"E tu chi sei?"

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view post Posted on 15/8/2009, 15:50     +1   -1
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Carica del nuovo equipaggiamento e con Yami che tranquillo le trotterellava affianco, a volte tentando degli agguati ai lati della strada principale a qualche ignara creatura,Kira prese cauta a dirigersi verso il fabbro.
Camminava circospetta, attenta a non far cadere nulla, mai avrebbe voluto che il nuovo equipaggiamento si danneggiasse prima del dovuto. Tuttavia la fucina era una tappa obbligata.
La sua katana oramai era da cambiare, dubitava avrebbe resistito al chakra che vi avrebbe potuto concentrare ora come ora.
Così passo dopo passo lungo la larga strada in marmo bianco la ragazza andava dirigendosi a destinazione.

Il pomeriggio stava giungendo quasi al termine, il sole dietro una spessa coltre do nubi era sparito dietro i grandi alberi che circondavano Oto, mentre l’aria della sera, fresca e dispettosa iniziava ad alzarsi.


Spero sia ancora aperto…non vorrei fare un viaggio a vuoto..

Aumentò il passo, ormai sicura dell’equilibrio degli oggetti che trasportava.
 
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view post Posted on 15/8/2009, 15:57     +1   -1

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*S'era persa, come ovvio che fosse. Nonostante avesse studiato più volte la piantina della città, la sua mente bloccata dai troppi ormoni le aveva fatto prendere la direzione opposta dal centro residenziale, portandola quindi a quello commerciale. Camminava per le strade a passo lento, per niente turbata all'idea che gli Anbu potessero fermarla all'improvviso per quello successo alle porte, cercando un punto di riferimento per la sua casa. In un certo senso, lo trovò. Le era passato affianco senza che si rendesse realmente conto della sua identità, ma come ripensò al suo volto, si voltò veloce, prendendo per la spalla la ragazza gentilmente con la mano libera, fermandola.*

- Kira Uchiha!

*Esclamò gioiosa e solare, sorridendo nascosta dal cappuccio.*
 
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view post Posted on 15/8/2009, 16:23     +1   -1
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Imprecando sottovoce per dover fare movimenti da contorsionista, a causa del carico, nell’intento di riuscire a vedere se fosse la svolta giusta da prendere per arrivare al fabbro ogni volta che giungeva ad un bivio, Kira continuò pacatamente e indisturbata il suo percorso.
Nulla cambiava mai ad Oto…e questo quasi la confortava. Si chiedeva spesso se a Konoha l’avessero mai cercata…o cosa sarebbe successo se il Kokage non l’avesse portata via da quella gabbia di ipocrisia che erano il suo clan e probabilmente anche konoha stessa…
Inutile a dirsi, da quando aveva conosciuto a fondo la storia degli smeraldi non aveva più visto il suo clan nello stesso modo e mai l’avrebbe più guardato con quegli occhi pieni d’ammirazione che aveva da bambina.
L’unico che meritava tale sguardo a Konoha era suo fratello. Nessun’altro…assurdamente nemmeno i suoi genitori.

Stava ancora camminando persa nei suoi pensieri quando per la prima volta in quella giornata, incrociò un’anima. Una donna, dall’aspetto, anche se il viso era coperto da un telo avvolto a mo’ di cappuccio che le ricadeva sulle spalle.
Per il resto aveva un abbigliamento parecchio bizzarro e fuori luogo al Paese del Suono. Ivi era freddo, Kira stessa iniziava a provare i brividi, ma tuttavia ella indossava una leggera veste aderente e a rete. Solamente le intimità e il petto erano totalmente protetti da una stoffa rosso acceso.


Che strano soggetto…

Solo questo pensiero sfuggì alla mete di Kira mentre le passava accanto, ignorandola totalmente. Non l’aveva mai vista a Oto, ma forse era una nuova recluta di Otomika o chissà magari qualcos’altro…tuttavia nulla che potesse minimamente tangerla.
Errore.
Pochi secondi passarono da quando l’aveva superata, a quanto la ragazza le pose gentilmente una mano sulla spalla in un tacita richiesta a voltarsi.
Kira, vagamente indispettita, si girò e fu allora che la sconosciuta parve riconoscerla in qualche modo.
Quando si sentì chiamare per nome, la chunin si accigliò tentando di scorgere qualche particolare di quel viso di cui vedeva solo un allegro sorriso. Inutile. Proprio non riusciva a capire…Come diavolo faceva quella sconosciuta a conoscerla?


Ma chi diavolo è? Sono certa di non averla mai vista…difficilmente mi scordo un volto ma…che diamine!

Kira: Si, sono io…con chi ho il piacere? Chiese infine circospetta assottigliando gli occhi scuri…
 
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view post Posted on 15/8/2009, 16:50     +1   -1

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*Fu in quell'attimo, quando gli occhi scuri e meravigliosi di Kira rapirono i miei cautamente nascosti nel cappuccio improvvisato, che qualcosa dentro di me morì per poi rinascere sotto nuova forma. La mia mano titubò, tirandosi timida indietro dalla spalla della ragazza, per afferrare il tessuto che mi nascondeva il volto. Intanto, con delicatezza, alzai la Kubikiri dalla mia spalla, capovolgendola e infilandola di almeno cinque centrimentri nel terreno, in modo tale si regesse da sola, non proccupandomi del fatto che le bende che la nascondevano stessero scivolando giù, rivelando la sua forma. Velocemente tolsi la mia maschera d'ombra dal volto, buttando a terra affianco alla Kubikiri il tessuto di cui era formata. Alzai di nuovo lo sguardo verso Kirai, fissandola negli occhi, mentre, intimidita dalla sua bellezza, arrossivo lievemente e mi sistemavo le trecce e le ciocche che nel cappuccio avevano preso vita propria, assumendo forme assurde. Le sorrisi dolcemente, imbarazzata, forse ebete, abbassando un po' lo sguardo, mentre mi ripetevo più e più volte cosa diavolo mi stesse succedendo e perché non riuscissi a reggere la vista di una persona che di forza era nettamente inferiore a me.*

- Non mi riconosci? Si vede che sono cambiata tanto?

*Sibilai timida mentre fissavo a dir poco ammaliata le forme perfette della Uchiha. Fu un lampo, non me ne resi nemmeno conto, una frazione di secondo e già la mia mente sconfinò oltre quei vestiti, scivolando sulla pelle di pesca della ragazza. Mancava poco che sbavassi, immaginandomi il suo seno nudo, chiedendomi anche se fosse morbido e soffice come il mio o più sodo. Tentavo di fermarmi, di farmi riprendere dalla mia innocenza infantile, ma il sesso mi rapì, trascinandomi nell'oblio. Il mio volto scivolò verso le sue cosce e lì mi venne il dubbio che forse si sarebbe accorta che iniziavo a fissarla con troppo interesse, ma non alzai lo sguardo, immaginandomi il suo fiore privo d'indumenti. Mi ripresi da quei pensieri alzando con un movimento veloce il volto verso quello di Kira, sorridendole imbarazzata. Prima che potesse parlare, riprendendo ad osservare rapita il suo corpo, in particolar modo le labbra rosee, mi chiesi a cosa erano dovuti quei pensieri impetuosi, quasi indotti dalla mia stessa mente... Kira era una mia amica, perché la stavo guardando come se fosse una preda?
 
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view post Posted on 15/8/2009, 17:27     +1   -1
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Lo sguardò di Kira parve quasi colpire fisicamente l’altra ragazza che, titubante ritrasse la mano che aveva poggiato sulla spalla della chunin andando a togliere invece quel telo chiaro che fin anzi le aveva coperto il volto lasciandolo poi cadere a terra. Contemporaneamente piantò a terra pesantemente un fagotto che si portava appresso e che Kira prima non aveva notato avendo la visuale mezzo occultata dal carico d’oggetti.
E fu su quell’oggetto che si concentrò l’attenzione di Kira ancora prima che sul viso della ragazza. Su quell’enorme lama che le aveva fatto tremare la terra sotto i piedi e che di certo una persona comune non avrebbe saputo maneggiare. Quella spada affilata a cui Yami aveva iniziato a girare curiosamente attorno.


Quella spada…la conosco! Pensò quasi sgomenta, ma più che altro confusa nel vedere quell’arma lì nelle mani di una sconosciuta. Non dovrebbe averla questa tipa…A meno che…

Lo sguardo di Kira si spostò infine sul visto scoperto ora della ragazza. Sembrava lievemente in imbarazzo, anche se Kira non ne comprendeva bene il motivo, e quel lieve rossore della pelle pallida delle gote gliene diede conferma. Era una ragazza davvero carina…anche se forse un tantino eccentrica. L’acconciatura dei capelli chiarissimi, quasi bianchi, era realmente assurda. Mai visto nulla di più strano in tutta la sua vita. E il colore degli occhi…un rosa pallido, che le ricordava…le ricordava qualcuno, sì…
Non scrutò oltre il suo viso.
Sembrava che la ragazza non riuscisse a reggere il suo sguardo, infatti con un sorriso timido aveva abbassato il capo nascondendo il suo volto a Kira che intanto stava lavorando per capire chi fosse la giovane che si trovava dinnanzi.


Non mi riconosci? Si vede che sono cambiata tanto?

Furono quelle parole a confermare a Kira che dunque quella sconosciuta non era poi tanto sconosciuta…Si erano già incontrate, quindi il campo di ricerca si restringeva…

Capelli chiari, occhi rosei e…quella spada! Che sia lei? Illya? Ma come è possibile?! No…è assurdo avanti!

Non poteva essere Illya era contro ogni logica razionale! Illya l’aveva incontrata ad Oto pochi giorni prima ed era una bambina! Quella giovane invece era nel pieno dell’adolescenza e…la fissava pure..ma questo era secondario…
La gente non cresceva di alcuni anni in pochi giorni.Però…la Kubikiri era la spada di Ki. Nessun’altro avrebbe potuto possedere quella spada se non Illya.


Ma allora..Quanto tempo è passato?! Kami no…non di nuovo! E’ già accaduto con Doppelganger che mi assentassi per un periodo più lungo di quanto pensassi. Quella volta credevo d’essere stata via una sola notte, quando invece erano passate settimane! Mi rifiuto di credere che sia accaduto ancora no, no…No!Calma!...Il biglietto che ho lasciato a Shizue…era come quando lo avevo lasciato lì, non era nemmeno vagamente invecchiato…Ma come diavolo è possibile?!

A quel punto Kira decise di tentare. Nel caso avesse sbagliato ci avrebbe solo rimediato l’ennesima figuraccia, nulla di preoccupante. Riportò seriamente l’attenzione sulla ragazza che ancora la fissava in modo alquanto fastidioso ed insistente ed infine parlò.

Kira: Illya? Sei…la figlia di Ki?
 
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view post Posted on 15/8/2009, 19:27     +1   -1

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*Orgogliosa di essere riconosciuta, Illya si scrollò da dosso la vergogna, riempiendosi di fierezza quando con la sua innaturale naturalezza afferrava la Kubikiri, strappandola al suono per riportarla sulla spalla in posa vittoriosa. Sorrise sprizzante d'energie.*

- In carne, ossa e ferro.

*Rispose, piegandosi poi in avanti per l'ennesima fitta di dolore, che fece scivolare la Kubikiri pesantemente a terra portando Illya a trascinare le mani sul ventre, reggendoselo per qualche secondo per poi tornare dritta, dopo aver recuperato la spada e averla rimessa nella posizione per lei più comoda.*

- H-Hai fatto compere, vero... Ti serve una mano?

*Chiese notando come Kira trascinasse con molta fatica il suo nuovo equipaggiamento. La sua forza da Momochi le avrebbe permesso di portare tranquillamente la sua spesa e la Kubikiri senza problema alcuno.*
 
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Quando Kira terminò la sua incerta domanda, il viso quella che pareva fosse realmente Illya si illuminò in un istante di una luce allegra a fiera.
Com un gesto un po’ pomposo ma che la ragazza fece sembrare il più naturale possibile si portò la Kubikiri alla spalla, poggiandovela in una posa strana, quasi da grande condottiero…ma uno di quelli vagamente spacconi a cui piace mettersi in mostra.
E a Kira scappò una risata a vederla così.
Tuttavia presto tornò a chiedersi come fosse possibile una crescita tanto rapida…non era normale, era innaturale e anche un po’ diabolica.
Solo domande…pensieri portati via da un gemito di dolore della ragazza in questione e dal tonfo che fece la sua spada cadendo a terra.
Illya era piegata in due e si reggeva il ventre probabilmente dolorante. Una posizione che mantenne comunque per troppo poco tempo perché Kira potesse chiederle che cosa avesse.

Con la voce rotta dal dolore, la ragazzina le chiese se avesse bisogno di una mano, ma benché a Kira sarebbe piaciuto liberarsi dell’intrigo di quel fagotto declinò l’offerta…


Mi sentrei molto come una sfruttatrice di lavoro minorile...

Kira: No, grazie Illya non è necessario. Non pesa molto, davvero, è solo vagamente un impiccio doversi muovere per strada con questo affare. E poi non mi sembri in ottima forma, sei certa di stare bene?
 
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view post Posted on 15/8/2009, 20:00     +1   -1

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*Infischiandosene della sua negazione, Illya afferrò il grosso sacco dell'amica, trascinandoselo senza sforzo sulle spalle, bloccandosi però così ambo le mani, dato che l'altra doveva reggere la Kubikiri. Iniziò ad incamminarsi nella stessa direzione in cui si stava dirigendo Kira, con passo lento ma per niente stanco.*

- Dov'è che andiamo?

*Si pose poi il dubbio di essere un fastidio per la ragazza, quindi si bloccò, voltandosi verso di lei.*

- Spero di non essere fastidiosa, Kira-san, ma vedi... Mi sono persa e tu sai dove vivo. Quindi ti chiedo di sopportare il più possibile la mia presenza.

*Espose con la sua parlata nobile mista ad imbarazzo. Arrossì di nuovo a causa del nuovo incrocio dei loro occhi, tornando a camminare in avanti. Uno strano pensiero le ronzava per la testa, causato dal suo nuovo corpo, un dubbio che mai le era venuto prima. Senza voltarsi verso Kira, ma arrossendo notevolemente, parlò di nuovo.*

- Kira... Sono diventata carina?

 
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view post Posted on 15/8/2009, 20:28     +1   -1
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Tra lo stupore di Kira e lo spavento di Yami che balzò indietro per l’azione improvvisa, Illya strappò di mano il pacco alla chunin caricandoselo in spalla iniziando a camminare assieme a Kira, senza sapere minimamente dove quest’ultima stesse andando. E infatti la domanda giunse poco dopo assieme a delle scuse nel caso fosse un fastidio ealla sottintesa richiesta di riaccompagnarla a casa.

Kira: Sto andando dal fabbro…devo comprare una nuova lama, comunque non sei un fastidio disse lasciandosi scappare poi una risata soprattutto non finchè porti il mio pacco. Dai, poi passiamo per la zona industriale del villaggio, casa tua è da quella parti.

Kira disse tutto continuando a guardare avanti a sé, solo alla fine lanciò uno sguardo a Illya, che di tutta risposta arrossì nuovamente.
La kunoichi proprio non si spiegava quel comportamento…o meglio sarebbe stato normale se lei fosse stata un ragazzo ma non essendolo davvero non riusciva a venirne a capo.
Fu allora che la ragazzina se ne uscì con una domanda un poì…strana. Chiese a Kira se secondo lei era carina.
La chinin si voltò leggermente con un sopracciglio alzato in segno di perplessità, notando come quel leggero rossore ora fosse molto più accentuato. Sorvolò ancora…attribuendolo alla timidezza.


Kira: Perché fai domande di cui conosci già la risposta? Scommetto che ti sei specchiata almeno una volta per vedere il tuo…cambiamento. Fece una breve pausa dopo di che continuò Comunque sì, sei diventata carina Illya, anche se non mi spiego come tu sia cresciuta tanto in fretta…
 
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view post Posted on 16/8/2009, 15:57     +1   -1

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*Come la parola "Fabbro" le sfiorò il timpano, Illya sembrò ritrovare improvvisa la bussola, probabilmente il richiamo del ferro era abbastanza forte da farle fiutare senza problemi la dirazione giusta. Prese a camminare con passo più veloce, costringendo Kira a seguirla. Si voltò solo per un attimo verso di lei, quando sentì la sua risata, ammirando rapita per quei pochi secondi il sorriso dipintosi sul suo volto.*

- Perfetto, Kira-san.

*Esclamò sorridendo e piegando la testa su un lato, tornando poi a guardare davanti a se mentre, nell'imbarazzo e la gioia, ascoltava la risposta alla sua domanda. Il suo rossore in volto divenne molto più evitente di quanto già non fosse, ma la domanda di Kira fece raffreddare il suo spirito, trascinandola lentamente via dall'imbarazzo.*

- Piacerebbe tanto saperlo anche a me, Kira-san... Non so perché sono diventata così, so solo che devo abituarmici.

*Rispose decisamente tranquilla, forse un po' triste, abbassando lo sguardo verso il suo corpo per dargli una rapida occhiata, tornando poi a caminare svelta verso il ferramenta. Si bloccò davanti l'ingresso della bottega, poggiando delicatamente a terra il sacco voltandosi poi verso Kira.*

- Kira-san... Mi sono ricordata che purtroppo devo fare una cosa urgente. Spero di rivederti presto...

*L'ultima frase era quasi sibilata, esclamata con una certezza sinistra, mentre Illya spiccava un balzo scomparendo dal campo visivo della Uchiha, iniziando rapida passando di tetto in tetto verso il centro del villaggio: la casa del Kokage...*
 
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view post Posted on 16/8/2009, 16:21     +1   -1
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Quando Illya apprese la meta verso cui si stava dirigendo Kira, si mosse rapida in una direzione ben precisa superando addirittura la chunin stessa che la guardò leggermente confusa.
Aveva detto d’essersi persa e ora invece pareva conoscesse alla perfezione la strada da prendere per la fucina. Perché la strada da lei imboccata era quella giusta, Kira lo sapeva essendoci già stata.
Si voltò solo un attimo indietro, quasi nemmeno conscia dell’impaccio del pacco e della Kubikiri, facendo un all’egro sorriso a Kira piegando appena la testa di lato.

Un sorriso che la chunin immaginò sparire quando le giuse seria e triste la risposta alla sua domanda. Illya disse di non sapere perché fosse diventata quello che era in così breve tempo.
Si guardava mentre parlava quasi come se ancora non fosse minimamente abituata a quel corpo.
Ed era normale.
Tuttavia a Kira non sfuggì come la ragazza di Kiri avesse sorvolato sul “come” fosse accaduto. Infatti la figlia di Ki aveva semplicemente fatto accenno al “perché” .


Beh non sono affari miei…se non ne vuole parlare non mi cambia la vita.

Non ci volle molto perché giungessero alla fucina. Ivi Illya si fermò lasciando il fagotto di Kira di fronte all’ingresso pronunciando poche parole riguardanti un impegno urgente. Aggiungendo anche una corta frase appena sussurrata. Un sussurro quasi cinico, impregnato di una consapevolezza preoccupante che però non colpì particolarmente Kira.
Dopo di che la ragazzina sparì, saltando di tetto in tetto diretta verso il centro di Oto, senza lasciare il tempo a Kira di ringraziare per averle portato il pacco.
Dopo aver scosso la testa non capendo lo strano comportamento di Illya, Kira raccolse i suoi acquisti e si apprestò ad entrare dal fabbro.

 
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