Posts written by Hanabi!

view post Posted: 1/3/2014, 17:03     Chi se ne vuole andare via dal forum - Off-Topic
Ma sottolineo il "se ben ricordo", perché appunto ho avuto ben poche occasioni di usare internet e avendo oltretutto cambiato gestore del telefono nn ho mai neanche avuto il 3g fintanto che nn ho rimesso piede sullo stivale!

Mi informerò più in la, quando deciderò se tornare a ruolare! =P Come al solito nn mi piace stressare chi di dovere appena riappaio, gli lascio sempre un periodo di tregua bonus per raccontarci che è successo mentre ero in esilio sull'isola! <3 Ihih
view post Posted: 1/3/2014, 16:48     Chi se ne vuole andare via dal forum - Off-Topic
:nono: Sono rozzi e sporchi... Un po' come... Dei barbari!!! Ahahahah Stranamente invece coi crucchi mi ci trovo molto bene!!!

Surfisti ancora nn ne ho conosciuti, a Melbourne nn se ne vedono, ma intorno al 15 aprile dovrei cominciare il tour della east coast e saprò dirti qualcosina in più! Ahahahah

Qui nn ci sono neanche i corvi (per questo l'ho scelta come meta xD) e neanche gli scoiattoli! XD Nei parchi solo pipistrelli giganti e opossum! Ahahahah

Riguardo alla mia piccola cuoricina, ancora nn mi sono informata, ma se ben ricordo avevo detto al nostro master che avevo problemi di connessione sull'isola (quest'anno nn l'ho praticamente avuta) e di andare avanti con voi lasciandomi "indietro"! Mi informerò cmq! xD
view post Posted: 1/3/2014, 15:10     Chi se ne vuole andare via dal forum - Off-Topic
Angyyy-gy-gy!!! :*** <3<3<3<3<3 Andiamo a riprenderci i tuoi occhiiiii!!! :( Che è successoooo??? :(

Io sto a Melbourne cmq, dimmi dove sta lui, così vedo di stargli alla larga!!! Ahahahah E alla stesso tempo, Karen, sei la benvenuta quando vuoi raggiungermi!!! <3<3<3 Ahahahah

Tatsu, io son scappata dall'altra parte del mondo apposta per fuggire dalle grinfie di Yo Saito! Ahahahah Dovresti capirmi! Ahahahah Cmq per la spada, fuso orario permettendo, nn c'è nessun problema, ma dovrai postare unicamente in inglese u.u Ahahahah

Mi mancate tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! E questi anglosassoni son tutti antipatici e strani Silvio! Ahahahah Anche se son un gran bel paese di festaioli! Ahahahah
view post Posted: 27/5/2013, 18:21     Watashi 26C - Elementare - Contro la Progenie!


Era stata dura, ma sembrava esser riuscita a superare, nonostante qualche piccola pecca a giudicare dalle espressioni dei compagni, il primo round alla scoperta delle relazioni sociali. Nonostante tutto era riuscita a districarsi egregiamente, la forza di Konoha era la cooperazione dei sui shinobi, l'unità e in cuor suo, anche lei sapeva di dover onorare quella tradizione. Ognuno di loro aveva il suo compito e tutti sembravano esser d'accordo che non vi era altro tempo da perdere in chiacchiere. Kazuto, con uno strano sorriso scaturito dalla reazione di Shiho, fu il primo a lasciare la tenda, congedandosi con un semplice gesto e diretto alla tenda dello stato maggiore. Tatsumaru stava aspettando di lasciare l'ufficio del contabile con lei per cominciare le indagini e al tempo stesso che, quella che si rivelò effettivamente la sua fidanzata, partisse a sua volta per raggiungere i burattinai di cui, Yukiko, ancora non riusciva a fidarsi. Il loro fu un saluto dolce, che lasciò perplessa Shiho... Stava appena cominciando a scoprire l'amicizia, se tutto fosse andato per il verso giusto, e quell'effusione di amore, a suoi occhi, fu... Curiosa. Non aveva mai avuto modo di conoscere questo sentimento in prima persona e l'unica coppia che conosceva erano i nonni. Chissà se anche il padre, un tempo, era stato capace di tanta dolcezza con la mamma. Per qualche istante, la piccola Yamanaka perse la concezione dello spazio e del tempo, persa in quel pensiero, ricordando il calore che aveva provato al cospetto di quell'angelo di porcellana. Aveva sempre visto quel sentimento come una debolezza, non lo aveva mai concepito o desiderato provarlo, d'altronde ai suoi giovani occhi tutti i maschi erano dei pervertiti, perché legarsi ad uno di loro? Conosceva l'amore per sentito dire, ma nella sua mente lo aveva sempre visualizzato come un "virus", un sentimento certamente forte, ma destabilizzante, pericoloso, capace di cambiare le persone, di offuscare le menti. Non le era mai piaciuto, ma in quel momento, osservando Yukiko e Tatsumaru, provò tenerezza per loro, erano veramente... Belli insieme. Improvvisamente però, una voce inaspettata ruppe con violenza quel momento di armonia interiore: Kazuto. Persa nei suoi pensieri, si era quasi dimenticata delle ricetrasmittenti e quel gracchiare la colse di sorpresa, facendola sobbalzare. Mentre cercava di non perdere l'equilibrio, la voce dell'Uchiha giunse chiara alle sue orecchie, surriscaldando quell'Io che aveva cercato di contenere fino a quel momento: era inaccettabile!

- Ma seei stuuupidooo o cosa?! Non mi ero sbagliata sul tuo conto, brutto pervertito! Appena ti becco te la faccio passare io la voglia di fareee il furbooo! -



|Ahahah Kazuto è definitivamente il miglior compagno che ci potesse capitare! Ahahah Geniale! Ahahah|



(Brutto pervertito, appena gli metto le mani addosso, lo uccido!)



|Ahahah Un attimo fa eri così affascinata da questi due, potresti provare pure tu! Ahahah|



(Stai zittaaa! A me certe cose fanno schifo!)



- NON PASSO PROPRIO UN BEL NIENTE E CHIUDO!!! -



Paonazza in volto non era stata in nessun modo capace di contenersi questa volta, strappandosi istintivamente la ricetrasmittente dall'orecchio e portandola alla bocca quasi come se in questo modo Kazuto avrebbe potuto sentire meglio i suoi strilli. Per qualche istante fissò ancora la radiolina, furente, per poi ricordarsi di essere ancora in presenza del contabile e dei due compagni. Al nervoso si mischiò un nuovo e leggero imbarazzo, che però, visto il precedente, evitò di mostrare questa volta. Con un suono gutturale, quasi a voler mettere un bel punto a quella faccenda, si girò di scatto verso l'uscita della tenda. Aveva già avuto a che fare con sbruffoni prima di quel momento, partendo dall'accademia, fino ad arrivare allo Hyuga dell'Eremo dei Molluschi, ma quel Kazuto superava sicuramente tutti. In pochi erano riusciti a farle perdere veramente il controllo, soprattutto in missione o sul campo di battaglia era capace di rimanere lucida, di non lasciarsi andare alle provocazioni, fintanto che queste non sforavano nella sua concezione dei maschi. Gli insulti non la colpivano più tanto, ma le avance, bé quelle erano tutt'altro discorso! Stese le braccia lungo il i fianchi, tese e rigide, cercando di riprendere il controllo e scordarsi di quelle parole, ma sentiva le mani che le formicolavano. Chiuse nuovamente i pugni. Sicuramente Kazuto avrebbe pagato caro quell'affronto, era un qualcosa che Shiho non riusciva a tollerare. Yukiko lasciò a sua volta tenda e Tatsumaru, in qualche modo intimorito dalle pieghe che lo sfogo di Shiho avrebbero potuto prendere, cercò di riportare timidamente la sua attenzione alla missione. La giovane kunoichi tirò un lungo sospiro, cercando di cacciare il nervoso e magari conservarlo per quando si sarebbe trovata nuovamente Kazuto fra le mani. Per quanto si sentiva la faccia bollire, non si sarebbe sorpresa se dalle orecchie le fosse uscito del fumo, quindi decise di rispondere al compagno dandogli ancora le spalle. Avrebbe avuto modo di rifarsi, ma in quel momento, effettivamente, doveva rimanere con la testa sulla missione.

- Hai ragione Tatsumaru, scusami, andiamo pure! Meglio metterci al lavoro! Quando lo becco... -



view post Posted: 17/5/2013, 18:04     [Konoha] Censimento Maggio - Villaggio della Foglia
- Shiho Yamanaka [Hanabi!] - [Conto!]
Rango: Genin
Clan: Yamanaka
Lavoro: Fabbro/Master
Impegnata in: Missione 26C - Elementare. [Link!]
view post Posted: 17/5/2013, 17:59     Watashi 26C - Elementare - Contro la Progenie!


Un furto che a quanto pareva, alla luce delle ultime rivelazioni, non era poi così grave, una chiave che non girava nella cassaforte per la quale era stata appositamente creata, nessuno a far da guardia a quella tenda... Lentamente nella mente di Shiho cominciò a farsi spazio l'idea che, dopotutto, forse, Kumiko non aveva avuto tutti i torti ad abbandonare quella situazione per "conservare" il suo tempo per qualcosa più utile da fare! Aveva raggiunto il campo base vogliosa di mettersi alla prova, di recuperare il tempo perso, ma tutta quella situazione cominciava a farla sentire proprio come si era sentita pochi minuti prima la sua compagna di avventure. Così come il caso perdeva sempre più di importanza, anche nella mente della piccola kunoichi cominciava a scemare gradualmente la concentrazione. Sbuffò, poggiandosi posteriormente con entrambe le mani alla scrivania sulla quale aveva risposto le ricetrasmittenti, cercando di evitare il più possibile gli sguardi dei compagni che, a turno, accolsero ringraziandola il suo dono. Quella storia, quella "missione", cominciava a renderla nervosa e il commento di Kazuto non aiutò sicuramente in questo senso. Era già difficile cercare di contenere il suo carattere, seguire i consigli dei Nonni, era sempre stata chiusa, severa con i suoi coetanei come lo era con se stessa e quella battutina, per quanto innocente, la fece cadere per un attimo quelle limitazioni che si era imposta. Di scatto si girò verso l'Uchiha, lo sguardo secco, un sopracciglio inarcato. Se i suoi sforzi la rendevano "buffa" ai suoi occhi, allora preferiva non ascoltare i consigli della Nonna!

- Hai per caso voglia di "arrossire" pure te...? Perché sei sulla strada giusta! -



- Ahahah Quel tipo sarà sicuramente in grado di darmi delle belle soddisfazioni! Ahahah -



(Sempre se non lo uccido prima!)



|Ahahah Meno male che c'è lui, altrimenti qui si che sarebbe una noia mortale! Ahahah|



La risposta della piccola kunoichi fu secca e diretta, accompagnata dallo scrocchiare delle dita della mano destra che si era portata di scatto in quella sinistra. Ancora indignata, Shiho alzò il musetto indispettita, per poi portarsi sulla soglia della tenda e guardare distrattamente il via vai al di fuori di essa per cercare di calmare il suo vero caratterino che stava per liberarsi del tutto dell'etica che si era ripromessa di seguire. Doveva rimanere calma, lo sapeva, ma fra le parole del pelato e il cercare di comportarsi come non era, il tutto risultava molto più difficile di come lo aveva immaginato. I compagni, nel frattempo, sembravano riuscire a concentrarsi ancora bene, continuando a seguire fili logici che ormai erano assenti nella mente della Yamanaka. Yukiko si sarebbe occupata dei burattinai, ma dall'altra parte continuava a non fidarsi del tutto di quell'alleanza. Di nuovo nella mente di Shiho tornarono a balenare le parole della yōkai, parole che dipingevano quell'accampamento, quei ninja, come deboli nella fiducia, prede di eventuali "pesi" del passato. Il tutto era inammissibile per lei, palesemente una debolezza troppo grande per quelli che erano i suoi ideali, un qualcosa che la tormentava dentro, le faceva rigirare lo stomaco! Ancora una volta, seguendo quelle parole, quella guerra le sembrava persa in partenza, troppo lontana da quella che nella sua immaginazione era la forza degli shinobi... Che Kumiko avesse veramente ragione? Certo, lei per prima poneva i Kami al di sopra degli esseri umani, ma al tempo stesso non aveva mai perso la voglia e l'orgoglio di appartenenza, la speranza nei suoi simili!

- Yukiko, io e te siamo sicuramente le più adatte per "interrogare" qualcuno, grazie alle nostre doti sensitive innate, però... Certo, la storia è piena di tradimenti, ma allo stesso partire troppo prevenuti sarebbe un'errore a mio parere! Forse è proprio questo che vuole Watashi! Farci dubitare gli uni degli altri per distruggerci dall'interno, per renderci deboli! Dobbiamo stare attenti a non lasciarsi offuscare troppo da questo pensiero... -



|Siete deboli... Siete umani! Ahahah|



(E tu oggi sei fastidiosa almeno quanto Watashi! Si vede che siete della stessa pasta!)



|Che poco gentile che sei! Dopo tutto quello che ho fatto per te, accumuni la mia filosofia alla sua! Ahahah|



(Dammi tregua almeno per questa mezz'ora, te ne prego!)



|Solo se mi porti a mangiare! Ahahah|



Con Yukiko che si sarebbe occupata dei burattinai, a lei non rimaneva che pensare alla guardie o agli abitué della zona. Sicuramente i secondi sarebbero stati più adeguati alle sue abilità da sensitive, non essendo inclini a nascondere le proprie emozioni come invece erano addestrati a fare gli shinobi e la domanda di Tatsumaru fu sicuramente utile in questo senso. Ritrovando parzialmente la concentrazione, Shiho tornò a rivolgersi verso i compagni nella tenda, senza privarsi del piacere di lanciare un'occhiatina fulminante a Kazuto per ribadire il suo disappunto, per poi raggiungere la scrivania e riporre al suo posto il piccolo rotolo ormai vuoto. A sua volta si sistemò la ricetrasmittente e, dopo un piccolo briefing mentale per assucurarsi di non dimentare niente, si riportò nuovamente all'ingresso, per poi rivolgersi al Senju. Sentirgli addosso il suo chakra era ancora qualcosa che la faceva sentire strana, ma chissà, forse anche quello era stato un incentivo da parte di Nonno Mitsuo a trovarsi degli amici.

- A me e a te penso che tocchino le testimonianze di tutti quelli che frequentano la zona! Io preferirei occuparmi dei commercianti e lasciare a te le guardie. Questa tenda non ne aveva nessuna, ma sicuramente in giro ci sarà qualcuno di ronda in questo settore. Se avessero visto qualcosa di sospetto o comunque al di fuori delle righe, per quanto "innocente", credo che sia importante da insirire nel rapporto! -



|Ci sarò un chiosco di yakiniku da queste parti? Ahahah|



Aspettando la risposta del compagno, i suoi occhi smeraldini andarono a posarsi nuovamente, socchiusi in due fessure, sull'Uchiha a petto nudo. Voleva con tutta se stessa cercare di onorare la promessa fatta alla nonna, ma quella battutina continuava a ronzarle in testa e, sicuramente, non gliel'avrebbe fatta passare liscia! Era intento nel cercare di far entrare la chiave nella serratura, ma il tutto sembrava stranamente impossibile. Nella stanza erano già state fatte diverse ipotesi, tutte plausibili, ma ancora nessuna certa e, secondo la suddivisione dei ruoli che la Yamanaka stessa aveva suggerito qualche minuto primo, l'Uchiha non avrebbe avuto molto da fare, motivo in più per sfruttare anche le sue doti. Prontamente il genin aveva già preso ad analizzare con lo Sharingan la serratura, ma sicuramente quell'analisi sarebbe stata più consona a qualcuno che avesse avuto avuto conoscenze in materia, la cosa più logica sarebbe stata lasciare quel compito a Yukiko quindi e cercare di scoprire se quella chiave era stata in qualche modo sostituita o meno.

- Tu... Visto che ti piace tanto giocare con quella chiave, potresti andare nella tenda dello stato maggiore, a controllare se hanno ancora la loro o se combacia con questa... Magari nonostante tutte le premure, la nostra è stata veramente sostituita o comunque in questo modo, confrontandole, potresti capire se questa è rotta, scheggiata o che so io... -



|E se lo portassimo a mangiare con noi? Ahahah|



(Neanche se fossi posseduta da Watashi in persona!)




EDIT: figuraccia xD




Edited by Hanabi! - 18/5/2013, 14:25
view post Posted: 6/5/2013, 17:03     Watashi 26C - Elementare - Contro la Progenie!


La situazione, anziché cominciare a diventare più chiara, si intricava sempre più. L'ometto paffuto, finalmente, aveva recuperato un po' di compostezza, cominciando a collaborare e rivelando l'entità degli oggetti trafugati. Registri di entrate e uscite, di denaro, equipaggiamenti e shinobi. La stanza sembrava in ordine, nessun segno di lotta, la cassaforte intatta... Chiunque si fosse intrufolato, doveva essere qualcuno che godeva di fiducia all'interno del campo base o veramente abile nell'occultare i propri spostamenti. Nel suo limbo spirituale, Shiho smise di guardarsi intorno, concentrandosi sui propri pensieri. Intorno a lei i suoi compagni cominciarono a formulare teorie, pianificare mosse, additando come possibili responsabili chi Watashi in persona, chi i suoi seguaci, chi ipotetici alleati corrotti da sentimenti contrastanti verso il proprio villaggio. Non essere in possesso del suo corpo cominciava a pesarle, tutto era più difficile senza la libertà di agire, tutto era più lontano e presto avrebbe dovuto inevitabilmente riprendere il controllo.

- Un luogo così importante, di un'alleanza così importante, lasciato incustodito e alla mercee di chiunque... Bella roba! Nessuno era stato assegnato a guardia di questa tenda? Ahahah -



(Evita di ridere, la situazione è più che seria! Presto mi servirà nuovamente il mio corpo... Non posso lavorare in queste condizioni!)



|Immaginavo... Anche se non riesco veramente a capire perché tu ci tenga tanto ad appartenere a quest'alleanza di incapaci... Voi umani... Se qualcosa ha un valore, bisogna saperlo proteggere... Sono a dir poco basita dalla vostra incompetenza!|



(Non posso darti tutti i torti in effetti, ma non possiamo trarre conclusioni senza avere almeno un'idea di come sia stata la dinamica del furto... Magari le guardie c'erano... Magari la dinamica è totalmente differente da come la stiamo vedendo ora e il furto era inevitabile...)



|Sinceramente, a mio parere, siete un'alleanza di incompetenti... Se Watashi è stata in grado di entrare nel cuore del vostro tempio e prendere liberamente ciò che voleva, non avete molte speranze di vincere! Per non parlare dell'ipotesi della tua amica, che dipinge una scenario ancora peggiore... Non perdiamo tempo qui ed andiamo a cercare un'altra arma per i fatti nostri, un nuovo potere come quello acquisito dal patto con i Molluschi!|



(Ho una missione Kumiko-Sama! Dobbiamo riporre fiducia nell'alleanza, altrimenti noi per prime saremo alla stregua degli esseri umani che tanto disprezzi...)



|Riprenditi il tuo corpo già da subito allora... Mi irrita dover mettere il mio tempo a disposizione di una manica di incompetenti! Che destino che mi è toccato... Ricordati le ore che mi son avanzate, le sfrutterò più in la, per qualcosa di più interessante!|



Un piccolo brivido, quasi impercettibile, scosse per intero il giovane corpo della kunoichi, era di nuovo lei in possesso del suo contenitore ora. Gli occhi tornarono i suoi, di nuovo chiari, ma allo stesso tempo meno vispi, più spenti. Subito mosse qualche passo verso la cassaforte, con la mente persa fra le ipotesi dei suoi compagni e le parole forti di Kumiko. Per quanto ora la guardasse con più attenzione, tutto sembrava perfettamente in ordine come aveva precedentemente constatato attraverso lo sguardo distratto della Kami. Tutta quella situazione era un gran bel grattacapo. Le domande poste dallo shinobi a petto nudo erano sicuramente un buon punto di partenza, le ipotesi di Tatsumaru e Yukiko, tutte possibili. Se c'erano delle guardie, magari avevano rivelato qualche movimento almeno inusuale, mentre dei burattinai, ammesso che ce ne fossero presenti al campo base, avrebbero potuto confermare se la cassaforte fosse stata aperta oppure forzata. Certo, se come diceva Yukiko, questi ultimi fossero stati veramente coinvolti, il loro giudizio avrebbe potuto depistare le loro indagini, ma dall'altra parte era tutto quello che avevano. Yukiko, inoltre, sembrava convinta del fatto che non ci fosse Watashi dietro tutta quella faccenda. In qualche modo le parole della compagna le ricordavano il discorso fattole da Kumiko qualche minuto prima. Ognuno sembrava avere visioni diverse della situazione, per quanto vicine l'una all'altra, opinioni proprie e questo, secondo la kunoichi, non avrebbe aiutato le indagini. Il loro fine ultimo, dopotutto, era un rapporto e, sempre secondo come Shiho vedeva il tutto, sarebbe stato più opportuno e utile mettere tutte quelle congetture da parte, ma allo stesso tempo sfruttarle a loro vantaggio. Ascoltò le parole di tutti in silenzio, soppesandole e cercando le maniere giuste per esprimersi a sua volta. Nonna Ayako, così come Nonno Mitsuo e i suoi fratelli, la rimproveravano sempre per il suo modo di rapportarsi con i suoi coetanei e la giovane kunoichi si era ripromessa di migliore sotto questo punto di vista, soppesando le sue parole. Tirò un lungo sospiro, quindi si girò verso i compagni, accompagnando le sue parole con degli ampi gesti.

- Senza offesa, ma secondo me stiamo un po' perdendo di vista quello che è il nostro compito. Non tocca a noi, almeno per ora, indagare sul responsabile, dobbiamo solo mettere insieme più indizi possibili e disegnare un'eventuale dinamica, un rapporto. Tutte le vostre ipotesi possono essere percorribili, possibili, ma secondo me stiamo sbagliando approccio alla missione, senza contare che il tempo a nostra disposizione non è molto e sta scorrendo. -



|E senza contare che io ho fame! Ahahah|



(Per cortesia, puoi aiutarmi per una volta, anziché parlare sempre a sproposito?)



|Magari i ladri si son fermati a mangiare da qualche parte! Potrebbero esserci degli indizi! Ahahah Anche loro devono mangiare! Ahahah|



(Sei davvero senza speranze! Però... In qualche modo potresti aver ragione!)



Avevano già perso abbastanza tempo e, fra lo shock del contabile e le congetture fatte, non ne rimaneva molto. Il loro obbiettivo era quello di riportare un quadro completo della situazione e quella tenda non aveva più molto da dirgli in quel momento, secondo quanto detto dal contabile. Per come Shiho vedeva la situazione, l'unica cosa utile da fare, sarebbe stata quella di prendere atto di quello che avevano la dentro e completarlo con possibili indizi che avrebbero potuto raccogliere nelle vicinanze o da shinobi più "competenti". Si prese una piccola pausa, era veramente difficile esprimersi frenando i propri istinti e cercando di seguire una metodologia che non le apparteneva del tutto. Sicuramente la sua figura ora era più umana agli occhi dei compagni, meno stramba, meno maliziosa, più credibile, risoluta. Di nuovo dritta sulla schiena, sicura, tornò ad aprire lentamente le braccia semi tese, volgendo i palmi verso il soffitto, quasi come se quei gesti avrebbero potuto farla passare come una ragazza gentile, educata. Non voleva passare per quella che dava degli ordini, che voleva comandare, Nonna Ayako le aveva sempre detto che era antipatico, ma non riusciva a tenersi dentro quella che per lei era la soluzione migliore.

- Io direi di passare ai fatti. Dobbiamo dividerci e seguire le piste che abbiamo. Qualcuno, nel caso fossero presenti, deve andare a parlare con gli shinobi incaricati di sorvegliare questa tenda o comunque con le sentinelle che erano di turno in questo settore. Il ladro, che sia dell'alleanza o meno, dev'esser passato di qui e magari qualcuno ha visto qualcosa di insolito, qualcuno che non doveva trovarsi qui. Qualcun'altro potrebbe raccogliere le testimonianze di persone che non rientrano fra il corpo di guardia, ma che comunque sono solite frequentare questa zona, come commercianti o ninja che la frequentano giornalmente, qualcuno che abbia potuto notare qualcosa fuori dagli schemi, conoscendoli bene, vivendoli. Qualcun'altro deve cercare dei burattinai e mostrargli questa cassaforte. Yukiko, la tua visione "scettica" nei loro confronti potrebbe essere quella più efficace a tale proposito! Infine, qualcuno dovrebbe rimanere qui con il nostro contabile, per la sua sicurezza e per una descrizione più accurata e precisa di questi registri da inserire nel rapporto. Almeno... Questo è il mio parere... -



|Noi andiamo da commercianti vero? Ahahah|



(Ti lascerei volentieri dentro al contabile per una bella mezz'oretta a te se solo sapessi come fare!)



Nervosa nell'attesa di scoprire se il suo nuovo modo di esprimersi avesse riscosso più successo, se fosse stato più vicino ai consigli dei nonni, Shiho infine sfilò dalla piccola tasca della manica sinistra un rotolo. Si avvicinò ad una scrivania, quindi lo stese delicatamente e, seguendo le istruzioni ricevute dal padre, evocò le quattro piccole ricetrasmittenti che aveva comprato prima di partire. Con cura le ripose l'una accanto all'altra sul piano di legno, quindi, dopo aver riposto il rotolo nella sua tasca, si rivolse nuovamente ai compagni, senza guardali negli occhi questa volte, le gote leggermente arrossite e un tono sicuramente meno sicuro, quasi titubante.

- Nel caso... Con questi potremmo tenerci in contatto, rimanere aggiornati sugli svolgimenti gli uni degli altri e coordinare le nostre mosse! Sono un... Regalo da parte mia... -




Scusate la lentezza, ma son immersa nello studio in questo periodo! Le ricetrasmittenti le avevo prese appositamente per noi, quindi potete metterle in scheda, sono un piccolo regalino! =P




Edited by Hanabi! - 18/5/2013, 14:27
view post Posted: 25/4/2013, 16:58     Shinobi No Shin'yū - Nel Villaggio


Nonna Ayako: -Certo mia cara, non mi ci vorrà molto per questo! Blu dici eh... Un bel fiore blu... Il significato del blu, nel linguaggio dei fiori, è il mistero... Il fiore di ciliegio, invece, rappresenta una fragilità transitoria nella propria vita, destinata, però, a dissiparsi in fretta... Si, credo che si abbinino bene, mia giovane Akimichi!-



Per nulla infastidita da quella nuova richiesta e in qualche modo soddisfatta dalla richiesta della giovane, Ayako riprese con se l'armatura, tornando flemmatica nel retrobottega. Il lavoro non era complesso, ma richiedeva grande attenzione. Coprendo la fantasia di ciliegi con una carta spessa, l'anziana prese a cromare la cotta con una pittura speciale di un colore blu notte, scuro e opaco. Le ci vollero all'in circa dieci minuti, la parte più lunga sarebbe stata l'asciugatura. Con delicatezza rimosse la carta che copriva i disegni dell'armatura, quindi passo a rifinire lo "sfondo" con quel blu scuro, per poi dare una sfumatura azzurra leggera ai fiori di ciliegio, quasi impercettibile. Il lavoro era stato perfetto e l'armatura aveva già un aspetto molto diverso, quasi irriconoscibile, ma legato al precedente dal fine motivo floreale, rimasto intatto. Soddisfatta, Ayako tornò dalla genin, mostrandole il lavoro compiuto. Mancava solo un'ultimo particolare, il bracciale. Con un sorriso quasi materno, quasi a voler chiederle il permesso, Ayako riprese il bracciale rosa, sostituendolo con una blu, non scuro come il nuovo colore dell'armatura, ma comunque di una nuance molto simile e armoniosa.

Nonna Ayako: -Va bene così piccola mia? Per il prezzo, rimaniamo pure su quello che ti avevo detto in precedenza! Sarai quasi sicuramente un'amica di mia nipote, seppur lei non è che sia così amichevole con i suoi coetanei, e comunque un Akimichi! Eheh Mi raccomando, aspetta che la vernice si asciughi del tutto prima di indossarla! Che tu possa abbondare in fretta le tue fragilità, piccolo fiorellino di ciliegio, e sbocciare al più presto nel tuo mistero!-



GDR off//

Ora dovremmo esserci! xD Scusa ancora il post cortino e forse un po' scarsetto, ma son sommersa dai libri! xD

//GDR on!


view post Posted: 25/4/2013, 15:58     Watashi 26C - Elementare - Contro la Progenie!


La calca cresceva sempre di più attorno alle urla dell'uomo disperato. Shinobi di ogni rango erano accorsi per verificare l'accaduto, ma il pelato non voleva saperne di dare qualche informazione in più. Shiho sentiva chiaro un sentimento di nervosismo crescere nell'animo di Kumiko. Non riuscì a capire se fosse per i troppi esseri umani nelle vicinanze o per le confusionarie e sconclusionate parole dell'uomo, ma la sentiva parecchio irrequieta e questo la preoccupava. Anche lei non era tranquillissima. Finora aveva lasciato il controllo alla yōkai solo in situazione tranquille, che non le importava più di tanto vivere in prima persona, ma in quella circostanza, dove tutti i suoi sensi sarebbero stati all'allerta, vedere solo quello che gli occhi di Kumiko volessero vedere, essendo di fatto lei a controllarli ora, non aver la possibilità di scrutare l'ambiente che la circondava, le voci o i volti che la incuriosivano, la faceva sentire incomoda. Lo sguardo di Kumiko era fisso sull'uomo, quasi come se stesse cercando di estrapolare a forza informazioni dalla sua mente, quando improvvisamente, una voce a dir poco agghiacciante, roboante, attirò all'unisono l'attenzione di entrambe. Un essere immenso, imponente, dall'aspetto tutt'altro che rassicurante e dall'aria autoritaria aveva fatto il suo ingresso, senza troppi complimenti, nella tenda, di fatto portando con se un silenzio tombale. Se la prima impressione che toccò lo spirito della Yamanaka fu da brividi, ammesso che un anima senza corpo potesse provarli, ben diverse furono le sensazioni che animarono Kumiko. Tramite la simbiosi dei due spiriti e la ormai lunga convivenza, Shiho sentì chiaramente eccitazione e curiosità da parte di Kumiko nei confronti di quel misterioso shinobi, una pericolosissima curiosità, conoscendo la yōkai!

(Non parlare per nessun motivo per l'amor dei Kami! Rientra fra i miei superiori a giudicare dall'abbigliamento e abbiamo un patto a proposito! Vedi di non mettermi nei pasticci!)



|Questo si che è un umano coi fiocchi, non come i soliti rammolliti che ti circondano! Ahahah Fammici fare due chiacchiere, suvvia! Ahahah|



(Se fossi nella tua forma, forse, potrebbe anche lasciar perdere i suoi doveri ed aver la voglia, o la curiosità, di far due chiacchiere con te, ma ti ricordo che sei nel mio corpo, una genin e a giudicare dal suo tono, non mi sembra un tipo del tutto amichevole!)



|Non ti fidi di me? Ahahah|



(Non mi fido di lui e del suo carattere!)



|Che noia, non sapete proprio divertirvi voi umani! Pfff|



L'autorità e la relativa semplicità con la quale riportò ordine nella tenda, non fece altro che palesare il ruolo che quell'omone misterioso avesse al campo base. Con poche e decise parole che non ammettevano repliche, subito piombò il silenzio, quindi tutti tornarono alle loro faccende, lasciando in compagnia del jonin e del disperato solo una manciata di genin, curiosamente tutti della Foglia. Per quello che gli occhi di Kumiko le diedero modo di vedere, oltre a lei, erano rimasti l'Uchiha a petto nudo che aveva intravisto entrando nella tenda, il genin che aveva conosciuto qualche giorno prima nella sua armeria e un'altra ragazza, che aveva tutta l'impressione di essere in compagnia di quest'ultimo e, fattore ancor più interessante, di appartenere al suo stesso clan. Chiedere a Kumiko di salutare Tatsumaru sarebbe stata una procedura troppo complessa, nonché fuoriluogo in presenza del jonin, così Shiho decise di assecondare il momentaneo menefreghismo della yōkai, ancora completamente rapita dalla natura dell'omone. Quest'ultimo tornò a tuonare. A quanto pareva, i quattro, erano gli unici a non aver ricevuto ancora nessun compito e così il Golem, questo risultò essere il nome del jonin, decise subito di provvedere a tale mancanza, affidandogli il compito di scoprire con esattezza cosa fosse successo, per poi fargli rapporto mezz'ora dopo. La tenda ricadde nel silenzio per alcuni attimi, un silenzio sicuramente più rilassato, meno grave, quindi il pelato, l'origine di tutto quel caos, prese a farfugliare qualcosa a proposito di alcuni registri contabili. A quanto pareva erano stati rubati e, a giudicare dalla disperazione dell'uomo, dovevano avere una certa importanza. Il ragazzo a petto nudo fu il primo a rompere le righe, passandole vicino e sussurrandole le sue impressioni sul Golem, per poi raggiungere il contabile.

(Kumiko-Sama, non farti... Ehm, cioè, non farmi toccare da quel tipo!)



|Dovresti essere più amichevole con i tuoi simili! Ahahah Comunque come vuoi, vediamo di muoverci piuttosto, voglia scoprire qualcosa di più rispetto a questo Golem, è sicuramente l'essere umano più interessante che io abbia mai incontrato dopo la Vecchia Rui! E dopo di te! Ahahah|



(Mica mi offendo se lo trovi più interessante di me... Ma comunque son d'accordo, direi che potresti cominciare a perlustrare la tenda, magari il ladro ci ha lasciato qualche indizio utile al rapporto!)



- Tutto sto casino per dei registri pieni di numeri... Bah! -



(Kumiko-Sama, alla prossima mancanza di rispetto nei confronti di quel poveretto, torno io in controllo del corpo! Ma che diavolo ti salta in testa? Non siamo qui per giocare, dannazione!)



|Parlavo fra me e me! O me e te! Ahahah Non mi avrà nemmeno sentito! Ahahah E poi... E' un essere così patetico... Debole...|



(Fintanto che ti trovi nelle mie situazioni, segui le mie regole! I patti son sempre stati chiari!)



|Ahahah Si è appena preso un pugno sulla zucca! Vedi che non son la sola a mancargli di rispetto? Ahahah|



(Che idiota! Digli qualcosa!)



- Sei per caso idiota? Non siamo qui per giocare, dannazione! Porta rispetto nei confronti dei tuoi simili! -



Anche se con un tono non troppo convinto, più malizioso che di rimprovero, Kumiko aveva deciso di assecondare la rabbia che il gesto dell'Uchiha aveva scatenato in Shiho. Non che alla yōkai, di per se, avesse dato fastidio, ma era sicuramente stata un'ottima occasione per decentrare l'attenzione della Yamanaka dai rimproveri per il suo non sapersi relazionare con gli esseri umani. L'esclamazione, soprattutto nel suo finale, era stata un po' ambigua, ma almeno Shiho si sarebbe calmata. Senza aspettare una risposta, Kumiko decise di passare all'esplorazione della tenda suggerita sempre dalla piccola genin. L'ispezione non poteva che partire dall'angolo in penombra che il pelato stava indicando al loro arrivo. Con le sue solite movenze strambe, ondeggianti, Kumiko si recò senza troppi complimenti verso l'altro lato della tenda, cominciando a guardarsi intorno, a cercare qualcosa di possibilmente utile sul pavimento e negli angoli e fessure formati dall'incontro di quest'ultimo e gli apici inferiori delle pareti delle tenda. Sotto la guida di Shiho, ispezionò meticolosamente ogni centimetro di quel lato buoio, accovacciandosi in prossimità dell'esatto punto indicato dall'uomo. Nel frattempo, la Yamanaka, impossibilitata ad una ricerca fisica, cercò di affinare il più possibile le sue capacità sensitive, in cerca di qualche possibile indizio che potesse sfuggire ad una semplice analisi visiva. Se i registri erano veramente scomporsi, qualcuno doveva essersi intrufolato in quella tenda e, con un pizzico di fortuna, aver lasciato qualche traccia che avrebbe potuto far luce almeno sulle dinamiche dell'accaduto. Una volta conclusa l'analisi "inferiore", Kumiko prese ad ispezionare anche le pareti e il soffitto.

(Penso di non essermi mai soffermata con così tanta attenzione su niente prima d'ora! Ahahah Anche senza azione, un po' mi sto divertendo! Ahahah)



(Controlla tutto per bene, ogni particolare potrebbe essere importante!)



(Agli ordini! Ahahah)



(E comunque, potevi anche salutare quel ragazzo che abbiamo conosciuto all'armeria! Sta la all'ingresso, non l'hai riconosciuto?)



Interrompendo per un istante le ricerche, infine, gli occhi vivaci di Kumiko andarono a posarsi sugli altri due genin che erano stati coinvolti in quella faccenda, così dando anche a Shiho la possibilità di conoscere meglio la ragazza che era in compagnia del Senju. A colpirla furono nuovamente i lineamenti, decisamente molto vicini a quelli che caratterizzavano gli esponenti del suo clan e il piccolo ermellino bianco appollaiato sulle sue spalle. Con loro due, insieme all'Uchiha, il quadro di quelli che, almeno per quella mezz'ora, sarebbero stati i suoi compagni di relazione, era concluso. Il fatto che fossero tutti di Konoha, almeno per quel suo primo approccio al campo base, la rincuorava. Fino a quel momento gli unici avvicendamenti con shinobi di altri villaggi, per la piccola Yamanka, erano sempre stati burrascosi, partendo dalla sfida sulla spiaggia dell'Eremo, fino ad arrivare al ninja che l'aveva evocata nel Paese delle Cascate al cospetto di Watashi e, nonostante l'alleanza di cui Akane l'aveva informata, Shiho preferiva di gran lunga aver a che fare con esponenti della sua Konoha. Prima di tornare con il capo sulle ricerche, Kumiko si lasciò andare ad una simpatica, quanto per Shiho inaspettata, presentazione.

- Io, comunque, sono Shiho, allieva della Vecchia Rui! -



(Addirittura?! Non pensavo saresti stata così amichevole! Facciamo progressi! Anche se presentarmi come allieva della Vecchia Rui, forse, è un po' troppo... Originale! Ahahah)



(E' stata l'unica cosa che mi è passata per la mente! Ahahah)




Cercherò di essere più concisa... Dopo questo post, Silvio! xD


view post Posted: 23/4/2013, 21:22     Shinobi No Shin'yū - Nel Villaggio


Shiho era di nuova partita e, conseguentemente, i piccoli altarini affianco alla cassa sul bancone, erano tornati ad essere accesi. Nove sottili colonne di fume si levavano ondeggianti verso il soffitto, quando una figura, titubante e dall'aspetto gentile, entrò nell'armeria. Nonna Ayako sorrise girando il suo sguardo verso la porta, allargando ancora di più quel "benvenuto" non appena riconobbe il clan di appartenenza della giovane cliente. Il fisico e le "abitudini" della genin non lasciavano alcun dubbio, doveva trattarsi di un'Akimichi. Era molto che l'anziana Yamanaka non vedeva fiorire genin interessanti da quel storicamente legato al suo e osservando la giovane si sentiva... Felice! Quest'ultima portava con se una pregiata armatura rosea, dall'aspetto antico e finemente decorata. L'Akimichi raggiunse il bancone, dove poggiò l'equipaggiamento. Doveva essere un cimelio di famiglia, un oggetto importante per la piccola e Nonna Ayako avrebbe adottato tutte le premure del caso. Aveva bisogno di una modifica, forse "aggiornamento" e l'anziana decise di mettersi subito al lavoro.

Nonna Ayako: -Benvenuta gioia! Noto con piacere che finalmente il clan Akimichi ha regalato a Konoha un nuovo e bellissimo fiore! Vediamo cosa possiamo fare per questo splendido "vaso"!-



Osservando in maniera più accurata la cotta, Nonna Ayako poté apprezzarne in pieno la pregiatissima fattura, motivo in più per trattare quell'armatura con tutte le cure del caso. Il motivo di ciliegi era sicuramente ciò che più affascinava l'anziana e decise così che avrebbe lavorato più sul rafforzamento interno, che esterno. Dirigendosi al tavolo da lavoro, Ayako prese alcune lunghe e robuste, seppur flessibili, fasce di metallo leggero. Le piegò due o tre volte, saggiandone le caratteristiche e prendendo le misure, quindi diede un occhiata pensierosa alla giovane Akimichi, per poi prendere a saldare le fascette all'interno della cotta. Era un lavoro delicato, voleva rafforzare l'armatura senza farle perdere le sue caratteristiche di comodità e in modo che non avrebbero limitato la genin nei movimenti. Finito quel procedimento, passò a sostituire gli anelli della cotta rovinati e a rimpiazzare i pochi mancanti, quindi, infine, con uno smalto particolare che suo marito aveva portato dal Paese del Fulmine, diede una passata alla parte esterna della cotta, ravvivando così lo splendido motivo dei ciliegi e preservandolo da futuri scheggiature superficiali. Finito il lavoro, svoltosi in un'oretta scarsa, Nonna Ayako tornò al bancone con l'armatura e un piattino contenente alcuni biscotti che aveva fatto in mattinata.

Nonna Ayako: -Ecco a te mia giovane amica, scusa se ci ho messo un po', ma questa splendida armatura meritava un lavoro altrettanto attento, non trovi? Prendi pure un biscotto, in tutto fanno 90 ryo! E questo bracciale è un regalo da parte mia! Non è finemente decorato come la tua armatura, ma il colore dovrebbe abbinarsi bene! Diversi miei ex compagni di team son stati degli Akimichi e ho sempre avuto un rapporto particolare con i membri del tuo clan, quindi, accetta questo piccolo omaggio!-



GDR off//

Ecco a lei caro, armatura come nuova! Ho fatto il post un po' di fretta, ma spero comunque di aver soddisfatto le sue richieste e il regalo della nonna corrisponde a:

Bracciale borchiato (genin): bracciale alquanto pesante con una striscia di piccole protuberanze appuntite sulla parte esterna, dà un bonus di +4 a Def/Res e +1 a Frz. Occupa un equip braccia. Pesa 1 kg.

Naturalmente, stando alle parole della vecchia Ayako, è rosa, a te ulteriori particolari se vuoi! Buon proseguimento e... Enjoy! :D

//GDR on!


view post Posted: 17/4/2013, 12:56     Potere ai Barboni - Off-Topic
Always two there are, no more, no less: a master and an apprentice. Beware of the dark side young, Regeloide!
view post Posted: 13/4/2013, 00:06     Watashi 26C - Elementare - Contro la Progenie!


CITAZIONE
(Pensato Shiho)

|Pensato Kumiko|

- Parlato Shiho -

- Parlato Kumiko, quando Shiho le lascia il controllo del corpo -


Più maturava e più poteva apprezzare come le vie dei Kami fossero imprevedibili e molte volte sorprendenti. Così come lampo e tuono, ad ogni evento seguiva una conseguenza e spesso entrambi erano imprevedibili quanto paradossali. Un Kami, dal nulla, aveva scatenato una guerra, altri l'aveva guidata sul sentiero del potere, altri ancora si erano divertiti a giocare con le sorti e la relazione che la stessa Shiho aveva con suo padre. Nonostante le prime due vie fossero più più lampanti, più burrascose per la genin, imminenti e importanti, in quel momento, di fronte al laghetto del giardino di casa, il pensiero della piccola Yamanaka era concentrato sull'ultimo concetto, quello che riguardava lei e suo padre. Tutto era più silenzioso che mai, il quartiere dove molti del suo clan risiedevano era stato svuotato da quella guerra, da Watashi, lo stesso Dio che aveva stravolto le sue emozioni e che aveva scatenato gli orrori che il giorno dopo avrebbe cominciato ad affrontare. Perfino i friniti della fauna notturna di Konoha, sotto la pallida Luna di quella notte, sembravano più trattenuti e timidi del solito, tanto da lasciare il solo ritmico sbattere del shishi odoshi ascandire i pensieri della genin. Tutta una vita, per quanto breve, aveva dedicato ogni sua forza a compiacere il padre, a concentrarsi sulla via dello shinobi, ad allenarsi, solo quello importava all'unico genitore rimasto alla giovane e nonostante tutti i suoi impegni, il sudore e sangue versato, non era mai riuscita a strappare un briciolo d'affetto da quest'ultimo. Era tornata a Konoha a testa bassa, sentiva di aver tradito la sua Kage presenziando alla venuta di quel Dio, di aver fallito come quella volta che sulle vette dello stesso Paese delle Cascate aveva affrontato insieme a Kaminari quel drago e neanche il successo all'Eremo dei Molluschi aveva alleviato la paura nell'affrontare il padre al suo ritorno. Quella sera, invece, tutto era stato diverso, tutto era stato come mai prima. Aveva riportato, come erano soliti fare sia lei che i suoi fratelli ogni volta che tornavano da una missione, tutti gli avvenimenti che si erano resi protagonisti del suo viaggio al padre, decisa, ma alla stesso tempo timorosa per il verdetto che avrebbe seguito, ma proprio quest'ultimo si era rivelato un tuono del tutto diverso da come l'aveva più volte visualizzato nella sua mente. Non vi furono complimenti, come al solito, ma dall'altra parte neanche rimproveri. Il "generale"era rimasto in silenzio, pensieroso, un silenzio, seppur freddo come al solito, diverso. Per la prima volta nella sua vita, il padre stava riflettendo su di lei, si era fermato a pensare alla figlia al posto di punirla e sgridarla, non aveva mostrato affetto, sarebbe stato una cambiamento troppo radicale, ma qualcosa di molto simile ad una preoccupazione o forse addirittura apprezzamento. Non poteva saperlo Shiho, il padre non esternò niente, qualsiasi fosse il pensiero che aveva occupato la sua mente, ma una volta rotto il silenzio, per la prima volta, si offrì di aiutare la figlia nei preparativi per la partenza. Dopo cena passarono insieme la serata, nello studio di Shinji, dove quest'ultimo mostrò alla piccola, seppur con il solito rigore, alcuni trucchi per utilizzare al meglio i rotoli e gli equipaggiamenti che Shiho aveva comprato nel pomeriggio e dove i due prepararono insieme le pillole tipiche del loro clan. Shiho era contenta, non aveva mai passato una serata tranquilla e spensierata col padre e, nonostante fosse ad un passo dal baratro di quella tremenda guerra, si sentiva in qualche modo... Completa! Spentesi le candele dello studio di Shinji, Shiho si era, appunto, soffermata ai bordi del laghetto della sua residenza, riflettendo felice e compiaciuta di come, questa volta, nella maniera più inaspettata, al lampo dei Kami fosse seguita la pace, quel dolce tuono che aveva svuotato la sua mente.

(Questo ritorno a Konoha si è rivelato a dir poco... Incredibile! Prima l'Hokage, ora papà, il mondo intorno a me sta mutando, ma non solo in peggio, anzi!)



|Domani potresti morire, che te frega? Ahahah Io penserei piuttosto a dormire o ad allenarmi, in modo da evitare quest'evenienza! Ora che ho un corpo, non vorrei perderlo per i tuoi... Sentimenti positivi! Ahahah|



(Sono mesi che non mi rilasso, qualche minuto in più o in meno qui in giardino non può che farci bene! Senti che pace... Continui a sottovalutare il potere degli umani, i nostri sentimenti! Ahahah)



|Non ricominciare ad assere mielosa per carità del nostro caro amico Watashi! Piuttosto... E' tanto che non mi lasci il controllo e ti ricordo che abbiamo un accordo!|



(Tranquilla, non me ne dimentico, domani avrai il tuo... Tempo libero!)



|Sono proprio curiosa di vedere che ha scatenato in giro per il mondo il caro Watashi... Potrebbe essermi di ispirazione per il futuro, quando saprò padroneggiare meglio i miei poteri! Ahahah|



Quando gli occhi smeraldini della genin tornarono ad aprirsi, era mattina. Un tiepido sole scaldava il lenzuolo che la copriva, si trovava nel suo letto. Non ricordava quasi più quanto fosse comodo, come non rimembrava quanto fosse soffice il suo pigiama, nonostante il prurito sul petto provocato dall'etichetta quest'ultimo, le fece capire che la maglietta le era stata messa al contrario. Fra i tuoni e fulmini dei suoi pensieri e le chiacchiere interiori con Kumiko, doveva aver preso sonno in riva al laghetto e, cosa alquanto più sbalorditiva, a meno che i nonni non fossero passati in piena notte a casa sua, il padre doveva averla portata a letto. Sorrise stiracchiandosi e lasciandosi coccolare ancora qualche istante dal profumo delle lenzuola, non era mai successo in tredici anni di che il padre si fosse curato di lei e questo palesava ulteriormente come i Kami avessero deciso di placare la burrasca che l'aveva sempre separata dal padre. Non sapeva se sarebbe durata o se sarebbe stata solo una quiete passeggera, ma stava bene. Certo, poteva anche solo essere una puara di perdere la figlia in guerra il cambiamento del padre, ma anche già solo questo, per Shiho, era un gran passo avanti. Sarebbe rimasta in quel letto, nel suo letto, ancora per delle ore, ma il senso del dovere che sempre l'aveva caratterizzata e che non si era assopito nonostante le soddisfazioni ottenute, era già ben desto e concentrato sul viaggio che avrebbe dovuto affrontare quel giorno. Si alzò dal letto, tutto il necessario era già pronto dalla sera prima nell'ufficio del padre, tornò a vestire i capi che l'avevano accompagnata nelle sue avventure e con essi, quasi come se fossero loro a portare con se gli orrori del passato e del futuro, anche il peso di quella guerra tornò a pesarle addosso, cancellando il suo sorriso, riportando la sua mente alla serietà e concentrazione che era solita accompagnarla durante le sue missioni, sul campo di battaglia. In poco tempo era pronta per partire, il padre a quanto pare non era in casa, ma Shiho decise di non aspettare il suo ritorno, anche non volendo forzare quel nuovo rapporto che stava fiorendo. Solo più la rituale visita ai nonni, appuntamento fisso prima di ogni viaggio, la divideva dal campo base e dalle progenie del Dio che aveva visto sorgere. Affettuosi come sempre, i due anziani posticiparono il viaggio di Shiho di un paio di orette, passate fra coccole, raccomandazioni e, naturalmente, preghiera. "Benedetta" dai loro baci, quindi, la piccola genin raggiunse le porte del villaggio. La prospettiva non era delle migliori, lasciava alle sue spalle l'affetto di quei giorni, le risate, il relax e si stava dirigendo verso le sofferenze e la violenza che la guerra portava con se. Non tentennò, non perse tempo per strada, era concentrata, determinata, era la sua via e l'avrebbe seguita fino in fondo, senza contare che le emozioni provate in quei giorni, al posto che farla desistere, l'avevano maggiormente spronata. Avrebbe combattuto per quei sentimenti, non solo i suoi, ma anche per tutti quelli degli abitanti del suo villaggio. Sentiva di odiare già questa guerra, il dolore che portava con se, la infastidiva nel profondo, la innervosiva. Il viaggio fu tranquillo, spedito, senza troppe interruzioni, senza soste, aveva già perso troppo tempo in questa guerra, si sentiva già in ritardo e, nonostante non fosse necessario, il ritmo di marcia fu sostenuto.

|Forza, forza, muoviamoci ad arrivare a questo campo base, non vedo l'ora di godermi un po' di relazioni interpersonali fra umani! Ahahah|



(Ricorda cosa mi hai promesso! Vedi di non mettermi nei pasticci!)



|Si, si, eviterò di parlare con i tuoi superiori! Ahahah Ma diamoci una mossa! Ahahah|



(Secondo le indicazioni che mi han fornito, dovremmo quasi esserci!)



Dopo lunghe, ma veloci, ore di viaggio, di attesa, finalmente all'orizzonte cominciarono a disegnarsi le tende del campo base. Era molto più vasto di come lo aveva immaginato, di come se lo aspettava, ma dopotutto, essendo il centro operativo dell'alleanza fra i quattro villaggi ninja più grandi, non poteva che essere così. La corruzione nell'aria era forte, così come il clima era molto più "freddo". Ancor prima di muovere un passo all'interno del campo, poteva sentire un clima completamente diverso da quello che si era lasciata alle spalle. Mancava il calore della gente, il vociare di donne e bambini. Quella sensazione fu la prima a colpirla! Era stata forse troppo lontana da Konoha, dal villaggio che aveva giurato di difendere e ora che ne aveva riassaporata l'aria, già soffriva di nostalgia? O forse, come spesso venivano dipinti, erano veramente solo armi gli shinobi? Rimase qualche minuto li ad osservare il vasto accampamento, pensierosa, fino a quando non si decise a fare il suo ingresso ufficiale in guerra o meglio, a lasciare che Kumiko lo facesse per lei. Non senza le ultime raccomandazioni, lasciò il possesso del corpo alla Yōkai, sperando che quest'ultima non la facesse subito finire in qualche guaio, come quando si era intrufolata nel cuore dell'armeria della spadaccina a Suna! Si fidava di lei, era pur sempre un'intelligenza innata, uno di quegli esseri che tanto adorava, ma dall'altra parte, ormai, la conosceva bene. Era sfrontata, fin troppo curiosa, in generale, così come nei confronti degli umani, maliziosa, avventata, ma in quel momento, da un lato, era felice di averla al suo fianco, le dava sicurezza e in qualche modo riusciva a sovrastare la freddezza di quel luogo con la sua, seppur eccessiva, spensieratezza. Dal canto suo, la Yōkai, non perse tempo, gettandosi letteralmente a capofitto nell'accampamento. Si guardava intorno con il suo solito sorrisetto malizioso, l'espressione sul volto era cambiata, non era più quella seria e assente di Shiho, gli occhi smeraldini, più scuri quando Kumiko era "al comando", vagavano senza sosta a destra e a sinistra, soffermandosi sulle sfumature degli esseri umani che la circondavano. Passare inosservata, con i suoi comportamenti "ambigui", non era certo la sua specialità e, nonostante ormai sapesse controllare al meglio quel suo contenitore, di sicuro non si poteva definire del tutto normale, umanamente parlando. La postura ondeggiante, il passo spedito e dalla velocità irregolare, gli sporadici accovacciamenti su casse e basi rialzate per poter poi sbirciare dentro tende e container, erano tutte azioni che non poteva passare inosservate, così come non potevano non essere seguite dai rimproveri stizziti di Shiho. Improvvisamente, però, un urlo, forte, sofferto, disperato, bloccò la curiosità di Kumiko e le lamentele della Yamanaka. Senza bisogno di consultarsi, seppur con intenti diversi, le menti della due si lasciarono rapire dal grido. Rapida, la Yōkai, si fece strada fra i sentieri disegnati dalle disposizioni ordinate delle tende del campo, raggiungendo il luogo da cui proveniva l'urlo, ad occhio e croce nel cuore dell'accampamento. L'epicentro della disperazione sembrava essere una capanna in particolare, all'interno della quale, disperato, un uomo non più troppo giovane e completamento calvo, farfugliava a proposito di quello che sembrava essere stato un furto, indicando un angolo buoio della tenda. Un'altro shinobi, preoccupato e riverente nei confronti del pelato, cercava di calmarlo, mentre tutt'intorno altri accorrevano, chi allarmato, chi per curiosità. Kumiko, sempre più affascinata dalla situazione, non si limitò ad imitarli, superando un giovane a petto nudo, quasi sicuramente coetaneo di Shiho, ed entrando direttamente nella tenda, per poi rivolgersi spigliata e senza troppe riverenze all'uomo disperato.

- Agitarti a questo modo non risolverà la situazione... Amico! Perché non cerchi di calmarti e non provi ad esser un po' più... Esplicito? Che ti hanno preso? Chi? -



(Amico!? Per tutti i Kami Kumiko-Sama! Ma come ti viene in mente di entrare senza permesso in una tenda e rivolgerti così ad uno shinobi sicuramente più anziano e, oltretutto, in quello stato? Fra noi umani esiste il rispetto! Neanche siamo arrivate e ti sei subito fatta notare!)



|Quel cicciottello... Sarebbe uno shinobi? Ahahah Gli ho solo dato un consiglio, sono stata gentile, che ho fatto di male! Ahahah|



(Devi essere meno sfrontata se vuoi rapportarti bene con gli altri, con noi esseri umani, più delicata! Le cose si mettono male, tu dici solo più quello che io ti dico di dire per favore!)



|Va bene, va bene! Ahahah Oggi si che ci divertiremo, me lo sento! Ahahah|




view post Posted: 12/4/2013, 00:41     La Zucca (non) vi lascia - Off-Topic

Tornaaa zucchetta! Torna presto... Altrimenti... Muahahahah...





...Assassineremo una zucca al dì per ogni giorno di attesa! Muahahahah



Edited by Hanabi! - 12/4/2013, 01:58
598 replies since 22/2/2011