[Fase IV] - Simulacrum, Crow - Kuroi Inu

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view post Posted on 21/7/2018, 21:45
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*Roccia e metallo impattarono con violenza, una canzone fatta di tremito e vibrazione, il colpo di Haiko abbastanza forte da aprire un buco nella schiena del costrutto e minarne il resto della struttura. La creatura rovinò in avanti, investendo ciò che rimaneva della copia della ragazza e disfacendosi in un tonfo polveroso mentre, nel medesimo istante, l'altra si riaveva dal primo attacco per vibrarne un secondo. Non particolarmente rapido, in realtà, né portato con tecnica ingannevole... ma per qualche ragione alla ragazza ci volle qualche istante di troppo per montare una difesa efficace, o per schivare. Colpa della polvere? Dello smottamento? Del disorientamento? Prima che Haiko potesse chiederselo il pugno di pietra dell'essere centrò il suo blocco, scaraventandola a diversi metri di distanza, a ruzzolare nella sabbia.
Quale che fosse il livello di consapevolezza raggiunto dalla ragazza riguardo il loro stato, quali i suggerimenti che avesse carpito dalle proprie copie e dalle sensazioni provate fin lì, di certo non le sarebbero sfuggiti due elementi centrali: qualcosa l'aveva rallentata, e, ancor più incredibilmente, qualcosa le impediva di provare alcunché dal gomito in giù. Tanto l'impatto del proprio pugno quanto quello dell'avversario erano caduti sordi sui suoi avambracci, che tuttavia avevano riportato senz'altro danni. Li vide tremare irresistibilmente, di fronte ai suoi occhi, lesi e sanguinanti... ma non a lei più familiari della sabbia su cui riposavano.
Nello stesso istante, Hideo si avvicinava al golem nel tentativo di liberarsi dei suoi inseguitori. Una manovra rischiosissima per ovvi motivi, ma che al ragazzo parve l'unica ideale ad evitare che i costrutti lo raggiungessero. Così, al galoppo, affrontò il fluttuare selvaggio delle sabbie attorno ai due titani, si affidò alla propria concentrazione per mantenere ogni senso teso a reagire contro colpi che inevitabilmente avrebbero incrociato la sua traiettoria. Era impossibile pensare che, nel combattere, il movimento del colossi non minacciasse di falciarlo. Superato un primo cavallone, e resistita la folata di sabbia che minacciò di accecarlo, Hideo si infilò sotto la coda del costrutto gigante un attimo prima che si abbattesse sulla duna. Questione di pochi centimetri... lo spostamento d'aria impetuoso, quasi irresistibile, e con un boato da far tremare il petto la sabbia esplose, investendo il giovane ninja, la sua cavalcatura ed uno dei due costrutti. L'altro, appena un metro indietro al primo, finì polverizzato dall'impatto.
Nessun danno pervenne ad Hideo, non immediatamente, ma nel rotolare finì nell'orbita della zampa sinistra del golem che, alzandosi ed abbassandosi, mosse la sabbia in maniera tale da attrarre il corpo del ragazzo sotto di sé. Questione di diversi secondi, in realtà... niente che un ninja, anche inesperto, non potesse gestire... ma qualcosa trattenne il giovane dal muoversi. Una vertigine indescrivibile, la mente incapace di seguire lo scorrere degli eventi con la stessa linearità di qualche attimo prima. Aveva preso un colpo in testa? Era semplicemente disorientato? Il tempo sembrò rallentare, poi accelerare di colpo, da un estremo all'altro senza che ad Hideo fosse lasciato alcuno scampo.*


CHE DIAVOLO STAI FACENDO?!

*Gridò il Tasso, da quella distanza un ruggito da spaccare in due la testa, un attimo prima che terra e sabbia venissero scosse da un cataclisma. Nel tentativo di evitare che Hideo venisse schiacciato, il demone di sabbia era balzato in avanti, placcando letteralmente il golem ed abbattendolo in una proiezione che, dal punto di vista dei due ragazzi, aveva dell'apocalittico. La risultante onda di sabbia spazzò via Hideo, a poche decine di metri dall'epicentro, e l'onda d'urto avrebbe raggiunto anche Haiko. Quanto alle due statue, il terremoto non sembrò impensierirle minimamente... ma lo stesso non poté dirsi della clessidra, che, vibrante, rilasciò il tipico suono limpido del cristallo sottoposto a sforzo. Il lamento della clessidra, unito allo sfavillare dolente della sua luce, sarebbero state le ultime percezioni dei due shinobi prima che le rune su di loro si attivassero.
Ridotto in macerie dall'impatto col suolo e dal peso del demone, il costrutto gigante attivò come di consueto il suo potere rigenerante, traendo dai due shinobi l'energia fisica e mentale necessaria. Stavolta il pegno sarebbe stato gravissimo, e se Haiko si sarebbe sentita sottrarre il controllo del proprio corpo, quasi incapace di muoverlo autonomamente, Hideo avrebbe dimenticato buona parte della sua vita, della sua identità.
Quali opzioni gli rimanevano? Come sottrarsi a quel destino terrificante? In alto, ancora scossa, la clessidra aveva da poco superato la metà del suo tempo designato.*


GDROFF///28/7///GDRON
 
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Kuroi Inu
view post Posted on 12/8/2018, 17:28





L'impressione del vento gli sferzò la faccia, la velocità della bestia che lo trasportava sufficente a far sembrare l'aria piatta dell'arena un vento di Scirocco. I passi pesanti dei colossi sollevavano sabbia tutto attorno a lui, rendendogli difficile distinguere ciò che lo circondava. Strizzò gli occhi, nel tentativo involontario di cacciare via i fastidiosi granelli dagli occhi lacrimanti; li forzò aperti, non poteva permettersi di perdere anche il minimo dettaglio.
Un colpo di tosse gli scosse il petto, tagliandogli il respiro; istintivamente si coprì il volto con un lembo della cappa, appena in tempo per schermarsi dalla vera e propria ondata di sabbia sollevata dal Golem nel suo continuo movimento. Il passo del suo destriero cedette brevemente, tradito dalla mancanza di autonomia della creatura e dal momento di distrazione del creatore. Fortunatamente il suo controllo era ancora sufficientemente saldo da permettergli di far recuperare l'equilibrio all'uccello quadrupede, giusto in tempo per riuscire a schivare la mastodontica colonna di roccia che fungeva da coda al Golem, evitando la bieca fine di uno dei suoi inseguitori, presumibilmente ridotto a poco più della sabbia sul quale giaceva. L'ondata d'aria causata dall'impatto lo travolse appieno, sbalzandolo dalla sella. I suoi tentativi di rimanere aggrappato al malleabile manto dell'animale d'argilla ebbero come unico risultato un pugno di argilla inerte ed un buco nella spalla della creatura.
L'impatto con la sabbia fu sorprendentemente doloroso, abbastanza da forzargli tutta l'aria fuori dal petto in un unica esalazione, che gli lasciò gola e petto dolenti. Scivolò per diversi metri, risparmiandosi una boccata di sabbia solo grazie all'intervento delle sue braccia, frappostesi per puro istinto tra la sostanza invasiva ed il suo volto. Quando la forza che lo aveva mosso come una bambola di pezza si fu esaurita, ad Hideo fu concesso il tempo di un solo respiro per potersi riprendere dal affanno che gli stava lacerando il petto. Pochi attimi, non gli servì altro per capire che il suo piano era stato inutile.
Il Golem e la Bestia erano ancora bloccati nel loro letale duello, ogni passo in avanti di uno immediatamente bilanciato dalla risposta dell'altro, in perfetto equilibrio. A subire gli effetti del letale scontro era la sabbia sotto i loro piedi e, di conseguenza, Hideo che vi giaceva ancora sopra. Ad ogni passo, ad ogni movimento, la sabbia si alzava e si ritraeva, spingendo il ragazzo sempre più vicino alla colossale zampa del Golem. Cercò di rimettersi in piedi, tenendo stretto il braccio che maggiormente aveva subito il peso della caduta. L'equilibrio gli venne difficile, ma il movimento della sabbia si rivelò abbastanza regolare da permettergli di recuperare una posizione stabile. Strinse i denti, in un espressione a metà tra un sorriso ed una smorfia di dolore.
Si, posso farcela devo sol-
Improvvisamente fu come se d'avanti ad Hideo fossero state messe due immagini prese a qualche secondo di distanza l'una dall'altra. Poteva allo stesso tempo ricordare la gamba di pietra ad una decina di metri di distanza e vedere la zampa direttamente sopra la sua testa. Una fitta improvvisa gli attraversò la testa, costringendolo a stringersi le tempie in preda al dolore ed alla confusione, inerme, in balia ad eventi che non riusciva a comprendere.
Un altro passo, l'ultimo, e anche il ragazzo sarebbe stato una vittima di quell'arena.
Gli attimi successivi furono un turbinio di immagini e suoni, troppo rapidi per la mente appannata del ragazzo, a cui sembrava di essere poco più di uno spettatore. La voce della Bestia fu la prima cosa a salvarlo dalla confusione che teneva in ostaggio la sua mente, appena in tempo per vedere il Golem collassare a terra, sopraffatto da un improvviso impeto di forza del suo avversario, che lo aveva coinvolto una proiezione dal potere disturttivo ben superiore a qualsiasi esplosivo che il Genin avesse mai visto plasmare. In risposta al cataclismico impatto, la sabbia esplose in ogni direzione, travolgendo qualunque cosa fosse rimasta sul campo di battaglia, Hideo compreso, e bloccando del tutto la visuale per svariati secondi.
L'ondata si infranse presto sul terreno portando con se il giovane Shinobi, a diversi metri dal centro della collisione, la dove ora giacevano i resti del Golem, apparentemente sconfitto.
Con cautela, Hideo si rimise in piedi, controllando ad ogni movimento l'integrità dei suoi arti, per evitare di poggiare troppo peso su eventuali fratture. Inutile dire che, dopo ciò che era accaduto, l'aspetto del ragazzo rasentava il pietoso: insanguinato ed indolenzito, volto e braccia costellati di tagli ed ematomi, un braccio avvolto attorno al busto, a coprire il punto in cui un dolore pungente lo tormentava ad ogni respiro; tutti splendidi souvenir di momenti che il ragazzo non vedeva l'ora di poter seppellire.
Un preoccupante tintinnio teneva occupato il suo udito, costante e fastidioso, sufficente a far preoccupare il ragazzo riguardo qualche danno all'udito. Fu però lo sfarfallio della luce proiettata dalla clessidra ad informare il ragazzo dell'origine di quel suono ronzante. Non poté fare a meno che notare che la sabbia stava ancora scorrendo, annunciando l'inesorabile arrivo di chissà quale limite di tempo.
Con tutto quello che è successo non mi ero neanche accorto fosse una clessidra... -*coff*...chissà cosa scandisce.
Queste furono le ultime considerazioni che gli furono concesse prima che un brivido gelido gli attraversasse la spina dorsale, lo stesso che gli aveva attraversato la schiena già più di una volta quel giorno; in contemporanea, i sigilli sulle statue iniziarono a brillare più intensamente, suggerendo un nesso che ancora sfuggiva al Genin, che ancora non aveva compreso appieno ciò che gli stava succedendo.
Quando i frammenti di roccia, che una volta avevano composto il Golem, cominciarono a muoversi, il brivido lungo la schiena divenne un freddo innaturale ed indescrivibile, diverso da qualunque cosa Hideo avesse esperienza, una lista che si faceva sempre più corta.
Ben presto lo stesso misterioso mal di testa tornò a tormentare il ragazzo, accompagnato dalla stessa nauseante sensazione che lo aveva quasi ucciso.
Barcollò in avanti, scosso dall'improvviso influsso di sensazioni estranee, ad ogni passo gli sembrava di essersi mosso in avanti molto di più di quanto non avrebbe dovuto, la posizione delle sue gambe sempre diversa da quella che si sarebbe aspettato, costringendolo a muoversi in maniera goffa ed impacciata. Il Golem si stava ricomponendo, ciò era evidente anche ad Hideo, nonostante i suoi sensi lo stessero tradendo a quel modo.
Le Rune, devono esser- -ere le rune. Ma come fer- -ome fermarle?
La clessidra era l'unica cosa che sembrava essere stata influenzata dal combattimento, e sembrava avere a che fare con le statue, ma poteva essere certo che il potere che stava ricostituendo il carceriere fosse in qualche modo legato a quell'oggetto? Ma che altre opzioni aveva, il Golem si stava rialzando e lui non aveva alcuna speranza di poterlo affrontare.
Il mal di testa non faceva che peggiorare, cosa stava succedendo? Gli sembrava di impazzire, come se il mondo avesse smesso di aver senso, trasformato in qualcosa di completamente estraneo. Un giramento di testa, un altro salto temporale, quasi inciampò sui suoi stessi piedi.
Come era finito li dentro? Perché non poteva fuggire? Cosa stava facendo, perché stava avanzando?
La clessidra! - La clessidra era importante, ma perché? Era collegata alle rune, e le rune stavano facendo qualcosa, ma cosa? Il freddo che gli aveva invaso la schiena divenne ancora più insopportabile, un altra fitta di dolore gli pulsò tra le tempie. Doveva essere quello il motivo per cui la clessidra era importante, no?
No, no, il Golem. - Ecco, si, il Golem. Doveva fermarlo. Un altra fitta alla testa, un grugnito involontario gli scappò dalle labbra. Maledettissima confusione.. Una rabbia sorda gli montò in corpo. Si sentiva frustrato, incapace, metà della persona che sapeva di essere. Strinse i denti, si morse l'interno delle guance, cercando di non urlare, cercando di mantenere un inutile parvenza di contegno. Sentiva il fuoco dell'ira bruciargli nelle vene, mentre ancora barcollava, incapace di controllare adeguatamente il suo corpo tra salti temporali sempre più frequenti.
No, NO! - l'urlo gli raschiò la gola ancora indolenzita, un lamento furioso indirizzato ad un nemico che non conosceva.
La rabbia e la confusione si mescolarono in un miscuglio letale, uccidendo quel poco di raziocinio che gli era rimasto, l'istinto riempì il vuoto, concentrando la bile che lo stava avvelenando verso l'unica cosa che ricordava essere colpevole di qualcosa.
Con l'unico metodo di difesa che gli veniva veramente naturale, il ragazzo cominciò di nuovo a muovere la mano verso la sacca d'argilla, le bocche sui palmi aperte in urla sorde. A tastoni, tra un interruzione e l'altra, riuscì ad aprire la sacca e a recuperare il tanto agognato contenuto. La sua tecnica era peggiorata drammaticamente, la lingua della sua mano dominante decisamente meno agile di quanto non fosse stata qualche minuto fa. Ogni tanto gli sembrava di trovare dettagli che non ricordava di aver aggiunto, arti che non ricordava di aver modellato, ciò non servì ad altro che ad accrescere la frustrazione che ancora lo corrodeva.
Il prodotto finale fu tremendo, una pallida imitazione di vita, una parodia dell'arte che praticava. L'opera di trenta artisti che non avevano mai comunicato tra di loro, un accozzaglia di stili man mano più grezzi e rozzi. Ricordava di essere in grado di fare di meglio, ma non riusciva a ricordare come, i ricordi delle sessioni di allenamento sostituiti da un vuoto fastidioso, alla testa ed allo stomaco.
Gli insetti deformi emersero dal palmo della sua mano, puntata pateticamente al suo bersaglio, troppo tremante per reggersi da sola, costretta ad essere sorretta dall'altro braccio. Ronzarono rumorosamente, volando in archi confusi, dettati dalla mente indebolita del loro creatore, decisamente diversi dai volatili da cui Hideo aveva sempre preferito prendere ispirazione. Le piccole creature di argilla, si abbatterono sul collo della clessidra perdendo la loro forma artificiale, quasi fondendosi con il vetro cristallino. Quando l'ultimo moscerino si fu unito ai suoi fratelli, le creature erano diventate poco più di una ronzante massa di argilla informe, vicariamente sorretta dal vetro chiaro. Un mostruoso tumore, l'antitesi dell'arte, che macchiava la bellezza di quell'oggetto dall'aspetto prezioso.
Un ultima fitta alla testa, un lamento indistinto ed il comando mentale, attraverso il tenue collegamento di Chakra, trasmesso dal provato artista alla sua orribile opera.
.
.
.
Un lampo di luce, dolorosa agli occhi, una mano a farsi schermo ed un ultima, incerta speranza di aver avuto successo.







Fase d'attacco:
<ninjutsu elementale a lungo raggio> - C1: Insetti d'Argilla (Chk: 60)(Argilla: 60g)(Tempo di Impasto: 0 turni)(Int: +70) "Prima e più semplice tecnica che viene insegnati ai nuovi adepti del clan, non appena sono in grado di manipolare l'argilla. Si tratta di un attacco estremamente facile da portare a termine, ma che si può rivelare letale per il nemico: il membro del clan crea diversi, piccoli insetti d'argilla, che poi fa dirigere rapidamente verso l'avversario. Tali creazioni, dall'aspetto innocuo, nascondono in realtà un potere esplosivo abbastanza elevato da uccidere una persona. Il loro massimo punto di forza, in ogni caso, è la difficoltà dell'avversario di notare delle piccole creature che, strisciando sul terreno, muovendosi silenziosamente verso il loro obiettivo, gli si avvicinano. Se l'avversario non possiede "Fiuto", la tecnica avrà un ulteriore bonus di 10. Anche se lo possedesse, non è comunque necessario usarlo per individuare gli insetti."

<passiva> - Abile utilizzatore dell'argilla[5/10] - "Il ninja riesce ad utilizzare sapientemente la propria argilla, le cui scorte sono limitate, diminuendone dunque la quantità necessaria per le proprie creazioni di:
Liv 6 : -5g

Argilla: 185 - 65=120
Stm: 74-(60/20)=71
Danni: 92 + 71 + 14 (spec)= 177
 
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view post Posted on 30/8/2018, 14:14
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*Disperato, furente, disorientato, la mente schiacciata e mutilata dall'incessante lavorio della runa, Hideo si ritrovò in un gelido istante privato di ogni opzione. La sua audacia l'aveva portato ad un passo dalla morte, a pochi metri da esseri il cui potere superava ogni sua possibile immaginazione... ed in un'ironia degna di quel luogo maledetto, non sarebbe stato il corpo a perire per primo. Uno ad uno, i ricordi, le conoscenze le sensazioni che lo rendevano chi era gli venivano strappate, la sua coscienza denudata, sfrondata, e infine a sua volta lacerata. L'apatia e l'amnesia lasciavano inesorabilmente il passo alla confusione, allo squilibrio e alla pazzia mentre ciò che rimaneva cercava, sempre più debolmente, di mettere assieme i pezzi di quanto raccolto fin lì.
Il golem, la clessidra, la runa. Un collegamento stabilito sul punto di non ritorno, forte non di raziocino, non lì, ma di determinazione ferina. Le mani divorarono l'argilla, fameliche e nevrotiche, ingollando e masticando in un unico tempo fino al prematuro parto di quelle aberrazioni volanti. Vomitate, brancolarono verso l'unico punto cui la mente dell'artista riuscisse ancora ad aggrapparsi, l'ultima luce, l'ultima guida.
Unite in quell'amalgama orrenda, solo il bagliore dell'esplosione le avrebbe liberate... e, con loro, tutti quanti.*




"ARGH! DI NUOVO?!"

*Al riverbero dell'esplosione il vetro della clessidra sarebbe rimasto intatto, almeno per un istante. Incandescente, tutt'uno con la sabbia che conteneva, brillò intensamente prima che le vibrazioni divenissero percepibili. Al ridursi della loro frequenza parve aumentarne l'intensità, inesorabilmente e violentemente, tale che presto i due colossi, anche piantati nella sabbia, non sarebbero stati in grado di contenerne il tremito. Ai due ninja, ormai incapaci di percepire coerentemente ciò che li circondava, il tremare apocalittico dell'arena sarebbe giunto come un guazzabuglio indistinto di sensazioni, i loro corpi trascinati in basso e in alto dal tumultare delle sabbie, scossi dal tremare di ogni singolo granello.
Quindi, rintocco finale di un orologio che mai era stato tale, la clessidra si spezzò a metà. Il colpo avrebbe frantumato le dita e le braccia delle statue, privato la sabbia dorata del proprio contenitore e generato un'ondata tanto violenta da riplasmare l'arena in un unica, vasta conca. Tanto Hideo quanto Haiko sarebbero finiti sulla cresta dell'onda, lanciati sugli spalti che prima sembravano tanto alti da essere irraggiungibili... mentre, lentamente, i loro sensi e ricordi parevano tornare.
Avrebbero levato lo sguardo, confusi e disorientati che fossero, osservando, nel silenzio di un unico istante, la sabbia dorata calare verso il centro della conca scavata dall'onda d'urto. Nient'altro che quella luce rimaneva, ora che gli occhi dei colossi andavano spegnendosi, ed il vetro brillante non era più.
Quando giunse a contatto con il suolo, la sabbia dorata vi impattò come se ne contenesse milioni di volte la massa. Non sollevò polvere, né rilasciò energia… semplicemente passò oltre, perforando, trapassando e scomparendo nell'oscurità recondita che faceva da pavimento a quel luogo. Una voragine immensa si aprì tra le due statue, che, già indebolite dal tremito, inesorabilmente presero ad inclinarsi. Le prime a spezzarsi furono le braccia, quindi il busto, troppo flesso per poter resistere… infine il collo, e con esso ciò che restava delle rune. Il crollo avrebbe privato il golem della propria fonte di energia, rendendolo inerte e consentendo a Shukaku di atterrarlo immediatamente: la mera spinta fu capace di smembrare in una valanga di frammenti quel che era stato un colosso inarrestabile.*


"AHA! FINALMENTE! OTTIMO LAVOR…

… oh."


*Davanti allo sguardo di ogni astante superstite, la voragine aveva lentamente incominciato un lento movimento rotatorio, tramutandosi in un vortice capace di inghiottire in pochi istanti l'enormità delle due statue. Ma se fino a quel momento era stato solo il pavimento a cedere, ad aprirsi senza apparente fine, la sorpresa del demone avrebbe fatto da principio ad una cascata di fenomeni a stento descrivibili.
Presto parve chiaro che non era semplicemente il pavimento a venir risucchiato, ma l'intera realtà. Privata della clessidra, del tempo concessole e di una valida ragione per esistere, la dimensione in cui si trovavano collassava in quel vortice senza fine. La coscienza di Hideo e i sensi di Haiko tornavano da un simile baratro soltanto per vederlo materializzarsi di fronte a sé, pronto a fare facile preda dei loro corpi, mentre ogni oggetto ancora visibile veniva piegato e distorto alla mercé di un'attrazione irresistibile. Le pareti avanzavano verso il nulla, ed il Tasso, che aveva a sua volta guadagnato uno dei capi della stanza, fu il primo a scivolare nel nulla.*


"OI! OI! NON SCHERZIAMO! CHE DIAVOLO AVETE COMBINATO! FERMATE QUESTO COSO!"

*Lo sentirono gridare, benché anche il suono faticasse ormai a sottrarsi al richiamo dell'abisso. Presto nemmeno le grida furono distinguibili, catturate e filtrate dal vorticare incessante, capace di incutere terrore anche in quell'essere millenario. Lo videro arrancare, tentare di sottrarsi, ed infine perdere la presa e cadere nel nulla.
Il loro turno sarebbe giunto di lì a poco, elementi ultimi e leggeri, con nient'altro che il loro terrore ad accompagnarli nell'oscurità... fino a nuova luce.*


GDROFF///Finita. Vi libero ragazzi, che siamo ben oltre il tempo massimo e chiaramente la role è arenata(pun not intended).
Che dire... peccato. Peccato soprattutto perché, soprattutto per impegni off, non siamo riusciti ad andare mai avanti spediti. I tempi per l'evento erano fissi, almeno per voi masterati, e fin da subito c'è stata una fatica tremenda nel rispettarli, specie per Crow. Forse un'incomprensione riguardo le specifiche, forse semplicemente degli impegni arrivati all'improvviso, forse la voglia di postare in calo... insomma, eccoci qua.
Dal canto mio, ho certamente parte della responsabilità: con tutto il lavoro di stagione in arrivo, sapevo di non poter gestire due role assieme da master(avessi potuto scegliere, ne avrei presa una soltanto), non con queste tempistiche, ed ho dovuto fare una scelta(in parte inconsapevole). Considerato il rango ed il numero di ninja nell'altra role(Kiri), oltre che la loro frequenza di post, ho inevitabilmente finito col dedicarmi 200% a loro, perdendo terreno qui. L'idea di partenza era anche buona, ma ho sicuramente faticato a darvi spunti ed input necessari a mantenere alta l'attenzione. Ciò, combinato con la lentezza tra un giro e l'altro, ha inevitabilmente portato ad una role progressivamente spenta.
Ma basta piangerci addosso, quel che è stato è stato.

Valutazioni

Per via del fatto che la role non è ultimata, lo staff mi ha comunicato che non sarà possibile ottenere PM. Inoltre, considerando che questo sarà il settimo giro su una role che doveva averne 11, potrete ottenere soltanto il 64%(7.04) delle ricompense possibili. 54% nel caso di Crow, che ha saltato un giro.

CITAZIONE
Kuroi Inu - Hideo Tsukimoto

- Role: nonostante la discontinuità, un ottimo lavoro. Si vede che hai ben chiaro chi il personaggio sia, e non hai problemi a raccogliere qualsiasi spunto la situazione offra per farlo uscire fuori. In un'altra role, ad altre premesse, sono sicuro che avresti fatto faville... ma anche così direi proprio che la determinazione e il coraggio del personaggio, uniti alla creatività e all'iniziativa, sono usciti fuori. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai interpretato la perdita di ricordi e conoscenze che la runa ti ha imposto. Non era facile, e sono rimasto sorpreso dalla tua capacità di inserire qualcosa del genere nel testo, fluidamente, trasformando un limite On in uno spunto Off. Sembra scontato, non lo è manco per niente. 9.

- Scrittura: anche qui, ottimo lavoro. I post si leggono bene, non troppo pesanti né sbrigativi, e si vede che c'è dietro un impegno notevole. Attenzione ai refusi(soprattutto spazi di troppo) e agli apostrofi(qualcuno mancato... e qualcuno di troppo). 8.

- Strategia/Approccio: inserito in una situazione surreale, sballottato da una parte all'altra senza sosta, Hideo ha fatto quel che poteva, ragionando su quello che aveva. L'evocazione dello struzzo è stata sicuramente una buona idea, così come il sondare con le creazioni d'argilla. Considerata la portata della role, non mi aspettavo che nessuno dei due partecipanti potesse mettere in atto strategie allucinanti, semplicemente reagire a quanto gli veniva tirato addosso. Ciò è sicuramente avvenuto, anche considerando la corsa contro i due colossi, che, se avventata(e scenica, lol), era mirata a togliersi di torno i due costrutti minori. 10.

Media: 9

Ricompense genin al 64%: 3840 exp, 20 fama

CITAZIONE
Crow - Haiko Kimura

- Role: il concept del personaggio mi piace molto, e considerato il background ero decisamente elettrizzato dal mettere Haiko di fronte ad una condizione che la riportasse indietro, alla malattia, all'immobilità. Nonostante non si sia arrivati al momento che aspettavo, devo dire che comunque il personaggio si è visto piuttosto bene. Non un exploit, ahimè, ma considerando l'andazzo della role non potevo aspettarmi molto di più.
Decisamente meno salda di Hideo, e meno sicura come kunoichi, nei momenti di massima difficoltà riesce a seguire l'esempio del compagno(e, mentalmente, dei propri mentori) per fare bene. 8

- Scrittura: un pochino macchinoso, a volte ho fatto fatica a capire bene quello che volevi intendere, specialmente per via del modo in cui costruisci i periodi e usi la punteggiatura. Stiamo comunque parlando di un buon lavoro, suggestivo, in cui si vede un grosso impegno nel cercare la parola o la frase che diano il giusto effetto alla situazione. Non ci sono errori particolari, tranne qualche refuso qua e là. 8

- Strategia/Approccio: anche qui niente male. Inizialmente priva di qualsiasi punto di riferimento, al limite del terrorizzato, pian piano Haiko trova un modo per dare il proprio contributo alla soluzione del casino in cui si è venuta a trovare. Buona sicuramente l'idea di inviare le copie verso le statue, che danno alla ragazza uno scorcio di come funzionino le rune, e di come siano collegate al golem. Peccato che da quel momento in poi, di fatto, la role sia finita. 9.

Media: 8.3

Ricompense genin al 54%: 3240 exp, 20 fama

Spero di masterarvi nuovamente, in circostanze meno restrittive di questa. Ci si vede a Suna.///GDRON
 
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