| • Ed • |
| | *Quel tipo era davvero strano, un momento sembrava tutt'altra persona, poi l'attimo dopo parlava ed iniziava a comportarsi come un santone, cosa che a quel punto sembrava essere praticamente impossibile. Onimio ascoltò con attenzione tutto ciò che aveva da dire, la parte del potere, dei soldi e dell'uccisione di innocenti. La faccia del giovane si storse leggermente, quasi stupita da quello che aveva sentito.*(E in che modo tutto questo dovrebbe interessarmi? Non accetterò solo per denaro di compiere una operazione, nè tanto più darò le mie abilità al servizio di qualcuno...no...)*Quasi toccato sul vivo, prese subito la parola, per specificare bene come stavano le cose.*Onimio: Forse mi sono spiegato male... Il potere che acquisirò, sarà mio e mio soltanto. Non compirò le mie ricerche per denaro o per soddisfare i desideri di chiunque verrà a chiedermeli. Ogni esperimento che farò, sarà volto solo ad aumentare le mie conoscenze, ed il potere che ne guadagnerò, stia pur certo che lo gestirò io solo... Si è medici per salvare vite, genetisti per migliorarle.*Quel breve e rapido inciso gli uscì fuori di getto, odiava sentir parlare di morale, soprattutto quando lui in primis aveva sempre avuto un nindo rigido e volto al non far del male ed all'essere giusto; nindo che però con il tempo e con le necessità, stava diventando sempre più duro da seguire. Dopo quelle parole, come se non bastasse, il dottore disse ad Onimio che sarebbero tornati nella camera che poco tempo prima lo aveva agghiacciato, così da iniziare finalmente a studiare la genetica. Stavolta però una volta giunti sul posto, forse per lo sguardo fisso di disapprovazione negli occhi di Onimio, Asakura volle puntualizzare che tutti quei malcapitati erano criminali e che perciò in un certo qual modo, si meritavano quei soprusi. Tale specifica riuscì in parte ad addolcire la pillola ad Onimio, che tuttavia continuava a sentirsi contrario verso certe pratiche. Ma come gli venne rivelato subito, ognuno di quei prigionieri, era praticamente una cavia del dottore, che senza perdere ulteriore tempo, si diresse verso uno dei malcapitati. In un baleno rivoltò l'agonizzante, incise un taglio da un lato all'altezza dell'ombelico e strappò via un rene, come se stesse giocando con una bambola poi, dando un contenitore contenente un altro rene ad Onimio, gli disse di salvarlo. La faccia di Onimio era piuttosto stupefatta dalla brutalità dell'azione, ma ancora di più dall'ambiguità della richiesta di Asakura.*(Salvarlo? E' possibilissimo vivere con un solo rene, e curare una ferita del genere, così precisa e regolare, è estremamente semplice... Però già che mi ha dato quest'altro rene in mano, tanto vale impiantarglielo...anche se, per come vorrei "salvarlo" io, sarebbe meglio lasciar morire questo poveraccio... Spero solo che si sia veramente meritato tutto ciò... almeno sul dente per dente sono d'accordo... ma ora vediamo di operare....) *Annuendo non troppo vispamente Onimio si tirò su le maniche ed infilò i guanti in lattice posando il contenitore con dentro il rene poi, dopo essersi assicurato di aver ben immobilizzato l'uomo sul tavolo sedandolo e legandolo, osservò la ferita già inferta e si applicò immediatamente a suturare l'arteria, la vena renale e l'uretra alle quali prima era attaccato il rene, utilizzando gli strumenti che aveva a disposizione.*(Per prima cosa devo concludere l'operazione di rimozione del rene, suturando le arterie e richiudendo la ferita... il nuovo rene dovrà essere posizionato più in basso, perciò dovrò poi fare un altra incisione, ma intanto finiamo qui...)*Con una rapidità ed una precisione più che da chirurgo, da vero assassino, Onimio richiuse tutte i vasi poi, dopo aver aspirato i vari liquidi con un aspiratore, pose entrambe le mani sulla ferita così da richiuderla e completare il lavoro.*CITAZIONE <ijutsu> - Konji Kin: Piccola Cura - (Chk: 40) “Questa è la più semplice tecnica di cura esistente, ma quella che di solito è anche la più utile, poiché la rapidità d'esecuzione è velocissima, permettendo al ninja di poter ritornare a combattere. Manipolando dunque il suo chakra il medico lo concentra quanto più possibile sul palmo della propria mano, poi avvicina questa alla propria o altrui ferita, mantenendo la distanza di circa tre pollici, dopodiché fa fluire l'energia spirituale nei labbri della lacerazione, tentando di ricostruire il tessuto. La Ijutsu fa recuperare 2 Punti Vita, ma tale valore aumenta di 1 per ogni 20 Punti Chakra utilizzati oltre i 40 base. Se si cura la lacerazione con lo stesso valore di Vita persa allora svanirà anche il Malus, non superiore al Quinto Grado. Se viene utilizzato il triplo del chakra necessario per sanare la ferita questa verrà considerata come Attivazione utilizzabile solamente una volta per turno, naturalmente tale clausola vale solo se la Ijutsu viene utilizzata su se stessi. Non può togliere il Malus Congelamento e quello d'Accecamento, ma quest'ultima solo per il rango Jonin.” Utilizzata con 80 Chk, cura di 4 punti vita. Stm: 201 - 4=197 *Per quanto Onimio fosse un buon medico, le sue doti con il Chakra lasciavano ancora parecchio a desiderare, e ci vollero parecchi minuti prima che la ferita potesse rimarginarsi completamente. Ma alla fine ci riuscì.CITAZIONE Utilizzo la tecnica un altra volta- Utilizzata con 80 Chk, cura di 4 punti vita. Stm: 197 - 4=193 *Ora che finalmente aveva completato quella prima operazione, incominciò a toccare con l'indice la zona sulla quale avrebbe effettuato la nuova incisione, nei presi del pube, per inserire il rene direttamente vicino alla vescica poi, afferrando con sicurezza un bisturi, applicò il taglio. Mentre la lama scorreva sulla pelle martoriata dell'uomo, adesso che il suo corpo era nuovamente intatto, sebbene rovinato a causa delle torture subite, Onimio provò un che di sollievo, vedendo il sangue correre dietro al bisturi lì nei punti in cui andava a colpire. Il corpo umano era davvero meraviglioso. Conclusa l'incisione, con l'aiuto di un divaricatore aprì bene la zona, iniziando ad osservare l'area.(Molto bene.... adesso collegherò l'uretra del rene direttamente alla vescica... poi dovrò solo collegare l'arteria renale ed iliaca alle corrispettive... Ma prima di farlo, ho bisogno di qualcosa di forte che blocchi le difese immunitarie di questo tizio...altrimenti il suo corpo rigetterà il rene...)*Trafficando tra le varie boccette sul tavolo a sua disposizione, selezionò un paio di immunosoppressivi e dopo averli dosati, li inniettò nel braccio sinistro dell'uomo. Adesso era tutto pronto. Per prima cosa bloccò l'afflusso di sangue e liquidi alle zone dove avrebbe attaccato il nuovo rene con l'utilizzo di alcune graffette metalliche, isolandole, poi applicò dei piccoli tagli così da poterci attaccare il rene, che con molta premura si assicurò di inserire lentamente ed accuratamente. Onimio era concentratissimo e stava facendo tutto abbastanza volecemente, sebbene ormai fossero già quasi trascorse due ore. Completata quella fase, finalmente anastomizzò le due arterie e collegò l'uretra del rene alla vescica assicurandosi di aver richiuso tutto bene, dopodichè rimosse le graffette applicate in precedenza per isolare le zone interessate, ed infine incominciò a richiudere il tutto.*CITAZIONE Tecnica piccola cura utilizzata altre due volte- Stm: 193 - 8=185 *Dopo quasi due ore e mezza di operazione Onimio aveva finalmente finito, rililassandosi ed espirando con forza per far calare la tensione. L'uomo sembrava aver reagito bene alle due operazione o perlomeno appariva tutto intero. Per far si che l'operazione fosse sicura, avrebbe avuto bisogno di una terapia anti immunologica e di una riabilitazione di qualche giorno, ma era una cosa che di certo non sarebbe avvenuta per quel poveraccio che forniva da cavia umana.*Onimio: Ho finito, anche se per "salvarlo" come mi aveva chiesto di fare, sarebbe stato più corretto ucciderlo....Edited by • Ed • - 17/10/2012, 12:23
| | |
| |
|