Lo Yuki sentiva il cuore battere con forza nel petto mentre osservava la scena davanti a lui. Il piano che aveva ideato per fermare la banda, ora pareva cedere sotto il peso delle azioni che si stavano svolgendo. Il giovane shinobi, sentiva l'agitazione crescere dentro di sé mentre si rendeva conto di ciò che stava accadendo.
Quel vapore rovente che si alzava dal terreno poteva benissimo essere una loro tecnica, attivata per contrastare i poteri del genin. Era un vapore che sapeva di pericolo imminente.
Guardando il flusso di vapore che emergeva dalle viscere della terra, Kuroshi non poteva fare a meno di sentire una sensazione di impotenza crescente. Il suo ghiaccio, frutto di concentrazione e disciplina, ora sembrava sciogliersi lentamente di fronte a quella forza oscure. E con esso, si scioglieva anche la sicurezza che aveva cercato di mantenere per tutto quel tempo.
Non c'era tempo da perdere. Il giovane shinobi sapeva che doveva agire rapidamente, ma ogni istante che passava sembrava un'eternità. Il tempo, come l'acqua che si infiltrava tra le crepe del ghiaccio, gocciolava via inesorabile, portando con sé la certezza che lo Yuki aveva cercato così strenuamente di difendere.
Avvicinarsi a quei malviventi era stato più facile del previsto. Lo Yuki si muoveva con agilità tra le ombre, il suo corpo si muoveva con una grazia silenziosa mentre si avvicinava al suo obiettivo.
La sua vittima era un ragazzo, un volto sconosciuto che ora era costretto a confrontare lo sguardo freddo e determinato dello Yuki. Con una mossa fluida, Yuki superò senza sforzo la resistenza del ragazzo, il suo corpo reagiva con precisione millimetrica alle reazioni del nemico. Una pressione sulla laringe gli faceva manteneva il controllo, la sua presa decisa e senza esitazioni.
Il silenzio era rotto solo dal suono del vapore che continuava a salire dalle fessure del terreno. Dopo un attimo di tensione, lasciò libero il collo del ragazzo, ma il suo sguardo restava duro e implacabile. Una breve richiesta uscì dalle sue labbra, un comando che aspettava una risposta.
La scena era carica di suspense, il ragazzo, ora privo di difese, si trovava di fronte allo Yuki, un testimone silenzioso delle sue azioni. La sua reazione, la sua risposta, avrebbe determinato il corso degli eventi successivi.
Lo sguardo dello shinobi si soffermò sul ragazzo di fronte a lui, osservando attentamente le reazioni che si dipingevano sul suo volto. Notò la sua gola muoversi convulsamente mentre deglutiva a vuoto.
Ma cosa riflettevano quegli occhi, oltre alla paura? Uno sprazzo di sfida, forse, un accenno di ribellione nascosta dietro il timore di ciò che potrebbe accadere.
Il ragazzo sibillò, la voce graffiante e impastata dall'oppressione subita alla gola. Era evidente che stava ancora lottando per recuperare il controllo delle sue corde vocali.
Kuroshi ascoltò attentamente le parole del ragazzo, il suo sguardo non vacillò di fronte alla sfida implicita nelle sue parole. Le accuse piovvero, pesanti come macigni, cariche di rabbia e disprezzo verso il sistema che aveva rappresentato Kiri.
Ogni parola affogata da una deglutizione faticosa e da un respiro affannoso nella densa cortina di vapore puzzolente.
Lo Yuki ascoltò le parole del ragazzo con attenzione, senza interromperlo. Era consapevole del fermento di ribellione che covava sotto la superficie di Kiri, ma ora era il momento di decidere da che parte schierarsi. La sua mente vagò per un istante, valutando le sue opzioni, prima di tornare al presente, dove la scelta era chiara: combattere o rinunciare al suo credo.
per un certo senso capiva il suo punto di vista. Kiri certamente aveva commesso errori, più di quanti se ne volessero ammettere, ma coinvolgere persone innocenti in queste battaglie tra stato e ribelli di certo non faceva piacere al giovane ninja.
Riformulò ancora una volta la domanda:
Dove avete portato Mitsubishi? quello sarebbe stato il suo ultimatum. Se il ragazzo non gli avesse dato una risposta concreta ed esaustiva, avrebbe stretto la presa alla gola finché non sarebbe svenuto. Non aveva nessuna intenzione di ucciderlo ma solo metterlo KO.
Se fosse avvenuto tutto ciò, nuovamente si sarebbe diretto, silenziosamente e furtivamente nei pressi di uno dei membri della banda e non appena sarebbe stato abbastanza vicino, portando la mano alla sacca porta armi, Kuroshi avrebbe estratto un kunai, per poter colpire violentemente il nemico con l'anello del pugnale dietro alla nuca. Il suo obbiettivo era tramortirlo e fargli perdere i sensi.
Si sarebbe mosso tra il velo di nebbia e l'ombra silenziosamente, provando a sbucare alle spalle di ognuno di loro, e stenderli tutti, quasi. per il momento avrebbe lasciato Tora.
CITAZIONE
Mantenimento zone di Gelo (2) CHK - 2 * 2
Mantenimento muro di cristallo (2) CHK - 5 * 2
CHK - 14
| MST (1 punti) 6 | |
RES (0 punti) 6 | | DIF (0 punti) 5 |
DST (1 punti) 8 | | FRZ (0 punti) 6 |
| VEL (2 punti) 8 | |