L'addio, corridoi del 4° piano

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view post Posted on 8/11/2010, 01:44
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GDROFF//continua da QUI//GDRON

*Ovunque si voltasse ormai non vedeva altro che impicci di vario genere, pensandoci, succedeva così da quando era diventata Sandaime Hokage. Non poteva far nulla che le sue azioni, le sue gesta o semplicemente le sue parole divenivano di domino pubblico. Cosa le restava di privato se non il pensiero? La fonte di ogni cosa, quella nessuno avrebbe mai potuto violarla.

Ovunque andasse Akane percepiva solo tensione, maggiormente in quell'arido deserto: dov'erano finite le buone maniere, la fiducia reciproca e dove la voglia di confrontarsi pacificamente? In quel momento però pensieri ben più tristi affollavano la sua mente, il suo intuito le stava suggerendo che presto avrebbe ascoltato le uniche parole che mai le sue orecchie avrebbero voluto udire; presentimenti che a man a mano che avanzava lungo quell'umido corridoio si facevano più veritieri. Più si avvicinavano alla sagoma del Kokage e più avvertiva chiaramente le sue intenzioni.

Ovunque lei posasse i suoi occhi la materia appassiva e con lei la sua anima. Brevi furono le sue riflessioni mentre percorreva quei pochi passi che la dividevano dal suo grande amore. Svoltato l'angolo avanzò senza aspettare né parlare. Senza pudore alcuno mise a nudo i suoi sentimenti in uno sguardo languido..ma lui ormai aveva già preso la sua decisione.*


("E' forse giunto il momento?")

*Nessuna risposta dall'altra parte, nessun segno o gesto che potesse confermare la sua ipotesi ma del resto lei non aveva aperto bocca: i loro pensieri erano chiari l'uno all'altro senza bisogno di esprimersi, complicità empatica. Il Rosso fermò i suoi passi soltanto quando ella mosse nuovamente i suoi e gelido si immobilizzò. Era rigido e solo dopo alcuni istanti riprese a muoversi. Si tolse dalla schiena il pesante contratto dei primati e lasciandolo li in equilibrio aspettò chiaramente che l'uchiha venisse a prenderlo. Conscia di quello che per succedere Akane riprese ad avanzare in silenzio dopo quell'attimo di esitazione e mettendo per l'ultima volta la sua mano su quella del giovane sannin, accettò di prendere in custodia il contratto senza obbiettare. Ne avevano parlato spesso negli ultimi tempi, specie durante i momenti di relax tra un allenamento e l'altro tra le alture del Myoboku.
Era stanco. Stanco di tutto quel marciume che era diventato il mondo ninja, non ne poteva più di vedere sempre i soliti e stupidi giochi di potere in cui lui stesso era coinvolto. Troppi interessi giravano intorno a brutto vizio e lui non poteva permettere di coinvolgere ulteriormente la sua amata. Un'arma a doppio taglio che non voleva più impugnare, non voleva esserne più partecipe continuando solo a subire. Era capitato già diverse volte in passato e dopo l'ultima discussione aveva preso la decisione finale: come ogni uomo che si rispetti aveva capito che quello era il momento migliore per andarsene, non per morire, ma per sparire dalla circolazione. Dalla vita aveva già ottenuto tutto il possibile immaginabile, era stato un ragazzo felice nel suo villaggio, aveva avuto amici e compagni, una donna e il suo amore, era diventato il capo del suo villaggio e con quel titolo, aveva avuto il potere. L'essere un sennin gli aveva permesso di conoscere quasi tutto quello che c'era da sapere sulle arti ninja, da quelle proibite a quelle soprannaturali: entrambe in lui facevano del suo corpo il più perfetto. Ma così come aveva gioito per le cose belle che aveva da offrirgli la vita aveva anche accettato tutti i suoi aspetti negativi; da eremita dei primati aveva imparato molto dai saggi all'eremo e la sua mente adesso era pronta per lasciarsi tutto alle spalle e continuare per la sua strada.
Una strada che lo avrebbe portato a completare le sue ricerche, un viaggio che solo lui poteva voler riprendere dopo tanti anni di implicazioni e desiderio di vendetta. Adesso era il momento di riprendere il cammino che aveva iniziato quando era solo un chunin, eccolo li, pronto a partire e dire addio a quello che era stato, a quello che aveva subito e a quello che aveva avuto.*


("Sono dunque questi i tuoi ultimi voleri? Inutile discuterne ancora, ho provato già mille volte a farti capire che non m'importava di essere messa in pericolo, ho provato ha farti capire che non era necessario arrivare a questa tua scelta.. ma ugualmente la accetto, comprendo e farò come vuoi amore..")

*Non era amareggiata per quella decisione, solo dispiaciuta per quello che era stato e a cui non avrebbe potuto più dare un seguito. I due avevano già parlato di quelle che erano le sue ultime volontà e non vi era nessun rammarico per l'abbandono dei suoi molteplici titoli. Aveva già pensato a chi lo avrebbe sostituito a Oto come Kokage ed infatti le rivelò che il più adatto era un certo Kaguya alla quale presto sarebbe arrivato un comunicato con la relativa nomina. Non poteva avere la certezza che quella sarebbe stata la scelta migliore ma confidava nelle qualità del giovane ninja. Rapidamente Akane analizzò la situazione dal punto di vista dell'eletto e pensò che non sarebbe stato facile assumere quella posizione in breve tempo e visti anche i rapporti con Kiri, avrebbe dovuto adempiere a molti doveri e tutti allo stesso tempo. Di certo non lo invidiava, il solo gestire la Foglia la mandava spesso in paranoia, figuriamoci due villaggi compromessi a quel modo.*

("Ci siamo detti già tutto vero?")

*Di certo però non era come se lo aspettava, come sempre la realtà è ben diversa dall'immaginazione. Come si erano promessi non avrebbero dovuto aggiungere nulla, li all'eremo dei rospi si erano già confrontati e raggiunto quell'accordo. Voltandosi Keiichi incrociò per l'ultima volta il sguardo della kunoichi, iridi di un azzurro intenso che in grado di mettere i brividi ai suoi nemici e far arrossire qualsiasi fanciulla; la fissò per diverso tempo come per fissare nella sua testa ogni particolare di quel corpo per poi abbassarsi a darle un bacio. Quel bacio..la sua fronte avvertiva sempre con grande stupore il calore del suo respiro sulla pelle seguito dalla morbidezza di quelle labbra. Colta da un deja vu rivide Keiichi ripetere lo stesso gesto numerose volte e fu allora che una tristezza profonda riempì il suo animo. Sapeva che c'era qualcosa di profondamente sbagliato e ingiusto in quello che stava accadendo, questa volta non poteva illudersi, non era come in passato..questa volta non sarebbe più tornato.*

("Grazie di tutto..")

*Una cosa era certa, sarebbe rimasto sempre nei cuori di tutti grazie al suo carisma e alla sua grandezza d'animo. Per sempre sarebbe rimasto l'unico in grado di smuovere le ombre insite in lei, il solo in grado di farla penare e allo stesso tempo illuminarla d'immenso. Keiichi, un viaggiatore, il solo e unico in grado di scomporsi in milioni di granelli dorati senza lasciare traccia di sè.
Con in mano il suo ultimo dono ed una lacrima che le rigava il viso, Akane rimase li immobile mentre la mano calda lasciava la sua.
Rimase li a fissare l'uomo che era diventato Sabaku no Keiichi.*

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GDROFF// Ruolata chiusa in quanto il player non ha più tempo di seguire il gdr e bisognava farlo uscire di scena dando anche le dovute indicazioni per i suoi averi e poteri.

- Sabaku no Keiichi perde il titolo di Yondaime Kokage e reggente di Kiri
- Nominato suo successore Hideyoshi Kaguya
- Ottenuto sutra dei primati


Continua QUI//GDROFF

Edited by ~Crazy. - 17/1/2011, 17:39
 
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