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NGDR - Staff
view post Posted on 1/5/2017, 18:26 by: NGDR - Staff
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Naruto GDR

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    [1] - Aggiornato topic Introduzione e Regole per un buon GdR [X]

Aggiunto paragrafo:


Usanze e modi di dire

All'interno del mondo ninja l'idioma che accomuna tutti i paesi, pur con varie sfumature di dialetto, non può che essere il giapponese. Per uno straniero in visita non è certo facile ambientarsi in un luogo come questo e apprendere alla perfezione come esporsi verbalmente con gli abitanti, ma fortunatamente alcuni (chi per scopo prettamente turistico; chi per poter avere una marcia in più nell'espressione e nella comprensione degli stranieri) hanno affrontato anni di studio pur di poter appianare quest'ostacolo nella comunicazione; soprattutto gli shinobi.

NB. Per poter comprendere e/o dialogare con uno straniero bisognerà possedere la conoscenza umanistica "Gaku. Linguistica e Scritture".



Presentazione / Saluti generali
    - Hajimemashite. Watashi wa ... desu. (Piacere di conoscerla. Mi chiamo ... )
    - Genki desu ka? (Come stai?)
    - Genki desu. (Sto bene.)
    - Ohayou Gozaimasu. (Buongiorno.)
    - Konnichiwa. (Buon pomeriggio.)
    - Konbanwa (Buonasera.)
    - Oyasumi Nasai. (Buonanotte.)
    - Sayounara. (Addio/Arrivederci.)
    - Okaerinasai. (Bentornato.)
    - Tadaima. (Sono tornato.)
    - Mata Aimashou! (Incontriamoci ancora!)
    - Kiotsukete! (Fai attenzione!/Riguardati!)
    - Irasshaimase. (Benvenuto.)
    - Ganbatte! (Buona fortuna!)
    - Shitsurei shimasu. (Con permesso.)

Scuse
    - Gomen/Gomennasai. (Mi dispiace.)
    - Sumimasen. (Scusa.)
    - Ojama shimasu. (Scusate l'intrusione.)

NB: "Gomennasai" e la sua versione colloquiale vengono utilizzati nella sfera privata, quando tra parlante e ascoltatore c’è una certa differenza d’età (es. bambino e genitore) e/o chi lo usa sente di aver fatto qualcosa di sbagliato (si sente in colpa); "Sumimasen" è il principale modo di chiedere scusa e lo si può usare per attirare l’attenzione o per iniziare una frase in cui si vuole chiedere un favore o un’indicazione.

Suffissi onorifici
    - san (Signore/a) * [Titolo di rispetto usato praticamente fra persone di tutte le età; può essere utilizzato sia in contesti formali che informali e per qualsiasi genere.]

    - sama * [Una versione decisamente più rispettosa di San e può essere utilizzato per qualsiasi genere. Viene utilizzato principalmente per riferirsi a persone di grado più elevato rispetto a se stessi e talvolta nei confronti di persone che si ammirano molto.]

    - dono (Signore/Padrone) * [Si trova al di sotto del "-sama" come livello di rispetto.]

    - kun/-chan * [Utilizzato tra ragazzi e amici per indicare una certa forma di rispetto, o da un adulto verso una persona molto più giovane come segno di confidenza. Il primo è utilizzato molto spesso al maschile, il secondo al femminile.]

    - Sensei (Professore/Maestro)

    - Sempai * [Indica un compagno o collega più anziano o superiore di grado, che merita considerazione e rispetto.]

Famiglia
    - Otōsan/Okaasan (Papà/Mamma)
    - Oniisan/Oneesan (Fratello Maggiore/Sorella Maggiore) * [Si potrebbero utilizzare anche come "Oniichan/Oneechan", con meno formalità]
    - Otouto/Imouto (Fratello Minore/Sorella Minore)
    - Ojisan/Obasan (Zio/Zia)
    - Ojiisan/Obaasan (Nonno/Nonna)

NB: "Oniisan/Oneesan" e "Oniichan/Oneechan" possono essere utilizzati anche come suffissi alla fine del nome della persona, con le abbreviazioni "-nii/-nee". Inoltre hanno la valenza di "signore" o "signorina" per indicare persone giovani di cui non si conosce il nome.


Colori
    - Shiro (Bianco)
    - Kuro (Nero)
    - Ao (Blu)
    - Aka (Rosso)
    - Kiiro (Giallo)
    - Chairo (Marrone)
    - Midori (Verde)
    - Murasaki (Viola)
    - Momoiro (Rosa)
    - Daidaiiro (Arancione)
    - Haiiro (Grigio)
    - Mizuiro (Azzurro)
    - Kiniro (Oro)
    - Giniro (Argento)

Elementi
    - Ho (Fuoco)
    - Kaze (Vento)
    - Rai (Fulmine)
    - Tsuchi (Terra)
    - Mizu (Acqua)

Numeri
    - Ichi (1)
    - Ni (2)
    - San (3)
    - Yon/Shi (4)
    - Go (5)
    - Roku (6)
    - Shichi/Nana (7)
    - Hachi (8)
    - Kyuu/Ku (9)
    - Juu (10)
    - Hyaku (100)
    - Sen (1000)

NB: Per comporre i numeri dall'11 al 19 basta aggiungere il numero delle unità al 10 (juuichi, juuni, juusan..); per comporre i numeri dal 20 al 99 si deve mettere il primo numero che indica le decine seguito da "juu" e poi attaccare il secondo numero che indica le unità (nijuuichi, nijuuni, nijusan..sanjuuichi, sanjuuni, sanjuusan..).


Vestiario tipico Maschile / Femminile
    - Kimono * [Vestito tradizionale giapponese ottenuto dall’unione di pezzi di tessuto rettangolari, non esalta le curve del corpo come tendono a fare gli abiti occidentali: al contrario le nasconde completamente e chi lo indossa deve muoversi con grazia e ponderatezza, dimostrando le sue doti profonde.]

    - Haori * [Giacca leggera di seta usata originariamente insieme agli hakama con lo scopo di mantenere pulito il kimono. Va portata aperta e ha usi diversi a seconda della lunghezza : più lungo per i vestiti eleganti, di media lunghezza per i vestiti ordinari, più corto per la casa. Di solito lo si toglie e lo si piega prima di entrare in un posto per una visita.]

    - Michiyuki * [Più lungo dell'haori, è chiuso davanti e ha il collo squadrato; viene usato dalle donne sopra il kimono per proteggersi dal freddo.]

    - Yukata * [Generalmente in lino o cotone, oggi non è considerato propriamente un kimono ma piuttosto una vestaglia che si usa quando ci si rilassa in casa o quando si va ad una festa estiva. Le decorazioni sono estremamente varie, e possono rappresentare motivi floreali così come animali o fantasie geometriche.]

    - Obi * [Cintura in broccato di seta o seta dipinta per il kimono, più o meno formale a seconda della maggiore o minore larghezza. Viene avvolto attorno alla vita più volte prima di essere annodato dietro con un fiocco e viene scelto in modo che contrasti con il kimono e risalti.]

    - Juban/Nagajuban * [Sottoveste di seta o di lana che si indossa sotto il kimono.]

    - Hakama * [Indumento usato anticamente dai samurai per proteggersi le gambe quando cavalcavano. Ne esistono di due tipi: separato in mezzo alle gambe o a forma di gonna.]

    - Hadajuban * [In cotone bianco, serve ad assorbire il sudore ed impedire che il nagajuban si sporchi.]

    - Geta * [Sandali di legno infradito, che producono un rumore molto caratteristico; i geta da donne hanno una forma più arrotondata, quelli da uomo sono squadrati.]

    - Tabi * [Calzini di cotone bianco con l'alluce separato; si utilizzano per indossare gli zori.]

    - Zori * [Sandali infradito che possono essere più o meno alti; i più eleganti sono ricoperti di broccato dorato o argentato e sono un po' più rialzati dietro.]
 
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