Gruppo 6: Lì nel Bianco, 1° Prova Per ¬Felix

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view post Posted on 5/10/2011, 18:45

The Pine

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*Non di certo un breve tratto s'era frapposto tra il Genin e il Jonin, che dopo diverse ore di cammino finalmente raggiunsero il bianco volto della montagna. Ed ecco, imponente e massiccio, il volto della prova dell'unico membro di quel Gruppo.*



*Bianco, bianco dal piede fino alla cima, bianco profondo e intenso, tanto esteso da accecare e sbiancare il cielo stesso, che sembrava quasi fuso alla figura della montagna. Non v'era alcuna traccia di vita, il vento gelido che carezzava il volto del pretendente Chunin e dell'omone panciuto e pallido alla sua destra aveva divorato ogni pianta, ogni animale e ogni muschio, lasciando solo ghiaccio e neve. Il Jonin poggiò una delle sue grosse mani sulla spalla del giovane, nascondendola completamente e piegandolo un po' di lato, tanto era pesante.*

- Spero tu abbia qualcosa di pesante dietro.

*Mormorò lasciando scivolare via l'arto, che tornò nella tasca, probabilmente per ripararsi dal freddo.*

- Questo è il Volto del Gelo, neve da qui fino alla cima... Una bella camminata, qui pare tutto bello lisco, ma più in cima ne avrai di problemi. Sta' attento all'acqua, non farla diventare un ghiacciolo e copriti: qui la notte è ancora più freddo e dovrai passarne sicuramente una. Da qui a lì su sono almeno 48 ore, se fai di corsa.

*E con una grande pacca sulla schiena, si congedò in un risolino.*

- In bocca al lupo! E se hai domande, ti conviene farle ora!
 
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¬Felix
view post Posted on 6/10/2011, 14:39




Il Jonin li stava accompagnando al luogo dove avrebbe avuto inizio la prima prova, e grazie a questa lunga camminata poterono notare tutta la la bellezza di Kumo. Ma forse era meglio non soffermarsi troppo sul panorama, infatti i genin dovevano ricordarsi che ora stavano per realizzare un grande passo avanti nella loro carriera di ninja, e non dovevano per nulla al mondo commettere errori, per questo la concentrazione era fondamentale. Arrivarono dunque ai piedi di un enorme montagna, la più grande di Kumo, e chiamato il Monte Dei Sei Mondi. Questo perchè, come dice il nome stesso, e come spiegato dal Jonin, esso può essere diviso in sei parti. Quindi quello era il luogo della prima prova dove i genin dovevano affrontare la propria " Faccia " ed arrivare in cima al monte. Specificò inoltre che chi avrebbe avuto qualche domanda, la doveva fare quando sarebbe arrivato al proprio punto di partenza, al Jonin incaricato. Dopodichè arrivò il momento di dividere gli shinobi in gruppi, così dopo qualche colpo di tosse, guardò un fogliettino e li lesse a voce alta. Kazuho era nel gruppo sei e l'unico membro.

( Da solo? mmh.. potrebbe essere una buona cosa. Almeno posso andare del mio passo e non mi toccherà fare l'eroe. Inoltre devo anche difendere il mio braccio, non posso permettermi che mi si tolga nuovamente. Speriam bene. )

Finito di parlare, uno dei Jonin, accompagnò Kazuho in uno dei mondi. Dopo qualche ora di cammino notò che il clima era diverso, troppo diverso. Infatti davanti a sè ebbe un'immensa quantità di bianco, alberi e piante completamente congelate, e nessuna traccia di essere vivente, oltre a loro. Il Jonin l'aveva portato nel Volto Del Gelo, dove la neve sarebbe arrivata fino in cima, e non era molto difficile risalire il monte, anche se sicuramente più avanti avrebbe trovato qualche problema. L'omino verde era pronto a partire e rassicurò il ninja di Kumo dicendogli che non aveva nessuna domanda.

Non si preoccupi signore, ho capito tutto alla perfezione. Grazie per la sua disponibilità.

Con un piccolo inchino salutò lo shinobi, ed incominciò, finalmente, la prima prova del torneo chunin.

Correre in quell'ammasso di neve era improponibile, primo perchè era di già in salità la strada da percorrere, e secondo visto che il piede sprofondava ogni passo pesava il dieci volte di più, e perdere le forze era molto facile. Kazuho non si era mai allenato in una pseudo-montagna e quindi non aveva molta dimistechezza nè col luogo, nè col freddo. Per fortuna la calzamaglia del suo clan teneva ben caldo il genin senza appesantirlo più di tanto. Ovviamente quella non bastava infatti indossava anche un giubbottino, ed un cappellino. Si voltò un attimo indietro e notò che il Jonin se ne era già andato.


Ah.. Perfetto. Sono già da solo. E non si vede manco la cima. Ho paura che ci metterò più due giorni, e sento che sarà molto più dura del previsto.

Il genin fece un grosso sospirò e si rimise in viaggio, cercò i punti dove la neve aveva colpito meno il terreno, cioè dove il l'ammasso di neve era meno, cosicchè avesse fatto meno fatica. Inoltre raccolse un rametto abbastanza robusto probabilmente di un albero, e si aiutò con quello a risalire la montagna. Provò anche a fare qualche scatto ma il terreno gli impediva quei movimenti. Non gli rimaneva che andare di quel passo e sperare di incontrare pochi ostacoli.
 
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Rum§Requin
view post Posted on 6/10/2011, 21:34




*Un passo dietro l’altro il giovane genin si faceva largo tra la candida neve. Sempre più pesante si faceva il suo cammino, vuoi per l’evidente difficoltà a muover passo in quella landa d’acqua congelata, vuoi per la sempre più accentuata pendenza che il monte gli proponeva. Nel giro di pochi minuti infatti l’aspirante chunin si ritrovò a dover scalare dirupi assai pericolosi che mai avrebbe potuto ammirare nel suo paese natale. Si prospettava per lui una salita ardua e faticosa, ma certamente non impossibile se non fosse stato per quella lieve brezza che da prima gli accarezzava il volto e ora invece quasi rischiava di deviarne il calmino quanto forte era divenuta. Poche ore eran passate dalla sua partenza, impossibile sarebbe stato per il buio sopraggiungere così presto, però non era quello il caso, non era quello il posto. Scure nubi fluttuavano leggere sopra la sua testa, minacciando bufere e distruzione. Una sospiro, una voce al suo orecchio parlava… lo invitava volte a tornar indietro, volte ad andar avanti. Sicuramente era soltanto frutto della sua immaginazione, un brutto scherzo della solitudine… oppure no. La fatica intanto incalzava, se non voleva raggiunger la cima trascinandosi con le mani una valida soluzione avrebbe dovuto trovare. *

 
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¬Felix
view post Posted on 9/10/2011, 12:00




La scalata era sempre più faticosa ed ardua, il gelo incominciava a farsi sentire, gli occhi, per il vento freddo che aveva contro, gli incominciarono a gocciolare. Quelle gocce in poco tempo si stavano solidificando, per questo dovette passarsi la mano sul viso. Mentre camminava, fantasticava pensando al mare sotto un sole cuocente e di come si starebbe bene. Questo lo aveva letto in un libro, uno dei suoi pochi, infatti esso diceva che quando sei in una brutta situazione, pensare alla miglior condizione, fa stare molto meglio di come si è in quel momento. I suoi pensieri però si interrupero appena si ritrovò di fronte a enormi dirupi, e col solo passo d'uomo non sarebbe mai riuscito a superarli.

( Cazzo, proprio adesso sti massi enormi? la cosa peggiore è che non si riesce neanche a vedere la fine.. La buona volontà qui non serve, c'è bisogno di tanto coraggio, è molto ripida la salita. )

Si guardò indietro, sperando di trovare l'aiuto del Jonin, ma non c'era. Per un attimo gli passò per la testa pure l'opzione di tornare indietro, ma l'idea fu subito scartata. Incominciò a pensare e la soluzione sarebbe stata inevitabilmente una sola, ovvero utilizzare il chakra e incominciare la ripida salita.

( Non posso fare altro, e l'unica soluzione. Se andassi senza chakra potrei scivolare e farmi molto male. In questi ammassi rocciosi non c'è solamente neve, ma GHIACCIO e le probabilità di scivolare sono parì al 100%. Sinceramente mi scoccia che la mia forza fisica in questa situazione sia inutile, ma non posso fare altro. )

Bene! Si incomincia!

CITAZIONE
<attivazione> -Capacità di Camminare su Superfici Verticali- (Chk: 1 prima di ogni sua azione) "Il ninja concentra il chakra sulla pianta dei piedi per rimanere saldo sui muri anche a testa in giù, in questo modo è in grado di correre in tutte le superfici."

Stm 102,7

A questo punto, ora che non aveva vincoli, inominciò anche a correre, e cercare di recuperare il tempo perso in precedenza. Il controllo del chakra, che inizialmente sembrava essere negato, nell'ultimo periodo incominciò ad ammaestrarlo meglio, ed oggi non ebbe problemi ad usare contemporaneamente la corsa ed il chakra. Così continuò la scalata fino a che non sarebbe arrivato alla fine di quei ammassi rocciosi.
 
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view post Posted on 19/10/2011, 17:26

The Pine

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*Correre però al giovane costò solo che fatica... E la montagna era una gran divoratrice di sforzo. Corse a perdifiato per solo mezz'ora, qualcosa di inconcepibile anche per un genin alle prime armi che era ben addestrato a correre per almeno un paio d'ore. Ben presto il sudore gli imperlò il volto e la pelle in generale... Cristallizzandosi al gelo, facendogliene avvertire ancora di più. Le membra tremarono terribilmente e i muscoli erano stati svuotati d'ogni forza, doveva fermarsi.

Osservò quindi il mondo che aveva di fronte... Bianco. Alle spalle... Bianco. Sui lati... Bianco. Una tela bianca che ormai non aveva più nulla di riconoscibile. Nessuna cima, nessuna valle, solo bianco, bianco, bianco. Bianco tanto intenso che toccava il cielo e si fondeva con esso.

Bianco.*



Gdr Off/ Hello, my name is Ki and now you're in Hell. /Gdr On
 
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¬Felix
view post Posted on 21/10/2011, 14:08




Il genin era quasi sfinito, e pensare che aveva appena cominciato. Il senso di fatica ormai non lo sentiva, perchè c'era il vero e proprio dolore. Probabilmente stavano arrivando dei crampi che avrebbero rallentato ancora di più la salita. Non pensava avrebbe fatto così tanta fatica, inoltre si convinceva sempre di più che la sua era la prova più difficile che si poteva affrontare, perchè questo non è un nemico che si può battere, l'unico modo per sfuggire alle sue grinfie era riuscire a "sopportare", ma il genin proprio non ce la faceva. Il sudore si stava cristallizzando e la temperatura corporea di Kazuho stava salendo. Forse gli stava salendo la febbre, altro problema che si aggiungeva agli altri. Non poteva più continuare in questo modo, era costretto a fermarsi.

Cazzo, ci sarà qualcuno che possa aiutarmi, non possono lasciarmi morire di freddo. Non credo che a Kumo stia bene se uno degli aspiranti Chunin ci lasci le penne.

Si girò e rigirò, ma intorno a sè c'era solo del bianco, non c'era una via, poteva avere anche la sfortuna di tornare al punto di partenza visto che le orme erano ormai state cancellate dalla neve. Stava impazzendo e la parte peggiore di lui stava uscendo fuori.

Aiutooooo! C'è nessunooo!! Ho bisogno di aiutooo!!!

Non un rumore, totale silenzio. Era ciò che stava accompagnando il ninja dall'inizio della prova. Sembrava veramente che stesse impazzendo, e non era una cosa normale per un ragazzo della sua età. Cerco di tornare in sè visto che ormai in lui vi era solamente paura e rabbia.

Kazuho, ripigliati! Non sei uno che cade in depressione per così poco! Eppure ora si era messo persino a parlare da solo, si vedeva che non stava bene psicologicamente, visto che aveva bisogno di autocomprensione. Tu sei il ninja più promettente di questo Chunin, anzi il più forte! Non puoi fermare qui la tua carriera di ninja, Devi andare avanti! Anzi DEVO andare avanti!!

Sembrava essersi ripreso, ma doveva dimostrarlo coi fatti. Dopo esser rimasto in stand-by per una buona ora, riprese a camminare. Penso per un attimo anche di aprire le porte di chakra, ma l'idea se ne andò subito. Infatti si era detto tra sè e sè che se le apriva ora che era all'inizio, non sarebbe arrivato in fondo vivo. Quindi tenne l'opzione porte per quando sarebbe arrivato più lontano. Ora doveva andare avanti con la sola forze delle gambe, e sperando di non arrivare più ai crampi, anche se era impossibile. Così gli venne l'idea di provare ad alternare la camminata al riposo. Ovvero, circa due ore di camminata e tre quarti d'ora o un'ora di riposo. Ovviamente approsimatamente, infatti non aveva un orologio. Pensò fosse una buona soluzione, così da non dover camminare fino allo sfinimento. Sembrava essersi tranquillizzato, e in qualche maniera anche maturato, perchè lui non era uno che cercava di elaborare piani o quant'altro. Però questa volta era riuscito a studiare bene la situazione ed a elaborare una valida soluzione. Questo Chunin incominciava a mostrare i suoi frutti.
 
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view post Posted on 22/10/2011, 07:23

The Pine

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Gdr Off/ No, non mi piace affatto così. Se dici di urlare, fermati lì. Una delle regole base del gdr mi pare che sia l'evitare l'autoconclusione o sbaglio? /Gdr On


*Passi, passi, passi... Sembrava quasi che in quel giorno i passi avessero preso il peso delle parole. Il nulla, il vuoto, l'inutilità. Più camminava, più sembrava non muoversi d'un centimetro. Osservava le pietre in lontananza e gli parevano sempre le stesse, mentre il paesaggio non mutava mai. Forse era già impazzito, forse la sua mente era così gelata da non notare il cambiamento dei dintorni... Ma era sicuro, sicuro che la vetta era sparita, completamente sparita. Era in un mondo a parte, un mondo in cui non v'era strada e non v'era nulla, se non la neve... Neve che diventava sempre più gelida, che gli aveva bagnato i piedi e le gambe che pulsavano doloranti...*
 
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¬Felix
view post Posted on 25/10/2011, 18:50




Il cammino era ancora lungo e le forze lo stavano abbandonando, perciò come si era prefissato, si fermò per recuperare le forze. Stranamente intorno a lui c'era il bianco. Incominciava a stufarsi, e gli stava dando alla testa; cercava di scorgere nel panorama l'arrivo, ma nulla, il bianco più totale. Si arrese e si buttò per terra. Il cielo era bianco, come tutto del resto, però in qualche modo lo faceva stare bene. Almeno era sicuro che qui non avrebbe visto il cielo oscurarsi; alla foglia gli capitavano quegli scenari, anche se raramente. Fin da piccolo la pioggia e i temporali lo rattristavano, qui non aveva questo problema. Pian pianino la visione di quel cielo bianco si oscurava fino a diventare completamente nera, si era addormentato. Ci avrebbe scommesso che non avrebbe durato ancora a lungo a non dormire, ed era arrivato anche quel momento. Finalmente non sentiva nessuna sensazione: niente freddo, niente stanchezza, niente ansia, nulla, solamente la voglia di riposare. Si dice che chi durante la dormita non sogna, arriva da una stancante attività, e solo quelli riposati riescano a fare "sogni d'oro". Bè, Kazuho non sognò nulla, il nero più totale. Che strana contrapposizione, dal bianco del paesaggio al nero più totale, questo Chunin lo stava ammazzando.

Dormì per una decina di ore. Non si notava molto bene la differenza tra notte e giorno, fatto sta che Kazuho doveva continuare il viaggio. Camminava e camminava, però la dormita si era fatta sentire, quindi andava di un passo un po' più spedito. Però c'era qualcosa che non riusciva a spegarsi, per quale motivo ancora non vedeva la vetta? Ok che c'è la neve, ok che la montagna è immensa, ma è da due giorni che è in giro, e seppure sia lontanissima, un qualcosa che che non sia bianco si dovrà pur vedere. Forse era impazzito, ma è mai possibile che questa montagna non abbia fine?
 
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view post Posted on 26/10/2011, 15:32

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Gdr Off/ Okay, così non si può andare avanti. Ti ho detto niente azioni autoconclusive e tu dici che ti addormenti e ti risvegli. Queste cose devo ruolarle io, lo capisci? Puoi dire che ti addormenti, ma non puoi sapere se la notte la passi tranquilla o meno. Spero di non doverlo ripetere più. /Gdr On



*Dormire nella neve non fu di certo la migliore delle idee che qualsiasi uomo potesse prendere... E infatti, al cupo risveglio dell'ipotetico mattino seguente, al Genin gli si erano quasi letteralmente gelate le ossa. Provò a muoversi, ma il freddo gli aveva bloccato ogni fibra... Provò a respirare, ma il dolore gli schiacciava il petto. Provò a pensare, ma la neve gli triturava i pensieri... La morte era vicina, era lì sul suo corpo, sotto la forma d'una dama di gelo... E non c'era nulla da fare.*



Gdr Off/ Ruola sta cosa bene, per dio. /Gdr On
 
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¬Felix
view post Posted on 30/10/2011, 10:37




Continuava a camminare e camminare e camminare, la meta era sempre quella, ma non era ancora visibile. Le gambe erano stanche e fare una sosta era la soluzione migliore; così fece. Solamente vi fu un "piccolo" problema, era da una mezz'oretta che Kazuho sentiva provenire dalle montagne uno strano rumore, ma il genin non ci fece molto caso. Però ora si stava accorgendo che il rumore era aumentato e di molto, così si voltò di scatto verso la montagna e vide che vi era in arrivò una immensa valanga. Il ragazzo si alzò subito ed incominciò a correre come mai aveva corso. Il rumore era diventato insopportabile, vide la neve gonfiarsi e riassestarsi, scivolare come un’onda malvagia, brontolando e acquietandosi solo a tratti. Il vento si alzò impetuoso, nubi oscure celarono il cielo bianco e neanche il tempo di girarsi indietro che Kazuho ne era già risucchiato. Ebbe un dolore enorme causato dall'impatto e non riusciva a respirare, era giunto nella parte più profonda della valanga e non riusciva a risalire. Dopo pochi minuti non riusciva più a muoversi.

Gli si aprirono gli occhi, e lui era lì, disteso con la stessa sensazione che lo paralizzava. Stava a significare che quell'accaduto appena passato era stato un sogno, ma in parte gli era accaduta la stessa cosa. Non riusciva quasi a respirare, i suoi erano respiri veloci e affannosi, non avrebbe durato ancora molto. Gli passò tutta la vita davanti: dai primi giorni di scuola all'esame genin, dalle prime missione semplicissime, a quelle in cui vide persone morire. E di sicuro non avrebbe mai pensato che la sua tomba fosse stata una montagna, e per di più ammazzato dal freddo. Sperava di morire da eroe proteggendo il suo villaggio, e perchè no, sacrificandosi per un amico. Non volle più pensare a pseudo-morti, l'unica cosa da fare era uscire da questa scomodissima situazione. Pensò che l'unica cosa da fare fosse concentrare chakra, per cercare di portare il calore del chakra nel corpo. Ci provò: le mani tremavano ed erano congelate, con grande lentezza tentò di avvicinare l'una all'altra. Ci mise un po' ma il primo passo sembrava riuscito. Ora doveva concetrare il chakra. Non era mai stato bravo in queste, per questo gli voleva una immensa concentrazione ed in quel momento doveva riuscire a mantenere la calma. Era una situazione difficilissima, e non sapeva se ci sarebbe riuscito.
 
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view post Posted on 5/11/2011, 11:33

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Gdr Off/ Felix, mi stai facendo arrabbiare e anche molto. Dove ho scritto della valanga? Non mi pare di averne accennato da nessuna parte. Semplicemente nel mio post precedente ho scritto le conseguenze delle tue azioni. Sai, se dormi nella neve MUORI, mentre tu prendi e senza rispettare il tuo master dici di alzarti e di proseguire la camminata. Rileggiti le regole d'un buon gdr, questo è l'ultimo avviso. /Gdr On


*Richiamare il chakra era inutile oltre che impossibile, la dormita aveva corroso i suoi muscoli a causa del gelo e della neve che, sciolta dal suo calore, s'era impregnata nei vestiti ghiacciandoli poco dopo. Le membra erano diventate come di cartapesta, impossibili da muovere e parevano pronte a rompersi alla prima vibrazione abbastanza brusca. Il sangue pulsava a stento nelle vene, concentrandosi esclusivamente sul petto e sul volto impallidendo tutto il resto... Ma ben presto si sarebbe fermato anche quello. C'era poco da fare, poco da dire... Sarebbe morto su quelle montagne se qualcuno non arrivasse in suoi aiuto.


Qualcuno in effetti arrivò, nella confusione dell'ipotermia e della paranoia della morte, una dama così bianca da confondersi col cielo fino a quando non spalancò i suoi occhi di fronte al giovane. Stava su di lui, come uno spettro, fissandolo negli occhi con i propri bulbi dalla sclera nera e l'iride gialla. Pareva non avere bocca ne lineamenti alcuni, ma parlò.*


- Com'è morire?
 
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view post Posted on 28/12/2011, 16:49

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- Niente, non risponde.

*Sibilò il Jonin con le labbra piegate, avvolto nel suo grande cappotto bianco. Sbuffò, nervoso e preoccupato allo stesso tempo, mentre liberava dal braccio un altro telo pesante e caldo, che avvolse il genin d'avanti a lui ancora bloccato nella neve. Lo strinse, abbracciando il ragazzo così da coprirlo il più possibile, quindi se lo tirò in spalla e iniziò la discesa.*

- Questo Chunin è finito per te.
 
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