| *Ormai era già da qualche tempo che nei pressi del Covo Akatsuki venivano avvistati diversi shinobi, per la maggior parte mukenin, che si aggiravano da quelle parti. Talvolta questi ninja tendevano anche delle imboscate ai membri dell’organizzazione, senza mai però riuscire ad eliminarli. Altri invece si avvicinavano a loro senza un motivo specifico, erano intenti solo ad attaccarli ma non volevano fargli alcun male. Dopo aver subito due attacchi a sorpresa da diversi ninja, Jin si rese conto che l’Akatsuki era ancora lontana dai suoi obbiettivi, per il momento godeva di una discreta reputazione ma non era certamente all’altezza di mettersi contro interi villaggi. L’obbiettivo del Kaguya era sempre stato lo stesso, acquistare potere, indipendentemente da come, per lui le cose giuste e le cose sbagliate erano uguali, la stessa cosa, solo e comunque azioni. Questa era la principale motivazione che lo indussero, omai parecchio tempo fa, ad unirsi agli uomini di Dante. Vedeva nell’Akatsuki l’opportunità di migliorare molto rapidamente rispetto a quanto avrebbe potuto fare sotto gli ordini del Mizukage, nella fredda ed isolata Kiri. Jin era convinto di essere abbastanza forte, soprattutto dopo aver tenuto testa, seppur parzialmente, a quattro Jonin. Credeva che ormai aveva raggiunto una maturità tale che le sue tecniche erano poco migliorabili, avevano ormai raggiunto il massimo. Adesso doveva riuscire a fare quel passo in avanti che avrebbe potuto migliorarlo in tutte le sue sfaccettature, quel passo che però non riusciva ancora a fare. Decise così di andare a cercare nella biblioteca dell’Akatsuki, una grande biblioteca che conteneva molti libri e rotoli, alcuni risalenti anche a molti secoli fa. Probabilmente cercava di trovare qualche antica tecnica o qualche stratagemma che riuscisse a fargli fare quel fatidico passo. E fu così, che in uno di quei vecchi e impolverati libri, Jin venne a conoscenza della leggenda del Black Hand. La leggenda narrava di una armatura leggendaria forgiata direttamente dal Dio Infernale, lo stesso di cui all’interno del Covo c’era una riproduzione in statua. Questa famigerata armatura era custodita all’interno di una foresta nascosta, probabilmente non molto vicina al Covo. Per anni nessuno si inoltro nella foresta, forse per timore di trovare l’armatura e di conseguenza mettersi contro il Dio Infernale . . . ma Jin non era uno che si impressionava, era impassibile e immobile anche all’idea di mettersi contro la divinità dagli inferi.*
(Se come in tutte le leggende c’è un fondo di verità quell’armatura dovrebbe trovarsi all’interno di una foresta inesplorata e sconosciuta. Se in questa leggenda c’è un fondo di verità quell’armatura sarà mia, anche se questo comporta mettersi contro tutte le divinità dal mondo. Forse era questo il punto di svolta che aspettavo da tempo.)
*Afferrò con foga il libro contenente la leggenda e si precipitò all’esterno del Covo. Una volta fuori sfogliò le pagine e diede un attento sguardo alla mappa che indicava il punto preciso della foresta, avviandosi presso quella zona. Dopo qualche ora di corsa sfrenata e instancabile il Kaguya raggiunse l’ingresso della famigerata foresta. Gli alberi erano altissimi e non lasciavano trafilare nemmeno un sottile raggio di sole. Jin esitò qualche attimo prima di addentrarsi*
(Da come descritto sulla mappa la foresta è molto estesa, da solo probabilmente potrei metterci molti giorni ad esplorarla . . . l’unica via d’uscita è formare copie d’ombra che possano esplorare la zona insieme a me. Se non mi sbaglio dovrei aver letto sempre su qualche libro che nello stesso momento in cui la copia si dissolve, l’originale assume tutte le informazioni oltre che la stanchezza della copia)
*Mise le mani a formare uno strano sigillo a forma di croce, dopodichè impastò il chakra e diede vita ad una decina di cloni d’ombra che lo avrebbero aiutato nelle ricerche*
“Sapete già quello che stiamo cercando, quindi mettiamoci all’opera, se qualcuno di voi la trova afferri un kunai e si trafigga, in questo modo io acquisirò tutte le informazioni a riguardo”
*Con un cenno d’assenso tutte le copie partirono alla ricerca dell’armatura, scandagliando in lungo e in largo la foresta nera*
------------------------------------dopo 15 asfissianti ore di ricerca
*Un clone, ormai visibilmente affaticato notò finalmente un grosso tronco, imponente e dalle dimensioni fuori dal comune, al cui interno vi era incastonata l’armatura in tutte le sue parti. La copia afferrò il kunai e si trafisse il petto scomparendo in una nuvoletta di fumo. Una volta assunte le informazioni a loro volta anche le altre copie si dissolsero portando in vero Jin ad arrivare nella zona dell’armatura in poco meno di un’ora. Era visibilmente affaticato, ma finalmente aveva trovato l’armatura del Dio Infernale, adesso però doveva vedere se i poteri descritti dal libro corrispondevano alla realtà.*
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