Casa di Tatsumaru Senju

« Older   Newer »
  Share  
^Shinodari^
view post Posted on 7/3/2012, 19:53 by: ^Shinodari^     +1   -1




Quando Tatsumaru cadde rovinosamente a terra, lei pensò che avesse semplicemente perso l’equilibrio, del resto non riuscì a vedere il colore del suo viso e nemmeno l’espressione che aveva in quel momento. Quindi gli pose quell’ultima domanda imbarazzante.



CITAZIONE

"No, nessuno …"


Non era certo la risposta che si aspettava, ma l’accettò perché Tatsu era sempre stato sincero con lei e, anche se quella risposta le stava stretta, era costretta a ingoiare il rospo. Tuttavia il suo disappunto la fece riflettere.
Trasse le ginocchia al petto e vi appoggiò sopra il mento, lo sguardo si perse nell’oscurità che premeva contro le pareti della stanza e il silenzio rumoreggiava più delle parole.
Aveva sperato che la gratificasse, che, almeno in virtù dell’amicizia che li legava, avesse detto che era lei la persona che occupava una parte del suo cuore. Si sentì improvvisamente sola e delusa e alle ginocchia appoggiò la fronte, nascondendo alla vista il viso che aveva assunto un’espressione triste. Era ormai evidente che il loro rapporto non poteva andare più in là della fratellanza, ma perché questa cosa la intristiva tanto? In realtà non lo sapeva bene nemmeno lei, eppure la paura della perdita provata alcune ore prima la induceva a pensare che quel sentimento non si limitava alla mera amicizia, seppur profonda.

Fu Tatsu a spezzare il filo di quei pensieri offrendogli un biscotto.
Lasciò che il viso emergesse alla debole luce della candela e sfoggiando uno dei sorrisi più falsi della sua vita, prese il biscotto e incominciò a sgranocchiarlo lentamente. In realtà non aveva nemmeno voglia di mangiarlo, ma quello poteva essere un buon sistema per celare meglio la delusione.
Lo osservò mentre si sdraiava e il suo gesto la fece sbadigliare vistosamente e stava ancora sbadigliando quando lui le fece una richiesta inaspettata.



CITAZIONE

"Senti … ti va se stanotte restiamo entrambi qui? Mi … mi farebbe piacere sapere che tu sei qui accanto a me, anche quando dormo"


Rimase con la bocca spalancata per un momento e la sua espressione allibita non lasciava spazio a dubbi riguardanti lo sbigottimento provato nel sentire quella richiesta. Era la prima volta che lui mostrava l’intenzione di averla accanto di notte, in genere gli incontri serali al rifugio terminavano con il rientro nelle rispettive case. Però, dopo la sorpresa iniziale, si rese conto di poter comprendere il suo stato d’animo, infondo quella era stata una giornata particolare e nonostante si sforzassero di mantenere un’apparenza dignitosa, almeno per uno shinobi, la paura era stata tanta e in egual misura la sofferenza. Poter condividere tutto questo era un modo per superare l’accaduto.



“Resteremo qui al sicuro entrambi .. insieme.
Insieme saremo invulnerabili, anche ai cattivi pensieri ..”



Mentre diceva queste parole, estremamente sincere, si avvicinò a lui e dopo avergli donato un piccolo bacio sulla guancia, si sdraiò accanto a lui portando le braccia sotto il capo, rimase così a fissare il soffitto di legno che li sovrastava, mentre la fiammella della candela tremolava appena alla brezza che filtrava dalla finestra e creava giochi di luci e ombre sui loro corpi immobili.



Inaspettatamente percepì la mano di Tatsu che si insinuava tra i suoi capelli, non era la prima volta che capitava, da bambini succedeva spesso, ma in genere il gesto era finalizzato a voler dar fastidio all’altro. Ora era diverso, lo sentiva, quella mano voleva accarezzare, voleva sentire la presenza rassicurante, ed era dolce la sensazione che ne scaturiva.
Voltò il capo verso di lui e lui ritrasse la mano, lo vedeva sorridere, non tanto con la bocca ma con gli occhi e quelle due gemme lasciavano trasparire le emozioni che l’amico provava in quel momento. Le sorrise di rimando intuendo il suo imbarazzo.
Lei non provava imbarazzo, non in quel luogo e in quel momento, le parve la cosa più naturale del mondo, aveva sempre cercato il contatto fisico con lui, ma forse ora la valenza era differente.



CITAZIONE

"B-Buona notte Yuki-chan …"


“Buona notte anche a te.”



Non avrebbe aggiunto altro, non desiderava affatto agitarlo ulteriormente e il silenzio a volte vale più di mille parole. Si rigirò su un fianco e lo guardò ancora, finché l’aria che si insinuava dalla finestra non spense la candela, allora allungò la mano e la poggiò sull’avambraccio di Tatsu, poi, vinta dalla stanchezza, si addormentò.





Noriaki camminava avanti e indietro per la sala da pranzo e spesso usciva sulla veranda e guardando in fondo al giardino osservava il rifugio sulla grande quercia. Era pensieroso e notevolmente preoccupato, il racconto della figlia lo aveva inquietato e, nonostante avesse dissimulato, in cuor suo non si dava pace e si poneva le stesse domande che in quel momento si stavano facendo anche Yukiko e Tatsumaru. Spesso lo sguardo si incrociava con quello della moglie ma entrambi restavano in silenzio, finché non notò che la luce si era spenta nel rifugio.
Decise di andare a vedere cosa stava succedendo, il pensiero della figlia minacciata da chissà chi e per chissà quali motivi non gli dava pace. Fu sotto la quercia in un attimo e rimase in ascolto, ma nessun rumore proveniva dall’alto, nemmeno le voci dei due ragazzi, allora decise di arrampicarsi e dare un’occhiata. Quando sbirciò dalla finestra li vide serenamente addormentati, l’uno affianco all’altra e non riuscì a reprimere un sorriso.
Quando tornò dalla moglie poté rassicurarla e rassicurare sé stesso.



“Non le capiterà nulla, Tatsumaru si prenderà cura di lei ..”

Continua qui...

 
Top
27 replies since 8/11/2011, 00:16   497 views
  Share