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view post Posted: 2/12/2018, 13:17     Missione 11C Mi pregherai di ucciderti - Missioni
Lama contro lama.
La battaglia infuriava mentre all'orizzonte delle oscure nubi avanzavano imperiose, i corpi si ammassavano da entrambe le parti e le grida strazianti di sofferenza e morte scuotevano sonoramente tra gli accampamenti ormai vuoti. Tutti i ninja ribelli consci dei loro limiti fecero affidamento alle parole di Sayuri per vincere la guerra, cosa che per alcuni non sembrò essere sufficiente a causa dell'inesperienza e della paura provata.
La ragazza doveva allontanarsi, o perlomeno aggiungere maggiore distanza fra lei ed i super soldati che gli si avventarono contro. Lo fece, per ogni passo una grossa sfera nera veniva scagliata dalle sue mani e colpiva puntualmente il proprio avversario, causandogli una delle peggiori morti che si potessero mai sperimentare.
I primi a bruciare furono i muscoli di braccia e gambe, il ninja colpito avrebbe avuto difficoltà a muoversi e si sarebbe trovato alla mercè dei propri nemici. Come se ciò non bastasse, nel caso in cui fosse stato abbastanza fortunato da esser lasciato in pace avrebbe dovuto fare i conti con l'energia oscura, che famelica scivolava lungo tutto il corpo del malcapitato, mangiandogli lentamente anche gli organi interni.


- Guardate! Possono morire anche loro, MOSTRATE I DENTI! -


Urlò lei a gran voce, nel provare a motivare quelli che erano i suoi "alleati", almeno per il momento. Non era molto interessata alla loro vita, ma più tempo si mantenevano sulle loro gambe e meglio era per lei, combattere da sola contro tutti quei super soldati sarebbe stato altrimenti utopico.
In realtà, la ragazza non si aspettava che l'energia oscura potesse avere un tale effetto su di loro, ampliato dagli strumenti che indossavano e su cui tanto facevano affidamento. La sorpresa nel vedere la morte così immediata dell'avversario fomentò ulteriormente il sangue della giovane, quest'ultima ribolliva di una rabbia famelica ed imprevedibile. Ad ogni soldato che andava al tappeto, Sayuri era pronta ad avventarsi sul prossimo con tutta l'energia che aveva in corpo, senza preoccuparsi di nulla, se non di distribuire morte sul campo di battaglia.
Spogliata di qualsiasi sentimento, la ragazza non riusciva a sentire le voci sofferenti dei ninja feriti ed ormai morenti al suolo. Il numero di coloro che esalavano l'ultimo respiro aumentava ma le loro parole si persero nel vento, forse qualcuno chiedeva aiuto ma nessuno poteva udirli, morti nell'assoluta indifferenza di chi era troppo preoccupato a pensare alla propria vita.
Così era la vita del ninja, probabilmente adesso lanciavano mille e più imprecazioni rivolte al cielo, ai Kami a cui nulla importava di loro e si beavano di quel tetro spettacolo. E chissà cosa pensava lo Shinigami a cui Sayuri era legata, sarebbe stato contento della sua piccola soldatina? Forse il giorno in cui scelse di donare a lei quei poteri ci aveva visto lungo, quanti altri avrebbero sfruttato come lui desiderava quel dono?


- Siete rimasti solo in quattro - si passò la lingua lungo l'arcata dentale superiore - Perchè non ve ne andate e mi lasciate parlare con il vostro capo da bravi cucciolotti? - Con un braccio fece segno ai due dalla sua parte di attendere pazientemente una reazione dei quattro, mentre con l'altra già caricava il prossimo attacco - Perchè volete morire per quel vecchietto? Lo fate per i soldi? O forse per la doppia pausa pranzo? - Fece sarcastica.



A loro la scelta, continuare a combattere e morire oppure darsela a gambe ma con la sicurezza di avere salva la vita. Sayuri non aveva tempo da perdere, prima raggiungeva quell'inutile vecchio e prima avrebbe potuto concludere la propria missione, con buona pace di coloro che si erano ribellati alla tirannia.
La ragazza trovava curioso il modo con cui era bastato accendere una flebile scintilla per rivoltare l'accampamento, lo scienziato non era affatto preparato per un attacco e ciò la diceva lunga sulle capacità del nuovo kage del suono...


- Dunque qual'è la vostra scelta? Vita o sangue? -



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Chiese nuovamente, mordendosi il labbro inferiore provocatoria. In caso in cui i quattro soldati avessero scelto di combattere Sayuri avrebbe scaricato le prime sfere sui due nemici più vicini, dopodichè si sarebbe allontanata dando l'ordine ai suoi compagni di fare lo stesso ed avrebbe caricato il secondo attacco verso gli ultimi due rimasti...

CITAZIONE
<ninjutsu a Lungo raggio non elementale> - Arte della Necromanzia - Erosione delle carni (Chk: 65) [int: +100]: Questa tecnica è la prima forma di manipolazione delle energie negative, altrimenti detto Yin. Sayuri ha scoperto questa sua capacità per puro caso, quando il fuoco della rabbia arde in lei e la voglia di combattere cresce esponenzialmente, è lì che un nuovo tipo di chakra (Nero) viene concentrato su entrambe le mani e portato alla punta delle dita, solo quando la carica d'energia sarà al massimo sarà possibile attaccare. In questo stato Sayuri spara dalle dita delle vere e proprio sfere completamente nere ma dalla consistenza simile alla gomma, una volta entrate in contatto con la pelle (Bruceranno la stoffa dei vestiti sino alla pelle come se fosse acido, se toccati) ne penetreranno i pori sino a raggiungere i muscoli del malcapitato, a quel punto il poveretto si sentirà bruciare il punto colpito, nei casi peggiori raggiungendo la carbonizzazione. Sarà possibile colpire in maniera efficacie ben due bersagli con questa tecnica. Causa Status Ustione [NON incanalabile in nessuna arma.]
view post Posted: 30/11/2018, 20:08     Chiudi gli occhi, apri la mano - Nel Villaggio
La tecnica del chuunin ebbe l'effetto sperato, aveva compreso che si trattasse di un illusione ancor prima di attivare la propria dojutsu. La domanda che si poneva Kazuto era però un'altra, e se quel sociopatico avesse nascosto un attacco reale all'interno della genjutsu? Sapeva che i ninja più abili erano in grado di trarre in inganno anche le menti più astute e poco ma sicuro non voleva farsi cogliere impreparato.
Grazie alle fiamme da lui evocate poteva essere abbastanza certo che nulla lo stesse davvero attaccando, tutto ciò che vedeva non esisteva ed il mondo reale lo attendeva all'esterno, così come anche il suo nuovo ed improvvisato Sensei.


- Devo esser sincero, sembra tutto troppo semplice. Un test del genere l'ho affrontato subito dopo aver sbloccato lo sharingan, non credevo che mi sarebbe stato riproposto -



Cercò di spiegare le sue ragioni allo sconosciuto. Diversi anni prima una donna che conosceva il suo grado di perversione lo mise seriamente alla prova. In quel frangente si presentò innanzi a Kazuto una ragazza bellissima e completamente nuda, le parti intime erano però nascoste accuratamente tramite l'utilizzo di una Genjutsu che il ragazzo dovette annullare, aiutandosi con lo Sharingan.
Dopo quell'esperienza Kazuto divenne un esperto in quel campo, si allenò giorno dopo giorno sino a quando non divenne uno dei migliori chuunnin nell'utilizzo delle illusioni.


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Va da se che affrontare quella prova non era di alcuno stimolo per lui, nel sapere che non era in pericolo rilassò i muscoli e chiuse lentamente gli occhi. Concentrato sul proprio corpo e sulle sensazioni che quest'ultimo inviava, il ragazzo si allontanò da quel mondo fittizio. Il cielo, quel lungo sentiero da varcare e le zucche biricchine, tutto venne spazzato via in un istante per far posto ad un calmo ed infinito bianco latte. Il luogo in cui si trovava era la stanza in cui si ritirava quando aveva bisogno di pensare e di concentrarsi, tutti i suoi sogni e le sue più grandi paure erano lì dentro ma era proprio in quel posto che si sentiva a casa..

- Adesso devo riprendere il controllo del mio Chakra, solo in questo modo potrò annullare l'illusione... Respira Kazuto, RESPIRA! -



Cercò di darsi forza e di rinvigorire la propria volontà mentre le rosse iridi si spalancarono, riportando l'Uchiha tra le innumerevoli zucche. Uno di quei frutti demoniaci pensò bene si vomitare sulla gamba del giovane per fermarlo, forse per controllarlo meglio in caso avesse tentato nuovamente di fuggire. Il liquido risultò denso, gelatinoso e caldo, non dei più gradevoli a prima vista ma svolgeva perfettamente il proprio lavoro.

- Torniamo al mondo reale... RILASCIO! -



Con tutta la calma e la concentrazione accumulati pochi istanti prima, il ragazzo cercò di liberarsi dalla genjutsu utilizzando una tecnica che li era molto familiare, la liberazione.

// Era tutto calcolato tranquillo, intendevo descrivere questa piccola scena XD
PS. non sò se si è capito, ma uso la tecnica della liberazione//
view post Posted: 26/11/2018, 00:32     Chiudi gli occhi, apri la mano - Nel Villaggio
Rimase lì immobile, in attesa di una risposta che tardò ad arrivare. Quel tombale silenzio dell'uomo nella casa risultò un pò come il rumore della lavagna graffiata da un paio di unghia lunghe ed affilate. Non disse altro il giovane Uchiha, si limitò ad attendere paziente un segno, qualcosa che gli dicesse se fosse realmente lui l'uomo in questione, ma soprattutto se l'avrebbe allenato come richiesto.
Alcuni lo chiamano fato, altri semplicemente fortuna -o sfortuna- ma in qualsiasi modo la si chiami Kazuto non aveva mai avuto molta fortuna con i Sensei, la stessa Akane si era dimostrata decisamente troppo severa, talmente tanto che venne ricoverato in ospedale con varie bruciature su tutto il corpo.
Difficile dire cosa bruciasse di più, se tutti i fallimenti perpretrati durante la sua seppur breve carriera ninja o se il fuoco a contatto con la pelle. Ricordi sbiaditi, un tempo in cui Kazuto era convinto di poter raggiungere i propri obiettivi con la forza di volontà, un sogno che lo rese ironicamente cieco davanti all'evidenza. Non avrebbe mai potuto raggiungere il livello della sua amata sorellina, la piccola genietta di casa Uchiha era sempre due passi avanti e quando Kazuto ne compieva uno risultava inconcludente. Come si poteva rivaleggiare contro un diamante grezzo? Certo, si poteva cercare di scalfirlo ma rimaneva la convinzione di non poter essere ugualmente forte e resistente.


Nessuno sa quanto duramente io mi sia allenato per poter essere un ninja migliore. Sono solo un chunnin e sulle mie mani già pende del sangue... Sangue di chi affidava a me la sua vita. Per loro, è solo per loro che continuerò a combattere, supererò ogni ostacolo a partire da.. ADESSO!



Nella sua mente scorrevano rapide le immagini dell'ultima missione compiuta, le era stata affidata la vita di due genin, due fratelli. Solo uno tornò a casa, il fratello fu costretto a vedere la sorella morire tra le sue braccia.. Era stata tutta colpa di kazuto... tutta colpa sua...
Strinse le mani in pugno il giovane Uchiha, pronto a superare qualsiasi prova l'uomo gli avrebbe frapposto sulla sua via. I sassi sotto ai suoi piedi iniziarono a vibrare a pochi millimetri da terra un pò come se un terremoto fosse in procinto di scatenare la sua ira. La strada che portava all'abitazione divenne via via sempre più lunga, metri dopo metri il chuunin si trovò a dover percorrere lunghi tratti anche solo per sperare di raggiungere la meta ormai lontana.


Che diavoleria è mai questa? ...Deve trattarsi di una genjutsu, eh va bene, allora SHARINGAN!



Richiamò una piccola porzione di chakra e la rivolse alle iridi corvine, queste ultime mutarono all'istante dipingendosi di un rosso sangue. Entrambi i tomoe neri fecero capolino rendendo il suo sguardo molto più aggressivo e minaccioso. Forse non era ai livelli dell'hokage, così come certamente non lo era di Ayumi -che già padronava in maniera efficace il mangekyou sharingan-, ma chiunque sottovalutasse il potere dello Sharingan avrebbe commesso un errore madornale, anche se si trattavano di due sole tomoe.
Proprio come le iridi del ragazzo anche il cielo sopra la sua testa si esibì in una strana metamorfosi, dapprima terso adesso sembrava voler essere un chiaro segnale dell'apocalisse.
Kazuto ci si sentì molto vicino, in quel posto non poteva fare affidamento su nessuno ed il modo con cui indietreggiò appena era un chiaro segnale di timore misto a confusione.


Woah!



Venne colto di sorpresa, la zucca vomitava con veemenza ai suoi piedi, in modo da bloccarlo sul terreno, piantato con entrambe le gambe lì, in modo che non potesse combattere il proprio destino.

Katon!



Richiamò a sè le fiamme con una facilità impressionante, evidentemente si era allenato molto per raggiungere un tale livello. In ogni caso, la sfida ebbe inizio e Kazuto cercò di schivare gli attacchi delle zucche facendo uso del proprio Chakra elementale, solo qualora vi fosse riuscito avrebbe potuto continuare la propria corsa verso l'abitazione dell'uomo..

//Aaaaallora, uso questa per schivare:

<ninjutsu elementale> - 火 - Katon: Propulsione - [Chk 90/150][Vel: +130/170] "Il ninja sputa un getto di fuoco altamente concentrato per schivare un attacco sfruttando la forza della combustione. Se l'attacco è ravvicinato, l'avversario verrà coinvolto nelle fiamme, subendo 15/25 punti ferita da ustione."


Dimmi se il post va bene così o se c'è qualcosa da modificare, a quest'ora sto un pò rimbambito xD//
view post Posted: 22/11/2018, 16:27     Missione 11C Mi pregherai di ucciderti - Missioni
Sayuri mancava di una qualità importante, la pazienza. Sin da piccola si era dimostrata essere un elemento alquanto instabile e che difficilmente poteva esser tenuto sotto controllo. Quel giorno all'accampamento avvenne l'irreparabile, forse a causa del suo sangue oscuro la ragazza pensò erroneamente di poter concludere in fretta il lavoro, in barba a nascondigli e false identità.
Purtroppo non aveva fatto i conti con una chiara e limpida realtà, se il dottore era riuscito in tutto quel tempo a soggiogare i ninja rimasti con la paura doveva pur esserci un motivo. Comprese di aver compiuto un errore di calcolo quando invece di esser spaventato, il genetista dipinse un sorrisetto quasi paterno sul suo volto, uno di quelli in grado di procurarti un brivido lungo la spina dorsale.
L'omone che poco prima si era ribellato ai soprusi del vecchio scattò rapido contro quest'ultimo, pronto a riversare tutta la propria rabbia su quel corpo pieno di rughe.

- Aspetta, mi serve vi... -



Cercò di richiamare prontamente l'attenzione del ragazzo, troppo tardi. Un pò come fa un toro, il ragazzo aveva corso con la testa bassa facendosi cogliere impreparato, quando si accorse dell'errore non ci fu più nulla da fare. Qualcosa, o per meglio dire qualcuno fermò la sua corsa.
Il dottore lo vide morire davanti ai propri occhi a causa di quelli che forse erano sue creazioni, dei soldati dall'aspetto decisamente più minaccioso ed equipaggiati di tutto punto. Il volto era coperto da un elmetto ed i guanti avevano una forma particolare, seghettata e quasi "meccanica" a vedersi.


- Dottore, dottore. Stai solo allungando la tua agonia, presto o tardi ti raggiungerò -



Replicò calma e senza alzare eccessivamente la voce, che l'uomo la sentisse o meno non aveva importanza, le bastava averlo virtualmente marchiato nella sua mente. Se forse prima avrebbe potuto evitare di ucciderlo, adesso la necromante era determinata a porre fine alla sua vita - non prima di aver scoperto le informazioni per cui era andata, ovvio -.
Pronta a vender cara la pelle, sguainò la propria katana dalla fodera e ne tenne con forza l'elsa, la prima ad esser attaccata dopo l'ordine del vecchio fu proprio lei, veloce come una pantera uno dei "soldati" si portò davanti a lei e cercò di colpirla con un pugno carico di chakra, fiamme e vento implosero su se stesse quando quello si andò ad infrangere contro la lama dell'avversaria, riuscita per poco a difendersi da quel feroce attacco.
La necromante però non era sola e pura follia, ma anche astuzia e velocità di pensiero in combattimento. Le iridi dorate andarono a fissare attente i guanti con cui l'uomo aveva ucciso il ribelle, gli stessi con cui adesso aveva cercato di farle del male...C'era qualcosa di strano e non solo nella forma, Di cosa si trattava?
Mistero, lei di oggetti ninja non ne capiva proprio nulla e non riuscì a comprendere il meccanismo di canalizzazione del chakra utilizzato da quei guanti, era però consapevole di dover portare il combattimento alle proprie condizioni o sarebbe capitolata in pochi minuti.


- Qualsiasi cosa succeda non lasciateli avvicinare e stategli alla larga, attaccateli a distanza e fate in modo di rallentarli! -



Diede subito indicazioni a coloro che decisero di stare dalla sua parte, contro un oppressore tiranno che minacciava la loro vita giorno dopo giorno. L'unico lato positivo in quella brutta faccenda fu che la necromante possedeva esattamente ciò che le serviva per liberarsi di quei soldati, così forti e baldanzosi da sembrare quasi arroganti nei movimenti.
L'energia oscura che le scorreva nelle vene era in grado di superare facilmente la stoffa e di penetrare nella pelle, le sarebbe bastato un solo colpo per uccidere un uomo normale, chissà se con quei soldati sarebbe stato lo stesso.
Lesta, la ragazza dalla chioma rossa fece alcuni passi all'indietro per allontanarsi dal suo avversario diretto. Sul palmo della mancina venne concentrato un chakra di colore nero, quando fu sicura di aver accumulato abbastanza energia la portò verso i cinque polpastrelli, andando a formare altrettante sfere nere pronte a bruciare dall'interno qualsiasi essere vivente toccato. In questo stato infatti, Sayuri spara dalle dita delle vere e proprie sfere dalla consistenza simile alla gomma, una volta entrate in contatto con la pelle - dopo aver bruciato la stoffa dei vestiti sino alla pelle come se fosse acido - ne penetrano i pori sino a raggiungere i muscoli del malcapitato, mangiandolo dall'interno.


- Distraeteli, io penserò al resto! -



La battaglia ebbe dunque inizio, chi avrebbe avuto la meglio?

CITAZIONE
//AAAAAAllora, sono di fretta e non ho riletto. Se ci sono errori grossolani dimmi che correggo, purtroppo devo uscire e non tornerò prima di stasera tardi!

In ogni caso l'idea è quella di far rimanere i ninja dalla mia parte a distanza per farli attaccare da lontano, indietreggeranno di volta in volta che i power ranger gli si avvicinano, Sayuri invece cercherà di allontanarsi ma quando non potrà farlo si difenderà con la katana usando codesta tecnica:

<taijutsu Ravicinata> - Stile della Precisione: Difesa Debilitante - (Stm: 4)(Def/Res: +40 +Int/2 +Bonus Arma) "Lo Stile della Precisione, a differenza del suo fratello, lo Stile del Sole, che presenta tecniche nettamente differenti fra di loro, è caratterizzato dall'esser composto da un unico, preciso colpo. Questo non deve essere portato con forza eccessiva, nè deve risultare brutale alla vista: gli adepti di questo Stile, infatti, amano dire che non è necessario un colpo spaventosamente forte per poter uccidere il nemico, ma semplicemente uno ben portato. La prima tecnica di questa scuola è ovviamente in linea con tale pensiero: sviluppata come prima, fondamentale protezione per i neofiti, nell'ottica che non fossero ancora in grado di attaccare il nemico direttamente, la Difesa Debilitante è composta da un unico colpo, sapientemente portato, il cui scopo è quello di deviare la traiettoria dell'attacco nemico, di qualsiasi portata esso sia, allontanandolo dal corpo dell'esecutore. Se l'attacco da parare è a vasto raggio o a raggio totale, si avrà un malus alla difesa di 20."


Ed attaccherà invece con questa, colpendo di volta in volta il power ranger che riterrà più distratto.

<ninjutsu a Lungo raggio non elementale> - Arte della Necromanzia - Erosione delle carni (Chk: 65) [int: +100]: Questa tecnica è la prima forma di manipolazione delle energie negative, altrimenti detto Yin. Sayuri ha scoperto questa sua capacità per puro caso, quando il fuoco della rabbia arde in lei e la voglia di combattere cresce esponenzialmente, è lì che un nuovo tipo di chakra (Nero) viene concentrato su entrambe le mani e portato alla punta delle dita, solo quando la carica d'energia sarà al massimo sarà possibile attaccare. In questo stato Sayuri spara dalle dita delle vere e proprio sfere completamente nere ma dalla consistenza simile alla gomma, una volta entrate in contatto con la pelle (Bruceranno la stoffa dei vestiti sino alla pelle come se fosse acido, se toccati) ne penetreranno i pori sino a raggiungere i muscoli del malcapitato, a quel punto il poveretto si sentirà bruciare il punto colpito, nei casi peggiori raggiungendo la carbonizzazione. Sarà possibile colpire in maniera efficacie ben due bersagli con questa tecnica. Causa Status Ustione [NON incanalabile in nessuna arma.]
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view post Posted: 15/11/2018, 12:27     Topic Centrale Addestramenti - Regolamento Vecchio
L'ultima volta che mi ha masterato non ci siamo trovati molto in sintonia (per dirla con un eufemismo),puoi consigliarmi qualcun altro? Tanto son poche battute essendo un addestramento.
view post Posted: 15/11/2018, 11:25     Topic Centrale Addestramenti - Regolamento Vecchio
AAA si richiede un cambio master per l addestramento di Kazuto.

Tuttocoso mi ha detto che non può continuare
view post Posted: 14/11/2018, 00:56     Chiudi gli occhi, apri la mano - Nel Villaggio
Ritrovata la lucidità dopo l'iniziale sorpresa, il giovane Uchiha si avvicinò alla casa di un non meglio precisato individuo. Che fosse lui l'uomo che addestrava i membri del proprio clan? Difficile da dire, tutto lasciava intendere che in realtà si trattasse di un piccolo contadino. Per intendersi, uno di quelli che mangia ciò che produce, piuttosto che venderlo per ricavarne qualche ryo.
In un movimento istintivo la mano di Kazuto raggiunse il retro della nuca ed andò a massaggiarla nervosamente, lo faceva sempre quando la situazione lo metteva a disagio o quando non sapeva come comportarsi.
Cosa fare? Di certo non poteva presentarsi così come se nulla fosse, in pochi apprezzavano l'idea di esser disturbati nelle proprie faccende, soprattutto quando per evitarlo vivevano lontano da ogni qualsivoglia forma di civiltà.

Dal camino sbuffava annoiata la casetta (in canadà cit. me xD), lasciando intendere che vi fosse qualcosa in pentola, forse uno stufato di quelle deliziose zucche che rimpinguavano il giardino. Le finestre erano davvero sporche, probabilmente l'uomo all'interno della dimora non si preoccupava molto della pulizia, non che ci si possa aspettare visite... non lì almeno.


Però, simpatico il tipo eh?



Commentò con fare sarcastico tra se e se quando lo sentì urlare rabbioso all'interno dell'abitazione, evidentemente ci teneva alla propria privacy. Con passo lento e cadenzato, il ragazzo dalla chioma corvina si diresse verso l'entrata senza mai titubare, nemmeno per un istante. Capiamoci, il pensiero di tornarsene a casa e mandare tutto a monte gli era venuto, poi il desiderio di diventare più forte e raggiungere la sua amata sorellina lo convinse a rimanere sui suoi passi.

- Mi chiamo Kazuto, Kazuto Uchiha. Gira voce che qui ci sia un uomo in grado di addestrare i componenti del mio clan, immagino che si tratti di te, o mi sbaglio? -



Chiese senza troppe cerimonie, erano sufficienti le continue reverenze ad Akane e ad alcuni Jonin, che si vantavano del loro titolo un pò come se fossero le rappresentazioni dei kami in persona. Attese nei pressi della struttura che l'inquilino si facesse vedere, curioso di sapere chi si nascondesse dietro quel vocione tuonante.

//Ti dico la verità, questo qui è stato un pò un post morto, non avevo la più pallida idea di cosa scrivere o.o Immagino sia un problema di post transitori xD//
view post Posted: 13/11/2018, 18:59     Missione 11C Mi pregherai di ucciderti - Missioni
- Sayuri... Sayuri Maeda. -

Sibilò nuovamente il proprio nome a denti stretti, facendo ben attenzione a scandire ogni sillaba in modo da farlo imprimere nella mente del vecchio scienziato. Poco le importava se avesse iniziato a far domande su di lei, in tal caso non si sarebbe fatta molti problemi per ucciderlo. In quanto kunoichi era a conoscenza di innumerevoli modi per recuperare informazioni, senza paura di sporcarsi le mani già rosse di sangue.
I due continuarono a camminare lungo il corridoio sino a quando non raggiunsero l'entrata principale, quella che portava alla carriola per il piano superiore. Giunti all'esterno una ventata d'aria fredda le si infranse contro le rosee gote, avvertendola che sarebbero passati solo pochi secondi prima che il poveraccio che trasportava morisse.
Lo mise lì, al centro di quella che sembrava una grande piazza da cui poteva esser visto da chiunque. Accorsero numerosi ad osservare quello "spettacolo" inumano, una dimostrazione di perfidia tale che anche la necromante iniziava a sentirsi un pò dispiaciuta per il poveraccio.


Rilasciò un sospiro rassegnato nell'udire il discorso del genetista, sembrava quasi voler provocare gli uomini ad attaccarlo, come se non aspettasse altro se non il pretesto per ucciderne altri.
Un orribile gioco che avrebbe portato ad un conflitto interno da lì a poco...


- Dottore -

Cercò di richiamarlo quando sembrava in procinto di minacciare senza troppi giri i suoi sottoposti, una mossa non troppo furba quando si è in là con gli anni e si ha una mandria di ragazzi inferociti pronti a farti a pezzettini. Possibile che fosse così stupido da non capire? La necromante alternò lo sguardo a più riprese tra il genetista e gli "spettatori", curiosa di sapere come sarebbe andata a finire, peccato che lei si trovasse proprio in mezzo.
Un uomo baldanzoso ed imponente si fece largo nella folla sfidando apertamente il genetista, evidentemente contrariato dalle condizione in cui verteva la carcassa dell'ormai ex-compagno di sventure. Fu quello il momento in cui il dottore le chiese di intervenire, mandandola avanti senza troppe remore.


- Mi piacerebbe farlo, davvero. Poi mi sono ricordata che non vi è nulla che mi dia la certezza che manterrete la vostra parte del patto, mio caro dottorino. -

Iniziò a replicare, sibilando velenosa come il più pericoloso dei serpenti mentre muoveva alcuni passi di lato, un pò come per dire "è un problema tuo". Sul volto della ragazza apparve un ampio e beffardo sorrisetto. Il suo carattere lunatico ed imprevedibile iniziava ad uscire a galla, si passò la lingua lungo il labbro inferiore e poi si morse leggermente quest'ultimo... Solo i kami sapevano cosa le frullasse per la testa in quel preciso istante.

- Sapete, mi sono fatta i miei calcoli e se c'è qualcuno in grado di darmi quelle informazioni qui dentro, quello siete sicuramente voi. Peccato, non siete abituato a mantenere il controllo sui vostri uomini, pensate che basti la paura quando invece è il contrario. - scosse il capo ed inspirò profondamente - Che ne dite se tanto per cominciare mi dite ciò che sapete su Ominio Kaguya? Datemi qualcosa e vi salverò la vita..-

//PLOT TWIST! Sò che non era la cosa più intelligente da fare, ma Sayuri è questa, la mia imprevedibile pazzoide xD //
view post Posted: 18/9/2018, 22:04     buonasera - Benvenuti
Vieni a Konoha, ti mostro la stanza dei giochi cit. XD
view post Posted: 18/9/2018, 00:30     Missione 11C Mi pregherai di ucciderti - Missioni
La ragazza non potè non domandarsi chi fosse a capo dell'intero accampamento. Da quel che aveva capito Yo Saito era deceduto durante il colpo di stato ad Oto, pochi furono i sopravvissuti che ancora gli erano fedeli e tra questi vi era quel pazzo di un genetista. Spazzò via dalla mente quel pensiero e tornò a focalizzarsi sull'obiettivo della missione: Ucciderlo o catturarlo, per poi prendere tutte le informazioni possibili su Ominio Kaguya.
Sarebbe stato difficile fargli abbassare la guarda in modo che si fidasse di lei, da quel poco che aveva visto quel tipo era più paranoico del Taisho.


Nostalgia? Non fate l'errore di credere di sapere come mi sento, nessuno ne sarebbe in grado, mai. Ho delle questioni irrisolte con loro e mi piacerebbe fare due chiacchiere.



Replicò mostrando un ampio sorriso a trentadue denti. L'espressione sul suo volto non era quasi umana, guardarla in quel momento sarebbe stato come trovarsi innanzi al demonio in persona, solo i cieli sapevano cosa le passava per quella testolina.
Non era mai stata una tipa molto tranquilla, le missioni di spionaggio ed assassinio silenzioso non eran per lei, "Vai in quel punto, uccidi quello, distruggi quell'altro - il tutto alla luce del sole". Ecco ciò in cui lei era dannatamente brava e che amava fare.


Davvero? Questo è peccato. Il villaggio del suono è un luogo ove si possono incontrare diverse personalità. Hiroki ad esempio fu colui che mi "reclutò" quando ancora vagavo in questo mondo, senza una dimora da poter chiamare casa, ma libera come un uccellino che ha appena spiccato il volo.



La sacerdotessa della morte arricciò il naso in una smorfia. Il genetista non le era di nessun aiuto, uccidendolo avrebbe completato la prima parte della missione, ma come poteva esser sicura che dicesse la verità? Entrambi si osservavano con sguardo indagatorio mentre continuavano il percorso lungo il corridoio, quasi a volerne sondare la mente per capire se l'altro stesse dicendo la verità.

Tramite la vostra posizione privilegiata sono sicura che riuscirete a trovare le informazioni che cerco. Mi fareste un grande favore ed inoltre mi impegnerei a ricambiare divenendo i vostri occhi e le vostre orecchie fuori da qui.. Sapete, fuori la gente chiacchiera, di solito tendo ad estraniarmi dal mondo ma potrei portarvi altri traditori, o presunti tali, persone a cui poter riservare lo stesso destino di questo poveretto.

Meglio ancora, potrei farvi da guardia del corpo in caso qualcuno perda la testa... La disperazione è una forte emozione, in grado di costringere le persone a gesti inimmaginabili. Non so come potrebbero reagire i ragazzi quando vedranno come avete conciato questo qui, saranno sicuramente spaventati di fare la stessa fine.


Terminò così la propria proposta al vecchio, l'idea di fare un patto con lui non le piaceva, ma che alternativa c'era? Hideyoshi non aveva parlato di un intero accampamento pronta ad attenderla, tutto ciò che fece fu mostrarle un punto sulla mappa, dirle di uccidere un uomo e trovare informazioni su un altro. Per quel che ne poteva sapere chiunque avrebbe potuto essere in possesso di quelle informazioni e più il tempo passava, più possibilità c'erano di essere scoperta.

Spero che l'accordo sia di vostro gradimento..



CITAZIONE
Perfetto! Grazie ancora per aver accettato.
Sayuri Maeda è il classico personaggio CAOTICO MALVAGIO, in quanto tale il suo comportamento è "particolare" ed imprevedibile. Cercherò di non farle fare una brutta fine, ma senza snaturarla. Augurami un in bocca al lupo!


Edited by .Ko - 18/9/2018, 19:45
view post Posted: 11/9/2018, 17:57     Topic Centrale Role - Regolamento
CITAZIONE (~ErudaJibriru @ 11/9/2018, 11:36) 
Se lui non ha nessun problema ad avermi come master lo prendo io, che non ho problemi a masterarlo. È una C come le altre del resto. Vi chiedo solo un po' di tempo per smaltire i post che devo fare, ho casini pure irl.

Perfetto! Grazie Elda a buon rendere.
view post Posted: 10/9/2018, 12:52     Topic Centrale Role - Regolamento
Phoenix ha detto che non può prendermi, a chi posso chiedere?
view post Posted: 7/9/2018, 21:17     Topic Centrale Role - Regolamento
Eccomi qua, sono ufficialmente tornato ed ho postato in missione dal mio secondo pg. Unico problema non riesco a trovare il master, credo che possa aver lasciato il forum. Ecco qui:

https://gdrnarutouniverse.forumcommunity.net/?t=60176091

Se qualcuno fosse disposto a sostituirlo, mi dica pure!
view post Posted: 7/9/2018, 21:14     Missione 11C Mi pregherai di ucciderti - Missioni

Un meccanismo di difesa presuppone che vi sia qualcosa da cui difendersi.


Schioccò la lingua contro il palato, quieta ma mai domata del tutto. Non aggiunse altro, attese invece che fosse il vecchio a farle strada all'interno del laboratorio. I due percorsero un lungo corridoio con diverse celle, inquietantemente simili a sportelli di un frigorifero, non di quelli normali bensì di uno quegli aggeggi spesso usati da ristoranti.
Non aveva un naso molto sviluppato eppure c'era qualcosa nell'aria che quasi la portò a starnutire - istinto che aveva prontamente trattenuto con tutta se stessa-. Si fermarono nei pressi della cella numero quarantanove, la "Cella della sintesi" o almeno così l'aveva chiamata il genetista. La bella rossa rimase in un religioso silenzio in un luogo in cui anche i muri sembravano parlare, troppo perfetto ed inquietante al tempo stesso, non vi era alcun dubbio... Quel vecchiaccio era veramente uno dei collaboratori di Saito.
La portella della cella venne aperta e le fu mostrato uno spettacolo raccapricciante, persino per una come lei. All'interno vi era un uomo -o per meglio dire ciò che ne rimaneva.- spogliato di tutto ciò che lo rendeva tale, ridotto a mera poltiglia di carne e poco altro. Dubitava che potesse anche solo pensare...


Occhi per guardare la faccia raggrinzita del proprio macellaio;
Orecchie per sentirne bene le velenose parole;
Braccia e mani in modo da poter mettere quest'ultimi attorno al collo scavato;
Gambe per poter correre più lontano possibile;
Reni, pene, polmoni e tanto altro...



Nulla venne risparmiato, quel pazzo di un genetista aveva preso tutto ciò che poteva ed anche di più, tutto questo per cosa? Un esperimento forse? Divertimento? Ci pensò per qualche istante ma la risposta era difficile da trovare, non era neanche del tutto sicura che avesse usato l'anestesia.

Ciò che avete compiuto è incredibile, nemmeno Yo Saito in persona sarebbe riuscito a fare altrettanto.



Si complimentò con lui fredda come solo lei poteva essere, la vista dell'esperimento numero quarantanove l'aveva sconvolta ma cercò in tutti i modi di non mostrarsi debole o spaventata. Era da sola con il suo obiettivo, non doveva far altro che ucciderlo e recuperare i documenti, poi sarebbe potuta scappare senza lasciar traccia alle sue spalle. Qualcosa la bloccava dal compiere l'atto tanto atteso, i piedi rifiutavano di muoversi e le braccia rimasero rigide come un pezzo di legno.

Un brivido lungo la schiena le confermò ciò che pensava, il suo corpo temeva di poter fare la stessa fine del poveraccio, attaccato a chissà quali macchinari. La prospettiva di poter morire di dolore non la sconfinferava più di tanto, diciamo solo che non era nel podio tra i suoi preferiti "Modi per visitare l'inferno".
Si era fatta una certa idea di come sarebbe morta e nessuna di queste contemplava l'essere scuoiata viva e fatta a pezzi... E pensare che si lamentava di poter affogare in mare!


Fatico a credere che possa pensare, è molto più probabile che quest'uomo sia già morto da un pezzo... In ogni caso, farò come dite..



Assicurò convinta, chinando leggermente il capo in segno di rispetto e pronta a percorrere nuovamente quel corridoio. Fu ben attenta a trattare con delicatezza l'esperimento tra le sue mani in modo che non morisse biologicamente in modo da non scatenare la furia del dottore. Quello era un buon momento per parlare di Onimio Kaguya, magari buttare il suo nome insieme a quello di altri shinobi di Oto avrebbe aiutato.
Poteva unire l'utile al dilettevole, chiedere informazioni su coloro che l'avevano umiliata in quegli anni di prigionia e magari ucciderli, se vi era abbastanza tempo.


Dottore, forse potreste aiutarmi a capire cosa sia successo ad alcuni Shinobi di mia conoscenza, ormai non li vedo da molto tempo.. Si tratta di Keigai Shishi, Hokane Kandori, Hiroki Hyouga, Hana e Onimio Kaguya. Sapete nulla al riguardo?



La maggior parte di quei nomi era di gente che avrebbe ucciso molto volentieri e di cui effettivamente non sapeva più nulla, l'unico che poteva aiutarla in merito era lui, l'ultimo collaboratore di Saito...
view post Posted: 20/11/2017, 15:16     [Konoha] Topic Assenze - Villaggio della Foglia
Avviso di assenza a tempo indeterminato. Devo ritagliarmi prima un attimo di tempo per poter andare avanti con entrambi i pg!
1422 replies since 27/3/2012