Il viaggio nei cunicoli procede senza eventi e nel silenzio. Nessuno vuole iniziare una conversazione, nemmeno Akio.
Almeno per lui questo non è il momento di parlare del più e del meno; già senza fare nulla si ritrovano tutti coi nervi a fior di pelle e non se la sente di aprire bocca rischiando di mettere altra carne al fuoco.
Non ritiene il 'Diavolo' un personaggio così carismatico da avere folle che pendono dalle sua labbra, ma si è preso il preso l'onere di fungere da leader e si sta comportando razionalmente; tanto gli basta.
Su gli altri suoi compagni di sventura ancora non aveva abbastanza elementi per potersi fare un'idea precisa, tranne che di uno.
La ragazza dai lunghi capelli castani ed occhi azzurri non dava segni di voler fare gioco di squadra, quanto piuttosto agire in solitaria. Ed in una situazione come la loro poteva portare ad una brutta fine sia per lei ma soprattutto per tutti.
Anche Akio aveva tentato un'impresa in modo arrogante, riuscendoci a malapena, ma sapeva a cosa andava in contro ed in gioco aveva messo solo la sua di pelle; l'ultima cosa che voleva era di ritrovarsi in pericolo a causa di un singolo.
Pensando così arrivarono alla fine del tunnel dove gli attendeva una porta.
Una rotonda porta in legno si ergeva davanti a loro: solo legno, niente maniglie o serrature; ma una strana 'energia', se si può dire così, che ad ondate sembrava uscire dal punto in cui le ante raggiungevano la minima distanza tra di loro.
Normalmente di quest'ultimo dettaglio non ci si sarebbe accorti, ma la totale mancanza di vento, suoni od altro aveva permesso ad Akio di percepirlo distintamente.
Essendo, ad occhio e croce, poco più che un ostacolo, Mitsuaki dette i suoi ordini alla squadra per prepararsi a qualunque cosa l'aspettasse oltre la soglia. Al genin era stato affidato il lato sinistro assieme alla ragazza che prima aveva voluto fare di testa propria. Un altro membro era a destra mentre il 'Diavolo' avrebbe aperto la porta con l'ultimo uomo dietro di lui a coprirgli le spalle: essendo, probabilmente, il ninja coi ninjutsu a distanza più efficaci era la soluzione migliore.
Ma prima di prendere posizione il caposquadra volle scambiare due parole con lui.
A primo impatto sembravano parole che lo rincuoravano a prendersi cura di uno dei suoi compagni, ed infatti era così; ma non nel modo che ci si aspetterebbe.
Lo sguardo dello spadaccino nascondeva una certa ferocia che non sfuggì agli occhi del genin, facendogli comprendere il vero significato dietro quelle parole.
Cosa che lo lasciò non poco di stucco, considerando che ad ogni occasione buona il loro leader temporaneo lo aveva rimproverato per la sua condotta a volte troppo feroce o troppo frivola. Ed a giudicare da come aveva distribuito i ruoli, era chiaro a chi si stesse riferendo con il termine
'persona delicata'. Ma con un accenno di sorriso rispose a tono all'ordine implicito che gli era stato impartito, buttando rapidamente la cosa dell'occhio verso Nami.
"Certo. Sarò delicato quanto richiesto dalla situazione."Era contento di avere avuto la sua fiducia, ma si rendeva conto che, come aveva pianificato una contingenza per quella ragazza, poteva organizzarne una anche per lui se lo avesse ritenuto opportuno.
C'era molto da pensare.
In posizione davanti la porta, il 'Diavolo' l'aprì. Ma l'attacco preventivato non arrivò mai.
Sporgendosi, Akio poté intravedere cosa si celasse oltre la soglia appena liberatasi: uno spazio più ampio di quello in cui avevano camminato fino ad ora, simile ad una grotta o caverna, con al suo interno solo cianfrusaglie sparse al suolo od in mucchi alti non poco più della metà dei giovani ninja.
Ad una prima analisi non sembrava esserci segni di vita o movimento, ma lo infastidiva che ancora non avevano capito l'origine dell' 'energia' oltre la porta. Dovevano muoversi, ma la disposizione adottata era adatta a difendersi non ad esplorare un'area vasta.
Perciò Akio prese la situazione in mano e comunicò a Mitsuaki la sua idea con gesti semplici: lui entrava in testa al gruppo e gli altri gli sarebbero venuti dietro mantenendo le loro posizioni.
In questo modo al centro ci sarebbe stato il capo-squadra pronto ad intervenire e dare indicazioni in ogni direzione, i fianchi ed il retro restavano coperti da specialisti nella distanza ed Akio davanti avrebbe fatto da esploratore ed esca.