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Sorrise soddisfatto anche lui, pensando a ben altro rispetto alla semplice amicizia, ma sono solo dettagli. Rise nel vederle accettare quel dolce così decisa.
Figurati! Sono contento ti piaccia! Almeno aveva scoperto come conquistarla! Forse. Sorrise entusiasta nel vederla incantata alle sue parole, sempre soddisfatto. Qui con me ho più alcool che cibo a dire il vero, ma intendevo una volta tornati dalla missione! Ti porto volentieri a cena! Sì, stava dicendo sul serio. Si vedeva in volto che era sincero, non ci fu bisogno di aggiungere altre parole. Anzi, fu soddisfatto nel vedere la fanciulla avvicinarsi a quel modo, tanto che provò, con una mano, a stringerla a sé per avere un contatto ancora più stretto, al costo di beccarsi del riso in faccia senza problemi. Peccato però che era ora di pensare sul serio alla missione, anche se almeno potette approfittare nel prenderle la mano. In realtà non ho paura, ma forse… Rifletté un attimo, fissandola un po’ insicuro. In effetti… Mi piacerebbe restarti vicino vicino… Provò ad usare un tono di voce molto delicato, in modo da dare adito alle sue parole. Insomma, non stava mentendo spudoratamente. Approfittò solo di come si erano messe le cose. Peccato che ancora una volta sarebbero stati interrotti, visto che ora avevano delle pesti a cui badare. Nulla per cui fosse facile inscenare paura. Eppure, ecco che sentì la mano sulla spalla. Trasalì un po’, evidentemente contento di quel contatto, con gli occhi che si illuminarono. Sembrava avesse fatto il jackpot alla lotteria. Non sto scherzando! Anzi, sono fortunato ad avere una missione simile con te! Sbattè le palpebre un paio di volte nel notare quella reazione. Che esagerata! Almeno ai suoi occhi, col ragazzo che sicuramente non si aspettava una reazione di quel calibro. E fortuna che lei non disse sul serio ciò che stava pensando! Sei talmente bella che sarai sicuramente una brava mamma! Frasi da rimorchio che non hanno mai funzionato probabilmente. Tanto che ci volle veramente poco prima di… Ahio! Esclamò, colto alla sprovvista, con la testa che si mosse in avanti, mentre il suono del colpo rimbombò, forse sembrando addirittura comico a chi vedeva la situazione dall’esterno. Una mano andrebbe a muoversi verso il capo, proprio dove fu colpito, cercando di accarezzare un po’ il punto, piuttosto doloroso. Percepì una sensazione di calore in quel punto, sicuramente la pelle diventò anche rossa, ma non sembrò adirato con la ragazza. Mi dai un bacino così passa la bua? E continuò a fare l’idiota, col rischio di prendersi un altro colpo. Tutto meritato nel caso. Stai calma tesoro, dai che ce la facciamo! Non possiamo rifiutarci! Immagina tornare a casa e dire che non è andata bene perché dovevamo trattare con dei bambini! Sicuramente qualcuno li avrebbe potuti deridere, soprattutto lui che non si era mai dimostrato eccelso. Ah ecco, avevo capito male anche io! Così ti voglio cara, saremo una coppia fantastica! Assicurato! Con l’ultima parola rivolta verso i genitori, facendo loro anche un occhiolino che dovrebbe infondere sicurezza. Lo sperò almeno, perché la figura non era di certo eccellente per ora. Proverebbe a prendere il piccolo quando l’altra glielo passò, deciso a non farlo cadere ovviamente. Ci mancherebbe solo se iniziassero già con qualche bernoccolo. Rise un po’ nervosamente, provando a muoversi un po’, quasi a cullare il bambino che dovrebbe avere tra le mani. Inarcò appena il sopracciglio all’urlo della compagna. Eviterei gli urli o non penso che finisce di piangere la piccolina! Piccolo consiglio verso la Kunoichi, dato con estrema sincerità e tranquillità, anche se forse un po’ di panico iniziò a farsi sentire pure nella voce del ragazzo. Sbatté le palpebre diverse volte quando dovrebbe notare l’acqua uscire dalla bocca di… Hoshi! Cosa diav- Incredulo, sposterebbe lo sguardo tra il bambino e la compagna, speranzoso che quel bambino non si sia fatto nulla. Fu preso proprio alla sprovvista, tanto che per qualche secondo rimase addirittura immobile. Oddio, già è difficile con tre, ma da solo è ancora peggio… Sembrò cedere per qualche attimo, col sorriso che scomparì dal volto. Vieni qui che ti asciughiamo! Verso il bambino teoricamente bagnato. Prendimi un paio di asciugamani Hoshi! Occhiolino verso di lei, sperando che lo aiutasse almeno in quello, mentre provò a continuare a cullare la bambina, così che smettesse di piangere. Si farebbe aiutare anche dal piccolo più calmo, almeno per ora. Fortunatamente quel giorno passò tra un gioco e l’altro, anche con una buona cena nella speranza che si calmassero. Sì cara! Un sorriso più energico nel sentire la fanciulla che gli poneva quella domanda, occhi pieni di speranza. Chissà per cosa poi. Una notte insieme a una ragazza nella mia prima missione, un sogno! Era partito per la tangente ormai. Ascoltò comunque le “presentazioni” della compagna, ridendo un po’ nervosamente sui soprannomi, trasalendo un po’ all’occhiataccia che non comprese. Non ho capito esattamente cosa intendi con tecniche stupide e perché mi hai guardato così… Piccola pausa. Ma scusami per i nomignoli, eviterò di usarli allora. Fu evidente che ci rimase un po' male, ma sorrise ancora, senza dire altro riguardo alle parole della ragazza. Sospirò quando l’altra gli pose quella domanda, riflettendoci qualche istante. A me piace il freddo, parlare e stare in compagnia. Adoro l’alcool oltre al cibo e i peluche sono stupendi! Tutto entusiasta spiegò brevemente queste cose, provando a guardarla, ma senza aggiungere altro. Sospirò nel sentire quella idea. Dubito possa bastare in realtà. Sono solo quattro sciocchezze, non abbastanza per tutto il viaggio. Inoltre, credo che servirebbe a ben poco, hanno dei caratteri molto particolari da quel che ho capito. Si girò ad osservare i tre, un po’ dubbioso riguardo quella possibilità. Anche ubriacarli direi che non va bene, penso finiremmo nei guai… Ammise, senza effettive idee da aggiungere a quelle della compagna. Provò a dormire anche lui, sognando probabilmente di stare nel letto con la compagna, tanto da risvegliarsi felice praticamente ogni mattina. Nei giorni a venire, si impegnò drasticamente per provare a tenere calmi i bambini, facendo faticare il meno possibile la ragazza. Era pronto a giocare, cantare, ballare, fare loro il bagno, a tutto, purché di uscire “vittorioso” e fare una buona impressione davanti ad Hoshiko. Sì, principalmente ormai era questo il suo obiettivo. //Scusate il ritardo e quello che probabilmente non è un gran posto, ma è stato/è un periodo davvero super pieno di tante cose >.< // |