Missione 35C - Insonnia, Per Kira e Vale

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view post Posted on 8/9/2012, 16:14     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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Le parole di Kinji sul fatto che non avevano prove ne per incastrarli, ne tanto meno per dichiararli innocenti e le successive parole di Setsuna, fecero scaturire un vespaio tra i due committenti, il primo ad alzare la voce e a lamentarsi fu niente meno che Kimeki, come aveva già fatto in precedenza alzò la voce fino a quasi urlare, però questa volta la sua rabbia era rivolta verso i due genin.

Non avete nessuna prova per accusarmi, però mi legate come una bestia, come vi permettete? Io credevo che Fuminsho vi avesse fornito prove, anche se false della mia colpevolezza, per questo avevo accettato questo trattamento, pensavo foste in buona fede, se non avete nessuna prova come osate trattarmi in questo modo?

L'uomo continuò ad inveire per parecchi minuti, poi fu la volta di Fuminsho, la sua voce era più pacata, ma sembrava anche lui deluso e arrabbiato.

Ragazzi ma cosa ho fatto per farvi sospettare di me? Non avete nessuna prova di un mio eventuale crimine, soltanto le farneticazioni di questo pazzo, vi ho fornito tutto quello di cui mi avete fatto richiesta, compreso il libro per dimostrare che la sua teoria è stata presa da un mio libro e nonostante tutto voi dubitate ancora di me?

Dopo di questo scaturì un alterco tra i due uomini, dove Kimeki come una furia inveiva contro Fuminsho e a volte contro i due ragazzi, mentre Fuminsho sembrava più calmo anche se traspariva l'irritazione che cresceva di minuto in minuto, anche da parte del padrone di casa.
Ci volle una buona mezzora perchè i due riuscissero a calmare la situazione, poi Fuminsho che sembrava aver ripreso il suo autocontrollo, accettò di accompagnare la ragazza in biblioteca a prendere il libro richiesto, i due si avviarono lentamente in direzione della biblioteca che kinji aveva visitato già due volte la notte prima.
Mentre i due si dirigevano nei pressi della biblioteca, Kinji doveva affrontare le ire del luogo legato come un salame, tra le varie offese vi erano anche avvertimenti, per dirlo con parole di Kimeki, sulla "cazzata" che i due genin stavano commettendo, continuava a ripetere che Fuminsho era un criminale e che presto se ne sarebbero accorti.
Intanto Fuminsho e Sestuna erano giunti in biblioteca, l'uomo per qualche istante controllò l'enorme biblioteca come per ricordarsi in quale ripiano era riposto il suddetto libro, si appoggiò per un attimo alla scrivania come per riposarsi mentre osservava la varie file di scaffali, poi si ricordò e chiese gentilmente alla ragazza se potesse prenderlo lei, visto che era più giovane e agile, dato che il libro si trovava nel più alto ripiano.


Il libro si trova nell'ultimo ripiano, lo vedi Setsuna-chan? e quello li con la copertina viola...

L'uomo si trovava alla sinistra della ragazza e si avvicinò a lei in modo che l'indice della mano sinistra dell'uomo, agli occhi della ragazza indicasse esattamente il libro di cui lui gli aveva parlato. Tutto per la ragazza accadde in un'attimo, mentre lei era intenta ad osservare il libro, sentì una lieve puntura alla giugulare, un liquido venne immediatamente iniettato nell'arteria della ragazza che perse subito i sensi, tutto improvvisamente per lei si fece buio.

//allora Simo te descrivi tutto fino a che Setsuna sviene, Vale invece tu ti accorgi che dopo un ora loro non sono ancora tornati, se vuoi andare a cercarli in biblioteca non troverai nessuno, bada anche che se userai il chakra tipo attivando lo sharingan, vedrai le stelle per il dolore, anche in quella casa è presente un dispositivo simile a quello di Kimeki, il quale è stato attivato dopo che Setsuna sviene, questo è a titolo informativo, per dubbi o domande sapete dove trovarmi
Spero di non aver scritto boiate visto che sono appena uscito da sei ore di lavoro :P//
 
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view post Posted on 8/9/2012, 18:32     +1   -1
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~ Kinji Uchiha ~
♣Nome« Kinji Uchiha
♣Clan« Uchiha
♣Soprannome« //
♣Villaggio« Konohagakure No Sato
♣Grado« Genin
♣Abilità Innata« Sharingan
♣Elementi« Katon
♣Specializzazione« Genjutsu
♣Vita« 57
♣Stamina« 110
♣Abilità Attivate« Sharingan
♣Link Scheda« Scheda
♣Indice GDR« Narrato; Parlato; Pensato


Kinji's Theme




Entrambi gli uomini non reagirono bene alle parole di Kinji. Kimeki si alterò ancora contro il vicino e anche con i genin visto che non avevano prove inconfutabili, mentre Fuminsho espresse più o meno gli stessi pareri ma in maniera più pacata.
Ci volle un po’ perché i due shinobi riuscirono a calmare i bollenti spiriti degli uomini che se e stavano dicendo di cotte e di crude, e quando questo accadde, Fuminsho permise a Setsuna di seguirlo nella biblioteca già visitata la notte prima da Kinji per fornirgli il libro di cui aveva parlato mentre l’Uchiha sarebbe rimasto ad attendere il loro ritorno facendo da guardia all’ostaggio legato, anche se effettivamente non c’era bisogno.
Quando la bella Hyuga e il proprietario di casa si allontanarono, Kinji si sedette un attimo sulla stessa poltrona sulla quale era rimasto in silenzio all’inizio del colloquio con i sospetti e si perse nei suoi pensieri. Kimeki ovviamente continuava ad avvalere la sua tesi, continuando ad inveire contro Fuminsho dicendo che era un killer e che presto se ne sarebbero accorti.
Il genin si passò una mano tra la folta chioma castana, dando poco conto alle parole dell’uomo ai suoi piedi; in fondo lui per primo li aveva ingannati dando una versione della storia completamente differente, divenendo quindi il principale sospettato. Sospirò, e disse poche e semplici parole in tono scherzoso che di sicuro avrebbero fatto alterare ancor di più Kimeki, ma nella posizione in cui si trovava, non poteva che risultare divertente ai suoi occhi.


Kinji: Silenzio, uomo-salame…

Intanto però il tempo stava passando inesorabile, e dei due non vi era la minima traccia; Oltre le lamentele di Kimeki, nella casa regnava il silenzio più tombale, e la cosa iniziava a irritare Kinji, il quale si alzò dalla poltrona e inizio a camminare su e giù, nervosamente lungo il semiperimetro della stanza e affacciandosi alla finestra per vedere se qualcuno stava uscendo o entrando dalla porta d’ingresso.

Possibile che ci stiano mettendo cosi tanto? La biblioteca non è cosi grande e in più Fuminsho conoscerà a memoria l’ubicazione di ogni libro…nemmeno io ci ho messo cosi tanto la prima volta, contando che non avevo una guida

Gli attimi divennero minuti e poi ore secondo la percezione del giovane.
Era passata un’ora e ancora non si avevano notizie; Quando Kimeki continuò per l’ennesima volta a avvalere la sua tesi, Kinji non riuscì a trattenere la voglia incontrollata di chiudergliela personalmente spaccandogli qualcosa in testa, inveendo a sua volta, solo verbalmente


Kinji: Ascolti, non la credo, non ci sono prove della sua innoc…!

Prima di terminare la frase, il ragazzo attivò inconsciamente il suo doujutsu, ma in quel preciso istante, un malore alla testa lancinante lo colpì, costringendolo a portare una mano sul viso dal dolore; era acuto e intenso allo stesso momento, non aveva mai provato una sensazione del genere.
Rimase leggermente intontito dall’accaduto e non capiva cosa potesse essere successo, ma di sicuro era legato all’attivazione dello shringan. Il respiro si era fatto affannoso per via dello sforzo compiuto per non urlare dal dolore, ma volle riprovare ad attivare la sua abilità oculare.
Non fu un’idea felice, in quanto il dolore lancinante riprese finché i suoi occhi non tornarono del loro consueto color dell’ebano; stavolta non era riuscito a trattenere completamente il dolore, portando entrambe le mani al capo e cadendo sulle ginocchia.


Che diavolo…il mio sharingan…non riesco ad attivarlo correttamente…quando ci provo, un dolore troppo forte mi stringe la testa come in una pressa…Aspetta…mi ricorda…

Per un attimo, riuscì a ricordare del meccanismo in possesso di Kimeki e della descrizione che aveva dato; effettivamente combaciava perfettamente con quello che era successo: concentrare anche una minima quantità di chackra nel giro di un raggio d’azione prestabilito avrebbe fatto venire dolori atroci a chiunque. Con le mani al suolo e il respiro affannato, l’Uchiha si girò verso l’uomo che aveva assistito alla scena per rivolgergli finalmente la parola seriamente.

Kinji: Il suo meccanismo…funziona esattamente cosi non è vero? Non era attivato quando sono entrato qui…possibile che anche Fuminsho ne sia in possesso? Ha assunto un ruolo completamente innocuo per depistare chiunque si fosse presentato di soppiatto qui a casa sue, per poi sfoderare le sue armi solo una volta in pericolo…Setsuna!

La preoccupazione più grande in quel momento era l’incolumità della sua compagna, mandata da sola con quella mente diabolica. Di sicuro quando si erano allontanati, il dispositivo non era ancora stato attivato, e la bella Hyuga non avrebbe permesso che ciò accadesse, quindi doveva essere successo qualcosa! Nonostante non sembrasse il tipo, Fuminsho poteva aver usato la forza per far qualcosa a Setsuna o, più plausibilmente, l’avrebbe tratta in inganno in qualche modo…

Kinji: Mi aspetti qui…ho un brutto presentimento

L’Uchiha si alzò faticosamente da terra, consapevole che da quel momento in poi non avrebbe potuto utilizzare il proprio chackra, ma avrebbe potuto contare solo sulle proprie abilità fisiche e strategiche.
Con un impeto inaspettato, si affrettò ad arrivare nella biblioteca, sicuro di trovare entrambi e pronto a dover usare la forza per liberare Setsuna dalle grinfie del vecchio ma, per sua grande sorpresa, in biblioteca non c’era nessuno; i libri erano tutti riposti ordinatamente nei propri scaffali e tutto sembrava essere a posto…nessuna traccia dei due obbiettivi.
In quel momento Kinji si sentì completamente spiazzato e amareggiato per la piega che stava assumendo quella che doveva essere una missione semplice visto che erano in due e per di più si conoscevano già.
In preda a mille pensieri, il ragazzo si lasciò cadere su un ginocchio, stanco dallo sforzo compiuto e adirato con se stesso per ciò che aveva fatto alla povera Hyuga.


Kinji: Sono un incompetente! Non sono riuscito a proteggere la mia compagna di squadra! Credevo di avere la situazione in mano, e invece non ho considerato quanto pericoloso fosse per lei allontanarsi da sola con Fuminsho!

Mentre prendeva fiato però, notò con sorpresa che a terra non c’era la minima traccia di sangue…ma c’era qualche capello blu elettrico. Non vi erano dubbi, il colore e le circostanze non potevano che portarlo a pensare che fosse successo qualcosa, seppur non grave, alla povera ragazza.
Nella sua mente la scena iniziò a prendere forma e lui, spettatore inconscio di una sorta di film, vide Fuminsho tramortirla in qualche modo, facendole scomporre la lunga chioma blu. I capelli erano pochissimi, ma facendo la giusta attenzione e guardandoli da vicino, si poteva capire che segnalavano un percorso che forse l’avrebbe portato da Fuminsho.


Si, Setsuna sta bene, non è ancora tutto perduto e non permetterò che ciò accada! Deve essere stata rapita e trascinata da qualche parte da quell’animale! Presto, non c’è tempo da perdere

Rinnovato lo spirito da speranze e pochi attimi di pausa che avevano quasi del tutto alleviato il disturbo alla testa, Kinji seguì con una certa fretta i pochi capelli cobalto della bella ragazza lungo i corridoi della casa finché non tornò nuovamente davanti alla stanza dove aveva lasciato Kimeki ancora legato. In quel momento si fermò un attimo, impietosito dall’immagine dinnanzi ai propri occhi.
Quest’uomo…ci ha mentito sin dall’inizio, quindi perché diavolo ho ancora dubbi! Forse per io modo in cui sembrava realmente alterato con Fuminsho…e il fatto che egli stesso ha ammesso di aver ingannato quella ragazza…maledetto il mio buon cuore…spero di non pentirmene!

L’Uchiha tornò con molta calma nella stanza, ancora con il respiro rotto dall’emozione e chiaramente sconcertato dall’accaduto. Assunse un’espressione triste e in colpa allo stesso tempo, per poi attendere pochi attimi prima di proferire parola in segno di colpevolezza

Kinji: Non ci sono, sono scomparsi…ho trovato solo pochi capelli della ragazza in giro per il probabile percorso che hanno fatto… Kimeki…Lei possiede lo stesso meccanismo per disturbare il chackra…sa di sicuro come si disattiva e dove è possibile collocare il dispositivo…le sto offrendo l’occasione di provarmi la sua innocenza e aiutarmi per il bene di Setsuna…Se dovesse succederle qualcosa io…io non me lo perdonerei mai! Mi aiuti la prego!

Disse chinando la testa quasi per supplicare e per non dare a vedere l’emozione che ormai stava prendendo il sopravvento
 
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view post Posted on 9/9/2012, 22:24     +1   -1
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-_Breaking Benjamin – Breath_-

*La furiosa contesa sembrava non avere un punto d’incontro, ma anzi dilagò a tal punto da coinvolgere pure i giovani shinobi del Konohagakure No Sato. Ognuno decantava la propria innocenza in maniera del tutto personale, facendo leva sulla ragionevolezza delle tesi fornite e sulla perfetta incoerenza delle parole dell’altro. Trascinata con veemenza all’interno di quelle discussioni, la Hyuga non sapeva a chi credere. Per quanto tentasse di ragionare lucidamente, soppesando parole e atteggiamenti, la conclusione la portava sempre a non fidarsi né dell’uno, né dell’altro. Da un lato il vecchio Kimeki aveva già mentito più di una volta giocando malamente le carte che aveva a disposizione, seppure quell’atteggiamento iroso nei confronti dell’avversario fosse evidentemente genuino; dall’altro l’uomo che sin dall’inizio l’aveva guidata e a cui doveva i suoi servigi, dal temperamento stranamente pacato nonostante un accenno d’amarezza poteva leggersi dall’espressione dipinta sul suo volto. In qualche modo gli shinobi riuscirono a placare il collerico battibecco, convincendo il padrone di casa ad accompagnare la giovane Hyuga sino alla biblioteca per recuperare il libro incriminato. In cuor suo dubbiosa, rivolse un’ultima occhiata al compagno di squadra per poi avviarsi al suo seguito. Spettava all’anziano il compito di fare strada attraverso la splendida dimora di sua proprietà. Alle sue spalle, la bella kunoichi dai lunghi capelli blu cobalto seguiva ogni suo movimento. La speciale vista di cui era dotata le avrebbe comunque permesso di rintracciarlo velocemente in caso di una tentata fuga, ma non riusciva a staccargli gli occhi di dosso. In quei lunghi e silenziosi istanti, poteva sentire il muscolo miocardico batterle in petto seguendo un ritmo scandito da respiri profondi. Stanchezza e insonnia cominciavano a farsi sentire con più prepotenza ad ogni minuto, appesantendole le gambe e riducendo di molto i riflessi.*

Setsuna Hyuga: “Mi dispiace, Fuminsho-san. Capisco perfettamente il suo stato d’animo attuale, ma le assicuro che sia io che il mio compagno stiamo agendo senza malizia alcuna. Stiamo soltanto svolgendo il nostro compito.

*Esordì, nell’intento di spezzare quel clima gelido. Probabilmente, in un angolo remoto della sua mente albergava ancora la convinzione che il suo committente fosse solo vittima d’un intrigo architettato a modo dal vicino di casa. D’altro canto, però, la fredda diffidenza continuava a suggerirle di non lasciare spazio a quelle certezze, dettate più dall’ingenuità che da altro. A dimostrazione della poca fiducia, la mano destra strinse gelosamente l’elsa della katana.*

(Devo tenere gli occhi aperti, non posso contare sulla buona fede di nessuno..)

*Giunti nell’enorme biblioteca, arricchita di volumi rilegati d’ogni genere, il proprietario diede una veloce occhiata a destra e a sinistra alla ricerca del volume di loro interesse e poi s’appoggiò stancamente alla scrivania sotto lo sguardo interrogativo della giovane al suo seguito. Con un sorriso si volse in sua direzione e con cortesia le chiese di prendere il libro, indicandoglielo con l’indice. Un attimo di distrazione da parte della più piccola era più che sufficiente per tessere la trama che aveva in mente fin da principio e, come aveva previsto, l’ingenuità della giovane risultò determinante. Seguendo la traiettoria indicatale da Fuminsho, Setsuna ebbe giusto il tempo di adocchiare la copertina viola del libro.*


Setsuna Hyuga: “Ugh..!

*Spalancò gli occhi dallo stupore quando l’ago le attraversò la pelle, riversando direttamente nel suo sangue un liquido a lei sconosciuto. Cercò di opporre resistenza, ma a causa della sostanza in circolo il suo corpo faticava a risponderle. Quando lo stupore iniziale si tramutò in consapevolezza, la vista stava cominciando a venirle meno e i capillari intorno ai suoi occhi bianchi a sparire.*

(K-Kinji-kun..)

*Schiuse le labbra come per emettere suono, ma non uscì nulla. Le parole le morivano in gola e nemmeno le lacrime che di certo avrebbero solcato le sue pallide guance riuscirono a venir fuori. Dopo pochi istanti, tutto si fece buio. I pensieri volarono via come piume trascinate dalla brezza marina, privandola della coscienza, mentre esanime s’accasciava al suolo sorretta da Fuminsho.*


// Spero di aver reso bene le sensazioni. //


 
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Kinji

Il giovane Uchiha seguì la debole traccia lasciata dai capelli blu della bella hyuga, come se fossero le briciole di una famosa fiaba, la traccia fin lì seguita lo condusse fino alla cucina, dove legato come un salame si trovava ancora Kimeki. L'Uchiha per pietà, ma anche per necessità, decise di proporre all'uomo di aiutarlo, si vedeva che il ragazzo era disperato e che le sue parole erano sincere, la voce disperata del genin fece sparire l'accenno di ira iniziale dell'uomo, salvo poi parlare più pacatamente.

Vi avevo avvertito o sbaglio? Voi non mi avete creduto e trattato come una bestia, ma va bene voglio trovare quel figlio di putana e vendicarmi finalmente, quindi slegami ragazzo, ti aiuterò.

Kinji slegò l'uomo, dopo varie imprecazioni per il dolore e i segni che gli erano rimasti in corpo, i due si avviarono fuori dalla stanza, Kinji stava per seguire i capelli fuori della stanza le traccie lo portavano a destra verso l'uscita, ma si bloccò. Kimeki gli parlò ponendogli un problema, probabilmente lui stesso in quel momento aveva capito il suo errore.

Ragazzo hai seguito i capelli fino a qui hai detto giusto? Ti sarai accorto che gli hai seguiti per il verso sbagliato vero? Ci tieni davvero a quella ragazza eh? Sei rimasto talmente sconvolto da commettere un simile errore, su andiamo nella direzione giusta.

I due particolari alleati seguirono i capelli blu cobalto di nuovo fino alla biblioteca e poi da li verso la direzione intrapresa probabilmente dal rapitore, i capelli naturalmente non erano tanti, dovevano avanzare cautamente per trovare il piccolo indizio che speravano gli avrebbe permesso di giungere nel luogo dove si trovava la Hyuga.

Ah ragazzo, il dispositivo anti chakra può essere installato ovunque nella casa, ci deve essere una centralina a controllarlo, ma questa casa è talmente immensa che non saprei dove consigliarti di guardare.

Vagarono per qualche minuto di stanza in stanza, passarono anche a fianco al bagno dove Kinji era rimasto intrappolato la notte prima, fino a giungere in una stanza che sembrava uno sgabuzzino, in questa stanza erano riposti attrezzi di ogni tipo, scope e stracci per pulire, attrezzi per il giardinaggio e varie altre cose, la stanza era abbastanza grande per essere uno sgabuzzino, ai lati vi erano i vari scaffali dove erano riposti gli oggetti ma al centro era libero, salvo per un grande tappeto che ricopriva il pavimento. Le briciole seguite da Hansel Kinji però finivano lì in quella stanza, come era possibile ciò? era come se i due si fossero volatilizzati, ma la cosa strana non era solo quella, gli ultimi capelli si trovavano verso la porta di quella stanza, sparsi un pò sopra il pavimento e pò sopra il tappeto verso il bordo, cosa significava questo?
Il ragazzo doveva comprendere questo piccolo enigma, se voleva scoprire dove fossero finiti Fuminsho e Setsuna.





Setsuna

La bella Hyuga invece lentamente si riprese da qualsiasi cosa le avesse iniettato Fuminsho, trovandosi distesa sopra qualcosa, imbavagliata e con le gambe e braccia legate. La sua vista era ancora annebbiata e lei era ancora molto confusa, probabilmente per opera di qualsiasi anestetico le era stato somministrato, le ci vollero parecchi minuti per riuscire a vedere decentemente, solo allora si accorse di trovarsi sopra un lettino con le mani e piedi legate con delle lenzuola ciascuno ad un piede del letto. Sembrava quasi un giochino erotico, se non fosse che la ragazza non era in quello stato per sua volontà e che l'uomo non la degnava nemmeno di uno sguardo, impegnato com'era a impacchettare i suoi averi più preziosi. Sembrava che si stesse preparando alla fuga, sembrava tutto piuttosto organizzato come se si aspettasse che prima o poi avrebbe dovuto fuggire, probabilmente aveva tutto pianificato da tempo, disposti in ordine vi erano vari tesori, anche un non esperto avrebbe capito che quegli oggetti valevano una fortuna, più in là vi era un carrello meccanizzato, già parzialmente riempito di oggetti preziosi e poi lui che instancabile caricava uno dopo l'altro vasi, scrigni, coppe ornate di preziosi e così via.
Sestuna guardandosi attorno potè notare che quella stanza tesori a parte era molto spoglia, a parte il lettino vi erano pochi mobili, da dove si trovava non vedeva finestre, l'illuminazione veniva dall'alto da un lampadario, era molto diversa dalle altre stanze della grossa villa, sembrava molto simile all'abitazione di Kimeki, fatto salvo naturalmente per le ricchezze che l'uomo aveva quasi terminato di caricare su quello strano carrello.
I tentativi di liberarsi della ragazza erano inutili, era stata legata molto bene, non sarebbe riuscita a liberarsi nonostante la sua notevole forza, se avrebbe tentato di usare il chakra avrebbe subito lancinanti fitte a causa di quel meccanismo che già una volta l'aveva fatta soffrire, l'uomo sembrava non preoccuparsi di lei, solo una volta finito nel suo compito Fuminsho si accorse che la ragazza era sveglia.


Mi dispiace Sestuna-chan, non avrei voluto che arrivassimo a questo punto, ma credo puoi capire non potevo permettere che mi arrestasse, anche se non avevate nessuna prova, la situazione non mi stava piacendo. L'unica cosa che mi chiedo è cosa mi abbia tradito, sono certo che non avevate nessuna prova contro di me... mmh è stato forse la finta artrite che ho finto con Kinji-kun, mentre con te mi sono mostrato un uomo muscoloso e in perfetta forma? Credo che sia l'unico mio azzardo, vabbè non ha importanza, credo che sia ora di andare via, ormai il tuo amico si sarà preoccupato e ti starà cercando per tutta la villa.
Addio Setsuna-chan è stato un piacere conoscerti, magari scriverò un altro libro su questa storia, in fondo le storie vere sono quelle che mi riescono meglio da raccontare, magari diventerà un Best Seller come quel libro con la copertina viola che volevate vedere ahahahahahh
 
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view post Posted on 11/9/2012, 00:13     +1   -1
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♣Nome« Kinji Uchiha
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Kinji's Theme




Le parole dettate dal cuore affranto del giovane genin invogliarono Kimeki a lasciar perdere l’atteggiamento ostile tenuto fino ad allora, per unire le forze e sgominare la minaccia rappresentata dal vicino.
Mentre il ragazzo tagliava con cura il filo di nylon con il quale aveva legato per bene l’uomo, egli ebbe modo, tra un mugolio di dolore e l’altro, di fare una bella ramanzina sul fatto che aveva avuto ragione fin dall’inizio e nessuno dei due shinobi l’aveva creduto. Ma come avrebbero potuto prevederlo? Dalle prove ottenute, seppur non inconfutabili, Kimeki risultava il sospetto di maggior rilievo con la sua doppia identità.
L’Uchiha sapeva di aver commesso un grave errore, ma non tutto era perduto, e con aria sommessa non poté far altro che scusarsi con il suo committente.


Kinji: Mi dispiace moltissimo Kimeki-san…si metta nei miei panni…lei mi ha mentito e fornito materiali non di rilievo rispetto a Fuminsho…come avrei potuto immaginarlo? Adesso ciò che mi preme di più è non perdere la mia compagna di squadra e sistemare la faccenda una volta per tutte

Con una rinnovata speranza e iniziativa, il duo si apprestò a muoversi verso l’uscio della porta della cucina che era stata teatro della discussione tra i due vicini, ma Kinji, forse troppo preso dall’emozione e dalla voglia di rimediare all’errore commesso, seguì una impercettibile scia di capelli che portavano verso l’uscita. Kimeki se ne accorse piuttosto in fretta, e dopo che il ragazzo ebbe compiuto un paio di passi, lo fermò spiegando che probabilmente essere tornato in dietro non era un buon segno, e che la scia da seguire doveva essere nella direzione opposta. Kinji arrossì leggermente per via dello sbaglio e della domanda posta dall’uomo.

Kinji: Io…si, ci tengo molto…è la mia compagna di squadra e le ho promesso che se ci fossimo rivisti ancora…sarei stato capace di difenderla a qualsiasi costo…Nella foga non mi sarò accorto della direzione giusta, ma almeno sono tornato a liberarla, e quattro mani sono meglio di due! Riusciremo a farcela!

I due quindi si apprestarono a percorrere i lunghi corridoi della residenza di Fuminsho passando per le stanze già “visitate” da Kinji come la biblioteca ed il bagno nel quale era rimasto bloccato. Mentre l’Uchiha si sforzava di rintracciare i pochi e sottili capelli cobalto della Hyuga, Kimeki informò il genin che il dispositivo probabilmente doveva essere lo stesso che aveva installato nella propria dimora, e che la centralina si poteva applicare in qualunque stanza; ma lo stesso Kimeki fece la giusta osservazione che la casa era troppo grande da setacciare, e ci avrebbero messo troppo tempo anche se erano in due.
Passarono stanza per stanza anche solo per dare un’occhiata veloce dunque, e ad ogni porta che veniva aperta dalle mani del giovane, il cuore sembrava fermarsi per qualche attimo, intimorito e, allo stesso tempo, speranzoso di trovare dinnanzi ai suoi occhi la bella Hyuga sana e salva. Ma ogni speranza fu vana: Fuminsho e Setsuna erano scomparsi e i capelli della giovane continuavano a costellare la via intrapresa dai due vendicatori.


Diamine! Setsuna…dove sei… se solo penso a cosa possa averti fatto quel mostro per colpa mia… mi ribolle il sangue dalla rabbia!

Alzarono il passo, setacciando con più perizia le stanze di passaggio finché ne trovarono una apparentemente fuori luogo. Sembrava uno stanzino pieno di scope e attrezzi vari da giardinaggio, ma la particolarità di quel vano era che gli strumenti erano ben riposti su degli scaffali accuratamente adagiati ai muri perimetrali, mentre al centro della stanza vi era un tappeto dalle notevoli dimensioni, che ricopriva una superficie non indifferente. Su di esso si potevano chiaramente vedere altri capelli che appartenevano a Setsuna, ma la scia si interrompeva verso quella stanza.

Kinji: Ci siamo Kimeki-san, le tracce sono finite…deve esserci qualcosa in questa stanza come…un passaggio segreto! Presto, guardi attentamente dietro questi scaffali, io cercherò magari dei meccanismi a pressione che ci indichino un possibile percorso.

Entrambi si misero a tastare i muri, guardare attorno a se e persino in alto in cerca magari di una scaletta nascosta che li avrebbe portati in una stanza superiore, ma nulla. Kinji iniziava ad essere frustrato, le tracce dei capelli della compagna portavano in quella stanza, eppure sembrava che i due obbiettivi fossero stati risucchiati nel nulla, cosa impossibile. Iniziò quindi a incrociare le braccia e sbattere il piede nervosamente a terra, mentre ogni tanto faceva il giro della stanza per ispezionare gli scaffali.
Solo dopo aver spianato la mente dai vari pensieri che la affliggevano, l’Uchiha i accorse di una cosa alla quale non aveva fatto caso nessuno dei due: un semplice suono.
Kinji si accorse che verso il centro della stanza, in corrispondenza del tappeto, lo sbattere del piede produceva un rumore diverso, quasi vuoto, mentre nella parte adiacente il suono era normale.
In quel momento Kimeki e Kinji i scambiarono uno sguardo d’intesa, consci del fatto che il segreto era stato sotto il proprio naso e non se ne erano mai accorti. Doveva forse rattarsi di uno sportello che dava nella zona sottostante la casa?


Kinji: La prego, mi dia una mano a scostare questo tappeto, sono sicuro che la soluzione è qui sotto

Giuro anche di aver sentito un altro suono molto soffocato…come una voce…o forse è solo la mia impressione?
 
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*Furono necessari pochi minuti, una manciata affinché la coscienza perduta tornasse gradualmente ad animare il suo corpo. Nel pieno del torpore, i suoi occhi bianchi non riuscivano a mettere a fuoco e i suoni erano percepiti come confusi e lontani. Il soffice materasso e il cuscino sotto la sua testa, così come gli arti immobilizzati.. in quel momento tutto le risultava incomprensibile. Pian piano gli arti riacquistarono la loro sensibilità e si mossero, lentamente.. come dopo a un lungo sonno ristoratore. Le mani andarono a cercare il viso ma fu proprio in quel momento, nell’impossibilità dei movimenti, che tutto divenne chiaro. La sua mente, fino a quell’istante svuotata da preoccupazioni e pensieri, ripercorse velocemente quello che era successo fino al suo arrivo in quel luogo. Tutto era nitido.. il libro relegato in viola, Fuminsho che l’afferrava alle spalle, l’ago che le passava attraverso la carne, l’inutile tentativo di chiamare Kinji. Governata dal panico, tentò più volte di strattonare le braccia e le gambe ma i nodi dei lenzuoli bianchi utilizzati per immobilizzarla erano troppo fitti per essere sciolti così facilmente. Il bavaglio che le sigillava le labbra la infastidiva e non le permetteva di inghiottire bene, soffocandole tutto in gola.*

(Dove diavolo mi trovo?! Quel maledetto.. non riesco a liberarmi..!)

* Dopo vari tentativi falliti, ancora troppo stanca e con i muscoli intorpiditi smise di dimenarsi e si guardò attorno. Sentiva dei movimenti, seppure non riuscisse bene a vedere cosa stava realmente accadendo. Il luogo era modesto, adornato di pochi mobili di fattura non pregiata. Sarebbe sembrata la casa del vecchio Kimeki, se non fosse per gli oggetti di valore che ricoprivano ogni angolo di quel piccolo stanzino. Per comprendere meglio la sua posizione e quella del compagno di squadra la bella Hyuga chiuse gli occhi e attivò repentinamente il Byakugan, ma nel preciso istante in cui i capillari furono gonfi un dolore lancinante la colse. Serrò gli occhi e gettò indietro la testa, inarcando la schiena e gridando con quanto fiato le era possibile. Imbavagliata com’era, il suono della sua voce risultò strozzato e irregolarmente di tonalità più bassa. Disattivata l’abilità oculare, cercò di regolarizzare il respiro accelerato. Non si era nemmeno resa conto d’aver cominciato a lacrimare. Deconcentrato dai suoi affari urgenti, Fuminsho le si avvicinò e le rivolse la parola per spiegare in qualche modo le sue ragioni e, con la solita tranquillità e sufficienza, ragionare sulle possibile lacune del suo piano. Ogni parola era per la piccola Setsuna una pugnalata: si era fidata di quell’uomo, era stata mandata per sottostare alle sue richieste e lui l’aveva tradita. La collera montava dentro di lei, avvolgendole il cuore in una dolorosa morsa e facendole venire la nausea. Continuò dunque a dimenarsi nonostante la poca forza, mentre con tutto il fiato di cui era a disposizione gridava il nome del compagno di squadra in cerca di aiuto. Le amare lacrime, intanto, non smettevano di solcarle il pallido viso.*


// Perdonate l’attesa.. //

 
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view post Posted on 21/9/2012, 20:02     +1   -1

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La piccola Hyuga imbavagliata e legata a letto, vide impotente quell'uomo allontanarsi tranquillamente trascinandosi dietro tutti i suoi tesori, sarebbe davvero riuscito a farla franca? Sicuramente la ragazza non avrebbe voluto lasciarlo andare, rabbia, delusione e angoscia trasparivano dal viso della bella Setsuna che purtroppo impotente non poteva fare altro che attendere e sperare che Kinji la trovasse.
Nel mentre Kinji si trovava in una sorta di magazzino, con l'aiuto di Kimeki spostò l'enorme tappeto e guardò il pavimento di legno, era alla ricerca di una botola o di un passaggio per scendere sotto dove pensava e sperava che avrebbe trovato sia Setsuna che Fuminsho, ma non trovò nulla come era possibile? Aveva sentito un diverso rumore nel pavimento quindi era sicuro ci fosse un passaggio, soltanto guardando molto attentamente il pavimento riuscì a vedere che i bordi dei tasselli di legno che formavano il pavimento, visti insieme formavano un pannello quadrato di circa un metro di diametro, quindi il passaggio era sicuramente in quel punto, ma come aprirlo? Il problema però rimaneva, visto che non aveva una maniglia o non si vedeva un modo per aprire quella strana botola, come avrebbe potuto passare di sotto?


//Vale ti faccio scegliere come agire, se sfondare il pavimento cadendo di sotto e rotolando per una rampa fino ad arrivare a dove si trova Setsuna, oppure trovare il modo in cui si apre il pannello senza sfondarlo, ti lascio inventare a te come aprirlo, se indovini il modo corretto che ho pensato io avrete un bonus
Naturalmente ho pensato che Kinji è abbastanza nervoso ed ansioso di trovare Setsuna e agirà d'impulso XD//

Dopo essere in qualche modo ad aprire quel passaggio ed ad essere in qualche modo ridisceso per la lunga rampa di roccia, Kinji e Kimeki si ritrovarono nella stanza ove legata attendeva la bella principessa Hyuga. Dopo aver liberato la ragazza e essersi aggiornati sulla situazione i due genin si precipitarono all'inseguimento del malfattore che aveva ingannato in modo così subdolo e arguto i due ninja di konoha, Kimeki invece per non rallentare i due decise di attendere in quel luogo notizie dei due shinobi, Kinji e Setsuna proseguirono per il lungo tunnel sotterraneo per qualche centinaio di metri poi si ritrovarono finalmente all'aperto. Ciò che videro non li fece di certo felici, si trovarono di fronte ad un bosco con un torrente che lo attraversava e proseguiva a sud fino al mare, non era però l'unica via di fuga che l'uomo avrebbe potuto adottare per fuggire, vi erano infatti altri due sentieri uno proseguiva ad ovest mentre l'altro andava verso est. Qui sorse il primo problema, dell'uomo non vi era nessuna traccia, aveva accumulato tra una cosa e l'altra una buona mezzora di vantaggio e si trovava a bordo di un carrello meccanizzato che a quanto pare sembrava si muovesse parecchio veloce. Seguendo ciò che aveva visto la Hyuga, l'uomo avrebbe sicuramente preso uno dei due sentieri, ma non sembravano esserci tracce del passaggio della loro preda, forse anche a causa del fatto che i due sentieri erano formati da del ciottolato, trovare delle tracce del passaggio di qualcuno su quel tipo di terreno era pressoché impossibile. Non bisognava nemmeno trascurare l'idea che l'uomo avesse una piccola imbarcazione e che fosse scappato a bordo di quella, magari salendo con lo stesso carrello sulla piccola imbarcazione. Non aveva molti indizi su dove fosse fuggito l'uomo, come potevano fare a trovarlo? Agire seguendo l'istinto, dividersi e cercare due delle tre vie sperando di non essere sfortunati o utilizzare qualche altro mezzo? Purtroppo il tempo non gli era amico, ogni istante che perdevano per decidere sul da farsi avrebbe potuto significare la fuga di quel truffatore.

 
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view post Posted on 21/9/2012, 22:24     +1   -1
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~ Kinji Uchiha ~
♣Nome« Kinji Uchiha
♣Clan« Uchiha
♣Soprannome« //
♣Villaggio« Konohagakure No Sato
♣Grado« Genin
♣Abilità Innata« Sharingan
♣Elementi« Katon
♣Specializzazione« Genjutsu
♣Vita« 57
♣Stamina« 110
♣Abilità Attivate« Sharingan
♣Link Scheda« Scheda
♣Indice GDR« Narrato; Parlato; Pensato


Kinji's Theme




Kinji era sicurissimo di trovare una qualche botola o una piccola maniglia sul pavimento che garantiva l’accesso al piano inferiore, nascosto alla vista di chiunque, ma quando entrambi unirono le proprie forze per spostare il grosso tappeto, non trovarono nulla.

Ma che diavolo…non è possibile! Deve esserci un modo, un qualche meccanismo segreto…

Non era possibile, doveva esserci per forza qualcosa li, altrimenti non aveva senso che le tracce finissero proprio in quella stanza. L’Uchiha iniziò nuovamente a perlustrare con perizia e con affanno il pavimento, finché non si rese conto che, una volta allontanatosi abbastanza dal pavimento stesso, che alcuni tasselli di legno formavano un quadrato ipotetico.
Non c’erano dubbi, quel quadrato perfettamente mimetizzato tra le travicelle del pavimento doveva essere la chiave, ma come fare per aprirlo vista la mancanza di qualsivoglia maniglia?
Nemmeno Kimeki sembrava avere molte idee a giudicare dalla sua espressione, ma fortunatamente Kinji aveva intuito qualcosa. Mettendo da parte l’ansia per l’incolumità della compagna di squadra, il ragazzo capì che agire d’impulso non sarebbe stato conveniente ne per loro, ne per Setsuna.


Riflettiamo un attimo: Non ci sono maniglie, eppure adesso sappiamo che dobbiamo aprire questa parte del pavimento… Fuminsho di sicuro avrà utilizzato un qualche meccanismo segreto per ovviare il problema, ma non abbiamo abbastanza tempo per fare altrettanto…ma certo!

In quel momento il ragazzo capì che l’unico strumento a disposizione non poteva che essere uno abbastanza sottile e al tempo stesso resistente da poter essere utilizzato per aprire la botola: la sua katana.
Lo shinobi chiese a Kimeki di farsi un attimo da parte per avere più libertà d’azione e, quando l’uomo annuì facendo qualche passo indietro, sfoderò la katana dall’elsa e fece in modo di farla penetrare in quel piccolo spazietto proprio nelle immediate vicinanze dell’angolo ben visibile. Era semplicemente applicazione di fisica spicciola: bastava far passare anche meno di metà della lama dall’altra parte per poi utilizzare il manico come leva, facendo forza sul fulcro e sollevando piuttosto facilmente lo strato di legno che di sicuro non sarebbe stato più forte del freddo acciaio dello strumento di morte usato.
Seguendo con estrema precisione questo processo, Kinji riuscì a sollevare facilmente la botola e, con l’aiuto di Kimeki, la posarono su un muro della stanza, così da avere una via di fuga sicura e si addentrarono verso l’ignoto che li attendeva.
Subito trovarono una rampa di scale piuttosto lunga e angusta; non vi erano dubbi, Fuminsho doveva essere passato di li. I due si scambiarono uno sguardo di intesa, pronti ad agire in fretta appena il loro obbiettivo si fosse parato davanti ai loro occhi, ma appena finirono di scendere le scale, trovarono una stanzetta con pochissimi mobili e un letto dov’era legata Setsuna, provata da ciò che aveva dovuto subire.


Kinji: …S-Setsuna!

Kinji non resistette alla vista della bella ragazza legata e imbavagliata, con le lacrime che scendevano ancora dai suoi occhi perlati, in genere sempre sorridenti e speranzosi.
Si affrettò nel tagliare tutti i nodi fatti agli altri della giovane stando particolarmente attento a non farle del male e le tolse il bavaglio che le negava di proferire parola; Rimasero per un attimo senza parole tutti e tre.
I genin non si sarebbero mai aspettati un simile comportamento da parte di Fuminsho, Kimeki li aveva avvertiti, ma non avrebbero mai potuto immaginare che le sue parole potessero essere veritiere. Ora sapevano che l’uomo rappresentava una minaccia troppo grande e che andava arrestato per tempo, prima che le sue tracce svanissero nel nulla.
L’Uchiha avvicinò il suo viso a quello della bella Hyuga e con un dito le asciugò le lacrime, per poi avvolgerle il capo tra le braccia, facendola affossare nel suo petto, libera di sfogarsi come meglio voleva.


Finamente l’ho ritrovata…sana e salva anche se spaventata

Kinji: Mi dispiace…non avrei dovuto mai lasciarti andare da sola…adesso sono qui. So che sei stanca, ma dobbiamo fargliela pagare… non attivare il byakugan finché sei in casa, sembra che anche qui ci sia un congegno che disturba il chakra e non abbiamo avuto tempo per cercare la sua posizione e disattivarlo…Ti ha fatto del male? Spero per lui di no…
Sai, ho seguito i tuoi capelli; sono così belli che non si possono ignorare se ne vedi anche solo uno sul pavimento…


Disse sorridendo per smorzare la commozione.
Non appena la ragazza si fosse sentita pronta, Kinji avrebbe sciolto la presa, pronto a correre più in fretta che mai pur di trovare quel mascalzone che aveva osato fare ciò a Setsuna e che li aveva traditi fin dall’inizio. Kimeki decise di rimanere in quel posto per non dar fastidio ai due e non rallentarli, così da essere più rapidi nell’inseguimento.
Così i due seguirono il tunnel sotterraneo, unica via che si poteva intraprendere oltre quella che avevano seguito Kimeki e Kinji, finché non trovarono l’uscita. Il percorso all’aperto era completamente alberato e costeggiato da un piccolo ruscello che sfociava sul mare. Proseguirono finché non trovarono un bivio: due direzione e la possibilità che Fuminsho fosse scappato via mare, seppur improbabile per questione di tempo e peso che stava trasportando.
Kinji si rivolse a Setsuna in maniera decisa, pronto a tutto pur di tenerla al sicuro stavolta e preservarla.


Kinji: Setsuna-chan, prova ad utilizzare il byakugan adesso, dovremmo essere fuori dal raggio d’azione del congegno della casa ormai e l’unica opzione che ci resta, vista l’impossibilità di seguire alcuna traccia, è questa. Io andrò lungo questo percorso, ma mi muoverò silenziosamente tra gli alberi così da essere abbastanza veloce e silenzioso al tempo stesso. Da lassù guadagnerò terreno facilmente su Fuminsho se ha preso questo sentiero…tienimi d’occhio con il byakugan, in caso dovessi trovarlo ti farò un cenno che potrai distinguere!

Con quelle ultime parole, Kinji spiccò un balzo verso il primo albero per poi risalirli man mano e avanzare sempre dritto verso Ovest. I battiti del suo cuore in fiamme sembravano pulsare nell’aria verdeggiante che stava seguendo; l’atteggiamento calmo e pacato era rivolto solo vero Setsuna, ma per Fuminsho aveva in serbo qualcosa di molto diverso…

Fuminsho hai fatto un errore grave, gravissimo! Sarò il tuo peggiore incubo, ti inseguirò fino in capo al mondo se necessario, ma non ti libererai mai di me finché non ti avrò assicurato alla giustizia e dato ciò che meriti!

 
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view post Posted on 26/9/2012, 20:22     +1   -1
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*L’insistenza con la quale progredivano i suoi tentativi, volti alla disperata ricerca della libertà che le era stata sottratta, non era sufficiente. Nonostante le grida soffocate, nessuno pareva udire la sua voce. Solo il suo aguzzino che, terminati tutti i preparativi per una fuga perfetta, le si avvicinò e la mirò intensamente con un sorriso divertito stampato sul volto mentr’ella continuava a dimenarsi. I loro sguardi s’incrociarono solo per un attimo, scontrandosi violentemente. Quegli innocenti occhi bianchi, oscurati dalla collera e patinati dal timore e dalle aspre lacrime, furono in grado di spegnere il riso dal volto dell’uomo sprigionando una violenta ondata d’energia. Nemmeno le parole più forbite avrebbero potuto descrivere a pieno le sensazioni generate dallo sguardo incollerito della fanciulla dai capelli cobalto. Sentiva il peso dell’inganno stringerle il cuore, il peso della sua sciocca ingenuità e dell’impossibilità di porre rimedio. Non smetteva un attimo di giudicarsi, prendersela forse troppo duramente con se stessa. Pochi secondi dopo, l’impostore prese in spalla i suoi averi e, dicendole addio, l’abbandonò al suo destino.*

(No, no, NO! Non puoi andartene così! Non puoi averla vinta così facilmente! N-Non è giusto..!)

*Allarmata dall’allontanamento del vecchio Fuminsho che sapeva essere definitivo, la bella Hyuga prese a dimenarsi con più foga. Facendo appello a tutta la forza fisica prese a tirare con le braccia, ma i nodi ai polsi erano troppo stretti e più tirava più si faceva male. Chiuse dunque gli occhi e morse il bavaglio per provare a resistere al dolore e tentare ancora e ancora nella disperata impresa, senza però riuscire a cavare un ragno dal buco. Proprio quando il suo fisico stava per cedere e la piccola Setsuna stava per bandire ogni speranza dal suo cuore, la voce preoccupata del compagno di squadra giunse finalmente alle sue orecchie.*

(Kinji-kun!)

*Smise di far forza e aprì gli occhi, vedendolo arrivare in suo soccorso. Nell’attesa che la liberasse, il suo corpo era scosso dai singulti. Evidentemente era felice di vedere il bel volto del compagno, ma la sua ingenuità era costata cara ad entrambi e questo le pesava tantissimo. Il giovane Kinji si preoccupò di ridarle la libertà e di aiutarla a mettersi seduta, date le condizioni in cui versava. Il respiro era affannato, gli occhi lucidi e privi della solita energia e le gote inumidite. Non vi erano lesioni sul suo corpo, se non l’irritazione per aver forzato la mano nel tentativo di liberarsi. Solo la stanchezza, unita ai postumi dell’effetto della sostanza che lo stesso Fuminsho le aveva iniettato qualche minuto prima le rendevano più faticoso muoversi. Anche la testa le faceva male e una pulsante nausea non faceva che aggravare la situazione. Con estrema dolcezza, il bell’Uchiha le prese il viso fra le mani e le tirò via le lacrime con i polpastrelli delle dita. In quel momento, gli occhi bianchi della Hyuga furono come catturati da quelli cremisi di Kinji. La sua espressione era seria mentre s’accertava della sua incolumità ma i suoi occhi su di lei erano come una carezza rassicurante.. un’avvolgente carica di sicurezza. Avvolta dalle sue braccia, affossò il viso contro il suo petto e senza nemmeno rendersene conto le lacrime scivolarono ancora sulle sue gote.*


Setsuna Hyuga: “M-mi dispiace, Kinji-kun.. è stata tutta colpa mia! Mi sono fidata della persona sbagliata e ho abbassato la guardia. I-io non dovevo farlo.. avrei dovuto stare più attenta..

*Proferì confusamente fra i singulti. I sensi di colpa trasparivano chiaramente dalle sue parole, così come la montante rabbia che riusciva a sfogare solo attraverso le lacrime. L’Uchiha la tenne stretta fra le sue braccia , consolandola e proteggendola. Quel senso di protezione era quello di cui la piccola Setsuna aveva bisogno, e le parole di Kinji in merito ai suoi capelli riuscirono a strapparle uno di quegli splendidi sorrisi che di solito le illuminavano il volto.*

Setsuna Hyuga: “Mi ha iniettato qualcosa, facendomi perdere i sensi. Una volta sveglia ero legata e imbavagliata, ma non mi ha fatto del male. Ho i muscoli indolenziti e un forte senso di nausea, ma non sarà questo a fermarmi. Dobbiamo subito trovare quel traditore e assicurarlo alla giustizia.

*Gli rispose, asciugandosi il viso col dorso della destra e mettendosi in piedi. Il vecchio Kimeki poco distante da loro parve quasi impietosito dallo stato della giovane kunoichi che l’aveva minacciato. Lui sapeva che sarebbe andata a finire in quella maniera ed era certo che la ragazza sarebbe stata tradita, presto o tardi. Per fortuna il fato aveva voluto preservare la sua incolumità, ma questo non era sufficiente per evitare il <<te l’avevo detto>>. La sua espressione parlava chiaro e la piccola Setsuna non poté che abbassare lo sguardo, ad ammettere i suoi errori. Il tempo per i pentimenti sarebbe arrivato presto, ma non prima d’aver trovato Fuminsho. Con un cenno e un ultimo sguardo a quei magnetici occhi cremisi, Setsuna si lanciò all’inseguimento. Sfruttando la sua velocità e il suo sesto senso, fece strada al compagno di squadra conducendolo attraverso gli stretti cunicoli su cui il suo committente si era avviato. Finiti questi, il percorso procedeva attraverso la foresta costeggiata da un impetuoso ruscello d’acqua dolce dalle sfumature bianche e grigie. L’aria era fresca, nonostante il sole fosse alto in cielo. Correndo per svariati minuti fra le ombre delle verdeggianti fronde degli alberi, i due shinobi giunsero infine ad un bivio al quale la piccola Setsuna cedette. Le mancava il fiato e le tiravano le gambe, tanto da costringerla in ginocchio a recuperare. Il giovane Kinji, deciso più che mai a proteggere la compagna provata al suo fianco, elaborò velocemente un piano e lo espose: lui sarebbe andato avanti mentre lei avrebbe controllato con il suo Byakugan, ormai fuori dalla portata del congegno anti-chakra, i tre possibili sentieri.*

Setsuna Hyuga: “Ricevuto..

(Dubito che quell’impostore abbia avuto il tempo di fare una bella gita in barca lungo il ruscello. Il peso che trasportava era troppo elevato e il tempo troppo breve per operare un trasferimento dal carrello all’imbarcazione. Controllerò anche in quella direzione per sicurezza.. non voglio commettere più errori banali.)

*Quando il bell’Uchiha non fu più distinguibile fra le ombre del sentiero a ovest, la Hyuga fece calare le palpebre e concentrò il suo chakra sugli occhi bianchi. I capillari intorno agli occhi si gonfiarono, conferendole il dono della vista e il suo cuore cominciò a palpitare con più veemenza. Aveva timore di provare nuovamente quel dolore lancinante, ma non aveva altra scelta se non quella di tentare.*

 
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view post Posted on 28/9/2012, 23:21     +1   -1

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//Godetevi la song, penso sia azzeccata al post visto che è la fine di una lunga e tribolata missione ^^//



La direzione era stata presa elaborando le informazioni in loro possesso, ragionando logicamente Kinji era giunto alla conclusione che la direzione presa da Fuminsho non poteva essere ne il fiume, ne la strada che andava verso est la quale costeggiava il mare quindi sapendo che era fuggito a bordo di un carrello meccanizzato arrivò alla conclusione che avesse preso la strada a Ovest e in quella direzione si recò, lasciando la compagna ancora debilitata dall'anestetico a controllare con il suo potente doujutsu tracce del nemico.
Come avevano potuto constatare quell'uomo era sempre stato un passo davanti a loro, possedeva un'intelligenza elevata e una grande dote nell'ingannare i suoi avversari, così come purtroppo aveva potuto constatare la dolce Hyuga e l'Uchiha, caduti vittima delle sue menzogne e dei suoi inganni, anche questa volta sarebbe andata così se non fosse stato per l'eccesso di zelo della bella Setsuna. Infatti per evitare banali errori decise di controllare anche il fiume, anche se gli sembrava impossibile che aveva preso quella strada, l'uomo era fuggito a bordo di un carrello che non avevano trovato e una barca normale non avrebbe potuto contenere il carrello e tutto il peso che esso trasportava.

Quindi la ragazza rimase stupefatta di ciò che vide, era una strana barca una via di mezzo tra un catamarano e una zattera, probabilmente era stata progettata proprio per quello scopo, l'imbarcazione percorreva quel fiume abbastanza facilmente anche se la velocità non era elevatissima a causa del peso che trasportava.
Fu chiaro così che quell'astuto uomo aveva tentato nuovamente di prendere in giro la ragazza, probabilmente aveva fatto vedere volontariamente alla ragazza il mezzo con il quale tentava la fuga, in modo da raggirarla e convincere i suoi eventuali inseguitori che l'uomo fosse scappato via terra e non via mare.
Quell'astuto uomo c'era quasi riuscito, quasi questa volta la fortuna non era stata dalla sua parte o probabilmente aveva sottovalutato l'intelligenza e le abilità dei suoi inseguitori, fu così che la ragazza riuscì ad avvisare Kinji per fortuna non troppo distante che la via presa era errata e ad indirizzarlo nella via presa da Fuminsho.
Da lì in poi iniziò l'incubo di quell'uomo che aveva ingannato, derubato, umiliato e rovinato la vita di parecchia gente, ora era il suo turno di sentirsi terrorizzato e spaventato come aveva fatto sentire la giovane Hyuga e chissà quanta altra gente.
Dopo un breve inseguimento dove l'Uchiha sperimentò una nuova genjutsu ai danni del malcapitato truffatore, Kinji riuscì finalmente ad agguantare e catturare Fuminsho, il quale trovandosi sotto l'influsso di quella potente illusione si dimenava a causa dell'ansia e del terrore causate dalla genjutsu, non fu difficile quindi per il genin porre fine alla fuga di quel malvivente e riportarlo legato come un salame indietro dove si trovava Setsuna insieme a Kimeki che nel mentre aveva raggiunto la giovine.

Kimeki sembrava raggiante sembrava aver accantonato il rancore per come era stato trattato dai due ninja, probabilmente era stato sovrastato dalla felicità e dalla gioia di aver ottenuto finalmente la sua vendetta su quell'uomo e sul fatto che ora finalmente sarebbe stata fatta giustizia, ora sarebbe stato Fuminsho a finire in prigione per il reato di truffa e furto per il quale era stato accusato Kimeki alias Yoshimori Sumimura.
Rispetto alla precedente missione svolta i due ragazzi avrebbero preso entrambi la ricompensa per il completamento della missione con un piccolo bonus per aver catturato un famigerato truffatore.


//Allora la missione finisce qui spero vi sia piaciuta e che vi siate divertiti, la valutazione la farò nel prossimo post dopo aver letto gli ultimi due vostri post, vista la situazione sarebbe meglio che postasse prima simo, oppure che concordasse quello che Setsuna dirà a kinji per avvisarlo della posizione di Fuminsho, come vedi Vale ho cercato di darti abbastanza libertà sul modo di catturare e tormentare il tuo bersaglio, quindi puoi postare liberamente sulla genjutsu che volevi usare, puoi essere autoconclusivo, ma mi auguro sia un bellissimo ultimo post da parte di entrambi ^^//


 
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view post Posted on 30/9/2012, 18:44     +1   -1
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*Ancora piegata sul ginocchio destro al centro del bivio, lentamente il respiro irregolare dettato dallo sforzo della corsa andava regolarizzandosi mentre la vista assumeva le tipiche caratteristiche di una visione a 360°. Fortunatamente, l’azione dell’intricato meccanismo utilizzato per disturbare il chakra non copriva tutta quella distanza e la piccola kunoichi, ancora insicura e timorosa, poté tranquillamente aprire gli occhi, trarre un sospiro di sollievo e setacciare con cura tutto il campo visivo offertole dal suo Byakugan. Con la coda dell’occhio poteva seguire i movimenti fulminei del compagno di squadra, intento a farsi strada fra gli alberi del sentiero a ovest, ma ciò che catturò quasi immediatamente la sua attenzione fu l’imbarcazione che stava allontanandosi sospinta dal corso del fiume. Aveva escluso a priori la possibilità che Fuminsho potesse intraprendere un percorso via mare, anche perché ricordava bene quella sorta di carrello stracolmo di oggetti di valore allontanarsi. L’astuzia, mischiata per l’ennesima volta all’inganno. Quella fu l’ultima goccia, l’ultima a mettere alla prova l’enorme pazienza di cui era dotata. Ferita profondamente nell’orgoglio, si lanciò all’inseguimento. I muscoli delle gambe continuavano a contrarsi dolorosamente, richiedendole una gran mole di resistenza fisica.. eppure, nonostante tutto, le sue movenze risultavano sempre molto aggraziate e mai pesanti. Le suole dei sandali parevano sfiorare il ciglio dell’acqua.*

(Devo avvertire immediatamente Kinji-kun, ma non posso mettermi a gridare.. dobbiamo sfruttare l’effetto sorpresa, se non vogliamo che quel viscido verme abbia una nuova pensata.)

*La speciale vista di cui era dotata le permetteva costantemente di tenere d’occhio più direzioni, ma l’inconscia voglia di avvertire al più presto il compagno di squadra le suggerì comunque di voltare il capo nella sua direzione. Stava mantenendo il suo passo, saltando di ramo in ramo e avvicinandosi sempre di più al corso del fiume.*

(Questa si che è fortuna! Sono sicura abbia notato i miei movimenti e abbia capito la situazione.)

*Con un cenno del capo, la bella kunoichi dai lunghi capelli cobalto indicò il corso del fiume per far ferrare meglio al compagno la direzione in cui Fuminsho stava tentando la fuga. Lui sembrò intuire e scattò in avanti con più velocità e, per non rimanere indietro, anche Setsuna fece più leva sulle gambe ma il fisico già messo duramente alla prova cedette ed ella capitombolò inzuppandosi d’acqua. Il fiume non era molto profondo e di certo non era nulla di nuovo per lei affrontare l’impetuosità delle acque. Furono sufficienti poche bracciate per raggiungere la riva, dove s’appigliò. Si sentiva debole e sapeva che sarebbe stata un peso inutile per il compagno, caratteristica che, secondo lei, l’aveva contraddistinta per tutta la durata dell’operazione. Non era riuscita a cavare un ragno dal buco fino a quel momento e non aveva fatto altro che combinare danni su danni, rischiando di mandare a monte tutto il lavoro. Solo Kinji avrebbe potuto assicurare Fuminsho alla giustizia, lei era di troppo. Con un ultimo sforzo riuscì a sottrarsi dalle grinfie delle acque e, col fiatone e una leggera tosse a causa dell’acqua ingerita, rimase distesa.*

(Sono inutile.. non ho combinato nulla di buono. Cosa penserebbe mio padre..?! Non sono degna di essere sua figlia..)

*Visibilmente abbattuta, i suoi occhi parevano esser specchi da cui traspariva ogni cosa. I capillari gonfi attorno ad essi presero a ritirarsi lentamente, mentre ancora tentava inutilmente di regolarizzare il suo respiro. Ad interrompere il flusso di quei pensieri negativi ci pensò il vecchio Kimeki. Aveva seguito i due ninja per vedere la fine del rivale, ma vedendo la giovane Hyuga in quelle condizioni forse lo impietosì. Si avvicinò a lei e l’aiutò a mettersi seduta, controllando che tutto andasse bene. La piccola Setsuna lo guardava stranita, non si sarebbe mai aspettata un aiuto da parte dell’uomo che aveva minacciato.*


Setsuna Hyuga: “Kimeki-san io.. mi.. mi dispiace.. non..

*Cominciò, cercando le parole adatte per chiedere il suo perdono. Ma Kimeki la bloccò, rassicurandola. Era stata anche lei una vittima e aveva rischiato ben più di quanto aveva fatto lui. Sapeva che la Hyuga non avrebbe mai voluto fargli del male e che le minacce se le era in qualche modo cercate da solo, mentendo. Acqua passata, disse. Dissipati i sensi di colpa della più piccola, dopo pochi minuti sopraggiunse Kinji con Fuminsho svenuto e legato a dovere.*

(Sapevo che ce l’avresti fatta, Kinji-kun.)

*Alla vista del compagno, finalmente vittorioso, un sorriso s’allargò sul bel volto della kunoichi dai capelli cobalto. Ce l’aveva fatta, tutto era finito bene. Nonostante sentisse di non aver avuto parte alla buona riuscita, non poteva fare a meno di essere felice. Finalmente poteva tornare a casa, riposare.. e certamente affinare le sue abilità, dato che non era per nulla soddisfatta delle sue prestazioni. Assicurato dunque Fuminsho alla custodia di Kimeki, che avrebbe da li a poco avvisato le autorità dell’avvenuta cattura di un pericoloso e astuto criminale, la piccola Setsuna, alzatasi a fatica da terra, e il giovane Kinji s’avviarono per la strada di casa. Questa volta però, i movimenti della più piccola erano evidentemente tirati: camminava lentamente e quasi zoppicando, tanto era la stanchezza e il dolore alle gambe sforzate. Senza nemmeno rendersene conto, si sentì afferrata e presa in braccio dall’Uchiha al suo fianco che, con un semplice sorriso, rispose alla sua espressione sorpresa. Ancora una volta i suoi occhi furono catturati da quelli scuri e profondi del compagno, che guardava dritto davanti a se con fierezza. Infine, troppo stanca per tentare di ribellarsi ai voleri di lui, sorrise stancamente e chiuse gli occhi, tenendosi stretta e occultando il viso lievemente rosato sul collo di Kinji.*

(..grazie, Kinji-kun.)

 
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view post Posted on 30/9/2012, 18:53     +1   -1
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♣Abilità Attivate« Sharingan
♣Link Scheda« Scheda
♣Indice GDR« Narrato; Parlato; Pensato


Kinji's Theme



Pochi istanti di buio nel campo visivo dell’Uchiha, poi, nuovamente luce: l’iride degli occhi era diventata vermiglia e i tomoe erano comparsi attorno ad essa.
Fuminsho non poteva essere andato lontano visto il pesante carico che trasportava, quindi in cinque o dieci minuti Kinji lo avrebbe raggiunto di sicuro. Concentrato e impaziente, il genin balzava di ramo in ramo, dandosi sempre più spinta per procedere speditamente tra le fronde degli alberi lussureggianti in zona…ma qualcosa catturò la sua attenzione sullo specchio d’acqua alla sua sinistra: Setsuna.
Stava correndo parallelamente rispetto a Kinji e nelle condizioni in cui si trovava, non avrebbe dovuto compiere uno sforzo simile.


Setsuna? Di sicuro lei mi vede grazie al byakugan e avrà trovato qualcosa…ma giustamente non può urlarmela quindi starà attirando la mia attenzione?

Lo shinobi decise di fermarsi per arrestare la disperata corsa della compagna, visibilmente in difficoltà nel continuare a tenere il ritmo del più grande; la bella hyuga aveva fatto un cenno per indicare la via giusta da intraprendere: il fiume.
Kinji rimase un attimo perplesso girandosi per guardare la via che invece al momento gli era sembrata la più improbabile e l’opzione da eliminare a priori. Fece un cenno per far capire alla ragazza di aver ricevuto il messaggio e si diresse in fretta e furia nella direzione corretta.


Qualcosa non quadra, Setsuna mi ha indicato il fiume…ma com’è possibile che Fuminsho sia riuscito a trasportare tutti i suoi averi più preziosi su una semplice imbarcazione? Inoltre è impossibile che Setsuna si sia sbagliata, quindi immagino che lo scoprirò presto…

Fuminsho era un uomo senza ombra di dubbio intelligente, un abile stratega che amava prevedere le mosse dell’avversario e anticiparle prevenendo ogni possibilità; con i due genin della foglia lo aveva fatto più volte, dal primo momento in cui entrambi lo avevano incontrato aveva fatto credere di essere un vecchio senza forze, ha raccontato una marea di frottole mettendoli entrambi contro colui che invece era innocente e, non meno importante, aveva osato ingannare Setsuna stordendola e legandola, scappando incurante di ciò che le sarebbe accaduto.

La tua più grande forza Fuminsho diventerà la tua rovina… la mania di prevedere qualsiasi mossa diventerà la tua ossessione, e ti toglierò quell’aria saccente dalla faccia una volta per tutte!

Dopo una decina di minuti di marcia fra i possenti rami degli alberi che costeggiavano il fiume, Kinji avvistò una imbarcazione piuttosto singolare: non si trattava di una barchetta, come si sarebbe aspettato, ma di un catamarano rudimentale probabilmente fatto con le sue stesse mani e tenuto da parte per occasioni come quella in cui si era trovato quella volta. L’obbiettivo del ragazzo era lì, in bella vista, seduto comodamente sul proprio mezzo, sicuro ormai di avercela fatta e di non rivedere mai più i volti dei due ragazzi che sarebbero stati ricordati come altre due delle vittime dei suoi sporchi giochi.
L’Uchiha si sentiva ribollire il sangue nelle vene. Fuminsho era a portata di mano, era li e poteva fargliela pagare una volta per tutte, magari togliendogli la vita! Ma ucciderlo non avrebbe reso Kinji migliore di lui… o sarebbe diventato addirittura peggiore; piuttosto aveva in mente qualcosa di speciale, qualcosa che sarebbe dovuto durare per tutta la vita nei suoi ricordi, come un incubo ricorrente alla notte, con la differenza che l’incubo lo avrebbe vissuto anche di giorno, ad occhi aperti, costantemente…


Devo calmarmi, ormai ce l’ho in pugno e ho l’opportunità di godermi la scena…hehe



Il ragazzo costeggiò gli alberi sulle rive del fiume fino ad arrivare su un ramo davanti rispetto alla posizione di Fuminsho, non troppo distante, ma abbastanza da permettergli di procedere con il proprio piano. Compose qualche sigillo e dopodiché attese, guardando dall’alto verso il basso la propria vittima inconsapevole.
Qualche metro più in basso, Fuminsho si stava pavoneggiando interiormente del suo nuovo trionfo, quando qualcosa attirò la sua attenzione: un fruscio piuttosto persistente di alcune fronde degli alberi sulla costa opposta a quella dove si trovava Kinji.
L’uomo rimase a guardare, attendendo magari che da li a poco uscisse un animale selvaggio, ma nulla…
Ignorò il bizzarro evento come se nulla fosse successo; sentì poi un movimento più in basso, nell’acqua come se qualcosa avesse sbattuto sulla piattaforma inferiore del catamarano, inducendolo ad alzarsi e ad affacciarsi sullo specchio dell’acqua, ma ancora nulla. Un altro rumore, stavolta come se qualcosa dall’altra parte della piattaforma galleggiante si fosse tuffato in acqua; stavolta Fuminsho aveva capito che quella serie di eventi non potevano essere casuali, non si trattava di casi fortuiti.
Iniziò a sudare freddo, il cuore iniziò a battere sempre più forte nel suo petto, sempre più forte, finché non divenne così insistente da essere percepito persino nelle orecchie.
Il rimbombare continuo non aiutava l’anziano a calmarsi, anzi molto probabilmente accentuò il panico che stava facendo larga presa sul proprio stato d’animo; si guardava attorno stranito, sicuro che prima o poi qualcuno…qualcosa…lo avrebbe attaccato. La mania di avere tutto sotto controllo, di poter prevedere le mosse avversarie era venuta meno e la cosa faceva impazzire Fuminsho, il quale si guardava freneticamente attorno muovendosi su e giù per la parte calpestabile del mezzo di fortuna.
Si sentiva preda di un cacciatore sconosciuto, qualcosa di sovrannaturale, qualcosa di inconcepibile secondo la sua.
Ad un certo punto gli parve persino di sentire un brusio udibile solo da lui, accompagnato dal più forte battito nelle orecchie, facendolo girare verso una delle tante zone alberate.
Rimase a fissarla allibito, con un’espressione scioccata e impaurita allo stesso tempo, mentre nel frattempo Kinji aveva potuto tranquillamente raggiungere l’imbarcazione camminando lungo il fiume con l’ausilio del chakra sotto le suole delle scarpe, mettendosi alle spalle dell’uomo che prima o poi si sarebbe girato sotto l’influsso della genjutsu.
Ancora una presenza, Fuminsho l’aveva sentita chiaramente alle sue spalle, ma non aveva il coraggio di girarsi per vedere di cosa si trattasse; con un ultimo, dispeato gesto di coraggio, trovò la forza di girarsi, per trovare a pochi centimetri da lui la figura di Kinji, immobile, con uno strano sorriso in volto e gli occhi rosso sangue che parevano brillare di luce propria.
L’uomo venne preso totalmente alla sprovvista, urlando e cadendo all’indietro. Non si sarebbe mai aspettato di trovarsi di nuovo quel ragazzo, non avrebbe mai creduto che un ragazzo così giovane potesse far parte di un incubo così ben elaborato; messo alle strette, urlante, Fuminsho camminava all’indietro finché la sua breve e inutile fuga non si arrestò sul bordo del catamarano.
Kinji si stava godendo la scena con immensa goduria: la sua vittima stava provando quello che lui avrebbe voluto fargli provare inconsciamente, e di sicuro non avrebbe voluto farla finita li. Si avvicinò lentamente all’uomo, che ad ogni passo sentiva scendere una goccia di sudore dalla propria fronte, finché non lo afferrò dalla giugulare e lo sollevò da terra.
Il contatto con quegli occhi lo agghiacciava, lo impauriva oltremodo…più del silenzio che venne spezzato dopo poco dal giovane.


Kinji: Kinji Uchiha…ricorda questo nome…se proverai a commettere ancora una volta i tuoi crimini…io ti caccerò, diventerò il tuo peggiore incubo…e lo farò finché non impazzirai del tutto!

Prima che l’uomo potesse rimettersi a gridare, Kinji decise di tramortirlo con una gomitata ben assestata sulla nuca; non si sarebbe svegliato per ore, così da dare al ragazzo il tempo di legarlo nuovamente e di capire come invertire la rotta del catamarano per tornare da Setsuna e Kimeki.

Mi stupisco di me stesso… spero che nessuno di loro mi chieda come ho fatto a catturarlo così velocemente…

Con il vento in poppa, il catamarano arrivò presto alla foca del fiume, dove ad attenderlo, Kinji trovò il suo committente e la compagna; dopo aver ammainato le vele, scese dal mezzo, trascinando con se il corpo legato di Fuminsho e lo fece “accomodare” sulla sabbia.

Kinji: Non preoccupatevi, è solo svenuto per lo spavento. Piuttosto, Kimeki-san, sbaglio o lei possiede un falco messaggero? Immagino sia così che avete contattato il palazzo dell’Hokage quindi mi sembra il caso di rifarlo per chiamare rinforzi… ormai Fuminsho non rappresenta più una minaccia e pagherà per i suoi crimini; sono sicuro che si sveglierà solo dopo che le autorità saranno arrivate sul posto.

Era finalmente arrivato il momento che avevano desiderato per tanto tempo: la missione si poteva definire conclusa nel migliore dei modi, con Kimeki felice per aver assicurato il vicino alla giustizia e Setsuna sana e salva nonostante un po’ indebolita. Kinji era riuscito nel proprio intento e aveva tenuto fede alla sua promessa, salvando la bella Hyuga dalle grinfie di Fuminsho.

Kinji: Bene, immagino dunque che sia arrivato il momento di salutarci… Mi scuso per le maniere poco ortodosse Kimeki-san… abbia una discreta giornata.

Dopo che anche la ragazza si congedò, entrambi si misero in cammino verso Konoha lasciando Kimeki solo con il vicino; Setsuna però era ancora visibilmente indebolita e chiederle se avesse bisogno di una mano di sicuro non avrebbe portato a risposte positive in nessun caso, così Kinji, senza avvertirla, le fece stringere le braccia attorno al proprio collo e la sollevò in braccio, continuando a camminare come se nulla fosse, sorridendo in maniera naturale
 
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view post Posted on 30/9/2012, 23:12     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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//Bei post finali, la missione termina qui spero che vi sia piaciuta e che vi siate divertiti almeno quanto me, veniamo alle valutazioni:
Avete tutti e due postato molto bene quindi credo che vi meritate:

Vale 1500 exp
Simo 1450 exp

A te simo ti ho dato un poco meno exp per i ritardi nei post, una piccola punizione ma non credo te la prenderai per 50 di exp in meno :)

poi per il resto prendete 8 punti statistiche a testa, 3 punti abilità

Infine guadagnate ciascuno 100 ryo + 50 ryo per aver catturato un pericoloso truffatore.//

Edited by Bahamut83 - 1/10/2012, 00:21
 
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view post Posted on 30/9/2012, 23:20     +1   -1
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//Mi sono divertito parecchio anche io e sono rimasto fino alla fine con il fiato sospeso per sapere se avevamo fatto la scelta giusta xD

Mauro so che me ne pentirò, ma devo avvisarti che neanche io possiedo talenti ^^''...ma se proprio vuoi darmi quel punticino ok u.u//
 
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view post Posted on 30/9/2012, 23:21     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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//ok ho corretto, purtroppo se non ne avete non posso assegnarvi punti talento mi spiace :(//
 
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