Missione 19 C - Goonies!, per ecthelion e bahamut

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ecthelion della fontana
view post Posted on 5/4/2012, 19:01 by: ecthelion della fontana     +1   -1




//Fatto bene, non avrei potuto desiderare di meglio ed avrei agito pure io in quel modo se avessi postato per primo. Io propongo un giro di conoscenza.//

I sandali del chunin alzavano una lieve nube di polvere bianca mentre questi percorreva veloce le strade di terra battuta e sabbia che si snodavano precise in tutto il villaggio, congiungendo fra loro i vari quartieri. L'ubicazione dell'ingresso del cunicolo era ben descritta nella missiva e lui non doveva far altro che raggiungere con celerità assoluta quel posto.
Mentre si avvicinava al luogo da cui avrebbe dovuto cominciare le ricerche non potè non udire il clangore metallico delle armi di alcuni ragazzini che si stavano allenando senza sosta nonostante il solo fosse ormai alto nel cielo; in quel momento della giornata in cui l'aria diviene irrespirabile ed i genitori insistono fortemente nel trattenere i figli a casa per evitare loro insolazioni. Avrebbe consigliato loro di tornarsene a casa, a riposare, in attesa della frescura serale ma non aveva alcun secondo da perdere poichè notò, in lontananza una sagoma dal fare sospetto.
Nonostante gli svariati avvertimenti piazzati alla rinfusa per segnalare il pericoloso cunicolo e le sue insidie l'individuo li aveva bellamente ignorati. Aveva superato agilmente le recinzioni ed era sceso per la larga rampa fino all'uscio metallico che ora stava cercando di smuovere. Perchè voleva a tutti i costi entrare in quel labirinto?
La voce sicura di Daichi cercò di bloccarlo.


Daichi: Ehi, tu. C'è scritto che è vietato l'ingresso. Non te ne sei accorto?

Era impossibile che quel ragazzo non avesse notato tutta la miriade di avvisi che tappezzavano recinzione, porta e discesa. Li aveva bellamente ignorati. Chissà cosa lo spingeva ad un tale comportamento. Era forse un parente dei dispersi, magari il fratello maggiore di uno di quei ragazzini di cui si erano perse le tracce? Oppure era solo un curioso, magari in cerca di un po' di fama se fosse riuscito a salvare delle giovani vite? Non poteva saperlo di preciso, non aveva alcuna informazione sullo sconosciuto così si lanciò in quella che era la sua prima mossa ogni qualvolta si trovava di fronte ad un problema di cui non aveva abbastanza dati: indagare.
Superò veloce, con un balzo, la recinzione e si avvicinò lesto al misterioso che ancora armeggiava con la spranga che sbarrava l'uscio e gli giunse alle spalle. Poche parole precedettero il gesto rapido della mano che si posò sulla spalla del ragazzino.


Daichi: Non mi hai sentito? Questa è un'area off limits.

Non volle parlare del fatto che lui doveva introdursi in quel cunicolo e tantomeno che doveva portare a termine una missione per il villaggio. Erano cose su cui era preferibile mantenere il silenzio soprattutto per non rischiare di diffondere informazioni che erano rimaste ancora riservate; poteva non essere un familiare ne un curioso. Quel ragazzo poteva essere lì solo per avvalorare l'esistenza della probabilità che asserisce che scomparsa e misterioso ficcanaso non avevano nulla da spartire. Quella cosa che comunemente è detto "caso" ma che dal punto di vista matematico segna l'impossibilità di prevedere gli avvenimenti.
Doveva attendere la sua risposta ma solo quando questi si voltò, per guardare Daichi negli occhi, il chunin comprese che davanti a se non aveva una persona comune. Non era minimamente confondibile con un albino: era totalmente bianco.

 
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