Casa di Tatsumaru Senju

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°Tatsumaru°
view post Posted on 7/3/2012, 19:50 by: °Tatsumaru°     +1   -1




Narrato
*Pensato*
"Parlato"



La risposta della ragazza fece perdere l’equilibrio al ragazzo, che all’ultimo dondolio cadde all’indietro sul pavimento.

*Me?...*



Pensò, mentre disteso sulla schiena, le gambe per aria, arrossì vistosamente. Forse non intendeva quello che credeva Tatsumaru, forse voleva solamente dire che erano molto legati, amici inseparabili. Tatsumaru ricordò le parole di Masumi. Amore, si notava davvero? Solo lui non aveva pensato a questa eventualità? Troppo giovane per capire, troppo ingenuo, tuttavia forse esisteva un fondo di verità. Tatsumaru era tremendamente legato a Yukiko, e cominciava a pensare non fosse solo amicizia. Era qualcosa di più, ma da li a definire tale sentimento come “amore” passava un fiume, che non si sapeva se attraversare o meno. L’affermazione dell’amica, ora, cominciava a fargli piacere.

*Me ...*



Un sorriso ebete si dipinse sul viso, tra il rossore delle gote, tuttavia ella era voltata dall’altra parte, e non lo vide. Yukiko apostrofò malamente la domanda, e tale sorriso scomparve, spazzato via come un fiore delicato nella brezza estiva.

Il ragazzo si sollevò in piedi, incrociando le gambe e guardando Yukiko. Sembrava indispettita, e lui ci rimase male. Il contrattacco dell’amica non si fece attendere, a lui toccò la stessa domanda. Si trovò in difficoltà, non sapeva se rispondere come gli suggeriva il cuore, o se mentire. Yukiko sembrava così indispettita dalla cosa, che preferì mentire, per non urtarla ulteriormente.

"No, nessuno …"



Si sforzò di sorridere, un sorriso falso, smascherato dagli occhi blu, che grandi e tremolanti sembravano voler dire “Tu”. L’atmosfera si fece imbarazzante. Per spezzare la situazione di stallo, Tatsumaru afferrò un biscotto, e lo offrì a Yukiko, esibendo un altro sorriso, questa volta sincero. Quella serata si stava rivelando più intensa del previsto. Dubbi ed emozioni aleggiavano in quelle mura di legno, come nembi che si addensavano su di loro. Stavano crescendo, la loro età era la più difficile, e a complicare tutto vi era Kai, e i suoi oscuri disegni.

Tatsumaru si sdraiò, stropicciando gli occhi. La giornata appena trascorsa lo aveva messo a dura prova, e complice il bagno, la stanchezza stava prendendo il sopravvento. Tuttavia non voleva abbandonare l’amica, in quel momento avrebbe voluto stringerla a se per sempre. Allora le chiese di restare, timidamente

"Senti … ti va se stanotte restiamo entrambi qui? Mi … mi farebbe piacere sapere che tu sei qui accanto a me, anche quando dormo"



Era imbarazzato, la sua richiesta aveva un che di infantile, ma era ciò che davvero voleva, la sua compagnia, la certezza che fosse al suo fianco, al sicuro, perché lui l’avrebbe protetta.

 
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