Hibana no Hiroba

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view post Posted on 19/11/2009, 19:23
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♫ Peace ♫

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*Finalmente giunse il grande giorno.
Decine di cuori scalpitanti presto avrebbero attraversato le porte del villaggio della foglia. Giovani shinobi provenienti dai più grandi villaggi ninja si sarebbero riuniti in un unico luogo per mettere alla prova le loro abilità, ognuno di loro avrebbe dimostrato il proprio valore.
I genin più esperti come anche i novizi avevano tutti lo stesso scopo. Il titolo di chunin, di leader.
Pochi avrebbero raggiunto il traguardo, ne erano consapevoli, chi più, chi meno, ma tutti ci credevano e si sarebbero impegnati tutti al massimo con lo scopo non solo di una promozione ma anche quello imparare, migliorarsi, fare esperienza e soprattutto di portare alto il nome del proprio villaggio di appartenenza.

Konoha.
Quel giorno nel villaggio principale del Paese del Fuoco tutti gli abitanti, tra una prova e l'altra, erano pronti ad ospitare gli aspiranti chunin nelle loro case; c'era chi nelle strade o appesi ai balconi aveva messo striscioni festosi con su scritto "Benvenuti" a caratteri cubitali, altri auguravano loro buona fortuna, altri ancora erano tentativi di accaparrarsi quanti più clienti possibili con slogan originali o anche frasi ironiche. L'evento si era tenuto appena due anni prima ma in se aveva in ogni caso suscitato scalpore e questo perchè era stato deciso tutto molto in fretta, il torneo infatti doveva tenersi a Suna ma la recente scomparsa del godaime Kazekage aveva portato i grandi capi delle cinque Terre a spostare l'evento a Konoha. D'altro canto molti erano preoccupati in quanto a Konoha ancora non era stato eletto un nuovo Hokage e la presenza di cos' tanti stranieri poteva rappresentare una minaccia.
Nel villaggio c'era chi credeva che a venire ospitati per il torneo dovevano essere soltanto i ninja di Suna, i loro alleati, ma per lo più chi abbracciava questa teoria erano soltanto anziani legati a vecchi pregiudizi sui ninja di Kiri e le loro "attitudini". Altri erano invce entusiasti di questa grande festa - a gioire erano sopratutto i negozianti che vedevano arrivare sempre più clienti, dai semplici spettatori ai genin che dimenticavano sempre di fare gli ultimi acquisti-

All'orizzonte il sole era sorto da alcuni minuti, i primi raggi stavano illuminando pian piano le vie e un leggero venticello accarezzava dolcemente i tetti delle case; queste messe una vicina all'altra davano proprio la sensazione di un villaggio unito e pacifico, li tutti sapevano cosa succedeva al loro vicino, si aiutavano l'un l'altro, c'era armonia e solidarietà. A poca distanza dall'accademia ninja e dai campi di allenamento era in allestimento la grande piazza, il punto di riunione: costruita su una base rocciosa l'intera area si estendeva per circa un chilometro, al centro vi era una fontana ornamentale di grosse dimensioni costruita su ben tre piani circolari. L'acqua cristallina stava fluendo dalla punta massima alta tre metri e con il suo suono rilassante allietava i pochi presenti. Dalle sei del mattino gli spazzini stavano per ultimare le pulizie spazzando via le foglie che cadevano dagli alberi presenti in piazza: come una vera opera d'arte le piante formavano un semicerchio perfetto alle spalle della fontana e sembravano accogliere chiunque entrasse dai cancelli di quella piazza, Hibana no Hiroba.

Pochi minuti più tardi tutto era pronto, la popolazione interessata iniziava a gironzolare curiosa nei dintorni in attesa dell'annuncio..*


 
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.Cloud7th
view post Posted on 20/11/2009, 00:00




*I giorni scorrevano velocemente, ogni mattina Jusuke, dopo essersi vestito e lavato con cura, segnava una X rossa sul calendario, ogni X in più avvicinava il giorno in cui avrebbe finalmente potuto mettersi alla prova nelle esame chunin.
L’esame questo semestre si sarebbe svolto proprio nel suo villaggio, a Konoha, questo lo tranquillizzava parecchio; conosceva come le sue tasche il villaggio e i suoi metodi e quindi sarebbe partito con un po’ di vantaggio rispetto ai colleghi di altri villaggi.*

*Nonostante ci fossero state molte pressioni per impedire ai Genin di Kiri di partecipare all’evento, per non suscitare rappresaglie di qualsiasi genere, la manifestazione fu aperta a tutti.
Purtroppo Konoha non aveva un hokage ma semplicemente un reggente temporaneo, mentre Suna aveva un Kazekage da poco sul trono dopo la prematura scomparsa del precedente leader.
I due paesi alleati erano quindi molto vulnerabili, soprattutto se come si vociferava, Oto e Kiri progettavano una coalizzazione.*

*Questo lato del torneo però non era certo la facciata che veniva mostrata al popolo e ai Ninja minori, per la maggior parte della gente questa sarebbe stata una grande festa, e per questo l’intero villaggio fu addobbato di conseguenza.
Numerosi cartelli e striscioni di benvenuto apparvero nelle strade della foglia, e nei pressi dell’accademia iniziò l’allestimento di una piazza che avrebbe funto da luogo di ritrovo per tutte le delegazioni degli altri paesi.*

*Il Giorno era finalmente giunto, era ancora notte e Jusuke voleva essere uno dei primi a giungere sul luogo dell’evento.
Prese uno zaino, bello capiente con molte tasche, ci mise dentro una coperta un maglioncino e una mantella. Un paio di guanti e qualche spuntino per concludere.
Prese il suo equipaggiamento ninja e soddisfatto aprì la finestra. Una Ventata di aria fresca pervase la stanza, ma c’era qualcosa di più; era aria di novità, da quel giorno infatti la vita di Jusuke sarebbe cambiata, dipendeva da lui se in meglio o in peggio.*


(…dopo una lunga attesa ci siamo…ci siamo, ci siamo!!!)

*Uscì dalla finestra e saltando di tetto in tetto giunse rapidamente al luogo dell’incontro.
Una meravigliosa piazza in pietra con una maestosa fontana che vi sorgeva in mezzo.
Zampilli molto alti uscivano dalla struttura e le fiaccole poste ai bordi creavano giochi di luce strani con l’acqua.
Alberi erano impiantati attorno alla fontana come a formare una corona, un impatto visibile notevole per chiunque avrebbe messo piede nella piazza.
Alcuni addetti alla pulizia raccoglievano con celerità ogni foglia che cadeva per far rimanere l'ambiente pulito ed elegante.*


(...senza dubbio han fatto le cose in grande, non vedo l'ora di vedere l'arena, deve essere maestosa, speriamo di poterci mettere piede come protagonista e non come spettatore.)

*Jusuke si mise su un albero, si avvolse in una coperta e iniziò ad aspettare altri partecipanti; era troppo eccitato per addormentarsi, quindi passò la notte con la compagnia dei grilli e del frusciare dell’acqua.*

(…Yami dobbiamo dare il massimo da domani….conto su di te)

(…noi due siamo la stessa persona, se volevi suggerimenti, mi sa che non potrò aiutarti)

(…spiritoso…)


*Il sole stava per sorgere ed ormai era il momento di agire, non più di pensare, e appena fosse giunto il momento JN era pronto a depositare la sua iscrizione.*

//NB: Yami è la mia ombra, ha una sua personalità e dialogo spesso con lei. Lo sdoppiamento del mio "io" è avvenuto durante una visita alla residenza del mio clan. Buon Chunin a tutti.//

Edited by .Cloud7th - 20/11/2009, 03:56
 
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~Giova~
view post Posted on 20/11/2009, 09:58




Il giorno era finalmente arrivato...Suzaku se ne stava seduto nel proprio letto a fissare un punto vuoto davanti a se mentre si passava la fasciature in entrambe le mani...uno sguardo determinato, deciso...gli si poteva leggere una storia continua, tutte le prove che aveva affrontato fino al quel giorno..tutto quello che aveva fatto, le scelte portate a termine, le decisioni prese...tutto ciò per arrivare a quelo giorno..il torneo Chunin...nella sua mente continuavano a scorrere mille pensieri...la sua promozione a genin, il suo addestramento al maestoso clan Uchiha, il suo addestramento medico, il secondo addestramento al suo clan, il secondo addestramento medico presso l'ospedale di konoha, lo scontro con due genin del suo villaggio...ma ora, ora quello che stava per affrontare andava al di là di tutto questo, era qualcosa che non si poteva nemmeno immaginare....

Silenziosamente si alxò dal proprio letto tenendo lo sguardo fisso davanti a se e si indirizzò verso l'armadietto situato di fianco al letto..lo aprì e prese il suo equipaggiamento...indossò la proprio protezione nera come la notte e le fascie ai polsi lasciando scoperte sole le braccia...indosso anche i proprio pantaloni ninja rinforzati e stivali...li legò per bene ed infine si caricò sulle spalle la propria katana rossa scintillante che il nonno gli aveva regalato...il nonno...la persona a lui più vicina, la persona che l'aveva accudito dopo la morte dei suoi genitori..doveva impegnarsi a fondo soprattutto per lui....lo meritava


...bene...sono pronto..devo salutare Taeko e poi potrò partire...

Suzaku richiuse la fineistra di camera sua facendola scivolare lungo la "guarnizione"..il sole alto nel cielo lo abbagliò per qualche istante ma passati alcuni istanti riuscì a portare a termine il proprio compito...chiuse anche la porta e si spostò in salotto dove il nonno lo attendeva seduto in una sedia..sembrava ansioso

Suzaku:nonno Taeko...è finalemente giunto il grande giorno..lo sai vero?

Taeko:figliolo..al villaggio non si parla d'altra..si narrano un sacco di cose...è inutile che ti dica di stare attento... una lacrima scese dal suo volto e Suzaku la notò...quindi si avvicinò e lo abbracciò

Suzaku: nonno nonno..sta tranquillo...ahah..non mi succederà nulla..metterò a frutto tutto ciò che mi hai insegnato..e non mi succederà nulla...vedrai e rivolse al nonno un sorriso a 32 denti

Taeko:
sei sempre il solito tu..eh?? si dice anche che parteciperanno i più grandi ninja di tutti i tempi..ci saranno tutti i kage dei paesi...

ci saranno tutti i ninja più forti ha detto..quindi spero ci sia anche il famoso Sabaku no Keiichi..l'eremita dei primati...ho sentito parlare di lui da alcuni ninja più grandi giù al villaggio...bene bene..farò il possibile per conoscerlo...devo cheidergli una cosa..ma per farlo dovrò mostrare il mio valore...

Suzaku:lo so nonno..ma..che ne diresti di allentare la presa??? vorrei arrivarci vivo al torneo..ahah..

Taeko:si scusa...forse è meglio se parti..non ti trattengo un istante di più..bè...ci vediamo dopo forse..verrò sicuramente ad assistere al torneo...buona fortuna figliolo...

Suzaku:
davvero verrai??? grazie mille nonno....

detto questo si salutarono per l'ultima volta, quindi Suzaku uscì di casa per raggiungere il luogo dell'incontro..una grande piazza situata a poca distanza dai campi d'allenamento

sono proprio curioso di vedere comeè stata allestita la piazza per l'occasione...meglio sbrigarsi, anche se adesso sono le 6.30 del mattino...

Suzaku usc' di casa ed una leggera brezza lo investì in pieno scompigliandogli i capelli...nonostante il sole era alto nel cielo una leggero venticiello rinfrescava per bene l'aria...iniziò quindi a correre velocemente ed in poco tampo raggiunse Konoha...e ne restò meravigliato....le strade erano completamente pulite ed addobbate per l'occasione...alcuni striscioni erano appesi nei terrazzi delle case per incitare i proprio ninja alla vittoria...evidentemente la facciata pericolosa del torneo veniva nascosta ad arte da tutti questi preparatavi..

wow..non ho mai visto konoha in questo stato..così sfarzosa, così bella, così...forte! con tutto questo incitamento sfido chiunque a fare brutte figure..sono sicuro che noi shinobi di Konoha sapremo farci valere...

Suzaku riprese la marcia perdendosi ogni tanto nell'osservare queste decorazioni..sul suò volto era solito apparire un sorriso quasi incredulo..dopo alcuni minuti si fermò nuovamente davanti all'accedemia ninja..spostò lo sguardo alla sua destra e notò il campo d'addestramento..subito i ricordi presero possesso della sua mente facendogli inumidire gli occhi...

qui è deve è iniziato tutto...e qui è dove continuerà la mia vita da ninja..lo giurò!

<b>poi riprese la marcia ma un senso di stupore gli frenò la marcia..aveva infatti raggiungo il luogo d'incontro...


..magnifico....

la piazza si estendeva per circa un kilometro di raggio...numerosi cancelli ornati ad arte da meravigliose pianta costituivano l'ingresso a quell'area costruita su base rocciosa..ma quello che meravigliava di più Suzaku era la grandissima fontana situata al centro di questa piazza...si elevava in altezza per circa 3 metri..all'apice di essa dell'acqua usciva cadendo negli altri due piani che la costituivano...era uno spettacolo bellissimo

wow..si fanno le cose in grande a quanto pare..e quelli chi sono??

Suzaku si avvicinò un pò di più all'ingresso davanti a se per vedere meglio

ah, sono dei semplici spazzini...non vedo alcun ninja però..a meno che non si siano nascosti da qualche parte..in quel caso me ne accorgerei subito..tanto vale entrare ed aspettare qualcuno..chissà se ci saranno anche Hay Lin e Kisho..è da parecchio tempo che non li vedo...

Suzaku prese coraggio e varcò il grande ingresso della piazza..si diresse quindi davanti alla fontana ed iniziò a contemplarla per non lasciarsi sfugire nessun minimo particolare di quell'opera d'arte portata a termine in modo sublime

non vedo l'ora arrivi qualcuno..non vedo l'ora di conoscere altri ninja..non vedo l'ora di farmi valere...
 
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_Stefo
view post Posted on 20/11/2009, 11:00




Sveglio. Si girava nel letto come fosse una mummia che cercava invano di tentare di uscire dal pesante sarcofago. Non voleva alzarsi da quel giaciglio tanto comodo. Lì si sentiva protetto, dalle coperte e dal soffice cuscino. Ormai, dopo tanta attesa, si sentiva insicuro. Prima di quel giorno, fino la sera prima, si sentiva in grado di smuovere mari e monti, ora no. Ora era insicuro, debole e tremante. Le sue mani tremavano smuovendo tutte le lenzuola calde. Ormai nella sua mente aleggiava soave solo l’idea di ritirarsi. Si decise. Non poteva ritirarsi:che razza di uomo sarebbe stato se davanti ad un insicurezza avesse reagito con l’abbandonare? Si sentiva stupido per i suoi precedenti ragionamenti; consapevole della probabile sconfitta voleva comunque provare a dar mostra delle sue abilità. Si decise. Portò le gambe verso il petto per poi dirigerle fuori dal materasso. Cercò a tastoni le pantofole di lana, che trovò poco sotto la branda. Alzandosi su due piedi si diresse dalla camera da letto vero la cucina. Non c’era nessuno, come sempre. La casa sembrava più vuota del solito. Nessuna voce di incoraggiamento, nessuno che gli tenesse la spalla e gli dicesse “io credo in te, ce la puoi fare.” Aveva la pelle d’oca nel ricordo delle mattine di inverno passate. La madre che gli preparava la colazione e la solita battaglia per l’ultimo biscotto con la sorella minore. Quei tempi erano passati, sua madre era morta e sua sorella era a Suna, in una specie di casa-famiglia. Doveva accettarlo, la vita di un ninja era difficile e irta di pericoli, non poteva abbattersi proprio ora.

(Ma perché mi affanno per diventare Chunin? Alla fine cosa cambia?)

Poi senza rimanere a discutere con se stesso sul perché e sul percome, si decise. Aveva preso una decisione ed ora doveva andare fino infondo. Prese la sua tazza che riempì di latte. La mise sui fornelli a scaldare. Trascorsero cinque o sei minuti di religioso silenzio quando si decise a levare dai fornelli la tazza. La prese a mani nude e la scaraventò a terra. Scottava e si era dimenticato di usare una presina di stoffa. La sua colazione era a terra, bene, doveva andare a stomaco vuoto. Kenishi imprecò una e più volte, poi decise che era giunto il momento di dirigersi verso l’arena che avrebbe ospitato il torneo chunin.
Prese la sua giara di sabbia, che teneva vicino la porta per non dimenticarsela ed uscì. Nessun in bocca al lupo accompagnò la sua uscita. Si sentiva così solo, ma non doveva e soprattutto voleva darlo a vedere. Imboccò lo stradone di ciottoli e sassetti che conduceva verso il padiglione principale. Camminava a testa bassa, con la schiena piegata verso avanti anche per il peso della giara contenente più di qualche kilo di sabbia.


“Così è giunto il momento, speriamo di trovare ninja degni di questo nome…”

Camminò per metri e metri finche il padiglione non era staccato da lui da una decina di kilometri. Si fermò a sedere sotto le maestose fronde di uno dei tanti alberi di Konoha. Intorno a lui tutto era un fremito. La gente correva e correva per accaparrarsi i posti più vicini all’arena. Nessuno voleva, dopotutto, rimanere ai posti troppo lontani, o peggio ancora in piedi. Alcuni genin si erano già radunati lì nelle vicinanze e cercavano un jonin a cui chiedere le modalità del torneo, ancora non chiare a tutti dopo l’iscrizione. Dopotutto non sapeva nemmeno lui come si sarebbe svolto il torneo, ma preferiva scoprirlo come una sorpresa.
La gente continuava a correre, lui invece rimaneva lì a riposarsi prima delle sfide che si attendeva. Sperava con tutto il suo cuore di poter ricevere le ammirazioni di qualche persona. Preferiva di gran lunga essere ammirato da una sola persona, che diventare chunin senza alcun applauso.
 
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view post Posted on 20/11/2009, 11:02
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*Gli ultimi giorni che il Nara aveva trascorso non erano stati molto rilassanti poichè erano stati trascorsi unicamente con lo scopo di allenarsi per diversi motivi. In primo luogo per l'imminente torneo Chunin, durante il quale Akira avrebbe dovuto dare il massimo e dimostrare a tutti le sue capacità. L'altro motivo, forse quello più importante, era che dopo gli ultimi tragici avvenimenti che avevano sconvolto la sua vita, ovvero l'assassinio dei genitori e del fratello Hayato, aveva promesso di portare loro vendetta uccidendo il colpevole, Kyosuke Uchiha. Quel pazzo, quel maledetto uomo l'avrebbe pagata cara.
Era arrivato finalmente il grande giorno, l'inizio del torneo. Lo Shinobi si svegliò alla buon ora, poichè in quel modo avrebbe avuto a disposizione tutto il tempo per fare colazione e vestirsi con calma. Sistemò la sua stanza prima di scendere al piano di sotto perchè voleva lasciare la sua casa in ordine durante la sua assenza, fosse stata quest'ultima lunga o breve. Una volta messo tutto a posto corse velocemente in cucina e dopo aver preparato con cura un'abbondante colazione, si sedette a tavola ed iniziò a mangiare. Impiegò una decina di minuti per usufruire di quella bontà e quando ebbe finito si recò nella stanza dove teneva la sua attrezzatura da Ninja. Indosso i pantaloni e subito dopo i sandali. Avvicinandosi all'armadio prese il suo amato giubbotto verde e lo fissò. Su quell'indumento erano scivolate tutte le gocce di sudore che gli scendevano dalla fronte durante gli allenamenti, ma anche le lacrime che Akira aveva versato durante gli ultimi mesi. Lo indossò ed infine posò lo sguardo sul coprifronte. Avvicinò la mano ad esso e la passò delicatamente sulla lastra di metallo, come se stesse cercando di togliere la polvere. In realtà il motivo di quel gesto era un'altro. Il Genin ricordava ancora quando in passato aveva rischiato di tradire il suo Villaggio, in cerca del potere che lo avrebbe aiutato a portare a termine la sua vendetta. Ma poi con il tempo aveva capito che anche restando fedele alla sua patria avrebbe potuto migliorarsi, con l'aiuto dei suoi amici più cari, come Murasaki e Kisho, ai quali doveva molto. Con un gesto fiero strinse la fascia blu del coprifronte e allacciò quest'ultimo sotto la folta chioma mora, mostrando con onore, proprio nel centro della fronte, il simbolo della sua amata Konoha.*


(Finalmente si inizia... Dopo una lunga attesa è arrivato il momento di dimostrare a tutti chi è Akira Nara... Non mi importa se incontrerò qualcuno più forte di me. La mia motivazione mi aiuterà a superare ogni ostacolo, come è capitato in passato...)

*Chiuse l'armadio e tornò all'ingresso. Diede un ultimo sguardo fuggente alla casa e poi uscì. Lo scenario era totalmente diverso da quello che Akira vedeva durante le normali mattinate. Quello era si un giorno importante poichè sarebbero arrivati anche dei Genin o meglio, aspiranti Chunin, dagli altri paesi. Questa idea piaceva molto al Nara poichè verrebbe avuto modo di confrontarsi anche con dei Ninja stranieri. Però a suo parere quegli striscioni stonavano decisamente con l'atmosfera che si avrebbe dovuto creare in quella occasione. Era una cosa seria, non una comune festa. Sicuramente quell'idea non sarebbe piaciuta neanche agli Shinobi di Kiri poichè quest'ultimi, abituati a celarsi sotto la nebbia, non avrebbe apprezzato tutta quest'allegria. Ma questo sarebbe apparso soltanto come un inutile dettaglio. La vera attenzione dei partecipanti si sarebbe concentrata esclusivamente sul torneo. Erano venuti per la promozione e avrebbero lottato fino alla fine per ottenerla.*

(I Ninja di Kiri sono famosi per la loro comune sete di sangue... Lì non esiste la pietà e mai esisterà... Spero solo che calmino i loro bollenti spiriti una volta arrivati qui... Ma non devo preoccuparmi... Noi Shinobi di Konoha sappiamo come farci rispettare...)

*Dopo pochi minuti il Genin varcò i cancelli della piazza, ovvero il luogo d'incontro dei candidati del Villaggio della Foglia, che era stata allestita per l'occasione. Questa era immensa e maestosa. Al centro era situata una fontana, alta circa tre metri, dalla quale fuoriuscivano sinuosamente dei vivaci spruzzi d'acqua, che rallegravano ulteriormente l'atmosfera. Akira vide che oltre a lui nella piazza c'erano altri due Genin; uno, biondo e occhi azzurri, era appoggiato ad un albero e avvolto in una coperta, mentre l'altro, dai capelli molto scuri, osservava attentamente la fontana.*

-Salve ragazzi. Io sono Akira Nara. Anche voi qui per il torneo Chunin?-

*Un piccolo sorriso si inarcò sul volto del Nara. Mentre aspettava la risposta dei due, notò anche una figura a lui familiare. Avvicinandosi vide con piacere che si trattava del suo amico Kenishi. Si sedette vicino a lui, sotto la fresca ombra di uno dei tanti alberi che si trovavano dietro la fontana e gli poggiò una mano sulla spalla.*

-Ciao Kenishi. Credo che non ti dia fastidio se mi siedo qui... Vedo inoltre che ti sei ripreso dalla ferita e sei pronto per il torneo. Meglio così...-

*Contento di aver trovato subito un suo amico, Akira alzò lo sguardo al cielo e sorrise al Sole. La sua avventura aveva inizio.*

(Konoha.. ti farò vedere di che pasta sono fatto...)

Edited by |Morph| - 20/11/2009, 12:17
 
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.:Inner_empty_of_Sai:.
view post Posted on 20/11/2009, 12:18




Il Sole colpì il mio viso. I raggi entrarono dalla finestra e sfiorarono le mie guance che ancora erano appoggiate sul cuscino. I miei occhi erano aperti, le mie occhiaie diventavano sempre più evidenti. Segno di diverse notti passate a non dormire. Nervoso per il Torneo? No. Incapace di riposare come si dovrebbe, forse per lo shock, forse perché ormai un pezzo del mio cuore non c’era più. Ma basta deprimersi, era appena cominciato un grande giorno. Il giorno in cui la vita di qualcuno sarebbe potuta cambiata. Mi alzai dal letto e mi preparai per bene. Indossai i vestiti abitudinari e preparai tutte le armi e gli attrezzi. Dopo essermi assicurato che non mancava nulla, tirai un bel sospiro, ero pronto per cominciare la giornata. Scesi dalle scale e aprii la porta, mi fermai. D’istinto mi girai per salutare mio padre, ma purtroppo non c’era più nessuno da salutare. Chiusi la porta alle mie spalle e percorsi il vialetto, che portava fuori dal giardino. Arrivai al cancelletto, quello in legno che arrivava più o meno al bacino. Non cigolava più, l’avevo riparato, non ce la facevo più a sentire quel suono gracchiante, mi riportava in mente troppi ricordi che avrei voluto cancellare, ma purtroppo la psiche umana non sempre si può controllare, perciò tenendo i miei brutti ricordi, cominciai a camminare.

Attraversai le strade del Villaggio della Foglia, mi recavo al luogo dell’appuntamento dove i candidati di Konoha al torneo Chunnin si dovevano radunare. Si vedevano striscioni attaccati ai balconi delle case, dove si poteva leggere: “BENVENUTI”. Già, al torneo Chunnin partecipavano anche ninja di altri villaggi. Konoha quel giorno era in festa. Un sacco di gente che andava e veniva, non l’avevo mai vista così affollata. Camminavo con andatura abbastanza lenta, il mio viso privo di ogni minima espressione e il mio sguardo perso nel vuoto, tra quelle persone che con così tanto entusiasmo si davano da fare. Urla, rumori, padroneggiavano quelle strade, bambini che correvano felici, anziani che si godevano la giornata, genin che scappavano verso il luogo dell’appuntamento. Tutto quel trambusto, mi infastidiva, amavo il silenzio e quel casino mi provocò un leggero mal di testa. Portai una mano alla tempia, il coprifronte mi dava fastidio quella mattina, così lo tolsi e lo legai alla cintura.

Con tutta calma arrivai in piazza, era quello il posto in cui dovevano riunirsi i candidati al torneo, era il centro di Konoha, non potevano scegliere posto migliore. La pavimentazione era in pietra, come quasi tutte le strade di Konoha, e quel giorno quelle pietre brillavano più del normale, per via del Sole splendente. Così alzai lo sguardo. Non avevo ancora notato che il cielo era sereno, neanche una nuvola e un venticello fresco soffiava gioioso. Al centro della piazza c’era un’enorme fontana, costruita su tre piani, e l’acqua col suo scrosciare accarezzava il marmo di cui era composta la scultura. Dietro ad essa uno spettacolo meraviglioso di alberi, che ora erano ingialliti per via della stagione. Le foglie cadevano al passare del vento, creando un bellissimo gioco di colori. Abbassai lo sguardo, c’era già qualcuno, alcuni avevano una faccia conosciuta altri meno. Decisi comunque di fissare il terreno e di andarmi a posizionare sotto uno di quegli alberi. Era noto che non avevo un carattere molto socievole, così mantenni lo sguardo basso per non dover per forza fare amicizia con qualcuno. Preferivo la mia solitudine. Tuttavia, non volevo guastare la felicità degli altri, così stampai in viso uno dei miei caratteristici sorrisetti finti, che ormai iniziavano a piacermi e mi sedetti all’ombra di un albero. Appoggiai la schiena al tronco, raccolsi le gambe e misi le braccia sulle ginocchia.

Non ero spaventato, non ero preoccupato, non ero ansioso, stavo semplicemente aspettando che la situazione si evolvesse, avevo solo una grande voglia di dimostrare le mie capacità e presto o tardi l’avrei fatto!!!
 
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.Jin
view post Posted on 20/11/2009, 12:22




A differenza di molti, probabilmente, la mia nottata andò avanti molto molto tranquillamente, senza la benché minima esitazione, senza il minimo timore, senza il minimo rimpianto di essere iscritto, e di dover partecipare al quell’evento che avrebbe potuto dare una svolta alla mia vita da ninja, alla mia vita da shinobi del villaggio della Foglia;
questo torneo non era visto da me solo come evento in grado di farmi salire di grado tra il mondo dei ninja, ma lo consideravo anche l’unico vero modo per conoscere gente più forte, per mettermi alla prova e vedere quanto divario c’è tra me ed i miei coetanei, seppur provenienti da remoti paesi.

Quando mi alzai dal letto era appena l’alba, ed il sole giocava ancora a nascondino con l’orizzonte, prima di venir fuori completamente; a casa c’era un silenzio tombale, dal momento che mio padre si era svegliato molto presto per andare a pescare, lasciandomi solo a casa..


Bhè, non c’era che da aspettarselo da papà, è troppo preso dalla sua amata pesca che addirittura si è dimenticato che io oggi devo sostenere l’esame di selezione dei Chunin, vabbè pazienza, magari dopo gli lascio una lettera per non farlo spaventare..

Un’abbondante colazione, energetica e per mettermi in forze, era senz’altro il meglio che io potessi fare prima di incamminarmi alla volta della piazza grande, dove senz’altro avrei trovato già altri ninja; avevo già deciso che sarei andato un po’ più tardi degli altri, proprio per evitare quello che più odiavo, gli sguardi degli altri, che vedendomi li molto presto, potevano farsi delle brutte idee sul mio conto. Una doccia bollente per scacciare via i pensieri cattivi, che da ormai una settimana tartassavano la mia mente, una lucidata alla mia fedele G, la mia katana che mi ha accompagnato ovunque, una mandata d’olio sulle giunture del mio arco, prima di riporre tutto nel mio rotolo da richiamo e poi una bella lavata di denti..ecco ciò che si frappose tra me e la partenza.
Quando ebbi finito di fare tutto, e mi sentivo pronto per partire, posai sul tavolo dell’ingresso una lettera indirizzata a mia padre, nella quale dicevo che ero partito alla volta della grande piazza per prendere parte al torneo di selezione Chunin, che non si sarebbe dovuto preoccupare di nulla, poiché ero sicuro delle mie capacità, e che se, avesse potuto, mi avrebbe fatto immensamente piacere, che lui ci fosse ad osservare il mio esame, mi avrebbe reso davvero fiero..

Aprii la porta ed iniziai a camminare lungo le strade del paese, del tutto in festa; si potevano vedere uomini felici, che già cominciavano a parlare dei loro favoriti per questo evento, commercianti e mercanti che urlavano a squarciagola per offrire la loro merce al prezzo migliore, striscioni di benvenuto per i futuri ospiti di Oto e di Suna, e le insegne di tutti i locali e le locande ben in mostra, magari nuove o del tutto lucidate e ripulite.
Non diedi molta importanza a tutto ciò, poiché il mio unico obbiettivo era quello di concentrarmi il più possibile, e non lasciare nulla al caso..Dovevo essere sempre lucido e pronto a tutto, incoraggiato anche, dal fatto che Lei, non si era ancora fatta vedere..E speravo per me e per tutti, che restasse buona dentro me, senza dare nell’occhio..non volevo, avevo paura di Lei e dei suoi comportamenti.

Quando arrivai nella piazza grande, restai affascinato non dai presenti, ma dalla splendida fontana monumentale che vigeva al suo interno; un ornamento di ben tre piani, nei quali era fatta fluire l’acqua con una dolcezza ed una purezza quasi innaturale, il tutto suscitava in me una bella sensazione di benessere, e mi ricordava di quando ero piccolo e di quando giocavo vicino il ruscello nel cuore della foresta.


Aaah che bello questo rumore rilassante, la foresta, papà, la mia splendida infanzia, è una gioia..davvero..

Poi il mio sguardo si focalizzò sui presenti, alcuni già li avevo visti prima, altri ancora no, ma poco interessava in quel momento, ero come se persuaso da quella sensazione di benessere, tanto che salutai tutti con un sottile gesto delle mano, e mi andai a sedere sul marmo sporgente della fontana nella piazza, infilando la mano nell’acqua come un bimbo, muovendola in avanti ed indietro come se stessi giocando; il sorriso che da molto ormai mancava, era ritornato sul mio volto..

Mi sento proprio bene..
 
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Rubzoro
view post Posted on 20/11/2009, 12:44




*finalmente il grande giorno era arrivato, Narahiko si alzo di buon mattino anche perchè aveva dormito veramente poco, in quanto provava delle sensazioni con un misto tra preoccupazione e emozione, non vedeva l'ora di conoscere nuove persone e misurarsi con loro, ma d'altronde non voleva far brutte figure in caso non fosse stato all'altezza dei suoi avversari*

Sanshima
:Narahiko alzati, oggi e il grande giorno!!!

*Narahiko scese le scale che si trovavano in fondo al corridio dove era presente la sua cameretta e si rivolse alla madre*

Narahiko:Mamma come vedi sono già pronto è inutile che alzi la voce.

*Alla vista del figlio, la madre scoppiò in un pianto di commozione*


Sanshima
:Guarda il mio bambino come è cresciuto, adesso sta andando a combattere per guadagnarsi il titolo di Chunin,Io e tuopadre siamo fieri di te, porta in alto il nome della casata Aburame.

*Narahiko si senti in imbarazzo nel vedere sua madre che piangeva, subito dopo arrivo suo padre Ichico, e i due lo salutarono per bene e gli augurarono buona fortuna, il ninja prese le ultime sue cose e partì per il fatidico torneo di selezione Chunin.*


*Narahiko iniziò ad avviarsi per andare al ritrovo dei partecipanti alla piazza Hibana no Hiroba, per le strade c'erano un sacco di persone felici ed in festa, i più felici erano sicuramente i commercianti, che grazie alla manifestazione che si sarebbe ottenuta a Konoha avrebbero guadagnato un pò si ryo.Per le strade della città erano presenti grandi striscioni di benvenuto per i ninja che sarebbero arrivati dai paesi di Kiri e Suna.L'Aburame era molto concentrato, e non badava a nessuno, finalmente arrivò nel luogo di ritrovo, erano già presenti alcuni ninja, ma non vedeva nessun viso familiare, il ninja si sedette sul bordo della fontana ad aspettare il grande annuncio.*
 
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~Giova~
view post Posted on 20/11/2009, 13:30




Suzaku se ne stava assorto nei suoi pensieri..ad un tratto però qualcosa attirò la sua attenzione..più precisamente una voce...si girò per controllare chi fosse o chi avesse parlato

???:Salve ragazzi. Io sono Akira Nara. Anche voi qui per il torneo Chunin?-

Akira Nara...l'ho già sentito nominare..la sua fama al villaggio è conosciuta..ha partecipato ad un sacco di missioni ed addestramenti e se non ricordo male ha la capacità di evocare gli ermellini...un degno avversario quindi..non vedo l'ora di scontrarmi con lui...

Suzaku:
eh già..a quanto pare è così..non si nota? eheh..piacere mio, sono Suzaku....

ma Akira era gia distante da lui, diretto verso un'altro ninja che sembrava conoscre..quindi Suzaku siaguardò attorno e vide che piano piano molti ninja stavano continuando ad arrivare..tuttavia però nessuno socalizzava con altri...

sono tutti molto tesi...del resto è immaginabile...il bello di queste occasioni è che si possono conoscere ninja straordinari...qui mi sembrano tutti molto forti..vuol dire che le prove assumeranno un gusto più dolce..non mi importa vincere o perdere...mi interessa solo dare il massimo...poi il resto verrà da se...sono curioso di scoprire quali altri membri del clan Uchiha ci saranno..non ne ho ancora incontrato uno...bè, questa attesa finirà..prima o poi...

l'attenzione di Suzaku fu catturata da un ninja in particolare..un ninja appostato contro un albero

quel sorriso...non mi sembra poi così sincero..voglio conoscerlo meglio...l'ho già visto in giro per il villaggio...spero tanto di non disturbarlo...

Suzaku quindi si avvicinò a braccia conserte verso il ninja appoggiato all'albero...lo scrutava attentamente per analizzarlo al meglio...

Suzaku:è occupato quel posto vicino a te? disse muovendo appena un dito il mio nome è Suzaku comunque...

mah..sembra abbia le scatole girate..chissà cosa risponderà..

//visto che non ci sono limiti al numero di post ne approfittò per conoscere il pg del mio amico inner ^^ //
 
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.:Inner_empty_of_Sai:.
view post Posted on 20/11/2009, 13:49




Ero tranquillo per i fatti miei, mentre tutti parlavano e gridavano.

Ma cosa cavolo hanno da gridare questi??

Mi sarebbe piaciuto tanto ascoltare il soffio del vento tra le foglie di quei stupendi alberi, ma era pressoché impossibile. Continuavo ad avere stampato quel sorrisetto, mentre continuavo a fissare il terreno che continuava a riempirsi di foglie. Più parlavano e più mi faceva male la testa, cosi postai le mani alle tempie.

Cavolo!!! Ora li ammazzo a tutti!!!

Più il tempo passava e più la confusione cresceva, perché iniziavano ad arrivare diversi ninja. Ero al limite di una crisi di nervi. Così presi un gran bel respiro, per cercare di calmarmi. Una foglia mi cadde sulla testa, la presi e la guardai. Intanto mi si avvicinò un ragazzo, era alto i capelli castani, il viso delicato, sicuramente l’avrò già visto in giro per il villaggio perché aveva un viso abbastanza conosciuto. Mi fissava.

Che hai da guardare??

Dissi mantenendo il mio classico sorriso e con un tono di voce piatto. Poi mi chiese se il posto affianco a me fosse libero e si presentò, il suo nome era Suzaku.


Puoi sederti!!!

Continuai a fissare la foglia, mentre la facevo roteare tenendola dalla punta, rimasi con la mia espressione puramente finta, ma non potevo farci nulla, non riuscivo ad esternare quello che provavo, e in quel momento ne ero contento, perché di certo non avrei esternato qualcosa di bello.
 
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-Yamato-
view post Posted on 20/11/2009, 13:51




* Era finalmente arrivato il giorno tanto atteso: dopo mesi di allenamenti e sforzi continui finalmente Kazuku avrebbe dimostrato a tutti quello che valeva veramente. Sarebbe diventato chunin, tutti sarebbero stati così orgogliosi di lui... Quella mattina si svegliò presto, guardando freneticamente l'ora ogni pochi passi, nonostante fossero ancora le cinque di mattina. Era da tempo che aspettava quel momento e non sarebbe arrivato in ritardo per nessun motivo al mondo. Finalmente spuntò l'alba e Kazuku decise di incamminarsi verso il luogo dell'incontro: Hibana no Hiroba. Gli avevano detto che si trattava di una grande piazza, molto probabilmente abbastanza capiente da contenere tutti gli ospiti del torneo. Tuttavia, nel paese del fuoco, in quei tempi, c'era stato un gran trambusto e i ninja di Oto, e forse anche l'Akatsuki ne avrebbero approfittato. Sapev ben poco sull'Akatsuki, l'aveva sentita nominare di rado, ma da quel che gli era parso di capire, tutti i suoi membri erano persone malvagie e senza scrupoli. Cosa non si fa per il potere... Nel frattempo, fra un pensiero e l'altro, Kazuku era finalmente guinto nella piazza di incontro: più che una piazza sembrava una pianura. A fatica si riusciva a vederne la fine e un enorme fontana circolare a tre piani faceva la sua comparsa al centro della piazza. Numerosi zampilli di acqua fuoriuscivano da essa, formando, in contrasto con il sole, un flebile arcobaleno. Tutto era tranquillo, o almeno così sembrava: sicuramente gli Anbu sarebbero stati pronti a intervenire nel caso la situazione fosse degenerata... Oto e Kiri, fra le quali si era sempre sospettata un alleanza, non sarebbero mai riusciti ad attaccare il villaggio con successo: Kazuku era sicuro che Konoha e Suna messe insieme fossero più forti di Kiri e Oto.*

(non c'è niente di cui preoccuparsi... Sarà un semplice e tranquillo esame chunin... Ma se è così, perchè mi preoccupo tanto? )

* Qualcosa sarebbe andata storto. Ecco cos'era che lo preoccupava: il suo sesto senso, che ,seppure di rado, a volte ci azzeccava. Un insieme di idee divergenti affollavano la testa del genin, che continuò a camminare verso il centro della piazza, lo sguardo vacuo e il cervello in stasi. Non pensava più ormai, perchè non ci capiva più niente. Lui stesso molte volte faceva fatica a capirsi. Nella piazza c'erno diversi genin, tra cui anche il tizio dell'albero di qualche giorno prima. Voleva parlare con qualcuno di quei ragazzi, ma non lo fece, perchè non cnosceva quasi nessuno, o semplicemente perchè in quel momento non gli andava di parlare. Era in ansia, non un ansia di chi aspetta qualcosa di bello e nè di qualcuno che aspetta qualcosa di brutto. Semplicemente ansia, un insieme di emozioni che non ne volevano sapere di uscire fuori, e che creavano caos nella mente del genin. Non sapeva da dove cominciare... Non sapeva cosa fare, cosa non fare... Era confuso, ecco tutto. Quelli potrebbero essere stati i suoi ultimi momenti di vita, o forse anche i più belli, dipendeva dal volere del suo fato. Una cosa era certa: Hibana no Hiroba sarebbe stato un nome che avrebbe difficilmente dimenticato... *
 
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~Giova~
view post Posted on 20/11/2009, 13:57




Suzaku aspettava una risposta che infine giunse..

???:Puoi sederti!!!

tsk..come immaginavo..ha la scatole girate...bè..ora vedremo se la situazione cambiarà o resterà tale e quale...

Suzaku:
quele gentilezza sublime...non me lo faccio ripetere due volte...grazie mille!

detto ciò si sedette accanto a lui ed iniziò a fissare dritto davanti a se...passarono attimi interminabili nei quali si udivano solo le grida ci eccitazione dei partecipanti...

Suzaku:
bè..hai anche un nome per caso?? sai..vorrei sapere come si chiama la persona che molto probabilmente coprirà di vergogna il nostro villaggio durante il torneo... sorrise

vediamo se riesco a smuovere un pò le cose provocandolo un pò...a guardarlo mi sembra una persona decisa...tuttavia ci deve essere per forza un motivo che lo fa agire così nei confronti degli altri...si potrebbe dire che odia la compagnia..estremizzando si potrebbe addirittura affermare che odi tutto ciò che ha a che fare con sorrisi e compagnia...tuttavia questo tipo di carattere mi incuriosisce..e sia vero o no che prima della fine di questo torneo conquisterò la sua amicizia...

Suzaku tornò a guardare davanti a se..poi riprese...

Suzaku:sai...ho un obiettivo da portare a termine durante questa manifestazione..e spero capiti tanto l'occasione per portarlo a termine...tu no??

nel frattempo altre persone erano giunte in quel luogo...

chissà quando arriveranno i ninja degli altri paesi..sono curioso di vederli all'opera...voglio affrontare gli esponenti dei loro clan...voglio conoscere le loro tecniche...voglio impare sempre di più..solo così potrò essere in grado di procedere bene nella mia vita da ninja...

l'adrenalina scorreva velocemente nel suo corpo e l'emozione si faceva sempre più forte...

Padre...Madre..vorrei tanto che voi foste qui con me..vorrei condividere con voi questi sentimenti e questi stati d'animo...ma purtroppo non vi resta che osservarmi da lussù...guadatemi...e siate orgigliosi di vostro figlio...

Suzaku alzò lo sguardo al cielo e si appoggiò all'albero..non gli interessava se il compagno al suo fianco gli avesse risposto alle sue domande..gli interessava solo godersi quel momento..chiuse gli occhi..
 
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-Yamato-
view post Posted on 20/11/2009, 14:12




* Una particolare vista fece riprendere Kazuku dal suo stato di catalessi: due genin discutevano all'ombra di un albero e uno dei due sembrava quello che pochi giorni prima gli aveva chiesto un prestito. L'altro, se non ricordava male, era un vecchio cliente... *

(finalmente qualcuno con cui parlare...)

* Kazuku fece per avvicinarsi al duo, che si trovava a qualche decina di metri di distanza, ma subito si arrestò*

( come comincio? Credo che un "ciao" dovrebbe andare bene)

* Kazuku alzò la mano, e aprì la bocca come per dire qualcosa, ma le labbra si mossero senza far fuoriuscire alcun suono *

( ma no... Meglio non essere troppo informali... Devo trovare un modo simpatico e cordiale di salutare, in modo da non mettere in imbarazzo nessuno)

Ehy, laggiù!!! Io aspetto ancora i miei 200 ryo!!! Quando pensi di ridarmeli?

( credo che così possa andare... Mi sembra di non aver messo in soggezione nessuno...)


* Kazuku si avvicinò sorridendo, guardando curiosamente i due ragazzi: sembra che stessero avendo una conversazione prima del suo arrivo...*


so chi sei ma non ricordo il tuo nome... Eppure dovrebbe esserci nel registro della banca... Tu invece dovresti essere Murasaki, credo... Si, si Murasaki... DI te invece ricordo solo che sei un Uchiha... Uhm... Ooooooops, non mi sono presentato... Kazuku Uchiha, genin di Konoha, anche io come voi in attesa del chunin. Perchè voi farete il chunin vero?

*Guardò freneticamente i due ragazzi, aspettando una risposta: la sua frase, pur essendo sicuramente strafottente di qualsiasi regola grammaticale, gli pareva chiara...*
 
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view post Posted on 20/11/2009, 14:29
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*Dopo alcuni minuti le persone o meglio, gli aspiranti Chunin di quella sessione di esame, iniziarono ad arrivare. Akira era contento di vedere quella scena perchè sapeva che avrebbe avuto modo di confrontare le sue capacità con ognuno di quei Genin. Non vedeva l'ora di cominciare, come al solito. Poi il Nara vide in lontananza un ragazzo. Da quella distanza non riusciva a vederlo in volto ma i suoi lineamenti erano molto familiari.*

(Devo per forza averlo visto da qualche parte... Se mi avvicinassi forse riuscirei a capire chi sia...)

*Si alzò con calma, lasciando da solo Kenishi, e iniziò a camminare verso il punto in cui si trovava quel ragazzo. Ogni passo che faceva risuonava nella sua mente, nonostante il rumore che provocava tutta quella folla. Era davvero una bella sensazione essere lì. Da bambino aveva sempre assistito alle sessioni di esami dei candidati al titolo di Chunin. Gli piaceva soprattutto assistere ai loro scontri, ma adesso sapeva che sarebbe stato lui ad essere stato osservato e valutato durante i combattimenti e le prove di esame. Intanto lo Shinobi si era fatto sempre più vicino al ragazzo del quale cercava di vedere il volto.*

(Ma quello è...)

-Saki!!!-

*Alzò il braccio in alto per attirare l'attenzione del suo migliore amico. Quest'ultimo non notò il gesto e si sedette sotto l'ombra di uno dei tanti alberi che c'erano in giro, appoggiando la schiena sul tronco.*

(Che bei ricordi... Passavamo la mattinata a discutere riparandoci dal caldo rimanendo all'ombra prima dei nostri allenamenti... e prima della morte di suo padre... è stato davvero un brutto colpo per lui...)

*Si avvicinò velocemente a Murasaki. Vicino a lui si era anche seduto il ragazzo che aveva precedentemente conosciuto. Poggiò una mano sulla palla di quest'ultimo ed infine prese posto nel gruppo, accomodandosi vicino al suo migliore amico.*

-Suzaku.. scusa se prima sono letteralmente scappato via, ma ero andato a salutare un mio caro amico...-

*La sua mano passò poi dalla spalla del ragazzo a quella di Murasaki, che sembrava diverso rispetto alle altre volte. Aveva delle occhiaie gigantesche ed era molto più pallido in viso. Akira gli sorrise, tentando in quel modo di renderlo più amichevole.*

-Come va Saki? Facciamo vedere a tutti chi siamo... Sei pronto per il torneo?-

*Il suo sorriso si tramutò in seguito in uno sguardo fiducioso verso il suo amico. In quelle condizioni non avrebbe potuto dare il meglio di se stesso. Nel frattempo era arrivato un altro Shinobi, che sembrava essere il banchiere di Suzaku e Murasaki. Diceva di chiamarsi Kazuku.. Kazuku Uchiha... Akira cercò di trattenere il suo odio, poichè non voleva combinare sciocchezze e farsi squalificare, ma la tentazione era davvero forte.*

-Hey tu... a me non domandi niente?-

*Il tono della sua voce era particolarmente aggressivo. Voleva soltanto infastidire quel ragazzo e magari costringerlo ad allontanarsi da lui.*

Edited by |Morph| - 20/11/2009, 14:38
 
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::Giorgio::
view post Posted on 20/11/2009, 14:30




La mattina arrivò veloce. Il sole era alto nel cielo e mandava i suoi raggi in tutta Konoha. Dalle finestre della sua camera la finestra semi aperta fece entrare luce che lo svegliò. Quella notte aveva dormito poco, gli incubi riguardanti i suoi avversari gli jashin erano molto frequenti ultimamente. Si alzò velocemente. La testa gli girava ancora un po, ma non ci fece caso. Il giorno decisivo era finalmente arrivato. In quel giorno si sarebbe decisa tutta la carreria, forse anche tutta la vita. L'esame chunin era arrivato, ormai da un vago pensiero era diventata una realtà. Si lavò lentamente la faccia. Il battito del suo cuore scandiva ogni secondo. Stranamente era tranquilla, anzi contento di testare le sue nuove capacità. Il solito sorriso beffardo solcò il suo viso per poi ritornare alla normale. La testa aveva adesso smesso di girargli e aveva finalmente riaquisito tutte le facoltà assopite dal sonno. Indossò tutti i vestiti e infine i sandali. Infine indossò anche il coprifronte, quello di Konoha, il villaggio che non aveva mai amato. Non gli interessava tenere alto l'onore del villaggio anzi appartenere ad un gruppo di persone che non avevano nulla da spartire con lui lo irritava. La sua camera era ancora in ordine dato che la sua poca presenza gli permetteva di non toccare quasi nulla. Indossò tutti gli equipaggiamenti, anche i pesi che nonostante pesassero molto gli permettevano di sviluppare di molto i suoi muscoli. Infine varcò la soglia di casa e chiuse la porta. Chiuse dietro a se la sua vecchia vita, tutto ora sarebbe cambiato.

(Finalmente è arrivato il momento, non c'è più tempo per i ripensamenti e per i dubbi. Affronterò questo esame con tutta la calma possibile. Arrabbiarsi non servirà a nulla, sperando però di incontrare loro.....gli Jashin. Se me trovassi uno a tiro non potrei fermarmi, li ucciderei con le mie stesse mani, senza pensare alle conseguenze. Chiudendo queste porte, mi sono liberato della mia vecchia esistenza, ora se riuscirò a diventare chunin, comincerò la mia ricerca. Non mi fermerò davanti a nulla. Voglio proprio vedere come se la cavano quei pivelli di Suna e di Kiri....bel villaggio Kiri avrei preferito nascere lì)

I pensieri gli affollavano la mente. Non sembrava affatto che stesse per iniziare un esame tanto importante. Era ancora presto, ma il sole gia brillava. Camminava con calma, non c'era fretta, anzi se la sarebbe presa comoda. Festoni appesi dappertutto rendevano l'atrmosfera più tranquilla. Vite di giovani di genin erano in pericolo eppure era una calamità, una festa per gli abitanti del villaggio. Passo dopo passo si avvicinava sempre di più all'arena, i rumori si facevano sempre più forti, la gente rideva e scherzava. Scorse finalmente l'arena. Era gigantesca, sarebbe servita a tutti i genin per effettuare il loro esame. Finalmente arrivò, varcò la soglia. Il suo esame stava per iniziare. Riconobbe facce conosciute tra cui Akira e Kazuku. I passi risuonava forti nella sua testa insieme ai battiti del suo cuore. Non si fermò a salutare nessuno, come fecero gli altri. Il sole era proprio davanti a loro, accecandogli gli occhi. L'ombra era molto estesa e non dovette neanche allungarla per scrivere il suo messaggio. Concentrò un po di chakra e scrisse "CIAO". Gli altri parlavano tra loro senza pensare a nulla, senza pensieri, senza capire la situazione cosa stava avvenendo. Si appoggiò ad un muro, solitario non avrebbe parlato con nessuno, le braccia conserte e un espressione tranquilla. Si rilassò, gli avrebbero date istruzioni....

(Questi inetti non capiscono in che situazione sono, si presentano senza capire il pericolo, penso che di avversari alla mia altezza ce ne siano veramente pochi se sono sul livello di Kazuku. Vediamo cosa succede, sono curioso.....)

// buona fortuna a tutti //
 
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148 replies since 19/11/2009, 19:23   6599 views
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