Watashi 4A - La succuba e il Marchio, Passaggio di rango per .Hide e .Kuroro

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Sir Onion
view post Posted on 26/4/2013, 00:54 by: Sir Onion
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Mhh... mhhhh..

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"Mh... attento alla gratitudine, Kuro-san... potrebbe ucciderti.."

*Gli aveva strappato un demone dal corpo, rischiando la morte, ed era ricambiato con una birra ed una richiesta di risarcimento. Iniziavano bene...
In verità il Kokage non sentiva di dover ricevere alcun encomio da Kuro. L'aveva marchiato, e questo bastava a fare della sua vita, pur salva, un gioco d'azzardo. Benché il Cantore imparasse sempre di più a controllare gli aspetti basilari del Segno, era sempre un rischio portarlo addosso... e lo Spadaccino non mancò di esternargli le paure provate...
Il Kokage, come prima risposta, non fece altro che osservare la birra fumargli davanti. Non l'avrebbe bevuta, non si sarebbe mai preso una libertà simile... l'odore dell'alcol bastava a fargli rizzare i peli sulla nuca, dopo l'addestramento con Koji... tutto quel sake... e poi era ufficialmente in missione.
Ma il calore era benvenuto, specie su un volto stanco.*


(Ti ho dato un peso da portare, Kuro... è il pegno della tua resurrezione, ciò che di oscuro è rimasto in te, dopo il ritorno dall'ombra...)

*Si sorprese a pensare in quel verso, nonostante tutto. Qualcosa, un legame tra gli avvenimenti dello Studio e quanto era accaduto ad una manciata di metri dalla Locanda, mosse la mente.
Fece per parlare, per terminare la sua risposta, ma chi aspettavano si fece vivo. Yama apparve come uno spettro tra gli uomini, o come un uomo tra gli sbronzi, stessa cosa, e claudicando raggiunse il tavolo. Il Kokage incrociò il suo sguardo stanco, mentre prendeva posto, e rammentò che avrebbe dovuto mettere Kuro in guardia.*


"No, Yama-sama.... non bevo quando un mio compagno è disperso... è stata una gentilezza del qui presente Kuro, anch'egli shinobi del Suono.
Anzi, se volete favorire, vi ridarà colorito..."


*Fece le dovute presentazioni, e con un dito allungò il boccale verso il vecchio Uchiha.*

"Prima di rispondere alla vostra domanda... Kuro-san, ho detto che mi saresti stato d'aiuto, ma non ho mai detto che ti avrei portato dove io e Yama-sama stiamo andando... è una missione estremamente pericolosa, e tu devi prenderti del tempo per controllare il Segno, o ti ucciderà.
Potresti finire per essere un peso, più che un aiuto, allo stato attuale delle cose."


*Doveva essere duro con lo Spadaccino. Portandolo con loro, forse, il Cantore sarebbe riuscito a mantenere il Segno sotto controllo, ma si trattava di una speculazione remota. Molto meno effimera era invece la possibilità che, arrivati al Grande Tempio, le cose si mettessero subito malissimo.
E Kuro si sarebbe potuto trovare in serio pericolo. Come tutti, in quel luogo, ma con la variabile aggiunta di un potere insondato e pronto ad esplodergli in faccia.*


(Ma non posso nemmeno mandarlo alla deriva verso Oto... non saprei indicargli la strada, e certamente non lascerò che sia Jadoku ad indicargliela... quel codardo potrebbe tranquillamente darsela a gambe al primo accenno di Progenie... no, non se ne parla...)

Eppure... non mi viene in mente un'alternativa. Fin ora siamo stati fortunati; fin ora nessuno si è accorto dell'ombra che ti ho impresso... e non potendoti indicare la strada per Oto, non posso nemmeno rischiare che uno shinobi del Campo ti scambi per un demone e ti uccida...
Kuro-san verrà con noi, per ora, Yama-sama... e vedremo di agire con quanta più cautela potremo...


*Si alzò lentamente, il corpo ancora stretto nella cappa scura, la luce sul viso combattuta dalla matassa di capelli ribelli.*

"Quanto a noi... apprezzo che vi prendiate la confidenza di approcciarmi con nome e cognome, Yama-sama, nonostante l'abisso gerarchico a dividerci... ma preferirei non ne abusaste, come avete fatto cinque minuti fa.
Per voi sono Hideyoshi-san, Hideyoshi, Hideyoshi-dono o Kokage-sama, decideste di abbandonare la piacevole affabilità che fin ora vi ha contraddistinto... ma non sono "Kaguya".
Ciò detto, partiremo domani mattina all'alba. Stanotte dormiamo qui, recuperiamo le forze, ci schiariamo le idee.
Venite."


*Marciò nuovamente tra la folla, il passo questa volta più deciso di quanto non lo fosse stato all'andata.
Non avrebbe voluto rimbeccare Yama, ma il vecchio aveva sgarrato due volte di fila, mancando l'appuntamento e rimproverandolo come si fa con un beone.
Ed Hideyoshi iniziava ad essere a corto di pazienza, nonostante il manierismo facesse da cuscinetto.
Quanto a Kuro... sarebbe stato attento. Doveva comprendere meglio la natura del suo Segno, e cercare di consigliarlo, per quanto possibile.

Prese una stanza per quattro, non essendovene disponibili da tre. Aveva preferito la locanda alle tende perché non voleva attrarre su di sé l'attenzione degli ANBU di Oto, che già potevano aver subodorato la sua presenza... e dovette pentirsene rapidamente.
La stanzetta valeva 40 ryo a notte, e ne ripagava nemmeno il dieci percento. Nessuna meraviglia che vi fossero pochi avventori. Non ci voleva un Aburame per sentire i tarli all'opera, e i letti avevano tutta l'impressione di essere abitati.
Poco importava.*


"Mettetevi comodi."

*Non si disturbò nemmeno a spogliarsi del manto; calò sul materasso, e cercando di ignorare i cigolii del legno provò a dormire. Il corpo di fianco, faccia al muro.
Non aveva molto di che parlare, quella notte. Poco rimaneva della notte, in ogni caso.*


"Kuro-san... presta attenzione al flusso del tuo chakra... può dirti molto sul Segno, e se ancora non ha assunto una forma senziente, di certo comunica attraverso quei canali, prima che tramite le tue emozioni.."

*Disse, senza girarsi. Lo Spadaccino avrebbe avuto di che preoccuparsi, quella notte.
Ed anche Hide... ma ormai vigile lo era patologicamente.*


(Per nostra fortuna, all'alba mancano poche ore.)
 
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