Eremo dei Gatti, [Paese del Fuoco]

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 5/6/2009, 19:52     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
16,471
Location:
Belluno

Status:






Eremo dei Gatti


Paese del Fuoco





Nel cuore della rigogliosa foresta che, florida, ricopre la maggior parte del Paese del Fuoco, si vocifera l’esistenza di un Tempio Addormentato. Nulla più di una ammasso di rovine, se si ascoltavano le indiscrezioni e le dicerie, il ricordo di ciò che quel posto un tempo era, un ricordo frastagliato di storie di strani spiriti che, secondo le ballate dei cantastorie, scoraggiavano i più che troppo si avvicinavano a quell’area. Tuttavia alcuni, i più audaci, coloro che riuscivano ad entrare nelle grazie delle creature che realmente abitavano quei luoghi, potevano ottenere la possibilità d’accedere a quella memoria ormai dimenticata. Nascosta tra le radici degli alberi, le foglie e il terriccio, consunta da anni ed anni d’inutilizzo si riusciva ad intravedere la via per giungere al Tempio Addormentato: una scala in pietra, rovinata dal tempo e dall’azione indolente degli agenti atmosferici, costeggiata da tre coppie di statue rappresentanti gatti, poste ai lati del camminamento ogni nove gradini. Nonostante un’insolita nebbia che aumentava d’intensità mano a mano che ci si avvicinava alla sommità della salita, una volta in cima si riusciva comunque ad intravedere qualche dettaglio del luogo circostante. Con un po’ di fantasia, quella serie di rovine prendeva l’aspetto di un complesso templare posto in una radura verdeggiante davvero maestosa e contemporaneamente tranquilla.

A lato della radura si trovavano tre piccoli santuari con all’interno i resti di quelle che sembrano le statue di alcuni gatti molto particolari…del tutto più caratterizzate di quelle lungo le scale. In fondo, invece, posta centralmente per darle maggiore importanza, si poteva notare una costruzione davvero immensa: il Tempio Addormentato. Lo stato di decadimento in cui il tutto era avvolto, e la nebbia che infame ed insidiosa sembrava voler celare qualcosa di molto più importante del semplice aspetto materiale delle cose, non riuscivano comunque a nascondere l’austerità di quel luogo. Sembrava aver risentito molto meno dei santuari minori dello scorrere degli anni, tant’è che era quasi intatto: la pietra chiara di cui era costruito appariva ruvida al tatto e alla vista, non più liscia e levigata come ai tempi d’oro, tuttavia si riuscivano ancora a distinguere delle decorazioni feline intagliate sulla superficie rocciosa. Un lavoro magistrale e minuzioso, apparentemente impossibile da attribuire ad artigiani umani, così come la sinuosità e la perfezione delle due statue di gatto poste all’entrata, priva di porta alcuna. Come suggeriva il nome stesso, tutto appariva morto o addormentato, in eterna stasi…come se attendesse di potersi rivelare per ciò che realmente era, senza più alcun velo a nascondere la bellezza di quel luogo, tanto lampante da trasparire anche dalla devastazione degli anni. Ma non tutti coloro che fossero giunti fin lì sarebbero riusciti ad agguantare realmente l’anima del Tempio Addormentato, risvegliandolo ai propri occhi o risvegliandosi agli occhi del tempio stesso. I Gatti sono creature particolari, capricciose li definirebbero alcuni, opportunisti li chiamerebbero altri, in realtà…sono tra le creature che più si avvicinano alla perfezione. Nei loro difetti e nei loro pregi, sapevano scegliere i propri alleati, per questo coloro che avevano l’opportunità di firmare il loro rotolo dovevano sentirsene onorati e contemporaneamente onorare in eterno il patto di sangue stipulato con quelle creature. Un patto fatto di fiducia e lealtà infinita verso l’Eremo, i suoi abitanti e tutti i suoi membri: coloro che fossero venuti meno a tale alleanza, coloro che avessero tradito il legame stipulato, fosse anche solo nei confronti di uno soltanto dei membri della cerchia dei Gatti Ninja e dei loro alleati, avrebbero dovuto prepararsi ad incorrere non solo nelle ire del sonno Sousui, ma anche in quelle dell’Eremita e degli altri fortunati evocatori.



Edited by ~Angy. - 13/3/2017, 00:39
 
Top
view post Posted on 5/6/2009, 20:44     +1   -1

Io ce l'ho di ferro... la sabbia...

Group:
Member
Posts:
3,534
Location:
Rimini

Status:


*Shizue il giorno successivo si alzò verso le 10 di mattina. Aveva dormito a lungo si, ma d'altra parte aveva anche saltato una notte di sonno. Il ragazzo fece un'abbondante colazione quindi decise di cercare altre informazioni sulla meta del suo viaggio. Il giorno prima nei suoi pensieri era stato decisamente svelto a decidere di partire per quel lungo viaggio, ma ora, a mente fredda era ovvio che non sarebbe potuto partire così, allo sbaraglio.*

(Andrò in biblioteca a cercare qualche informazione, quindi se rimarrà del tempo preparerò lo zaino e le provviste.)

*Il ragazzo uscì di casa e si diresse verso il centro del villaggio. Non aveva la più pallida idea di dove fosse la biblioteca e, a dirla tutta, non sapeva nemmeno se ce ne fosse davvero una ad Oto. Shizue, raggiungo il centro del villaggio, iniziò a chiedere a qualche passante se sapesse l'ubicazione della biblioteca, ma ci vollero diversi tentativi prima che una ragazza gliela sapesse indicare. Shizue la raggiunse in pochi minuti, era un grosso edificio, un po' in periferia, circondato da un giardinetto con alberi e panchine. Dentro vi erano numerosi scaffali strapieni di libri di ogni genere, scaffali e scaffali a perdita d'occhio, il luogo era abbastanza deserto, forse non era solo un pregiudizio il fatto che ad Oto non vi fossero molti studiosi. Shizue si avvicinò bancone all'ingresso dove una ragazza, che probabilmente era la bibliotecaria, stava mettendo in ordine una pila di libri. Il ragazzo si schiarì la voce e disse:*

Shizue: "Scusi, signorina...Mi potrebbe aiutare? Stavo cercando qualche informazione riguardo un certo Eremo dei gatti...Ne sa qualcosa? O almeno sa in quale zona della biblioteca dovrei cercare?"

*La ragazza ci pensò su qualche istante poi disse:*

Bibliotecaria: "Uhm...Eremo dei gatti...Vediamo...Non conosco un luogo del genere...Però potrebbe essere che nel rapporto di qualche missione esplorativa tu possa trovare ciò che cerchi, anche se non ti garantisco nulla, vieni ti faccio vedere dove sono i rapporti delle missioni di esplorazione..."

*La ragazza camminava velocemente tra gli scaffali, seguita a ruota da Shizue che sicuramente non si aspettava di trovare immediatamente qualcosa. Salirono su una scala raggiungendo il secondo piano, fino ad arrivare inuna zona con i ripiani stracolmi di schedari e raccoglitori.*

Bibliotecaria: "Questi sono tutti i rapporti delle missioni di esplorazione, alcuni sono anche molto molto vecchi quindi fai attenzione...Sono divisi per Paesi, quindi se sai dove si trova vagamente ciò che stai cercando puoi restringere la ricerca...Purtroppo non posso fare più di così, buona fortuna!"

*Shizue ringraziò quindi si mise subito alla ricerca negli schedari sul Paese del Fuoco. Partì dai più recenti e ne sfogliò diversi, ma non c'era nulla che faceva al caso suo o che anche solo menzionasse l'Eremo dei Gatti. Decise quindi di cambiare metodo e di andare a cercare tra i rapporti più vecchi, forse l'esistenza di quel luogo era andata persa nel tempo...Passarono un paio d'ore quando finalmente trovò qualcosa. In un vecchio raccoglitore era conservato, tra le altre cose, un diario di esplorazione di chissà quanti anni fa. All'interno non solo si menzionava l'Eremo, ma vi era addirittura una mappa con le indicazioni per raggiungerlo. Shizue non ci voleva credere, allora esisteva davvero! L'entusiasmo si affievolì un po' quando si rese conto che le indicazioni geografiche erano date secondo vecchi canoni ormai in disuso e che avrebbero richiesto una "traduzione". Ma quello ormai era un problema praticamente irrilevante. Shizue prese il diario e si catapultò nella sezione di geografia, trovò senza difficoltà un vecchio manuale di geografia che spiegava proprio come interpretare le coordinate geografiche di quel tipo, lo prese e si mise subito al lavoro su un tavolo per tentare di comprendere la mappa. Il lavoro si rivelò non essere troppo complicato per fortuna, così verso le quattro di pomeriggio decise di smettere anche se era solo a metà mappa, avrebbe potuto continuare durante il viaggio il lavoro, ora doveva preparare lo zaino e il biglietto per Kira. Shizue raggiunse l'entrata della biblioteca con il diario e il manuale e domandò alla solita ragazza:*

Shizue: "Scusa, la volevo ringraziare, ho trovato quel che cercavo. Posso prendere in prestito questi due?"

Bibliotecaria: "Uhm...Per il manuale non c'è problema, ma il diario in teoria non potresti prenderlo. Il regolamento della biblioteca vieta di prendere in prestito documenti ufficiali...Però...Potrei chiudere un occhio per questa volta dai..."

Shizue: "Grazie mille signorina, le sono davvero debitore!!!"

*Shizue uscì di corsa dalla biblioteca, era al settimo cielo, e se si fosse un po' sbrigato, l'indomani sarebbe potuto partire. Prima di andare a casa passo per un alimentari e fece man bassa di alimenti a lunga conservazione come carne secca e cibo liofilizzato, poi, una volta a casa, mise tutto in un grosso zaino, assieme ai libri, all'equipaggiamento ninja e ai vestiti.*

(Domani si parte...)

*Shizue andò a letto presto, mettendo la sveglia all'alba. L'indomani si svegliò di ottimo umore nonostante l'ora, si sciacquò la faccia, fece colazione e dedicò qualche minuto per preparare il biglietto che avrebbe lasciato a Kira. Si mise lo zaino in spalla ed uscì, mentre si dirigeva verso le porte di Oto passò davanti a casa di Kira e lasciò nella buchetta delle lettere il bigliettino firmato.*

(Scusami Kira, è una cosa che devo fare...Ma non preoccuparti...Tornerò presto!)

*Quindi, lasciandosi alle spalle i pensieri, partì alla volta del Paese del Fuoco.*
 
Web  Top
view post Posted on 6/6/2009, 09:25     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
16,471
Location:
Belluno

Status:


Arrivare nel Paese del Fuoco non ti crea molti problemi. Tenendoti quanto più possibile all’interno dei boschi, e percorrendo sentieri non battuti, giungi nella terra limitrofa in pochi giorni e senza problemi di sorta.
Infatti il dilemma ha inizio poi.
Benchè tu sia in possesso di una mappa pressoché verosimile, dopo aver concluso la traduzione in caratteri geografici attuali, inizi a renderti conto che probabilmente non tutto è rimasto come allora.
Molti nomi di villaggi presenti sulla cartina non ti dicono nulla. Gli stessi confini del Paese del Fuoco non coincidono con quelli da te conosciuti.

L’unica cosa che ti resta da fare è iniziare a spostarti su un sentiero più conosciuto nella speranza di incontrare qualcuno a cui chiedere informazioni riguardo l’Eremo.
Dopo vari buchi nell’acqua che ti portano a pensare che forse quella mappa sia tutta una bufala e che in realtà il luogo da te ambito in realtà non esista, ti imbatti in un vecchio.
Ad una prima occhiata ti rendo conto che è un mendicante. E’ seduto su di un masso sul ciglio del sentiero e poggiata ai suoi piedi vi è una piccola tazza in terracotta mezzo rovinata.
Lui è canuto, lunghi capelli bianchi e lisci gli ricadono sulle spalle mentre, poste sopra alle palpebre oramai pesanti, delle grosse sopracciglia nascondono totalmente gli occhi.
Indossa pochi stracci e in mano ha un bastone, stranamente ben tenuto, alla cui estremità sono legati dei sonagli con i quali sta facendo giocare un gatto ramato, probabilmente vecchio quanto lui, ma ancora abbastanza sveglio e in forze da seguire il proprio istinto.


GDROFF// Descrivi il viaggio sommariamente e i vari tentativi andati a vuoto. Arrivato al mendicante decidi cosa fare.//GDRON
 
Top
view post Posted on 6/6/2009, 12:47     +1   -1

Io ce l'ho di ferro... la sabbia...

Group:
Member
Posts:
3,534
Location:
Rimini

Status:


*Una volta fuori dalle porte di Oto, Shizue iniziò a marciare lungo il sentiero. Tuttavia aveva deciso che una volta in prossimità del confine con il Paese del Fuoco, avrebbe iniziato a muoversi all'interno del bosco e, una volta varcato il confine, si sarebbe tenuto ben lontano dai sentieri più trafficati, in fondo non doveva dimenticare di essere un ricercato di livello B nella sua terra natia. Shizue non impiegò più di due giorni a raggiungere il confine, il primo giorno fece sosta in una piccola radura del bosco un paio di ore prima che facesse buio, tempo che dedicò al completamento della "traduzione" della mappa. Il secondo giorno varcò il confine all'imbrunire, ma decise di continuare ancora per un'oretta in modo da allontanarsi dal confine, zona ovviamente pattugliata in modo massiccio. Shizue si accampò nuovamente in un'altra radura, era eccitatissimo per quello che stava tentando, al solo pensiero che l'ultima persona stata in quel luogo era vissuta parecchi anni fa lo rendeva frenetico ed estremamente ansioso di giungere all'Eremo. Il giorno dopo però iniziarono i problemi Shizue iniziò a seguire le indicazioni che aveva ottenuto dal diario e dal manuale, ma i luoghi non tornavano, in confini stessi erano diversi, com'era ovvio, e le informazioni rimaste in quel modo erano troppo poche. Seguendo le indicazioni sarebbe dovuto arrivare ad un villaggio chiamato Hida, ma nel luogo descritto non vi era proprio un bel niente. Shizue vagò diverse ore a vuoto fino a giungere effettivamente ad un villaggio, cosa che riaccese l'eccitazione ormai smorzata del ragazzo. Usò la tecnica della trasformazione per non farsi riconoscere, andò alla locanda e chiese se effettivamente si trovasse ad Hida, ma il locandiere distrusse le speranze del ragazzo e anzi affermò di non avere mai sentito parlare di un villaggio con quel nome.*

(Com'è possibile?!? Posso capire le indicazioni sbagliate, ma non aver mai sentito parlare di un villaggio del proprio Paese significa che persino il nome è sbagliato...Però...In effetti il Paese del Fuoco è davvero grande, potrebbe essere che, essendo le indicazione sbagliate, io sia in un posto diametralmente opposto ad Hida e così lontano, gli abitanti del posto non sappiano dell'esistenza di quel piccolo villaggio...Non mi resta che rischiare...Se gli abitanti del posto non ne sanno niente, dovrò chiedere ai viaggiatori lungo uno dei sentieri principali, è rischioso, ma se non ci sono ninja nei paraggi posso ridurre al minimo le possibilità di essere scoperto con la trasformazione...)

*Shizue, rigorosamente trasformato, raggiunse uno dei sentieri principali lì vicino e avvicinatosi ad un signore con un enorme zaino in spalla, che doveva essere sicuramente un mercante o un viandante, gli chiese se avesse mai sentito parlare di un'Eremo dei Gatti nelle vicinanze. Questi trattenne a stento una risate e fece cenno di no con la testa quindi velocizzò il passo.*

(Diamine, forse è un po' esagerato chiedere direttamente dell'eremo...Tralasciando il fatto che è impossibile che una persona qualunque lo conosca c'è anche da aggiungere che così rischio di attirare troppo l'attenzione. Se mi metto a chiedere a tutti di un Eremo ninja c'è caso che qualcuno si insospettisca o mi noti e chiami le autorità...Per sicurezza sarà comunque meglio cambiare aspetto per ogni passante che fermerò, inoltre mi limiterò a chiedere solo una lista dei villaggi contenuti nel diario, potrebbe bastarmi scoprire l'ubicazione anche solo di uno di essi per riuscire a trovare l'eremo...)

*Shizue chiese informazioni su quella lista di villaggi a diversi passanti, e questi, anche se non lo prendevano più per i fondelli come il primo con cui aveva provato, non ne conoscevano nemmeno uno, a pomeriggio inoltrato ormai Shizue si era bella che stufato.*

(Inizio davvero a pensare che questo posto sia solo una leggenda e non esista alcun Eremo...Il tipo che ha scritto questo diario probabilmente era un folle, o forse si è inventato tutto...Ogni singola informazione che ha scritto si sta rivelando sbagliata...Forse è meglio che me ne ritorni a casa...)

*Shizue, mentre camminava sconsolato lungo il sentiero dopo l'ultimo tentativo fallito, scorse ai lati della strada un anziano mendicante. I capelli erano bianchi come il latte, lunghi e lisci. Le sopracciglia gli coprivano completamente gli occhi e se ne stava seduto su un masso giocando con un grosso gatto ramato utilizzando i sonaglini appesi al suo bastone.*

(Mpf...Un gatto...Forse è un segno...chissà...In fondo non ho poi tante altre scelte a mia disposizione...)

*Shizue si avvicinò e gettò 5 ryo nella ciotolina del mendicante, quindi si schiarì la voce e chiese, senza neanche rendersi conto di non essersi trasformato:*

Shizue: "Mi scusi buon uomo, avrei bisogno di qualche indicazione se possibile...Lei conosce o a mai sentito parlare di uno di questi posti?"

*Shizue gli porse la lista su un foglio di carta dei vari villaggi citati nel diario e attese speranzoso una risposta.*
 
Web  Top
view post Posted on 6/6/2009, 16:18     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
16,471
Location:
Belluno

Status:


Quando sente tintinnare il metallo della moneta nella sua scodella, il vecchio alzò leggermente il capo distogliendo l’attenzione da ciò che stava facendo.
Il gatto a sua volta perde interesse per i sonagli, smettendo di tentare di agguantarli con la zampa e spostando il suo sguardo nocciola e sveglio su di te.


Vecchio: Oh, grazie ragazzo... Ti dice poi con una voce lievemente nasale che non si addice molto alla sua età. Per quanto quelle rughe lo facciano sembrare vecchio il tono con cui ti si rivolge è tanto giovanile da stupirti.

Quando gli porgi il foglio con la lista dei nomi dei villaggi, fa appena un’espressione stranita, o almeno ti pare...E’ difficile comprendere le emozioni di qualcuno a cui non si riescono a vedere li occhi.
Appoggia il bastone con i sonagli a terra e fa cenno al gatto fulvo di saltargli sul grembo. Il felino esegue acciambellandoglisi tranquillamente sulle gambe.


Vecchio: Allora...vediamo un po’ dice tenendo il foglio con mano ferma, mentre con l’altra accarezza piano il rosso Mmmm da dove hai preso questi nomi ragazzo? Sono veramente datati. Sono più vecchi di me! La maggior parte di questi paesi sono andati distrutti e ricostruiti altrove durante le guerre che hanno coinvolto le terre ninja. Altri semplicemente non esistono più, la gente se n’è andata abbandonando case e proprietà per andare in villaggi più grandi e protetti. Alcuni semplicemente hanno cambiato nome.

Alza e riabbassa la testa diverse volte. Se i suoi occhi fossero stati visibili avresti detto che faceva vagare lo sguardo da te alla lista...Infine si sofferma su di te e ti restituisce il foglio.

Vecchio: Non so dirti altro, mi dispiace...Spero che non fosse qualcosa di vitale importanza sapere qualcosa di più su quei paesi.

Ti scruta a fondo, per un momento ti sembra quasi di intravedere i suoi occhi sotto quelle sopracciglia. Sono verdi e vispi. Di un verde tanto brillante quanto inquietante e ammaliatore.

Vecchio: Beh giovane shinobi, forse ti sembrerà inopportuno che un vecchio mendicante come me ti chieda qualcosa di simile ma...io e Akai non vediamo molte persone come puoi immaginare e a volte parlare fa piacere...Quindi ti chiedo perché mai un ragazzo della tua età si interessa a nomi di paesi tanto antichi?
 
Top
view post Posted on 7/6/2009, 10:43     +1   -1

Io ce l'ho di ferro... la sabbia...

Group:
Member
Posts:
3,534
Location:
Rimini

Status:


*Il vecchio apprezzò il gesto di carità di Shizue, alzò il vecchio sguardo verso di lui, interrompendo il gioco con il micio e ringraziò. La sua voce era stranamente giovanile, non era arricchita dalle numerose imperfezioni che l'età le aggiunge, dandogli quel tono vissuto e, spesso, stanco, ma sembrava la voce di un ragazzino, cosa che impressionò abbastanza il ragazzo. Il vecchio afferrò il foglio e lo osservò con un'espressione stranita o almeno presunta tale dall'espressione del viso, poiché gli occhi non erano visibili. Appoggiò il bastone a terra e il gatto gli saltò sulle gambe acciambellandosi e appoggiando la testa sulle ginocchia del vecchio, godendosi le coccole di quello che doveva essere il padrone. Il signore non fece che in un certo senso confermare le supposizioni iniziali di Shizue, i villaggi di cui si parlava erano tutti molto vecchi, addirittura più vecchi di quel signore che comunque pareva aver visto scorrere parecchi anni, ed erano stati tutti o abbandonati, o distrutti dalle guerre o rinominati. Il vecchio fece passare l'invisibile sguardo diverse volte dalla lista a Shizue, quindi aggiunse di non sapere altro su quei villaggi.*

(Ammetto che per un attimo quando ha detto di conoscerli avevo sperato che mi dicesse anche dove trovarli, o almeno....Qualche informazione...Però per lo meno ora so che esistono o sono esistiti, so che le informazioni contenute in questo diario sono vere, conferma in più che l'Eremo dei Gatti esiste, e io....Lo troverò!)

*Il vecchio fissò Shizue per lunghi istanti, e, per un attimo, Shizue credette di intravedere sotto quelle folte sopracciglia due smeraldi tanto erano verdi e brillanti i suoi occhi. Quel vecchio era davvero strano, non c'era che dire la sua voce, e ora i suoi occhi...C'era qualcosa di inquietante e segreto in lui. Il signore parlò di nuovo, disse che gli faceva piacere parlare un altro po' con lui, e gli chiese come mai un ragazzo giovane cercasse luoghi tanto antichi.*

Shizue: "Beh...Va bene glielo dirò...Spero proprio che non mi prenda per un idiota come il primo a cui l'ho chiesto...Ma in fondo lei si è rivelato una persona gentile, quindi.... perché no?...Sto cercando l'Eremo dei Gatti, e quei paesi sono nominati nelle indicazioni che possiedo per trovarlo...ma nonostante tutto si sta rivelando un'impresa parecchio complicata."
 
Web  Top
view post Posted on 7/6/2009, 13:20     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
16,471
Location:
Belluno

Status:


Quando nomini l’Eremo, Akai alza appena gli orecchi socchiudendo gli occhi che aveva chiuso per godersi al massimo le carezze del vecchio.
Vecchio, che sentite le tue parole, prorompe in una risata. E se la ride davvero di gusto...tanto che quanto hai pensato sul fatto che fosse gentile, e quindi diverso dal passante di poco prima, inizia a sembrarti un’eresia.


Vecchio: Ah ragazzo! Un’Eremo? Qui, da queste parti? Dice poi trattenendo a stento le risate Tutto ciò che puoi trovare in queste lande non sono che pochi borghi abitati da contadini e mercanti. E un paio di rovine che si trovano a nord di questo sentiero...

Scuote la testa con un sorriso vagamente derisorio sul viso, dopo di che ti indica la direzione lungo il sentiero che prosegue con la sua forma serpentina verso occidente...direzione che in qualsiasi caso non avresti comunque preso. La tua condizione di ricercato non te lo permetteva al momento. Ti stupisce quasi il fatto che quel vecchio non ti avesse chiesto nulla in proposito. Gli editti di cattura dovevano essere stati emanati non solo a Konoha...o anche se fosse stato solo al villaggio, le voci corrono...

Vecchio: Konoha dista ancora parecchi giorni di cammino, credi a me è meglio che ti trovi un riparo prima di questa notte in uno dei paesi vicini. Chiunque abbia scritto quel diario era certamente un ubriaco o un burlone... ti dice o un sognatore chissà.
Abbassa il viso verso il gatto...grattandogli sotto il mento.

Vecchio: Eremi da queste parti non ne esistono...sussurra mesto non più, nevvero Akai?
 
Top
view post Posted on 7/6/2009, 15:24     +1   -1

Io ce l'ho di ferro... la sabbia...

Group:
Member
Posts:
3,534
Location:
Rimini

Status:


*Il vecchio signore scoppiò in una fragorosa risata, che durò diversi secondi.*

(Fantastico...Ho fatto proprio bene a fidarmi...Cosa ci resto a fare qui? A farmi prendere in giro da un vecchio mendicante?....Bah, ho imparato la lezione per lo meno.)

*Il vecchio non appena fu in grado di trattenere le risate disse che lì non c'era proprio alcun eremo, c'erano solo villaggi rurali a perdita d'occhio e qualche rovina a nord. Shizue stava quasi per andarsene, non aveva sicuramente intenzione di restare lì a farsi prendere in giro, ma quelle ultime parole riguardo a delle rovine attirarono la sua attenzione e decise di restare ancora per un po'. Il vecchio scosse la testa, quindi indicò la direzione che proseguiva lungo il sentiero, sentiero che portava a Konoha e disse che la Foglia distava ancora parecchi giorni e perciò avrebbe fatto meglio a trovare riparo in un villaggio vicino, quindi aggiunse che chiunque avesse scritto il diario era sicuramente un folle o uno scapestrato, lì eremi non ne esistevano più, concluse.*

Shizue: "Mi spiace signore, la mia condizione non mi permette comunque di raggiungere Konoha e tantomeno di alloggiare in un paese qui vicino: è troppo pericoloso...Ma piuttosto...Lei ha detto "non più"...Che intende? Una volta esisteva allora! La sua frase non lasciava spazio ad interpretazioni, lei ne sa più di quanto vuol far credere...
Ma...ehi...Un momento! Lei come diavolo fa a sapere del diario...Io non ho menzionato alcun diario, come sa che erano custodite lì le informazioni che ho ottenuto?!? Lei signore non me la racconta giusta, la prego mi dica tutto quello che sa, le posso dare tutti i Ryo che vuole..."
 
Web  Top
view post Posted on 7/6/2009, 16:19     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
16,471
Location:
Belluno

Status:


Qaundo accenni al fatto di non poter avvicinarti a nessun villaggio e tanto meno a Konoha, il vecchio aggrotta le grosse sopracciglia tanto da farle sembrare quasi unite al centro...là proprio in mezzo agli occhi. Un’espressione che si accentua mano a mano ch vai avanti col tuo discorso e con le tue domande.
Da un certo punto di vista sembra quasi che alcuni tuoi atteggiamenti o forse certe parole lo abbiano innervosito. E tu non sei l’unico a rendertene conto.
Akai, seduto sul suo grembo, volta il muso verso il vecchio abbassando gli orecchi e tendendo i muscoli delle zampe. Pronto a levarsi di torno se la situazione avesse preso una brutta piega.

Ma poi sembra che l’anziano signore ci passi sopra...
Sbuffa, forse lievemente scocciato o offeso.


Vecchio: Tsk...Non ho bisogno del tuo denaro giovane Uchiha...Si hai capito bene: so che appartieni a quel clan. Come? Non ti deve interessare...E così tu vorresti sapere dove si trovava l’Eremo eh...

A questo punto, senza badare ad Akai, si alza in piedi agguantando il bastone che aveva poggiato a terra puntandotelo contro, facendo tintinnare i sonagli. Il veloce movimento che aveva eseguito ti lascia esterrefatto...troppo veloce per un vecchio qualsiasi.

Vecchio: Non sono io che devo scoprire la verità ragazzo, ma tu! ti dice battendoti il bastone contro il petto e senza lasciarti il tempo di ribattere sparisce in uno sbuzzo di fumo.
Tutto ciò che rimane sono Akai e la ciotola di terra cotta vuota.


GDROFF// Bene, descrivi questa scena dopo di che ti dirigi verso nord alle rovine da lui menzionate. Esci dal sentiero principale per trovarle e prosegui per un sentiero battuto ma che pare in disuso da molto tempo. Infine giungi in una piccola radura. Fermati lì che poi descrivo io. //GDRON
 
Top
view post Posted on 7/6/2009, 19:55     +1   -1

Io ce l'ho di ferro... la sabbia...

Group:
Member
Posts:
3,534
Location:
Rimini

Status:


*Man mano che Shizue andava avanti a parlare il vecchio sembrava irritarsi sempre più ma Shizue decise di non mollare, quel signore sapeva chiaramente qualcosa e lui doveva scoprire cosa, poteva essere essenziale per la sua ricerca. Anche Akai aveva capito che le cose si stavano mettendo male e aveva abbassato le orecchie mettendosi in posizione accucciata, pronto a scattare. Il vecchio sbuffò, quindi disse di non volere denaro, e lo chiamò anche per cognome, intuendo, chissà come, il clan di Shizue.*

(Ma come...?)

*Il vecchio si alzò in piedi senza badare ad Akai che cadde a terra sulle zampette miagolando infastidito e con una velocità più di un ninja che di un vecchio gli puntò il bastone con i sonagli al petto e glielo batté contro dicendo che la verità sull'Eremo l'avrebbe dovuta scoprire da solo. Quindi, senza aggiungere altro, e senza lasciare il tempo a Shizue di aggiungere altro svanì in una nube di fumo bianco lasciando il ragazzo letteralmente esterrefatto.*

(Chi diavolo era quello lì? Ormai è chiaro che non è un comune mendicante...Ho la sensazione che lo reincontrerò presto se continuo ad indagare su questa strada...Beh che dire...Mi ha lasciato con un nulla di fatto, l'unico indizio che ho sono le rovine a nord e forse...E' lì che andrò...)

*Shizue si accorse che Akai era rimasto lì, il vecchio forse per la rabbia lo aveva dimenticato o, forse, l'aveva lasciato lì di proposito perché lui lo prendesse. Certo era che Shizue non avrebbe lasciato quella creatura in mezzo ad un sentiero così trafficato abbandonato a sé stesso, aveva sempre amato i gatti, ritenendoli degli animali bellissimi e fantastici, e non ne avrebbe abbandonato uno così. Raccolse il micio stringendoselo con entrambe le braccia al petto e iniziò a muoversi verso nord come le aveva detto il vecchio. Ad un certo punto il sentiero principale cambiò direzione, così Shizue dovette fare un piccolo pezzo di tragitto nella foresta, fino a trovare un piccolo sentiero battuto che dava l'idea di non essere calpestato da un piede da parecchi anni. Shizue non si lasciò intimorire, anzi, quest'ultimo particolare non faceva altro che aumentare il suo interesse e curiosità per quel luogo. Shizue aumentò il passo con Akai al suo petto, fino a giungere, infine, ad una radura.*
 
Web  Top
view post Posted on 7/6/2009, 22:41     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
16,471
Location:
Belluno

Status:


Giunto in quel piccolo spiazzo di prato Akai, che tieni saldamente in braccio inizia ad agitarsi.
Si dimena come un matto fino ad arrivare a morderti perché lo lasci andare.
Quando finalmente il gatto si ritrova con le zampe a terra, ti lancia uno sguardo che può dire tutto e niente - in fondo il problema coi gatti è che hanno esattamente lo stesso sguardo quando osservano una farfalla o un efferato assassino - e se ne va.
Attraversa tutto lo spiazzo erboso fino a giungere esattamente alla parte opposta alla tua.


GDROFF// Seguilo. //GDRON

Giunto nel posto in cui si era fermato, sotto un intrico d’edera e muschio noti 2 statue rappresentanti dai gatti seduti, alte poco meno d’un metro e distanti l’una dall’altra circa nove piedi. Anche se non è certa la loro esatta posizione, poiché una delle due è stata rovesciata.

Da qui Akai prosegue nella foresta. E’ leggermente in salita...e se guardi bene noti un accenno di scalini, rovinati dal tempo certo, scavati da pioggia e vento, e per la maggior parte spezzati, ma sono abbastanza riconoscibili.
Ai lati della pseudo gradinata, a intervalli di nove scalini noti esserci le stesse statuette che hai visto alla base. Sempre danneggiate dallo scorrere del tempo...Però ai piedi dei gatti in esse raffigurate ci sono dei pezzi di metallo arrugginito che puoi supporre essere delle monete.

Passi tre coppie di queste statue tranquillamente, poi inizia ad accadere qualcosa di strano. I suoni della foresta si azzerano totalmente. Il silenzio regna attorno a te.
Una strana presenza di cui non capisci l’origine ti fa voltare, guardando il percorso da te compiuto.
Vedi il nulla.
Una nebbia bianca ha inghiottito tutto ciò che stava dietro di te. Scala, bosco, radura, tutto.
E pare proseguire nella tua direzione.

Corri per sfuggire alla nebbia, che mano a mano che avanza inghiotte tutto quanto, sino a giungere in cima alla gradinata.
Non fai nemmeno a tempo a scorgere ciò che ti sta davanti che quella bruma fa sparire ogni cosa. Si divide in due braccia, avvolgendo anche te oltre che ciò che avresti potuto vedere.

Quando guardi, tutto ciò che resta in quel nulla candido e irreale siete tu, Akai - che è lì vicino a te - ed una serie di rovine poco distanti da dove vi trovate.


GDROFF//Descrivi tutta la scena semplicemente. Fammi un bel post descrittivo. //GDRON
 
Top
view post Posted on 8/6/2009, 13:45     +1   -1

Io ce l'ho di ferro... la sabbia...

Group:
Member
Posts:
3,534
Location:
Rimini

Status:


*Arrivato finalmente alla radura Akai iniziò ad agitarsi da morire, spingeva, si dimenava graffiava, arrivò addirittura a morderlo e Shizue, imprecando, lo lasciò cadere a terra. Una volta a terra, il gatto si girò fissando Shizue con i suoi profondi occhi gialli e attraversò tutta la radura arrivando dalla parte diametralmente opposta rispetto a Shizue per poi fermarsi come se lo aspettasse. Shizue iniziò a camminare attraverso la radura, guardandosi circospetto attorno, in fondo tutta quella calma era sospetta, e una radura è il luogo perfetto per un agguato. Raggiunse finalmente il luogo dove si era fermato Akai e da lì poté notare come quelle che da lontano sembravano solo due pietre avvolte dall'edera e dal muschio erano in realtà due statue feline alte circa un metro sicuramente rovinate dal tempo e dalla forza della natura, erano lì da chissà quanto. Shizue sentì crescere in lui l'eccitazione.*

(Sono statue di gatti! Allora era davvero così, queste rovine sono le rovine dell'Eremo dei Gatti, ormai ne sono completamente certo. Non resta da verificare se questo posto è davvero abbandonato o solo dimenticato da tanto tempo...)

*Akai riprese a muoversi camminando lungo un piccolo sentiero in salita che si addentrava nella foresta. Shizue iniziò a seguirlo, quel gatto, guidato dall'istinto o forse da qualcos'altro, era come se lo stesse guidando all'interno dell'eremo. Quella leggera salita, ad un'analisi più attenta, si rivelò essere una antica scalinata, anch'essa scolpita dal tempo che l'aveva quasi del tutto appianata. Resistevano, anch'esse avvolte dall'edera delle coppie di statue feline come quelle poco più giù che si ripetevano ciclicamente ogni nove gradini.*

(Nove...Beh c'era da aspettarselo, il nove è un numero quasi sacro ai gatti...)

*Sotto ogni statua vi erano delle piccole ciotole contenenti antiche monete, doveva essere quasi un luogo di culto quello diversi anni fa. Shizue continuava a salire i gradini assieme ad Akai, dopo aver passato la terza coppia di statue successe qualcosa di strano. Un silenzio innaturale calò sulla zona, Shizue aveva imparato a diffidare del silenzio, spesso era sinonimo di illusioni. Il ragazzo sentì qualcosa dietro di sé, come una presenza, si girò e non poté vedere null'altro che il bianco. Un'enorme cortina di nebbia stava inghiottendo qualsiasi cosa e avanzava rapidamente.*

(Merda, lo sapevo che c'era qualcosa che non andava!)

*Shizue iniziò a correre e Akai con lui per tentare di sfuggire alla nebbia che avanzava rapidamente e avvolgeva qualsiasi cosa. Era sempre più vicina, sempre più vicina. Shizue raggiunse la vetta esattamente quando la nebbia raggiunse lui ed Akai impedendogli addirittura di vedere cosa c'era in cima. Shizue era avvolto completamente in quella atmosfera bianca soffice e in un qualche modo irreale. Il ragazzo poteva vedere solo Akai di fianco a lui e una serie di rovine avvolte nel bianco poco più avanti, verso le quali Shizue iniziò a dirigersi.*
 
Web  Top
view post Posted on 8/6/2009, 17:09     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
16,471
Location:
Belluno

Status:


Mano a mano che ti avvicini alle rovine ti guardi attorno tentando di immaginare come potesse essere quel luogo nella sua età d’oro.
Doveva essere un compresso templare abbastanza ampio. Riesci a distinguere chiaramente, oltre al tempio principale che è ancora in condizioni sufficientemente buone, altre tre piattaforme dove probabilmente un tempo sorgevano dei santuari più piccoli.
Di questi resta ben poco, solo la base in pietra intaccata dagli anni e quelle che sembrano delle statue. Non sai dire con certezza cosa rappresentino...immagini siano gatti, ma se ti dovessi basare su quanto vedi non lo sapresti dire.

Il tempio principale verso cui ti dirigi, l’unico con una certa parvenza di sicurezza nella struttura, è per lo più intatto. Ovviamente la pietra di cui era costituito appare ruvida e porosa e non più liscia e levigata come doveva essere un tempo. Tuttavia si riescono ancora a distinguere le decorazioni intagliate nella roccia.
Doveva essere splendido un tempo.
All’entrata, alla base di pochi gradini ci sono 2 statue. Non sono altro che la riproduzione più grande di quelle che hai incontrato giungendo in quel luogo.

Una cosa che si mostra bizzarra ai tuoi occhi, è come l’edera che ha intrappolato tra i suoi rami rampicanti l’intero edificio, sembri spuntare dal nulla da quella nebbia assurda per poi prendere possesso di ogni centimetro libero...si avvolgeva attorno alle statue, alle colonne antistanti l’ingresso, alcuni tralci finivano anche con l’entrare all’interno del tempio.

Un ‘interno che appena varchi la soglia ti lascia senza fiato. Illuminato solo da della finestrelle poste in alto lungo tutto il perimetro formato dalle quattro mura, aveva un che di mistico.
La luce non è molta ma ti permette di scorgere la struttura della stanza principale.
Il pavimento lastricato, che presenta delle leggere crepe in alcuni punti, è percorso per la sua lunghezza a alcuni solchi profondi una spanna cha si ricongiungono e si aprono in due conche di forma circolare ai lati di quello che può essere definito come un corridoio centrale.

Quei canalini sembrano nascere da sotto il piedistallo di un’enorme gatto in pietra nera. Il supporto della statua è intrappolato dall’edera tuttavia il corpo del gatto è ben visibile.
Ben levigato e stranamente senza imperfezioni causate dal tempo è di una bellezza straordinaria. Il corpo longilineo ed elegante del gatto è stato riprodotto alla perfezione, le dimensioni sono proporzionate e gli occhi...beh nulla di più credibile. Le iridi erano costituite da dei topazi con al centro un incavo per le pietre d’onice che ne rappresentavano le pupille.
Ti salta quasi subito all’occhio, in contrasto con il colore scuro della statua, una catena argentata dai grossi anelli attorno al collo del gatto.
Essa tiene per le sue due estremità quello che pare essere il rotolo che vai cercando...


GDROFF// Descrivi ciò che vedi con le tue impressioni e poi dimmi che fai. //GDRON
 
Top
view post Posted on 8/6/2009, 21:45     +1   -1

Io ce l'ho di ferro... la sabbia...

Group:
Member
Posts:
3,534
Location:
Rimini

Status:


*Shizue si avvicinava sempre di più alle rovine deducendo dalla conformazione attuale delle rovine l'aspetto passato del tempio. C'erano tre grossi spiazzi di pietra levigati dal vento sui quali giacevano grossi massi, i miseri resti probabilmente di precedenti santuari minori. C'erano anche grossi piedistalli con sopra quelle che una volta erano statue, forse feline, difficile dirlo perché ormai rimaneva solo l'anima in pietra grezza. Vi era poi l'edificio principale. Un'enorme struttura in pietra, l'edera e il muschio aveva preso possesso delle ormai ruvide e grezze pareti con i loro basso e alto rilievi rappresentanti gatti gatti e ancora gatti. Le decorazioni ormai erano quasi irriconoscibili, modellate una seconda volta dal vento e dalla pioggia. All'entrata vi erano due statue, rappresentanti sempre lo stesso gatto nella stessa posizione delle sculture sulle scale e ai piedi della scalinata, solo più grande.*

(Questo posto è magnifico, e sicuramente quando era ancora perfettamente integro lo era ancora di più, ma ora, in queste condizioni, incute una sorta di rispetto reverenziale con la sua imponenza e la sua vecchiaia. Mi sento piccolo e irrilevante qua davanti...)

*Shizue entrò all'interno del tempio, l'ingresso era letteralmente infestato dall'edera che avvolgeva completamente le due statue feline, le colonne, le pareti e addirittura qualche tralcio penetrava persino sulle pareti interne. La sensazione di piccolezza e stupore travolse ancora di più Shizue. La luce bianca filtrata dalla nebbia penetrava nell'edificio a fasci dando al tempio un'aspetto mistico e illuminando lievemente gli interni. Una cosa che saltava subito all'occhio erano dei canalini profondi circa una spanna che partivano da in fondo al tempio e, percorrendolo per tutta la lunghezza, andavano a sfociare in due vasche ai lati, probabilmente in passato contenevano un qualche tipo di liquido. Ed eccola, laggiù una grossa statua di pietra nera e levigata, rappresentava ovviamente un gatto ma questa sembrava non essere nemmeno toccata dal tempo. Il piedistallo era avvolto dall'edera che però sembrava non osare nemmeno sfiorare la bellissima statua nera, gli occhi erano fatti di bellissime pietre preziose che rilucevano ancora di più avvolte dal nero della pietra. Ma, cosa più importante al collo del gatto di pietra vi era, appeso con una grossa catena argentata, il rotolo del contratto con i gatti. L'oggetto che l'eremita deve firmare con il sangue per siglare il suo patto con le evocazioni e che deve custodire gelosamente. Shizue perse un battito non appena i suoi occhi si posarono sul rotolo.*

(Eccolo, è incredibile! La cosa sembra troppo facile però, ci scommetto che non appena tento di afferrarlo scatterà una qualche trappola....Ma...Tantovale provare...)

*Shizue si avvicinò camminando al centro del tempio fino a giungere proprio davanti alla statua, seguito come sempre dall'ormai fedelissimo Akai. Sospirò profondamente, avrebbe dovuto raggiungere la testa del gatto per poter prendere il rotolo. Shizue impastò una modesta quantità di chakra sotto i piedi per poi iniziare a camminare sulla parete retrostante fino a raggiungere l'altezza della testa quindi tentò di afferrare il rotolo sfilandolo dalla testa della statua.*

SPOILER (click to view)
<attivazione> -Abilità nel controllare chakra [Massimo 10 volte ad incontro] Chi possiede questa abilità ha un perfetto controllo del chakra , riuscendo a diminuirne la quantità necessaria per eseguire qualsiasi Tecnica/Attivazione che usi chakra.
(Punti:16, Livello:5, Riduzione Chakra:15)

<attivazione> -Capacità di camminare su superfici verticali- (chk: 1 prima di ogni sua azione) "il ninja concentra il chakra sulla pianta dei piedi per rimanere saldo sui muri anche a testa in giù, in questo modo è in grado di correre in tutte le superfici."

Edited by Abaddon89 - 8/6/2009, 23:04
 
Web  Top
view post Posted on 8/6/2009, 22:31     +1   -1
Avatar


Group:
Kiri
Posts:
16,471
Location:
Belluno

Status:


Non appena sfili la pesante catena dalla testa della statua, il gatto di pietra nera si ricopre di tanti raggi luminescenti e dorati composti da sigilli. Dalla tua posizione non lo puoi dire con certezza, ma sembrano convergere in un punto situato sul petto del gatto.
L’enorme scultura ha un fremito in seguito all’apparizione di quei segni aurei e sotto i tuoi occhi increduli inizia a muoversi.
Scende lentamente dal piedistallo. Stranamente, quando la sua enorme mole posa le zampe sul pavimento lastricato, esso non viene danneggiato in alcun modo.
Mentre scende rischia di colpirti con la coda affusolata. La schivi, ma nel farlo devi lasciar cadere il rotolo: la catena è troppo pesante.
La coda colpisce delle colonne decorative, spezzandole in due come fuscelli.

Sceso dal sostegno l’enorme gatto in pietra, si volta verso di te. Allora vedi che i sigilli convergono nel punto in cui una creatura di carne e sangue avrebbe il cuore.
I suoi occhi sono accesi di una luce sinistra e gialla, e benché sia solo una statua ti pare che ti guardi con rabbia.
E poi accade.
Dalle zampe anteriori del felino, fuoriescono dei grossi artigli e in un attimo ti è addosso.
Con una zampata, riesce ad obbligarti a scendere dal muro, la schivi ma per la sorpresa non riesci a mantenere la tecnica.
Ti sposti in modo tale da non avere le spalle al muro mentre un miagolio basso e gutturale ti avverte che non è finita lì...


GDROFF// Dunque, quello che ti trovi di fronte è l’equivalente di un golem di pietra. Lascio a te trarre le dovute conclusioni. Libero arbitrio // GDRON
 
Top
212 replies since 5/6/2009, 19:52   5279 views
  Share