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| [1] - Aggiornato topic Introduzione e Regole per un buon GdR [X] Aggiunto paragrafo: Usanze e modi di dire All'interno del mondo ninja l'idioma che accomuna tutti i paesi, pur con varie sfumature di dialetto, non può che essere il giapponese. Per uno straniero in visita non è certo facile ambientarsi in un luogo come questo e apprendere alla perfezione come esporsi verbalmente con gli abitanti, ma fortunatamente alcuni (chi per scopo prettamente turistico; chi per poter avere una marcia in più nell'espressione e nella comprensione degli stranieri) hanno affrontato anni di studio pur di poter appianare quest'ostacolo nella comunicazione; soprattutto gli shinobi.
NB. Per poter comprendere e/o dialogare con uno straniero bisognerà possedere la conoscenza umanistica "Gaku. Linguistica e Scritture". Presentazione / Saluti generali - Hajimemashite. Watashi wa ... desu. (Piacere di conoscerla. Mi chiamo ... ) - Genki desu ka? (Come stai?) - Genki desu. (Sto bene.) - Ohayou Gozaimasu. (Buongiorno.) - Konnichiwa. (Buon pomeriggio.) - Konbanwa (Buonasera.) - Oyasumi Nasai. (Buonanotte.) - Sayounara. (Addio/Arrivederci.) - Okaerinasai. (Bentornato.) - Tadaima. (Sono tornato.) - Mata Aimashou! (Incontriamoci ancora!) - Kiotsukete! (Fai attenzione!/Riguardati!) - Irasshaimase. (Benvenuto.) - Ganbatte! (Buona fortuna!) - Shitsurei shimasu. (Con permesso.) Scuse- Gomen/Gomennasai. (Mi dispiace.) - Sumimasen. (Scusa.) - Ojama shimasu. (Scusate l'intrusione.) NB: "Gomennasai" e la sua versione colloquiale vengono utilizzati nella sfera privata, quando tra parlante e ascoltatore c’è una certa differenza d’età (es. bambino e genitore) e/o chi lo usa sente di aver fatto qualcosa di sbagliato (si sente in colpa); "Sumimasen" è il principale modo di chiedere scusa e lo si può usare per attirare l’attenzione o per iniziare una frase in cui si vuole chiedere un favore o un’indicazione. Suffissi onorifici - san (Signore/a) * [Titolo di rispetto usato praticamente fra persone di tutte le età; può essere utilizzato sia in contesti formali che informali e per qualsiasi genere.]
- sama * [Una versione decisamente più rispettosa di San e può essere utilizzato per qualsiasi genere. Viene utilizzato principalmente per riferirsi a persone di grado più elevato rispetto a se stessi e talvolta nei confronti di persone che si ammirano molto.]
- dono (Signore/Padrone) * [Si trova al di sotto del "-sama" come livello di rispetto.]
- kun/-chan * [Utilizzato tra ragazzi e amici per indicare una certa forma di rispetto, o da un adulto verso una persona molto più giovane come segno di confidenza. Il primo è utilizzato molto spesso al maschile, il secondo al femminile.]
- Sensei (Professore/Maestro)
- Sempai * [Indica un compagno o collega più anziano o superiore di grado, che merita considerazione e rispetto.] Famiglia- Otōsan/Okaasan (Papà/Mamma) - Oniisan/Oneesan (Fratello Maggiore/Sorella Maggiore) * [Si potrebbero utilizzare anche come "Oniichan/Oneechan", con meno formalità] - Otouto/Imouto (Fratello Minore/Sorella Minore) - Ojisan/Obasan (Zio/Zia) - Ojiisan/Obaasan (Nonno/Nonna) NB: "Oniisan/Oneesan" e "Oniichan/Oneechan" possono essere utilizzati anche come suffissi alla fine del nome della persona, con le abbreviazioni "-nii/-nee". Inoltre hanno la valenza di "signore" o "signorina" per indicare persone giovani di cui non si conosce il nome. Colori- Shiro (Bianco) - Kuro (Nero) - Ao (Blu) - Aka (Rosso) - Kiiro (Giallo) - Chairo (Marrone) - Midori (Verde) - Murasaki (Viola) - Momoiro (Rosa) - Daidaiiro (Arancione) - Haiiro (Grigio) - Mizuiro (Azzurro) - Kiniro (Oro) - Giniro (Argento) Elementi- Ho (Fuoco) - Kaze (Vento) - Rai (Fulmine) - Tsuchi (Terra) - Mizu (Acqua) Numeri- Ichi (1) - Ni (2) - San (3) - Yon/Shi (4) - Go (5) - Roku (6) - Shichi/Nana (7) - Hachi (8) - Kyuu/Ku (9) - Juu (10) - Hyaku (100) - Sen (1000) NB: Per comporre i numeri dall'11 al 19 basta aggiungere il numero delle unità al 10 (juuichi, juuni, juusan..); per comporre i numeri dal 20 al 99 si deve mettere il primo numero che indica le decine seguito da "juu" e poi attaccare il secondo numero che indica le unità (nijuuichi, nijuuni, nijusan..sanjuuichi, sanjuuni, sanjuusan..). Vestiario tipico Maschile / Femminile - Kimono * [Vestito tradizionale giapponese ottenuto dall’unione di pezzi di tessuto rettangolari, non esalta le curve del corpo come tendono a fare gli abiti occidentali: al contrario le nasconde completamente e chi lo indossa deve muoversi con grazia e ponderatezza, dimostrando le sue doti profonde.]
- Haori * [Giacca leggera di seta usata originariamente insieme agli hakama con lo scopo di mantenere pulito il kimono. Va portata aperta e ha usi diversi a seconda della lunghezza : più lungo per i vestiti eleganti, di media lunghezza per i vestiti ordinari, più corto per la casa. Di solito lo si toglie e lo si piega prima di entrare in un posto per una visita.]
- Michiyuki * [Più lungo dell'haori, è chiuso davanti e ha il collo squadrato; viene usato dalle donne sopra il kimono per proteggersi dal freddo.]
- Yukata * [Generalmente in lino o cotone, oggi non è considerato propriamente un kimono ma piuttosto una vestaglia che si usa quando ci si rilassa in casa o quando si va ad una festa estiva. Le decorazioni sono estremamente varie, e possono rappresentare motivi floreali così come animali o fantasie geometriche.]
- Obi * [Cintura in broccato di seta o seta dipinta per il kimono, più o meno formale a seconda della maggiore o minore larghezza. Viene avvolto attorno alla vita più volte prima di essere annodato dietro con un fiocco e viene scelto in modo che contrasti con il kimono e risalti.]
- Juban/Nagajuban * [Sottoveste di seta o di lana che si indossa sotto il kimono.]
- Hakama * [Indumento usato anticamente dai samurai per proteggersi le gambe quando cavalcavano. Ne esistono di due tipi: separato in mezzo alle gambe o a forma di gonna.]
- Hadajuban * [In cotone bianco, serve ad assorbire il sudore ed impedire che il nagajuban si sporchi.]
- Geta * [Sandali di legno infradito, che producono un rumore molto caratteristico; i geta da donne hanno una forma più arrotondata, quelli da uomo sono squadrati.]
- Tabi * [Calzini di cotone bianco con l'alluce separato; si utilizzano per indossare gli zori.]
- Zori * [Sandali infradito che possono essere più o meno alti; i più eleganti sono ricoperti di broccato dorato o argentato e sono un po' più rialzati dietro.]
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