| * Seiji Setzuna, uno dei pochi marionettisti che viveva lì a Konoha, forse era anche l'unico. Un genin piuttosto forte e aggressivo, che però non era riuscito nemmeno a superare la prima prova al torneo chunin. Una vergogna per lui. Fatto sta che non poteva continuare a vivere nell'ombra dopo questa delusione, anzi, avrebbe dovuto iniziare a riscattarsi anche se non sarebbe stato di certo tanto facile. Eppure, proprio quella mattina, appena si era svegliato aveva deciso di riprendere a lavorare. *
( Se continuo a poltrire e a pensare a quel cavolo di esame non maturerò mai. Da molto tempo non combatto un po', credo di aver bisogno di un bel po' di allenamento. Quasi quasi che vado a vedere se c'è qualche missione disponibile, anche una facile, tanto per riprendere un po' i ritmi della vita dei ninja. Ho proprio bisogno di sgranchirmi le ossa e il cervello. )
* Decise così di alzarsi da quel letto e smettere di starci giorno e notte per riflettere sulla sua stupidità, oramai aveva consumato energie anche troppo per quello. Osservò il sole attraverso i vetri della finestra, per poi aprirla in modo da cambiare un po' l'aria. Si ritirò così in bagno, dove prese a lavarsi con molta calma e tranquillità, come faceva sempre. Una volta finito si recò nuovamente in camera per vestirsi con i suoi indumenti preferiti, che erano anche abbastanza comodi per il suo modo di combattere. Sistemò la cintura, prese tutti i suoi equipaggiamenti, tra cui per primo il rotolo, si legò il coprifronte poco sotto la spalla destra, sul braccio, ed uscì di casa chiudendo cautamente la porta. Mesi fa avrebbe anche salutato sua nonna, ma era stata assassinata mentre lui era fuori in una missione assai complessa. Era così rimasto completamente solo, ma la vita non gli cambiava molto, anche se in realtà un cambiamento c'era stato: era diventato più aggressivo di prima nei combattimenti. Ebbene si, ora sembrava quasi un pazzo omicida quando si trovava a combattere contro un nemico che provava a mettergli i bastoni fra le ruote. La sua voglia di sangue era aumentata intensamente, però questo non lo influnzava sul lavoro di squadra. Infatti aveva sempre avuto rispetto per i suoi compagni, con alcuni aveva anche instaurato un rapporto quasi amichevole, quindi non aveva problemi a collaborare. *
( Mmm.. Sono indeciso se allenarmi un po' per i fatti miei oppure se partecipare a qualche missione. Bah, andiamo a dare un'occhiata sulla bacheca, se poi nulla mi convince vedo di andare ai campi d'addestramento. )
* Si mosse così in direzione nord rispetto alla sua abitazione, in modo da attraversare il centro e arrivare alla residenza dell'Hokage. L'ora di punta era assai vicina, così Seiji proseguì su per i tetti, al posto di camminare a terra. Infatti, una volta giunto in centro, notò una forte attività. Mercanti che facevano sapere alla gente le loro offerte, cittadini che camminavano per quelle vie, bambini che si rincorrevano. Insomma, la solita vecchia vita di Konoha. Il marionettista non spese però molto tempo ad osservarli, difatti, dopo neanche dieci minuti era arrivato alla residenza del capo villaggio. Vi entrò varcando le immense porte in legno e si diresse immediatamente alla bacheca. Come al solito c'era molto movimento all'interno del palazzo, quindi Seiji non si meravigliò del continuo via-vai dei ninja. Notò anche un ragazzo con gli occhiali da sole scuri fischiettare nei pressi della bacheca. Con la punta dell'occhio individuò anche un foglio appeso con su scritta una grossa D. *
( Sarà sicuramente qualcuno che attende altri ninja per lo svolgersi della sua missione. Vediamo di che si tratta, una semplice missione credo sia ottima per riprendere la vita ninja.. )
* Si avvicinò e lesse così il foglio. Una volta finito di leggere decise di firmare sotto "Hachi Aburame" e di attendere anche lui, senza però rivolgere al momento alcuna parola a quello che sicuramente era il soggetto che prima di lui aveva firmato. *
|