| Shun: "Che...che posto è questo..."
*Si trovava in un'ampia piazza deserta. Era familiare quel posto, con il suo cielo azzurro e il verde degli alberi... Di colpo tutto fu chiaro.*
Shun: "...non può essere..."
*Mosse qualche passo incerto. Più si guardava intorno più ogni suo dubbio scemava. Era il villaggio della foglia di qualche anno prima, ma stranamente disabitato, privo di vita. Poi in lontananza intravide una persona stesa a terra e si avvicinò con passi sempre più veloci. Era uno shinobi di alto rango del villaggio, probabilmente un jounin. L'intero possente corpo era trafitto da spiedi metallici. Capì subito che ormai non c'era più niente da fare, e rimase là a contemplarne il volto. C'era qualcosa in quei lineamenti, una marcata somiglianza...Aveva i capelli lunghi e neri come le ali di un corvo, ma in cuor suo Shun era certo che sotto le palpebre dell'uomo si celassero due occhi del medesimo azzurro che possedeva lui...Possibile che...? Poi da un punto poco distante sentì il rumore di un bambino in lacrime. Si alzò in piedi guardandosi intorno e infine lo individuò. Se ne stava nascosto dietro al tronco di un albero, singhiozzando e tirando su col naso. Non doveva avere più di otto anni.*
Shun: "Ehi, non voglio farti del male."
*Timidamente e molto lentamente il bambino uscì dal suo nascondiglio. Aveva capelli di un biondo chiarissimo e due occhi come il ghiaccio, la guancia destra era segnata da un taglio fresco che ancora sanguinava. Il cuore di Shun saltò parecchi battiti mentre fissava sè stesso da infante. Involontariamente mosse un passo all'indietro cadendo a sedere di schianto. Poi, come forzata da una mano invisibile, la testa si voltò verso l'uomo che giaceva privo di vita poco distante. Suo padre.*
Shun: "No...no..."
*Avrebbe voluto gridare, ma non un suono usciva dalla sua bocca. Calò un'oscurità densa, opprimente, che stese un velo d'inchiostro su Konoha, sul corpo di suo padre e su sè stesso da bambino...*
Shun: "Ecco...non voglio più sentire niente. Non farmi più sentire niente..."
*Si abbandonò a quelle tenebre avvolgenti. Era come non esistere...non aveva più corpo, non più pensieri...solo la sensazione di stare cadendo all'infinito... Aprì gli occhi. Si trovava nel suo appartamento, niente mobili rotti, lo specchio era ancora integro.*
Shun: "Non è stato altro che un brutto sogno...avrei dovuto capirlo..."
*D'istinto raggiunse lo specchio dove si esaminò la spalla sinistra. Non vi era nulla. Sospirò di sollievo. Poi un rumore dietro di lui attirò la sua attenzione e lo sguardo gli cadde nuovamente sullo specchio. La superficie cristallina rifletteva qualcosa di terribile, di cui l'unica cosa che Shun riuscì a cogliere prima di venire scaraventato a terra come una bambola di pezza furono due occhi bianchi e splendenti*
Shun: "U-ugh..."
*L'essere gli fu addosso prima ancora che potesse reagire. Un braccio possente gli strinse la gola sollevandolo con estrema facilità da terra e inchiodandolo alla parete. Shun tentava invano di liberarsi dalla presa, ma l'essere era infinitamente più forte. In breve smise di dibattersi e tenendo le palpebre serrate aspettava la fine...*
??? "Guardami..."
*Una voce terrificante che sembrava provenire direttamente dagli inferi.*
Shun: "Non voglio!"
???"Apri gli occhi... ORA!"
*E il ragazzo li aprì. L'essere qualunque cosa fosse aveva almeno in parte sembianze umane: Vesti stracciate simili a quelle utilizzate da Shun ricoprivano un corpo dalla muscolatura possente. La pelle, che nella penombra della stanza pareva di un grigio-viola molto chiaro, era attraversata da un fitto reticolato di linee spezzate, nere come la pece. Linee che parevano partire da un punto imprecisato della spalla sinistra per poi avvolgere il possente torace e il volto. Gli occhi, bianchi e privi di pupilla, risplendevano come due fari nella penombra della stanza. I capelli ricadevano come una cascata corvina sulle larghe spalle.*
Shun: "Cosa...sei?"
*L'essere sorrise malignamente*
???: "Sei troppo debole...Dimmi, come hai fatto a sopravvivere senza di me per tutto questo tempo?"
Shun "Chi cazzo sei?"
???: "Non è...chiaro?"
*L'essere spostò una ciocca di capelli neri rivelando una ferita lunga e dritta che tagliava in due la guancia destra*
???: "Diciamo che sono te...una parte per così dire..."
Shun "..."
Shun: "Grazie a me d'ora in avanti smetterai di essere debole. Nessun avversario sarà abbastanza forte da sbarrarti la strada... Potere allo stato puro. Non è allettante?"
Shun: "Non ho bisogno di te"
Shun: "Farai la fine di tuo padre...Vuoi questo?"
Shun: "Vattene..."
*Una risata fredda, di scherno, prima che l'essere parlasse di nuovo*
Shun: "Per il potere sei venuto a Oto...io sono quel potere tanto agognato. Imparerai ad accettarmi..."
*Due dita vennero premute con forza contro la spalla di Shun. L'essere lo lasciò cadere a terra urlante di dolore, mentre dal punto sfiorato iniziavano a diramarsi linee zigzaganti che parevano fatte di fuoco*
Shun: "Fa male vero? Bene..."
*L'essere indietreggiò scomparendo nell'oscurità della stanza. Per ultimi svanirono gli occhi*
Shun: "Questo è solo un arrivederci."
*Aprì gli occhi. I raggi di un tiepido sole illuminavano l'appartamento in subbuglio. Il ragazzo prese un frammento di specchio dal pavimento e ci si specchiò. Era il solito di sempre per fortuna...ma sapeva...*
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