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SPOILER (clicca per visualizzare) [spoiler_tag]Legenda: Narrato Parlato Sharaku "Pensato" [/spoiler_tag] “Finalmente una buona notizia” Sussurrò quasi tra sé e sé l’Aburama mentre, in piedi su uno dei rami più alto dell’albero appena scalato, contemplava la forma serpeggiante che il sentiero asssumeva dal punto in cui si trovavano fino all’uscita della vegetazione. Non era certo che alla fine di quel sentiero i due sarebbero giunti alla destinazione prefissata, ma almeno sarebbero stati fuori dal verde, e per il momento era più che sufficiente per lui, inoltre con un po0 di fortuna quel sentiero percorso si sarebbe rivelato proprio la strada corretta. Bene, sembra che raggiungere la fine del bosco sia ormai solo una questione di ore, meglio così. Non ci resta che superare la notte che rappresenta di per sé un ostacolo non indifferente. Il perimetro di mosche che ho eretto dovrebbe essere sufficiente a garantirmi di non essere preso di sorpresa da problemi improvvisi tuttavia per massimizzarne l’efficacia dovrei posizionarmi esattamente al centro della circonferenza del perimetro di modo da consentire a ogni mosca, in caso di problemi, di raggiungermi nel minor tempo possibile. Vorrà dire che stanotte la passerò su un albero, in fondo non è la prima, né sarà l’ultima volta che preferisco il ramo di un albero a una tenda” Nel frattempo le ore della cena passarono e con esse il buio calò sulla foresta. Sharaku, con il suo solito fare guardingo passò la serata a gettare occhiate cariche di sospetto a ogni cespuglio o fronda degli alberi che osava accennare una parvenza di movimento, magari anche solo causata da un soffio di vento. Se qualche foglia tendeva a muoversi per troppo tempo allora lo shinobi reagiva mandando in avanscoperta una delle sue mosche facendo comunque attenzione a non far vedere al committente il luogo di provenienza di quegli insetti. Per la medesima ragione Sharaku faceva molta attenzione a non avere troppe mosche in volo contemporaneamente, di modo da non instillare sospetti nella mente dell’uomo. “Per stasera è meglio che mi concentri sulla protezione del perimetro, sfrutterò l’ultima parte del viaggio per cercare di capire di più sulla natura dei suoi commerci, anche se ormai non mi resta più molto tempo per capirci di più.” Durante la notte però un disturbo improvviso turbò la quiete e il silenzio del bosco e no, non proveniva dal verde circostante, come invece l’Aburame si sarebbe coerentemente aspettato. Infatti, sebbene le mosche distribuite sul perimetro circolare eretto da Sharaku, non avessero segnalato alcunchè per tutta la durata della notte, lo shinobi avrebbe dovuto fronteggiare una minaccia comunque insidiosa per il suo sonno: un violento disturbo sonoro. Heizo infatti emetteva, dall’interno della sua tenda, una violenta distorsione sonora con il suo russare, difatti tenendo sveglio il giovane Aburame, e probabilmente ogni essere vivente nell’arco di un paio di chilometri. “Ecco un problema che non mi ero posto… ok che avevo intenzione di stare sveglio per un po’ in modo da controllare ancora per qualche ora la situazione, ma non posso passare in bianco l’intera nottata o domani non sarò certamente in grado di accompagnare Heizo fino alla destinazione. Sarà meglio che mi faccia venire in mente un’idea. Mmm potrei far fabbricare ai miei ragni qualche tappo per le orecchie fatto in seta, non sarà sufficiente ad attutire del tutto questo devastante rumore, ma dovrebbero essere in grado di attenuarlo quanto basta per consentirmi di dormire almeno un po’. Sì, dovrebbe funzionare, in fondo non ho il sonno pesante, se le mie mosche dovessero avvistare qualcosa potrebbero svegliarmi per avvisarmi anche semplicemente rientrando dentro di me. Dunque l’Aburame, sicuro dell’efficacia del suo perimetro, trovò la soluzione per evitare di passare in bianco le ore solitamente adibite al sonno, rimandando al giorno dopo gli ultimi tentativi di scoprire la natura dei commerci del suo committente. |