| *Davanti all'atto di autolesionismo del ragazzo, la kunoichi rimase impassibile. Davanti all'atto di impassibilità della ninja, Auron si sentì ancor più amareggiato. L'inespressività della donna, la totale noncuranza e l'evidente superiorità che essa aveva dimostrato turbavano il ragazzo. Odiava sentirsi ignorato, messo in disparte, come un oggetto inutile. Ma non era solo perchè lo aveva ignorato mentre si procurava le ferite che si sentiva così, anzi, non era di certo un'esibizionista. Tuttavia la totale impassibilità, la noncuranza con la quale trattava lui e il resto delle cose, la precisione, la freddezza, la meccanicità...dio, quanto gli dava fastidio. Si sentiva inutile, quasi preso in giro...ora si ricordava perchè quella ragazza non gli andava a genio. Anche se probabilmente i suoi pensieri non avevano nulla a che fare con la realtà dei fatti, questi ragionamenti piuttosto insensati, quasi maniacali, scattarono nel cervello dello Jashinista. Con una leggera smorfia amareggiata, ascoltò il resto delle istruzioni. Michiru lo avrebbe coperto dalla distanza: meglio così, non voleva più avercela tra i piedi, almeno per un bel pò.
Seguendo le indicazioni della esploratrice, Auron non fece molta fatica a raggiungere l'accampamento. Vide lo spiazzo già da parecchie centinaia di metri di distanza, tuttavia c'era qualcosa che non lo convinceva. Fu dopo qualche altro metro che si accorse di che cosa non andava: non v'era anima viva, lo spiazzo era completamente deserto, eccezzion fatta per il focolare, spento piuttosto malamente. Questa storia non piacque ad Auron, il quale, dopo un breve ragionamento, decise che l'unica cosa che avrebbe dovuto fare era proseguire e giungere comunque sul posto. Forse poteva cogliere qualche particolare che, dalla distanza, era impossibile notare. Mentre proseguiva, un brivido fastidioso gli percorse i nervi: lo stava osservando. Sperava di essersela tolta di torno almeno per un pò, e in effetti così era. Tuttavia la presenza di Michiru era così forte che pareva di averla a fianco. Auron si sentì ancor più schiacciato dalla ninja, la sentiva superiore, la sentiva...e questo non gli andava bene. Provò a scrollarsi quella sensazione di dosso, ma rimase. Capì che la ninja stava, ancora una volta, adempiendo ai suoi doveri. Se non altro aveva una forte alleata dalla sua parte, ma questo non gli importava granchè: il fatto che fosse Lei la sua alleata, ecco quello che non andava...*
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