[Fase IV] Nuvole Galoppanti, per 'nD, xlayo34x e ArdynIzunia

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Blazing Phoenix
view post Posted on 6/5/2018, 10:54




Il trio di ninja cominciò a riprendere conoscenza. A quanto pare, la loro fine non era ancora giunta. Il loro risveglio fu alquanto... peculiare. Prima ancora di poter riaprire gli occhi, poterono percepire un continuo rombo martellare le loro orecchie. Il suono si fece sempre più definito ogni secondo che passava. Aprendo finalmente gli occhi, i ninja della Nuvola scoprirono di trovarsi all'interno di un grosso tunnel scavato nella roccia, illuminato da luci soffuse che scaturivano da particolari formazioni cristalline, sparse sporadicamente sulle pareti rocciose. I loro corpi giacevano sul più insolito dei terreni. Era come una collina coperta da una candida pelliccia bianca e sfrecciava a gran velocità lungo il tunnel. La distesa di pelo bianco fremeva, tremava, scuoteva i ninja, facendoli sobbalzare lievemente. Le sorprese non erano ancora finite. Una specie di corda, fatta di puro chakra, connetteva i loro corpi a quell'insolito terreno. Toccandole, sarebbero risultate solide ma non impedivano loro alcun movimento.

Un fragoroso sbuffo li colse di sorpresa. Cinque gigantesche code si dimenavano frustando l'aria. Improvvisamente, i ninja di Kumo si accorsero che il “terreno” su cui stavano era ben più di quanto apparisse. Sul lato diametralmente opposto alle code, una testa, adornata da quattro maestose corna, si alzava ed abbassava freneticamente. Il rombo incessante che aveva accompagnato il loro risveglio si rivelò essere il suono di giganteschi zoccoli. Si trovavano in groppa ad uno dei Bijuu che aveva assaltato Fukagizu.



Gdr Off// Buon risveglio, tirate fuori i cappelli da cowboy~ //Gdr On
 
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view post Posted on 7/5/2018, 14:51
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Ichigo

Niko

Sanmaru


Non era riuscito a salvarsi, non era riuscito a salvarli. I suoi compagni erano caduti poco dopo di lui, travolti dalle stesse spire che avevano portato via il suo chakra. Era stato debole, era stato incredibilmente inutile contro quello strano potere che non riusciva a comprendere pienamente. E adesso? Beh, era giunta la fine di tutto. Le luci si erano spente, i suoi desideri erano spariti e le sue speranze si erano tramutate in cenere. Tutto quello che aveva sacrificato per il potere, tutto quello che aveva fatto per arrivare dov'era. Ogni cosa nullificata da una singola creatura, tanto spaventosa quanto interessante. Era come un limbo oscuro. Più oscuro di quello che aveva fatto da teatro al suo incontro con Jashin. Quella volta poteva percepire la vita, poteva percepire almeno se stesso. In questo momento invece nulla era attorno e lui e lui non occupava alcuno spazio. Fluttuava come una nuvola in mezzo alla tenebra soverchiato dal pensiero di non essere stato abbastanza. Ancora una volta aveva deluso se stesso e gli altri. Se Mameko fosse stato li con loro avrebbe sicuramente trovato una soluzione. Lui era forte, molto, avrebbe protetto Makoto e Yuji. Nonostante fosse triste, non riusciva nemmeno a sentire la sua stessa tristezza. Era consapevole di aver fallito, ma quel nulla opprimente schiacciava anche i suoi sentimenti, fino a farli sparire quasi del tutto. Fluttuava inerme e man mano che lo faceva iniziava ad accettare la sua condizione. Il suo fallimento. Era morto. Il potere di Jashin non era stato abbastanza. Le palpebre si facevano pesanti, anche solo il perdersi a pensare riguardo qualsiasi inezia lo stancava incredibilmente. Era privo di forze e, poco a poco, i suoi occhi si chiusero del tutto. - Brooohhh... - Eijiiiih... - StosscCCemoooohhh... - Erano come voci che si spargevano in un vento non presente, giungendo alle orecchie del Chunin da chissà quanto lontano. Eppure le sentiva. Lo chiamavano, parlavano di lui sospirando il suo nome.

Che non fosse del tutto finita? Improvvisamente iniziò ad avvertire qualcosa. Era come se il suo corpo si muovesse. Avanti ed indietro, su e giù. Quelle voci continuavano ad insistere e, secondo dopo secondo, si facevano sempre più vicine. Sempre più distinte. Gli sembrava di conoscerle. Nonostante non fosse molto che le aveva udite, erano parte di lui ormai, del suo essere Eiji Imai.
- R... Ragazzi...?! - Provò ad aprire bocca, ma i suoni non si diffondevano in quel mondo, in quell'oscurità, o almeno così pareva a lui. -

Avete sentito? Sbaglio o ha parlato?! - I knew it! Eiji non poteva crepare così! - Effettivamente questa sarebbe una morte fin troppo furba per lui... Me la sono sempre immaginata tipo:"inciampa in un sasso e batte la testa contro uno spigolo." - Sai bene che questo non basterebbe Ichigo... - Lo so bene Niko, lo so... Non fare tanto la pignola con me! - Anyways guys... Dove siamo!? Non Ho capito bene come siamo finiti in questo posto... Poi che è sta roba?! Non mi pare terreno normale... - Non saprei Sanmaru... Un attimo fa eravamo su quel campo di battaglia e adesso siamo qui... - Zitti zitti, lo scemo si sta riprendendo... - Le riconosceva adesso. Erano le voci delle sue falci e, da lontane che erano, adesso sembravano essere proprio affianco a lui. Qualcosa stava cambiando. Più chiare erano le voci, più forza sembrava acquistare il ragazzo. Come se stesse tornando indietro dal posto in cui ormai era convinto di essere caduto. Non poteva arrendersi. Non lui. Come aveva fatto ad accettare quel destino? Come si era permesso di gettare via tutti i suoi sacrifici chiudendo gli occhi? "Resa" non era una parola da lui conosciuta. Il suo vocabolario era piano di stronzate, ma quella merda proprio no. Con le sue energie, tornava anche la sua convinzione, il suo essere se stesso. Un ultimo sforzo. Un ultimo tentativo. Aprì gli occhi e vide la luce.

Con un colpo di reni si mise seduto, sgranando quei due smeraldi che avevano in volto con fare sorpreso. Aveva preso un respiro a pieni polmoni, come se non respirasse da tutta la vita. Ci mise qualche secondo ad abituarsi a quel circondario, ma una cosa subito la riconobbe, le falci erano con lui. Fluttuavano lì attorno e parlavano.
- BROOOOOO! SEI VIVO! Non mi deludi mai! - Bentornato, ragazzo! - Devi essere il ritardato più sculato della terra... - Hey guys... Dove siam... - Ma un rombo assordante gli tolse le parole di bocca. Poggiando le mani al terreno, si rese conto che quello che sentiva sotto i polpastrelli pareva essere pelo. C'era qualcosa di strano. Non erano più nella piazza. Non c'era traccia dell'esercito e nemmeno della statua. Tutto attorno a lui rocce e formazioni cristalline che emanavano una strana e piacevole luce. I suoi capelli non volevano saperne di stare fermi, era come se un forte, fortissimo vento continuasse a scompigliarli. Si voltò per scoprire la fonte dello stesso, ma era difficile tenere gli occhi aperti. Era come se stessero viaggiando ad alta velocità. Poi, improvvisamente, lo stupore per il cambio di scenario lasciò spazio a qualcos'altro. Un ricordo, una domanda. Che fine avevano fatto i suoi sottoposti? Con fare affannoso si guardò nuovamente attorno e li vide. Erano stati catapultati in quel luogo assieme a lui. Appena ne scorse i contorni si levò in piedi, aiutandosi con il chakra per non essere sbalzato via da quello strano movimento galoppante. Muovendosi, però, notò l'ennesima novità. - WHAT THE FUCK IS THIS SHIT?! - Indicando quello che pareva essere un cordone ombelicale che lo collegava al terreno. - We donnow bro! Lo avevi già quando ci siamo ritrovati in questo posto... - Poco male. Scoprire le condizioni dei compagni aveva certamente la priorità su quell'affare. Si avvicinò, cercando di scuoterli un minimo e accertandosi che anche loro fossero in vita. - MAKOTO! YUJI! WAKE UP GUYS! - Dentro sentiva che erano ancora in vita. Se lui era riuscito a tornare in qualche modo, anche loro dovevano farcela.

Attese secondi, infiniti secondi, ma i due si ripresero in un modo o nell'altro. Un grandissimo sorriso comparve sul volto del Chunin che non esitò a porre loro le sue più sentite scuse.
- LET'S GO DUDES! Sapevo che avevate la pellaccia dura!... Anyways... Scusatemi, ci abbiamo provato, ma non siamo riusciti a proteggervi... Quei serpenti erano... I donnow... Non siamo riusciti a contrastarli. - Parlava al plurale perché, ovviamente, attorno a lui c'erano ancora le falci che fluttuavano. Tacevano però, non troppo vogliose d'intraprendere una conversazione con due estranei. - Bros... I donnow... Non capisco dove siamo e come ci siamo arrivati, quando mi sono svegliato eravamo già tutti in questo luogo... Avete qualche idea a riguardo? - Chissà, il grado non era tutto in fin dei conti. Per quanto loro fossero due Genin, avrebbero potuto trovare un qualche genere di spiegazione al fenomeno che stavano vivendo ed Eiji era tutto orecchie. Poi un rumore simile ad uno sbuffo ruppe il ritmico ripetersi di quelli che parevano pesantissimi passi. Il Chunin alzò lo sguardo e le vide. Cinque code come solo una volta ne aveva viste. Ne riconobbe persino i colori. Portando gli occhi al posto in cui appoggiavano i piedi, capì che quello doveva essere il corpo di qualcosa, di qualcuno. Di "quel" qualcuno. Poi vide le corna e tutto gli fu chiaro. - I can't believe it! Non lo riconoscete? QUESTO E' IL GOBI! - Ovviamente stava parlando con le sue falci, dimenticandosi che i due ragazzini non lo avevano incontrato prima di allora, o almeno così credeva lui. - Siamo su una delle nove bestie! - Quindi prese a muoversi verso la testa, cercando di farsi il più vicino possibile alle orecchie del cinque code. - YO BRO! DO U REMEMBER ME?! CI SIAMO CONOSCIUTI UN PO' DI TEMPO FA! CHE BELLO RIVEDERTI!
 
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view post Posted on 7/5/2018, 15:26
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A Man of No Consequence

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Legenda codici per una facile lettura del testoNarrazione in 1° persona | « Parlato »

« Makoto » | « Mamma » | « Eiji » | « Yuji/Midori »


Che cos’è questo odore? Mh, sa di terra umida, bagnata... E muschio, forse? E profumo di aghi di pino... Che strano, questo odore è così familiare... Odore di casa, ma certo! Come ho fatto a non arrivarci prima?

Ah! E questo rumore, questo rombare incessante? Ho paura, cos'è tutto questo frastuono? Basta, fatelo smettere! Piango, mi agito, ho paura! Qualcuno lo faccia smettere! «Sh... Piccolina. Cosa c’è, hai paura del temporale?»

Di chi è questa voce? È così dolce e rassicurante... AH! Di nuovo il rombo, aiuto, ho paura! «Portala qui Kuro, fammela tenere un po’.... Su, Makoto, non è niente... Ci sono io qui con te, adesso.» E questo? Cos'è questo calore che mi stringe? È così bello, mi piace! Se mi tiene stretta non avrò più paura di quei rumori...

Cerco di guardare, ma non ci vedo bene... Troppa luce, troppo bianco... No, aspetta, sono i suoi capelli... Fammeli toccare... OHW! Come sono lunghi e morbidi, e come profumano! Aspetta, ma ho sempre avuto queste manine piccole e ciotte?

Trema tutto e vedo i suoi occhi ametista riempirsi di lacrime, mentre continua a sorridermi. Non esser triste, bella signora, non piangere... Guarda, guarda che cosa buffa faccio con i tuoi capelli? Mi ci arrotolo tutta! «Ti prego, proteggila, proteggila sempre, a qualunque costo...»

Non devi preoccuparti per me, vedi? Adesso non piango più, non ho più paura del temporale! Dai, mamma, non fare così! Mamma!


«Mamma...» La faccia è premuta contro qualcosa di morbido e caldo, soffice come una nuvola, bianco come la neve. Bianco e folto, con un odore che mi scalda il cuore. Che strano, non mi era mai capitato di avere un ricordo di mia madre. Forse perché sono morta?

Ho un ricordo vago di quello che è successo, ma forse... Forse era tutto un sogno? Il Paese della Pietra, la cupola, il Taisei e il Kyo Dan, i Bijuu e infine quel mostro uscito fuori dalla terra... Si, doveva per forza essere un sogno... Anche perché questa morbidezza e questo calore mi sembrano così veri...

«Come sei morbida, mamma...» Aspetta, ma....Non sono a casa, e qui.... Che diavolo di posto è mai questo? Mi siedo su di scatto, rischiando il capogiro, iniziando a guardarmi attorno frenetica: tutto trema e romba intorno a me, mentre ci muoviamo in un tunnel illuminato a malapena, ma quello che più mi interessa è quello su cui sono sopra.

Il pelo caldo e morbido si estende davanti ai miei occhi, intercettando i corpi dei miei compagni, di Eiji-senpai che, chino su Midori, lo scuote leggermente per la spalla, nel tentativo di svegliarlo. «MAKOTO! YUJI! WAKE UP GUYS!» Urla, cercando di sovrastare il vento che ci sverza il viso. Sono confusa, davvero non riesco a capire cosa diamine stia succedendo, di come ci siamo ritrovati lì, in quello strano posto.

Non sento nemmeno le parole di scuse del senpai.... Scuse, di cosa poi? «Non fartene una colpa, senpai. Alla fine ci siamo fatti fregare tutti come polli.» Affermo, continuando ad osservare lo scenario in cui ci troviamo, stropicciandomi per bene gli occhi, così da scacciare il momentaneo offuscamento.

«Ma cosa....» Devo stropicciarmi nuovamente gli occhi, perché non sono certa di ciò che ho appena visto: oltre il manto bianco, che sembra estendersi a perdita d’occhio, cinque lunghe, morbide e affusolate code bianche, le cui estremità colorate di giallo fluttuano nell'aria, sferzandola e urtando le pareti del lungo tunnel che stiamo percorrendo.

Sgrano gli occhi, spalanco la bocca e volgo lo sguardo dall'altra parte, ed è allora che scorgo le corna della bestia, il capo chino in avanti, nascosto dalla mole del corpo, intento a continuare quella sua corsa sfrenata. «Per tutti i Kami... SONO SULLA GROPPA DI UN BIJUU! MA È FIGHISSIMO!!!»

Anche il senpai sembra aver fatto la mia medesima scoperta, perché lo vedo che, euforico, si precipita verso la testa della creatura, urlando parole che al momento non riesco a capire, per via del frastuono di sottofondo.... Aspetta, ma che diavolo ha Eiji-senpai, che gli fluttua attorno? Aguzzo lo sguardo e solo allora mi accorgo che ha TRE FIGHISSIMI FALCETTI CHE GLI FLUTTUANO INTORNO! Per tutti i Kami, devo assolutamente chiedergli come fa!

Mi alzo in piedi, traballante, cercando di muovere qualche passo, quando noto una strana corda luminescente che mi collega alla creatura... Ma dove diavolo è attaccata sta roba? Scruto sotto i vestiti... L'ombelico è..... «Per tutti i fulmini.... MIA MADRE È UN BIJUU!?»

Guardo stranita i miei compagni e noto che anche loro hanno il mio stesso cordone... E il mio entusiasmo si spegne quasi del tutto. «Oh, ma che palle! E io che pensavo di esser figlia di... Com'è che l'ha chiamato il senpai? Kokuō? EHI! MAMMA KO? CI SPIEGHI CHE STA SUCCEDENDO?»
Urlo, facendomi strada seguendo il senpai, tenendomi il cordone in mano, per paura di inciamparci dentro.
 
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view post Posted on 10/5/2018, 18:16
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Parlato Yuji <Testo>
Pensato §Testo§


Il musicista avvertì dei suoni martellanti provenire da chissà dove. Ancora stordito e confuso dall'evento accaduto poco tempo fa, il genin si ritrovava disteso a terra con i muscoli indolensiti e con una forte emicrania. Dove si trovava? Cos'erano questi suoni che avvertiva? Ma soprattutto...Perchè diamine Eiji stava lo scuotendo in quel modo così fastidioso?! Per un attimo si sentì come in un letto soffice anche se con qualche pelo in più del dovuto. Ovviamente non voleva alzarsi e cercò di rimanere a "dormire" per qualche minuto in più.

< Mmmmh sisi! Ancora qualche minuto e mi alzo... >

Tuttavia Eiji lo infastidì così tanto che aprì finalmente gli occhi e nello stesso istante si ricordò, anche se di poco, di quello che era successo. Tra i dolori incessanti, Yuji vide Eiji e Makoto nella sua stessa condizione, anche se Eiji si era ripreso quasi del tutto. Lo sguardo del ragazzo poi si spostò in direzione delle falci fluttuanti intorno al caposquadra e divenne ancora più paonazzo. Non aveva mai visto una cosa del genere, ma cercò di non farlo notare ai 2 compagni di squadra. Che diamine erano quelle cose? Decide però di non chiedere in quanto il chunin si allontanò dai ragazzi per qualche istante, lasciando a Yuji il tempo di riprendersi. Si prese di coraggio e si alzò a fatica. Sgranò gli occhi nel vedere lo scenario in cui si trovavano i 3 ninja. Una distesa di pelo bianco dominava il terreno su cui erano posati ed era come se si stessero muovendo a grande velocità. Era come se qualcosa li stesse trasportando da qualche parte in un tunnel senza fine. Poi notò le corde di chakra attaccate ai loro corpi e collegate al terreno. Cosa diamine erano e a cosa servivano?! I ricordi dell'accaduto erano ancora labili, ma forse sufficienti per capire un minimo di cosa stesse accadendo. Scuotè la testa in risposta al chunin e poi provò a formulare qualche teoria. Magari erano semplicemente crepati e adesso si trovavano in un limbo o una cosa del genere.

< Non ne ho idea... L'unica cosa che ricordo è quella cosa che sbucava dal terreno e un gran caos... Magari siamo già morti e questo è l'aldilà... O forse siamo stati salvati da qualcuno, ma non so dove ci troviamo... >

Quello che forse poteva essere uno sbuffo interruppe la conversazione tra i 3. Cinque maestose code sbucarono dal nulla o almeno così pensò Yuji. Le cose sembravano complicarsi parecchio. Il cervello di Yuji incominciò a riattivarsi quasi del tutto. Gobi? Possibile che si trattasse di un demone? E soprattutto perchè stavano "cavalcando" un demone? Sinceramente Yuji non aveva mai visto un demone coda, ma ne aveva sentito parlare parecchio e ogni volta ne veniva fuori nulla di buono. Si domandava quindi: perchè una creatura così pericolosa e così malvagia come un demone stava portando a spasso 3 ninja sulla sua schiena? Che li stesse portando nel suo nascondiglio per poi mangiarli in tranquillità?! Non voleva neanche pensarci, anche perchè non sarebbe mai stato in grado di vincere contro una bestia codata, anche se fossero stati in 100. Nel frattempo Eiji decise di fare due chiacchiere con la bestia. Seriamente?! Vuoi ragionare con un demone? Tuttavia Eiji parlava come se conoscesse il suddetto demone chiamandolo anche con il nome di "Gobi". Alzò le spalle non riuscendo a capire il nesso di tutto. Intanto Makoto stava farfugiando qualcosa su sua madre e sul demone coda. Bho! Forse era meglio lasciarla stare e ignorarla per il momento; magari era ancora sotto shock per l'esperienza traumatica di prima. Aspettò quindi una qualche risposta del Gobi, avvicinandosi a Eiji...
 
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Blazing Phoenix
view post Posted on 13/5/2018, 17:19




I tre shinobi assestarono la situazione, ognuno a proprio modo. Eiji, che già aveva avuto modo di incontrarsi con il Pentacoda, decise di palesarsi al demone. Il cordone di chakra non impedì in alcun modo i suoi movimenti, semplicemente si estese, seguendolo. La voce di Eiji echeggiò forte e chiara, sovrastando momentaneamente il rombo degli zoccoli del Gobi. La bestia codata non ebbe la minima reazione. Continuava a muovere la testa freneticamente, tenendo il ritmo della propria corsa, spingendola il più avanti che poteva come se cercasse di convincere il proprio corpo a spingersi oltre con ancora più velocità.

Dopo pochi istanti, il ritmo della corsa cambiò, rallentando sensibilmente. La respirazione del Gobi si fece irregolare e frenetica, l'enorme testa si alzò, voltandosi alle sue spalle. Non degnò i tre passeggeri di un singolo sguardo. Ansimava, goccioloni di saliva colavano da un lato della sua bocca. Gli occhi erano completamente spalancati, le pupille sfrecciavano erraticamente senza trovare ciò che stavano cercando. Quella creatura sembrava completamente fuori di sé e pure spaventata. La corsa del Bijuu si arrestò di colpo, i tre ninja quasi rischiarono di venire sbalzati via dalla frenata imporvvisa. Gobi riprese fiato mentre continuava a guardarsi le spalle con fare insistente, a tratti nevrotico. Sbuffò con forza dalle narici rilasciando un getto di vapore. Fece per voltarsi e tornare a concentrarsi sulla propria avanzata quando qualcosa attirò la sua attenzione nuovamente. Inizialmente, gli shinobi di Kumo non capirono cosa potesse aver attirato lo sguardo del Bijuu così repentinamente. Dopo pochi secondi, un rombo sommesso echeggiò dalle profondità del tunnel che si erano lasciati alle spalle. La sua intensita cresceva rapidamente. Il Pentacoda si fece irrequieto, pestò gli zoccoli a terra e riprese a galoppare. Immediatamente dopo, uno sciame di creature nere come la pece ricoprì terreno e pareti. Ognuno di essi era minuscolo rispetto alle imponenti dimensioni del Pentacoda ma erano una marea e guadagnavano terreno rapidamente. Il Bijuu fece del proprio meglio per riprendere il ritmo, quella breve pausa sembrava aver solo peggiorato la situazione. Il suo candido pelo si drizzò, cominciando ad irradiare chakra. I suoi muscoli si rinvigorirono e ricominciò a galoppare con tale forza da spaccare il terreno. Contemporaneamente, i cristalli che illuminavano la caverna sembrarono reagire al chakra della bestia codata, vibrando, riempiendo l'aria di un delicato suono e intensificando il proprio bagliore. In un lampo, il chakra del Bijuu si disperse mentre lanciava un lamento acuto. La sua concentrazione si era spezzata, una di quelle oscure creature si era aggrappata ad una delle sue gambe posteriori, azzanandola. I ninja ebbero modo di distinguerne l'aspetto ora che una si era separata dal resto dello sciame. Non era niente che potessero ricondurre ad un animale che conoscessero ma aveva sembianze decisamente bestiali. Grosse zampe anteriori artigliate, simili a quelle di una tigre, mentre quelle posteriori erano più modeste in dimensioni e muscolature. Occhi verde acqua luminescenti erano l'unica fattezza che si potesse distinguere dalla matassa di lungo pelo nero che ricopriva completamente la creatura...non erano nemmeno troppo sicuri si trattasse di vero pelo. Fluiva come se fosse pelo ma era troppo indefinito, fumoso nel modo in cui sembrava fluire, spargersi e distaccarsi dal corpo stesso della creatura.

L'andatura del Gobi ne risentì parecchio. Avanzava balzando in maniera scomposta mentre cercava disperatamente di staccarsi quella strana bestia di dosso, scalciando furiosamente. Nel processo, pure i ninja della Nuvola rischiarono di essere sbalzati via ma, nel caso ciò fosse accaduto, la corda di chakra si sarebbe ritratta, riportandoli in groppa al Bijuu quasi fosse stata elastica.

Un ruggito scosse le fondamenta stesse della grotta in cui si trovavano. Il Pentacode rispose con un stridio disperato mentre ignorava il dolore alla gamba e riprendeva a concentrarsi esclusivamente sul correre più veloce che poteva. Alle spalle del Bijuu, oltre la marea di nere creature, alcuni cristalli baluginarono e persero completamente la propria luce.
 
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view post Posted on 14/5/2018, 13:49
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Lui ci aveva provato. Era sicuro che la bestia si ricordasse di lui. Per quanto non potessero essere che formiche ai suoi occhi, in quanti gli avevano rivolto la parola? In quanti potevano dire di averlo incontrato rimanendo in vita nonostante tutto? Pochi, pochissimi, forse nessuno, proprio per questo era sicuro che il Gobi si ricordasse di lui. Perché era una formiche, certo, ma una formica un minimo speciale. Non avrebbe nemmeno potuto sperare di rivederlo così presto, eppure i suoi desideri si erano realizzati. Non che i due avessero stretto alcun rapporto di amicizia, anche se Eiji gli aveva detto chiaramente che intendeva essere un suo amico. Voleva vederlo perché era convinto che lo avrebbe potuto aiutare a portare la pace. Libertà per i Bijuu, tranquillità per i villaggi e alleanza tra le varie fazioni. No, aspetta. Cazzoglienefotte delle fazioni a lui? Taisei e Kyo Dan avrebbero potuto continuare a sterminarsi per tutti i secoli dei secoli amen. L'importante era riuscire a convivere con le bestie. Quindi ci provò, si fece sempre più vicino alla testa della creatura cercando di non cadere. Non riusciva, però, ad attirare la sua attenzione in alcun modo. Era come se fosse concentrato, troppo per poter assecondare alcun impulso esterno se non quello che lo spingeva a correre. Lo conosceva, sapeva che correre era la sua ragione di vita. La libertà di poter galoppare verso l'orizzonte senza doversi preoccupare di inseguitori e nemici. Questo aveva chiesto il Gobi, nulla più nulla meno, ma in quel momento vi era qualcosa di strano. Era impossibile che non avesse notato quei tre scarafaggi che occupavano la sua groppa. Lui era immenso, loro miseri al confronto, eppure avrebbe almeno dovuto domandarsi come quei tre fossero finiti sopra di lui. Andiamo, persino noi umani ci leviamo di dosso le formiche quando ce le troviamo sulle caviglie. Lui no. Correva frenetico, impossibile da destare.

Mentre Eiji continuava a cercare di attirare la sua attenzione le falci si guardavano attorno, cercando di comprendere come fossero finite in quel luogo. Qualcosa però le distraeva o meglio qualcuno. Makoto in particolare. Pareva essere impazzita o simili. Farneticava di come fosse la figlia del Bijuu, insomma, un vero disastro.
- Quella è più fuori di Eiji... Dove siamo capitati... Soprattutto con chi... Siamo fottuti. - Ichigo non perse neanche un secondo, andando a sottolineare l'idiozia della ragazza in questione. Per quanto Eiji fosse troppo impegnato a fare i cazzi suoi per cagare le falci e la Genin in quel momento, le altre due armi iniziarono a chiacchierare con la terza. - Suvvia Ichigo, non è carino! Se ti sentisse poi... Hai proprio dei brutti modi di fare. - La dolce voce femminile di Niko giunse a calmare immediatamente gli animi, sfortuna che Sanmaru era troppo scemo per tenere la bocca chiusa. - HOOOOLY SHIT BRO! Sei sempre così disfattista! Coraggio, goditi il momento! Quando ti ricapita di stare in groppa ad un Bijuu?! - DISFATTISTA?! Io sono fottutamente realista. Eiji non è ancora abbastanza forte, quei due sono genin e quella tipa è uscita di testa. Appunto! Quando mi ricapita?! MAI! Perché non dovrebbe capitare a nessuno. Se solo avessi le gambe vi piglierei tutti a calci nel culo! Grrrraaah... - E mentre Niko scuoteva le tre lame un poco affranta dal comportamento dei suoi due fratelli, Sanmaru se la rideva di gusto. Che bel gruppetto.

Poi qualcosa cambiò. Era come se la bestia stesse perdendo il ritmo, rallentando. Non era da lui.
- WAZZUP BRO?! - Chiese Eiji al pentacoda, anche se probabilmente non avrebbe ricevuto alcuna risposta. Poi lo vide voltarsi. Ne riconobbe i tratti ma non l'espressione, non l'animo. Era come se fosse terrorizzato da qualcosa. Quando lo aveva incontrato per la prima volta, il Gobi gli aveva trasmesso un senso di indomita libertà, privo di alcuna paura se non quella dell'eterno oblio che lo aveva tormentato in quegli anni. In quel momento era differente. Nuovamente non degnò di uno sguardo i suoi passeggeri abusivi e si fermò bruscamente. Ci vollero un po' di chakra ed un po' di fortuna per mantenere la presa sulla groppa del destriero, ma alla fine Eiji non cadde. Era la sua occasione, magari vedere il volto del Chunin ne avrebbe risvegliato il ricordo. Iniziò quindi a sbracciare per farsi notare. - HEEEEY! I'M HEEEEERE! - Ma ancora nulla. Quello sguardo cercava qualcosa. Era come se dalla tenebra dovesse sorgere una qualche minaccia. Il Gobi lo sapeva, lo sentiva, eppure controllava. Magari sperava che quella corsa frenetica avesse messo del terreno tra lui e ciò che lo stava agitando. Rifiatava e osservava. Nulla? Forse era davvero tutto finito? Forse avrebbe potuto riprendere a correre con il solito spirito. No. Le grandi avventure non finiscono mai troppo presto e la loro era appena cominciata. Un rumore sommesso fece voltare la bestia. Seguendo gli occhi della stesa, anche Eiji portò lo sguardo indietro, incuriosito. Aguzzò la vista, dopotutto era il senso che più aveva sviluppato nella sua vita. Ancora nulla. La tenebra velava qualcosa, ma quel qualcosa si stava avvicinando. Lo sentiva. Un rombo sordo che, passo dopo passo, si faceva sempre più opprimente e minaccioso. Il destriero riprese la sua galoppata e, subito dopo, Eiji li vide. Creature minute, piccole ma di numero indescrivibile. Sciamavano verso il Bijuu e guadagnavano terreno a vista d'occhio. Difficile descriverle. I loro tratti non erano ben definiti, vuoi per la scarsa illuminazione, vuoi per la loro conformazione corporea. Stava di fatto che nel vedere tali esseri Eiji rimase esterrefatto. Era come se al loro passaggio inghiottissero qualsiasi cosa. Erano troppi per essere fermati, per essere affrontati. Era da loro che il Gobi stava fuggendo? A giudicare dalla sua reazione la risposta era affermativa, ma la certezza non era loro amica, non in quel luogo misterioso. - What the fuck are those little shits?! - Chiese con tono sommesso alle sue falci, mentre la corsa della bestia aveva rispeso a scompigliargli i capelli. - I donnow bro... - E come Sanmaru, anche le altre due non sapevano nulla a riguardo, ma apparivano altrettanto intimorite. Solo Ichigo restava fermo nella sua sicurezza, perché per quando decantasse che quella era la loro fine e balle varie, lui si sentiva il migliore e come tale avrebbe evitato che la fine giungesse, almeno quel giorno. Un discorso complicato. Diciamo che si atteggiava a disfattista solo per poter mettere un po' di pressione sui compagni, si divertiva in questo modo. Un po' stronzetto se devo dire la mia. Anyways, non sapendo bene cosa fare, Eiji si diresse nuovamente verso i due Genin che lo accompagnavano. - Yo Bros! C'è qualcosa che non va! Il Gobi non mi riconosce, eppure ci siamo conosciuti poco tempo fa... E' come se fosse spaventato da qualcosa... E' irrequieto... - Fece una piccola pausa, portando nuovamente lo sguardo ai suoi inseguitori. - Scommetto che è a causa di quegli esseri e se sono una minaccia per lui, probabilmente lo sono anche per noi... I'm not sure by the way... Sono solo supposizioni, ma non vedo perché un essere come lui dovrebbe fuggire da qualcosa. -

Improvvisamente i peli delle sue braccia si rizzarono, come investiti da un’onda di pura energia. Era il Gobi che stava accelerando con l'aiuto del suo chakra. Il suo manto si era fatto quasi lucente, ma non era l'unica cosa ad essere mutata. - Eiji, guarda! - Uno strattone da parte di Niko lo fece voltare verso le mura della grotta. Le luci emesse da quei cristalli, tanto strani quanto affascinanti, sembravano rispondere a chakra della bestia. Brillarono con più forza nel momento esatto in cui il destriero fece ricorso alla sua energia vitale per aumentare l'andatura, iniziando ad emettere uno strano ma piacevole suono. Nuovamente sbalordito, il Chunin rimase in silenzio per qualcosa secondo, con la bocca aperta. In quale genere di luogo magico si trovavano? Era tutto in sogno? Queste e altre mille domanda sciamarono per il suo cervello, facendo in modo che si dimenticasse dei loro inseguitori per qualche secondo. Rifiutava di credere che tutto quello non fosse reale, eppure non capita. Non capendo era intimorito ma, data la sua indole, era affascinato allo stesso tempo. Il tutto, quindi, lo portava a gioire internamente per la situazione in cui si trovava, per quanto non fosse propriamente rosea. Un rumore lo riportò alla realtà, disperdendo quel sorriso beato che si era dipinto sul suo volto. Un lamento, il lamento del loro ospite. Si voltò repentinamente verso la testa della bestia, cercando di comprenderne le ragioni, ma tutto sembrava essere ok, almeno ai piani alti. Il Gobi continuava a correre, ma qualcosa lo rallentava, qualcosa di doloroso. Si sporse un poco per osservare le zampe del cercotero e, finalmente, vide due pietre preziose verdi che parevano muoversi assieme alla zampa posteriore. Si fece più vicino e, finalmente, riconobbe una di quelle bestie mentre artigliava e azzannava il povero Bijuu. - OH SHIT! Allora stava davvero scappando da quelle cose! - Ma non ci volle molto prima che decidesse di passare all'azione. - C'MON GUYS! Leviamoci quella bestiaccia di torno! - Ah, quindi adesso aiutiamo pure i Bijuu?! - Non che sia una novità, right?! - Ma su questo punto rimase molto vago. Nessuno sapeva quello che aveva fatto durante la sua penultima missione e nessuno lo avrebbe dovuto sapere. Fin quando le informazioni fossero state così vaghe, però, non ci sarebbe stato nulla da temere. - Poi vedi te... Io preferisco stare qua sopra al sicuro che essere travolto da quegli esseri... Right?! - Ichigo sbuffò. Non gli piaceva dare ragione ad Eiji e così non lo fece, ma seguì i suoi ordini. Così tutte e tre le falci trilama si lanciarono contro quell'essere immondo e indefinito. Le catene serpeggiarono nell'aria provocando un tintinnio metallico di anelli che sbattono contro altri anelli. I loro movimenti ricordavano quelli delle spire che avevano risucchiato il chakra dagli shinobi alla comparsa di quella strana statua. Erano predatori e, come tali, avevano tutte e tre un bersaglio predefinito. Avrebbero cercato di staccarlo dal corpo della bestia puntando due alle zampe anteriori ed una al collo. Fendenti rapidi, precisi e ripetuti. Ancora, ancora ed ancora. Non gli avrebbero dato tregua fino a che non l'avessero visto capitolare al suolo, travolto dai suoi stessi compagni che ancora rincorrevano il bestione. Occhi sulla preda, Eiji avrebbe mantenuto l'equilibrio con l'aiuto del chakra, proprio come aveva fatto in precedenza e continuato a fare in seguito. Avrebbe osservato il lavoro compiuto dai suoi tre compagni finché qualcosa non attirò la sua attenzione. Un forte ruggito lo costrinse ad alzare il capo quasi istintivamente, andando a puntare lo sguardo all'orda che rappresentava il loro seguito. Avanzava e si faceva sempre più vicina e minacciosa, mentre l'andatura del Bijuu risentiva della presenza di quell'essere. - C'MON GUYS! Staccategli quella cazzo di testa! - Incitò le falci mentre i suoi occhi notarono qualcosa di strano. Quei cristalli che illuminavano la via parevano spegnarsi al passaggio di quel'oscurità animata. Il tutto aveva senso adesso. Dopotutto il Gobi aveva cessato di canalizzare il chakra quando era stato morso, vuoi per il dolore o vuoi per altre motivazioni, ma la domanda sorse spontanea nella testa del ragazzo. Che i loro inseguitori fossero in grado di risucchiare o annullare il chakra in qualche maniera? Così, preso dalla curiosità e voglioso di salvare la pellaccia sua e dei compagni, decise di attivare il Sensitivo (Celeperdonamiperchéhopeccatoaancoraunavolta) per cercare di vederci più chiaro.

<attivazione/passiva> - Sensitivo - [Liv 2: 41/50]
Liv 2: 6 Stm a turno; 2 turni necessari all'attivazione; 1 km di range

 
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view post Posted on 15/5/2018, 15:36
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A Man of No Consequence

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Legenda codici per una facile lettura del testoNarrazione in 1° persona | « Parlato »

« Makoto » | « Eiji » | « Midori/Yuji »


Chiamiamo a gran voce, urliamo, ci dimeniamo e sbracciamo come ossessi. Per quel che ne so, avremmo potuto anche fare la capriola, la ruota, la piramide umana o i saltimbocca alla romana, nulla sembra richiamare l’attenzione di quella gigantesca bestia che, imperterrita, continua la sua folle corsa, ansando pesantemente.

«Inutile, siamo troppo piccoli, non ci sentirà mai...» Affermo la mia sconfitta, sospirando mestamente e facendo cascare le braccia lungo i fianchi, le spalle incurvate, ma Eiji-senpai non si da per vinto, così prova ad avvicinarsi ulteriormente alla testa della bestia, forse nella speranza che, urlandogli nelle orecchie, forse qualcosa sente.

«Con tutto il baccano che fa, è naturale che non riesca a sentirci. Che poi, guardalo! O guardala? Non ho mica capito se è maschio o femmina...» Faccio, perplessa, rivolgendomi a Midori, osservando nuovamente quanto immensa sia Mama Kō, a nostro confronto. «Tu dove pensi che stia correndo?» Domando al mio compagno, in attesa di una sua risposta, ma è proprio allora che Mama Kō inizia a rallentare, per poi fermarsi, stremato.

Mi siedo nuovamente sul suo morbido manto, accarezzandolo dolcemente e, sotto la mano, sento il suo enorme corpo fremere, il cuore battere ad un ritmo incalzante. «Come mai ci siamo fermati?» Domando, senza smettere di accarezzare la creatura che, nonostante la pausa, continua a fremere, agitata. Che cosa strana, eppure....

Sto per alzarmi, ma la bestia codata, con uno scatto, ricomincia a correre, lasciandomi completamente stupita e cogliendomi impreparata: lo scossone e il repentino cambio di velocità per poco non mi disarcionano, così mi ritrovo a rimbalzare per parecchi metri lungo la sua schiena, riuscendo a frenare solo grazie al cordone che mi tiene stretta a Mama Kō e il suo manto peloso, che afferro non appena mi arriva a portata di mano.

Cosa diavolo può aver mai scatenato una reazione del genere? Ed è stando così, lunga distesa su di lei/lui, petto contro schiena, cuore contro cuore che... «Questo odore...» Infilo la testa nel pelo bianco e morbido, inalando a pieni polmoni, percependo immediata quella particolare nota olfattiva, ma per averne conferma giro la testa, posando l’orecchio per terra e cercando di sentire il battito del suo cuore. Non riesco a crederci, eppure...

«Ma come può essere? Come può, una creatura tanto imponente e forte come te, Mama Kō, avere paura?» Quell'odore che sento è lo stesso che hanno le prede quando sono inseguite da un loro nemico mortale, braccate, messe alle strette, consce che la loro fine è giunta, eppure cercano di fuggire da essa, in una folle e disperata corsa. Esattamente come sta facendo quel Bijuu. Possibile che esista qualcosa, o qualcuno, in grado di terrorizzare così una creatura tanto potente?

Sento Eiji-senpai urlare qualcosa, rivolto a me e Midori (Yuji), ma non colgo per bene il significato delle sue parole, perciò mi limito a rimettermi in piedi, guardare oltre le code e, nell'oscurità, mi pare di scorgere qualcosa, ma non riesco bene a definirlo. Decido quindi di avvicinarmi a Midori, che intanto era stato raggiunto da Eiji-senpai. «...Il Gobi non mi riconosce, eppure ci siamo conosciuti poco tempo fa... È come se fosse spaventato da qualcosa.... È irrequieto...»

«Più che irrequieto, mi sembra completamente terrorizzato! Guardalo come corre e, chinati! Senti il suo odore, puzza di paura in una maniera tremenda! Mi ricorda le creature del bosco che bracco quando vado a caccia...» Ammetto candidamente, inginocchiandomi e accarezzando nuovamente il manto, ed è allora che Eiji ci fa notare che, effettivamente, qualcosa nell'oscurità dietro di noi c’è. «Ma dove? Io non vedo niente...» Mi avvicino di più alla zona sacrale della bestia, facendo molta attenzione per non cadere, ed è allora che noto con raccapriccio quelle immonde creaturine scure e vaporose, con artigli e denti affilatissimi, il tutto accompagnato da spietati occhietti verdi, vividi e intensi in tutta quella oscurità che li circondava. Ed è allora che capisco che non è che sia l’oscurità ad esser così fitta, ma sono loro. SONO UN FOTTIO DI QUELLA FOTTUTA ROBA, MA CHE CAZZO!

Sgomenta, guardo gli altri, indicando quella moltitudine sciamante che ci sta alle calcagna. «Ma li hai visti quanti sono? Non si riescono nemmeno a contare! Mi sembra ovvio che stia scappando da loro! E di certo con noi non saranno mica amichevoli!» Affermo, guardando disgustata oltre le code e immaginandomi gli scenari più peggiori. «Porco Jashin, se cadiamo, quei cosi ci riducono all'osso ancor prima di poter dare della puttana alle loro madri.»

E per poco non cado davvero, colpa del forte strattone subito, a causa del cambiamento repentino di andatura di Mama Kō: aggrappata su una sua chiappa, cerco di riportarmi su, agguantando ciuffi di pelo e cercando di mantenere l’aderenza con l’aiuto di un po’ di chakra, cercando di fare “effetto ventosa”.

«Ma che diavolo sta succedendo, Midori-kun?» Gli domando quando finalmente ritorno su, ed ecco che mi indica Eiji-senpai e le sue OH MIO DIO QUELLE FALCI SONO LA FINE DEL MONDO!

Le tre falci volteggianti, per ordine del senpai, si lanciano verso il basso, cercando di colpire la causa dell’alterazione del Bijuu: uno di quegli schifi, infatti, l’aveva raggiunto, iniziando ad infierire sulla sua gamba, cercando di rallentarlo.

Allarmata, osservo la moltitudine dietro di noi, timorosa di vederla sopraffarci da un momento all’altro. «Dannazione... Midori-kun, dobbiamo trovare un modo per fermare quelle.... quelle cose...» Gli faccio, ma come potremmo mai fare? Di certo non posso buttarmi li in mezzo e vorticare con le spade, sarebbe un vero e proprio suicidio. «Dobbiamo trovare un modo per bloccarli....»

Inizio a mordermi la punta del pollice, cercando di riflettere sul da farsi e facendo un breve inventario mentale di quello che ho con me: oltre le mie tre katana, ho un set di kunai ed uno di shuriken, oltre a tre fumogeni.... «EHI, RAGAZZI! CHE PER CASO VI RITROVATE UNA BOMBA ESPLOSIVA CON VOI?»

Domando, cercando di sovrastare il rumore di fondo, ma, ahimè, nessuno sembra avere anche solo una carta esplosiva con se, e di certo non posso cercare di modificare i miei fumogeni per renderli esplosivi, anche perché non ho la minima idea di come si faccia!

«Io non ho carte bomba con me, ma.... Conosco qualche ninjutsu di fuoco, se può servire...» Guardo Midori dritto negli occhi, avvicinandomi lentamente a lui. Ninjutsu di fuoco. CHE CAZZO CI FACCIO CON DELLE NINJUTSU DI FUOCO!?

Continuo a guardarlo fisso, mantenendo sul viso un’espressione impassibile mentre gli afferro entrambe le mani, ed è lì che percepisco una lieve, ma intensa, scossa, risalirmi dalla mano fin su, lungo tutto il braccio, andando ad accendere la lampadina. «TU SEI UN CAZZO DI GENIO MIDORI!»

Gli urlo quasi in faccia, lasciandogli finalmente le mani e armeggiando nelle tasche, riuscendo così a tirar fuori un paio di stellette ninja, che faccio balluginare sotto il suo sguardo stranito. «Ok, niente carica esplosiva, ma dobbiamo trovare un modo per bloccare la loro avanzata. E useremo queste! Posso incanalare dentro uno shuriken una ninjutsu di tipo vento, anche se non sono poi molto forti...Anzi, le mie ninjutsu sono davvero scarse, però! Se lanciassi la mia stelletta ventosa insieme ad una delle tue ninjutsu di fuoco, potrei potenziare la forza distruttiva delle tue fiamme e, magari, riusciremmo a rallentare quei cosi! L’ideale sarebbe far crollare il tunnel dietro di noi, ma, ehi! Cerchiamo di accontentarci, che ne dici?»

Cerco di spiegargli il mio piano, sperando di esser stata il più chiaro possibile, così gli lascio qualche secondo per metabolizzare la cosa, mentre mi concentro sulla prima stelletta ninja, cercando di incanalare la ninjutsu di tipo vento più elementare che conosco. Non sono una gran cima in queste cose, perciò ci metto un po’ per incanalare le ninjutsu, ma a lavoro ultimato le due stellette di acciaio brillano di un alone verdognolo in perenne movimento. «Ok Mid... Ehm, volevo dire Yuji-kun. Ora lancerò le due stellette e tu, in contemporanea, le avvolgerai con le tue palle di fuoco, o quello che è... Va bene?»

Gli domando, mentre serro tra le labbra la punta della lingua, cercando di mantenere la concentrazione: fondamentale sarà riuscire a rilasciare la tecnica nel momento esatto, così da rendere possibile il massimo potere distruttivo. «Pronto? Insieme allora... 3.... 2.... 1....» E che i Kami ce la mandino buona.

Schema azioni compiute
WIvVXCh
In sintesi, Makoto propone una wombo combo, incanalando all'interno dei suoi shuriken una ninjutsu di vento, per poi lanciarle facendole avvolgere dalle palle di fuoco di Yuji, cosicché, quando la fuuton viene rilasciata, amplificherà notevolmente l'efficacia distruttiva delle fiamme.

Ho volutamente evitato di descrivere lo svolgimento dell'azione offensiva, preferendo lasciare alla discrezione di Layo, nel caso volesse descriverla lui, o altrimenti, a seconda della decisione del master, ne ruolerò l'esito come apertura del mio prossimo post.

Anche perché solo ora mi sto rendendo conto della descrizione della tecnica che ho, e non so se potrebbe andare effettivamente bene, quindi boh, fatemi sapere nel caso... *sob, odio avere un pg esperto nel melee*

Edit concordato col master: <ninjutsu elementale ravvicinata> - 風 - Fuuton: Intrusione - [Chk: 45/80][Int: +40/85+vel/4]
"Il ninja sfrutta la propria rapidità per portarsi vicino all'avversario, scartando poi di colpo, aiutandosi con il movimento di un braccio per colpire con una lama di vento l'avversario a distanza ravvicinata. Se usata come prima tecnica nel combattimento, acquisterà un ulteriore bonus di 15."


<ninjutsu elementale> - 風 - Fuuton: Alzata - [Chk: 50/70][Def/Res: +70/100]

"Sfruttando il vento in modo più preciso ma meno efficace, il ninja crea una corrente ascensionale per cercare di deviare un attacco a distanza verso l'alto o proiettare in cielo l'avversario. Di conseguenza, se riesce ad parare completamente un attacco ravvicinato dell'avversario, esso si troverà proiettato verso l'alto di un paio di metri e vulnerabile a qualunque attacco; l'attacco successivo avrà un bonus di 1/10 del totale."


Edited by ArdynIzunia - 20/5/2018, 17:14
 
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view post Posted on 18/5/2018, 18:37
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Parlato Yuji <Testo>
Pensato §Testo§


Il pentacoda continuò la sua corsa imperterrito nonostante Eiji cercasse di attirare la sua attenzione. Era come se stesse scappando da qualcuno o da qualcosa. Forse semplicemente non si ricordava del chunin e lo stava ignorando. I tre continuarono a galoppare il Gobi ancora per qualche altro momento, fin quando la corsa di quest'ultimo diminuì di intensità. E adesso perchè stava rallentando? Evidentemente dalle sue movenze era spaventato da qualcosa. Si, ma cosa? Come poteva un demone coda aver paura di qualcos'altro? D'un tratto la corsa del demone si arrestò bruscamente e Yuji fece un volo di qualche metro, ma riuscì ad aggrapparsi con tutta la sua forza al pelo della creatura, anche se il cordone di chakra lo teneva agganciato in sicurezza al dorso della bestia. Si alzò dalla caduta e guardò nella stessa direzione del demone. Perchè diamine ha smesso di correre adesso? Che voglia controllare di non essere inseguito? Ecco che si sentì un rumore, un rombo provenire dal tunnel lasciato alle spalle e cresceva pian piano. Il verde si concentrò sul rumore per capire cosa stesse accadendo. Dei brividi di paura percossero la schiena del nostro Genin. Non voleva credere a quello che stava vedendo eppure sembrava vero. Una mandria di creature sconosciute stava inseguendo il gruppo. Yuji rimase immobile per il terrore, fin quando il Gobi riprese la sua corsa più velocemente che poteva.

< Oh merda... Corri Gobi! Corri! >

Yuji cercò di incitare il demone ad aumentare la sua galoppata, ma quest'ultimo venne morso da una delle creature inseguitrici. Guardò i due compagni cercando di capire cosa stessero pensando o se avessero una qualche idea su come evitare di essere sbranati, o comunque presi, da quei cosi. Sicuramente avrebbero dovuto difendere il Gobi per poter scappare, ma come potevano fare?

< ... Non ne ho la più pallida idea Makoto! Sicuramente non sono amichevoli... >

Cercò di pensare qualche strategia, una qualche cosa per arrestare la corsa delle creature, ma zero totale. Tuttavia Makoto ebbe un'idea e forse poteva funzionare, anche se Yuji non era ancora abilissimo con le tecniche appena imparate.

< Io non ho carte bomba con me, ma...Conosco qualche ninjutsu di fuoco, se può servire... >

Disse timidamente il genin. Poteva essere una cazzata, ma forse avrebbero potuto combinare qualcosa spremendo quei cervelli. D'un tratto Makoto prese le mani di Yuji e gli gridò letteralmente in faccia. Il volto di Yuji era un misto di rossore per il contatto fisico dei due, in quanto non se lo aspettava, e violaceo per il fastidio dell'urlo a letteralmente due centimentri dalla faccia. Abbassò poi lo sguardo in direzione delle stelle ninja e ascoltò il piano della ragazza. Si lisciò il mento nel sentire quelle parole, cercando di capire se effettivamente potesse essere un piano efficace. Tuttavia non avevano molto tempo per pensarci su ed effettivamente sembrava essere un piano decente.

< Dubito che riusciremmo a far crollare il tunnel, ma potremmo almeno arrestare la corsa di quelle cose laggiù... Va bene! Sono con te... Dimmi quando sei pronta che ti seguo! >

Yuji era dubbioso sull'esito dell'azione, ma meglio provare a salvare la pellaccia invece di soccombere al destino o quello che è.

§ Wow! Mi ha chiamato con il mio nome! Magari adesso prova un pò di rispetto nei miei confronti! §

Il flautista cercò di concentrarsi al meglio, anche se la situazione non lo permetteva. Non voleva fare brutte figure davanti a Makoto e Eiji. Allora prese qualche respiro profondo e poi cercò di incanalare il chakra nello stomaco. Chiuse per un attimo gli occhi e prese il ritmo delle parole della compagna di squadra. Al via i due tentarono di combinare le due tecniche. Da un lato vi era Makoto con gli shuriken intrisi dal chakra del vento e dall'altro vi era Yuji che sputò delle palle di fuoco. In teoria queste avrebbe dovuto reagire insieme per andare a colpire qualsiasi bersaglio a tiro e sostanzialmente la loro idea era quella di colpire il tunnel per creare un'esplosione e arrestare la corsa di quei cosi...

<ninjutsu elementale a lungo raggio> - - Katon: Palla di Fuoco - [Chk: 45][Int: +60] "Il ninja impasta il chakra elementale nelle proprie viscere e poi lo proietta fuori a temperature elevatissime, producendo un globo infuocato per colpire l'avversario."

Attivo:
Udito: le orecchie del ninja captano il respiro e perfino il battito cardiaco del nemico, rendendo per lui uno scherzo udire i discorsi altrui anche da lontano. Questo, tuttavia rende sensibili i suoi timpani e quindi subisce +1PF dalle ferite all'Udito. Al Lv.0 l'abilità permette di percepire vagamente il mondo circostante tramite un meccanismo simile all'ecolocazione, ma con raggio pari ad 1/10 del normale."

Liv 6: 100 m di raggio

P.s. Come concordato in off non ho messo i calcoli



 
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Blazing Phoenix
view post Posted on 20/5/2018, 22:29




L'oscura creatura non si stava minimamente curando del trio di shinobi in groppo al Gobi. Staccò le proprie fauci dalla gamba del Bijuu unicamente per alzare una zampa artigliata e prepararsi a scavarne le carni... o almeno, quella fu la sua intenzione iniziale. Un sibilo nell'aria, una sfumatura cremisi ed argentea e l'arto tenebroso fu staccato di netto. Volteggiò in aria per appena un istante, la sua forma sembrò evaporare, tramutandosi in una nube nera che si disperse nell'oscurità del tunnel. Non un lamento di dolore, non un ruggito di rabbia. La creatura si limitò a constatare la mancanza dell'arto, lanciando poi una feroce occhiata verso l'alto. Vide le falci, vide le loro catene e il suo sguardo le seguì fino ad incrociare quello di Eiji. Un sibilo, basso ed inquietante, uscì da quell'abisso oscuro che era la sua bocca crescendo in un vero e proprio ruggito. Mise tutta la forza che aveva per scalare, saltare e spingersi su per la gamba del Pentacoda. Una seconda falce sfrecciò, precisa e letale reclamò anche il secondo arto anteriore, che fece la stessa fine del primo. Trovandosi improvvisamente senza modo di proseguire la scalata, la bestia piantò con forza gli artigli posteriori nelle carni di Kokuo. Piegò il busto e cominciò ad azzannare con ferocia la gamba del demone. Un nuovo stridio sofferente echeggiò nelle parete rocciose... ma per appena un attimo. La terza falce staccò di netto la testa della bestia d'ombra. Il corpo cadde e si dissolse in una nube di pura oscurità. Eiji poté notare che la nube non fu semplicemente dissolta. Certo, stavano avanzando a gran velocità e sia che il Pentacoda che l'orda di creature superarono e seminarono la nuvola in un baleno... eppure, Eiji ebbe l'impressione che venisse risucchiata oltre il velo di oscurità creato dal costante spegnersi dei cristalli luminosi.

Eiji si era occupato della minaccia immediata, ora era il turno di Yuji e Makoto di provare a fare qualcosa per l'orda che avevano alle calcagna. I due genin presero posizione l'uno di fianco all'altra, le creature avevano guadagnato altro terreno, presto non sarebbe stata una sola a balzare addosso a Kokuo. Makoto creò una corrente di vento, facendo del suo meglio per tenere il flusso continuo e stabile, mentre Yuji prendeva un respiro profondo. Espirando, dalla sua bocca divampò un'enorme palla di fuoco. Normalmente, quel colpo si sarebbe abbattuto contro il terreno ed un paio di creature, ma la tecnica Fuuton di Makoto alimentò le fiamme, ingrandendo il globo notevolmente. La palla di fuoco, ora quasi raddoppiata in dimensioni, acquistò una velocità inaspettata e, vorticando intensamente, si schiantò contro la prima fila di creature, esplodendo con forza incredibile. Fiamme divamparono in ogni direzione, una gigantesca nube nera si sollevò da terra per poi venire risucchiata nelle profondità oscure del tunnel. Le creature oscure che non erano state disintegrate dell'impatto diretto con la palla di fuoco furono comunque sbalzate via dalla forza dell'esplosione. La parte dello sciame che avanzava a terra subì un duro colpo, le creature sbalzate crearono una reazione a catena, colpendo a loro volta quelle che correvano alle loro spalle; inoltre il tremore causato dall'esplosione fu sufficiente a scuotere una manciata delle bestie d'ombra che si arrampicavano su pareti e soffitto.

Rallentate ma non sconfitte, le creature non arrestarono la loro avanzata per quanto adesso avessero perso terreno. Piccoli gruppi, su pareti e soffitto, si staccarono dallo sciame, avanzando con maggiore velocità. Recuperarono la distanza persa in breve tempo e, addirittura, proseguirono la loro corsa ben oltre Kokuo e il gruppo di ninja. Una di quelle orribili creature, tuttavia, balzò sopra uno dei cristalli luminescenti, inarcandosi e preparandosi a balzare direttamente sul dorso del Bijuu.
 
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view post Posted on 23/5/2018, 14:31
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Kumo
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Osservò con attenzione le sue falci che andavano all'attacco. Le loro movenze gli facevano capire che, effettivamente, doveva esserci una certa correlazione fra loro. Erano davvero fratelli. Lui era l'ultimo arrivato, per questo doveva riuscire ad entrare nel gruppo senza destabilizzarlo. Sì, dei quattro era lui quello in vita, quello benedetto da Jashin, ma questo non voleva dire nulla. Quelle falci erano parte del potere di Jashin stesso, non lo avrebbero assecondato solo perché era stato scelto. Non sarebbe stato facile. Destabilizzare il gruppo avrebbe potuto portare a problemi interni, ma avrebbe dovuto rischiare prima o poi. Dopotutto si trattava di oggetti animati, vivi, non di semplici arnesi. Quindi li vide infierire sulla bestia che, inizialmente, non pareva nemmeno aver notato la loro presenza. La sua preda era troppo succulenta per permettergli di distrarsi. Poco male, ci avrebbe pensato Eiji e dimostrargli che anche loro potevano colpire duro. Primo colpo a segno. Vedendo la reazione della belva il Chunin rimase leggermente incredulo. Era come se non avesse nemmeno sofferto per quell'amputazione. Era incurante, insensibile. Un po' gli ricordava il suo stesso potere, con la sola differenza che il suo braccio non si sarebbe dissolto nell'aria una volta staccato. La fiera cambiò obiettivo, adesso la priorità sembrava essere divenuta quella di eliminare gli ospiti indesiderati. Le falci però erano veloci e precise. Un secondo affondo e una seconda zampa anteriore venne fatta volare via. Eiji sorrise divertito davanti a quella scena. Ok, ok, non è qualcosa che farebbero tutti, ma per affiliarsi ad una divinità come Jashin devi essere almeno un pochettino sadico. I suoi occhi coglievano quella che pareva essere la rabbia del suo avversario. Non poteva più avanzare, non normalmente almeno. Si aggrappava disperato e di quella disperazione Eiji si faceva vanto. Lo aveva sconfitto con facilità, eppure non era ancora finita. Mancava ancora la testa, ma quella ci mise poco a cadere. Un terzo fendente e tutto il corpo di quella bestia venne risucchiato dal tunnel stesso, reclamato dalla stessa oscurità che pareva averla partorita. Il tutto lo lasciò piuttosto interdetto. Cosa voleva dire? Non era normale vedere braccia e arti in generale svanire, ma addirittura avere l'impressione che il corpo venisse assorbito dalla tenebra. Qualcosa non quadrava, ma era fin troppo presto per iniziare a fare supposizioni. Il suo sensitivo stava iniziando a entrate in azione, presto avrebbe avuto qualche informazione extra da comunicare al team.

Si limitò, quindi, a richiamare le falci.
- THTA'S WASSUP BRO! - Non sembrava poi così forte, right?! - Forte o meno, ce ne sono troppe. Se dovessero assalire il Bijuu tutte assieme, nemmeno noi riusciremmo a respingerle, almeno non credo. - Poi sono io quello disfattista. Non importa quante siano, faremo quello che deve essere fatto per sopravvivere. Dovessimo tagliuzzarle una per una. - Eiji fece un cenno di assenso con il capo, accompagnato da un sorriso soddisfatto. Finalmente Ichigo aveva iniziato a fare sul serio, smettendo di perdersi in stupidi scherzi e frasi in cui lui stesso non credeva. E mentre loro scambiavano quattro parole, perché non è mai un brutto momento per una chiacchierata, finalmente Eiji iniziò a captare qualcosa. Dietro di loro, quella moltitudine di mostri lasciava una scia di energia. Difficile definirla, era qualcosa che il ragazzo non aveva mai visto prima di allora. Che fosse questo il motivo per cui il corpo della sua vittima era scomparso? Che fosse composto da pura energia? Solo il tempo avrebbe dato le risposte necessarie a svelare l'arcano. Quello o un superfuckinsensitivodellamadonna. Parlando delle bestie, lanciò una rapida occhiata al filo delle sue armi in cerca di sangue. Nulla. Nemmeno una singola traccia. Possibile che la sua tesi fosse corretta? In ogni caso vi era ancora qualcosa di molto particolare in quella caverna. I cristalli nello specifico, ricordavano il Gobi. Erano come ricolmi di un chakra affine a quello della Bijuu. Questo spiegava perché avessero reagito quando la stessa aveva iniziato a rilasciare la sua energia vitale per accelerare il passo. Per il momento era tutto. Non restava altro che portare le iridi ai sottoposti... che parola strana... e comunicare loro cosa aveva scoperto.

Concentrato com'era sul liberarsi quella minaccia imminente. Aveva trascurato i suoi Genin. Un po' gli dispiaceva per loro. Capitare con un capo squadra alle prime armi come lui non doveva essere il massimo, soprattutto non in una situazione come quella. Eppure non sembravano essersi persi d'animo. Quando vide la loro combinazione e gli effetti che la stessa ebbe, non poté fare a meno di ridere ed applaudire di gusto.
- YOOOOO BROS! Siete cazzutissimi! - Era una fortuna. Erano abbastanza sveglia anche per cavarsela da soli, almeno per il momento. Però non avrebbe più abbassato la guardia, dopotutto loro erano la sua priorità. No, non riuscirono a far crollare la parete dietro di loro, ma comunque l'effetto che ottennero fu eccellente. Era soddisfatto dal loro operato, erano riusciti a muoversi assieme senza che lui desse loro alcuna indicazione. Eppure il tempo per i complimenti era finito, quegli esseri non volevano saperne. Arrendersi non era nel loro vocabolario, una seconda cosa che avevano in comune con il nostro Chunin. -

Anyways guys! Ho scoperto qualcosa che potrebbe esserci utile, o almeno spero. Credo che quelle bestie siano fatte di pura energia, anche se non riesco a riconoscerla... E' la prima volta che vedo qualcosa del genere. - Fece una piccola pausa, osservando i loro inseguitori mentre iniziavano ad arrampicarsi sulle pareti. Stizzito dalla loro tenacia, riprese a parlare, ma questa volta più celermente di prima. Il tempo stringeva e lui ne era ben conscio. - Quei cristalli luminosi sembrano possedere un chakra simile a quello del Gobi. Non saprei dire come o perché, ma è così... - Sì aveva detto che sperava fossero informazioni utili, ma non aveva ancora ben chiaro come usarle. Però chissà, magari uno di quei due piccoli genietti avrebbe potuto dargli una mano in questo. Allungando il collo verso il cielo, che al momento era rappresentato da una parete rocciosa, osservò quei mostri prendere terreno sopra le loro teste. Il Bijuu aveva rallentato ancora. Adesso non scalciava più, almeno non da quando Eiji aveva eliminato la minaccia, ma presto molte altre sarebbero giunte alla sua carne. - LISTEN UP! Quegli essere sono pericolosi anche per noi. Dobbiamo proteggere noi stessi ed anche il Bijuu visto che è l'unica cosa che ci tiene separati da loro. Il piano è semplice. - E diede le spalle ai suoi sottoposti, pronto a ricevere gli avversari. - Io sarò la prima linea! Cercherò di fare in modo che quegli esseri non possano passare o avvicinarsi. Yuji, tu starai subito dietro di me e mi fornirai supporto con le tue ninjutsu! Makoto a te la retroguardia, se dovessero avvinarsi troppo oltrepassando me e Yuji ed arrivando al Bijuu, dovrai intervenire. GOT IT?! - E, per sembrare più autoritario di quanto normalmente non fosse, alzò il tono di voce verso la fine del discorso. - Don't be scared! Siamo ninja di Kumo, questi mostriciattoli non sanno con chi hanno a che fare. Eheh... -
E un sorrisetto tra il malsano ed il divertito iniziò a fare capolino sul suo volto. Ci stava prendendo gusto. Non solo a comandare, ma anche a sentire come la pressione di quella situazione cercava di schiacciarlo. Lui resisteva, resisteva con tutte le sue forze e, come sempre, benediceva Jashin o chi per lui per averlo fatto nascere in un epoca così interessante. - Ichigo, Niko, Sanmaru. Occhi aperti... - Riferendosi, ovviamente, non solo alle bestie ma anche ai due Genin. Grazie alle falci avrebbe avuto anche gli occhi dietro la testa, ma se avesse voluto far funzionare quel piano, allora avrebbe dovuto dare fiducia ai ragazzini. Quindi la vide, la prima delle bestie che pareva voler arrivare a mettere piede sul Bijuu. Non appena i loro sguardi si incrociarono, Eiji sentì dentro si sé ardere lo stesso fuoco che aveva sentito quando aveva combattuto contro Yugure. Era pronto, carico come una molla. Tirando l'indice con il pollice, si fece scrocchiare il dito percependo un leggero fremito lungo la schiena. Non poteva aspettare, non più. - ARRAIGHT FELLAS! LET'S GO! - E poi, subito dopo ma sussurrando con voce tremolante per l'eccitazione. - Ichigo, Sanmaru, fatelo a pezzi. - Senza dire una parola, le due falci la cui carena fuoriusciva dalle sue braccia si sarebbero scagliare contro quell'essere poggiato sul cristallo. L'intento sarebbe stato quello di intercettarlo sullo stesso, non permettendogli nemmeno di saltare.

Mantengo sensitivo.
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view post Posted on 23/5/2018, 17:15
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A Man of No Consequence

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Legenda codici per una facile lettura del testoNarrazione in 1° persona | « Parlato »

« Makoto » | « Eiji » | « Yuji »


Uno, due, tre. Il lancio è netto e preciso, mentre cerco con tutta me stessa di mantenere la concentrazione alta. Non posso sbagliare le tempistiche, DEVO rilasciare le ninjutsu incanalate negli shuriken nel momento più adatto, per far si che le fiamme di Yuji, che li avvolgono in una piccola palla di fuoco, possano dare il massimo della loro potenza incandescente.

La punta della lingua sporge dalle labbra serrate, la fronte contratta, gli occhi ametista fissi sull'obbiettivo, su quella moltitudine di corpi vaporosi e... BOOM! Le fiamme si espandono grazie al rilascio delle raffiche di vento, gonfiandosi come palloncini pieni d’acqua e, come tali, spargendo il loro contenuto ovunque dietro di noi. Le bestie vengono investite in pieno da quel muro di fiamme roventi, e non riesco ancora a credere che, in qualche modo, il mio piano abbia funzionato.

«Daje cazzo! Ci siamo riusciti!» Esulto, non riuscendo a trattenermi, sorridendo a Yuji e dandogli una pacca sulla schiena, forse un po’ troppo energica, ma è tanta la mia soddisfazione per aver fermato quegli sgorbi, ora avvolti da fumo denso e scuro, che viene immediatamente risucchiato dietro di loro...

Perplessa, scruto meglio la situazione e no, non li abbiamo per niente fermati, ma solo rallentati, facendoli incespicare tra loro, alcuni che, per via del forte scossone dovuto alla violenta espansione d’aria, erano stati sbalzati via dalle pareti.

Impreco a denti stretti, stringendo la mano a pugno, fin quasi a far sbiancare le nocche, ma per il livello a cui siamo, quello era l’effetto migliore che potessimo mai sperare di raggiungere. «Bhe, per lo meno siamo riusciti a rallentarli. Sempre meglio di niente, eh, Yuji-kun?»

Cerco di trovare del positivo nella situazione, più che altro per evitare che il mio compagno d’armi si deprima, rischiando di perdere l’adrenalina e farsi sopraffare dalla paura, sentimento che, nonostante la mia baldanza, ogni tanto percepisco solleticarmi la punta dei piedi, ma non posso, non posso assolutamente farmi scoraggiare.

Una risata gagliarda, seguita da un frenetico applauso, mi spingono a girarmi, scoprendo un Eiji-senpai a dir poco estasiato per la nostra iniziativa. Non posso fare a meno di trattenere un sorriso, strofinandomi il naso con il pollice. «Eiji-senpai, visto? Non ce la siamo cavata poi male... Ma quello schifo che si era arrampicato sulla zampa di Mama Ko?» Domando, sporgendomi quel tanto per vedere che, sulla zampa posteriore, oltre alla ferita riportata dall'attacco, non vi era rimasta alcuna traccia della bestiaccia. Niente di niente, cosa strana, dato che Eiji-senpai gli aveva lanciato contro le sue fantasmagoriche falci volanti, ci sarebbe dovuta restare almeno una traccia di sangue, eppure...

Il senpai non ci mise molto a spiegare il perché di ciò, e questo spiegava anche il perché, quando li avevamo bruciati, i corpi si erano dissolti nelle tenebre dietro di loro. Annuisco alle sue parole, visibilmente perplessa riguardo a tutta quella situazione di cui, a dirla tutta, ci sto capendo sempre meno. «Più il tempo passa e più penso ci sfugga qualcosa... Io davvero non capisco...»


Purtroppo non abbiamo il tempo per ragionare ulteriormente, perché le bestiacce schifose e maledette hanno accelerato il passo, dividendosi in piccoli gruppi sulle pareti, forse sperando di salire sulla groppa del Bijuu e colpire noi direttamente.

Dividi et impera. Sta frase doveva averla detta un qualche vecchio saggio, ma nel vedere come si sta evolvendo la situazione, bhe, non posso fare a meno di utilizzarla a mia volta. E, probabilmente, la cosa potrebbe volgere a nostro vantaggio, no? Eiji-senpai prende quindi il comando, dandoci ordini sul da farsi... E non posso fare a meno di emettere un lamento di disappunto. La retrovia. Mi sta seriamente lasciando la retrovia? E poi retrovia di cosa, se avanti a noi non c’è nulla e quei cosi vengono da dietro e dai lati?
Cioè, serio... Voi potete colpire a distanza, io come diamine faccio? Emettendo un rantolo, guardo Eiji-senpai lanciare le sue falci, mentre cerco di borbottare qualcosa. «Ma non sarebbe più facile annientarli non appena mettono piede su Mama Ko? No? Sai, dividi et impera...» Ok, adesso mi sento decisamente scema.

Sospiro mestamente, sguainando due delle mie tre spade, pronta ad intercettare, non so ancora come, qualunque cosa sfugga alla spirale di distruzione generata dalle falci. Perciò mi chino in avanti, in posizione d’attacco, pronta a scattare ad ogni evenienza.
 
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view post Posted on 25/5/2018, 18:46
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Parlato Yuji <Testo>
Pensato §Testo§


Chi l'avrebbe mai detto che due genin alle prime armi, o almeno Yuji, potessero creare una cosa tanto forte e tanto esplosiva allo stesso tempo? Eh sì, i due riuscirono nel loro intento, combinando le loro capacità e aumentando di molto gli effetti di ogni singola tecnica. Quella che doveva essere una piccola palla di fuoco diventò un'enorme palla che acquistò una grande velocità, andandosi a schiantare contro quell'ammasso di creature. Sinceramente il flautista era sbalordito di ciò che erano riusciti a fare e meravigliato del risultato. Makoto nel frattempo, con il suo fare molto diretto, diede una bella pacca vigorosa a Yuji, il quale incassò il colpo seppur con qualche acciacco. Del resto avevano fatto una cosa non da poco. Erano riusciti a fare del gioco di squadra anche se si erano conosciuti da pochi giorni. Sorrise di rimando a Makoto e esclamò mostrando il minuto muscolo del braccio destro.

< Ma quanto cazzo siamo forti?! Quelle cose non possono competere con noi! >

Ne fecero fuori un bel pò, ma il gioco non era finito e anzi le creature sopravvissute stavano riducendo la distanza che li separava dal gruppo. Te pareva. Sarebbe stato fin troppo bello se si fossero liberati di quelle cose in un colpo solo. Annuì alle parole della genin un pò amareggiato per il risultato ottenuto. Effettivamente si aspettava un pò di più, ma alla fine si trattava pur sempre di genin. Intanto Eiji, dopo aver elogiato i due ragazzi, fece due constatazione in base alle informazioni appena ottenute dallo scontro con una di quelle bestie. La situazione stava diventanto ancora più strana. Esseri fatti di puro chakra?! Yuji non riusciva a credere ad una cosa del genere. Chissà in che assurdità si era cacciato; cioè si era cacciato nei guai nell'istante in cui ha deciso di diventare un ninja, ma vabbè ormai era troppo tardi per tirarsi indietro e avere dei ripensamenti. Si lisciò il mento cercando di formulare qualche strana teoria, ma ora come ora non riusciva a pensare qualcosa di concreto. La situazione era troppo pericolosa e frenetica per poter fare il punto della situazione. Era totalmente d'accordo con le decisioni del caposquadra e cercò di farlo notare. Inoltre non voleva assolutamente staccarsi da lui, anche perchè era il più forte dei 3 e sicuramente sapeva il fatto suo. La formazione era dunque stata pianificata. Yuji avrebbe fatto da supporto al gruppo restando in mezzo ai due e aiutandoli con le ninjutsu.

< Va bene Eiji! Farò del mio meglio per darti supporto! >

Cercò di motivarsi al meglio. Aveva una paura matta, ma non poteva farla prevalere; del resto non sarebbe stato per nulla positivo sia per Yuji che per i due compagni. Doveva calmarsi e concentrarsi, non poteva deluderli. Nel frattempo quei abominii si arrampicavano da ogni dove e alcuni di essi superarono addirittura il demone, il quale aveva perso un pò di grinta a causa del morso ricevuto da una di quelle cose. Così Yuji estrasse il suo kunai personale e si mise dietro Eiji così come gli era stato comandato, preparandosi ad un'eventuale scontro...

Mantengo "Sensi Migliorati"

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Blazing Phoenix
view post Posted on 28/5/2018, 20:02




I ninja della Nuvola capirono in fretta che lo scontro sarebbe stato inevitabile. Si misero in formazione e si tennero pronti.

Eiji non esitò neanche un istante. Appena scorta la minaccia, il chunin lanciò nuovamente due delle proprie falci. Le lame sibilarono nell'aria, sfrecciando verso il proprio bersaglio con precisione letale. Purtroppo, la belva non si fece cogliere impreparata. La distanza che separava Kokuo dal cristallo consentì alla bestia oscura di anticipare l'attacco, balzando ed evitando le sei lame delle falci. Una delle due falci si schiantò contro il cristallo, rimanendovi conficcata. La bestia atterrò sulla schiena del Bijuu, a pochi metri da Eiji. Emettendo un basso e profondo ringhio, a tratti simile ad un sibilo, studiò il proprio avversario per qualche secondo. Senza alcun preavviso, la belva scattò. Cambiò direzione un paio di volte, cercando di confondere il ninja prima di balzargli contro. Le grosse zampe nere miravano alle sue spalle, per spingerlo ed atterrarlo, e le oscure fauci si spalancarono mentre sfrecciava in aria. Non si riusciva a capire dove finisse la bocca e dove cominciassero le zanne, erano effettivamente un tutt'uno, come se si trattasse dell'ombra di una vera bestia. Ben presto, anche Makoto e Yuji si ritrovarono impegnati: altre due bestie balzarono dalle pareti fin sul dorso di Kokuo, altre cinque invece si aggrapparono ad ognuna delle sue code.

Con un semplice strattone, Eiji avrebbe potuto liberare la propria arma, staccando un pezzo di cristallo nel processo. Questo si schiantò a terra, frantumandosi e liberando una qualche energia luminosa. Quel bagliore, simile ad un globo di modeste dimensioni, sfrecciò verso il Bijuu, lasciandosi assorbire appena ne entrò in contatto. La candida pelliccia di Kokuo si illuminò di colpo, il demone lanciò un possente nitrito e la sua corsa accelerò di colpo. Le due belve vicine a Makoto e Yuji furono costrette ad aggrapparsi con gli artigli per sostenere l'accelerazione improvvisa, due di quelle attaccate alle code furono invece sbalzate via. Sembrava incredibile, ma non solo Kokuo stava guadagnando terreno, stava letteralmente seminando l'orda di belve.

I ninja che avrebbero avuto modo di scrutare dove Kokuo fosse diretto, ebbero modo di notare che il tunnel si biforcò in due distinte vie: una strada laterale, alla destra di Kokuo e illuminata dalle solite fila di cristalli, l'altra semplicemente a diritto ma completamente buia. Il Bijuu, nel proprio stato di febbrile frenesia, semplicemente proseguì a diritto.

Gdr Off// Per qualsiasi cosa contattatemi pure su Whatsapp, come al solito. Makoto e Yuji sono liberi di prendere l'iniziativa, visto che le due belve vicino a loro sono state “trattenute”. Kokuo si lancia nel tunnel buio senza neanche pensarci, inizialmente avete ancora modo di vedere a dovere, il bagliore della sua pelliccia vi permette se non altro di distinguere le bestie. Dopo qualche minuto, quella poca luminosità si affievolisce, potete solo scorgere dei piccoli smeraldi nell'oscurità. // Gdr On
 
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view post Posted on 31/5/2018, 16:43
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Era evidente che anche i suoi due compagni erano confusi almeno tanto quanto lui. Quella situazione era qualcosa di completamente surreale. Non solo erano sulla groppa di una di quelle incredibili bestie, ma erano inseguiti da esseri indefiniti all'interno di uno spazio che non riconoscevano. Come avrebbero potuto capirci qualcosa? Difficile dare una risposta a questa domanda. C'era solo una cosa che Eiji era sicuro di dover fare in quella situazione. La sola ed unica cosa che aveva continuato a fare sin da quando era diventato un ninja, sin da quando aveva immaginato i suoi obbiettivi. Combattere. Sopravvivere per combattere un secondo giorno. Infiammato nell'animo impartì quelli che dovevano essere i suoi ordini al gruppo. Normalmente avrebbe dato loro modo di esprimere idee sul da farsi, proprio come aveva fatto in precedenza quando si stavano avvicinando alla piazza. Sfortunatamente non vi era tempo per questo genere di cose, almeno non in quel momento. Quindi prese le redini della situazione, sperando di non contrariare nessuno. La cosa più importante era che i suoi due sottoposti fossero al sicuro, coperti dal fuoco incrociato di falci e ninjutsu. Era un piano semplice e senza troppe pretese, probabilmente non avrebbe retto per molto, ma era il meglio che potevano fare in quel momento. Sentì quelle che erano le rimostranze della ragazza, ma tralasciò il tutto per concentrarsi sullo scontro imminente. Ad essere sincero non capiva bene il suo punto di vista. Quelle bestie erano molte, troppe per essere lasciate libere di salire sul loro "passaggio". Una volta che avessero messo piede sopra Kokuo i tre ninja si sarebbero trovati circondati in poco tempo, questo non li avrebbe certo aiutati e tantomeno avrebbe diviso i loro avversari.

Poco male, avrebbero avuto tempo di parlarne in seguito, sempre che Eiji non se ne dimenticasse, cosa che probabilmente avrebbe fatto. Quindi si decise e, con semplici e cristallini ordini, lanciò le sue falci al'attacco. Solo due questa volta, facendo in modo che Niko, ovvero quella che spuntava dalla sua schiena, restasse assieme a lui. Non pensava che servissero tutte e tre per abbattere un essere del genere, dopotutto la prima volta era stato abbastanza semplice. Il movimento serpeggiante di quella armi fendeva l’aria provocando un leggero fischio, mentre la corsa di Kokuo si faceva via via più lenta. Finalmente parvero giungere sul bersaglio, pronte a colpirlo a morte, proprio come avevano fatto in precedenza. Questa volta, però, l'avversario non era all'oscuro della sua presenza, quindi non venne colto di sorpresa.
- E' veloce... - Sussurrò amareggiato mentre osservava le sue falci andare a vuoto. Una delle due, nello specifico Sanmaru, rimase conficcata sul cristallo che prima fungeva da appoggio per quella bestia. Non ci voleva, ma questo non poteva certo mettere in difficoltà una persona come lui, anzi. Aveva tenuto Niko con sé apposta per questa evenienza, mentre Ichigo era ancora libero di muoversi e di tornare al proprio posto. Quando la bestia atterrò davanti a lui ringhiando, il Chunin ricambiò il suo sguardo e sorrise divertito. Forse questa volta avrebbe avuto modo di sfruttare un po' meglio il potere di cui poteva farsi vanto. Non gli sfuggì che quella non era la sola bestia ad essere atterrata sopra il Gobi. Due minacciavano i Genin, mentre altre cinque erano aggrappate alle code del cercotero. Proprio quello che avrebbe voluto evitare, adesso erano tante, troppe, doveva fare qualcosa, sfoltire il loro numero. Non solo lui ed i suoi compagni avrebbero risentito della loro presenza, ma se avessero continuato a ferire il Bijuu, la sua corsa si sarebbe fatta sempre più blanda. - C'MON GUYS! HO FIDUCIA IN VOI, FATEGLI IL CULO! - Pronunciò il tutto con tono beffardo, mentre continuava ad osservare il suo avversario studiandolo.

Era questione di tempo e avrebbe fatto la sua mossa. Lo sapeva e l'attendeva, aveva un'idea chiara in mente e l'avrebbe portata fino in fondo. Quando vide quella bestia iniziare a caricare, fu allora che tese la catena di Sanmaru strattonando e cercando di liberarla dalla sua prigione luminescente. Ovviamente non avrebbe potuto contare su di lui per la difesa, ma a quella ci avrebbe pensato Niko.
- NOW! - E Niko iniziò a volteggiare attorno al ragazzo che rimase completamente immobile, attendendo che quella bestia si facesse sotto. Mentre tutto questo accadeva, finalmente Sanmaru venne liberato, ma non fu il solo. Assieme alla falce, venne staccato anche un pezzo di quel particolare cristallo infuso di chakra. Una luce cristallina che, impattando con il terreno, esplose in un piacevole bagliore che venne assorbito dal cinque code. Intanto quell'essere informe schivava ed avanzava, finalmente pronto a colpire Eiji. Per sua fortuna Niko aveva fato il suo dovere, avvolgendo il corpo del ninja con le sue catene e creando una barriera abbastanza fitta da non permettergli di arrivare alla carne del giovane. Il Chunin osservò la bestia negli occhi, mentre la stessa cercava di farsi largo con foga tra quelle catene. Un sorriso soddisfatto in volto. La stava sfidando, la stava deridendo, ma il tutto non durò molto. Infatti proprio quando quella luce venne assorbita dal Bijuu, qualcosa in lui cambiò. La pelliccia tornò a farsi luminescente e la forza della sua galoppata possente come in precedenza. Effettivamente aveva sentito che dentro ai cristalli si celava un Chakra simile a quello del Gobi, ma non avrebbe mai pensato di poterlo usare in quel modo. Se aveva ragione, assorbendo quella luce, il cercotero aveva riottenuto parte della sua energia spesa, parte del suo chakra. La velocità aumentò, destabilizzando non solo lui, ma anche la bestia. Niko si srotolò velocemente, cercando di intrappolare le zampe di quell'essere fra le catene, approfittando della particolare situazione. Eiji, dal canto suo, dovette concentrare ancora più chakra sotto le piante dei piedi per mantenere la posizione e non cadere all'indietro. Il vento si era fatto più forte, visibilmente, tanto che alcune delle bestie che erano aggrappate alle code di Kokuo vennero scaraventate via. Forse era il momento più opportuno per approfittare della loro instabilità. O almeno questo fu quello che il ragazzo pensò. - SANMARU, PRENDINE UNA! - Riferendosi ad una di quelle cose informi aggrappate alla coda del loro taxi vivente. Dopotutto la falce era rimasta leggermente indietro rispetto alla loro posizione, avrebbe potuto tranquillamente attaccare uno dei tre esseri mentre gli altri pensavano a quello più minaccioso. Se Niko fosse riuscita ad impedire i movimenti della bestia almeno un poco grazie alle sue catene, il resto sarebbe stato piuttosto semplice. Ichigo sarebbe intervenuto sulla stessa, andando a colpirla all'altezza della giugulare per porre immediatamente fine alla sua misera esistenza. Se il tutto fosse andato a buon fine, Eiji si sarebbe voltato verso la testa del Bijuu ed i compagni di squadra per osservare come se la stavano cavando. - Ichigo, Niko, andate ad aiutare Sanmaru ed occupatevi di quelle sulla coda, io cercherò di dare una mano a loro due! Go! Go! Go! - Inizialmente non avrebbe prestato molta attenzione alla strada che il Gobi stava percorrendo,concentrato com'era sul preservare la salute dei suoi compagni. Quindi si sarebbe accorto solo in seguito della mancanza di cristalli e della sopraggiunta oscurità.

La situazione si sarebbe fatta sempre più complicata da quel momento in avanti. Proprio adesso che aveva scoperto come aiutare il Gobi nella sua corsa veniva separato dalla "benzina", se così la si poteva chiamare, che avrebbe utilizzato. Fortunatamente, nonostante la mancanza di luce, era ancora in grado di scorgere gli occhi di quelle bestie e il suo sensitivo era ancora attivo. Nulla gli sarebbe sfuggito, nulla.


Difesa contro la bestia ed intrappolamento della stessa, sempre che riesca. :asd:

<taijutsu Difensiva> - Volteggio della Kama - (Stm: -2) "Restando fermo sul posto, l'accolito inizia ad agitare in aria la propria Kama, dando l'illusione all'avversario di avvolgerlo con la fune, mentre in realtà si prepara a respingere l'attacco ponendo l'arma tra se e l'attacco. Può essere utilizzato sono attacchi ravvicinati e ne dimunisce l'efficacia di 30, aumentando in aggiunta la Dif/Res dello Jashinista di 30 più il bonus della falce. Se si para completamente un attacco, il nemico resta avvinghiato nella falce, ottenendo un malus alla Dif/Res per il prossimo attacco di 25 e non potrà eludere."

Mantengo sensitivo.
<attivazione/passiva> - Sensitivo - [Liv 2: 41/50]
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view post Posted on 1/6/2018, 15:35
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_GdR Off_

Mi spiace darvi questa notizia, ma dico addio a Makoto. Complice l'ultima fase dell'evento, che si sta dilungando in una maniera assurda, riuscire a ruolare il personaggio mi è maledettamente difficile, specie con lo stile in prima persona che sto utilizzando per raccontare le sue gesta. È una scelta che faccio a malincuore, perché era un personaggio su cui avevo grandi aspettative, purtroppo però si è dimostrato più difficile da gestire di quanto pensassi. Non do colpa al master o ai miei compagni di missione, che sono bravissimi, ma con queste tempistiche ruolare mi è diventato davvero tanto pesante, i contenuti da esporre così scarsi che fare post miseri mi è davvero intollerante. Molto probabilmente non avrei dovuto iscrivermi ad un evento di cui non conoscevo nulla a livello on, che era ormai alle battute finali, ma è anche vero che non è possibile seguire un evento del genere, dove le tempistiche di gioco vanno a dilatarsi in una maniera a dir poco snervante. Tutto ciò fa passare la voglia di giocare, ma probabilmente ho sbagliato a voler affrontare questa epopea senza il giusto mood mentale.
Probabilmente continuerò a giocare con un nuovo personaggio, perciò spero vivamente di poter ruolare ancora con voi, ma per adesso, mi spiace, non ho altra scelta.
Fate di Makoto quel che volete. Solo, non fatela morire in maniera patetica, almeno questo.
Arrivederci ragazzi.

Addio lucertolina.
 
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37 replies since 6/5/2018, 10:54   929 views
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