Esame genin n.43 - Tempesta in arrivo, per Nightrain92 e Il-Libe

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doc scratch
view post Posted on 15/12/2012, 19:26     +1   -1




Gdroff:
Iniziamo col dire che parto dal presupposto che abbiate letto tutto il regolamento accuratamente, quindi non spiegherò come ci si comporta in un gdr, quali sono le regole fondamentali di un combattimento o come si posta in modo comprensibile. Questo è un esame, ergo metteremo alla prova il frutto di questo stuio ossessivo del regolamento (che non è un testo di ingegneria aereonautica, quindi non penso avrà dato problemi a nessuno)
Valuterò le vostre capacità di scrittura, ruolaggio, presenza e in modo accessorio anche quelle relative alla parte numerica del regolamento. Non sarò molto severo, e potete chiedermi chiarimenti in ogni momento mandandomi mp o contattandomi in altri modi. Superarlo non è molto complicato, e insomma, iniziamo.
GDRon:

La mattinata era rigida e umida, al villaggio della nuvola. Non si vedeva ad un palmo dal naso, e per essere un posto a quella altitudine, e con quei burroni, non era proprio il clima più adatto ad andarsene in giro. Due studenti, quel giorno, avrebbero dovuto mettere alla prova anni di addestramento. Ad attenderli, un coprifronte agognato da molti, e simbolo di un passaggio all'età adulta quasi indispensabile, in un villaggio ninja.

Descrivete la giornata del vostro pg, se decide di andare in accademia o farsi un giro o che, non importa davvero, vorrei solo un bel post introduttivo per conoscere entrambi meglio :)
 
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Nightrain92
view post Posted on 15/12/2012, 21:14     +1   -1




OFF// Spero che il mio stile possa essere gradevole. Cercherò di essere relativamente sintetico invece che di perdermi in descrizioni infinite e nel minimissimo dettaglio (che è una cosa che a me personalmente non piace proprio). Poi farò in modo di parlare in modo semplice e con termini alla mano, sperando anche di riuscire a strappare qualche sorriso. Quello che vorrei fare è rendere la lettura semplice e piacevole, se ci riesco. Certo dato che questo è un post introduttivo non riuscirò a sintetizzare più di tanto, perché dovrò cercare di far inquadrare la psicologia e la situazione del mio personaggio.//ON

L'esame era oggi. O almeno, relativamente oggi. Erano le 00:25 di notte, e Iwao non riusciva a chiudere occhio. Suo padre era dall'altra parte della casa, dormiva profondamente e non sentiva suo figlio urlare...

Iwao: "Tecnica della sostituzione!"

Ma continuava a dormire serenamente, dopo la stancante giornata di lavoro. Iwao, infatti, non riusciva ad addormentarsi, e quindi decise di esercitarsi nell'esecuzione di tutte le tecniche che aveva studiato all'accademia. Ricordava ancora le parole di uno dei suoi insegnanti:

CITAZIONE
Se vuoi riuscire a fare una tecnica bene, davanti uno sconosciuto o in combattimento... Devi prima averla fatta e rifatta a casa per 1.000 volte.

E infatti lo stava facendo, esercitandosi come un matto.

Iwao: Tecnica della trasparenza!

Certo ovviamente Iwao non prese alla lettera le parole dell'insegnante, ma ne capiva il significato. Il punto era che quando si è di fronte agli altri ci si potrebbe far prendere dall'ansia, e magari sbagliare anche se una cosa già la sai fare. Ma se oltre a saperla fare l'hai fatta e rifatta tante volte, si avrà la consapevolezza necessaria per evitare che il problema si presenti.

Iwao: Moltiplicazione del c-

????: RAGAZZINO! E NOTTE FONDA E VOGLIO DORMIRE, STA ZITTO!

Una voce fuori dalla finestra interruppe l'allenamento del giovane studente... Pare che era ora di smettere, e di andare a dormire. In teoria, almeno. Infatti, come già detto, Iwao non aveva neanche un briciolo di voglia di dormire... Quindi non gli rimase che mettersi a sedere e ripassare il lato teorico delle tecniche. Poi però si rese conto che la stanchezza combinata allo studio eccessivo gli stava mandando il cervello in pappa, e così decise di sdraiarsi sul letto e leggere uno dei suoi libri di storie di fantasia in attesa del mattino, dato che tanto la possibilità di addormentarsi la aveva già esclusa da ore. Da lì Iwao riuscì a rilassarsi, e all'interno dei mondi immaginari pieni di eroi, draghi e stregoni il tempo passava in fretta. Era già mattina, ed era ora di andare a sostenere l'esame. Le parole dell'insegnante risuonavano ancora nella testa dello studente... "Se vuoi riuscire a fare una tecnica bene, davanti uno sconosciuto o in combattimento... Devi prima averla fatta e rifatta a casa per 1.000 volte." Ma era la parola "combattimento" quella che più gli metteva paura! Se fosse stato promosso, una volta diventato ninja avrebbe dovuto affrontare dei combattimenti e sarebbe potuto morire! Se fosse stato bocciato invece, sarebbe stato suo padre ad ucciderlo, perché lui a sua volta sarebbe stato ucciso dalla ex moglie e madre di Iwao (ninja del flauto demoniaco)! E lei, a sua volta, sarebbe stata guardata dall'alto in basso dalle sue colleghe ninja, in quanto sarebbe diventata quella che "ha il figlio che non è un ninja"..! Insomma, pare che Iwao si fosse ritrovato ingarbugliato in una matassa di complessi mentali che non erano neanche suoi...

(Cosa ne sarà di me adesso..? Qualsiasi cosa accada, finirà comunque nel peggiore dei modi! Io vorrei solo prendere la mia chitarra e fare l'artista di strada! Non mi interessa di essere povero e che i ninja sono benestanti, voglio solo fare la mia musica! Ma non il flauto, la chitarra...)

Uscì di casa, c'era molto freddo ma Iwao lo aveva notato e si era ben coperto. Inoltre, nonostante fosse presto c'erano ninja dappertutto... Pare che fuori dal villaggio ne stessero succedendo di tutti i colori e che ci fossero delle bestie immonde a piede libero. Normalmente non erano molte le notizie che venivano fatte trapelare, ma quelle poche che si diffondevano venivano spesso ingigantite. Una volta un compagno di classe di Iwao gli racconto che un ninja di Suna era stato ingurgitato da "una margherita gigante con i denti aguzzi e i piedi".

(cosa mi succederà se divento un ninja..? Mi manderanno la fuori a combattere contro i tulipani assassini e le rose carnivore..? Noooo, io non voglio morire divorato da una rosa!!)

Che la storia della margherita fosse vera oppure no, sta di fatto che la situazione fuori dalle mura non era proprio delle più pacifiche, ecco perché c'erano così tante guardie in giro. Alcuni di quei ninja osservavano Iwao ogni volta che usciva di casa e dovunque andasse... Ma per "fortuna" Iwao era così sommerso dallo studio che non usciva quasi mai. Studiava così tanto perché a quanto pare avere un figlio che non ha il massimo dei voti può causare delle cattive nomine: se fosse accaduto sua madre lo avrebbe fatto magiare da uno dei suoi eoni. In pratica sembrava che comunque andasse, Iwao sarebbe finito nello stomaco di qualcuno. Però in effetti una margherita è più carina rispetto agli eoni della madre, pensò, quindi forse era meglio essere promosso, diventare un ninja e essere mandato a farsi mangiare da quella...
Tra un pensiero e l'altro, Iwao aveva ormai raggiunto l'ingresso dell'accademia. Ormai non gli restava altro da fare che entrare per andarsi ad informare di cosa avrebbe dovuto fare adesso per poter cominciare il suo esame.


Edited by Nightrain92 - 16/12/2012, 12:42
 
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doc scratch
view post Posted on 24/12/2012, 20:09     +1   -1




-Hei, ragazzo...-

Un tizio stava seduto accanto all'ingresso dell'accademia. Aveva un aspetto strano, e non molto appariscente (infatti non l'aveva notato fino a quel momento). Vestiva di pelle e toppe, più toppe che pelle a giudicare dallo stato dei suoi vestiti, e portava una bandana ben calata sulla fronte, dalla quale uscivano capelli lerci e scarmigliati. Aveva una lunga custodia dietro di sè, e occhi gelidi e grigi.

-Cosa ci stai andando a fare, là dentro?-

Aveva una voce roca, cupa, e assolutamente disillusa. Non si capiva cosa intendesse dire, se era un bene o un male entrare in accademia, e tuttavia pareva l'incarnazione dei dubbi dello studente riguardo al fatto fosse il caso di entrare in accademia e diventare finalmente ninja o meno.
Pareva in tutto e per tutto un vagabondo, e in quel momento non c'era davvero nessuno in zona. Che fosse un vagabondo qualsiasi era improbabile, dentro un villaggio ninja, ma come smascherarlo per quello che era, se era qualcos'altro? E cosa ci faceva lì in ogni caso?
 
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Nightrain92
view post Posted on 24/12/2012, 23:33     +1   -1




C'era decisamente freddo quella mattina, ma non fu per quello se un lungo brivido gli percorse la schiena. Un uomo, proprio li a fianco l'ingresso dell'accademia, lo fermò con un tono di voce che fece salire il cuore in gola all'aspirante ninja. Rimase immobile per qualche istante, poi si voltò. Alla sua destra c'era un uomo con addosso vestiti molto vecchi e usurati, strapieni di toppe, e portava sulla schiena una custodia della quale il ragazzo non riuscì a capire cosa potesse contenere. Tuttavia ciò che più lo colpì era lo sguardo gelido e penetrante. Tanto penetrante che sembrava quasi aver abbattuto le mure della sua mente e che avesse letto tutto ciò che vi fosse al suo interno comprese tutte le sue insicurezze, tutti i suoi dubbi e tutte le perplessità. Un secondo brivido gli percorse la schiena. La successiva frase dell'uomo sembro quasi confermare ciò che il ragazzo aveva provato. Con una voce quasi priva di stato d'animo alcuno gli chiese per quale motivo stesse entrando in accademia. Un terzo brivido percorse la schiena dell'aspirante genin. Si voltò immediatamente per controllare se ci fosse qualcuno, e notò con stupore che da quelle parti non c'erano più i ninja che fino a poco prima aveva erano per le strade a fare da guardia. Erano soli, lui e quell'uomo.

A-ah... Salve..! I-io..? A-all'accademia..? B-beh... Devo... F-fare... Un e-e-esame... si... un esame...

Purtroppo Iwao ha un difetto, è trasparente. E' totalmente incapace di nascondere quello che prova. Specialmente se è davanti l'accademia di mattina presto a parlare da solo con un uomo dallo sguardo gelido e una voce inespressiva. Diede un altra rapida occhiata intorno per controllare se fossero arrivati dei ninja di guardia ma niente, non c'era nessuno. Torno a guardare il suo interlocutore, fece il possibile per forzare un sorriso. Rimase così a guardarlo per alcuni secondi, poi fece un inchino a modi saluto e parlò di nuovo con rinnovata insicurezza, adesso amplificata più che mai.

Ehm... C--c-c-con permesso... io... v-vado che... è ora, credo... (spero) b-buona giornata, a-arrivederci...!

Si voltò verso la porta ancora con il sorriso forzato e quasi ridicolo stampato in volto, e mise una mano sulla maniglia. Stava per aprire, ma si fermo per un attimo. Gli sembro di udire di nuovo la voce dell'uomo che stava a pochi passi da lui ripetere nuovamente la stessa frase. "Cosa ci stai andando a fare, là dentro?" Una serie di numerose immagini passarono per la sua mente in un solo istante. Ottima domanda, pensò. Cosa ci stava andando a fare la dentro? Probabilmente a porre fine alla sua vita, non solo in senso fisico ma più in senso spirituale. Il suo sogno era quello di fare il musicista per tutta la vita, ma per via della parentela con i membri del flauto demoniaco il suo sogno era sfumato. Quel copri-fronte che avrebbe ricevuto se fosse stato promosso... Non avrebbe solo rappresentato la sua appartenenza a Kumo, e il suo impegno al servizio del villaggio. Avrebbe rappresentato anche le ali spezzate ed i sogni infranti di Iwao. Ma non c'era nulla da fare, anche se adesso rinunciasse ad entrare e tornasse su i suoi passi, anche se provasse a fuggire da quel futuro, sarebbe stato inutile. Sapeva bene di cosa fosse capace sua madre, lei sa essere di gran lunga più spaventosa dell'uomo con cui aveva appena parlato. Tutti questi pensieri attraversarono la mente del ragazzo in pochi istanti, subito dopo tornò alla realtà, spinse la maniglia e fece di nuovo per entrare.

Edited by Nightrain92 - 25/12/2012, 19:06
 
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doc scratch
view post Posted on 27/12/2012, 14:46     +1   -1




A parte qualche errore di ortografia tutto a postissimo. Buon personaggio, nevrotico al punto giusto.


L'uomo dall'aria tranquilla ghignò sommessamente, in uno stile ancora più inquietante. Si alzò, custodia e tutto, e cominciò a camminare dietro al ragazzino, come se fosse la cosa più normale del mondo. Non aveva coprifronte di alcun tipo, ma non pareva disturbato in alcun modo. Di sicuro, non era vestito come un ninja, nè pareva essersi rasato o lavato da giorni. Era inoltre molto alto, molto più alto dell'aspirante ninja, e spaventosamente magro, uno spaventapasseri dal sorriso non proprio inquietante e dal tono espressivo come piombo.

-He... quindi preferisci la vita del ninja, eh?-

Oltre la porta, l'accademia pareva normale, come al solito. L'uomo lo seguì anche lì dentro, sempre ghignante. Un sensei guardò il ragazzino, storcendo il naso. Non era un sensei molto simpatico, da quello che ricordava l'aspirante flautista, e non si comportò in modo simpatico neanche quella volta.

-Shurano-kun... il tuo esame è nel campo di addestramento 3, subito fuori dall'accademia. Non arrivare tardi, o verrà considerato nella valutazione.-

Non degnò di uno sguardo il rozzo accattone che era entrato al suo seguito, evidentemente ignorandolo di proposito... l'altro tuttavia gli lanciò un saluto sarcastico, che non venne corrisposto in alcun modo. Non parevano in buoni rapporti, e in effetti non sembrava improbabile. In più a quanto pareva per quanto dimesso e impresentabile, la presenza di quel tizio non suscitava commenti o sguardi strani: pareva essere autorizzato a stare lì dentro. Continuò a seguirlo ad una certa distanza anche mentre lo studente si dirigeva al campo di addestramento, e quando vi arrivò si limitò a tenersi ad una distanza di sicurezza, mentre il maestro di Iwao, un grsosso sensei di nome Kensai, che lui conosceva, lo accoglieva ridendo.


-Finalmente il grande giorno, eh, ragazzino? Molto bene. Cominciamo col sentire come ti senti: pronto?-


Anche il maestro parve ignorare il vagabondo appoggiato ad un muro poco lontano: il campo d'addestramento in questione non era altro che uno spiazzo circondato da alte pareti di roccia, fresco e riparato tra il lato della montagna e il retro dell'accademia. Era comunque piuttosto ampio e confortevole, ma dato che il terreno era di solido granito non era il caso di fare acrobazie troppo spettacolari, in quel luogo.
 
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Nightrain92
view post Posted on 27/12/2012, 16:57     +1   -1




///ahahahah Eh beh si nevrotico si, ha un bg abbastanza stressante! XD///

Aveva appena varcato l'entrata dell'accademia, quando l'uomo parlò nuovamente. Erano strane, però, le cose che diceva. Iwao ebbe nuovamente la sensazione che quest'ultimo fosse capace di leggergli nel pensiero...

-He... quindi preferisci la vita del ninja, eh?-

Iwao si volto di nuovo verso di lui, forzò di nuovo un sorriso e fece un altro inchino.

Si... B-buona giornata..!

Andava interpretato. Il significato reale era più o meno "okey, è stato un piacere parlare con te (ma anche no) , ma adesso è meglio se ci salutiamo!"
Tuttavia pare che il messaggio non fu recepito o fu volontariamente ignorato, in quanto l'uomo senza alcuna ragione, cominciò a seguirlo... Cosa voleva? Perché era entrato? Perché nessuno gli diceva nulla, nonostante fosse sporco e losco?


(P-erché non se ne va? Ma che vuole? Meglio ignorarlo, prima o poi qualcuno dovrà pur dirgli di andarsene, no?)

Non dovette camminare molto prima di incontrare uno dei suoi insegnanti. Quest'ultimo, con la sua aria del tipico insegnante antipatico, gli spiegò dove si sarebbe svolto l'esame, una raccomandazione, sbaglio pronunciare il suo cognome -Iwao avrebbe voluto correggerlo, però pensò che era meglio evitare- ma poi nient'altro. Quasi non avesse neanche notato il vagabondo, nonostante quest'ultimo lo avesse anche salutato con un cenno. Iwao rimase molto sorpreso da ciò e avrebbe voluto dire qualcosa al riguardo, ma se sua madre avesse scoperto che i suoi voti avevano subito un malus perché era arrivato in ritardo all'esame lo avrebbe scuoiato vivo. Meglio affrettarsi al campo, ben poche sarebbero state le ragazze che avrebbero mostrato interesse per un Iwao privo di pelle e con interiora, muscoli e vene costantemente allo scoperto. Per non parlare poi della costante perdita di sangue... No, non era proprio il caso. Fece un cenno con la testa all'insegnante per dire che aveva capito, poi si voltò e camminò a passo spedito verso la nuova meta. L'uomo lo stava ancora seguendo, questa volta però un pò più distante, abbastanza da non sentire più i suoi ghigni.

("preferisci la vita del ninja"... detto così sembra come se fossi stato io a scegliere!)

Il vagabondo rimase anche quando Iwao entrò al campo d'addestramento! Solo che adesso rimaneva a una certa distanza. Ad accogliere l'aspirante Genin fù un insegnate di sua conoscenza, un uomo abbastanza robusto e decisamente più "umano" e socievole rispetto l'altro precedentemente incontrato. Gli chiese come si sentiva e se era pronto.

(Pronto? Per essere mangiato? Beh, dipende, questione di gusti. Per quelli a cui piace la carne al sangue credo di si, anche se sinceramente credo che un pò si dovrebbe rosolare comunque... Poi ci vorrebbe giusto una goccia di salsa di soia, del buon riso e per gli amanti del piccante anche un pò di wasabi! In quel caso si che mi sentirei pronto!)

Preferì che quei pensieri rimanessero tali, abbozzò un altro sorriso forzatissimo e formulo una frase che senza accorgersene rappresentava una perfetta via di mezzo tra ciò che Iwao sentiva realmente e la classica risposta che ricevono normalmente tutte le domande simili quella.

La ringrazio, Kensai-sensei... Mi sento abbastanza bene credo, e immagino di essere anche discretamente pronto...

Il vagabondo era ancora lì, appoggiato ad un muro, e osservava ogni cosa. Era alto, magrissimo, sporco. Portava con se una grossa custodia, che poteva benissimo contenere anche uno strumento musicale. Persino una chitarra, lo strumento tanto amato dal giovane. Li, inerme, riusciva quasi a mettere Iwao in soggezione. Quell'uomo aveva adesso un aspetto quasi familiare. Lo aveva già "visto", nella sua immaginazione. Numerose furono le volte in cui Iwao provò a spiegare alla madre che non voleva diventare un ninja a favore dell'arte, e ogni volta essa ripeteva sempre le stesse cose: l'artista è povero, affamato, sporco, senza una casa. L'artista fa una vita orribile. Il ninja ha fama e soldi. La vita del ninja è bellissima.
Quell'uomo era l'incarnazione dell'idea che sua madre aveva degli artisti. Quell'uomo era l'inevitabile futuro al quale sua madre sosteneva che sarebbe andato incontro, nel caso in cui avesse scelto una via diversa da quella del ninja. Era ciò che Iwao, secondo sua madre, sarebbe diventato se avesse scelto la musica.
Ma quanto di tutto ciò era reale? E quanto solo una massa di pregiudizi, luoghi comuni e paura del diverso e del cambiamento? Questo Iwao non poteva saperlo, era ancora troppo giovane e con poca esperienza. Inoltre adesso c'era un esame da sostenere, e di certo non il tempo per pensieri simili.
 
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doc scratch
view post Posted on 29/12/2012, 12:41     +1   -1




Il maestro sorrise, soddisfatto della risposta del ragazzo. Non era un allievo tronfio e spaccone come molti altri a Kumo, era un ragazzo molto indeciso, e questo andava bene, in alcuni casi. Certo, farsi crescere un pò di spina dorsale non sarebbe stato male.

-Va bene, va bene. Intanto, ti farò qualche domanda sulla vita del ninja, alla quale dovrai rispondere onestamente. E' un test psicologico, ma sono sicuro che...-

Qualsiasi cosa avesse detto dopo quel punto, il ragazzo non l'avrebbe potuta sentire in alcun modo. Un suono sottile e penetrante comincià ad invadere lo spazio attorno allo spiazzo, riempiendo di una ballata surreale tutto. Le parole del maestro erano completamente annullate, e l'aria pareva vibrare. Ogni cosa era rallentata e sfocata. L'uomo contro il muro aveva estratto un lungo flauto traverso, e lo aveva cominciato ad usare con grazia selvaggia e passione terribile, lo sguardo infuocato e non più spento.



Quando finì, il maestro aveva finito di parlare... e lui si era perso tutta la spiegazione. Non aveva alcuna indicazione su come rispondere, e quella musica strana e penetrante lo aveva fatto vibrare fin nelle ossa. Lo sconosciuto pareva essere stato completamente ignorato dal maestro, che lo guardava in attesa di una risposta. Aggrottò anche le sopracciglia, inclinando la testa.

-Tutto a posto, ragazzo? Sembri un pò pallido.-

Lo sconosciuto sogghignava, contro il muro, il lungo, scintillante strumento appoggiato al fianco. Non era molto chiaro cosa stesse succedendo, ma non era niente di tranquillizzante.
 
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Nightrain92
view post Posted on 29/12/2012, 23:21     +1   -1




Stavano per cominciare, l'insegnante avrebbe fatto alcune domande allo studente. Probabilmente semplici domande di routine riguardo i doveri e il credo dei ninja, o almeno così sembrava dalle prime parole che Iwao udì. Ma in seguito accadde l'inspiegabile. Il vagabondo impugnò un lungo flauto traverso e cominciò a suonare una melodia perforante e violenta, che sembrò trapanare le orecchie dell'aspirante genin impedendogli di udire qualsiasi altro suono, persino la vista venne offuscata. Come può una semplice melodia avere un simile effetto? Forse solo perché Iwao aveva passato la notte in bianco ed era molto stanco. Inoltre adesso, per rendere le cose ancora più "divertenti", alla stanchezza si era aggiunto anche un mal di testa niente male.

A-ah...

Una leggera smorfia di dolore apparve sul viso di Iwao, e quest'ultimo si mise una mano in fronte e si massaggiò per alcuni secondi le tempie. Quando ciò accadde l'insegnante sembrò preoccuparsi. Gli chiese se stesse bene. Iwao si voltò, l'uomo era ancora lì, ghignante e con ancora lo strumento tra le mani, anche se aveva smesso di suonare. Guardò di nuovo l'insegnate.

Beh... A-a dire il vero... S-starei meglio se quell'uomo se ne andasse...

Disse indicandolo con un cenno della testa, che ha cercato di rendere il meno evidente possibile, senza però voltarsi a guardarlo.

Mi perdoni, Kensai-sensei... Posso chiederle se può mandarlo via, per favore?

Disse Iwao a voce medio-bassa e con aria di innocenza.

Non vorrei che si rimettesse a suonare quel coso e mi distraesse di nuovo... E poi, mi scusi tanto... S-se... P-per favore più ripetere ciò che mi ha chiesto..? Purtroppo non sono riuscito a... Capire molto bene...

Aveva finalmente trovato una scusa per parlarne, e anche per chiedere all'insegnante di mandarlo via. Ed era anche certo che l'insegnante sarebbe stato comprensivo. In effetti non era molto normale che una persona qualsiasi entrasse senza permesso nel campo e si mettesse a suonare come nulla fosse durante lo svolgimento di un esame! Anche se la melodia non avesse avuto un effetto come quello, è comunque un azione decisamente poco educata sia nei confronti dello studente che dell'insegnante. Ma poi persino durante un esame! Iwao era irremovibile che si trattasse di un gesto inaccettabile, è per questo che si fese coraggio e chiese all'insegnante di mandarlo via. Era sicuro che quest'ultimo la pensasse allo stesso modo, e avrebbe agito di conseguenza.

Edited by Nightrain92 - 30/12/2012, 01:15
 
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doc scratch
view post Posted on 30/12/2012, 13:17     +1   -1




L'isegnante guardò Iwao, poi il muro dove stava lo sconosciuto, poi di nuovo Iwao. Si grattò un lato della testa, perplesso, poi sospirò.

-Ragazzo mio... lo so che sopporti male la pressione. Ti ho visto, all'accademia, e seguito. Sei intelligente, ma sempre così insicuro, nervoso. Da qui ad avere allucinazioni ne passa, però. Non è uno scherzo divertente, se è uno scherzo.-

La risata maligna del flautista appoggiato al muro era perfettamente udibile. Con la coda dell'occhio lo vide avvicinarsi alla coppia maestro-studente, il passo tranquillo e sereno, apparentemente senza nessun problema al mondo.

-kukukuku... problemi di vista e udito, ciccio?-

Il maestro lo ignorava. Tutti lo ignoravano, e il motivo era molto più semplice di quanto non si poteva pensare. Perchè quel tizio non esisteva, o non era visibile... in ogni caso, non pareva che altri lo notassero in alcun modo.

-Non c'è nessun uomo laggiù, e non ho sentito nessuna melodia. Ora, te lo chiederò di nuovo: cos'è per te la via del ninja? Cosa speri di ottenere, usando i poteri dati dalle arti ninja?-

Il flautista era ormai a fianco del ragazzino, e lo guardava con un ghigno orrendo sul volto. Gli occhi grigi erano sempre inespressivi e bloccati come quelli di un cadavere di tre giorni. Rispondere a quella semplice domanda non sarebbe stato facile, nè ovvio. La presenza di quella... cosa, a così breve distanza, era tutto fuorchè tranquillizzante, in ogni caso.
 
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Nightrain92
view post Posted on 30/12/2012, 16:34     +1   -1




/// Fa quasi Tyler Durden di Fight Club! xD Comunque sia devo ringraziarti! : D Mi hai dato un ottima idea per la caratterizzazione del mio Pg successiva all'esame :] Credo che un personaggio stile Tyler ci stia incredibilmente bene con Iwao. :sisi: Però come se non avessi detto niente eh! ///


(Allucinazioni..?)

Iwao inizialmente non capiva cosa c'entrasse quella parola. Allucinazioni? Quali allucinazioni? L'uomo, che intanto era ancora appoggiato al muro, rise fragorosamente e in modo perfettamente udibile, il che non fece altro che irritare ancora di più il giovane aspirante ninja.
Iwao udì dei passi, l'uomo si stava avvicinando, a lui e all'insegnante. Cosa voleva fare adesso? Infastidirlo nuovamente? Era tranquillo e sereno, e raggiunta una certa distanza parlò di nuovo, con delle parole provocatorie. Iwao ancora non capiva, e non lo fece fino a quando l'insegnante parò di nuovo. Disse che non c'era nessun uomo, ne di aver sentito nulla e in seguito ripeté le domande. Iwao ne rimase sconvolto. Il cuore cominciò a pulsare e la testa gli fece ancora più male. Era spaventato, specialmente perché quella cosa adesso era lì, in piedi e a pochi passi da lui. Poteva sentirne persino il respiro e, anche se non lo stava guardando, sentiva anche il suo sguardo terribile e penetrante. L'insegnante, intanto, sembrava non vedere ne sentire nulla per davvero..!
La situazione era tutt'altro che favorevole, e di certo stanchezza, paura, mal di testa e classica ansia da esame non erano elementi che stavano bene insieme. Eppure, c'è da dire che Iwao per quanto sia insicuro e soggetto alla pressione, in determinati casi riesce comunque a mantenere un minimo di lucidità e anche a tirar fuori una certa dose di buon senso. Ora come ora l'unica cosa che contava era che doveva superare l'esame, per fare ciò al momento era necessario rispondere a due domande. Li a fianco c'era una cosa che di certo era tutt'altro che intenzionata ad aiutarlo, e adesso il suo insegnante credeva anche che Iwao avesse le allucinazioni. Difficilmente un ragazzo con le allucinazioni sarebbe stato considerato sano di mente, e altrettanto difficilmente uno con dei problemi mentali sarebbe stato promosso a genin. Al momento, la prima cosa che era meglio fare era cercare di smentire. Sarebbe stato inutile e controproducente insistere ancora. Per risolvere il caso delle presunte allucinazioni, sarebbe andato in un secondo momento da uno psichiatra a farsi analizzare. Al momento però la priorità assoluta era l'esame..


Ah, oh... M-mi scusi... Credevo di aver visto un uomo, proprio li, e di aver sentito qualcosa... D-d-d-d-deve essere stata la s-stanchezza... S-sono... due o t-tre notti che n-non riesco a-a dormire... f-forse è p-per questo..!

Disse con un altro dei suoi sorrisi forzati. Una era andata, anche se il "vagabondo" era ancora lì vicino, con il suo sguardo gelido. Ma adesso Iwao doveva rispondere alle domande. Solo qualche considerazione riguardo la vita e i doveri del ninja. Avrebbe voluto rispondere dicendo cose come "significa aiutare la gente e combattere l'odio per portare la pace", parole molto simili a quelle che spesso ripetevano i suoi compagni di classe, ma con quell'uomo lì vicino... Le uniche cose che gli venivano, erano le sue idee pessimistiche riguardo ciò che i ninja sono per lui. In poche parole disse quello che pensava realmente, dato che nei confronti dei ninja, oltre delle idee pessimistiche, ha ben poco.

L-la via del ninja... Significa che d-devo rinunciare a-alla mia v-vita. Che io non v-valgo più niente, d-devo rinunciare anche a t-tutti i miei interessi e l-le cose c-che mi p-piacciono. Seguire la via del ninja significa diventare uno s-strumento nelle m-mani di kumo. A-apprendere le a-arti ninja farà di me u-un arma che v-verrà usata p-per gli scopi e gli i-i-i-interessi di Kumo.

Tacque per un istante, poi concluse il suo breve discorso.

...C-che d-dovrebbero essere la p-pace e i-il benessere dei suoi abitanti.

Finito di parlare sorrise di nuovo, sempre che quello si potesse realmente definire un sorriso. Adesso stava cercando, seppur in modo non del tutto efficace, di nascondere quello che provava. A guardarlo, si direbbe che fosse un ragazzino normale molto molto in ansia per superare l'esame e che era anche particolarmente stressato e stanco per via di uno studio eccessivo. Tutto ciò era vero, ma la verità era che i problemi andavano un po oltre a questi appena elencati. Magari fossero stati soltanto quelli!

Edited by Nightrain92 - 31/12/2012, 03:02
 
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doc scratch
view post Posted on 31/12/2012, 17:05     +1   -1




Il maestro sorrise comprensivo alla spiegazione data dallo studente. Era normale essere nervosi fino al collasso per esami così importanti, e aveva visto situazioni analoghe e altrettanto assurde. C'era abituato, e non indagò oltre. Sospirò, sollevando le potenti spalle, e diede una pacca fragorosa a quelle dello studente.

-Su, su, animo, non ti mangia nessuno. E non saltare le notti di sonno, altrimenti diventi inefficace e un pericolo per te stesso e gli altri.-

L'allucinazione ora era passata dall'altro lato della sua testa, passandogli alle spalle. Era spaventosamente reale e quasi tangibile. Puzzava, perfino. Stava picchiettandosi il flauto su una spalla, continuando con quella sua risata priva di sentimento.

-Vero... si diventa pericolosi, se si dorme poco. Saltano fuori allucinazioni, manie, tic nevrotici... tutto il completo. Si viene considerati soggetti a rischio, brutta faccenda essere "pericolosi" in un villaggio ninja, ciccio.-

Alla spiegazione di cosa era un ninja, il maestro non sembrò molto contento, e continuò a rabbuiarsi man mano che la spiegazione procedeva. Non sembrava soddisfatto, neanche un poco.

-Sei stato... didascalico, ragazzo. Un ninja sacrifica sè stesso per il proprio villaggio, sì. Ma lo fa volontariamente. Nessuno chiede il sacrificio dietro costrizione, o il concetto stesso di villaggio ninja smetterebbe di esistere. Le nostre famiglie vivono in questo villaggio, i nostri amici, conoscenti. Siamo cresciuti qui, e lo difendiamo e cerchiamo di farlo crescere perchè l'alternativa è la sua distruzione ad opera di nemici di ogni tipo. E vale così in ogni villaggio, purtroppo.-

La ramanzina era stata detta con tranquillità, ma fermezza: era evidente che il sensei dissentiva sulle motivazioni dietro quelle rinunce e obblighi. Era un dovere, certo, ma anche un privilegio, servire e proteggere il proprio villaggio. Ovviamente il flautista lì vicino cominciò a ridere, sguaiatamente.

-Vai, vai a farti scannare da qualche spadaccino alto il doppio di te per un ideale a cui non credi. Vedrai che la tua famiglia e il tuo villaggio di ricorderanno e ti ringrazieranno: un nome su una lunga lista, di ragazzini altrettanto idioti.-

Dicevano cose opposte, ma entrambe vere. L'esame sarebbe stato molto più tranquillo, non fosse stato per quella visione insistente. Il maestro sospirò di nuovo: quello studente era un caso difficile. Gli lanciò un kunai, che si conficcò per terra a poca distanza. Ne estrasse un'altro, mettendosi in guardia. Non ci voleva molto a capire cosa volesse.

-Beh, per quanto deprimente, il tuo nindo sembra corretto. Vediamo come te la cavi sul campo: avanti, prova ad attaccarmi.-

Non aveva specificato come, ma date le sue scarse conoscenze nel campo delle arti ninja, impugnare il kunai e partire all'attacco pareva l'unica soluzione. Nel frattempo, il rocker si era di nuovo avvicinato, posizionandosi alle sue spalle, osservandolo, in silenzio.
 
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Nightrain92
view post Posted on 2/1/2013, 16:30     +1   -1




(beh a dire il vero c'è la margherita carnivora che vuole mangiarmi...)

L'insegnante sembrò comprendere la spiegazione, e al momento sembrava che il rischio di farsi prendere per un ragazzo con delle patologie neurologiche era scampato. la presunta "allucinazione" non perse occasione per condire la situazione con la sua voce oscura, e nonostante le sue parole continuassero a confondere il giovane esso cercava di comportarsi come se non udisse ne vedesse nulla. Proseguì quindi a rispondere alle domande, ma l'insegnante non sembrò gradire molto. Quest'ultimo quindi ribatté con sicurezza e fermezza su alcune delle affermazioni dello studente. Iwao , ogni tanto, acconsentiva con un cenno della testa a modi "ok, mi scusi, ho capito" anche se in effetti non comprendeva molto bene cosa intendesse. O almeno non ci credeva.

("volontariamente"... Magari lo fosse stato anche per me!)

Sopraggiunsero nuovamente le parole del vagabondo, che non fecero altro che confondere sempre di più la mente del ragazzino, che ancora una volta non riuscì a capire cosa esso volesse dire. Forse, ciò a cui si riferiva era semplicemente il fatto che tutti noi, Iwao compreso, siamo gli unici artefici del nostro destino. Seppur in modo piuttosto aggressivo, forse voleva solo fargli capire che era ancora in grado di scegliere, di cambiare strada e di seguire il suo cuore. Eppure, forse per via della giovane età, Iwao non era ancora abbastanza maturo per comprendere questi pensieri. La paura che gli era stata inculcata e infusa per quasi tutti gli anni della sua infanzia era ormai così ben radicata nella sua mente da accecarlo, da convincerlo irrimediabilmente di non avere scelta. Non capiva che nessuno, neanche sua madre e i suoi enormi eoni, avevano il diritto di dirgli cosa fare. Eppure, lui si lasciava manipolare senza opporre alcuna resistenza... Forse quell'uomo aveva ragione. Iwao era solo un inetto, un debole, e sarebbe veramente morto in missione a pochi anni proprio per via di questa inettitudine. Eppure era ancora molto giovane, chi poteva sapere cosa ne sarebbe stato del suo futuro? Aveva solo 12 anni, c'era ancora speranza.

(v-vuole che lo attacchi..?)

Il sensei prese un Kunai e ne lanciò uno allo studente. Adesso intendeva testare le sue capacità in combattimento, e voleva che lo attaccasse. Ma Iwao non si era mai dimostrato molto capace ad usare le armi, anzi era spesso impacciato e scoordinato. Inizialmente fece per p'rendere il Kunai, ma poi si fermò. In un momento come quello figurati se sarebbe riuscito a fare una cosa che non era mai stato molto bravo a fare e sulla quale non si era neanche molto esercitato. Inoltre l'insegnante aveva solo detto "prova ad attaccarmi", non "prendi il Kunai e usalo per provare ad attaccarmi". Gli aveva si chiesto di attaccarlo, ma non aveva specificato come. Si ricordò di nuovo delle parole che anni prima un altro insegnante gli aveva detto:
CITAZIONE
Se vuoi riuscire a fare una tecnica bene, davanti uno sconosciuto o in combattimento... Devi prima averla fatta e rifatta a casa per 1.000 volte.

Ottimo, adesso era chiaro cosa era meglio fare: ciò in cui aveva continuato ad allenarsi fino a non troppe ore fà. Lo stress causato dalla situazione non era poco, eppure le sue mani si muovevano da sole. Pochi e semplici erano i sigilli, ma vennero eseguiti con grande naturalezza e discreta rapidità. Nonostante l'uomo si fosse portato alle sue spalle e incombeva minacciosamente su di lui, quella tecnica era stata provata così tante volte che sembrava che Iwao avesse solo dato il via e che il suo corpo si fosse mosso da solo, ignorando totalmente tutta la pressione presente sulla mente del giovane. Il chakra cominciò a scorrere e a espandersi quanto necessario e due sfocate copie illusorie cominciavano a materializzarsi una a destra e una a sinistra del giovane, e presto sarebbero diventate perfettamente realistiche se l'illusione non fosse stata fermata.

CITAZIONE
<tecnica> -Moltiplicazione del Corpo- [Chk:10 x copia][(Efc+(20 x copia)] [Max 2 copie a turno] "Il ninja crea copie illusorie di sè al fine di confondere l'avversario. [Il calcolo da fare per trovare l'efficacia delle copie è: (Int+Chk residuo+Bonus Tecnica). Se l'illusione riesce la vittima avrà un malus a Frz e Def pari a 5+(Residuo/10)"

Chk= 10*2 + 30(residuo) = 50

Int=40+20*2+30(residuo) + 4(Spec) =114

Stamina= 64 -50/20 = 64 -2.5 = 61.5

/// Nel regolamento non è specificato se la moltiplicazione del corpo da studente sia o meno una Genjutsu, ma dalla descrizione direi proprio di si. Il problema è che da questo dipende il fatto della specializzazione. Io, che credo proprio che si tratti di una Genjutsu, ho pensato di aggiungerla... Spero che non sia un errore, o almeno che non sia troppo grave xD///
 
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doc scratch
view post Posted on 5/1/2013, 12:27     +1   -1




eh, hai fatto bene :) Vedo che non hai scordato come si fanno i calcoli! :D


Il sensei guardò le moltiplicazioni distaccarsi dal corpo originale con un'aria indecifrabile. Lanciò il kunai verso la prima, quindi compose un singolo sigillo, allungando una muscolosa mano verso l'altro, clone, e sfiorandolo. Il primo si dissolse colpito dal kunai, il secondo rimase un attimo interdetto, per quanto illusorio, e svanì in uno sfrigolare elettrico.

-Buon uso dell'arte illusoria, ragazzo. E tuttavia, un ninja esperto riesce a vedere l'originale anche con questi trucchi, se avessi voluto avrei potuto... umpf!-

Un terzo clone aveva tentato un attacco alle spalle, mancando di poco il sensei... che in tutta risposta, gli tirò un calcio ruotato, facendolo svanire in una nuvoletta di fumo. Dopo aver controllato che non ce ne fossero più, tornò a rivolgersi al ragazzo.

-Ah, bel trucco! Niente male, non me l'aspettavo: hai stoffa.-

-Kukukukuku...-

Il flautista stava ridacchiando, poco distante da dove il misterioso terzo clone era apparso: apparentemente trovava il tutto piuttosto spassoso.

-Non è bello prendersi il merito delle prodezze altrui, ragazzo. Avanti, diglielo che non era tuo, il clone.-

Il sensei non poteva averlo notato, non aveva senso, era stato preso alla sprovvista... ma quel clone, non l'aveva creato Iwao. Era apparso dal nulla, alle spalle del maestro... e la cosa più inquietante, l'espressione era distorta, ghignante. Impugnava il kunai con trasporto e rabbia, per quanto illusorio, era sembrato molto più minaccioso del giovane studente, almeno, ai suoi occhi confusi e in preda al panico. Quello era lui? Era solo il misterioso musicista che continuava a fare giochetti sadici? Era anche quella immaginazione? Ma il sensei l'aveva visto e sconfitto... quindi era comunque una sua fantasia dettata dal panico?

-Beh, ora facciamo un pò più sul serio. Vediamo se hai imparato qualcosa negli ultimi anni...-

Sembrava volerlo stimolare a dare il meglio, non solo quei trucchetti da ninja di poco conto.

mandami pure la tua scheda genin via mp, ed usala per il prossimo round. Il sensei ti lascia l'iniziativa dell'attacco.
 
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Nightrain92
view post Posted on 5/1/2013, 17:51     +1   -1




L'insegnante neutralizzò facilmente le prime due copie illusorie, ed era nel bel mezzo di un commento quando un terzo clone illusorio apparve alle sue spalle e lo attaccò. Kensai era un ninja esperto, e non ebbe molti problemi a neutralizzare anche quello. L'insegnante gli fece i complimenti ma... Iwao aveva creato due cloni illusori, non tre. Ma oltre alla sua apparizione, anche l'espressione e l'atteggiamento di quest'ultimo erano decisamente insoliti. Era aggressivo, arrogante, e con uno sguardo freddo e gelido. Il vagabondo era lì, a pochi passi, e continuava a ridere nel suo modo inquietante.

-Non è bello prendersi il merito delle prodezze altrui, ragazzo. Avanti, diglielo che non era tuo, il clone.-

Parlò come a lasciar intendere che fosse stato lui a crearlo, ma com'era possibile, se era solo un allucinazione? Allora significa che era reale? Iwao non capiva, era sempre più confuso e spaventato seppur tentasse ancora di nasconderlo. Non vedeva l'ora di andarsene, e sperava che una volta arrivato a casa e essersi fatto una bella dormita le allucinazioni se ne sarebbero andate per sempre.
Adesso l'insegnante aveva un altra richiesta, voleva testare le capacità che Iwao aveva in combattimento. Il giovane , per sua grande fortuna, era preparato. Il giorno prima si era esercitato continuamente nell'uso delle Ninjutsu e Genjutsu, anzi quest'ultime fino alla notte precedente. Era stordito e confuso, ma si verificò lo stesso "fenomeno" di poco prima: grazie all'allenamento le mani di Iwao si mossero da sole, e i sigilli vennero eseguiti con naturalezza e semplicità. Il chakra del giovane si espanse, e cominciò lentamente a creare un illusione dalle potenzialità ben superiori a quelle della precedente. Gli stava riuscendo proprio bene, nonostante tutto.


CITAZIONE
///sottraggo alla nuova stamina il costo della tecnica usata nel mio post precedente///

Stm= 73 - 2.5 = 70.5



<attivazione> -Katon: Animo Fiammante- [Chk: 45/90 a turno][Frz/Def/Int/Res: +10/15] "Il ninja comincia ad emettere chakra elementale di continuo, avvolgendosi come di un'aura di fuoco. Grazie ad essa, i suoi attacchi e difese saranno più efficaci, ma in seguito a danni subiti dall'utilizzatore di questa tecnica a causa di un attacco elementale d'acqua, la quantità di Chk utilizzabile diminuirà di 1/10 per un turno, durante il quale questa attivazione non sarà a sua volta utilizzabile."

Chk usato = 45

Frz = 40 + 10 = 50
Def & Res = 30 + 10 = 40
Int= 85 + 10 = 95

Stamina = 70.5 - 45/20 = 70.5 - 2.3 = 68.2

<ninjutsu Attivazione> - Esaltazione - Kōyō: "Senti il mio nome?!" - (Punti Esaltazione: 2) "Beandosi con prepotenza del proprio nome, il Ninja di Kumo esalta se stesso e i propri muscoli con la forza del proprio ego e grazie anche ai particolari Jutsu. Questa Attivazione da un bonus alla Frz e alla Int di 20 e, in caso l'utilizzatore abbia più Fama di tutti i ninja avversari presenti, un ulteriore bonus di 10. Utilizzare questa attivazione in un Attacco o in una Difesa semplice, la trasformeranno in una Ninjutsu."

Pt. Esaltazione = 7-2 = 5

Frz Iwao = 50 + 20 = 70
Int Iwao = 95 + 20 = 115

<attivazione> -Ispirazione- (Stm: -1) [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 0/10] “Il ninja sente la mente scivolare in uno stato di nuova ritrovata lucidità, riuscendo a pensare meglio e a superare i propri limiti, così da aumentare la propria forza.
Liv 6 : Int +5

Int Iwao = 115 + 5 = 120

Stamina = 68.2 -1 = 67.2

Utilizzi = 10 - 1 = 9



<genjutsu> - Tecnica della sonnolenza illusoria – “ Tecnica largamente utilizzata in tutti i villaggi ninja per il suo effetto, che la rende particolarmente utile in combattimento.
Lo shinobi, concentrando la quantità di chakra necessaria, ed immettendola poi, in un secondo momento, nella mente del proprio avversario riesce ad indurre in quest’ultimo uno stato di sonno che sarà più o meno intenso a seconda della quantità di chakra utilizzata per attivare la tecnica. Causa Status Sonno.”
Liv 1: [Chk: 40][Eff: 50]

<attivazione> -Abilità nel Controllare Chakra- [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 0/10] "Chi possiede questa abilità ha un perfetto controllo del chakra , riuscendo a diminuirne la quantità necessaria per eseguire qualsiasi Tecnica/Attivazione che usi chakra(non è possibile utilizzare quest'abilità per attivare tecniche il cui costo superi l'effettiva quantità di chakra disponibile al giocatore, non è possibile utilizzarla nemmeno per potenziare attacchi chakrati. La sua utilità si ferma al risparmio).
Liv 6 : La diminuzione è di 10

Chk usato = 40 + 15 = 55 -10 = 45

Utilizzi talento = 10 - 1 = 9

Eff = 120 + 50 + 15 = 185

Stamina = 67.2 - 2 = 65.2

///Non ho ruolato l'uso della tecnica Kōyō: "Senti il mio nome?!" perché pensavo che la sua natura sia l'esatto opposto di Iwao xD Tuttavia quei 20 punti alla Int erano troppo invitanti...
 
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doc scratch
view post Posted on 7/1/2013, 09:48     +1   -1




belle attivazioni, avete a kumo. Però preferirei ruolassi maggiormente le tecniche che usi, tenendo anche conto che le genjutsu sono molto centrate su ciò che vuoi che l'avversario veda, e che molti master preferiscono decisamente le parti ruolate ai calcoli.


L'insegnante reagì prontamente di fronte alla genjutsu, componendo un singolo sigillo e disperdendola. OVviamente le tecniche dello studente, per quanto potenti, potevano fare poco o nulla ad un ninja addestrato e pronto come quello, ma vedere con quanta facilità se ne era disfatto dava una proporzione diversa a quella consapevolezza. Mosse la testa un attimo, riflettendo.

-Eh, come tecniche illusorie ci siamo, ma che mi dici delle tecniche magiche o le taijutsu? Finora ho visto poco, in quel senso. Un ninja è tale per tutte queste... un ninja che non conosce ninjutsu non ha molto futuro.-

Stava scherzando, in gran parte: le tecniche illusorie erano in qualche modo comunque delle ninjutsu. E tuttavia, la richiesta era sensata. Fino a quel momento, di tecniche diverse dall'illusorio non se ne erano viste. Per una volta l'allucinazione si limitò a farsi i fatti suoi, vagamente annoiata di come stavano andando le cose. Aveva più volte avvertito il ragazzino che quella strada non era buona, senza alcun profitto, e quello continuava a sfornare jutsu come un bravo scolaretto. Cominciò ad intonare una triste marcia funebre al flauto, in un angolo del piazzale.
 
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22 replies since 15/12/2012, 19:26   344 views
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