Casa di Hajime Yotsuki

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Zam
view post Posted on 23/1/2012, 16:01     +1   -1




Casa mia. Descrizione: coming soon.
 
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Zam
view post Posted on 24/1/2012, 13:40     +1   -1




Dopo una lunga giornata d'allenamento Hajime tornò a casa: salutò i propri fratelli, anch'essi rincasati da poco, e si diresse al piano di sopra per sistemare nella dovuta maniera il proprio equipaggiamento e per immergersi in un caldo bagno ristoratore. Non appena fu entrato in camera sua, non potette fare a meno di notare, al di là della finestra, la residenza del Kage con il relativo via vai di shinobi, tutti quanti intenti ad occuparsi della salvaguardia del villaggio e del suo corretto funzionamento. Serrò i pugni e si morse il labbro, trattenendo un'incalcolabile miriade di emozioni, tutte quante diverse le une dalle altre ma accomunate da un grande desiderio.

Presto anche io potrò dare il mio contributo alla Nuvola.. non vedo l'ora d'essere convocato per l'esame finale dell'accademia.. Sono pronto! E' una settimana che sono terminate le lezioni.. ed è da una settimana che non faccio altro che continuare ad allenarmi duramente per affinare ancora di più le mie abilità! Sono pronto, ne sono sicuro!

Il suo volto accennò a rilassarsi in un sottilissimo sorriso, dopodiché prese a svestirsi e prepararsi per il tanto agognato bagno caldo, senza però riuscire a non pensare all'ormai vicino esame genin. Chissà..


 
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Zam
view post Posted on 27/1/2012, 12:58     +1   -1




Il caldo bagno della sera precedente l'aveva sicuramente aiutato a rilassare i nervi e ritrovare un minimo di quella pace interiore che nelle ultime settimane aveva iniziato ad abbandonarlo: allenamento dopo allenamento, suo padre non aveva fatto altro che torturarlo psicologicamente, oltre che percuoterlo animosamente.

Non riesco a capire se lo faccia per il mio bene, per rendere più completo possibile il mio addestramento.. o se lo faccia per puro divertimento. Certo, sono migliorato molto.. La mia velocità e le mie potenzialità d'attacco sono aumentate esponenzialmente rispetto all'ultima lezione pratica che ci hanno fatto fare all'accademia, il mio fisico è decisamente più temprato e robusto.. tuttavia non riesco ad essere sicuro di me stesso, tutte quelle frecciatine di papà mi hanno instillato dei gran dubbi in testa, delle paure che mi impediscono di rimanere concentrato sull'esame genin..

Angosciato da tutti quei pensieri, scese al piano di sotto per fare un'abbondante colazione: di lì a poco avrebbe dovuto affrontare un altro duro allenamento supervisionato dal padre, avrebbe dunque avuto bisogno di una gran quantità di energie. Incontrò la madre nel corridoio di collegamento fra la cucina e il pianerottolo delle scale: lei si accorse subito dell'espressione stranamente crucciata del figlio, ma lasciò correre, fiduciosa nel fatto che sarebbe riuscito a vincere da solo l'ansia pre-esame.. in fin dei conti era figlio suo.

Mamma: Caro, la colazione è vicina al lavello. Lascia qualcosa anche per tuo fratello, dovrebbe tornare a breve da una missione qua fuori dal villaggio.

Hajime si limitò ad annuire.

Chissà.. magari fra qualche tempo anche a me terranno da parte un poco di colazione in vista del mio ritorno da una qualche missione..

Non era mai stato particolarmente invidioso nei confronti di nessuno dei due fratelli o, perlomeno, non l'aveva mai dato a vedere, nemmeno a se stesso; però, ahimè, l'atmosfera di quei giorni non faceva altro che tirare fuori i lati peggiori e nascosti della sua personalità.

Mangiò in fretta, quasi controvoglia, poi si fiondò fuori di casa saltando le quotidiane tappe mattutine al bagno e al canile dietro casa; amava i cani che i suoi genitori custodivano gelosamente nel retro dell'abitazione, adorava trascorrere del tempo in loro compagnia e lo faceva pressoché tutte le mattine che ne aveva l'occasione: ma quel giorno non si concesse tempo per il gioco, altrimenti non ne avrebbe avuto a sufficienza per limare in maniera adeguata la sua preparazione.


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Rientrò nel primo pomeriggio, sudato e visibilmente provato dai metodi ben poco ortodossi del padre; fece per levarsi di dosso gli indumenti da combattimento quando venne interrotto dalla squillante voce della madre:

Mamma: Un collega di papà ha portato una comunicazione urgente per te! Non l'ho letta.. però ammetto che muoio dalla curiosità di sapere cosa c'è scritto!

Hajime scrutò a fondo il volto della madre: mai l'aveva vista prima d'ora così in apprensione, mai così tesa e preoccupata per una lettera.. In effetti, riflettendoci, pure lui non doveva aver un'espressione granché serena: che fosse già giunto il momento? Che fosse la convocazione uffiiciale per l'ultima prova prima della promozione a rango di Genin? Non appena la sua mente venne sfiorata da quell'ipotesi, iniziò a sudare freddo. Si strofinò le mani ai pantaloni per asciugarne il sudore, dopodiché prese in mano la busta, la interrogò per qualche istante con lo sguardo e, infine, la aprì: ne lesse voracemente il contenuto, scorrendo tutte quante le righe, una dopo l'altra, con la massima scrupolosità.

Merda.. Lasciò cadere a terra il foglio sfilato poco prima dalla busta. Merda mamma.. D-devo scappare.. ci vediamo questa sera! S-saluta gli altri e augur...

Mamma: Buona fortuna, tesoro.

Lo anticipò così la madre, palesemente commossa ma ugualmente decisa a combattere le lacrime. Si scambiarono un breve sguardo d'intesa, seguito a ruota da un enorme sorriso amorevolmente corrisposto da entrambe le parti.

Mamma: Su, muoviti Hajime o farai tardi.. non vorrai mica dare una brutta impressione di te!

Senza aggiungere altro si rinfilò i sandali, fece retro-front e in un battito di ciglia scomparve al di là dell'uscio di casa nel bel mezzo del tumulto pomeridiano della principale via del villaggio.
 
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2 replies since 23/1/2012, 16:01   115 views
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