Casa di Setsuna Hyuga

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¬BloodyRose.
view post Posted on 24/10/2012, 18:27 by: ¬BloodyRose.     +1   -1
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*La battuta dell’Uchiha suscitò una certa ilarità nella piccola Akari, la cui risata genuina parve riflettersi nel sorriso sincero della bella sorella al suo fianco. Quella naturalezza fu in grado di rendere meno formale la presentazione, alleggerendola al punto giusto. La più grande delle Hyuga era certa che il compagno di squadra avesse quantomeno intuito la difficile situazione in cui versava la sorella minore, e quel suo modo di fare così genuino non fece altro che confermarle la sua unicità. L’avrebbe ringraziato alla prima occasione, o forse non avrebbe mai smesso di farlo per tutto quello che, volente o nolente, faceva per lei.*

Akari Hyuga: “Ahahah! Povero Hayato-kun! Perché qualche volta non porti pure lui?

*L’ingenuità della piccola dai boccoli color pece, amalgamata a quella frizzante grinta che contraddistingueva il suo carattere, suscitava spesso sentimenti contrastanti quali la pietà e l’orgoglio. Piena di quella voglia di vivere, la più piccola delle Hyuga mostrava sempre un dolce sorriso e apprezzava moltissimo coloro i quali la trattavano come una normale ragazzina, senza imbarazzo o occhi di riguardo.*

Setsuna Hyuga: “Sicuramente ci sarà occasione per farvi conoscere, Akari-chan. Per il momento siamo un po’ di fretta.. c’è un pericolo al quale non possiamo restare indifferenti.

Akari Hyuga: “Parli delle ombre, onee-san? Ho sentito papà che ne parlava, ma non ho capito bene..

*Alle parole della sorella minore, la giovane Hyuga sentì una forte ondata d’emozione. Sperava tanto di rivedere suo padre, sempre fuori per questioni importanti. Lui era il fulcro del suo sapere e della sua disciplina, un padre e un mentore. Lo rispettava, lo amava tanto.*

(Oh papà.. finalmente posso abbracciarti!)


Setsuna Hyuga: “Si, Akari-chan. Hai colto nel segno. Hai detto che papà ne stava parlando.. è tornato a casa? Come sta?!

Akari Hyuga: “Mh mh, è tornato ieri e sta benone. Pensa, appena la mamma lo ha visto arrivare al cancello gli è corsa incontro per abbracciarlo! Ha chiesto anche di te, ma tu eri via.. adesso che sei a casa però puoi vederlo anche tu, no?

*Proferì col sorriso sulle labbra, capendo bene dal tono di voce della maggiore, misto fra l’eccitato e il preoccupato, la voglia di poterlo vedere ed abbracciare dopo il lungo tempo d’attesa. La bella Setsuna sorrise a sua volta e le diede un dolce bacio sulla nuca, per poi rivolgersi al compagno di squadra che di certo non si sarebbe lasciato sfuggire il dettaglio dei suoi occhi bianchi, adesso lucidi e gioiosi.*

Setsuna Hyuga: “Andiamo, Kinji-kun.

*Gli sussurrò, scortando dolcemente la minore fin dentro casa. Gli spazi erano ampi e ben curati nei dettagli, nel tipico stile minimalista. Vasi dipinti a mano adornati da profumati fiori dalle mille sfaccettature abbellivano la casa, insieme a stupefacenti dipinti raffiguranti paesaggi naturali nei minimi dettagli. Dentro casa, la piccola Akari si staccò dalla tanto amata sorella maggiore e si precipitò correndo verso una delle numerose stanze del piano inferiore mentre Setsuna scortò Kinji su per le scale fino alla sua stanza. Nonostante questa fosse piuttosto spaziosa, si presentava fin troppo ricca. Il futon dalle candide lenzuola era perfettamente in ordine, le svariate foto della sua famiglia sparse un po’ ovunque sui semplici portafoto e l’immensa libreria in perfetto ordine. Singolare che una ragazza dell’età di Setsuna possedesse tutti quei libri, con argomenti che spaziavano dalle strategie, alla storia dei suoi avi e dei numerosi paesi ninja, minori o maggiori. Aveva passato molto tempo della sua infanzia ad apprendere, spinta dalla naturale curiosità e dai racconti del padre. Sul bancone ritagliato in un angolo della stanza vicino alla finestra, adornato anche questo di calamaio, pennelli e boccette d’inchiostro, vi era ancora aperto un libro.*

Setsuna Hyuga: “Fai come se fossi a casa tua, mi cambio in un attimo.

*Proferì dolcemente, rubandogli un minimo di contatto fisico. Il giovane Uchiha dalla folta chioma castana l’aveva già vista cambiarsi in sua presenza e aveva già avuto modo di bearsi della tanto inebriante quanto semplice bellezza della Hyuga dai capelli cobalto. In pochi minuti, Setsuna aveva indossato le sue vesti da battaglia e aveva sistemato tutti i suoi attrezzi ninja negli appositi porta oggetti. Era tempo di andare.*

Setsuna Hyuga: “Io ho finito. Passiamo da mio padre prima di andare dall’Hokage, magari potrà dirci qualcosa in più sulle ombre.

*Gli disse, allacciando la cinta e legando bene la lucente katana dall’elsa prevalentemente bianca al fianco. C’era solo un posto dove poteva trovare suo padre, quando in casa non si udiva altro rumore del frusciare delle foglie: il dojo. Accompagnò dunque il compagno di squadra al piano inferiore e si diresse con lui in una delle stanze più a est. Entrarono con cautela. Al suo interno, inginocchiato in meditazione, vi era un uomo alto, dalla muscolatura ben delineata e lunghi capelli color pece venati da qualche ciocca ingrigita. Alla visione di quella figura tanto fiera, il giovane Kinji poté facilmente accorgersi della commozione della compagna che, trattenendo con tutte le forze le lacrime di gioia che minacciavano di rigarle il viso, fece un bel respiro.*

Setsuna Hyuga: “.. otōsan..

*Fu un sussurro ad attirare l’attenzione dell’uomo che, vedendo la primogenita dopo un lungo tempo d’assenza incolume non poté fare a meno di ringraziare il cielo.*

Hyosuke Hyuga: “Setsuna-chan.. è passato tanto tempo, figliola.

*Non riuscendo a trattenere l’emozione, la bella Hyuga gli corse contro e l’abbracciò stretto. L’uomo fece altrettanto, mantenendo però una certa compostezza nonostante la gioia trasparisse da quei suoi occhi bianchi che osservavano la figlia come fosse stato il più prezioso dei segreti da custodire.*

Setsuna Hyuga: “Mi sei mancato tanto papà! Avrei tante di quelle cose da raccontarti, ma abbiamo poco tempo.. lui è Kinji Uchiha, mi è stato accanto in più di un’occasione.

Hyosuke Hyuga: “Kinji Uchiha.. solo un genitore può davvero apprezzare i servigi che hai reso a mia figlia. Ti sono debitore.

*Proferì con calma, accennando col capo.*

Setsuna Hyuga: “Ho deciso di dare manforte alle truppe sul fronte nord. Voglio partecipare alla battaglia per circoscrivere la minaccia rappresentata dalle ombre. Puoi dirci qualcosa? Di certo tu saprai molto di più delle semplici dicerie giù al mercato..

*L’espressione del più grande si fece grave, scontrandosi contro la determinazione della primogenita che aveva già scelto il percorso da seguire e che nessuno al mondo avrebbe potuto sviare. La conosceva bene, era sempre stata così fin dalla tenera età. Lei era come un uragano, tanto forte quanto fragile. Sarebbe stato impossibile impedirle di andare.*

Hyosuke Hyuga: “..non posso dirvi nulla di quello che le dicerie non vi hanno fatto sapere, ho giurato sul mio onore che non avrei aperto bocca nemmeno con una persona fidata. E scommetto che non potrò nemmeno fermarti e farti desistere da questa follia. Non è così, Setsuna-chan?

*La bella Hyuga abbassò lo sguardo, facendo intuire all’Anbu che oramai la scelta era stata presa. Faceva così, quando veniva rimproverata durante gli allenamenti e quando le sue scelte non venivano condivise ed elogiate. Eppure, nonostante quel suo aspetto per certi versi delicato, aveva forza a sufficienza per combattere la delusione e andare avanti a testa alta contro tutto e tutti. L’uomo dunque sospirò e pose una mano sulla spalla della primogenita, attirando nuovamente la sua attenzione.*

Hyosuke Hyuga: “Non ti fermerò. Sai che non lo farò. Solo tieni gli occhi ben aperti e non essere impulsiva. Ricorda gli allenamenti: devi mantenere il sangue freddo. L’impulso può si salvarti la vita in determinate occasioni, ma non è sufficiente a garantirti la vittoria.

*Annuì a quelle parole, poi s’alzò e fece una piccola riverenza nei confronti del padre. Subito dopo, fece cenno al bell’Uchiha al suo fianco e s’apprestò a lasciare casa sua per raggiungere il palazzo dell’Hokage. Quando fece per abbandonare il dojo, la voce del padre la bloccò ancora una volta.*

Hyosuke Hyuga: “Setsuna, stai molto attenta..

Setsuna Hyuga: “Sissignore.

 
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