odio, dal dolore, dalla voglia di fare del male a chiunque: fare del male al Kaguya dinanzi a se.
Senza esitare si lanciò contro di lui, sfoderando la sua lama, che al contatto con il suo palmo della mano destra, aveva assunto anch'essa un filo dalla nera colorazione. Uno strano chakra viola lo avvolgeva, come una coperta, il vento la scoteva. Senza pensare, inserì il proprio chakra dentro la sua fedele lama, per allungarla in meno di mezzo secondo, dirigendola verso il Cantore. Inclinò la testa verso sinistra e con un ghigno famelico parlò lievemente.


- Sei morto.


<bukijutsu di Supporto> - (Deformazione) Lunghezza - (Chk: 40)
“Il Ninja deforma la propria spada, allungandola verso l'avversario in una stoccata o in un fendente. A seconda del tipo di Spada, il raggio e i bonus di questa tecnica cambiano secondo questo schema:
Katana: La Katana allungata ottiene un bonus alla Frz di +40.
Dai-Katana: La Dai-Katana Allungata ottiene un bonus alla Frz di +50, ma essendo stata resa più pesante l'utilizzatore della tecnica avrà un malus alla Vel di -5.
Tachi: La Tachi allungata ottiene un bonus alla Frz di +45. Utilizzando questa tecnica per attaccare,

<bukijutsu a lungo raggio> (Combo Deformazione) - Ikorose : Trapassa a Morte - (Chk: 80)(Frz:+100)(Necessita di Deformazione Lunghezza) "Con il comando "Trapassa a Morte" Kuro è in grado di sfruttare la deformazione in lunghezza della propria lama, rendendola davvero letale in combattimento. Infondendo in essa il proprio chakra, è possibile dare all'allungamento della sua Shinsō una velocità di estensione oltre ogni limite umano; infatti questa può allungarsi per un massimo di 20 metri, in un tempo davvero ristretto. Se la lama viene allungata fino a un massimo di 10 metri la lama potrà essere utilizzata per difendersi, viceversa se l'allungamento sarà superiore ai

[Frz: 208]
[Attacco: 208 (Frz) + 40 (Deformazione) + 100(Bonus) + 21 (Spec) + 10 (Shinso): 379]
 
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view post Posted on 10/4/2013, 15:38
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*Nero. Il nome del ragazzo si specchiava finalmente nell'animo, ed attraverso gli occhi faceva sprofondare il Kokage in un abisso. Davanti al Cantore non più lo shinobi dallo sguardo determinato, ma una marionetta, un fantoccio animato da Watashi.
Era accaduto tutto così in fretta, tanto che pareva impossibile essere giunti a quel punto. Il Cantore non si era reso conto di nulla fino all'ultimo momento, e Kuro... Kuro probabilmente era morto chiedendosi cosa stesse accadendo. Il Kage strinse la presa attorno alla Corolla...*


(Dannazione... sono rimasto immobile... immobile... come posso sperare di salvare Auron?)

*Serrò i denti in un moto di frustrazione. Se fosse scattato in un lampo... se fosse intervenuto... se l'avesse scacciato. Forse avrebbe potuto farcela.
Questo si rimproverava, e intanto Kuro inclinava il capo, ghignava senz'anima, lasciando intuire allo shinobi quale sarebbe stato l'atto seguente... lo wakizashi subiva il medesimo destino di chi lo brandiva, e vapori violacei iniziarono a riempire la notte...
Poi, un lampo. Il sibilo della morte a pochi centimetri da lui, la punta di una lama uscita dal nulla... e le parole di Kuro.*


(?!)

(Vel:262+115=377 - 379= -2 + 34(def/5)= //)(Stm:207-6=201)



*Il ferro superò la stoffa consunta della sciarpa, arrivando alla guancia. Un gelo tossico irradiò la carne e le ossa, ed Hide sentì una nuova cicatrice aggiungersi alla lista... la lama continuò a scorrere in allungamento, strappando del tutto la sciarpa e tirandosela dietro...
Il vento sferzò la pelle sudata, rubò il sangue alla ferita, trasformò l'uomo in un'ombra... e prima che Shinso avesse raggiunto la massima estensione, il Kokage giungeva ad un metro da Kuro. Le gambe si erano mosse da sole, lasciando dietro qualche lieve zaffata di polvere, e la lama allungata servì a guidare la corsa del Kaguya al suo bersaglio...*


<attivazione> - 1° Stadio del Sigillo - (Vta: - 3/4/5/6 x turno)
"Rilasciando in parte il Sigillo maledetto, il ninja del suono può divenire più potente a scapito della propria vitalità, che costituisce il “prezzo” dell'oscuro potere di cui il ninja si servirà per sconfiggere l'avversario. Esistono diverse varianti del sigillo,differenziate l'un l'altro dalla natura del soggetto portante."

- Kaze no Juin - (Frz/Chk/Vel: + 15/25/35/45)
"Il Segno Maledetto del Vento consiste in tre temi ricurvi e spiraliformi che, una volta raggiunto l'intero corpo, si mostrano come una emblematica griglia floreale. Fornisce un aumento sostanziale alla forza e alla rapidità dell'individuo, oltre ad amplificarne ulteriormente il proprio chakra.

Germoglio (Stm -1 per turno)
"La prima e più elementare Estrazione che un giovane Kaguya può sfruttare. Estrarre l'ulna prevede una manipolazione ossea che sta alla base della Kekkei Genkai di questo clan. Stendendo l'avambraccio ed applicando una leggera pressione muscolare, l'ulna sboccia dal centro del palmo e viene considerata come un allungamento dell'arto stesso. Conferisce un bonus a Frz/Dif/Res di +4/+11/+19/+28. Infligge ferita perforante".

(Stm:201-1=200)(Vta:109-4=105)(Frz:302 - Vel:272 - Chk:125)



*Una sensazione familiare, naturale; il Segno si diramò in un istante, riempiendo di crepe incandescenti il volto di Hide ed annullando il male provocato dall'estrazione della Corolla... l'energia nera scivolò fuori dal pastrano, scacciando quella violacea del mostro.
Il nuovo potere diede al Kage la forza di proiettare lo scatto in un Ballo della Camelia, ruotando la Corolla per disarmare Kuro e torcendo poi il corpo in un violento calcio al fianco.*


<taijutsu Ravvicinata> - Tsubaki no Mai - (Stm: -4)(Frz: +60)
[Questa Coreografia richiede l'estrazione "Germoglio" per essere eseguita.]
"Una delle danze più elementari ed istintive, appresa in giovane età per domare e scatenare la propria passione al tempo stesso. Forte di ciò, lo Tsubaki non teme l'inferiorità numerica ed anzi permette di aprire voragini tra le linee nemiche. Il guerriero attacca d'improvviso, saltando nella mischia con in mano il Germoglio e lasciandosi circondare dal nemico. Qui inizia la danza, una selva di colpi portati in affondo mentre il corpo si contorce, e portati di taglio mentre il mondo rotea attorno al Kaguya. Gli occhi non servono più; bastano l'odore del sangue ed il fremito della morte a dirigere la lama.
Colpisce un massimo di tre nemici contemporaneamente, ferita Perforante.
[Doppia Arma:
- Corolla: lo Tsubaki disarma gli avversari, se impugnano armi, ed è difendibile con un malus di 25.]

(Frz: 302 + 60 + 69 spec + 123 furore + 17 corolla + 11 germoglio + 8 scarponi + 10 lama fischiante= 600)(Stm:200-4=196)



Edited by .Hide - 13/4/2013, 02:05
 
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view post Posted on 11/4/2013, 01:24
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Quella funesta ombra si era quindi impossessata del corpo di Kuro, solo di quello. Compiva azioni spropositate: mai una persona pacata come Kuro avrebbe lontanamente immaginato di attaccare qualcuno senza una valida motivazione, anzi, forse anche con una ragione sensata, avrebbe esitato prima di gettarsi a capofitto nello scontro. I suoi occhi erano completamente neri, il suo chakra era diverso. Stava usando il suo corpo come un burattinaio muove le sue marionette, muovendone i fili e facendo compiere lui pessime azioni. Sembrava però conoscere le sue tecniche, il suo volare, la sua tecnica di deformazione della lama. Ora Kuro non pensava più, era intenzionato solo a fare del male, a portare a quel giovane ninja che gli si parava davanti, morte e dolore. Non gli interessava neanche delle evocazioni, tant'è che non appena Hideyoshi schivò il colpo e si metteva in posizione per scattare su Kuro, lo Spadaccino Silente balzò indietro con una possente capriola, raccolse col pollice una buona parte si sangue che colava ancora, seppure lentamente, dal braccio ferito nell'ultima missione, e compose i sigilli necessari. Posò il palmo sul pavimento ed un sigillo circolare, con delle righe formate da kinji apparve al suo interno.

- Kuchiyose no Jutsu!


Un imponente cane nero apparve da una nuvola di fumo dalle medie dimensioni. Era Bull, la nuova evocazione di cui Kuro disponeva. Dunque conosceva davvero ogni mossa di Kuro? Poteva leggere lui nella mente? Senza esitare, lo Spadaccino decise addirittura di sacrificare quell'evocazione a lui cara, lanciandola con forza nella tecnica che Hideyoshi stava ora usando per attaccare. Il cane utilizzò la tecnica della sostituzione andando a scambiarsi interamente di posto con un piccolo ceppo di legno situato nei dintorni dello scontro, ma la rapidità del Kaguya fu sorprendente a tal punto da riuscire a raggiungere sia il cane che Kuro. Il giovane riuscì a difendersi al meglio da quell'attacco, mentre il cane subì una grave ferita alla zampa posteriore destra e tra un rantolo e l'altro, si accasciò a terra, sperando in un aiuto del suo aiutante. Kuro d'altro canto sembrava per nulla intenzionato ad aiutare il cane e senza esitare oltre, scattò verso Hideyoshi, abbassando leggermente il corpo correva con la braccia penzoloni. Immettendo nuovamente il suo chakra, questa volta sempre più scuro, all'interno di Shinso, sparò un nuovo attacco, con maggiore potenza. La lama si allungò, diretta al petto del giovane dai capelli bianchi. Sperava di passarlo da parte a parte.

- Addio, Kaguya.


<tecnica> -Tecnica del richiamo- (Chk: dipende dall'evocazione) "Il ninja si procura volontariamente una piccola ferita. Il sangue che ne sgorga è il sacrificio richiesto per attivare il legame con il contratto firmato, e la composizione di diversi sigilli permette di evocare le creature più disparate, sempre più potenti ad ogni grado ninja superiore a quello di Genin. Poggiata la mano a terra, la creatura evocata potrà agire seguendo le direttive dell'evocatore."

[Stm: 139,2 - 3,5: 136 App.] Evocazione Bull

Bull - (chk: 70)

Il Bull è un cane ninja piuttosto corpulento, rinomato fra gli altri cani ninja per la sua immane forza. Tuttavia, a differenza degli altri suoi simili, non mostra spiccate qualità nell'inseguimento e la sua velocità risulta piuttosto ridotta. Adatto agli scontri prolungati.

Frz: 280+14
Def: 215+24
Vta: 210
Chk: 100
Int: 75
Res: 215
Vel: 105
Stm: 394

<taijutsu ravvicinata> -Tenaglia Devastante- (Stm: -8)(Frz: +200) “Il Bull attacca l'avversario avvalendosi della sua possente mole per bloccarlo a terra e massacrarlo brutalmente. [Questa tecnica causa status Ferita da Urto e raddoppia l'effetto del Dolore]”.

<taijutsu> -Tremore- (Stm: -8)(Def: +190; Res: +170) “L'enorme cane sbatte le zampe con foga sul terreno. Il campo di battaglia viene così sconquassato da un leggero sisma in grado di rendere meno precisi gli attacchi dei nemici”.

Possiede un’Abilità nel Fiuto di due livelli superiore al padrone. Il livello di base è 4.


[239 + 239 + 100 : 578]
[Difesa Bull: 600 - 578: 22] [Vta Bull: 210 - 22: 288]
[Difesa Kuro: 600 - 578: 22 - 29 (Assorbimento): Parato]

<bukijutsu di Supporto> - (Deformazione) Lunghezza - (Chk: 40)
“Il Ninja deforma la propria spada, allungandola verso l'avversario in una stoccata o in un fendente. A seconda del tipo di Spada, il raggio e i bonus di questa tecnica cambiano secondo questo schema:
Katana: La Katana allungata ottiene un bonus alla Frz di +40.
Dai-Katana: La Dai-Katana Allungata ottiene un bonus alla Frz di +50, ma essendo stata resa più pesante l'utilizzatore della tecnica avrà un malus alla Vel di -5.
Tachi: La Tachi allungata ottiene un bonus alla Frz di +45. Utilizzando questa tecnica per attaccare,

<bukijutsu a lungo raggio> (Combo Deformazione) - Ikorose : Trapassa a Morte - (Chk: 80)(Frz:+100)(Necessita di Deformazione Lunghezza) "Con il comando "Trapassa a Morte" Kuro è in grado di sfruttare la deformazione in lunghezza della propria lama, rendendola davvero letale in combattimento. Infondendo in essa il proprio chakra, è possibile dare all'allungamento della sua Shinsō una velocità di estensione oltre ogni limite umano; infatti questa può allungarsi per un massimo di 20 metri, in un tempo davvero ristretto. Se la lama viene allungata fino a un massimo di 10 metri la lama potrà essere utilizzata per difendersi, viceversa se l'allungamento sarà superiore ai

[Frz: 270]
[Attacco: 270 (Frz) + 40 (Deformazione) + 100(Bonus) + 50 (Spec) + 10 (Shinso): 470]



Edited by .Kuroro - 11/4/2013, 20:10
 
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view post Posted on 13/4/2013, 01:32
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(Stm: 196-1(germoglio)=195)(Vta:105-1=101)(Frz: 317)(Vel: 287)(Chk: 140)

(Bastardo...)

*Il mostro si fece scudo con una delle evocazioni di Kuro, un grosso cane, che richiamato ad un istante dall'impatto ebbe la prontezza di sostituirsi con un ceppo nodoso. Non fu sufficiente, tuttavia, a risparmiarlo dal colpo turbinante del Kokage, che lo ferì col germoglio ad una zampa mentre col calcio spediva il tronco addosso all'evocatore, rimediando solo polvere e schegge. Kuro, anzi, il mostro, era ancora lì.*

(Maledizione... qui perdo tempo!)

*Balzò all'indietro, e portandosi a debita distanza realizzò che Kuro lo stava già incalzando. Gli correva incontro, rapido, replicando quanto aveva fatto poco prima. Lo wakizashi subì un fulmineo processo di modificazione, ed accelerò fino ad arrivare a pochi centimetri dallo sterno prima che il Kokage se ne accorgesse... ma stavolta era pronto. Il dolore per l'estrazione della Corolla era scomparso.*

(Vel: 287 + 140 + 52 bonus vel/5=279 eluso)(Stm: 195-7=188)



*Con un impetuoso colpo di reni il giovane Kaguya si sottrasse al colpo in arrivo, effettuando una capriola ad alta velocità e portandosi in equilibrio sulla lama allungata.
Da qui, sfruttando l'impeto, scattò in direzione di Kuro. I piedi si muovevano con precisione sul ferro senza sbagliare un passo, l'equilibrio era perfetto... era un Kaguya, dopotutto, e il mostro non aveva mancato di ricordarglielo.
Ritrasse il germoglio.*


(Prima non è riuscito a ritirare la lama in tempo, e questa volta, se vuole evitare il mio attacco, sarà obbligato a lasciare la presa... il cane non potrà aiutarlo, ammesso che lo voglia...)

<attivazione> -Guizzo di Forza- (Stm: -1) [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 4 : 28/30]
“Il ninja avverte i muscoli rinvigorirsi di colpo, pronto a scatenare la sua potenza sull'avversario incrementando la sua forza d'impatto.
Liv 4 : Frz +15."

Bocciolo (Stm: -5 Gemma)
"Un'arma complessa, insolita per lo stile rapsodico del Clan. Si compone infatti di due parti; la prima, la Gemma, è formata da omero, ulna e pugno chiuso estratti assieme, a mo' di mazza, ed infligge danni da urto con un bonus a Frz di +17/+31/+50. La seconda, la Corolla, è l'insieme di omero, ulna e radio, gli ultimi privi del polso e quindi aperti a formare una doppia lama. Anch'essa aumenta la Frz di +17/+31/+50.
Corolla e Gemma sono estratti in due turni separati, ed occupano una mano ciascuno. Tuttavia lo spettacolo è appena iniziato.
Nel corso del secondo turno, il Kaguya può già lanciarsi nel Kaika no Mai, e far fiorire un Bocciolo tra Gemma e Corolla. Unendo le due parti, la nuova arma ottenuta è un'asta a due mani che conferisce un bonus a Frz/Res/Def di +33/+55/+90, e infligge sia ferite da Urto che da Taglio."

<taijutsu ravvicinata> - Kaika no Mai - (Stm: -9)(Frz: +135)
[Questa Coreografia richiede le estrazioni "Corolla" e "Gemma" per essere eseguita.]
"Narra una leggenda che il Diavolo, accampatosi nell'entroterra dell'isola, fosse uscito di notte per meditare in solitudine. Mentre era assorto, circondato dalle nebbie, percepì qualcuno avvicinarsi rapidamente. Sollevò la lama per parare il colpo, ma l'avversario balzò oltre, alle sue spalle, e vestito di bianco iniziò a colpire da ogni direzione. Saltava, roteava, schivava, più veloce della nebbia, invisibile persino allo spadaccino. Pareva non toccasse mai terra. Un colpo lo raggiunse al braccio, e venne disarmato, lo raggiunse al ventre, e perse il respiro, lo raggiunse al ginocchio, e perse l'equilibrio.
Sopra di lui, tutt'uno con la foschia, un guerriero sostava immobile, in equilibrio su un'arma che lo shinobi non aveva mai visto. Una lancia contorta, pallida come chi la portava, armata da entrambe le estremità. Un ultimo sguardo, e facendo leva sull'asta il guerriero scomparve. I Kaguya avevano incontrato il loro nuovo nemico.
Il Ballo della Fioritura unisce Gemma e Corolla nel Bocciolo(il bonus estrazione per questa tecnica è dunque quello del Bocciolo), e permette di attaccare l'avversario senza essere sfiorati. Infligge danni da Urto e Taglio assieme, e permette al Kaguya di eludere l'attacco successivo con 30 di bonus."

(Frz: 322 + 135 + 33 bocciolo + 49 spec + 123 furore + 8 scarponi + 22 lama fischiante = 692 taglio e urto)(Stm: 188 - 15 = 173)



*A pochi metri dal bersaglio il Kokage spiccò un notevole balzo in avanti, fondendo Corolla e Gemma nel Bocciolo, e mulinandolo ad alta velocità prima di colpire.*
 
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view post Posted on 13/4/2013, 14:25
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Potenza, velocità e destrezza. Se si cercano degli aggettivi da accostare al nome Kaguya, questi tre sono senz'altro i più azzeccati.
Kuro aveva scelto addirittura di sacrificare Bull, la sua evocazione, gettandola letteralmente all'interno del ballo del ninja dai bianchi capelli, ma tutto questo non era servito praticamente a nulla. Con occhi sgranati fissava Kuro compiere quell'atto impuro ed ora lo osservava attaccare con la stessa mossa di prima, solo più veloce e potente. Ma le risorse dei Kaguya in combattimento sono quasi infinite, infatti con un balzo ben assestato ed una capriola in avanti il Kokage si potrò in perfetto equilibrio sulla lama nuovamente allungata di Kuro. Il processo di accorciamento era veloce, ma i piedi di Hideyoshi lo erano di più. Iniziò a correre verso Kuro restando in equilibrio sul freddo acciaio di Shinso. Lo Spadaccino non osservò neanche Bull cercando il suo aiuto, non gli interessava, per lui in quel momento era solo un mero strumento da combattimento troppo lontano per essere utilizzato. Hideyoshi avanzava col Bocciolo perfettamente formato tra le mani. Kuro era troppo orgoglioso, non avrebbe mai lasciato la sua Shinso per scappare, avrebbe preso in pieno l'assalto Kaguya, pur a costo della sua vita. Salti acrobatici, movenze rapsodiche. Il Kokage era letteralmente sparito nel nulla, solo un'ombra si ergeva attorno a Kuro che impassibile subiva ogni singolo attacco di quel brutale ballo, che conduceva lo Spadaccino sempre più vicino alla morte. Con un colpo perfettamente assestato al bicipite destro, la mano si aprì di scatto lasciando la forte presa sull'elsa della sua arma. Un colpo al ventre gli fece perdere il respiro, un colpo al ginocchio lo fece sbilanciare, uno al volto lo sbalzò via.
Il corpo di Kuro ormai privo di forze si era schiantato contro un albero: non volava più, stordito da tutti quei colpi era ancora miracolosamente vivo. Il sedere scontrò sul terreno duro composto dalle nodose radici dell'albero che ora gli faceva da letto, la testa china verso sinistra, la braccia penzolanti lunghe sul busto malridotto del ninja, i palmi delle mani aperti rivolti verso Hideyoshi. La prima vera sconfitta di Kuro, se di Kuro si può parlare. Il demone sembrava sparito, forse era stato distrutto con quei colpi, forse era scappato via. Kuro non si muoveva.


Edited by .Kuroro - 13/4/2013, 15:43
 
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view post Posted on 17/4/2013, 21:41
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*Raccolse lo wakizashi, e guardingo riprese la distanza. Ma l'avversario non si muoveva; il buio non era più scosso da alcun fremito... giaceva immobile, privo di sensi.
Il Kokage rilasciò il Segno.*


(È finita...)

*Era riuscito a spiazzarlo, alla fine. C'era voluto il Segno Maledetto, c'era voluto un colpo d'istinto... quel giovane non era uno shinobi qualsiasi. L'aveva riconosciuto come Kaguya, usava tecniche di deformazione non sconosciute al Cantore, si muoveva come un assassino...*

(Kiri, è o è stato un ninja di Kiri... come me.)

*Hide non l'aveva mai visto prima, era stato sul punto di andarsene, eppure, solo ora, dopo aver terminato il duello, realizzava quanto fossero vicini.
Kuro si era voltato verso di lui, si era presentato... così, senza pensarci, come fosse la cosa più naturale del mondo. Qualcosa che lui stesso avrebbe fatto volentieri solo tre, quattro mesi prima. Lo spadaccino aveva visto qualcosa, in lui? Qualcosa che Hide solo ora afferrava?
Scacciò quei pensieri.*


(Io... non posso più permettermi una sensibilità simile, non posso più voltarmi verso l'estraneo e presentarmi... non posso più ricambiare il cameratismo di uno sconosciuto...)

*L'aveva fatto, da shinobi di Oto; aveva provato a rimanere Hideyoshi Kaguya, genin di Kiri, una volta abbracciata l'ombra... sorridere, andare incontro alle persone, mostrare il lato migliore di sé, cose che aveva amato e coltivato, persino nella Kiri dei Momochi...
Ma gli anni l'avevano cambiato. Inutile dire il contrario. Lentamente si era spento, lentamente la fiamma che lo illuminava si era ritratta fino a divenire un lume nascosto. Che Kuro avesse intravisto questa luce o meno, non aveva importanza.
Era lì, esanime, avvolto dalla notte. Come Hide. Il fatto che questi stesse in piedi, e si stesse scervellando per venire a capo di quell'ennesimo sentore non faceva molta differenza.*


(Anche io sono un fantasma... alla fine...)

*Venne da chiedersi se anche per Otomika o per Keiichi era stato così... sparire, spegnersi mentre il mondo seppellisce i resti di quel che sei stato... delle spoglie d'infanzia, d'innocenza...
Ma forse Otomika non ne aveva mai avuta, d'innocenza... e forse Keiichi l'aveva già accantonata da tempo, arrivato ad Oto...
Il giovane Kaguya si avvicinò all'albero, a Kuro. Si chinò, e senza abbandonare la cautela appoggiò lo wakizashi a terra...
Tese una mano... era ancora vivo?

Un pulsare debole, ma costante. Il demone evidentemente aveva bisogno di mantenere in vita il suo ospite... ed Hide, Hide avrebbe dovuto ucciderlo sul posto. Conficcò a terra il Bocciolo... l'avrebbe fatto con la stessa lama impugnata da Kuro.
Non c'era alternativa; non poteva lasciarlo lì col rischio che si riprendesse... né poteva semplicemente scaraventarlo oltre le mura del campo... il demone non poteva stare dentro, e Kuro non poteva stare fuori.
Così, con la consapevolezza di essere divenuto un Fantasma, il Cantore si preparò a commettere il suo primo omicidio. Tornò alla mente l'istante in cui si era lanciato dalla rupe per salvare Dogger, l'uomo che l'aveva quasi ucciso... tornò alla mente il bandito nel vicolo, e le urla del maestro Koji...
Affondò il colpo.*


Ma una cosa potete fare, se volete avanti andare
rinnegar voi stessi, o i vostri compagni sacrificare....



*Si arrestò ad un centimetro dalla vittima. Spalancò gli occhi.
Perché quelle parole? Perché lì?
Aveva dimenticato quelle rime profonde, quella vibrazione nel petto. Non ricordava più le parole del Lupo, le aveva perse... eppure erano tornate senza preavviso, come un monito dal passato... la Notte di Kiri... rinnegar voi stessi...
Lasciò andare l'arma, vinto, senza scampo. Cosa avrebbe dovuto fare?
Non sarebbe riuscito ad eliminare quella minaccia, non sarebbe riuscito ad andarsene sapendo di aver fatto il suo dovere, per una volta, fino in fondo.*


(Bello shinobi che sono... bello shinobi... vorrei che mi avessi reso crudele, Ki... vorrei essere un assassino, una volta tanto...)

*Cadde in ginocchio, all'ombra dell'albero. Alzò gli occhi, e vide le fronde danzargli davanti... se Watashi avesse voluto prenderlo, quello era il momento.
Si osservò i palmi delle mani, avvolti nel loro guscio di pelle di serpente...
Vivere nell'ombra, resistere laddove altri si perdono... questo aveva detto ai suoi compagni, allo Studio.. questo aveva detto ad Onimio, a Sui...
L'unica strada che avrebbe potuto percorrere era lì, a pochi centimetri da lui... un corpo esanime, un'anima oscura.
Strinse la mano destra di Kuro nella sua. Il contatto freddo, granuloso, la terra tra loro.*


(Che altra morte potrei darti?)

<kinjutsu> -Imprimere il Seal- (Chk: 120)
"Grazie a questa tecnica, il KoKage può imprimere sulla pelle dei suoi ninja uno speciale Sigillo, che gli permetterà col tempo di diventare più forti. Il Seal è impossibile da rimuovere se non con la propria volontà o quella del KoKage stesso".

(Stm: 173 - 6= 167



*Quanto normale era divenuto quel gesto? L'aveva rifiutato ad Hiroki, e lo concedeva ad uno sconosciuto, magari contro la sua stessa volontà... un patto oscuro tra loro due, un'energia nera tra le mani.
Hide sentì la debolezza di Kuro, la sua vita appesa ad un filo, circondata dall'ombra... eppure c'era della luce, un chakra limpido, libero, chiaro... lo soffocava, lo marchiava, lo stritolava...
Una parte di sé si staccò di netto, come in passato, e prese la forma di una lama nera. La brandì, la usò per spezzare il demone, per consumarlo.... finché non vide di nuovo il suo riflesso nel chakra di Kuro, finché non ebbe increspato la superficie... ogni piccola onda generò un'ombra, ogni ombra duellò con la luce... e fu di nuovo equilibrio.*


(Ce l'ho fatta... Keiichi...)

*Cadde a terra, privo di sensi. Per la prima volta, imprimendo il Segno, era riuscito a controllarne gli effetti. Per la prima volta aveva salvato una vita, usando quel potere.*
 
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view post Posted on 18/4/2013, 14:36
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Tutto accadde troppo velocemente, troppo rapidamente per essere compreso a pieno. In un solo attimo Kuro era sceso da un albero, si era trovato dinanzi un ninja dai bianchi capelli, si era presentato, aveva risposto a delle domande. Il suo ultimo ricordo era legato a quel ninja di spalle che stava andando via, poi il buio. Buio più profondo.

Si trovava a vagare in una landa desolata, interamente ricoperta di bianco. Non v'era nulla, solo lui, nudo; i suoi piedi posavano su un più che gelido bianco pavimento, brividi ricoprirono il suo corpo. Non sentiva nulla attorno a se, non sentiva nulla dentro di se. Non era nessuno, non era niente. Non una traccia del suo chakra, nessuna abilità..Shinso non era con lui. Era consapevole delle sue abilità, non poteva però usarle. Provò a librarsi in volo senza riuscirci, decise di camminare lentamente per capire cosa fare, avvolto da una insolita quiete. Passarono ore ed ore ed il nulla era l'unica cosa che accompagnava Kuro nel suo cammino in quel posto. Più il tempo passava, più l'angoscia iniziava a prendere il sopravvento, il sudore si poteva sentire, ma nessuna goccia solcò il suo corpo ancora nudo. Il tempo sembrava fermo, non c'era vento, non c'era sole, non c'era cielo. All'improvviso però qualcosa spezzo il suo sguardo, attirando la sua attenzione. Era un giovane dai capelli bianchi privo di sensi, disteso a faccia in giù. Si avvicinò al ninja, afferrò le sue spalle e lo girò lentamente cercando di aiutarlo, fissò i suoi occhi e tutto divenne chiaro.

2hmh8us
In un attimo davanti a lui passarono delle immagini a gran velocità: era in volo, qualcosa entrò dentro di lui costringendolo ad attaccare quel ninja, Shizue. Era forte, si difendeva bene, con rapidi movimenti l'aveva sopraffatto. Era una strana sensazione, stava vivendo un'esperienza extra corporea. Vedeva il suo corpo ancorato ad un tronco d'albero quasi privo di vita, il Bianco che si avvicinava a lui, gli porgeva la mano. Appena i sue palmi si toccarono, tutto ritornò ad essere bianco, era di nuovo li, nudo e solo, nessuna traccia di quel ninja. Ma la cosa durò pochissimo. Questa volta sul palmo della sua mano v'era uno strano simbolo, tre piccole mezzelune molto sottili che si diramavano all'esterno.
Da quell'esatto punto del liquido nero e molto denso iniziò a fuoriuscire; sgorgando lentamente toccò il pavimento ricoprendolo interamente del suo tetro colore, in un attimo il paesaggio da bianco era diventato del colore della pece più scura. Le tre linee iniziarono ad avvolgere in maniera concentrica il braccio di Kuro, arrivando alla spalla, passando per il collo solcavano i suoi muscoli in maniera perfetta, fino a ricoprire tutto il corpo per poi giungere agli occhi, fermandosi esattamente sopra gli zigomi. La sclera era diventata nera, la pupilla completamente bianca, un cambiamento tale da rendere Kuro irriconoscibile.

Tutto cambiò nuovamente, per l'ultima volta. Ora era sveglio, in piedi accanto all'albero dove prima era quasi morto. Ai suoi piedi, disteso, il corpo del giovane Kaguya, privo di sensi, con accanto Shinso. Kuro si accovacciò per afferrare la sua fedele lama, stringendola come per scusarsi dell'averla persa durante uno scontro, per poi rimetterla nella sua fodera. Si avvicinò al giovane disteso, non sapeva cosa fosse successo, non riusciva a comprendere il perchè di quella sua strana "nuova" forma. Aveva chiaramente visto il combattimento, aveva visto che il giovane l'aveva aiutato a vivere, ma a quale prezzo? Aveva dato la sua vita per salvare quella di Kuro? Chi era in realtà quell'uomo?
Le forze di Kuro sembravano essere aumentate notevolmente in quello strano stadio, afferrò il ninja per il busto e lo caricò sulla spalla destra senza il minimo sforzo. Lo portò esattamente nei pressi di quell'albero e lo posò delicatamente li, mettendolo seduto, aiutandolo a sorreggerlo. Quasi d'istinto gli prese la mano, come per emulare il gesto che lui stesso aveva fatto poco prima, rilasciò un po' del suo chakra, che fuoriuscendo iniziava ad avere una colorazione violacea, avvolse la mano del Kaguya.


- Shizue..
 
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view post Posted on 21/4/2013, 04:36
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"Sta fermo..."

*Sospirò, gli occhi ancora chiusi. Si liberò dalla presa di Kuro con uno strattone, in volto un mezzo sorriso.*

"... non sono morto, e quello non è chakra curativo..."

*Recuperò il fuoco sbattendo le palpebre, ed osservando lo spadaccino vide che il primo livello aveva preso piede. Il chakra oscuro ne offuscava la figura, evaporando lentamente dalla pelle e tingendo di nero la sclera.
La mano formicolava, quasi insensibile; Kuro doveva aver tentato di fare esattamente quello che Hide aveva eseguito pochi minuti prima.*


(Perlomeno mi ha fatto rinvenire prima che arrivasse qualcuno...)

*Si alzò, la schiena contro il tronco dell'albero, gli occhi piantati in quelli dello spadaccino. Aveva funzionato davvero, era sopravvissuto, ed era merito suo... stava diventando bravo.
Tossì, la gola riarsa nemmeno fossero nel deserto.*


"Dammi la mano..."

*Voltò il palmo di Kuro finché non vide chiaramente il punto in cui aveva impresso il marchio. Tre linee, tre piccole linee che sviluppavano un motivo insolito. Il contatto con la pelle fibrillata dal chakra risvegliò definitivamente il Kokage, convogliò l'energia attorno a loro verso quell'unico punto.
Avrebbe dovuto fermare il flusso... poteva farlo, l'aveva già fatto... Kuro avrebbe imparato a controllarlo da solo, ma non lì. Troppo il rischio che qualcuno sopraggiungesse.
Impresse indice e medio sul Segno, e provò la stessa sensazione che l'aveva accompagnato nello Studio. I dintorni... il mondo... lo sentiva sotto i piedi, tutto attorno, come se l'universo avesse perso tridimensionalità, come fosse un tutt'uno... senza distinzioni. La natura del Segno non smetteva mai di affascinarlo e sconcertarlo; faceva luce su un elemento, un macigno, e subito si rivelava la montagna alle sue spalle. Qual'era la sua vera origine? Perché tanta bestialità, tanta oscurità, eppure tanta beatitudine, tanta completezza?
Mentre il Segno regrediva al suo stadio normale, riportando Kuro tra gli uomini, Hide giungeva ai piedi dell'ennesimo colosso da scalare. Era l'identità data al Segno, la volontà sua, passata di erede in erede, a celarne il cuore? Rivide i tre Sentieri attorno a lui, per un momento...*


(Quale sia la mia strada... prima di svanire, verrò a capo almeno di questo... questa forza della natura...)

*Interruppe il contatto con Kuro. Era finita.
E riaprì gli occhi, benché fossero già ben aperti, sul mondo circondato dalla notte...*


(Keiichi... mi hai dato la chiave, no, le gambe per percorrere una strada così tortuosa... ora che il Segno non ha un suo volere, non può nascondersi oltre...)

"Vieni con me, Kuro-san."

*Camminarono per qualche minuto, svicolando tra le ombre del Campo. Di nuovo, come infinite altre volte nel corso della sua giovane vita, il Kokage aveva molto a cui pensare... e pensava già troppo di suo.
E mentre pensava parlava, due cose che mal si conciliano... ma non era quello il momento di dividere lingua e cervello, anzi.*


"Ciò che ho appena impresso su di te... è il Segno Maledetto del Suono. È un nome appropriato, perché maledetta è la volontà che lo anima... una parte di me, e di chi mi ha trasmesso questo Segno a sua volta, è ora impressa a fuoco su di te.
Ti ha salvato la vita, e molte altre volte lo farà... ma dovrai agire con cautela, perché il Segno fa appello a quanto di più oscuro è in te... lo amplifica, se ne nutre...
Riuscirai ad importi, col tempo... ma finché avrà una sua volontà, latente o meno, non abbassare la guardia... mai.
Io.... troverò un modo di porre fine a questa maledizione... ma sono debole, ancora troppo debole... se tu..."


*Smise di camminare, attorno a loro, niente più che il buio. Si voltò verso lo spadaccino, il verde nell'azzurro.*

"Se tu mi aiuterai, percorreremo assieme la strada verso la libertà... nessun ostacolo sarà troppo elevato, nessuna fatica insostenibile. Io sono il Rokudaime Kokage del Villaggio del Suono, il Cantore di Lame, Hideyoshi Kaguya. E tu, Kuro, da oggi sarai le mie ali."

*Pensò ai suoi compagni, al villaggio, a Keiichi, ad Otomika, a Kiri, a Watashi. Se avesse potuto spiccare il volo, il traguardo verso la conoscenza, la completezza, sarebbe stato a portata di mano.
Il viaggio iniziava lì, nella notte. Di fronte ad uno sconosciuto.
Allungò la mano destra, aperta. Come avrebbe risposto il ragazzo?*
 
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view post Posted on 21/4/2013, 14:58
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Con gli occhi ancora socchiusi il Kaguya parlò velocemente, strattonando Kuro per liberarsi dalla sua presa. Con un lieve sorriso in volto disse lui di stare fermo, indicando che il chakra che aveva usato non era di tipo curativo, quindi inutile in quel momento. Ma l'utilizzo di quel chakra da parte di Kuro era più che giustificato dopotutto; non sapeva cosa fosse, l'unica cosa di cui era al corrente era che quella linfa gli aveva salvato la vita, e apparentemente non costava lui nulla provare. Ma più lo usava, più quella strana fitta al cuore cresceva, finchè in ninja dai capelli bianchi non aprì del tutto gli occhi, afferrò la mani destra dello spadaccino con indice e medio e, dopo aver impresso una piccola pressione, lasciò fluire dentro di lui ancora una volta quel violaceo ed oscura chakra, annullando l'effetto di quel segno che aveva mutato la forma del ninja. Era tornato al suo originale aspetto, non sentiva più dentro di se quell'innata voglia di violenza, di sangue, di morte.

Il Kaguya iniziò a camminare, seguito da Kuro. Parlò e prima che lo spadaccino se ne rendesse conto, aveva già compreso che era vivo per merito suo, gli era ora debitore. Le parole "sigillo", "cautela", "maledetta" echeggiavano nella sua mente confondendo le sue idee ma una cosa era chiara. Aveva un nuovo potere, da usare ad un elevato costo. Non interessava il prezzo da pagare, più cresceva e più i suoi poteri si amplificavano, la sua fama cresceva, il suo nindo si stava compiendo. Ora sul suo corpo v'era il Sigillo Maledetto del Suono, ora aveva di nuovo una bandiera da seguire, uno stendardo sotto cui stare. Non era più un ninja libero, uno scotto da pagare per essere ancora vivo.
Mentre si incamminavano, Kuro si avvicinò a Bill, ancora li per terra, con la zampa dolorante e sanguinante. Fece lui una carezza sulla grossa testa nera, sussurrando qualcosa. Sembrava dolce, quasi affranto.


- Bull..ti chiedo scusa profondamente. Non ero in me quando ti ho colpito. Ti giuro che non accadrà mai più, non permetterò mai più che qualcuno faccia del male a te o ai tuoi fratelli. E' una promessa.

il Bianco rivelò la sua vera identità, lasciando Kuro esterrefatto.

(Roku..? E' il Kage del Suono? Aveva detto di chiamarsi Shizue, aveva nascosto la sua identità. E' furbo..e io non lo sono stato.)

Allungò la mano, come per suggellare un'alleanza. Ma prima di rispondere al gesto, Kuro parlò. Non sentiva più la necessità di essere il ninja chiuso che era stato fino a quel momento, qualcosa ribolliva nel suo sangue, lo rendeva più audace, più.. aperto.

- Sono un ninja onorevole, Hideyoshi-sama. Considero l'onore una grande virtù e mi appellerò ad esso. Mi hai salvato la vita, sarò al tuo fianco e ricambierò la cortesia.

Un sorriso apparve sul volto di Kuro alla frase "da oggi sarai le mie ali". Ormai era abile, convogliò una minima parte del suo chakra sui piedi, librandosi in volo di qualche centimetro. Allungò la mano, afferrando quella del Kokage, palmo su palmo e strinse forte.

- Lo sarò.
 
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