Missione 19 C - Goonies!, per ecthelion e bahamut

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lepnat_vasquez
view post Posted on 3/4/2012, 22:23     +1   -1




Suna è un villaggio in una posizione geografica decisamente scomoda. Anche se gran parte del territorio della nazione del vento è costituito da un deserto, la zona dove si trova Suna è un vero calderone, con poca acqua, poche costruzioni, pochissimi collegamenti. E' un luogo dove il territorio stesso sembra mettere alla prova gli abitanti del villaggio, che resistono a sabbia e vento, ingegnandosi, adattandosi. Suna è coperta da un'alta muraglia, collegata fittamente da camminamenti e passaggi coperti... e sotterranei.
Profondi, spesso chiusi e riaperti, spesso riutilizzati da più gruppi, famiglie e clan, Suna è perforata in ogni direzione da canalizzazioni e collegamenti fognari, magazzini di emergenza, bacini per l'acqua, depositi segreti, e molto altro. Il clan dei burattinai ha reclamato gran parte di questi tunnel, costruendoci i loro laboratori, ma molti rimangono inesplorati, o sconosciuti a chi non abbia i giusti agganci, le giuste procedure, o appartenga al clan giusto.
Due lettere identiche, quel giorno di primavera -non che le stagioni cambiassero molto a Suna- arrivarono alla porta di casa di due ninja diversi, per reclutarli in una missione delicata e importante, ma soprattutto complicata.
Sei studenti erano dispersi. Sei amici, appartenenti alla stessa classe, e l'ultimo testimone ad averli visti li aveva visti mentre si infilavano in un condotto sotterraneo. Potevano essere ovunque, ma erano ormai due giorni che nè famiglia, nè accademia li avevano visti. Dovevano trovarli, in quel labirinto, e farlo in fretta.


la missione inizia appunto da casa vostra o da dove vi arriva il piccione viaggiatore con la lettera. Il luogo dove sono spariti gli studenti è un noto ingresso ad un tunnel sotterraneo, anche se chiuso, vicino ad un campo di allenamento, che entrambi conoscete. Alcune regole:

-io controllo l'ambientazione, voi i vostri pg. Io non dirò mai cosa i vostri pg dicono o fanno, voi non toccatemi l'ambientazione XD
-i turni da rispettare sono variabili, potete scegliere l'ordine che preferite.
-lo scopo finale è divertirsi, se riusciamo a scrivere qualcosa che alla fine chiunque legga possa apprezzare, è ben voluto...

e allora sotto!
 
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view post Posted on 4/4/2012, 14:54     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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CITAZIONE
Descrittivo

Pensato

Parlato

Voce Yotta

Voce Damu

Erano passati tre giorni da quando Hiro era finalmente riuscito a tornare a casa dopo le sue disavventure nel deserto, iniziato come un semplice addestramento, era finita con una corsa contro la morte dove il ragazzo aveva vagato disperatamente per il deserto alla ricerca di un pò d'acqua. Aveva patito sofferenze atroci a causa della sete, dalle allucinazioni fino a crampi e vomiti, quando era ormai ad un passo dalla morte, era finito in una strana sala sotterranea, dove aveva incontrato colei che gli avrebbe cambiato la vita. Era la ragazza più bella e sensuale che avesse mai visto ma, ahimè non era reale, lei era un'impersonificazione del deserto, creata dalle fantasie del ragazzo per concludere un patto con lui. In cambio di un sacrificio da parte sua, avrebbe ottenuto la capacità di dominare la sabbia, il ragazzo accettò e la mattina dopo scoprì cosa aveva sacrificato. Il suo corpo era stato privato di tutti i colori, rendendolo totalmente bianco, pelle, capelli, peli e perfino gli occhi era completamente bianchi.

Dire che la scoperta di cosa avesse sacrificato fosse stata scioccante era dire poco, il ragazzo quindi passò i giorni seguenti cercando di riprendersi dalle fatiche e dallo shock ma, soprattutto ad abituarsi al suo nuovo aspetto fisico.
Inizialmente aveva pensato di coprirsi per evitare che gli altri si accorgessero della situazione ma, era quasi impossibile rimanere costantemente coperto, prima o poi qualcuno l'avrebbe scoperto, avrebbe solo faticato per niente quindi ci rinunciò.
Non era il solo che doveva abituarsi al suo aspetto, anche familiari e vicini ogni volta che lo vedevano lo guardavano in modo strano, era diventato un fenomeno da baraccone, certi vicini facevano visita alla sua famiglia soltanto per osservare Hiro, questo lo irritava parecchio ma, non poteva farci niente, doveva abituarsi anche a questo.

Come ogni mattina il ragazzo entrò in cucina salutando i familiari, la sua famiglia era composta da Key Takagi il fratellino di Hiro, Mamoru Takagi il padre che possiede un negozio di alimentari e Ayase Sasaki la madre membro del Clan della Sabbia come Hiro.


Buongiorno.

Key AHHHHHHHHHHHHH un Fantasma, aiuto un fantasma...

Dannazione Key sono io, ogni mattina la stessa storia.

Key Scusa Fratellone...

Mamoru Tutto bene? Non puoi biasimarlo il tuo aspetto è parecchio strano e poi non ci hai detto nemmeno come ti sei ridotto così.

Un'occhiata di Ayase zittì subito il marito, fare domande sullo stato del ragazzo era divenuto tabù in quella casa, l'incontro con Suna e il patto stretto con lei era un segreto del suo clan e quindi era vietato parlarne con chi non ne fosse già a conoscenza.
Hiro continuò a parlare come se non fosse successo niente.


Si tutto bene, sto cercando di abituarmi a questa nuova situazione...

Key Io so cosa gli è successo, il fratellone me l'ha detto!!

L'occhiata di Ayase questa volta gelò Hiro, il genin guardò la madre facendogli capire che non gli aveva detto niente, la madre era l'unica a sapere del motivo di quel cambiamento di colore, vista l'appartenenza allo stesso clan. Key continuò a parlare contento dell'attenzione di tutti, pronto a svelare l'oscuro segreto.

E' stato un Vampiro, ha succhiato via tutti i colori dal fratellone, il fratellone l'ha sconfitto ma, il vampiro è riuscito a fuggire per questo non è tornato normale...

Tutti sorrisero a quell'affermazione, Ayase si avvicinò al figlio e gli chiese sottovoce.

Ayase Ma cosa gli hai raccontato?

Hiro sempre sottovoce rispose alla madre.

E' la prima scusa che mi è venuta in mente, altrimenti mi avrebbe tartassato di domande nonostante le tue minacce.

Yotta Tuo Fratellino molto ingenuo è!!

Meglio così altrimenti non si sarebbe mai stato zitto...

Damu Credulone! hihihi

Tu zitto non pensare ti abbia perdonato, prima o poi ti troverò e mi prenderò la mia vendetta!!

Un'altra spiegazione qui è d'obbligo, a causa delle disavventure nel deserto, del troppo sole e della carenza di acqua per quasi 48 ore, Hiro non è tornato del tutto sano mentalmente, sente continuamente le voci del suo primo sensei e del sannin che avrebbe dovuto allenarlo nel deserto e invece l'abbandonò a morire nel deserto.
Uno psicologo forse avrebbe detto che l'estrema solitudine, unita con le atroci sofferenze subite, hanno sviluppato in lui due personalità separate per farsi compagnia e sopportare quell'orrore.

Come il padre uscì per andare a lavoro, un piccione piombò in casa consegnando una lettera per il genin, Hiro l'aprì e lesse subito il contenuto, a quanto pare sei studenti dell'accademia erano scomparsi, l'ultima volta erano stati visti entrare in un condotto sotterraneo vicino ad un campo d'addestramento dell'accademia, il genin conosceva quel posto si era allenato parecchie volte da piccolo.

A quanto pare il suo riposo era terminato, aveva ricevuto una missione, molto importante, quei ragazzi erano scomparsi da quasi 48 ore, quindi bisognava fare in fretta, quei ragazzi erano in pericolo.
Hiro dopo le ultime vicende, capiva lo stato d'animo in cui probabilmente si trovavano quei poveri ragazzi, persi senza avere la possibilità di tornare a casa, forse anche loro stavano patendo la fame e la sete come l'aveva patita lui, non poteva lasciare che succedesse qualcosa a quei ragazzi, doveva trovarli al più presto.
Hiro si vestì al volo indossando tutto il suo equipaggiamento ninja, si coprì il busto di bende e indossò il judoji, indossò anche i nuovi equipaggiamenti appena acquistati, la sciarpa ninja, i bracciali borchiati e i guantini elastici che inizialmente aveva acquistato per nascondere le mani, ma che era sicuro gli sarebbero stati utili. Dopo aver preso anche la giara di sabbia e le armi il ragazzo uscì di corsa di casa, avvisando in tutta fretta la madre della missione e che non sapeva quando sarebbe rientrato.


Dannazione!! Non lascierò che gli accada niente a quei ragazzi li salverò.

Estremamente determinato il genin si diresse di fretta verso il campo d'allenamento in questione, ignorando per la prima volta da quando era tornato, gli sguardi dei passanti che si fermavano ad osservare il suo strano aspetto.

Yotta Famoso diventerai ragazzo!!

Non è così che voglio diventare famoso sensei... Comunque ora non me ne frega niente di loro, devo pensare solo a quei poveri ragazzi.

Spero il post vada bene, dopo la quest talento il Bg del mio pg è leggermente modificato, ci tenevo a spiegare un pò tutto così che capiste la situazione particolare del mio pg senza andarvi a rileggere le passate quest.

 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 4/4/2012, 23:42     +1   -1




//Buona ruolata e buon divertimento a tutti. Per me la legenda è la classica. Se proprio devo copiare un dialogo di baha userò l'arancione e se preferite differenziazioni cromatiche, per i miei prendo il lime. Detto ciò iniziamo//

La luce del sole che, quasi parallela al terreno, filtrava dalle persiane unitamente al vociare della gente del villaggio che si muoveva per le strade all'alba, per sfruttare le poche ore di frescura, svegliarono il neochunin che nelle ultime notti stava cercando di recuperare le ore di sonno arretrato accumulate nel lungo viaggio del dopo torneo, in cui a piedi e da solo, aveva attraversato in diagonale l'intero continente per riabbracciare il più presto possibile la propria famiglia ed i suoi amici ed annunziare loro che era divenuto chunin della sabbia.
Un'unica goccia di sudore bagnava la fronte del ragazzo che si era quasi disabituato alle notti afose del deserto e che a tratti rimpiangeva la fresca aria dei monti in grado di pervadergli appieno i polmoni, rinfrescando e tonificando il corpo dall'interno. Tuttavia, nonostante l'acido lattico, sottoforma di stanchezza, gli pervadesse ancora i muscoli si issò dal proprio giaciglio, certo che ormai avrebbe faticato a ritrovare il sonno e si vestì veloce, pronto per fare i consueti esercizi mattutini che considerava sacri ed imprescindibili. Iniziò semplicemente massaggiando il viso per riattivare la circolazione, poi torsione del busto e movimentazione degli arti superiori. In seguito piegamenti della schiena e sulla gambe per permettere un deflusso rapido dell'acido lattico che avvertiva ancora ed infine si sedette a terra, dopo aver sparso attorno a se la sabbia di ferro, e concentrando il proprio chakra di fulmine tutto attorno cominciò a farla levitare ed espandere in tutta la stanza. Grazie allo scontro con Shinan aveva capito di essere privo di genjutsu offensive di apertura e nella settimana di itinere aveva avuto modo di pensare ad alcune tecniche che ora stava cercando di mettere in atto. Sarebbero serviti certamente molti altri allenamenti, probabilmente alcuni anche alla sede di clan, prima di poter padroneggiare al meglio la profusione della sabbia nell'aria però per ora poteva accontentarsi dei numerosi miglioramenti che stava ottenendo a livello di uniformità radiale del campo elettromagnetico.
Ricondusse tutto il metallo nel contenitore e dopo essersi sciacquato la faccia scese al piano inferiore per fare una lauta colazione che lo preparasse in maniera adeguata agli allenamenti della giornata: avrebbe riprovato, con l'aiuto del fido Chiisaru, a convogliare le genjutsu nella sabbia di ferro per amplificare gli effetti che queste avrebbero conseguito a livello di sistema nervoso per indebolire la resistenza mentale avversaria e da lì cominciare i futuri scontri. Tuttavia qualcosa modificò i piani che il chunin aveva per quella mattinata. Sulla tavola da pranzo, preparata dalla madre prima di andare al negozio a lavorare, era poggiata una missiva, assieme ad un piatto con una lauta colazione e del succo, sigillata con l'ormai nota ceralacca rossa che già avvisava chi fosse il mittente di tale rotolo: l'ufficio del Kazekage.
Temette per un attimo potesse essere una convocazione dei saggi per rispondere del fatto che non fosse ritornato da Kumo scortato dagli ambu del villaggio e dal kage stesso ma appena la aprì capì che lo scopo della comunicazione era differente: veniva ingaggiato per una missione di recupero per alcuni studenti del villaggio dispersi nei meandri più reconditi dei cunicoli che percorrono il sottosuolo della capitale. Sei studenti da recuperare ed erano già trascorse quasi cinquanta ore dal loro ultimo avvistamento: non c'era un momento da perdere. sbocconcellò la frutta mentre risaliva alla camera per indossare l'equipaggiamento comprato a Kumo dopo la promozione e ridiscese mentre finiva di intascare rotoli ed armi nele varie tasche dei vestiti.
Uscì di casa lesto, chiudendo la porta alle proprie spalle mentre la gente scemava dalle strade diretta alle abitazioni prima del sopraggiungere del caldo torrido delle ore di punta. Non aveva troppe informazioni su cui basarsi, eccezion fatta per il luogo ultimo in cui la squadra di ragazzini era stata avvistata, così decise di incominciare le proprie ricerche da lì.

 
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lepnat_vasquez
view post Posted on 5/4/2012, 12:12     +1   -1




L'ingresso al sottosuolo non si presentava in modo sontuoso o appariscente, come d'altronde era per praticamente tutto, in un villaggio colpito spesso da tempeste di sabbia. Tutto ciò che non era fissato o ben protetto veniva spazzato via o eroso, quindi le decorazioni, a Suna, erano completamente superflue.
Il campo d'addestramento era occupato da un trio di genin che si allenavano con il loro caposquadra, e in lontananza si potevano sentire infatti boati, urla e qualche occasionale clangore di acciaio contro acciaio. La solita routine ninja, insomma.
L'ingresso stesso era un portone dall'aria massiccia, posizionato sotto il livello della strada, alla fine di una lunga rampa. Era abbastanza largo da far passare due carri affiancati, e numerosi cartelli indicavano di tenersi alla larga, fin dalla recinzione che circondava la discesa. I cartelli continuavano sul portone, evidentemente sprangato, e su una porta secondaria, dall'aria molto meno robusta. Sembrava in effetti tutto chiuso.
Avvicinandosi, tuttavia, era evidente che la porta stessa era solo accostata ed era stata aperta in modo poco convenzionale. Qualcuno aveva fatto irruzione lì dentro, evidentemente ignorando gli avvertimenti.
I due ninja si incontrarono davanti all'ingresso... non sapevano a cosa stavano andando incontro, e le leggende su cosa c'era in quei tunnel secondari servivano a spaventare i bambini la sera, nel villaggio. In effetti, probabilmente nessuno in vita sapeva esattamente com'era fatta la struttura dei cunicoli vera e propria: tutte le mappe erano aggiornate a vent'anni prima massimo, e segnavano comunque i passaggi utili per il villaggio, non certo quelli in disuso. Era un salto nel buio... letteralmente, e la luce del sole, come al solito battente, poteva essere anche l'ultima, per alcuni di quegli studenti... o anche per loro due.
Il gruppetto di dispersi, dal dossier della missione, conteneva 4 bambini e 2 bambine, tutti in età compresa tra gli 8 e i 10 anni. Avevano tutti seguito un addestramento da ninja e sapevano, in teoria, utilizzare il chakra, ma niente di più.


sentitevi pure liberi di ruolare un paio di post di incontro, se vi può fare piacere, o organizzatevi e proseguite direttamente ^^
 
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view post Posted on 5/4/2012, 15:07     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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Hiro proseguì tra le vie del villaggio spedito mentre leggeva velocemente tutti i dettagli della missione, i bambini dispersi erano quattro maschi e due femmine, conoscevano solo l'addestramento ninja e forse erano in grado di utilizzare il chakra, per quanto riguardava quel luogo, vi erano molte leggende che aveva sentito da bambino ma, nulla di queste poteva essergli utile. Leggendo i dettagli della missione, scoprì che il luogo dove si erano spinti gli studenti era in disuso da anni e che non esisteva nessuna mappa del luogo, quindi avrebbe dovuto girare alla cieca rischiando di perdersi anche lui.

Questo è un grosso problema, devo pensare a un modo per segnare dove passo per poi tornare la strada di casa...

Yotta Puoi lasciare sabbia dietro di te, ragazzo!!

Potrebbe essere inutile sensei, non so come saranno quei tunnel ma, di certo la sabbia potrebbe confondersi anche perchè non credo che quei cunicoli saranno illuminati... merda forse dovrei prendermi delle torce... sarebbe stato utile anche conoscere il Katon per illuminare il percorso....

Il genin giunse al campo d'allenamento, vecchi ricordi riaffiorarono nella mente mentre avanzava in quel terreno dove si era allenato da piccolo, li aveva imparato le basi per divenire un ninja. Nel campo non era solo si vedevano tre genin che si allenavano con il loro caposquadra, ebbe la tentazione di rimanere ad osservare lo scontro dei ragazzi ma, ora non poteva doveva salvare quei ragazzi.

Che nostalgia..... vabbè andiamo magari dopo che gli avrò salvati darò un'occhiata in giro...

Yotta Ragazzo fino a pochi mesi fa eri anche te qua, non è passato così tanto...

Lo so sensei e che dopo tutto quello che mi è successo mi sembrano passati anni da quando mi allenavo qua...

Hiro trovò la rampa che scendeva sotto il livello della strada dove vi era l'ingresso del cunicolo, lì erano stati visti per l'ultima volta gli studenti. Diede un'occhiata veloce in giro, fin dalla recinzione che bloccava l'accesso alla rampa, era pieno di cartelli di pericolo e che avvisavano di tenersi alla larga.

Naturalmente questi cartelli sono messi qui solo per bellezza, un ragazzino non si fa spaventare da così poco lo prenderebbe come una sfida, sicuramente spinti dalla curiosità o dalla voglia di avventura si sono spinti li dentro...

Eppure da qui sembra tutto chiuso.... Vabbè meglio avvicinarsi e dare un'occhiata da più vicino


Hiro saltò agevolmente la recinzione, di certo non sarebbe stata una recinzione ad impedire l'accesso ad un ninja, anche se solo studenti quei ragazzi sicuramente non avevano avuto troppi problemi a superare quell'ostacolo.
La rampa era molto larga, grande abbastanza da far passare due carri e come la recinzione era piena di cartelli per tenere la gente lontana, la rampa portava ad un grosso portone sprangato e a una porta secondaria che sembrava più cedevole. Il ragazzo giunse velocemente di fronte ai portoni, anche qui era pieno di cartelli, volevano davvero tenere la gente lontana da quel luogo seppur inutilmente visto quello che era successo.


Chissà a cosa serviva questo luogo in passato.... Te sensei lo sai?

Yotta No ragazzo non lo so... comunque ti ricordi che sono solo una voce frutto della tua fantasia? non sono reale...

A volte me lo dimentico sensei, so che probabilmente sei solo una voce del mio subconscio ma, sembri così reale.... probabilmente non sono totalmente sano mentalmente ma pazienza che ci posso fare?

Yotta Niente purtroppo ragazzo!! Ora però trovare studenti devi!!

Il genin osservò attentamente le porte e noto che una era stata forzata per farci irruzione, ecco da dove erano passati gli studenti, Hiro però era indeciso sul da farsi, avrebbe dovuto inoltrarsi anche lui nei cunicoli senza un piano sperando di trovare gli studenti e poi trovare così facilmente la via di ritorno? o c'era qualcosa che poteva fare per assicurarsi qualche possibilità in più?

Etche ho postato che arrivo prima di te, visto che nella lettera lep non ha scritto che ci sarebbe stato un altro partecipante alla mia missione il mio pg pensa di doverla svolgere da solo, oppure semplicemente per la fretta ha saltato quella parte ;)

Comunque spero che non ti dispiaccia la mia iniziativa, ero curioso di vedere come avrebbe reagito il tuo pg trovandosi, qualcuno con uno strano aspetto che curiosava nella zona della missione.
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 5/4/2012, 19:01     +1   -1




//Fatto bene, non avrei potuto desiderare di meglio ed avrei agito pure io in quel modo se avessi postato per primo. Io propongo un giro di conoscenza.//

I sandali del chunin alzavano una lieve nube di polvere bianca mentre questi percorreva veloce le strade di terra battuta e sabbia che si snodavano precise in tutto il villaggio, congiungendo fra loro i vari quartieri. L'ubicazione dell'ingresso del cunicolo era ben descritta nella missiva e lui non doveva far altro che raggiungere con celerità assoluta quel posto.
Mentre si avvicinava al luogo da cui avrebbe dovuto cominciare le ricerche non potè non udire il clangore metallico delle armi di alcuni ragazzini che si stavano allenando senza sosta nonostante il solo fosse ormai alto nel cielo; in quel momento della giornata in cui l'aria diviene irrespirabile ed i genitori insistono fortemente nel trattenere i figli a casa per evitare loro insolazioni. Avrebbe consigliato loro di tornarsene a casa, a riposare, in attesa della frescura serale ma non aveva alcun secondo da perdere poichè notò, in lontananza una sagoma dal fare sospetto.
Nonostante gli svariati avvertimenti piazzati alla rinfusa per segnalare il pericoloso cunicolo e le sue insidie l'individuo li aveva bellamente ignorati. Aveva superato agilmente le recinzioni ed era sceso per la larga rampa fino all'uscio metallico che ora stava cercando di smuovere. Perchè voleva a tutti i costi entrare in quel labirinto?
La voce sicura di Daichi cercò di bloccarlo.


Daichi: Ehi, tu. C'è scritto che è vietato l'ingresso. Non te ne sei accorto?

Era impossibile che quel ragazzo non avesse notato tutta la miriade di avvisi che tappezzavano recinzione, porta e discesa. Li aveva bellamente ignorati. Chissà cosa lo spingeva ad un tale comportamento. Era forse un parente dei dispersi, magari il fratello maggiore di uno di quei ragazzini di cui si erano perse le tracce? Oppure era solo un curioso, magari in cerca di un po' di fama se fosse riuscito a salvare delle giovani vite? Non poteva saperlo di preciso, non aveva alcuna informazione sullo sconosciuto così si lanciò in quella che era la sua prima mossa ogni qualvolta si trovava di fronte ad un problema di cui non aveva abbastanza dati: indagare.
Superò veloce, con un balzo, la recinzione e si avvicinò lesto al misterioso che ancora armeggiava con la spranga che sbarrava l'uscio e gli giunse alle spalle. Poche parole precedettero il gesto rapido della mano che si posò sulla spalla del ragazzino.


Daichi: Non mi hai sentito? Questa è un'area off limits.

Non volle parlare del fatto che lui doveva introdursi in quel cunicolo e tantomeno che doveva portare a termine una missione per il villaggio. Erano cose su cui era preferibile mantenere il silenzio soprattutto per non rischiare di diffondere informazioni che erano rimaste ancora riservate; poteva non essere un familiare ne un curioso. Quel ragazzo poteva essere lì solo per avvalorare l'esistenza della probabilità che asserisce che scomparsa e misterioso ficcanaso non avevano nulla da spartire. Quella cosa che comunemente è detto "caso" ma che dal punto di vista matematico segna l'impossibilità di prevedere gli avvenimenti.
Doveva attendere la sua risposta ma solo quando questi si voltò, per guardare Daichi negli occhi, il chunin comprese che davanti a se non aveva una persona comune. Non era minimamente confondibile con un albino: era totalmente bianco.

 
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view post Posted on 5/4/2012, 23:08     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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@lep meglio così è più simpatico l'incontro così :) avevo il dubbio che era come dicevi te infatti ho anche scritto che forse il mio pg per la fretta ha saltato quella parte sui partecipanti :)

@etche perfetto abbiamo avuto la stessa idea :)


hiro aveva scoperto da dove erano penetrati gli studenti, la porta era stata forzata ed era stata solo appoggiata per far sembrare che fosse chiusa, quei ragazzi avevano pensato proprio a tutto, peccato che il solo fatto di avventurarsi in un labirinto di cunicoli, faceva dubitare della loro astuzia.

Non c'è molto da fare, devo entrare e sperare di trovare indizi su dove si siano cacciati...

Mentre il ragazzo si apprestava ad entrare, una voce alle sue spalle sembrava avercela con lui.

???? Ehi, tu. C'è scritto che è vietato l'ingresso. Non te ne sei accorto?

E adesso chi è? non ho tempo per discutere con lui, non ho tempo da perdere che palle... Ignoriamolo...

Uff però non è che se io adesso entro, questo tipo mi viene dietro e devo soccorrere anche lui?


Mentre decideva come comportarsi con il nuovo arrivato, una mano gli si appoggiò sulla spalla e la stessa voce gli chiese se non l'avesse sentito che quella era una zona riservata. Hiro si voltò per osservare colui che lo stava rimproverando, notò il solito sguardo misto tra lo stupore e la curiosità a cui ormai stava abituandosi, ma questa volta era più controllato, probabilmente qualcun'altro non ci avrebbe fatto caso ma, il genin ormai l'aveva visto talmente tante volte negli ultimi giorni che lo riconosceva al volo.

Altre tre cose attirarono l'attenzione del ragazzo, oltre l'altezza quell'uomo doveva essere alto quasi due metri superava di venti centimetri buoni il genin, la seconda cosa che notò era il coprifronte del suo villaggio legato alla fronte del ninja e la terza cosa era la gira che l'uomo portava legata alla schiena, come d'altronde faceva Hiro.


Anche lui è del mio clan? No la giara è diversa sembra fatta di un materiale ferroso... Ah capito è del Clan della Sabbia Ferrosa, si potrebbe dire che sia una sorta di cugino...

Hiro continuò a scrutare l'uomo che aveva davanti, come già detto era molto alto ed era anche abbastanza robusto, oltre all'altezza lo caratterizzavano i capelli che erano una via di mezzo tra castani e biondi e quegli occhi verde chiaro che di sicuro attiravano l'attenzione.
Il genin ora doveva decidere cosa fare, non poteva rivelare informazioni a quell'uomo, non avrebbe commesso una seconda volta lo stesso errore.
Durante la sua prima missione, Hiro e i suoi due compagni avevano allegramente sputanato la loro missione ad un passante pensando fosse il loro contatto, il genin aveva giurato che non avrebbe più commesso un errore tanto stupido.
Il problema era che quell'uomo non sembrava che se ne sarebbe andato così facilmente, quindi doveva fargli capire che era autorizzato a stare li senza svelarli quale fosse la sua missione.


So che quest'area è vietata, con tutti questi cartelli è impossibile non capirlo Hiro sorrise allo sconosciuto, poi continuò Sono autorizzato a stare qua, ho un compito da svolgere, te invece che ci fai qua?


Andrà bene così? non ho svelato niente di importante, il problema è se questo basterà per farlo andare via o come temo si metterà a chiedermi qual'è il compito che devo svolgere qui? perchè altrimenti sarà un muro contro muro senza senso.

Cazzo non ho tempo da perdere quei bambini hanno bisogno di me, devo liberarmi di questo qua al più presto


Hiro parlò all'uomo nel modo più cortese possibile, trattenendo quella sensazione che sentiva crescere dentro di se, la sensazione che ogni secondo perso poteva significare la morte di quei poveri ragazzi. Hiro attese la risposta dello sconosciuto sperando di liberarsi di lui al più presto.
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 6/4/2012, 08:00     +1   -1




//Lep, il post gdr off l'ho tolto io.//

Il ragazzo monocromatico squadrò dalla testa ai piedi Daichi che cercava di non far trasparire la sorpresa di una tale ed inaspettata apparizione. Posò gli occhi sulla giara dello sconosciuto e capì di avere a che fare con un altro ninja in grado di manipolare della rena, calcarea o ferrosa che fosse. Ma vedendo l'abbigliamento, troppo simile a quello suo vecchio, e la scarsità di equipaggiamento che si portava con se capì che il ragazzo non era null'altro che un genin, magari mai uscito dal villaggio o comunque che poco aveva avuto modo di vedere di ciò che stava oltre il deserto del vento.
Non volle tuttavia palesarsi subito come un ninja di grado superiore, anche perchè non aveva modo alcuno di testimoniare l'accresciuto rango visto che ancora non gli era stata data la giubba ocra che contraddistingue i chunin della sabbia. Nel frattempo il genin pesò le parole per rispondere a quello che era stato designato come suo compagno di missione, negando di essere stato poco attento, non accorgendosi dei vari cartelli, ma asserendo che aveva l'autorizzazione per scandagliare la zona, ingresso ai cunicoli compresi.
Poteva essere un bluff fatto nemmeno troppo male oppure la verità; certamente Daichi non aveva modo alcuno per scoprire la veridicità delle parole del bianco. Poteva certo mostrargli la propria missiva con tanto di sigillo che attestava la missione per conto del kage ma non avrebbe mai fatto una cosa del genere: mostrare un documento segreto al primo sconosciuto incontrato per il villaggio. Certo, il problema rimaneva poichè se anche il genin avesse avuto la stessa inclinazione a mantenere, giustamente, segreto lo scopo del suo indagare i due sarebbero rimasti fermi in un circolo vizioso in cui nessuno dei due si fidava di fare la prima mossa. Uno stallo in piena regola.
Ma non vi era tempo da perdere, dei ragazzini erano in pericolo; e così il chunin capì che doveva fare lui la prima mossa, ma in una maniera non troppo plateale che consentisse di capire se poteva fidarsi del ragazzo o meno senza tuttavia cadere nel problema della fuga di informazioni verso terzi. Estrasse dalla tasca la missiva del kage in cui si potevano vedere distintamente i due frammenti di ceralacca rossa, spezzati con l'apertura, ma che attestavano in maniera univoca provenienza ed importanza della pergamena; ma non la aprì ne tantomeno permise al bianco di prenderla o leggerla.
Preferì rimanere criptico, vago, in modo da potersi coprire nel caso fosse di fronte ad un terzo non coinvolto nella situazione. Poggiò una mano sulla porta scassinata e mentre rinfoderava il messaggio sospirò due semplici parole, un numero ed un soggetto che avrebbero potuto dire tutto o nulla, dipendeva dalla qualifica dell'uditore che aveva di fronte.


Daichi: Sei studenti

 
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view post Posted on 6/4/2012, 11:24     +1   -1

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Lo sconosciuto estrasse dalla tasca una missiva con il timbro in ceralacca del kazekage, poi appoggiando la mano sullo stipite della porta che Hiro stava controllando in precedenza, disse due semplici parole rimanendo sul criptico, quelle parole però bastarono a far capire tutto al genin.

Sei studenti eh!? la notizia a parte per i familiari non si sparsa troppo, altrimenti quei genin anziché allenarsi sarebbero rimasti qui intorno a curiosare, in più la lettera col timbro in ceralacca del Kazekage la stessa che ho io, non ho la certezza ma credo che possa fidarmi, meglio rimanere sul criptico anche io, se lui sa di cosa sto parlando, risponderà senza problemi.

Yotta Bravo ragazzo, sembri quasi un vero ninja ora!!

Hiro si voltò verso lo sconosciuto, estrasse anche lui la stessa lettera dalla tasca e mostrò il timbro di ceralacca rosso del kazekage, poi iniziò a parlare cercando di non rivelare troppe informazioni ma, cercando di sbloccare quella situazione in cui si trovavano i due ninja. Una voce dentro di se gli ricordava sempre che non aveva tempo da perdere che quei ragazzi potevano essere in pericolo, dovevano essere salvati al più presto.
Il genin iniziò a parlare cercando di rimanere cortese ma, allo stesso tempo risoluto.


Si sei studenti, siamo qui per lo stesso motivo.

Io sono Hiro Takagi genin del clan del controllo della Sabbia, sono passati per quella porta dopo averla forzata o almeno così sembra. Non credo che abbiamo altre possibilità se non entrare anche noi li dentro e vedere cosa troviamo dietro quella porta. Tu che ne pensi?


Il ragazzo terminò di parlare e attese la risposta del suo interlocutore, non vi era possibilità di svelare meno informazioni, senza tirare troppo per le lunghe la situazione, non avevano tempo da perdere ma, nonostante tutto aveva cercato di dire il minimo indispensabile cercando di rimanere per quanto possibile criptico.
Lo sconosciuto aveva fatto la prima mossa con quelle due parole, Hiro invece aveva deciso di rivelare il suo nome e dare qualche indicazione su quello che avrebbero dovuto fare.
Dai dettagli della missione sapevano già cosa c'era dietro quella porta, un labirinto di cunicoli completamente buio con dei ragazzini che avevano bisogno di loro.
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 6/4/2012, 14:02     +1   -1




//direi di riprendere con la missione//

Il ragazzo, come sospettato, intuì al volo la comunicazione verbale e non del chunin ed estrasse a sua volta una missiva. Identica carta, medesima ceralacca rossa recante l'altisonante simbolo del capovillaggio: era stato anche lui incaricato di cercare nei cunicoli le tracce dei sei studenti dispersi. L'albino resosi conto immediatamente della veridicità delle parole di Daichi si presentò con il nome di Hiro e spiegò velocemente cosa aveva notato in seguito ad una prima ispezione della porta d'ingresso al labirinto sotterraneo, suggerendo di entrare per ispezionare tempestivamente l'intreccio di cunicoli che si inabissava nella roccia che cinge, proteggendolo, il villaggio.
Mentre il chunin muoveva l'anta metallica per facilitare il proprio passaggio oltre la soglia della grotta con gli occhi cominciò a sbirciare nella fessura buia che si intravvedeva alla ricerca del minimo segno particolare. Quegli scavi erano stati adoperati per i fini più disparati; da ragazzino aveva sentito le storie più fantasiose, ai confini con la leggenda, su chi le avesse elette a propria dimora e sul loro utilizzo; così non potè non temere per la propria incolumità e per quella del compagno, all'apparenza meno esperto.


Daichi: Non sappiamo cosa potrebbe attenderci d'ora in avanti. Temo vi saranno numerose insidie celate agli occhi. Per quanto possibile utilizza tutti i tuoi sensi. Ah, dimenticavo, mi chiamo Daichi.

Non era mai stato bravo nelle presentazioni e per certo la fretta di voler recuperare quei ragazzini non lo aiutava nel poter fare un bel discorso ed a ciò andava aggiunta anche la preoccupazione per le trappole che potevano essere disseminate ovunque.
Teneva gli occhi aperti in cerca del minimo bagliore, provenisse da degli spiedi o da qualche filo di nylon teso fra le pareti; anche se le trappole le avevano con buona probabilità già attivate gli studenti dispersi avventurandosi nei cunicoli.

CITAZIONE
<tecnica> -Abilità nel Piazzare Trappole- (Stm: -3) [Liv 4 : 21/30] Chi possiede questa abilità riesce a piazzare trappole. Per piazzare una trappola bisogna Eludere o Sostituirsi da un attacco avversario. Per individuarle l'avversario dovrà usare questa stessa abilità o il fiuto, altrimenti verrà intrappolato nel tentativo di cercare l'avversario.La trappola ha diversi effetti, ma comunque l'attacco durante il turno successivo a quello in cui si è piazzata la trappola viene potenziato di 1/10 rispetto al totale.

La uso per cercare le trappole

Stm=158-3=155

 
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lepnat_vasquez
view post Posted on 7/4/2012, 10:16     +1   -1




//buon ruolaggio per entrambi, riprendiamo la missione. I post di ruolaggio non verranno conteggiati nel totale di missione.//

La porta si aprì sferragliando su cardini che avevano visto tempi migliori. Senza grande sorpresa, l'interno era buio, ampio e non molto profumato: quei tunnel erano rimasti chiusi e sigillati per anni o decenni, e l'aria stantìa, per quanto arida come tutto il villaggio, non aveva un buon profumo.
Il tunnel stesso aveva scopi sconosciuti: era molto ampio, e aveva quella che pareva una canalizzazione nel mezzo, come a portare acqua o scarichi fognari... entrambe cose improbabili, data l'aridità di quel villaggio e l'assenza di fetore. La polvere di sabbia che, come in ogni altro luogo del villaggio, copriva sottilmente il suolo si disperse all'apertura della porta, cancellando eventuali impronte residue. Era in ogni caso molto improbabile ne fossero rimaste.
L'ispezione preventiva saggiamente portata dal chuunin confermò l'assenza di trappole, e la rozzezza della scassinatura. La porta era stata sfondata con un calcio, apparentemente. Un calcio portato da un piede molto piccolo.
L'ampio corridoio proseguiva, perdendosi nelle ombre più avanti, non mostrando diramazioni, almeno fin dove poteva spingersi lo sguardo dei ninja con la luce esterna proiettata dalla porta. L'assenza di illuminazione poteva in effetti presentare qualche problema per i due: potevano ancora andare a procurarsi una qualche fonte di luce e tornare lì, ma avrebbero perso tempo prezioso, anche se un minuto in più o in meno, dopo quasi cinquanta ore di assenza, non cambiava poi molto: dovevano pensare all'eventualità di recuperare corpi, più che salvare bambini, a quel punto.
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 7/4/2012, 15:08     +1   -1




Appena il portone fu aperto a sufficienza per permettere l'ingesso della coppia di shinobi il naso del chunin venne colpito da una ondata di fumi e miasmi provenienti dal cunicolo che si perdeva nelle profondità del sottosuolo. Odore di umidità ma soprattutto polvere e decomposizione aleggiavano nell'aria intrappolata da anni nel sottosuolo, chiusa da porte metalliche disigillate solo da poco, intuitivamente con un calcio, vista la forma della bugna che aveva rotto la serratura.
Tuttavia non fu l'odore la prima cosa che la mente di Daichi provò ad elaborare per trarne le prime conclusioni bensì si focalizzò su una cosa che all'interno di quell'antro non era presente ma risultava indispensabile per delle ottime indagini: la luce. Il sistema di gallerie era privo, almeno, in quel punto, di un qualsiasi sistema di illuminazione, elettrico o a torce ed avventurarsi in cunicoli sconosciuti e probabilmente pieni di insidie, senza poter contare sull'ausilio del senso più sviluppato era per certo un atteggiamento da studenti alle prime armi e non da ninja.
Avrebbe dovuto sacrificare alcuni minuti per ritornare al villaggio, cercare un negozio, recuperare almeno due torce elettriche, pagare e ritornare indietro; un costo in termini di tempo che tuttavia rimaneva molto minore rispetto al rischio di perdersi nei cunicoli, oppure attivare una trappola abilmente celata ai sensi. Fece un cenno al compagno mentre risaliva la rampa ed imboccava veloce la strada per il villaggio.


Daichi: Attendi un attimo, torno subito. Che nessuno entri.

Meno di cinque minuti dopo il chunin faceva ritorno all'ingresso dei cunicoli ove il compagno lo attendeva. Daichi aveva fra le mani due torce elettriche a batteria mentre altre due erano sigillate nel rotolo. Aveva calcolato la possibilità di qualche guasto all'apparecchiatura e per non correre troppi pericoli durante la missione si era preoccupato di avere un paio di oggetti di scorta, i quali potevano anche essere dati ai ragazzini, qualora li avessero trovati per permettere loro di illuminarsi, autonomamente, la galleria. Prima di pagarli aveva controllato funzionassero correttamente ed ora era abbastanza sicuro che tali strumenti non li avrebbero abbandonati durante la spedizione di soccorso. Ne porse uno ad Hiro e velocemente puntò il proprio cono di luce verso le fitte tenebre tagliandole come con un coltello.
Potè ben distinguere la forma e le dimensioni della galleria, molto ampia rispetto ai tradizionali standard ma faticò a capire il senso dello scolo centrale vista l'assenza di meccanismi di pompaggio nella zona. Poteva anche avere un altro scopo, forse serviva come guida per qualcosa di così grosso da necessitare di un tale antro ma con buona probabilità avrebbero rischiato di scoprirlo avanzando ancora nella ricerca.
La questione scolo tuttavia per Daichi non era ancora abbastanza importante per riempirne i pensieri; era invece maggiormente preoccupato dalla mancanza di tracce, cancellate, almeno in quella sezione di cunicolo, dai moti di aria fresca in ingresso e per la costante minaccia di trappole contro le quali doveva tenere gli occhi aperti. Si guardò attorno mentre la pila perlustrava tutto il contorno rocioso e parlò al compagno.


Daichi: Sebbene non vi siano tracce io direi di continuare avanti; se sono entrati da qui non possono aver preso altre direzioni.

CITAZIONE
<tecnica> -Abilità nel Piazzare Trappole- (Stm: -3) [Liv 4 : 21/30] Chi possiede questa abilità riesce a piazzare trappole. Per piazzare una trappola bisogna Eludere o Sostituirsi da un attacco avversario. Per individuarle l'avversario dovrà usare questa stessa abilità o il fiuto, altrimenti verrà intrappolato nel tentativo di cercare l'avversario.La trappola ha diversi effetti, ma comunque l'attacco durante il turno successivo a quello in cui si è piazzata la trappola viene potenziato di 1/10 rispetto al totale.

La uso per cercare le trappole

Stm=155-3=152

 
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view post Posted on 7/4/2012, 21:16     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

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Come aveva intuito anche lo sconosciuto era lì per lo stesso motivo del genin, ovvero ritrovare i sei studenti dispersi.
L'uomo che si presentò come Daichi avvisò il compagno di missione di tenere gli occhi aperti per eventuali insidie durante il loro cammino e per eventuali trappole, dopo di che il chunin aprì la porta mostrando un tunnel completamente buio davanti a loro.
Tenere gli occhi aperti e notare eventuali insidie in quella situazione poteva essere un grosso problema, infatti il cunicolo era completamente al buio, procedere senza avere un'illuminazione decente poteva essere un grosso problema, dello stesso parere pareva essere Daichi che avviso Hiro di stare allerta che nessuno entrasse che lui sarebbe tornato subito.
L'uomo si avviò così su per la rampa probabilmente alla ricerca di qualche illuminazione, il genin si limitò ad un cenno della testa mentre osservava il chunin allontanarsi.
Hiro approfittò dell'occasione per osservare all'interno del tunnel, non si vedeva quasi niente se non che era abbastanza largo come la rampa d'ingresso, molto particolare era lo scolo centrale, il ragazzo si chiese ancora una volta per quale motivo fu creata quell'area e per quale motivo fu alla fine utilizzato, se venne veramente utilizzato, magari poteva essere creato per un motivo, ma mai realmente adoperato.
Il genin si chiese anche quali tra tutte le voci e leggende che giravano su quel luogo avevano un fondo di verità, erano solo pensieri che non l'avrebbero portato a nessuna risposta concreta, l'unica utilità era quella di passare il tempo in attesa del ritorno del compagno di missione. Una cosa era certa però quel luogo non sembrava essere utilizzato da molto tempo, l'odore di stantio e di chiuso che permeava in quel luogo era molto forte, era la prima cosa che aveva notato una voilta aperta la porta.
Daichi non tardò a tornare portando con se delle torce, dopo averne data una al genin l'uomo propose di proseguire nel tunnel anche se non sembravano ci fossero tracce del passaggio dei ragazzi.


Grazie per la torcia. Si infatti le tracce all'ingresso, sembrano state nascoste dalla sabbia come abbiamo aperto la porta, più avanti magari troveremo qualche indizio.
Ed adesso andiamo a trovare quei poveri ragazzi sperando di trovarli tutti sani e salvi.


Hiro notò che il chunin aveva preso anche delle torce di scorta, era molto previdente e sebbene non fosse di molte parole, si capiva che sapeva il fatto suo, forse era dovuta alla maggiore esperienza rispetto al ragazzo o almeno Hiro pensava che fosse più esperto di lui visto che era più grande di lui ma, non era solo quello. Dal suo modo di fare, dallo sguardo e dall'attenzione che aveva per ogni minimo particolare, l'uomo fece subito una buona impressione al genin, sembrava molto intelligente e acuto, Hiro aveva trovato un'ottimo compagno per questa missione. Il genin voleva trovare tutti i rgazzi sani e salvi, nonostante il tempo passato dalla loro scomparsa potesse fare pensare il contrario, lui in cuor suo sperava ancora che gli avrebbe trovati tutti e condotti fuori da quel posto sani e salvi, torcia in mano avanzo insieme a Daichi cercando di notare anche la più minima traccia del passaggio degli studenti.
 
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lepnat_vasquez
view post Posted on 8/4/2012, 14:31     +1   -1




Il corridoio continuava nelle ombre, mentre la luce alle spalle dei due ninja si allontanava, inesorabile. Non erano poi tanto sotto il livello del villaggio, ma il clima secco garantiva unan notevole frescura, lì sotto. La sabbia continuava a coprire quasi ogni superficie, e un osservatore attento, come erano loro in quel momento, poteva notare alcune impronte confuse abbastanza recenti. I ragazzini dovevano essere passati di lì, a quanto pareva, e non c'erano stati ancora bivi o possibili svolte.
Fu solo dopo almeno qualche centinaio di metri di camminata, e dopo aver lasciato alle loro spalle l'ingresso ormai da tempo, che arrivarono ad un qualche cambiamento. La luce era fornita solo dalle loro potenti torce militari, ma illuminava decisamente qualcosa, la fine del tunnel, e parve evidente il perchè non fosse molto utilizzato.
Una parete di terra e roccia si innalzava, bloccandolo completamente: quel tunnel, qualsiasi fosse stato il motivo per realizzarlo, era incompleto, lasciato a metà. Non era evidente il motivo per cui non fosse stato completato, e ad un primo sguardo non pareva ce ne fosse uno valido. Fu solo dopo un'attenta ispezione che notarono un piccolo passaggio sul lato sinistro della parete, una porticina bassa e scomoda, evidentemente fuori luogo in quel punto. Anch'essa era accostata, e le impronte portavano direttamente lì.
Sulla porta c'era un altro cartello di divieto di accesso. Quei ragazzi davvero amavano ignorarli.
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 8/4/2012, 16:25     +1   -1




//baha, la galleria scoprila tu, non mi piace quando il primo si prende tutto il divertimento ed al secondo tocca solo la ruolata passiva. Mi spiace se ho deciso per il tuo pg ma altrimenti rischi di annoiarti un sacco e non voglio che questo accada.//

Il genin, ricevuta la torcia, ringraziò il compagno di missione e subito confermò la decisione del chunin di avanzare nelle ricerche inoltrandosi nel cunicolo. Le parole conclusive dell'albino sottolinearono l'importanza che il ritrovamento e l'incolumità degli studenti avevano per lui che fremeva per arrivare in tempo a salvare le giovani leve del villaggio. Tuttavia la fretta spesso è una cattiva consigliera ed è bene diffidare dalle lusinghe che questa ci fa. Ma il chunin non si sentiva nella posizione di dare grandi insegnamenti filosofici ad Hiro e preferì mantenere per se quel pensiero fulmineo. Mantenne il passo uniforme mentre controllava minuziosamente tutto il contorno della galleria, roteando il cono di luce che colpiva elicoidalmente le pareti buie del cunicolo.
Avanzarono per alcuni minuti; avevano fatto qualche centinaio di passi ed ormai la luce dell'ingresso era stata inghiottita dall'inclinazione del camminamento e dalla distanza. Solo quella elettrica delle due torce illuminava la strada ed a sprazzi alcune tracce confuse, lasciate dai ragazzini nella polvere. Il chunin non era un esperto di orme, ma lo studio all'accademia gli aveva fornito almeno le minime basi che in quel frangente lo aiutarono a confermare la presenza di numerosi individui viste le varie fogge delle impronte, ma non era in grado di stimarne il numero preciso ne altri aspetti fisici quali altezza o peso dei dispersi; e questo poteva rivelarsi uno svantaggio futuro. Tuttavia quel accozzaglia di tracce conduceva sempre avanti, senza tanti ripensamenti, almeno finchè la luce non cozzò contro una parete di roccia.
L'ampio scavo era terminato, la galleria moriva, soffocata nel sottosuolo di sabbia del villaggio e dei ragazzini ancora nessuna traccia. Possibile che avessero sbagliato luogo in cui iniziare le ricerche? Non ebbe nemmeno il tempo di esternare al compagno i suoi dubbi che il ragazzino fece segno di aver trovato la continuazione della pista. Le tracce, un po' alla rinfusa si dirigevano verso la parete, a sinistra della coppia di shinobi e si intrufolavano fra le discontinuità del pavimento conducendo ad un piccolo accesso sulla parete, oscurato dalla penombra e poco in vista rispetto alla loro posizione iniziale. La porta metallica recava un altro segnale che vietava l'ingresso ma con buona probabilità tale indicazione era inutile vista l'impossibilità di leggerla per chiunque fosse sprovvisto di torce. Una cosa balzò agli occhi del chunin che iniziò a controllare le tracce in prossimità della fine della galleria. Non erano disposte lungo il perimetro, ma si dirigevano abbastanza precise verso la porticina. La probabilità ce avessero trovato quel passaggio alla cieca era davvero infima e sorse nella mente del neochunin una domanda interessante che volle esternare al compagno.


Daichi: Hiro, ascoltami un attimo. Credi abbiano con loro una mappa?

E mentre il genin rispondeva Daichi si avvicinò al quadrato metallico incastonato con due cardini nella parete ma che dall'altro lato era appena accostato. Voleva controllare non vi fossero fili o congegni particolari. Poi fece segno all'albino di farsi avanti. Viste le dimensioni più esigue forse era il caso di far avanzare prima il genin di modo che Daichi non rischiasse di bloccarlo se si fosse incastrato, anche se, a mali estremi, poteva sempre pensare di trasformarsi per ridurre, almeno di un po', le proprie dimensioni.

Daichi: Hiro, meglio se procedi prima tu.

CITAZIONE
<tecnica> -Abilità nel Piazzare Trappole- (Stm: -3) [Liv 4 : 21/30] Chi possiede questa abilità riesce a piazzare trappole. Per piazzare una trappola bisogna Eludere o Sostituirsi da un attacco avversario. Per individuarle l'avversario dovrà usare questa stessa abilità o il fiuto, altrimenti verrà intrappolato nel tentativo di cercare l'avversario.La trappola ha diversi effetti, ma comunque l'attacco durante il turno successivo a quello in cui si è piazzata la trappola viene potenziato di 1/10 rispetto al totale.

La uso per cercare le trappole

Stm=152-3=149

Azione morta

Stm=149+8=157

 
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71 replies since 3/4/2012, 22:23   923 views
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