Addestramento medico Naraku, Sinergia

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view post Posted on 30/9/2009, 16:38     +1   -1
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*Un lieve olezzo di carne rancida saturava l'aria, dei passi concitati in avvicinamento... Il primo a varcare l'ingresso della tenda fu un uomo brizzolato, la mano sinistra stretta convulsamente al moncherino destro, ancora zampillante... Nessun guaito, solo un'espressione grave ad ornare il volto pallido... L'allievo irruppe un attimo dopo, quando gia ogni angolo del rifugio aveva potuto assaggiare la sua dose di liquido vermiglio, gli occhi sgranati, era terrorizzato.. L'uomo sorrise mesto nell'osservare i gesti frettolosi ed insicuri del ragazzino, parlò d'un fiato, sapeva cosa stava per accadere.*

???:"Evita di sprecare bendaggi, sai che sono gia morto."

*Il giovane rimase scioccato davanti a quell'affermazione tanto fredda. Era vero, aveva sanguinato troppo e per troppo tempo, non c'era nulla da fare... Incominciò a piangere come un bambino, nonostante tutti gli anni passati in quei luoghi, mai si sarebbe aspettato di veder morire il proprio mentore ed amico, non in quel luogo almeno.*

???:"D-ditemi cosa fare... V-vi prego..."

*Il maestro allungò la mano, ora quasi insensibile, fino al volto del giovane, quasi a volerlo schiaffeggiare...*

???:"Stupido ragazzino, se continui a singhiozzare in questo modo ci scopriranno, e vorrei evitare di finire in pasto ai porci..."

*Un'ultima, ironica affermazione, quindi la mano rovinò a terra, ed il sussurro del medico si dissolse completamente..*

GDR OFF////Yahhhhhhhhhhhhhhhhhhhoua! Cominciamo in allegria, posta il tuo arrivo all'ospedale mio amico ricco di fibre.///GDR ON
 
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Tu'Padre
view post Posted on 1/10/2009, 15:58     +1   -1




Cosa era diventato? Un mostro o forse uno scarto della società. Non sapeva quale fosse il suo destino e quale strada avrebbe dovuto scegliere. In quei minuti poteva capire solo di essere un essere fatto di fibre. Poteva allungarsi, decomporsi o anche tagliarsi con la possibilità di tornare come nuovo.

Allora, sono un ragazzo fatto di fibre, non posso essere tagliato, non posso essere strappato e cosa non meno importante per ora ho due cuori. Considerando che i comuni esseri mortali ne hanno uno dovrei ritenermi fortunato e già. Pero' se penso in grande potrei anche ottenerne di più, ergo diventare immortale e vedere morire tutte le persone a me non care. Figo si, sono immortale relativamente, devo solo restare tale e non farmi ammazzare due volte di fila come un coglione. Se voglio proteggere il mio corpo scolpito e abominevole devo riuscire a medicarmi da solo... Faro' una scappata all'ospedale, li potrò farmi addestrare da qualche medico che ama il prossimo come ogni finocchio, speriamo di trovare qualcuno di anormale o rischio di annoiarmi.

Smise di farsi ragionamenti sulla sua mostruosa figura e realizzo' che l'unico modo sano per vivere era quello di farsi cazzi sua. Nessuno lo avrebbe aiutato, ormai non aveva più le sembianze di un umano, persino un multibraccia che sputava ragnatele era più simile ad un animale di lui. Naraku era solo un corpo vuoto, un rivestimento contenente fibre. Si mise i pantaloni e le scarpe da corsa, decise di non indossare la maglietta e convinto usci' di casa. Per strada nessuno se lo filava, aveva imparato a far star buone le sue fibre e non davano nell'occhio più di tanto. Entro' nell'ospedale calmo, arrivo' in un piazzale dove c'era una scrivania con diversi medici e inizio' a strillare.

C'E' QUALCHE MEDICO DISPOSTO AD INSEGNARE AD UN MOSTRO COME CURARSI?

GdrOT// perché io può postare anche con l'iPod amico tutt'ossa!//GdrOn


Edited by Tu'Padre - 1/10/2009, 18:23
 
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view post Posted on 2/10/2009, 14:35     +1   -1
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*I medici si voltarono di scatto, assieme alla segretaria, che rimase qualche tempo allibita prima di guardarsi attorno..*

"Shhh! Ragazzini... Accomodati ed aspetta il tuo turno.."

*Sbuffò, tornando sui registri prima di riprendere a servire i pazienti... Il genin non potè far altro che attendere in silenzio, trovando posizione su una delle tante panchine addossate alle pareti dell'androne... Passarono diversi minuti, l'eco delle centinaia di voci moltiplicava il chiasso e rendeva insopportabile l'attesa. Qualcuno però evitava di aggiungersi al coro.. Un uomo, avvolto in un lungo camice immacolato, osservava Naraku da quando era arrivato. Gli si poteva leggere una curiosità crescente albergare dietro gli occhi castani, socchiusi ma comunque penetranti... Si decise ad avvicinarsi quando era quasi il momento per il giovane di presentarsi in segreteria...*

"Fibre nere. Curioso, è da tantissimo tempo che non ne vedevo... Non starò ad indagare sul come e perchè tu ti sia fatto installare la matrice, ma le tue capacità possono essere impiegate in luoghi, come dire, meno sedentari di un ospedale, non trovi? Io ti posso indirizzare dalle persone giuste, impareresti ben più che qui chiuso tra quattro mura... Beh, se ti interessa, affissa alla porta del mio ufficio c'è una lista di volontari, troverai anche una mappa del percorso da seguire per recarti sul luogo. Io sono il dottor Iesada. È stato un piacere..."

*Poi, cosi come era arrivato, il medico se ne andò a grandi passi, scomparendo in breve tra la calca..*

GDR OFF///Bon, decidi cosa fare. Dirigendoti all'ufficio troverai che i volontari sono tutti gia partiti.///GDR ON
 
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Tu'Padre
view post Posted on 2/10/2009, 15:39     +1   -1




Non aveva di certo avuto un'entrata calma, ma visto il soggetto ci si poteva aspettare un tale comportamento.
I medici che bazzicavano in zona si fermarono tutti a fissarlo quasi imbarazzati o incuriositi e dopo qualche secondo un'infermiera gli disse di tacere e andarsi a sistemare in una poltrona come ogni essere umano presente nella sala...
...
Ma era veramente un comune essere umano? Lui che uccideva per sopravvivere, strappava cuori vivere in eterno e vedere il mondo in ogni era senza il minimo scrupolo di quel futile ostacolo che era la morte.
Secondo i suoi ragionamenti non l'avrebbe mai incontrata e non le avrebbe mai dato la soddisfazione di portarselo dietro, erano finiti i tempi in cui il vecchio Naraku si sarebbe accontentato di morire dopo aver fatto quel che pianificava.
In quei quattro giorni le sue fibre lo avevano trasformato in un mostro strappacuori e non poteva fare altrimenti che abituarsi alla situazione.
Stava seduto tra gli schiamazzi a pensare e le fibre cominciavano ad agitarsi un po' per la leggera incazzatura.
Chi era quell'infermiera per dare ordini se non la bambola di qualche medico che l'aveva messa dove era per trovare un passatempo tra una visita e l'altra.
Una fatto lo colpì però, un ninja medico gli si avvicinò silenzioso come la notte e attaccò a parlare.


Iesada: "Fibre nere. Curioso, è da tantissimo tempo che non ne vedevo... Non starò ad indagare sul come e perchè tu ti sia fatto installare la matrice, ma le tue capacità possono essere impiegate in luoghi, come dire, meno sedentari di un ospedale, non trovi? Io ti posso indirizzare dalle persone giuste, impareresti ben più che qui chiuso tra quattro mura... Beh, se ti interessa, affissa alla porta del mio ufficio c'è una lista di volontari, troverai anche una mappa del percorso da seguire per recarti sul luogo. Io sono il dottor Iesada. È stato un piacere..."

Quel tale aveva capito con un solo sguardo che il giovane apparteneva alla setta delle fibre nere, ma come aveva fatto Naraku proprio non se lo spiegava.
Capì subito che colui che aveva davanti non era una persona comune, bensì un occhio molto attento ed esperto, peccato però che non fece in tempo a domandare la minima perplessità che era già sparito tra la folla di gente.


Ma chi cazzo sarà quel tipo... so solo che fare quello che dice lui sarà più interessante che stare ai comandi di quella baldracca vanitosa che si pensa importante. Ha capito subito cosa sono e questo sta a significare che ha già visto gente come me in passato, la mia pazienza stava giusto finendo, cinque secondi ancora seduto e avrei lasciato l'ospedale.

Su...ravviviamo la giornata!


Si alzò spingendo con la solita calma e si diresse verso le scale, prima però passò davanti ad un cartellone in plastica con tutte le varie stanze indicate e vide dove si trovava lo studio del medico.
Si mosse con fretta all'idea che quella potesse una gara con tanto di rivali e se il dottore aveva notato un caso raro come lui anche gli altri non dovevano essere da meno.
Salì le prime due rampe di scale ed entrò in un corridoio con le classiche luci che danno quella sensazione di sala operatoria e che ti facevano stranamente venire sonno.
Percorse il viale controllando ogni minima scritta sulle porte e appena si ritrovò davanti a quella che cercava stranamente non trovò nessuno, solo una lista di partecipanti e quella mappa. Lasciò perdere il primo foglio e andò subito a leggere il secondo, strappò la mappa e mettendosela in tasca si diresse verso le scale.


Se proprio devo raggiungere gli altri, mi assicuro almeno di non essere inseguito a mia volta. Questa resta con me, gli altri tenteranno un'altra volta, non posso permettermi di fallire a cosi poco tempo dal chunin...
 
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view post Posted on 5/10/2009, 22:35     +1   -1
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*Non fu un viaggio molto movimentato, il genin si trovò ad attraversare il deserto ad ovest per buona parte del tragitto, salutando con gioia il freddo notturno, contraltare naturale al calore rovente del giorno. Sulla carta stava seguendo un sentiero ben delineato, ma le dune spazzate dal vento non davano tregua alle impronte dei volontari, gia sepolte da sabbia illibata... Naraku dovette quindi procedere alla cieca per diverse ore, appena lasciata la strada maestra. Fortunatamente la nuova fisionomia garantiva al ragazzo una straordinaria resistenza ai morsi di fame e sete, consentendogli di saltare le tappe predefinite dai normali viaggiatori come pozzi ed oasi, bruciando in poco tempo la distanza che lo separava dalla carovana... Li vide scendere dall'ennesima montagna di sabbia e roccia quando il sole cominciava a tingersi d'arancione, sprofondando in un oceano di dune, sempre uguale ma in continuo mutamento. Non erano altro che piccoli moscerini neri in contrasto con il mare scintillante, ma le lunghe ombre che proiettavano diedero al genin una chiara idea della loro posizione... Procedevano lentamente, affaticati dal cammino impervio e scoraggiati dalla visione che appariva ai loro occhi... Un villaggio, perlopiù l'ammassarsi di casupole in argilla e baracche, circondato da tendaggi militari per almeno il doppio della sua estensione. La parte nord era lambita da fuochi morenti e la fuliggine rendeva impossibile distinguere qualsiasi attività. Particolare affascinante, un'imponente diga in legno impediva ad uno dei pochi torrenti del paese di continuare il suo corso, lasciando solo un grande letto di pietre a decorare il paesaggio settentrionale.
Nonostante la camminata spedita, Naraku rimase ingannato dalla reale distanza, non raggiungendo la carovana prima che questa si infiltrasse nel tendaggio.. Una guardia lo fermò a distanza ragguardevole, estraendo la katana dal suo fodero con un sibilo ed innalzando una mano.*


"Alt! Fatevi riconoscere!"

???:"Siamo nei volontari, perdonateci il ritardo ma abbiamo dovuto sostare per le mie ferite.."

*Qualcuno parlò anticipando Naraku, una voce infantile, spezzata dalla raucedine. Possibile che non l'avesse avvertito? La figura ammantata che notò scivolargli incontro appena voltatosi appariva davvero stanca e ferita, nonostante una spessa cappa sgualcita ne nascondesse completamente le fattezze... Camminava in modo rapido ed impercettibile, spezzando il passo preda della gamba destra, zoppicante. Passò oltre Naraku senza nemmeno voltarsi, un lieve olezzo di carne rancida ne seguì l'avanzare. La mano guantata sgusciò fuori dall'oscurità per mostrare un foglio controfirmato.. Il ninja rinfoderò l'arma, sul volto un lieve moto di disgusto.*

"S-si, passate pure..."

*Il ragazzino non si lasciò raggiungere nemmeno all'interno dell'accampamento... Sembrava conoscere alla perfezione ogni singolo svincolo in quel labirinto di tende e baldacchini. Di colpo, dopo diversi minuti di marcia forzata, si fermò davanti ad una piccola tenda bianca... La notte aveva ormai prevalso totalmente sul giorno, lasciando che fossero le torce ad illuminare gli eventi...*

???:"Scusa l'impertinenza, il mio nome è Hikaru Eguchi. Ti sto seguendo dal villaggio. Siamo compagni, e dato che tu non avevi preso il lasciapassare, ho fatto di tutto per raggiungerti in tempo."

*Rimase nell'oscurità, ben lontano dalla luce arzilla delle torce... Una mano si alzò ad indicare il tendaggio che sventolava a pochi metri da lui...*

Hikaru:"Questa è la tenda del nostro istruttore, Aoki-sama. È tutto."

*Così, senza lasciare il tempo al genin di rispondere, s'infilò tra le coltri bianche, superando con rapidità il vaglio della luce. Naraku lo seguì a ruota, trovandosi davanti un ragazzo poco più grande di loro, vestito con braghe militari ed una canotta leggera. Il volto smunto e pallido faceva da contorno a due occhi verdi stralunati, che balzavano frenetici dal fibroso al suo compagno..*

Aoki:"E voi chi sareste?"

*Aveva un tono lievemente acuto, una vibrazione tradiva cenni di pavidità. Doveva essere stato trascinato al fronte con la forza....*

GDR OFF///Chiedo venia, a te. Descrivi e commenta.///GDR ON
 
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Tu'Padre
view post Posted on 6/10/2009, 17:54     +1   -1




Era stato un viaggio sereno e senza difficoltà dato che il suo nuovo corpo non necessitava di soste o di rifornimenti idrici.
Era dietro rispetto alla carovana degli altri aspiranti medici, pensava erroneamente di poterli raggiungerli e quando, salita una duna, vide i ninja quasi arrivati al piccolo villaggio realizzò che era arrivato tardi.
Scrutò con occhio attento quel piccolo villaggio che più che altro sembrava una baraccopoli. Poté senza problemi notare le tende militari e i resti di una passata battaglia.
Non c'era dubbio alcuno che li fossero stanziati dei medici da campo.
Naraku sapeva bene che con le sue abilità molto probabilmente era il più qualificato per quel mestiere, peccato però per il piccolo particolare che a lui degli altri non fregava più di molto e voleva fare il medico solo per se stesso. La gloria però lo faceva riflettere, l'essere il miglior medico da battaglia non era poi una cattiva idea...gli altri villaggi avrebbero di certo gradito i servigi e in quei tempi la mano d'opera era costosa. Avrebbe potuto tirare su il più possibile con il minimo sforzo e senza il minimo rischio.
Restò sopra quella duna per qualche minuto poi subito dopo decise di scendere e raggiungere ugualmente il villaggio, un modo per entrare lo avrebbe di certo trovato, nella buona o nella cattiva sorte.
Cominciò a scendere la duna e dopo qualche decina di metri vide l'ingresso del campo, ma come lui anche le guardie lo avevano diligentemente agganciato con lo sguardo.
Gli chiesero di riconoscersi e Naraku non fece in tempo ad aprir bocca che subito da dietro spuntò un ragazzino all'apparenza malandato. Disse di avere con sé i documenti e, cosa più inquietante, si portava dietro un terribile puzzo di carne rancida.
Qualcosa in quel ragazzo andava in decomposizione.
La guardia quasi nauseata li fece passare dal deserto all'interno dell'accampamento. Il ragazzo ,che evidentemente lo aveva seguito, non si fermò neanche all'interno del campo, ma Naraku pensò che sarebbe stato meglio seguirlo per un po'. Girava con decisione ad ogni angolo come se già sapesse la strada che doveva percorrere. Arrivarono poi davanti una tenda e il ragazzo dopo essersi presentato, restando sempre avvolto dall'oscurità, indicò una tenda poco vicina e disse che apparteneva ad un certo Aoki.
Detto ciò il giovane Hiraku entrò nella tenda e a Naraku non rimase opzione che entrare con lui nella tenda.
Lì dentro un ragazzo poco più grande di loro li squadrò da capo a piedi. Aveva uno sguardo spento e non sembrava entusiasta di stare ancora in quel campo.
Prese poi la briga di iniziare il discorso.


Aoki:
"E voi chi sareste?"

Narku si fece avanti mettendosi davanti l'altro giovane, si era stufato di stare zitto.


Naraku Seisuke ninja di Suna. Sono stato portato qui dal mio istinto. Un medico nell'ospedale ha detto che sarei stato utile qui e avrei avuto buone possibilità e quindi ho deciso di tentare.


Mostrò la mano al dottore e con il minimo sforzo la slegò in milioni di fibre ricreando poi tre bisturi medici.

Forse le mie abilità potranno tornarmi utili, ma serve una mano esperta per far diventare il ferro grezzo in Katana.

Sarà meglio interiorizzare i pensieri sugli altri, questi medici vivono affidandosi al compagno, l'egoismo non sarebbe ben visto...


Si rimise subito a posto dopo un inchino profondo e attese il compagno.


OT// Visto che mi danno del ripper uso il testo grosso.//ON

Edited by Tu'Padre - 6/10/2009, 19:15
 
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view post Posted on 9/10/2009, 21:52     +1   -1
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*Sgomento, il giovane medico osservò le fibre srotolarsi serpentine dall'avambraccio di Naraku, assumendo l'aspetto di tre bisturi. Cadde a sedere sulla cassapanca alle sue spalle, il respiro pesante e lo sguardo guizzante... Esitò prima di parlare, mangiandosi qualche parola.*

Aoki:"I-io non sono in grado di fare ciò che chiedete, mi dispiace... Sono un allievo anche io, minimamente più esperto di voi.. Non posso farvi da maestro."

*Lo temeva, Naraku se ne accorse immediatamente. Dal canto suo, Aoki sapeva di non essere pronto per ricoprire un ruolo del genere. Non immaginava che morto il maestro, sarebbe divenuto lui stesso medico a tutti gli effetti... La guerra porta anche questo... Sbattè le palpebre convulsamente, come a volersi svegliare da uno spiacevole incubo. Quindi prese la testa tra le mani, farfugliando indistintamente. Fu Hikaru a prendere parola, riportando le attenzioni sulla sua figura equivoca.*

Hikaru:"Aoki-sama, non siate così severo con voi stesso. Sono certo che se siamo stati affidati a voi avete la piena competenza nella vostra professione..."

*Era sincero, o così parve a tutti i presenti. Il ragazzo allungò una mano guantata verso il mentore, che d'improvviso venne colto da un moto tra il disgustato ed il terrorizzato. Si voltò allucinato verso Hikaru, che si ritrasse rapido nel manto sgualcito..*

Aoki:"Tu... Conosco questo odore, tu non puoi.."

Hikaru:"Vi prego, sapete che non sono un pericolo per nessuno, perciò tenetelo per voi. Piuttosto indicateci cosa fare in questa situazione."

*Forse lievemente stizzito, il silenzioso compagno del genin riuscì a zittire il pavido medico, che preferì cambiare immediatamente argomento, deglutendo... Aoki si alzò in preda al nervosismo, cominciando a marciare per la tenda, una mano a sorreggere il mento..*

Aoki:"Non so... Tutti i medici sono occupati al fronte, nessuno che abbia il tempo per fare da maestro a voi due, o a me... Però..."

*Si bloccò d'innanzi a Naraku, squadrandolo dalla testa ai piedi, non senza un lieve cenno di soggezione...*

Aoki:"I-il mio maestro mi ha parlato degli individui come te... Tuttavia non immaginavo di incontrarne uno... A dire il vero non ci tenevo proprio... Comunque ho un'idea, so che è rischiosa e folle per certi versi, ma è l'unica che abbia un briciolo di senso... Il mio mentore è caduto pochi giorni fa, dissanguato in un territorio che abbiamo dovuto cedere ai rivoltosi. Ecco perchè io sono diventato il vostro maestro. Tramite la tua abilità, N-Naraku, possiamo riportarlo in vita e terminare l'addestramento... Ma dobbiamo fare in fretta, prima che il corpo sia troppo decomposto per muoversi o riflettere... La zona dove l'ho seppellito non è molto lontana, ma è occupata dal nemico, quindi dovremo muoverci con circospezione... S-sempre se tu sei d'accordo, è ovvio... Se voi siete d'accordo.."

*Si voltò verso Hikaru, che non battè ciglio, rimanendo avvolto dall'oscurità. Un silenzio gravido di tensione cadde tra i tre, rotto solo dal fruscio del cappuccio del ferito, che si chinò in assenso.*

GDR OFF///Ah, comincia il divertimento. Scegli.///GDR ON
 
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Tu'Padre
view post Posted on 9/10/2009, 22:27     +1   -1




Naraku si era rivelato per il fibroso che era, ora stava al medico istruirlo.
Cominciò a parlare con Hikaru.
Diceva di non essere abbastanza bravo per insegnarci e non sembrava minimamente intenzionato ad aiutarli, ma uno strano fatto lo colpì.
Hikaru avvicinò ad Aoki la mano bendata ed anche lui ebbe un sussulto accompagnato da un'espressione a metà tra il disgusto e la paura. Già paura, ma di cosa? Cosa aveva quella mano, non poteva trattarsi di una normale decomposizione o infezione, a quello stato sarebbe stato da amputare l'intero braccio e la possibilità di muoverlo sarebbe stata bassissima.
Il ragazzo era strano e andava tenuto sott'occhio. Disse di non essere un pericolo e Aoki fu sollevato,ma dal suo sguardo si poteva ancora estrapolare un pensiero che lo turbava, qualcosa che voleva fare, ma di cui non era sicuro.
Il medico disse poi che i ninja erano occupati al fronte, c'era una possibilità.


Aoki:"I-il mio maestro mi ha parlato degli individui come te... Tuttavia non immaginavo di incontrarne uno... A dire il vero non ci tenevo proprio... Comunque ho un'idea, so che è rischiosa e folle per certi versi, ma è l'unica che abbia un briciolo di senso... Il mio mentore è caduto pochi giorni fa, dissanguato in un territorio che abbiamo dovuto cedere ai rivoltosi. Ecco perchè io sono diventato il vostro maestro. Tramite la tua abilità, N-Naraku, possiamo riportarlo in vita e terminare l'addestramento... Ma dobbiamo fare in fretta, prima che il corpo sia troppo decomposto per muoversi o riflettere... La zona dove l'ho seppellito non è molto lontana, ma è occupata dal nemico, quindi dovremo muoverci con circospezione... S-sempre se tu sei d'accordo, è ovvio... Se voi siete d'accordo.."

Ok, lei vuole, da quel che ho capito, che io riporti in vita il suo mentore.
Le rivelo che fortunatamente per lei possiedo due cuori, ma perchè dovrei privarmi di uno di essi per fare un favore ad un moccioso che senza la balia si sente perso in un gioco per adulti?
Io non faccio mai niente se non rientra nei miei interessi, sappilo.
Da quel che vedo qui non ci sono gli stessi medici dell'ospedali, questi sono medici che vivono sul filo del rasoio e se non pensano alla svelta rischiano la loro stessa vita. Ammirevole dato che non hanno due vite o più come me.
E qui sta il punto.
Cosa mi spinge a rendermi umano? Io non ti conosco e non conosco minimamente il tuo mentore, ma voglio fare un patto, oggi mi sento generoso.
Io sono disposto a donare un cuore a questo tuo amico, ma tu in cambio me ne devi un altro.
Se io do il cuore al tuo maestro tu dovrai fornirmene uno nuovo e non mi importa se ucciderai donne incinte o uomini diversamente dotati per ottenerlo. Sappi solo che non mi faccio il minimo scrupolo di strapparlo a te direttamente.
Detto questo per me possiamo partire, avrai il mio aiuto se io avrò in cambio i vostri insegnamenti in campo medico e un cuore nuovo. Ora sta a Hikaru scegliere...


Si girò verso l'uscita e cominciò a farsi largo tra le pareti di stoffa, però prima di uscire completamente rimise la testa dentro.

Ah, quasi dimenticavo, Hikaru non me la racconti giusta, faresti meglio a non tirarmi brutti scherzi in futuro, non penso avrei rimorsi verso di te...
 
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view post Posted on 10/10/2009, 18:56     +1   -1
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*Il ragazzino non diede segni di irrequietezza, rimanendo immobile ed effimero mentre l'avvertimento di Naraku gli scivolava attorno..*

Hikaru:"Mhmh, non preoccuparti di me Naraku-dono. Io sono qui solo per apprendere come curare i miei compaesanei."

*Privo della figura oppressiva del fibroso, Aoki parve distendersi notevolmente, sospirando mentre osservava ancora accigliato la figura immobile del ferito... Tentò di assumere un'espressione risoluta, piegando da un lato il volto mentre scrutava il buio nel cappuccio di Hikaru.*

Aoki:"Mi piacerebbe sapere perchè lo fai... Sembri consapevole della tua situazione, eppure ti sforzi di apprendere l'arte della medicina... Perchè?"

*Il ragazzino avanzò nella luce, avvicinandosi pericolosamente al medico, che ne percepì tutto il miasma rancido... Finalmente ben visibile agli occhi di Aoki, Hikaru sollevò una mano guantata all'altezza della spalla, sfilando la guaina in cuoio e srotolando un pesante bendaggio umido... Il maestro parve pentirsi immediatamente della sua domanda, indietreggiando prima di rovinare a terra, come colto da un malore... Un tanfo terribilmente intenso si liberò dalla pelle nuda del giovane, cerulea dove non devastata da piaghe profonde ed incrostate. Incredibilmente però, ogni ulcera era lesta a richiudersi come unita da ago e filo, salvo riaprirsi poco dopo, in una danza macabra... Nessuna espressione visibile, l'infetto fu rapido a ritrarre la butterazione alla vista..*

Hikaru:"Perchè se non ci provo io, dovrà farlo qualcun altro nella mia stessa situazione. Ma io ho un talento particolare. Ecco perchè. Io posso trovare una cura, dal mio stesso sangue magari."

*Abbandonò a sua volta la scena, aprendosi largo nell'appannaggio lattescente... Aoki rimase solo, le narici ancora pregne di quell'odore mortifero; disgustato ma incredibilmente ammirato... Quel ragazzino era molto più giovane di lui, ma possedeva una forza che mai avrebbe saputo trovare in sé stesso, o questo era quello che riteneva vero... Si alzò a fatica, spolverando le natiche dal terriccio, quindi raccolse i propri effetti e lasciò l'istanza del suo maestro.*

Aoki:"Vedremo cosa si può fare per il tuo... Cuore, n-Naraku. Ora in marcia, non ci permetteranno mai di partire se ci presentiamo al fortilizio, quindi usciremo dall'ingresso sud del campo giustificandoci come ricognitori. Da li non sarà difficile entrare in territorio bandito."

*Era vero, la guardia che aveva lasciato passare Naraku ed Haoki non esitò a dare il benestare, convinta anche dal puzzo di Hikaru ad accompagnare la compagnia... S'incamminarono per la distesa sabbiosa fino ad alba fatta, Aoki sembrava seguire una rotta immaginaria, guidato da una memoria infallibile a quanto pareva, in grado di distinguere un percorso anche tra milgliaia di dune identiche ed in continua trasformazione... Si gelava, e senza un focolare i tre accolsero il primo raggio di sole con gioia, gia rovente in quello che era il suo dominio. Si accamparono all'ombra di una roccia spiovente, Aoki si accasciò contro la sabbia fredda, tracannando un sorso d'acqua prima di srotolare una pergamena. Sopra, una serie di percorsi tratteggiati. Il medico indicò una coordinata precisa con la punta del suo kunai chirurgico, un pallino nero d'inchiostro.*

Aoki:"Qui ho seppellito il mio maestro, fin ora siamo stati fortunati, nessun intoppo. Continuando a questo regime riusciremo ad arrivare in meno di due giorni. Marceremo di notte e ci nasconderemo di giorno. Mi sembra la migliore, non trovate?"

*Non se l'era mai cavata male nel pianificare marce forzate, aveva ottima memoria dei percorsi e discreta tattica nell'evitare gli ostacoli. Hikaru annuì lentamente, prima di allontanarsi dai due estraendo una boccetta dalla casacca... Decisero per riposare a turno, sepolti dall'ombra mentre la sabbia attorno si faceva rovente ed il sole flagellava i dintorni, rendendoli accecanti. Aoki sprofondò in un sonno profondo, ma Hikaru fu lesto ad avvicinarsi al suo compagno, che non lo percepì arrivare per la seconda volta... La voce del ragazzo risuonò nuovamente sincera e spontanea, era difficile resistere ad un tono tanto conciliante.*

Hikaru:"Posso sapere, se non sono indiscreto Naraku-dono, perchè uno shinobi col tuo talento ha scelto la carriera medica? Tu sembri in grado di medicare qualsiasi ferita, ed il tuo corpo non risente di malattie o veleni... Perchè dunque?"

*Non voltò la cappa, lasciando il volto a languire in un buio che nemmeno il riflesso dorato dei granelli riusciva a fendere.*

GDR OFF///A te, rispondi con sincerità, oppure no.///GDR ON
 
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Tu'Padre
view post Posted on 13/10/2009, 15:47     +1   -1




Fino a quel momento il viaggio non risultò pesante per il giovane, i suoi due cuori lavoravano perfettamente insieme e non risentiva minimamente la fatica.
Non trovarono nemici e il giovane Aoki sembrava conoscere la strada a memoria.
I tre trovarono riparo all'ombra e la guida sprofondò in un sonno molto profondo, si vede per via di quei giorni faticosi e pieni di eventi,
Hikaru però non si fece sconfiggere dalla stanchezza e restò lesto, ponendo una domanda al giovane maestro di fibre.


Hikaru:"Posso sapere, se non sono indiscreto Naraku-dono, perchè uno shinobi col tuo talento ha scelto la carriera medica? Tu sembri in grado di medicare qualsiasi ferita, ed il tuo corpo non risente di malattie o veleni... Perchè dunque?"

Già Hikaru, ragazzo misterioso... l'immunità da tutto, a conoscerlo un uomo così.
Come penso tu sappia ho due cuori, per ora, e sono completamente fatto di fibre. I miei organi interni ad eccezione di Cuori e Cervello sono totalmente spostabili dalle loro posizioni base.
Inoltre il mio corpo è immune ai tagli.


Prese un Kunai e, poggiandolo alla gola, si recise la carne da destra a sinistra.
Le fibre subito cominciarono il loro automatico lavoro di ricucitura e dalla ferita uscì soltanto una goccia di sangue.


Normalmente se le vene giugulare e esteriore del collo vengono recise si trova la morte in circa 12 secondi, a 10 dopo dolori immani dovresti svenire e poi finalmente spirare. Questo in un comune essere umano, ovvio.
In me le leggi dell'anatomia e della medicina quando si tratta di recisioni sono inutili e questo è già un fattore di vantaggio.
Sono però soggetto alle altre tipologie di ferite.
Se anche ora tu provassi ad avvelenarmi il tuo attacco se non completamente parato avrebbe completo successo, come del resto una botta potente o una paralisi.
E qui sta il punto.
Come avrai ben notato non sono una persona altruista,tutt'altro. A me di curare la gente poco importa, o meglio, con le mie capacità e una futura efficienza sul campo potrei attirare molti uomini potenti e diventare loro medico personale, ricevendo particolari concessioni, ma il motivo principale dei miei studi è un altro: il curare me stesso.
Io teoricamente sono immortale, mi basta uccidere e impiantarmi un cuore per avere a disposizione un'altra vita, ma se i cuori venissero disgraziatamente distrutti la mia vita cesserebbe come quella di un comune essere normale.
...
Ti chiederai anche perchè io stia rivelando ad uno sconosciuto notizie su di me così importanti, ma vedi, anche tu sembri avere i tuoi scheletri nell'armadio.
Io ho parlato, ora sta a te raccontarmi cosa hai sotto a quei vestiti... il puzzo non aiuta certo a passare inosservati


Finì di parlare finalmente, aveva fatto tutta una tirata senza mai respirare o fermarsi. Ora stava al giovane Hikaru raccontare i suoi segreti.


Edited by Tu'Padre - 13/10/2009, 18:08
 
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view post Posted on 16/10/2009, 21:10     +1   -1
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Hikaruu:"Già.... Io... Io ho... Un peso terribile, l'eredità che mi hanno lasciato i miei padri, ma in più ho quella di mia madre... È.."

*Si interruppe, la mano sinistra corse verso la spalla di Naraku. Una stretta accennata, convulsa, supplichevole... Paura.*

Hikaru:"Arriva qualcuno."

*Il genin non ebbe tempo per riflettere sui balbettii indistinti di Hiraku, avvertì un numero considerevole di passi sulla sabbia, chi poteva muoversi a quell'ora del giorno? Poi li vide, avvolti in mantelle intrise di una mistura refrigerante, i briganti si spostavano veloci e sicuri per la distesa scintillante, sarebbero passati vicinissimi al nascondiglio... Non c'era tempo per ulteriori tentennamenti, Hiraku trasse il compagno per un braccio usando un'inaspettata forza, quindi tappò la bocca ad Aoki, che si svegliò di soprassalto, gli occhi sgranati...*

Aoki:"Mmmph!?!?"

*Il tempo parve fermarsi quando sentirono una miriade di scalpiccii calcare la roccia sopra le loro teste... Un esercito, almeno settecento uomini, ottocento... Aoki si riscosse, il campo sarebbe stato spazzato via, ma la mano di Hikaru lo schiacciava al suolo implacabile... Durò meno di un minuto, avvolti nell'ombra, videro i briganti sparire lentamente nell'oceano infuocato...*

Hikaru:"Si spostano durante l'orario più caldo, sanno che i ninja di Suna non possono farlo... Sfrutteranno il sole per prenderli di sorpresa... Che ironia.."

*Una vibrazine sinistra attraversò la sentenza del ragazzo, che sollevò il proprio palmo dalla bocca di Aoki e sganciò la presa da Naraku, lasciando un numero considerevole di lividi a fare da traccia... Il medico sputò a terra, istericamente furioso.*

Aoki:"Dobbiamo trovare un modo per avvertirli dannazione! Non lasceranno in vita nessuno, e non parlo solo dei ninja, nel villaggio ci sono vecchi, donne e bambini! Naraku, ti prego!"

*Hikaru rimase impassibile dinnanzi quella dimostrazione d'insofferenza, si limitò ad abbassare il capo nascondendosi ancor più nell'oscurità...*

Hikaru:"Sarebbe inutile, noi non abbiamo modo di contrastare il calore e soprattutto siamo stremati. Non faremmo mai in tempo. Possiamo invece sfruttare questo momento per passare inosservati tra le linee nemiche, un esercito del genere è frutto di raduni in massa, non sarà rimasto nessuno a sorvegliare... E poi, se torniamo, il vostro maestro sarà inutilizzabile."

*Aveva ragione, Aoki lo sapeva. Tentò di convincersi della propria vocazione, proteggere quelle persone sarebbe stato suo dovere di ninja, ma, in verità, gli premeva solamente la vita della propria famiglia. Poteva tornare in tempo, conosceva i percorsi più rapidi e sapeva muoversi veloce quanto quei criminali... Tuttavia la vigliaccheria che lo attanagliava non pareva voler mollare, e le lascrime scesero senza argini sulle gote scavate dalla stanchezza..*

Aoki:"I-io devo andare... Mi dispiace... Mi dispiace... Mi dispiace!"

*Arrivò ad urlarlo, più per convincere sé stesso che per scusarsi... Improvvisamente, la figura del medico assunse un aspetto diverso da come era apparso inizialmente... Una sofferenza più profonda della paura lo lacerava, un senso di colpa...*

Hikaru:"E sia, fate come vi aggrada Aoki-sama, il luogo che dobbiamo raggiungere è ormai vicino..."

*Il medico annuì, raccogliendo in fretta le sue cose prima di ammantarsi e correre a perdifiato nella luce abbacinante, lasciandosi alle spalle solo tracce rapidamente cancellate dal vento... Nessuno dei due superstiti riuscì a riposare per tutta la durata del giorno, rimasero in costante allerta, pronti a scattare nuovamente in caso di pericolo imminente, ed attesero le tenebre con ansia... Viaggiarono veloci, Hikaru sembrava animato da una strana impellenza, quasi a voler distanziare Naraku, che lo seguiva a ruota... Di nuovo il gelo, i passi pesanti e la vista sfocata, ma il fibroso non poteva permettersi di crollare, nemmeno il suo fisico peculiare riusciva a combattere vento polare ed insonnia... Le folate lo colpivano impietose, gelandogli la pelle e penetrando nelle fessure delle fibre per flagellare la carne... Ora più che mai, i raggi dell' aurora vermiglia lo lambirono come tizzoni roventi... Le gambe cedettero, mentre il corpo si rilassava in un sol colpo, adagiandosi sui granelli ghiacciati... Hiraku si fermò a sua volta, stremato ma soddisfatto... Ce l'avevano fatta, davanti a loro, uno spiazzo erboso ed un pozzo artificiale. Un focherello morente riscaldava le sagome dormienti di quattro uomini, erano vulnerabili...*

Hikaru:"Naraku-dono.. Naraku-dono! Ancora uno sforzo ti prego..."

*La voce accorata, Hikaru osservò il corpo inerte del fibroso... Aveva visto male, non era invulnerabile affatto... Spasimante, il ragazzo rivoltò Naraku supino, quindi si sfilò il guanto sinistro e rivelò la mano massacrata... Non aveva idea di ciò che stava per fare, semplicemente sperò che i suoi poteri lo aiutassero, come sempre avevano fatto... Tremante, appoggiò il palmo piagato sul petto del fibroso.. Una scarica lo percorse spietata.. Era nel corpo del suo compagno, percepì ogni sensazione, ogni pensiero, per quanto annebbiati fossero..*

<attivazione> -Sinergia- (Chk:???) “Il possessore del Flagello è in grado di insinuarsi negli organismi con cui entra in contatto, arrivando a percepire ogni singola pulsione. Se l'utilizzatore o il bersaglio vengono colpiti durante il rapporto sinergico, il danno viene diviso equamente trai due.”



*Ci riuscì... Accelerò i battiti di ambo i cuori e stimolò ogni singolo muscolo fino al limite per generare calore... La pelle del fantoccio si coprì di nuova vita ed Hikaru sentì la coscenza del compagno ridestarsi dal torpore.. Abbandonò l'organismo appena in tempo, ritrovandosi di colpo nel suo corpo malandato e stanco... Ma doveva resistere...*

Hikaru:"Alzati Naraku-dono, siamo ad un passo dalla vittoria.."

GDR OFF///Ok, descrivi attentamente il viaggio e lo svenimento. Riesci solo a percepire "qualcosa" muoversi dentro di te. Sei molto stanco, decidi il da farsi dopo aver valutato la situazione.///GDR ON

Edited by Quello li - 20/10/2009, 15:25
 
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Tu'Padre
view post Posted on 18/10/2009, 18:28     +1   -1




Hikaru stava per mostrare il suo segreto al ninja pieno di fibre quando quest'ultimo udì chiaramente uno strano rumore, come dei passi.
Non prestò attenzione alle parole del compagno e si concentrò esclusivamente sui rumori finchè non li vide, i briganti. Marciavano avvolti da mantelle durante l'ora più calda, molto probabilmente dovevano essere abituati e tutto ciò doveva essere un piano per attaccare qualcuno e coglierlo di sorpresa.
Hikaru pose prontamente una mano sulla bocca di Aoki che si svegliò con uno scatto chiaramente sorpreso e impaurito.
I briganti camminavano senza apparenti problemi per via di una sostanza refrigerante e puntavano verso il campo militare, bisognava avvertirli, ma ciò avrebbe compromesso il viaggio ormai quasi giunto a termine.


Aoki:"Dobbiamo trovare un modo per avvertirli dannazione! Non lasceranno in vita nessuno, e non parlo solo dei ninja, nel villaggio ci sono vecchi, donne e bambini! Naraku, ti prego!"

Il ninja rimase impassibile. Il suo silenzio era eloquente e Hikaru capì al volo che il fibroso non avrebbe mai fatto marcia indietro. Era lì per imparare tecniche mediche non per salvare donne e bambini.
Hikaru allora prese la parola ed anticipò un secco "no" del compagno.
Spiegò bene che con quel caldo e le loro poche forze tornare indietro sarebbe stato inutile e sottolineò il fatto che quegli ottocento uomini dovevano essere il frutto di un'adunata di massa, ragion per cui le linee nemiche dovevano essere scoperte e il tratto finale del viaggio doveva essere privo di ostacoli.
Sfortunatamente però Aoki per quanto bene volesse al vecchio scelse di tornare in dietro.
Piangeva dalla disperazione. Il 99% del suo corpo non voleva fare quella scelta, ma quell'1% della sua coscienza gli impose di tornare indietro e salvare quella gente, raccolse quindi le sue cose e corse via prendendo una scorciatoia.
Aveva voluto fare l'eroe e salvare vite umane, ma sarebbe sopravvissuto a quell'orda durante la battaglia?


Ora però anche l'unico medico era andato via e li in mezzo ne Naraku ne Hikaru sapevano un h di medicina, l'unica speranza era resuscitare il vecchio.
Videro per un'ultima volta Aoki sparire all'orizzonte e partirono verso la meta.
Hikaru sin da subito tenne un passo più rapido del fibroso. Procedevano vicini e celeri, il caldo sembrava non scalfire la determinazione del primo e i due cuori del secondo.
Accadde qualcosa però a Naraku.
I passi si facevano sempre più pesanti, non poteva farsi distanziare da uno che puzzava di morto.
Arrivarono finalmente in uno spiazzo erboso stremati, davanti a loro c'era un pozzo artificiale, la tomba.
Naraku sentì come una morsa gelida stringergli la carne fino a penetrare nelle fibre, sentiva gelide correnti di vento percorrergli il corpo da parte a parte e non capiva cosa gli stesse succedendo, i suoi organi non avevano retto allo sforzo. Molto probabilmente anche l'insonnia stava facendo il suo sporco lavoro.
Si piegò sui ginocchi, aveva freddo, un freddo polare.
Non riusciva a muovere un muscolo, provò a far pompare ai sue due cuori più sangue ma erano tutti tentativi inutili.
L'aurora lo lambivano, sembravano torce incandescenti.
Stava per morire...lui che era immortale stava per morire, buffa la vita...Naraku rise e cadde faccia avanti sull'erba soffice.
Hikaru all'inizio strillò credendolo in forze, ma appena capì la situazione lo rivoltò supino e poggiò sul suo petto una mano.
Naraku avvertì prima una leggera scossa,poi una strana sensazione.
Qualcosa dentro di lui si muoveva serpeggiando tranquillamente tra gli organi, sentì chiaramente come un serpente dentro di se, ma la cosa strana era che ogni volta che quest'entità si fermava su un organo questo ricominciava a funzionare, come se riattivato.
Strofinò sui muscoli poi scaldandoli e fece pompare nuovamente i due cuori.
Naraku Seisuke era ancora vivo.
SI destò risanato e pieno di energie, Hiraku gli disse che erano ad un passo dalla vittoria e decise il da farsi.


Innanzitutto non sono tipo da ringraziamenti, sappi solo che ricordo bene.
Secondo poi siamo arrivati finalmente, non so cosa mi sia preso nel deserto, era come se i cuori non reggessero lo sforzo, ma l'importante è essere qui entrambi vivi.
In quel pozzo c'è il vecchio da resuscitare e dato che siamo qui resuscitiamolo.
Sono venuto in questa merda per imparare le tecniche mediche e visto che l'unico medico con cui abbiamo socializzato è andato a combattere una guerra persa non mi pare di avere altre opportunità.
Poi finita questa storia mi spiegherai cosa cazzo sei, io non ho retto e vivo a Suna e ho due cuori, sei sospetto Hiraku, ma ora non possiamo metterci a fare i piccoli investigatori, aiutami a tirare fuori il cadavere forza.
 
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view post Posted on 20/10/2009, 15:14     +1   -1
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*Hikaru sbuffò divertito, non si aspettava certo un riconoscimento formale. Voltò le spalle al fibroso e si avvicinò all'avvallamento che dava sul pozzo, il passo incerto e la schiena curva al vento...*

Hikaru:"Agiremo veloci, tu colpirai i due alla destra e io quelli sul lato opposto. Non sono un grande combattente, ma negli agguati me la cavo... So essere silenzioso quando lo desidero..."

*Non attesero oltre, il sole nascente fremeva dalla voglia di svegliare i loro bersagli, innalzandosi a velocità incredibile proprio ora che necessitavano si fermasse... Guidati da nuova luce, si portarono paralleli ai briganti, quindi avanzarono cauti... Qualcosa però non andava, Naraku se ne accorse immediatamente... Perchè quei quattro erano rimasti proprio li? E come mai quell'odore intensissimo di carne rancida? Non ebbe il tempo di riflettere su eventuali congetture... I due che gli sostavano davanti si alzarono improvvisamente, i volti nascosti da spessi cappucci e le mani guantate. Quattro spiedi volarono sibilando verso il petto del genin, conficcandosi con poca precisione o graffiando semplicemente la pelle del fantoccio, che non perse tempo... L'avambraccio di Naraku si distaccò dal gomito, colpendo uno dei due Flagellati al ventre e schiantandolo contro il pozzo, distruggendolo. Le fibre che sbucarono ai piedi dell'altro ci misero pochi secondi a fare il loro dovere, soffocando il malcapitato... Dal canto suo, Hikaru osservò i propri simili alzarsi lentamente, quindi camminargli incontro con fare benevolo... Il ragazzo non sembrò avere alcun rimorso, le mani nude, afferrò i volti dei Flagellati e li uccise con il solo contatto della pelle, dopo una lieve raffica di convulsioni... Eliminati i due, Hikaru sembrò come recuperare le forze... Il suo passo era tornato silenzioso e rapido quando si avvicinò al compagno...*

Hikaru:"Perdonami Naraku, ti prego...."

*Il fibroso percepì consciamente solo metà della confessione... Aveva rivelato di essere debole ai veleni, ed Hikaru ne aveva approfittato... La tossina paralizzante della quale erano intrisi gli spiedi fece effetto con rapidità impressionante, facendo scivolare il corpo del genin nell' insensibilità, e la mente in un intenso torpore...*

???:"... Bisogno per trovare una cura... Io posso farlo..."

*Spezzoni indistinti ed ovattati... Forse Hikaru stesso... Piangeva, fu la prima cosa di cui Naraku si accorse, subito prima di percepire la stessa presenza estranea di qualche ora prima... Stavolta però non riuscì ad identificarla distintamente... Era piuttosto un tuttuno, Hikaru si era insinuato ancor più in profondità, e stava scandagliando nelle cellule del fibroso... Lentamente il mondo si rivelò del tutto, accompagnato dai balbettii del ragazzino. Il sole era completamente sorto..*

Hikaru:"Tu puoi a-aiutarmi... L-la tua capacità mi darà il principio che cerco, e le capacità di mia madre creeranno un vaccino per il Flagello... Lo so... È-è così... Deve essere così... M-mi dispiace che tu debba andarci di mezzo... Davvero..."

*E poi, così come era cominciato, finì. Naraku sentì qualcosa spezzarsi e ricomporsi nel suo essere, come se un pilastro fosse stato demolito e ricostruito nello stesso istante... Si sentì debole, e perse del tutto conoscenza...*

GDR OFF///O_o, cosa accade?! Ti svegli in preda alla spossatezza più totale, rimanendo per lungo tempo sdraiato senza riuscire a muoverti. Quando ci riesci ti appelli all'unica certezza che hai, recuperi il corpo del maestro e lo risvegli, ovviamente Hikaru è sparito nel nulla, assieme ai cadaveri...///GDR ON
 
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Tu'Padre
view post Posted on 21/10/2009, 15:21     +1   -1




Erano arrivati finalmente, c'era rimasto solo da eliminare quattro guardie, due per uno come d'accordo.
Partirono veloci ai lati, si poteva sentire la stessa puzza di rancido simile a quella di Hikaru e sfortunatamente a complicare le cose ci si miseil sole che rapido sorgeva e svegliava i ninja.
Naraku non sobbalzò a quella visione, sarebbe morto se si fosse fermato, quindi doveva assolutamente continuare e portare a termine l'omicidio.
Un ninja di fronte a lui scattò in piedi rapido e lanciò senza troppa precisione quattro spiedi avvelenati verso il nemico fibroso.
Naraku era stato colpito. Si sentiva strano, come se degli elettrodi fossero azionati all'interno del suo corpo... poi cominciarono i giramenti di testa. Colpì per reazione il primo ninja con il braccio ,distaccato dal corpo mediante le fibre, schiantandolo rovinosamente contro il pozzo mentre con le fibre del piede strangolava il secondo.
Hikaru nel frattempo passava sopra i suoi simili e col solo tocco della mano li uccideva, piazza pulita era fatta.
Il "Flagellato" aveva iniziato a parlare, ma Naraku lo sentiva distorto, il veleno cominciava a fare effetto.


Bastardo...gli ho detto del veleno e mi ha fatto avvelenare, maledetta la mia bocca...


La tossina fece effetto più in fretta del comune e Naraku iniziò a perdere la sensibilità del corpo finchè non cadde a terra, di nuovo.
Hikaru come prima appoggiò le mani sul petto del fibroso e rientrò nuovamente dentro.
Questa volta però era una sensazione più distorta,Naraku non riuscì a distinguerla come prima, ma fatto sta che le cellule piano piano guarivano e l'effetto del veleno andava piano piano svanendo.
Riaprì lentamente gli occhi e il capì che il giorno era giunto.
Guardò intorno e notò che Hikaru piangeva e farfugliava parole, ma non capì cosa e cadde stremato.

...

Poche ore dopo si svegliò nuovamente, era stremato e non riusciva a muovere un muscolo, ma fortunatamente era ancora vivo.
Provò con insistenza a muovere qualche arto, ma nulla. Si sentiva fortemente stanco e non capiva bene cosa gli fosse successo e soprattutto dove fosse Hikaru.
Restò sdraiato a lungo, non aveva voglia di alzarsi e soprattutto non sapeva che fare.
Pensò a lungo e raggiunse la conclusione che l'unica sua speranza era il morto, resuscitarlo e apprendere le tecniche mediche avrebbero portato a termine la sua missione.
Si alzò in piedi lentamente con l'ausilio del pugnale ficcato nel terreno, scrutò a destra e sinistra notando che erano spariti sia Hikaru che i corpi mentre il pozzo li davanti era aperto, pensò per logica che il primo nemico lanciato lontano in preda alla confusione lo avesse rotto e aperto.
Si fece forza e tramite le fibre cominciò a sondare la buca, era buia e umida, ma ad un certo punto trovò una sagoma avvolta in un mantello...doveva essere il corpo tanto cercato.
Lo tirò su con lentezza per evitare danni e non appena fuori lo poggiò in terra, srotolando pian piano il lenzuolo.
Puzzava di decomposizione, anche se il corpo non era molto rovinato, aveva una mano di meno e metà faccia era stata mangiucchiata da alcuni insetti che si erano infilati tra il lenzuolo.
Non riportava profonde ferite e gli organi parevano intatti.


Maledetto Hikaru! Mi ero fidato di quel figlio di troia e ora mi ritrovo in compagnia di un morto e senza la benché minima idea di cosa accadrà. Quei ninja erano simili...puzzavano allo stesso modo...Se faccio in fretta qua andrò a regolare i conti con quello stronzo, poco ma sicuro.

Pensò di usare le mani come bisturi, ma infondo era un morto, quindi prese il coltello da terra e fece un taglio dallo sterno fino alla quarta costola mettendoci abbastanza forza, rese le mani più fini e aprì la carne a mo' di finestre spalancate.
Mise poi le mano tra due costole all'altezza del cuore e le divaricò le costole quel poco per farci passare il cuore.
Ora doveva tirare fuori il suo cuore e impiantarlo nel vecchio dopo aver levato quello morto.
Concentrò le sue fibre sul cuore che aveva strappato nella sede del clan e dopo aver aperto una fessura all'altezza della bocca dello stomaco fece uscire il cuore, retto da tre filamenti.
Con velocità recise le varie vene e arterie collegate al cuore del vecchio con decine di filamenti taglienti e subito pose il cuore nuovo nella cavità cardiaca ricucendo vene e arterie. Lasciò la presa sulle costole che tornarono piano alla posizione originale e infine ricucì le carni.


Speriamo questo stronzo ricominci a vivere...mi farebbe parecchio incazzare un fallimento...e Hikaru ne risentirebbe sulla propria pelle.

OT// Me: 1 Dio: 0 //ON

Edited by Tu'Padre - 22/10/2009, 11:17
 
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view post Posted on 24/10/2009, 18:27     +1   -1
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*Non accadde nulla. Come poteva? Il poco sangue rimasto aveva coagulato e si era seccato, lasciando tracce scure sulle vesti rosicchiate... Nessuna fibra avrebbe potuto far palpitare il nuovo cuore nel corpo inagibile del vecchio, freddo e immobile davanti all'impazienza di Naraku... Il potere di Hikaru, solo quello avrebbe avuto una minima possibilità di successo. Ma ora era sparito nel nulla... In un crescendo di frustrazione e spossatezza fisica, Naraku non si accorse di un lento cambiamento nella carnagione del medico... Le fibre, da nere che erano, si fecero color carne, quindi vennero riassorbite dal fisico stesso del morto, scomparendo... Un palpito, due, occhi chiari che si aprono lentamente...*

???:"Che cosa significa?!"

*Una voce straordinariamente roca e profonda sorprese il ragazzino, mentre il torso del medico si sollevava da terra come se vi si fosse appena coricato... Non parve aver bisogno di risposte. Dopo aver passato l'occhio superstite sul moncherino, il medico squadrò Naraku con piglio clinico...*

???:"Fibre nere. Mai avrei pensato... Non importa. A giudicare dallo stato della mia pelle sono morto da quasi cinque giorni... Tuttavia non percepisco alcun dolore... È incredibile, non so se ringraziarti o disprezzarti ragazzino... Né so come io riesca a parlare o ricordare nozioni... Non vedo da un occhio e puzzo terribilmente, ma posso muovermi nonostante non vi sia traccia di sangue nelle mie vene..."

*Continuò l'analisi dettagliata della propria non vita incurante del fibroso, che ossevò il medico finchè questi non alzò improvvisamente lo sguardo... Il volto deformato in quello che doveva essere un sorriso, nascosto dalla barba incrostata..*

???:"Dimenticavo... Io sono il Dr. Kudara, come forse già saprai... Ed ho parecchie domande da farti."

*Parlarono per più di due ore. Le narici del genin si impregnarono definitivamente del miasma putrido, divenendo insensibili ad ulteriore tanfo... Perchè era stato resuscitato, con quale procedura, domande lecite e per nulla invasive. Solo alla fine Kudara domandò al ragazzo il suo nome. Il sole cominciava a farsi insopportabilmente caldo, nonostante spirasse un vento insolitamente fresco..*

Kudara:"Se il fronte dei briganti è avanzato e noi siamo soli, significa che stanno sferrando un attacco o progettano di farlo... Vuoi che ti insegni l'arte medica? Credo di poterlo fare, ma in cambio voglio che mi riporti al campo base, ancora vivo possibilmente.. Pensi di poterlo fare?"

GDR OFF///Libero.///GDR ON
 
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