未完の頁 - Mikan no pēji - La pagina incompleta

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Memphos
view post Posted on 9/5/2020, 20:43 by: Memphos     +1   -1
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M'
illumino d'immenso.

Un ricordo fugace di sua madre che gli leggeva poesie, un tempo distante e quasi dimenticato dalla crudezza di una vita passata all'insegna del sangue. Non aveva mai capito come potesse quella cosa essere definita una poesia, così corta, così – a suo dire al tempo – priva di significato. Cosa avrebbe voluto dire, dopotutto? Illuminarsi d'immenso. Sembrava quasi un modo per non dire nulla, un agglomerato di parole dense di significato che messe assieme non volevano dire nulla. Eppure, in quel mondo astrale, di pura luce eterea, comprese quel significato.

Galleggiare nel nulla scintillante, senza paura di cadere, intento solo a volteggiare era una sensazione che poteva imitare quando, nei suoi allenamenti, si lanciava con le sue catene da una fronda all'altra degli alberi, raggiungendo vette di altezze notevoli grazie alla propulsione delle sue fide fruste di metallo marino. Ma in quel mondo quella sensazione era amplificata di almeno dieci volte.

Mentre godeva di quell'estasi priva di sensazione corporea, avvertì una voce e lo vide. Yoori, il suo spirito, la sua mente, la sua anima. Proiezione astrale in quel mondo di luce.

Sasaki: ”Sì. E no. Yoori, hai una fortuna dalla tua parte, la grande livellatrice che a me, ad esempio, non è concessa.” disse rivolgendosi a lui, cercando di voltare il suo corpo astrale verso il suo, ma non avendone sensazione, non seppe mai se ci fosse riuscito o meno ”Sei solo un ragazzo, Yoori. Se anche tu dovessi venire giudicato dal Mondo degli Uomini, con le loro stupide leggi i loro stupidi sistemi, comunque ci sarebbe sempre questa scusante. Sei solo un ragazzo.

Non giustifica del tutto quello che hai fatto. Ne hai sempre la colpa, ma non la responsabilità. Raramente gli adulti si assumono le proprie, di responsabilità. Raramente, con difficoltà, sappiamo cosa fare e come comportarci, nonostante la nostra esperienza, nonostante tutto. Tu non hai avuto nemmeno il privilegio di interagire con la sua stessa razza, prima che io e Misato giungessimo all'eremo. Questo, che tu ci creda o no, ha un valore. Yoori, un uomo lasciato solo a se stesso...diventa pericoloso. La sua mente inizia a giocare brutti scherzi e degenera a stati primitivi che non puoi neppure immaginare. E questo indipendentemente da quanto esso sia colto o potente”


Fissava gli occhi del ragazzo con determinazione. Non stava indorando la pillola, non stava trattando Yoori come un moccioso. Lo trattava ad armi pare, com'era giusto che fosse.

”Quello che dici lo comprendo bene, La tua rabbia, il tuo sentirsi fuori posto...ma come ti ho detto, un uomo abbandonato a se stesso tende a impazzire. Vedi Yoori, ho avuto un maestro molto particolare. Forse ti è stato raccontato qualcosa di lui, forse ne hai sentito parlare a Suna, o forse no, magari il suo nome è perfino vietato...quello che voglio dire è che nonostante tutto quello che era in grado di fare, il motivo per cui Keiichi è diventato quello che è diventato è stata la solitudine. Eppure non si poteva definire solo, ma Shinigami altro non era che un'espressione della sua psiche. Un uomo che ha passato chi sa quanti eoni, nel loro mondo mentale, a parlare con se stesso e basta. Quando ti chiudi in una simile camera dell'eco, è naturale degenerare. Quello che hai fatto te è assai simile, alla fine. Il peso di tutto quello che ti è successo era intollerabile. Nessuno era come te, vero? E come potrebbe? Certo, ci sono orfani nel mondo, bambini che manco hanno una vaga idea di chi siano i loro genitori, e molti di essi fanno una brutta fine. Ma quanti possono dire Io sono stato addestrato fin dall'infanzia a prendere il posto di un uomo il cui nome rimbomba nella Storia? Forse sei il primo e unico caso, Yoori.”

Quando poi intervenne Sun Wukong, Sasaki rimase zitto, concentrato sul discorso ma perso al tempo stesso nei meandri dei suoi pensieri.

(No Jiijii, non hai fatto nulla di strano alla fine. Ti sei comportato come chiunque si sarebbe comportato al tuo posto. Ti sei aggrappato alla linfa vitale delle nuove generazioni, dei tuoi successori. Ma nel tuo volerci guidare, hai dimenticato che tu appartieni ad un'epoca diversa, in cui regnavano diversi paradigmi. I tuoi metodi d'insegnamento sono giusti per i tempi in cui hai vissuto, ma da quando tu solcavi il mondo in forma carnale ne sono passati di secoli e l'uomo si è evoluto. Giocare con le emozioni e la mente umana è un gioco molto pericoloso. Ci sono intere abilità che si sono sviluppate su questo concetto, occhi cremisi capaci di sondare la psiche di un uomo col solo sguardo e di creare realtà dall'illusione. Se Yoori fosse stato un ragazzo dotato di quei poteri, questa storia sarebbe potuta terminare molto, molto peggio)

Sasaki: ”Io sto bene ora, Jiijii. Solo mi domando a questo punto quanto di questo, di tutto ciò, sia reale. Perché se alla fine Shinigami sapeva che mi sarei trovato qua...cosa sto facendo effettivamente, se non seguire un futuro predeterminato? Siamo davvero schiavi sopiti fino a questo punto? Bah. Non perderò tempo in queste pippe mentali, non sono il tipo. Andiamo ragazzo, che ho il timore di aver fatto un casino là fuori. Spero di non aver distrutto nulla cazzo.”

La stretta di Sun Wukong fu imbarazzante e sorprendente. Nonostante Sasaki torreggiasse sullo spirito dell'Antico per altezza e massa muscolare, in quel mondo le dimensioni non contavano. La stretta di Sun Wukong era così salda e forte che si domandò se quella forza così ancestrale fosse esercitata anche nel mondo materiale. L'idea della possibile forza di Sun Wukong fece capire all'eremita che ai suoi tempi doveva davvero essere stato una forza della natura. Per quanto ne avesse sentito le leggende e visto i ricordi, fino ad allora il Rosso aveva sempre pensato che il padre dei primati fosse, alla fine della fiera, solo il ricordo di un vecchio bacucco che si vantava di imprese possibili in un tempo in cui gli uomini non si erano ancora evoluti. Ma nel sentire quella potenza, quell'energia così primordiale e pura, capì che se mai Sun Wukong avesse avuto modo di solcare nuovamente la terra, sarebbe stato un guerriero temibile anche per gli standard odierni.

Quando la luce divenne tenebra, solo la sua corona, ora ricomposta, illuminava il loro sentiero di ritorno sul piano materiale.
Corona che al suo ritorno stringeva sulla sua tempie pulsanti. Contorto sul corpo del ragazzo si risvegliò di soprassalto. Yoori sembrava ancora addormentato, così come lo erano tutti i presenti in quella stanza. Volati ai quattro angoli della camera, il letto distrutto dall'energia, un'eco etereo di un gong che risuonava nelle sue orecchie, il pelo rossiccio lungo le sue braccia, la sensazione di qualcosa di stretto nei suoi pantaloni ma dalla parte sbagliata, un grosso martello che gli pendeva sul fianco, legato in cinta dalle sue stesse catene, di cui comunque era composto. Sentiva la sua stessa aura disperdersi nell'ambiente e aveva la coscienza di aver fatto qualcosa di insolito e straordinario. Nel vedersi in un frammento di specchio poté vedere il suo viso leggermente invecchiato. Oh beh, poco male pensò Tanto in quella biblioteca del cazzo ero rimasto congelato nel tempo, adesso dimostro di più la mia età.

La stanza era un casino. L'onda d'urto del suo pugno aveva scaraventato tutto all'aria e ci sarebbe voluta tanta pazienza per rimettere tutto a posto.

(Oh cazzo...Sasaki “Delicatezza” Keigo, complimenti)

Si sentì osservato. I quattro primati indolenziti iniziarono a rialzarsi. Sentì il respiro di Yoori cambiare e lo guardò. I suoi occhi lo stavano fissando.

Sasaki: ”Oh bene ragazzo, sei sveglio! Datemi tutti una mano vi supplico che ho fatto un macello qua dentro e non me la sento di spiegare ad Akesaru perché!”

 
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