[Fase IV] Il filo di Arianna, Per Yolo, Karen, Pelle, Aiserd (?) e Kabu

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Karen91
view post Posted on 19/5/2018, 19:33 by: Karen91
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Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


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Da una Lacrima di Luna

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Raccoglieva informazioni in silenzio mentre si apprestava a studiare il capo del filo che aveva preso di mira. Tutto proseguiva nella normalità, a parte il fatto che si trovassero in chissà quale dimensione o antro del mostro. Potevano usare il chakra e questo la rincuorò, almeno avevano ancora delle armi con cui proteggersi senza contare le proprie. Come potevano essere morti ed avere ancora oggetti materiali? Quella teoria non stava né in cielo ne in terra. Al contrario del tipo con lo spadone però Nami preferì non sprecare nemmeno lontanamente il suo fiato per condividere quel pensiero. Il peggio però non era ancora avvenuto, almeno finché non avvertì dei passi avvicinarsi a lei. Si girò di scatto, fissando dritta negli occhi colui che aveva osato interrompere il suo tragitto. In mano stretto teneva il coltello, tirato fuori alla velocità della luce come qualcuno che è sempre pronto ad aspettarsi un colpo basso. Il volto corrucciato fece intendere che aspettava una seconda mossa, magari più azzardata. Con uno sguardo di sfida e provocatorio poi sorride all’ironia del compaesano.

- Certo che parlo la tua lingua, dopotutto ho frequentato l’accademia come te, solo in minor tempo... - rispose di rimando allo spadaccino - E cosa avrei dovuto dirti? Non c’era molto da aggiungere... rispondendo alla chiamata alle armi abbiamo scelto di andare a morire per Kiri.

La stretta sull’arma si fece più forte mentre i muscoli si contraevano pronti al confronto. Poteva essere anche un pezzo grosso quello che l’affiancava, ma cosa le poteva importare? In quel posto non esistevano gradi, non c’erano regole... sì, forse solo una: la morte che gli teneva il fiato sul collo. Perché poi avrebbe dovuto eliminare un elemento valido per il villaggio? Solo perché non sottostava al suo volere? Solo perché non credeva nella collaborazione? La sua ultima missione era stata un disastro, il suo stesso team aveva mandato in fumo ogni suo sforzo solo per la propria incompetenza. Provava una rabbia dentro che era difficile da attenuare, non dopo tutte le fatiche che aveva fatto per farsi strada. Doveva diventare uno dei più forti del villaggio e non l’avrebbe fatto camminando dietro a nessuno. Non odiava nessuno lì in mezzo, ma sarebbe uscita da quel posto; poco le importava se da sola o in compagnia.

- Solitario o meno l’importante è portare a termine l’obiettivo. Io semplicemente preferisco scommettere solo su me stessa... - rispose facendo spallucce con superficialità, continuando comunque a mantenere alta la guardia.

Di tutto quello che aveva detto poco le importava, poteva anche sputarle addosso se questo l’avrebbe fatto sentire meglio. Per lei rimaneva uno sconosciuto e come tale la sua opinione finiva sotto le sue suole. Quel nervosismo però la stuzzica, quasi come se quel ragazzo stesse mettendo benzina sul fuoco. Arde la voglia di continuare quel battibecco, la fa sentire viva. Se la situazione non fosse stata scomoda, se non ci fossero stati così tanti spettatori le sarebbe piaciuta una gara di forza, ma fortunatamente sapeva darsi un contegno.

- Se non posso avanzare posso rimanere qui... che ne pensi? - continuò ghignando e sporgendosi in avanti per prendere tra le mani il filo scelto - No... dopo mi sentirei in colpa semmai vi succedesse qualcosa. Comunque semmai decidessimo di dividerci quello azzurro è mio.

A quel punto avrebbe deviato l’ostacolo senza esitazione e si sarebbe rimessa in marcia, attendendo che tutti facessero lo stesso. Se il gruppo voleva andare unito poco le cambiava, sicuramente in quel modo ci avrebbero messo molto di più a trovare la soluzione dell’enigma.

 
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